scuola calcio Briantea 84
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scuola calcio Briantea 84
50 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2012 GAZZAMOBILE MISSIONE NUMERO 10 IN BREVE, TUTTE LE NEWS su milombardia.gazzetta.it a rio, ci insegna a considerare amici anche gli avversari perché, senza di loro, non potremmo giocare». Parole di un convintissimo Simone, 11 anni. I genitori L’attività sportiva ren- de anche più saldo il rapporto con i genitori che seguono la piccola squadra alle partite, amichevoli, per ora. E’ vero che l’emozione di giocare sotto lo sguardo di papà, mamme, fratelli e sorelle qualche volta condiziona un po’ i giocatori, ma poi si abituano. In compenso le famiglie possono toccare con mano i miglioramenti dei loro ragazzi, sia sul fronte fisico che su quello psicologico. Lo sport consente ai giovani di confrontarsi su un terreno dove cooperazione, integrazione e impegno sono qualità fondamentali. I calciatori sottoscrivono un "contratto" in 7 punti: il calcio è... 1) un gioco meraviglioso, 2) amicizia, 3) creatività, 4) onestà, 5) un gioco per tutti, 6) uno sport di squadra, 7) crescita. DAI NOSTRI INVIATI DANIELE REDAELLI GIAN LUCA PASINI BOSISIO PARINI (Lecco) «La scintilla nasce quando ti accorgi che questi ragazzi ottengono, attraverso lo sport, risultati incredibili che difficilmente otterrebbero attraverso altri percorsi». E’ Giorgio Pagani che parla, 26 anni, ingegnere, ex calciatore. Ha preso il patentino di allenatore per guidare le squadre della Briantea84, a partire dalla Rolafer, il team d’elite, ma soprattutto per dirigere la scuola calcio che, per due pomeriggi la settimana, impegna molti giovani ospiti della Nostra Famiglia di Bosisio Parini. Una scuola calcio dedicata ai bambini con disabilità intellettivo relazionali, unica in Lombardia. Allenamento Gli esercizi sono quelli classici di tutte le scuole calcio: corse con la palla, passaggi, sfida uno contro uno a porticine e altri ancora, fino a che le due ore si concludono con la partitella finale. «Usiamo molto la musica — spiega Pagani — per accentuare il lato giocoso. Ma l’importante è avere il comportamento giusto per ciascuno di loro. Non esiste una regola generale, dobbiamo adattarci alle esigenze dei singoli. C’è chi reagisce meglio a un ordine secco, chi va rincuorato, chi va preso da parte da solo. Insomma, esiste un metodo di allenamento, ma poi servono spiegazioni personalizzate». I vice Giorgio si fa aiutare, nella scuola calcio, da tre atleti della prima squadra, anch’essi con disabilità: Angelo Rinarelli, Mattia Di Marco e Mauro Noli. «Io gioco da 15 anni — racconta Angelo — e, quando smetterò, vorrei fare l’allenatore. Per questo sono contento di aiutare Giorgio. Mi piace allenare, insegnare a divertirsi, a giocare al meglio, a rispettare gli avversari, a stare insieme tra noi e con gli altri». Sono concetti che «passano» facilmente ai giovani calciatori. Molti, infatti, ci hanno risposto che il bello dello sport è proprio il gruppo, la condivisione del divertimento, fino a «il calcio è uno sport molto se- Nel padiglione 7 della struttura de La Nostra Famiglia, a Bosisio Parini, si allenano i ragazzi della scuola calcio della Briantea84 TARANTINI Gol & sorrisi «Il calcio rende uguali nella scuola di Bosisio» L’esperienza unica della squadra creata da La Nostra Famiglia e Briantea84 per ragazzi con disabilità intellettive La Nostra Famiglia è un’associazione creata dalle Piccole Apostole della Carità: 35 sedi in Italia, più quelle in Brasile, Ecuador, Sudan e Sud Sudan. La struttura più grande è quella di Bosisio Parini, inaugurata nel 1963: 236.000 mq, 7 padiglioni. Una struttura di ricovero e cura, centro riabilitazione (40 residenti), diurnato e ambulatorio. Infine il centro di formazione In provincia di Lecco Nostra Famiglia: 35 sedi in Italia «Qui ci occupiamo - dice Carla Andreotti, la direttrice della Nostra Famiglia a Bosisio - dei ragazzi con disabilità in età evolutiva. Abbiamo campi di calcio, palestra e piscina. Il nostro progetto è quello di preparare i giovani all'agonismo, sfruttando tutti gli aspetti positivi dello sport. Poi saranno società, come la Briantea 84, a seguirli nell'attività sportiva». Proposta Marson «Noi della Briantea84 — spiega il presidente Alfredo Marson — investiamo molto in questa attività. La Nostra Famiglia, con la sua straordinaria organizzazione, è un interlocutore ideale e lavoriamo benissimo. Il progetto della scuola calcio è talmente unico che meriterebbe di essere più considerato. In Europa, il Chelsea e il Monaco stanno facendo già qualcosa in questo campo, ma con gli adulti, non con i bambini. Io penso, invece, a una collaborazione con i nostri grandi club, penso, ad esempio, che uno splendido e ormai collaudato progetto come Inter Campus, potrebbe vedere una piccola sezione dedicata alla disabilità». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA BRIANTEA84 In Brianza sport senza barriere Briantea84 è un’associazione che promuove e sviluppa lo sport tra i giovani con disabilità. La sede legale è fissata a Cantù, quella operativa invece è a Seveso. Briantea84 aderisce al Comitato Italiano Paralimpico e opera nei settori del basket in carrozzina (disabilità fisica), del nuoto (disabilità fisica e intellettivo relazionale), del calcio, basket e atletica (questi ultimi relativamente alla disabilità intellettivo relazionale). Nel settore calcio, oltre alla scuola, c’è la Rolafer elite, la promozionale e la juniores.