l`officina del pc
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l’officina del pc | testo | Ilaria Sesana Avete un computer rotto? Rimboccatevi le maniche e provate a ripararlo nel primo centro di “aggiustaggio collaborativo”. aperto a Gennaio, Nel cuore di bologna. P remi il tasto di accensione del pc e lui reagisce con un turbinio che ricorda lo Space Shuttle al decollo? Brutto sintomo. Forse il ventolino di raffreddamento sta per giocarvi un tiro mancino: per evitare il riscaldamento del processore, infatti, dovrebbe essere pulito ogni due anni, ogni 12 mesi per chi ha un cane o un gatto in casa. Pochi, però, hanno il coraggio di cimentarsi in questa impresa. “Per tante persone il pc rappresenta quasi un oggetto sacro, intoccabile. Invece, se ha dei problemi, tutti ci possono mettere mano -dice convinta Cristina Carnevali, 27 anni e una laurea in Scienze della comunicazione-: certo, servono un po’ di delicatezza e attenzione, ma si può fare”. Cristina, informatica autodidatta, insieme agli amici dell’associazione Visualzoo è tra i promotori di “ofPCina”, l’officina per “l’aggiustaggio collaborativo dei pc”, inaugurata a gennaio nel centro di Bologna. Uno spazio aperto a tutti, smanettoni e non, dove volontari esperti assistono i neofiti nella manutenzione e negli interventi sulla parte hardware: dal potenziamento della ram 30 | 033 | marzo 12 alla sostituzione di uno schermo rotto, fino alla pulizia della tastiera e del famigerato ventolino. “Le persone ci portano la loro macchina danneggiata, rotta o malfunzionante -sintetizza Cristina-. Assieme, cerchiamo di capire cosa fare per aggiustarla. Ed evitare che finisca in discarica”. Gli incontri in ofPCina (tutti i primi martedì del mese, dalle 18 alle 22) sono anche un’occasione per avvicinarsi al mondo del software libero e ai programmi open source, magari abbandonando una vecchia edizione di Windows a vantaggio del più agile e stabile Linux. “Inoltre forniamo assistenza sull’utilizzo dei formati aperti, come Open office o Libre, e sulle licenze Creative commons”, aggiunge Cristina. In base alle esigenze del proprietario, viene proposta la soluzione più adatta per dare nuova vita al proprio computer: dalla bipartizione del disco, per lavorare con due sistemi operativi, al salto deciso verso il mondo free. Una cosa è certa: all’ofPCina non si sta con le mani in mano e il coinvolgimento degli utenti è un elemento essenziale del proget| alternative possibili to. Qui, anche chi è digiuno di competenze informatiche deve rimboccarsi le maniche e superare quel timore reverenziale che prende tutti noi davanti a un pc in panne. Spesso, infatti, i computer vengono sostituiti ben prima di raggiungere la reale obsolescenza tecnologica, oppure gettati per un guasto a un singolo componente che potrebbe essere facilmente riparato. “La nostra sfida è convincere le persone a investire un po’ di tempo e puntare sull’autodidattica, per conoscere meglio il proprio pc e allungarne la vita”, spiega Cristina. L’ofPCina si inserisce nel solco dell’iniziativa “Adotta un pc”, promossa dalle associazioni Raccatta raee e Ingegneri senza frontiere: i primi intercettano vecchie macchine destinate al cassonetto, i secondi provvedono all’eventuale riparazione e all’installazione di programmi open. Una volta tornati a nuova vita, i computer vengono rivenduti a un prezzo politico: 60 euro per i fissi, 70 per i portatili. Mica da buttare. c/o Raccatta raee, via Solferino 41, Bologna Quando il primo martedì del mese; ore 18 - 22 » visualzoo.net Dove