La morte di Gesù: sfatare gli stereotipi
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La morte di Gesù: sfatare gli stereotipi
GIOVANNI FERRETTI* Il saggio, dopo aver esaminato i tre nuclei del libro di Severino Dianich Il Messia sconfitto (l’indagine sulla motivazione “storica” della morte di Cristo, slegandola dal riferimento a decreti divini necessari; la riflessione sul senso salvifico della croce di Cristo, tramite l’interpretazione metaforica delle categorie usate dal Nuovo Testamento e dalla Tradizione; l’individuazione del modo con cui possiamo partecipare alla salvezza di Cristo), con alcune osservazioni finali rilancia il dialogo sui temi affrontati nel volume. The essay, after examining the three nuclei of the book by Severino Dianich Il Messia sconfitto (The Messiah defeated) (the investigation into the “historical reason” of Christ’s death, by freeing it from reference to divine necessary decrees; the reflection on the salvific meaning of the cross of Christ, through the metaphorical interpretation of categories used by New Testament and Tradition; the identification of the way in which we can participate in the salvation of Christ), with some final remarks relaunches the dialogue on the issues raised in the book. 1. La difficile comunicabilità odierna del messaggio della croce Che il messaggio cristiano della croce, come via di salvezza universale, costituisca uno “scandalo” per la sapienza umana, lo sappiamo fin dai tempi di san Paolo. Il libro di Severino Dianich che qui presentiamo non ne vuole minimamente attenuare la gravità1. Ciò che però vuole contribuire a superare è la particolare difficoltà a comprendere e comunicare il senso autentico di tale messaggio nell’attuale contesto secolarizzato, pervaso di spirito critico e di pluralismo religioso, ove solo una fede riflessivamente cosciente può mante* Professore emerito di filosofia dell’Università di Macerata Rassegna di Teologia 57 (2016) 157-167 nersi, trasmettersi, essere comunicata nel suo nucleo vitale. L’autore è ben cosciente che le spiegazioni teologiche tradizionali del senso salvifico della morte di Cristo, come quella anselmiana, ampiamente diffusa, della espiazione vicaria per le colpe dell’umanità, risultano sempre più inaccettabili non solo in riferimento alla mentalità moderna e alle altre fedi religiose, ma anche in riferimento alla stessa visione evangelica di Dio: come possiamo considerare compatibile con il Vangelo di Gesù un Dio che ci comanda di perdonare ma che poi, per perdonare il mondo, richiede la morte Presentiamo un libro La morte di Gesù: sfatare gli stereotipi