Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005
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Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005
REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - LUNEDÌ, 24 OTTOBRE 2005 SERIE EDITORIALE ORDINARIA Anno XXXV - N. 244 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/1996 - Filiale di Varese Sommario AVVISO AGLI INSERZIONISTI Si comunica che il termine per la consegna degli avvisi presso gli STER per la pubblicazione sul B.U.R.L. – Se.I. e Se.I. Concorsi – n. 45 del 9 novembre, è anticipato a lunedı̀ 31 ottobre entro le ore 16.30. C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Deliberazione Giunta regionale 11 ottobre 2005 - n. 8/751 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Sanità – 59º provvedimento . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 11 ottobre 2005 - n. 8/752 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro – 63º provvedimento. . . . . Deliberazione Giunta regionale 11 ottobre 2005 - n. 8/753 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Sanità – 64º provvedimento . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 11 ottobre 2005 - n. 8/754 [2.1.0] Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49 comma 7 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e dell’art. 27, comma 12 della l.r. 35/97 e successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione – 7º provvedimento . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 11 ottobre 2005 - n. 8/789 [2.1.0] Prelievo dal fondo di riserva per spese impreviste ai sensi dell’art. 40 della l.r. n. 34/1978 e successive modifiche ed integrazioni . . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 11 ottobre 2005 - n. 8/790 [5.4.0] Documento tecnico di accompagnamento alla legge regionale 3 agosto 2005, n. 14 «Disciplina del regime di deroga previsto dall’articolo 9 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici, ed esercizio dello stesso per la cattura di uccelli da richiamo per la stagione venatoria 2005/2006 (articolo 4 legge 157/1992 e allegato D della l.r. 26/1993)» . . . . . . . . . . . . . Deliberazione Giunta regionale 11 ottobre 2005 - n. 8/796 [5.4.0] Approvazione del regolamento per la disciplina della caccia di selezione agli ungulati, predisposto dalla Provincia di Bergamo – L.r. 16 agosto 1993, n. 26 – art. 27, comma 8 . . . 3928 3928 3928 3928 3929 3929 3930 D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 13 ottobre 2005 - n. 15038 [4.3.0] Direzione Centrale Programmazione Integrata – Organismo Pagatore Regionale – Approvazione delle note esplicative per il caricamento e la gestione dei diritti vitivinicoli nel Sistema Informativo Agricolo Regione Lombardia (S.I.A.R.L.) . . . . . . . . . . 43 2.1.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Bilancio e contabilità 5.4.0 AMBIENTE E TERRITORIO / Caccia e pesca 4.3.0 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura 3934 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3926 – Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto direttore generale 18 ottobre 2005 - n. 15219 [3.3.0] Modifica delle percentuali di erogazione del finanziamento relativo ai progetti cofinanziabili con il F.S.E. – Ob. 3 – Anno 2004-2005 – Multimisura Azioni di Sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto direttore generale 18 ottobre 2005 - n. 15221 [3.3.0] Approvazione prosecuzione delle azioni per l’anno formativo 2004/2005 di cui alla d.g.r. n. 7/17608 21 maggio 2004 e n. 7/18887 30 settembre 2004, e del d.d.g. n. 17879 del 19 ottobre 2004 «Dispositivo Attività di Rilevanza Regionale» Decreto dirigente unità organizzativa 18 ottobre 2005 - n. 15245 [3.3.0] Approvazione del progetto relativo al dispositivo «Legge 236/93» – Tipologia 4 – Progetti con carattere di emergenza – Quarto provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3937 3937 3939 D.G. Sanità Decreto dirigente struttura 10 ottobre 2005 - n. 14830 [3.2.0] Modifiche del d.d.u.o. n. 5043 del 13 aprile 2005 «Requisiti necessari e sufficienti delle strutture veterinarie pubbliche e private, aventi accesso al pubblico, ove si esercita la professione veterinaria sugli animali e/o su materiali biologici animali» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Circolare regionale 14 ottobre 2005 - n. 43 [3.2.0] Monitoraggio attività psichiatrica in strutture private . . . . . . . . . . . . . . . . Circolare regionale 17 ottobre 2005 - n. 44 [3.2.0] Vaccinazione esavalente. Ulteriori indicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3940 3940 3941 D.G. Agricoltura Decreto direttore generale 10 ottobre 2005 - n. 14757 [4.3.0] Rettifica parziale del decreto D.G. Agricoltura 7 maggio 2003, n. 7352 nella parte relativa all’Allegato A concernente le sedi operative del CAA SISA s.r.l. nella Regione Toscana. . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente unità organizzativa 10 ottobre 2005 - n. 14751 [4.3.0] Autorizzazione alla raccolta scientifica, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 23 giugno 1997, n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» per consentire ai gruppi micologici l’organizzazione di mostre nell’anno 2005. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente unità organizzativa 10 ottobre 2005 - n. 14752 [4.3.0] Autorizzazione alla raccolta scientifica, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 23 giugno 1997, n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» per consentire l’attività dei gruppi micologici, a scopo di studio e ricerca e per le attività di censimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3942 3943 3944 D.G. Industria, PMI e cooperazione Decreto dirigente unità organizzativa 2 maggio 2005 - n. 6442 [4.0.0] Fondo di rotazione per il sostegno al credito per le imprese cooperative (l.r. 21/2003) art. 6. Apertura dei termini per la presentazione delle domande . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente unità organizzativa 17 ottobre 2005 - n. 15173 [4.0.0] DocUP Ob. 2 (2000-2006) Asse 1 «Sviluppo della competitività del sistema economico lombardo», Misura 1.10 «Supporto all’internazionalizzazione delle imprese» Sottomisura b «Sostegno alla penetrazione dei mercati esteri», riparto anno 2005. Approvazione: Schede istruttorie – Domande ammesse e contestuale erogazione del contributo concesso – Elenco delle domande non ammesse – Elenco delle domande irricevibili . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 27 settembre 2005 - n. 14016 [4.7.0] Reiscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Ca’ Granda-Società Cooperativa Sociale» avente sede a Teglio (SO) . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 27 settembre 2005 - n. 14017 [4.7.0] Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Soccorso Italia Soc. Coop. Sociale» con sede a Paderno Dugnano (MI) . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 27 settembre 2005 - n. 14018 [4.7.0] Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Il Maggiolino Cooperativa Sociale a r.l. – ONLUS» con sede a Campospinoso (PV). . . . . . . Decreto dirigente struttura 27 settembre 2005 - n. 14019 [4.7.0] Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Le Case di Hogwarts Società Cooperativa Sociale a r.l. – ONLUS» avente sede a Vellezzo Bellini (PV) . . Decreto dirigente struttura 27 settembre 2005 - n. 14020 [4.7.0] Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Cooperativa Sociale E.QU.O. Efficienza e Qualità per le organizzazioni ONLUS» con sede a Lodi . . . Decreto dirigente struttura 27 settembre 2005 - n. 14021 [4.7.0] Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Unione per il Lavoro Cooperativa Sociale» con sede a Pavia . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 27 settembre 2005 - n. 14022 [4.7.0] Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «A.C.C.E.S.SO. – Agenziastampa di comunicazione per i consumi etici, sociali e solidali Cooperativa Sociale a r.l.» con sede a Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Decreto dirigente struttura 28 settembre 2005 - n. 14184 [4.7.0] Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «E.S.T.I.A. – Società Cooperativa Sociale a r.l.» con sede a Bollate (MI) . . . . . . . . . 3.3.0 3.2.0 4.3.0 4.0.0 4.7.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale SERVIZI SOCIALI / Sanità SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura SVILUPPO ECONOMICO SVILUPPO ECONOMICO / Lavoro 3945 3948 3954 3954 3954 3955 3955 3955 3955 3956 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3927 – Decreto dirigente struttura 30 settembre 2005 - n. 14278 [4.7.0] Reiscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Cooperativa Sociale Coop. New Operator» avente sede a Ferrera Erbognone (PV) . . . . . . . Decreto dirigente struttura 11 ottobre 2005 - n. 14915 [4.7.0] Cancellazione dall’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 21/2003 della Cooperativa Sociale «Il Roseto Cooperativa Sociale» avente sede a Brembate (BG) . . . . . . . . . . . . . . . 3956 3956 D.G. Infrastrutture e mobilità Decreto dirigente unità organizzativa 5 ottobre 2005 - n. 14545 [5.2.1] Decreto di approvazione in linea tecnica ed economica del progetto definitivo del nuovo impianto di lavaggio treni presso il deposito di Novate Milanese della linea ferroviaria in concessione a FNME Bovisa-Saronno . . . . 3957 CONSIGLIO REGIONALE Comunicato regionale 17 ottobre 2005 - n. 131 Albo dei dirigente del Consiglio regionale – Ottobre 2005 . [1.4.2] . . . . . . . . . . . . . . 3957 Provvedimento di altri Enti n. 43/1-Se.O. 2005 A.I.PO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Decreto prot. n. 17508 del 19 settembre 2005 – (CR-E-793) Lavori di risezionamento idraulico del fiume Serio centro abitato di Crema e Casale Cremasco (CR) – Ordinanza Ministeriale n. 3258/2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3958 G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI 4.7.0 SVILUPPO ECONOMICO / Lavoro 5.2.1 AMBIENTE E TERRITORIO / Infrastrutture di comunicazione / Trasporti 1.4.2 ASSETTO ISTITUZIONALE / Organizzazione e personale / Personale Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3928 – C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI [BUR2005011] [2.1.0] D.g.r. 11 ottobre 2005 - n. 8/751 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Sanità – 59º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio e al documento tecnico di accompagnamento per l’esercizio finanziario 2005 le seguenti variazioni: STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: • al titolo 2 categoria 1 «Contributi ed assegnazioni di parte corrente dell’Unione Europea, dello Stato e di altri soggetti per funzioni proprie», UPB 2.1.37 «Fondo Sanitario Nazionale per impieghi innovativi» la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.1.37.4621 «Quota del fondo sanitario nazionale per l’attuazione di programmi speciali di interesse e rilievo interregionale o nazionale per ricerche o sperimentazioni attinenti gli aspetti gestionali, la valutazione dei servizi, le tematiche della comunicazione e dei rapporti con i cittadini, le tecnologie e biotecnologie sanitarie» è incrementata di C 1.214.400,00; STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: • alla funzione obiettivo 3.7.1 «Qualificazione e valorizzazione delle risorse umane, professionali e scientifiche» tipo di spesa corrente operativa UPB 3.7.1.2.2.335 «Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in campo biomedico» la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 3.7.1.2.2.335.4622 «Impiego di quota del F.S.N. per la realizzazione dei programmi speciali di interesse e rilievo interregionale o nazionale per ricerche o sperimentazioni attinenti gli aspetti gestionali, la valutazione dei servizi, le tematiche della comunicazione e dei rapporti con i cittadini, le tecnologie e biotecnologie sanitarie», è incrementata di C 1.214.400,00; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale, ai sensi e nei termini di cui all’art. 49, comma 7 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 49, comma 10 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Bonomo [BUR2005012] [2.1.0] D.g.r. 11 ottobre 2005 - n. 8/752 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro – 63º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio per l’esercizio finanziario 2005 le seguenti variazioni: STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: • al titolo 2, categoria 1, UPB 2.1.155 «Assegnazioni per l’Agenzia regionale per il lavoro» la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.1.155.5246 «Assegnazione statale per le spese dell’agenzia regionale per il lavoro» è incrementata di C 1.541.222,78; • al titolo 2, categoria 1, UPB 2.1.162 «Assegnazioni per interventi nel settore del lavoro ed occupazione» la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.1.162.5268 «Trasferimenti statali per le spese di funzionamento e di personale per i compiti trasferiti alle regioni in materia di mercato del lavoro conseguenti al decentramento amministrativo» è incrementata di C 498.466,22; • al titolo 2, categoria 1, UPB 2.1.162 «Assegnazioni per interventi nel settore del lavoro ed occupazione» la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.1.162.5689 «Trasferimenti statali in materia di mercato del lavoro in relazione al personale cessato» è incrementata di C 1.043.266,00; Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: • alla funzione obiettivo 2.5.3. «Politiche del lavoro», spesa corrente, UPB 2.5.3.1.2.79 «Politiche attive del lavoro e sviluppo dei servizi per l’impiego», la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.5.3.1.2.79.5247 «Spese per il personale, l’affitto ed il funzionamento dell’agenzia regionale per il lavoro» è incrementata di C 1.541.222,78; • alla funzione obiettivo 2.5.3 «Politiche del lavoro», spesa corrente, UPB 2.5.3.1.2.79 «Politiche attive del lavoro e sviluppo dei servizi per l’impiego», la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.5.3.1.2.79.5269 «Spese di funzionamento e di personale conseguenti al conferimento dei compiti in materia di mercato del lavoro conseguenti al decentramento amministrativo» è incrementata di C 498.466,22; • alla funzione obiettivo 2.5.3. «Politiche del lavoro», spesa corrente, UPB 2.5.3.1.2.79 «Politiche attive del lavoro e sviluppo dei servizi per l’impiego», la dotazione finanziaria di competenza e di cassa del capitolo 2.5.3.1.2.79.5690 «Spese per il trasferimento delle risorse statali in relazione al personale cessato in materia di mercato del lavoro» è incrementata di C 1.043.266,00; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale, ai sensi e nei termini di cui all’art. 49, comma 7 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 49, comma 10 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Bonomo [BUR2005013] [2.1.0] D.g.r. 11 ottobre 2005 - n. 8/753 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49, comma 7, della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e sue successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Generale Sanità – 64º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio e al documento tecnico di accompagnamento per l’esercizio finanziario 2005 le seguenti variazioni: STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: • al titolo 2 categoria 1 «Contributi ed assegnazioni di parte corrente dell’Unione Europea, dello Stato e di altri soggetti per funzioni proprie», UPB 2.1.31 «Assegnazioni dell’Unione Europea e dello Stato per progetti in materia sanitaria» è istituito il capitolo 2.1.31.6815 «Assegnazioni per il progetto Classificazione delle prestazioni ambulatoriali nell’ambito del programma Mattoni del SSN» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa di C 201.300,00; STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: • alla funzione obiettivo 3.7.3 «Valorizzazione del modello organizzativo del servizio sanitario», tipo di spesa corrente operativa, UPB 3.7.3.6.2.321 «Implementazione e sviluppo di strumenti di governo, programmazione e controllo in un contesto di federalismo, anche al fine di razionalizzare la spesa sanitaria» è istituito il capitolo 3.7.3.6.2.321.6816 «Contributo per il progetto Classificazione delle prestazioni ambulatoriali nell’ambito del programma Mattoni del SSN» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa di C 201.300,00; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale, ai sensi e nei termini di cui all’art. 49, comma 7 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 49, comma 10 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Bonomo [BUR2005014] [2.1.0] D.g.r. 11 ottobre 2005 - n. 8/754 Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2005, disposte ai sensi dell’art. 49 comma 7 della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e dell’art. 27, comma 12 della l.r. 35/97 e successive modificazioni ed integrazioni relative alla Direzione Genera- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3929 – le Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione – 7º provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di apportare al bilancio e al documento tecnico di accompagnamento al bilancio le seguenti variazioni: STATO DI PREVISIONE DELLE ENTRATE: • al titolo 2, categoria 1, UPB 2.1.146 «Assegnazioni per programmi interregionali Interreg III B e Interreg III C» sono istituiti: – il capitolo 2.1.146.6817 «Assegnazioni della CE per il programma Interreg III C – Zona Ovest – Progetto Next Business Generation» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2005 di C 42.600,00, la dotazione finanziaria di competenza di C 60.600,00 per il 2006 e di C 23.550,00 per il 2007; – il capitolo 2.1.146.6818 «Assegnazioni statali per il programma Interreg III C – Zona Ovest – Progetto Next Business Generation» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2005 di C 29.820,00 e la dotazione finanziaria di competenza di C 42.420,00 per il 2006 e di C 16.485,00 per il 2007; STATO DI PREVISIONE DELLE SPESE: • alla funzione obiettivo 5.0.4 «Fondi», spesa corrente, UPB 5.0.4.0.2.249 «Fondi regionali per programmi comunitari», la dotazione finanziaria del capitolo 5.0.4.0.2.249.4845 «Fondo per la partecipazione regionale agli interventi previsti dai Regolamenti o Direttive dell’Unione Europea», è ridotta di C 12.780,00 di competenza e di cassa per il 2005 e di C 18.180,00 per il 2006 di competenza e di C 7.065,00 per il 2007 di competenza; • alla funzione obiettivo 2.3.10 «Crescita di competitività del sistema delle imprese», spesa corrente, UPB 2.3.10.2.2.15 «Internazionalizzazione e promozione del sistema impresa»: – il capitolo 2.3.10.2.2.15.6819 «Cofinanziamento della CE per il programma Interreg III C – Zona Ovest – Progetto Next Business Generation» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2005 di C 42.600,00 e la dotazione finanziaria di competenza di C 60.600,00 per il 2006 e di C 23.550,00 per il 2007; – il capitolo 2.3.10.2.2.15.6820 «Cofinanziamento dello Stato per il programma Interreg III C – Zona Ovest – Progetto Next Business Generation» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2005 di C 29.820,00 e la dotazione finanziaria di competenza di C 42.420,00 per il 2006 e di C 16.485,00 per il 2007; – il capitolo 2.3.10.2.2.15.6821 «Cofinanziamento regionale per il programma Interreg III C – Zona Ovest – Progetto Next Business Generation» con la dotazione finanziaria di competenza e di cassa per l’anno 2005 di C 12.780,00 e la dotazione finanziaria di competenza di C 18.180,00 per il 2006 e di C 7.065,00 per il 2007; 2. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regionale; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 49, comma 10, della l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni. Il segretario: Bonomo [BUR2005015] [2.1.0] D.g.r. 11 ottobre 2005 - n. 8/789 Prelievo dal fondo di riserva per spese impreviste ai sensi dell’art. 40 della l.r. n. 34/1978 e successive modifiche ed integrazioni LA GIUNTA REGIONALE Visto l’art. 40 della l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive modifiche ed integrazioni, che disciplina il prelievo dal Fondo di riserva per spese impreviste; Visto l’art. 6 del Regolamento di contabilità della Giunta regionale 2 aprile 2001 n. 1 e successive modifiche ed integrazioni; Vista la l.r. n. 41 del 27 dicembre 2004 riguardante l’approvazione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2005 e bilancio pluriennale 2005/2007 a legislazione vigente e programmatico; Vista la d.g.r. n. 7/19968 del 23 dicembre 2004 «Documento Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2005 e bilancio pluriennale 2005/2007 a legislazione vigente e programmatico»; Vista la richiesta della Direzione Generale Polizia Locale, Prevenzione e Protezione Civile prot. n. Y1 2005.8472 dell’8 settembre 2005, con la quale si richiede l’incremento della dotazione finanziaria di competenza e di cassa della seguente UPB: – 4.10.3.5.3.111. cap. 536 del bilancio di esercizio 2005, avente ad oggetto: «Opere pubbliche in dipendenza di calamità naturali, alluvioni, frane e piene – Consolidamento e trasferimento di abitati» per un importo di C 3.000.000,00; in quanto l’attuale stanziamento risulta insufficiente a coprire le spese che devono essere sostenute per i lavori di pronto intervento e di somma urgenza di cui alla l.r. 14 agosto 1973, n. 34; Ritenuto pertanto che tali spese sono inderogabili e non procastinabili e considerata la necessità e l’urgenza di provvedere all’integrazione dello stanziamento di competenza e cassa del bilancio 2005 dell’UPB richiamata per l’importo di C 3.000.000,00; Dato atto che la dotazione di competenza e di cassa dell’UPB 5.0.4.0.2.247 cap. 538 «Fondo di riserva per le spese impreviste», alla data del 30 settembre 2005 è di C 7.000.000,00; Verificato da parte del Dirigente dell’Unità Organizzativa Bilancio, Ragioneria e Strumenti Finanziari Integrati la regolarità dell’istruttoria e della proposta di deliberazione, sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo della legittimità; Tutto ciò premesso Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge Delibera 1. di apportare, sulla base delle motivazioni espresse in premessa, al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2005, nonché al Documento tecnico di accompagnamento le seguenti variazioni: – di prelevare, la somma di C 3.000.000,00 dalla dotazione di competenza e cassa dell’UPB 5.0.4.0.2.247 cap. 538 «Fondo di riserva per le spese impreviste»; – di integrare per l’importo di C 3.000.000,00 la dotazione di competenza e di cassa dell’UPB 4.10.3.5.3.111. cap. 536 «Opere pubbliche in dipendenza di calamità naturali, alluvioni, frane e piene consolidamento e trasferimento di abitati»; – di trasmettere la presente deliberazione al consiglio regionale ai sensi e nei termini stabiliti dall’art. 6 del regolamento di contabilità n. 1 del 2 aprile 2001; – di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 40 della legge regionale n. 34/78. Il segretario: Bonomo [BUR2005016] [5.4.0] D.g.r. 11 ottobre 2005 - n. 8/790 Documento tecnico di accompagnamento alla legge regionale 3 agosto 2005, n. 14 «Disciplina del regime di deroga previsto dall’articolo 9 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici, ed esercizio dello stesso per la cattura di uccelli da richiamo per la stagione venatoria 2005/2006 (articolo 4 legge 157/1992 e allegato D della l.r. 26/1993)» LA GIUNTA REGIONALE Omissis Delibera 1. di approvare il documento tecnico di accompagnamento alle disposizioni finanziarie della legge regionale 3 agosto 2005, n. 14 «Disciplina del regime di deroga previsto dall’art. 9 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici, ed esercizio dello stesso per la cattura di uccelli da richiamo per la stagione venatoria 2005/2006 – (art. 4 legge 157/1992 e allegato D della l.r. 26/1993)» allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale. Il segretario: Bonomo ——— • ——— Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3930 – Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 ALLEGATO DOCUMENTO TECNICO Individuazione capitoli spesa ESERCIZIO FINANZIARIO 2005 2006 Competenza Cassa Competenza UPB CAPITOLI 2.3.4.7.2.40 «Valorizzazione e gestione della fauna selvatica e della fauna ittica» 2.3.4.7.2.40.4745 «Spese per le funzioni trasferite in materia di caccia» – Art. 1, comma 5 [BUR2005017] [5.4.0] D.g.r. 11 ottobre 2005 - n. 8/796 Approvazione del regolamento per la disciplina della caccia di selezione agli ungulati, predisposto dalla Provincia di Bergamo – L.r. 16 agosto 1993, n. 26 – art. 27, comma 8 LA GIUNTA REGIONALE Visto il r.r. 4 agosto 2003, n. 16, Capo IV «Esercizio venatorio in Zona Alpi»; Richiamato l’art. 27, comma 8, l.r. 16 agosto 1993, n. 26 e successive modifiche, il quale prevede che la caccia di selezione agli ungulati si debba svolgere in conformità dei regolamenti predisposti dalle province competenti ed approvati dalla giunta regionale; Vista la delibera del consiglio provinciale di Bergamo n. 57 del 14 luglio 2005 che approva il regolamento provinciale per il prelievo selettivo degli ungulati; Preso atto delle valutazioni e considerazioni del dirigente dell’Unità Organizzativa proponente che al riguardo accerta le regolarità delle procedure seguite dall’amministrazione provinciale di Bergamo; Ritenuto pertanto di proporre col presente atto, ai sensi e per gli effetti della l.r. 26/93, art. 27, comma 8, l’approvazione del regolamento per la caccia di selezione agli ungulati in Provincia di Bergamo (allegato A parte integrante); Vagliate ed assunte come proprie le predette considerazioni; Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge Delibera Recepite le motivazioni riportate nella premessa 1. di approvare il regolamento per la disciplina della caccia di selezione agli ungulati cosı̀ come proposto dalla Provincia di Bergamo, allegato A parte integrante del presente atto; 2. di stabilire la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Bonomo ——— • ——— Allegato «A» REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 – Principi e finalità La Provincia di Bergamo persegue il fine di adeguare le popolazioni di ungulati presenti allo stato selvatico sul proprio territorio ad un livello corrispondente alle esigenze ecologiche, scientifiche culturali e cinegetiche della Lombardia, assicurandone la protezione e la gestione faunistica venatoria, attraverso l’applicazione delle misure previste dalla l.r. del 16 agosto 1993 n. 26 e dal regolamento regionale del 4 agosto 2003 n. 16. In particolare la Provincia di Bergamo si prefigge lo scopo di riportare le diverse specie di ungulati selvatici alle densità ottimali necessarie per la loro conservazione sul territorio provinciale attraverso il prelievo venatorio disciplinato dai moderni principi della caccia di selezione. Art. 2 – Caccia di selezione La caccia di selezione è un prelievo programmato attraverso piani di abbattimento approvati dalla Giunta Provinciale per specie, quantità, sesso e classi di età. La caccia di selezione ha lo scopo di rapportare le popolazioni selvatiche degli ungulati a corrette densità agro-forestali. Tutte le specie di ungulati selvatici cacciabili, ad eccezione del cinghiale, sono sottoposte a gestione faunistico-venatoria secondo i principi della caccia di selezione. Possono essere ammessi alla caccia di selezione agli ungulati esclusivamente i cacciatori iscritti ad apposito Albo Provinciale. 2007 Competenza L’iscrizione è subordinata al superamento di un esame da sostenersi davanti ad apposita Commissione Provinciale La caccia di selezione viene esercitata con un accompagnatore iscritto all’Albo Provinciale e con i sistemi della cerca e dell’aspetto, senza la contestuale presenza di cani, ad eccezione di quelli da traccia. Gli Accompagnatori possono esercitare la caccia di selezione anche nell’esercizio delle loro funzioni, purché in presenza di altro Accompagnatore o di altro cacciatore abilitato alla caccia di selezione e che abbia optato per la medesima specializzazione di caccia. Per un corretto esercizio della caccia agli ungulati e per l’assistenza tecnica ai cacciatori, è istituito l’Albo degli Accompagnatori. All’Albo degli Accompagnatori possono essere iscritti tutti i cacciatori, in possesso di licenza di caccia da almeno sei anni e che abbiano praticato per almeno 3 anni consecutivi la caccia di selezione agli ungulati, i quali previo esame presso l’apposita Commissione Provinciale, dimostrino un’adeguata preparazione sulla biologia e sulla gestione faunistico-venatoria degli ungulati. È esonerato dai primi due precetti il personale avente qualifiche di agente di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza. Non possono essere iscritti all’Albo degli Accompagnatori i cacciatori che, negli ultimi sei anni, abbiano riportato condanna o che abbiano oblato reati per caccia in periodo di divieto generale o per abbattimento illegale di ungulati. La caccia di selezione è esercitata esclusivamente con gli strumenti di caccia indicati dall’art. 21 del Regolamento Regionale del 4 agosto 2003 n. 16, con l’obbligo del cannocchiale di puntamento sull’arma. La caccia di selezione è altresı̀ consentita, previa prova pratica avanti ad apposita Commissione Provinciale con arco avente libbraggio non inferiore a 50 libbre, e larghezza della lama non inferiore a 25 mm. Art. 3 – Responsabili di settore Tutto il territorio di caccia programmata degli A.T.C. e dei C.A. ai fini della caccia di selezione è suddiviso per settori omogenei. Ogni settore deve avere un proprio responsabile di settore per la corretta gestione della caccia di selezione. Nei Comprensori Alpini i responsabili di settore sono eletti dai cacciatori che esercitano la caccia di selezione nello specifico settore. Negli A.T.C. i responsabili di settore sono designati dal Comitato di Gestione. I Responsabili di settore curano l’organizzazione dei cacciatori all’interno dei singoli settori e ne coordinano l’attività di censimento della fauna selvatica. I Responsabili di settore curano inoltre l’organizzazione del prelievo venatorio assegnando ai singoli cacciatori i capi da abbattere nel rispetto del Piano di Prelievo Provinciale e della ripartizione per settori deliberata dal Comitato di Gestione. I Responsabili di settore rispondono del loro operato al Presidente della Commissione ungulati, il quale funge da collegamento tra questi e il Comitato di Gestione, applicando le istruzioni deliberate da quest’ultimo. I Comitati di Gestione operano il controllo sull’attività dei Responsabili di settore e, nel caso di inadempienze o abusi ne stabiliscono la decadenza. I cacciatori soci possono rivolgere eventuali ricorsi al Comitato di Gestione, avverso le decisioni assunte dai Responsabili di settore. Il Comitato di Gestione deve esprimersi in merito entro 30 giorni e se necessario può modificare le decisioni del Responsabile di settore. Art. 4 – Organizzazione del territorio – Censimenti e piani di prelievo Ai fini dell’organizzazione della caccia di selezione la ripartizione, in non meno di due settori, del territorio degli A.T.C. e dei C.A. è approvato con deliberazione dai comitati di gestione. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3931 – Di norma il settore è unico per tutte le specie di ungulati gestite attraverso il prelievo selettivo. Limitatamente a particolari situazioni legate a una differente distribuzione spaziale delle diverse specie di ungulati cacciabili, la ripartizione del territorio dell’A.T.C. o del C.A. in settori, può essere diversificata per specie. Copia della deliberazione dei comitati di gestione deve essere trasmessa alla Provincia. I censimenti delle popolazioni di ungulati si svolgono secondo le metodologie previste da apposita Direttiva Provinciale e devono essere validati dai sottufficiali del Corpo di Polizia competenti per territorio. I censimenti e i successivi eventuali piani di prelievo predisposti dal Servizio Faunistico Ambientale, anche su proposta dei Comitati di Gestione, devono essere articolati per settori, oltre che per sesso e classe di età. I piani di prelievo degli ungulati selvatici sono in ogni caso subordinati al parere di conformità da parte dell’I.N.F.S. come prescritto dall’art. 27 c. 8 della l.r. 26/93. I cacciatori e gli accompagnatori sono tenuti ad effettuare i censimenti programmati dai Comitati di Gestione. Questi ultimi possono escludere sino ad un massimo di un’intera stagione venatoria dalla caccia di selezione i cacciatori già ammessi che non abbiano partecipato ai censimenti programmati secondo l’impegno minimo stabilito dal Comitato di Gestione. I piani di prelievo degli ungulati approvati annualmente dalla Provincia sono attuati attraverso l’assegnazione nominativa al cacciatore del singolo capo da abbattere, individuato per sesso e classe d’età, ad eccezione dei cervidi la cui assegnazione nominativa è facoltà dei Comitati di Gestione. La ripartizione dei capi approvati dal piano di abbattimento provinciale tra i diversi settori è disposta dal Comitato di Gestione tenuto conto dell’esito dei censimenti e della sostenibilità del prelievo nei singoli settori. La ripartizione dei capi per specie nei singoli settori deve essere comunicata alla Provincia prima dell’inizio della stagione venatoria e non può essere modificata nel corso della stagione venatoria, salvo diversa disposizione autorizzata dalla Provincia. Il Comitato di Gestione attraverso i Responsabili di settore deve giornalmente procedere all’aggiornamento del prelievo nel rispetto del piano di abbattimento autorizzato dalla Provincia. Per il prelievo dei cervidi è fatto obbligo al cacciatore autorizzato di consultare prima di ogni uscita l’aggiornamento dei rispettivi piani di abbattimento reso noto dal Comitato di Gestione. Il piano di prelievo approvato dalla Provincia è vincolante. Qualora il piano di prelievo venga superato non intenzionalmente a causa dell’abbattimento nello stesso giorno di più capi rispetto a quelli autorizzati, la Provincia provvederà a detrarre i capi in esubero dal piano di prelievo dell’anno seguente. Ogni cacciatore di selezione può essere ammesso in un solo Settore vincolante per tutta la stagione venatoria. I capi eventualmente prelevati illecitamente nel corso della caccia di selezione devono comunque essere conteggiati nel piano di prelievo approvato. Art. 5 – Tempi di caccia La caccia di selezione agli ungulati può essere autorizzata dalla Provincia a far data dal 1º agosto e può protrarsi sino alla 2º domenica di dicembre nel rispetto dell’arco temporale previsto dall’art. 18 c. 2 della legge 157/92 e si chiude comunque al completamento del piano di prelievo approvato dalla Provincia. Le uscite di caccia possono essere effettuate per 3 giorni settimanali a scelta del cacciatore con esclusione del martedı̀ e venerdı̀. Il cacciatore dovrà provvedere ad annotare la giornata di caccia sul tesserino venatorio regionale e a dare comunicazione dell’uscita di caccia al Comitato di Gestione nei tempi e nei modi da questo stabiliti. La comunicazione dell’uscita di caccia deve rendere noti i nominativi dei cacciatori, dell’Accompagnatore e la località approssimativa ove si svolgerà la caccia. I Comitati di Gestione devono favorire l’accesso tempestivo del Corpo di Polizia Provinciale alle segnalazioni di uscita recapitate dai singoli cacciatori. Art. 6 – Compiti dei cacciatori Tutti i cacciatori di selezione sono tenuti al rispetto delle disposizioni emanate dalla Provincia, dal Comitato di Gestione e dai Responsabili di settore. Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 In particolare è loro dovere rispettare le disposizioni del presente regolamento cooperando per la sua corretta applicazione. È loro compito, inoltre: • partecipare attivamente ai censimenti programmati; • promuovere i miglioramenti ambientali indicati dal Piano di Miglioramento Ambientale della Provincia e/o approvati dal Comitato di Gestione; • allestire e mantenere all’interno del settore un adeguato numero di saline; • collaborare alla gestione dei centri di raccolta e dei capi abbattuti; • partecipare attivamente all’organizzazione delle mostre dei trofei; • collaborare alla tabellatura delle zone protette. Art. 7 – Compiti degli accompagnatori All’Albo Provinciale degli Accompagnatori possono essere iscritti i cacciatori in possesso dei requisiti previsti dall’art. 18 c. 2 del Regolamento Regionale 4 agosto 2003 n. 16, nonché il personale del Corpo di Polizia Provinciale che ne faccia richiesta. La Provincia rilascia agli accompagnatori apposito tesserino di riconoscimento con l’indicazione delle specializzazioni acquisite. I Comitati di Gestione degli A.T.C. e dei C.A. possono richiedere alla Provincia la sospensione sino ad un anno dall’Albo degli Accompagnatori di coloro che non hanno effettuato accompagnamenti e/o censimenti nel corso della precedente stagione venatoria e la sospensione temporanea di quegli accompagnatori che hanno scelto di praticare forme di caccia diverse da quella di selezione agli ungulati. I compiti degli accompagnatori, oltre a quelli già previsti per i cacciatori comprendono soprattutto l’assistenza tecnica al cacciatore accompagnato, la vigilanza sul corretto esercizio sulla caccia di selezione e l’espletamento di tutte le procedure previste per la legittimazione del capo abbattuto. Gli accompagnatori dovranno inoltre attivarsi per il rispetto scrupoloso del settore di caccia assegnato al cacciatore e per il recupero del capo eventualmente ferito. In quest’ultimo caso provvedono ad avvisare tempestivamente i conduttori dei cani da traccia iscritti all’Albo provinciale. Art. 8 – Prelievo Fermo restando che il numero massimo di capi da prelevare è disposto annualmente dai piani di prelievo annuali approvati dalla Provincia, di norma il carniere venatorio di ogni cacciatore di selezione è di 2 capi, salvo ulteriore riassegnazione da parte del Comitato di Gestione, fino ad un massimo complessivo di 4 capi. La Provincia verifica la congruità delle assegnazioni e delle riassegnazioni dei capi ai singoli cacciatori nonché la loro rispondenza ai principi di equità, trasparenza e corretta gestione faunistica. Le assegnazioni e le riassegnazioni dei capi da prelevare in ogni settore di caccia determinate dai Comitati di Gestione devono essere comunicate da questi alla Provincia ed esposte in apposito tabulato presso i centri di valutazione biometrica. Il Comitato di Gestione, attraverso i Responsabili di Settore deve giornalmente procedere all’aggiornamento della situazione quantitativa e qualitativa dei prelievi nel rispetto del piano di abbattimento autorizzato. Il capo prelevato in conformità del piano di abbattimento approvato e nel rispetto del presente regolamento è di proprietà del cacciatore. I Responsabili di Settore, allo scopo di distribuire la pressione venatoria in modo omogeneo nel Settore di competenza hanno la facoltà di assegnare ai cacciatori la zona dove effettuare il prelievo. Il capo abbattuto dichiarato «sanitario» a giudizio insindacabile dall’apposita Commissione Tecnica Ungulati (di seguito C.T.U.) di cui all’articolo successivo attribuisce al cacciatore che lo ha effettuato titolo di merito per una eventuale riassegnazione. Dopo l’abbattimento del capo assegnato il cacciatore ha l’obbligo di: • annotare immediatamente il capo abbattuto sul tesserino venatorio regionale e sugli eventuali inserti aggiuntivi predisposti dai Comitato di Gestione; • apporre immediatamente al tendine di achille dell’ungulato abbattuto il contrassegno a datario inalterabile approvato dalla Provincia e distribuito dal Comitato di Gestione ai Responsabili di Settore; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3932 – • sottoporre entro 48 ore dal prelievo il capo abbattuto alla verifica e alla valutazione biometrica presso gli appositi Centri individuati e gestiti dai Comitati di Gestione e resi noti al Corpo di Polizia Provinciale, il quale può accedervi in ogni momento; • comunicare nello stesso giorno l’abbattimento del capo al Responsabile di Settore per l’aggiornamento quotidiano del Piano di Prelievo; • mettere a disposizione della Provincia e del Comitato di Gestione il trofeo e le mandibole per eventuali verifiche o mostre. È fatto obbligo al Comitato di Gestione la compilazione di apposita scheda di rilevazione biometria predisposta dal servizio faunistico per ogni capo abbattuto. Dette schede devono essere trasmesse in copia alla Provincia al termine del periodo di caccia di ogni singola specie. I contrassegni a datario eventualmente non utilizzati, devono essere restituiti dal cacciatore ai Responsabili di Settore. I Comitati di Gestione devono riconsegnare i contrassegni alla Provincia entro 15 giorni dalla fine della caccia ad ogni singola specie. Tutti i capi abbattuti dovranno essere consegnati ben eviscerati, interi e non sezionati, al centro di verifica. Nel caso di abbattimento di femmine con o senza latte, il cacciatore dovrà mantenere intatti gli organi mammari sulla carcassa dell’animale. Art. 9 – Tolleranze Ogni capo sottoposto al controllo dei Centri di verifica, deve essere valutato secondo i seguenti criteri: A) Prelievo corretto: quando attuato secondo i dettami del Piano di abbattimento e nel rispetto dell’assegnazione personale. B) Prelievo tollerato: quando difforme all’assegnazione personale o al Piano di abbattimento, ma rientrante in uno dei casi sotto riportati, è considerato errore tollerato. C) Prelievo errato: tutti gli altri casi. È fatto salvo comunque il giudizio della Commissione Tecnica Ungulati (C.T.U.) per tutti quei casi in cui l’errore nella scelta del capo, poi abbattuto, è stato palesamente indotto da eccezionali caratteristiche fisiche o sanitarie del soggetto. Specie Capo assegnato Prelievo tollerato Camoscio Camoscio Camoscio Camoscio Camoscio Camoscio Camoscio Camoscio Camoscio Capriolo Capriolo Capriolo Capriolo Capriolo Capriolo Cervo Cervo Cervo Cervo Cervo Cervo M o F giovane dell’anno M di 1 anno F di 1 anno M di 2 o 3 anni F di 2 o 3 anni M da 4 a 10 anni F da 4 a 10 anni M di 11 e più anni F di 11 e più anni M giovane dell’anno F giovane dell’anno M di 1 anno F di 1 anno M di 2 o più anni F di 2 anni e più M giovane dell’anno F giovane dell’anno M di 1 anno F di anno F di 2 o più anni M da 2 a 10 Cervo M di 11 o più anni Muflone M giovane dell’anno Muflone Muflone Muflone Muflone F giovane dell’anno F di 1 o 2 anni F di 3 o 4 anni M di 1 o 2 anni Muflone Muflone Muflone M di 3 o 4 anni M di 5 o 6 anni M di 7 e più anni F o M giovane dell’anno F di 1 anno M di 1 anno M da 1 anno a 5 anni F di 1 anno o di 4 o 5 anni M di 3 o 11 anni e più F di 3 o 11 e più anni M da 7 a 10 anni F da 7 a 10 anni F giovane dell’anno M giovane dell’anno M sino a 3 anni non palcuto F giovane dell’anno o F di 2 o 3 anni M di 1 anno F di 1 anno F giovane dell’anno M giovane dell’anno M di 2 anni e oltre se fusone F di 2 o 3 anni F di 1 anno M di 11 e più anni solo se privi di corona M da 5 a 10 anni solo se privi di corona F giovane dell’anno o di 1 anno solo se con corna F di 1 anno F giovane dell’anno o di 3 o 4 anni F di 2 anni M di 0 o di 3 anni o F di 1 o 2 anni solo se con corna M di 2 o di 5 anni M di 4 o 7 anni M di 5 o 6 anni Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 È sempre considerato prelievo tollerato, salvo fattispecie più gravi, l’abbattimento di femmine lattanti. Art. 10 – Commissione Tecnica Ungulati (CTU) Per la corretta valutazione dei capi abbattuti fuori dalle tolleranze ammesse, o comunque diversi da quelli assegnati o in caso di controversia tra il cacciatore e gli addetti al controllo e alla rilevazione dei dati biometrici del capo al centro di verifica è istituita un’apposita Commissione Tecnica Ungulati (CTU) cosı̀ composta: • il sott.le del Corpo di Polizia Provinciale competente per territorio; • un sott.le o agente del Corpo di Polizia Provinciale competente per territorio, • il Presidente della Commissione ungulati nominato dal Comitato di Gestione; • il Responsabile di Settore dove è stato prelevato il capo. La CTU cosı̀ composta è presieduta dal sott.le del Corpo di Polizia Provinciale con funzioni di coordinamento o da un suo delegato. La CTU è validamente costituita in presenza di almeno tre competenti della stessa e ogni qualvolta si riunisce provvede alla verbalizzazione delle decisioni assunte: La CTU valuta con competenza, imparzialità ed equità il prelievo effettuato impegnandosi a raggiungere un parere espresso a maggioranza che escluda in ogni caso un parere a parità di votazione. Il capo abbattuto sottoposto alla valutazione della CTU dovrà obbligatoriamente rimanere a disposizione della stessa, per almeno 72 ore, presso il Centro di valutazione o altro locale idoneo alla conservazione preventivamente concordato con il Corpo di Polizia Provinciale. La CTU qualora classifichi il prelievo errato deve corredare il verbale della decisione con una proposta di sospensione del cacciatore e dell’accompagnatore, rispettivamente dalla caccia di selezione e dall’Albo degli accompagnatori, fino ad un massimo di 2 stagioni venatorie. Copia del verbale contenente il giudizio della CTU e l’eventuale proposta di sanzione accessoria deve essere notificato agli interessati e trasmesso tempestivamente al Comitato di Gestione e alla Provincia. Art. 11 – Sanzioni In tutti i casi di violazione alle disposizioni del presente regolamento, salvo che il fatto non costituisca reato o più grave illecito amministrativo, si applica la sanzione amministrativa prevista dell’art. 51 c. 1 della l.r. n. 26/93. SANZIONI ACCESSORIE 1ª Fattispecie: Nel caso di abbattimento di un capo fuori dalle tolleranze ammesse e notificato al Centro di valutazione biometrica, il Comitato di Gestione e la Provincia sulla base del verbale vincolante redatto dalla CTU, provvedono ad irrogare rispettivamente e per quanto di competenza: la sospensione del cacciatore dalla caccia di selezione e la sospensione dell’accompagnatore dall’Albo Provinciale per il periodo proposto dalla CTU. In questo caso non viene irrogata nessuna sanzione amministrativa. 2ª Fattispecie: In caso di omessa o incompleta comunicazione preventiva dell’uscita di caccia o in caso di caccia praticata in un Settore diverso da quello assegnato, il Comitato di Gestione provvede alla sospensione del cacciatore responsabile dalla caccia di selezione fino ad una stagione venatoria. Analogo periodo di sospensione dall’Albo degli Accompagnatori è disposto dalla Provincia per l’Accompagnatore limitatamente per l’esercizio di caccia in Settore diverso da quello assegnato al cacciatore. 3ª Fattispecie: In caso di mancata annotazione del capo abbattuto sul tesserino venatorio regionale e sugli eventuali inserti aggiuntivi, di mancata apposizione sul capo abbattuto del contrassegno a datario o di mancata presentazione del capo al Centro di verifica, la Provincia: • Provvede a verbalizzare il trasgressore e al sequestro del capo abbattuto. • Sospende l’Accompagnatore dall’Albo provinciale da 3 a 6 stagioni venatorie. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3933 – Il Comitato di gestione deve sospendere il cacciatore dalla caccia di selezione per non meno di 3 e fino a un massimo di 6 stagioni venatorie. In ogni caso il capo prelevato viene decurtato dal piano di prelievo, stabilito per il settore e consegnato dal Corpo di Polizia Provinciale al centro di verifica per la rilevazione dei dati biometrici. La carcassa rimane a disposizione della Provincia per l’alienazione tramite vendita all’asta. Art. 12 – Risarcimento danni Ai sensi dell’art. 51 c. 6 della l.r. 26/93 la Provincia provvede alla richiesta del risarcimento del danno secondo gli importi previsti nel calendario venatorio provinciale per tutti i capi prelevati e non consegnati al centro di verifica. Art. 13 – Recupero capi feriti È istituito presso la Provincia l’Albo dei conduttori di cani da traccia abilitati al recupero dei capi feriti; i Comitati di Gestione devono attivarsi al fine di consentire l’intervento di recupero ogni qualvolta si renda necessario, anche predisponendo un apposito fondo cassa per eventuali rimborsi spese ai conduttori dei cani da traccia. L’attività di recupero con cane da traccia e arma idonea non costituisce azione di caccia. Previa segnalazione al Corpo di polizia provinciale, l’attività di recupero può essere svolta anche nei giorni di silenzio venatorio. Art. 14 – Capi sanitari Al fine di una corretta individuazione per il prelievo venatorio dei capi da considerare sanitari e che devono in ogni caso avere precedenza negli abbattimenti rispetto agli altri capi, il cacciatore e l’accompagnatore si devono avvalere dei seguenti criteri: • lacrimazione abbondante e/o opacamento di uno o entrambi gli occhi; • evidente sottopeso, corporatura gracile, stato cachettico, segni di denutrizione, accompagnato da pelo arruffato, palese ritardo di muta o evidenti parti del corpo prive di pelo; • arti rotti o mancanti; • posteriore sporco di deiezioni liquide; • evidenti sintomi di patologie infettive o infestive in corso. Durante la caccia di selezione, l’Accompagnatore deve imporre al cacciatore accompagnato l’abbattimento di un capo sanitario anche se non corrispondente per sesso e classe di età a quello assegnatogli. In caso di controversia la certificazione dello stato sanitario del capo abbattuto è di competenza della CTU che può avvalersi anche di un medico veterinario dell’ASL Provinciale, in tal caso il capo sanitario abbattuto dovrà rimanere a disposizione della CTU per i necessari accertamenti anatomo-patologici per non meno di 72 ore. Nel caso il capo sanitario da abbattere risulti una femmina accompagnata dal piccolo, deve essere prelevato anche quest’ultimo. Gli ungulati abbattuti in caccia di selezione sul territorio provinciale dovranno essere sottoposti, con le modalità e nelle percentuali concordate dall’Autorità Sanitaria competente (ASL della provincia di Bergamo), al prelievo di campione di sangue ed al prelievo di qualsiasi organo, o parte di organo, che mostri alterazioni patologiche o, comunque, evidenzi qualche anomalia microscopicamente rilevabile. Deroga al punto precedente potrà essere riconosciuta solo quando dichiarate e comprovate situazioni logistiche ed ambientali abbiano reso oggettivamente impossibile l’esecuzione di quanto sopra disposto. (*) Art. 15 – Assegnazione e riassegnazione dei capi Fermo restando i limiti quantitativi e qualitativi dei piani di abbattimento approvati dalla Provincia per singole specie, il Comitato di Gestione provvede all’assegnazione ad ogni cacciatore di norma n. 2 capi. Il Comitato di Gestione, nel caso di un’eventuale disponibilità di capi da prelevare, dopo l’assegnazione di cui sopra, autorizza i Responsabili di Settore alla riassegnazione dei capi residui fino ad un massimo di ulteriori due capi per cacciatore, purché compresi nel piano di prelievo autorizzato nel Settore, con le seguenti priorità: 1. al cacciatore che abbia provveduto al prelievo del capo sanitario; 2. agli accompagnatori che si siano distinti nell’assistenza tecnica ai cacciatori e presso i centri di verifica; Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 3. ai cacciatori che si siano distinti nella gestione faunisticovenatoria degli ungulati. Art. 16 – Controllo delle popolazioni di cinghiale Al fine di contrastare la diffusione del cinghiale nella zona faunistica delle alpi e nei comprensori alpini, i cacciatori di selezione, nei periodi consentiti per questa forma di caccia, possono abbattere esclusivamente con l’arma a canna rigata ogni esemplare di cinghiale presente nel comprensorio. Tale opportunità è consentita esclusivamente ai cacciatori di selezione che non hanno ancora completato l’abbattimento dei capi a loro assegnati e comunque all’interno del Settore assegnato. I cinghiali eventualmente abbattuti devono essere legittimati con le stesse modalità di cui al precedente art. 8, ad eccezione della marcatura con contrassegno a datario e consegnati con le stesse modalità al centro di verifica ungulati. Art. 17 – Ospitalità Ai sensi dell’art. 33 c. 12 della l.r. 26/93 i cacciatori soci dell’ATC e CA dopo il 1º mese di caccia dall’apertura di ogni singola specie di ungulati, possono ospitare mettendo a disposizione un capo loro assegnato, senza finalità di lucro, un altro cacciatore, anche non residente in Regione Lombardia, purché abilitato alla caccia degli ungulati e che abbia optato per la medesima forma di caccia in via esclusiva ai sensi dell’art. 35 della l.r. 26/93. Il cacciatore che intende avvalersi della predetta facoltà deve dare comunicazione al Comitato di Gestione che rilascia al cacciatore ospitato un’autorizzazione giornaliera. Nel caso di prelievo del capo assegnato da parte del cacciatore ospite la marcatura sul tesserino venatorio è a carico del cacciatore ospitante, il quale può accompagnare l’ospite purché iscritto nell’apposito Albo Provinciale degli Accompagnatori. Il Comitato di Gestione può riservarsi una quota non superiore al 5% del Piano di Prelievo assegnato dalla Provincia per ogni singola specie per ospitare altri cacciatori purché provvisti di abilitazione alla caccia di selezione agli ungulati e compatibili, ai sensi dell’art. 35 della l.r. 26/93, con la forma di caccia in via esclusiva. Il Comitato di Gestione, per l’accesso al prelievo dei capi destinati all’ospitalità venatoria può richiedere il versamento, per ogni capo abbattuto, di una quota non superiore a quella stabilita per l’ammissione alla caccia di selezione nella stagione venatoria in corso. Le entrate dovranno essere interamente impiegate per il finanziamento delle attività connesse ai miglioramenti ambientali finalizzati agli ungulati o per la gestione della caccia di selezione. Ad ogni cacciatore ospite è consentito il prelievo di un solo capo all’anno e in un solo comprensorio alpino o A.T.C. della provincia di Bergamo. Art. 18 – Norme finali e transitorie Il Regolamento Regionale 4 agosto 2003 n. 16 che ha sostituito integralmente il Regolamento Regionale 10 giugno 1980 n. 2 non prevede più il divieto di iscrivere all’Albo degli Accompagnatori coloro che abbiano violato leggi o disposizioni in materia venatoria negli ultimi 6 anni. Di conseguenza si applica la nuova disciplina Regionale più favorevole e si reiscrivono gli accompagnatori sospesi all’Albo Provinciale alla data di approvazione del presente provvedimento, ad eccezione di coloro che hanno commesso violazioni rientranti per tipologia nella terza fattispecie di cui al precedente articolo 11 o degli accompagnatori sospesi per prelievi fuori dalle tolleranze ammesse. Art. 19 – Abrogazioni Il presente Regolamento abroga e sostituisce integralmente il Regolamento per la disciplina della caccia di selezione agli ungulati nella Provincia di Bergamo, approvato con D.C.P. n. 63 del 29 luglio 2002, ed il Regolamento per la disciplina dell’ospitalità venatoria nella caccia di selezione agli ungulati nella provincia di Bergamo, approvato con D.C.P. n. 64 del 24 luglio 2001. (*) In corsivo è evidenziato l’emendamento del Consigliere Consoli. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3934 – tura amministrativa e delle procedure di verifica e di controllo interno dell’Organismo Pagatore Regionale; Richiamato il II provvedimento organizzativo della VIII Legislatura – d.g.r. n. 207 del 27 giugno 2005; D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE Presidenza [BUR2005018] Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 [4.3.0] D.d.u.o. 13 ottobre 2005 - n. 15038 Direzione Centrale Programmazione Integrata – Organismo Pagatore Regionale – Approvazione delle note esplicative per il caricamento e la gestione dei diritti vitivinicoli nel Sistema Informativo Agricolo Regione Lombardia (S.I.A.R.L.) ORGANISMO PAGATORE REGIONALE DELLA LOMBARDIA IL DIRETTORE Visti: • Reg. (CE) n. 1493/99 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all’Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo; • Reg. (CE) n. 1227/00 della Commissione del 31 maggio 2000 relativo alle modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1493/99; • Reg. (CE) n. 2729/00 del 14 dicembre 2000 recante modalità di applicazione per i controlli nel settore vitivinicolo; • d.lgs. n. 260 del 10 agosto 2000, contenente disposizioni sanzionatorie in applicazione del Reg (CE) n. 1493/99; • d.lgs. n. 99 del 29 marzo 2004 inerente le disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, a norma dell’art. 1, comma 2, lettere d), f), g), l), e) della legge 7 marzo 2003, n. 38; • Accordo Stato/Regioni dell’11 novembre 1999 relativo ai criteri di organizzazione delle attività per la costituzione dell’inventario del potenziale produttivo del settore viticolo, articolato su base regionale; • d.g.r. n. 7/5327 del 2 luglio 2001 «Organizzazione e gestione dell’anagrafe delle imprese agricole e agroindustriali della Lombardia» e successive modifiche e integrazioni; • d.g.r. n. 6097 del 10 aprile 2003 inerente alle indicazioni relative ai titoli di conduzione dei terreni da inserire nell’anagrafe delle imprese agricole e nel fascicolo aziendale; • d.g.r. n. 15127 del 21 novembre 2003 riguardante nuove procedure per il trasferimento dei diritti di reimpianto; • d.g.r. n. 17020 del 6 aprile 2004 riguardante la gestione e l’aggiornamento del potenziale viticolo; • d.m. 8 luglio 2004 inerente al completamento del riconoscimento OPR Lombardia per la gestione e l’erogazione di premi fra cui quelli relativi all’OCM vitivinicolo; • Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni per l’istituzione e l’aggiornamento dell’inventario regionale delle superfici vitate approvato con Decreto del Direttore OPR n. 23355 del 27 dicembre 2004; Considerato che: a) l’informatizzazione della domanda di aggiornamento dell’inventario vitivinicolo è stata completata con l’integrazione relativa alla «sezione diritti vitivinicoli»; b) la gestione informatizzata della domanda di variazione del potenziale viticolo è invece ancora in fase di realizzazione (cfr. Manuale OPR approvato con decreto n. 23355 del 27 dicembre 2004); c) nelle more dell’attivazione della domanda di variazione del potenziale viticolo, le pratiche relative a estirpi, reimpianti, reimpianti anticipati, ecc. rimangono in capo alle Amministrazioni Provinciali competenti che sono tenute ad inviare ai CAA tutte le informazioni relative all’attività svolta; d) ai CAA è affidato l’aggiornamento del fascicolo aziendale SIARL; Ritenuto pertanto necessario definire le procedure relative al caricamento dei diritti vitivinicoli, tramite l’adozione delle «Note esplicative per la gestione dei diritti di reimpianto ed impianto a SIARL» di cui all’allegato 1 al presente decreto; Viste le note tecniche esplicative proposte e valutate dal Dirigente del Servizio Tecnico; Ritenute le stesse meritevoli di accoglimento; Richiamate le competenze proprie dei Dirigenti di cui alla legge regionale 23 luglio 1996, n. 16 «Ordinamento della struttura organizzativa e della dirigenza della Giunta regionale» e successive modificazioni; Richiamato il decreto del Segretario Generale n. 3302 del 3 marzo 2004 di approvazione delle modalità operative della strut- Decreta recepite le premesse 1. di approvare le note esplicative per il caricamento e la gestione dei diritti vitivinicoli nel Sistema Informativo Agricolo Regione Lombardia (SIARL) di cui all’allegato 1 al presente decreto; 2. di pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet dell’Organismo Pagatore Regionale le note esplicative di cui all’allegato 1. Adriana Assegnati ——— • ——— Allegato 1 DOMANDA DI AGGIORNAMENTO VITIVINICOLO Note esplicative per la gestione dei diritti di reimpianto ed impianto a SIARL Premessa Le presenti note forniscono le istruzioni operative che i CAA e le Amministrazioni provinciali (di seguito indicate come OD) devono seguire al fine di garantire un corretto caricamento a SIARL dei diritti vitivinicoli. Le comunicazioni tra CAA e OD devono essere formalizzate, in particolare nell’ambito delle reciproche comunicazioni: • il CAA deve, per ciascun produttore, specificare l’identificativo dei diritti per i quali richiede le verifiche tecnico-amministrative all’OD ed l’identificativo dei «diritti SIARL» da validare; • l’OD deve, per ciascun produttore, specificare l’identificativo dei diritti per i quali è stato effettuato il controllo ed il relativo esito e l’identificativo dei «diritti SIARL» validati. Considerata l’urgenza di completare l’aggiornamento dell’inventario delle superfici vitate a SIARL, si ritiene necessario che l’OD invii al CAA: • l’esito dei controlli: entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta di verifica; • i diritti SIARL validati: entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta di validazione. Per ciascun produttore, OD e CAA sono tenuti a predisporre un fascicolo di domanda contenente tutti gli atti relativi al procedimento amministrativo. In particolare il CAA deve strutturare il fascicolo di domanda secondo quanto previsto dal Manuale OPR approvato con decreto 27 dicembre 2004. Il Servizio Tecnico OPR effettuerà controlli di 2º livello su OD e CAA per verificare la rispondenza dei comportamenti adottati dai soggetti delegati dal Manuale delle procedure. Di seguito si specificano le casistiche relative alle varie tipologie di diritto da caricare a SIARL e agli aggiornamenti che, nelle more dell’attivazione della domanda di variazione del potenziale, interessano diritti già presenti a SIARL. REGISTRAZIONE DIRITTI VITIVINICOLI A SIARL 1. Controlli e validazione diritti da registrare a SIARL Il conduttore consegna al CAA delegato i diritti di reimpianto in portafoglio (modulistica d.g.r. 7/1247 del 22 settembre 2000 e successive modifiche) per la loro registrazione a SIARL. Il CAA, prima di registrarli, li invia all’OD competente per le verifiche tecnico-amministrative (ad esempio relative a superficie utilizzata, residua, ecc.). Il CAA è tenuto inoltre ad inviare copia delle comunicazioni di avvenuto reimpianto eventualmente ricevute direttamente dal conduttore relative ai suddetti diritti. L’OD, dopo il controllo, invia al CAA l’esito delle verifiche effettuate e il relativo diritto ulteriormente validato con il timbro dell’amministrazione provinciale e con i dettagli del controllo. Il CAA, inserisce quindi il diritto a SIARL, lo stampa e lo invia all’OD per la validazione definitiva, allegando anche il relativo diritto controllato (modulistica d.g.r. 7/1247 del 22 settembre 2000 e successive modifiche). L’OD annulla il diritto emesso a suo tempo (modulistica d.g.r. 7/1247 del 22 settembre 2000 e successive modifiche), lo conserva agli atti e contestualmente appone firma e timbro sul corrispondente diritto SIARL che invia al CAA competente, dopo a- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3935 – verne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il diritto SIARL vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. 2. Controlli e validazione diritto trasferito proveniente da fuori regione Il conduttore consegna al CAA delegato il diritto di reimpianto proveniente da fuori regione al fine di aggiornare il proprio fascicolo aziendale. Il CAA, prima di registrarlo, richiede all’OD competente la verifica di validità del diritto proveniente da fuori regione cosı̀ come previsto dal Manuale OPR di aggiornamento dell’inventario, allegando copia del diritto alla richiesta formale. L’OD contatta l’amministrazione provinciale che ha emesso il diritto (ad es. amministrazione provinciale di Agrigento) e comunica l’esito della sua verifica al CAA. Il CAA: 1. in caso di esito positivo, compila la domanda di aggiornamento, registra il diritto, lo stampa e lo invia all’OD per la validazione definitiva allegando anche il relativo diritto proveniente da fuori regione in originale per il suo annullamento; 2. in caso di mancata risposta da parte della amministrazione provinciale che ha emesso il diritto nei termini previsti dalla normativa regionale, compila la domanda di aggiornamento e registra il diritto. Tale registrazione richiede necessariamente l’acquisizione della dichiarazione con la quale il conduttore si impegna, in caso di successivo diniego della validità del diritto, ad estirpare a proprie spese l’impianto effettuato. Il CAA stampa il diritto recante la dicitura «IN ATTESA DI CONFERMA DI VALIDITÀ» e lo invia all’OD allegando copia della suddetta dichiarazione ed il relativo diritto proveniente da fuori regione in originale. L’OD tiene agli atti il diritto SIARL, senza apporne firma e timbro e senza rinviarlo al CAA. Nel momento in cui dovesse pervenire la conferma di validità del diritto, l’OD invia tale documento al CAA. Il CAA: – qualora il diritto in questione sia stato completamente utilizzato, non compila nessuna domanda di aggiornamento; – qualora il diritto sia stato solo parzialmente utilizzato, compila una nuova domanda di aggiornamento per registrare la conferma di validità, stampa il diritto e lo invia all’OD per la sua validazione. Pertanto solo in caso di presenza della conferma di validità: – l’OD annulla il diritto proveniente da fuori regione, lo conserva agli atti e contestualmente appone firma e timbro sull’eventuale diritto SIARL, che invia al CAA competente, dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list; – il CAA consegna al produttore il diritto SIARL vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. 3. Controlli e validazione diritti assegnati da riserva regionale con decreto DGA n. 16005 del 30 settembre 2003 e decreto DGA n. 19577 del 18 novembre 2003 da registrare a SIARL Il conduttore consegna al CAA delegato il decreto attestante l’assegnazione di diritti provenienti dalla Riserva Regionale per la loro registrazione a SIARL. Il CAA richiede all’OD competente di verificare lo stato di utilizzo della superficie assegnata. L’OD, effettuato il controllo, invia al CAA l’esito delle verifiche tecnico-amministrative. Il CAA compila quindi la domanda di aggiornamento, stampa il diritto SIARL e lo invia all’OD per la validazione definitiva. L’OD appone firma e timbro sul diritto SIARL e lo invia al CAA competente, dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il diritto SIARL vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. 4. Diritti scaduti da registrare a SIARL I diritti di reimpianto già scaduti ma non interamente utilizzati devono essere ugualmente caricati nel sistema, relativamente alla superficie residua, al fine di implementare la Riserva regionale dei diritti vitivinicoli attenendosi alla seguente procedura. Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 Il conduttore consegna al CAA delegato i diritti di reimpianto in portafoglio già scaduti e non interamente utilizzati (modulistica d.g.r. 7/1247 del 22 settembre 2000 e successive modifiche) in suo possesso per la registrazione a SIARL. Il CAA, prima di registrarli, li invia all’OD competente per verificarne l’effettivo stato di utilizzo. L’OD, effettuato il controllo: a) nel caso in cui il diritto risulti interamente utilizzato, trattiene il diritto scaduto per l’annullamento conservandolo agli atti e ne dà comunicazione al CAA; b) nel caso in cui il diritto non risulti interamente utilizzato, comunica al CAA la entità della superficie residua da registrare nel sistema, e trattiene il diritto scaduto per l’annullamento conservandolo agli atti. L’OD compila la relativa check list. Nel caso b) il CAA inserisce il diritto a SIARL relativamente alla superficie residua indicata dall’OD (il sistema non genera alcuna stampa). AGGIORNAMENTI SU DIRITTI GIÀ REGISTRATI A SIARL 5. Validazione diritto SIARL a seguito di aggiornamento della superficie per reimpianto parziale o trasferimento parziale Il conduttore, nelle more dell’attivazione della domanda di variazione del potenziale, comunica all’OD di aver reimpiantato parzialmente (1) un suo diritto già caricato a SIARL (di seguito indicato come «diritto SIARL»). Il produttore può comunicare l’avvenuto reimpianto parziale di un diritto già caricato a SIARL direttamente al CAA delegato solo nel caso che tale comunicazione sia già a conoscenza dell’OD; l’intenzione di trasferimento parziale di un diritto già caricato a SIARL deve invece essere in ogni caso comunicata direttamente al CAA delegato. Il CAA compila la domanda di aggiornamento e stampa il diritto (caso di reimpianto parziale) o i diritti derivati (caso di trasferimento parziale) dalla variazione comunicata dal conduttore e/o dall’OD. Il CAA invia all’OD competente per territorio sia il diritto SIARL oggetto di variazione (c.d. «diritto madre») per il suo annullamento, sia il/i diritto/i SIARL originatisi a seguito della variazione per la relativa validazione. L’OD annulla il «diritto SIARL madre», lo conserva agli atti e contestualmente appone firma e timbro sul/i nuovo/i diritto/i SIARL che invia al CAA competente, dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il/i diritto/i SIARL vidimato/i dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo/i conserva nel fascicolo di domanda. NB: Il ricevimento di una comunicazione di reimpianto parziale deve comportare necessariamente da parte del CAA un contestuale aggiornamento, tramite la stessa domanda, delle particelle catastali interessate dal reimpianto. 6. Validazione diritto SIARL a seguito di aggiornamento della superficie per decurtazione per aumento di rese Il conduttore, nelle more dell’attivazione della domanda di variazione del potenziale, chiede all’OD il nulla osta all’impianto per utilizzare un diritto trasferito già caricato a SIARL. Nel caso in cui il diritto trasferito fosse di tipo «non irriguo» e le condizioni d’impianto prevedano un impianto di irrigazione fisso e quindi possano portare ad un aumento di resa, l’OD, prima di rilasciare il relativo nulla osta all’impianto, effettua un’istruttoria che potrebbe comportare una decurtazione massima del 20% della superficie oggetto d’impianto. In caso di decurtazione, l’OD è tenuto a comunicare al CAA l’entità della decurtazione da applicare al diritto SIARL già registrato. Il CAA compila quindi la domanda di aggiornamento e stampa il diritto derivato dalla variazione comunicata dall’OD. Il CAA invia all’OD competente per territorio sia il diritto SIARL oggetto di variazione per il suo annullamento, sia il corrispondente diritto SIARL decurtato per la relativa validazione. L’OD annulla il diritto SIARL, oggetto di variazione, lo conserva agli atti e contestualmente appone firma e timbro sul diritto (1) Non appena verrà attivata a SIARL la domanda di variazione del potenziale, la comunicazione di reimpianto parziale o totale di un vigneto sarà gestita con la suddetta domanda e non più con quella di aggiornamento dell’inventario. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3936 – SIARL decurtato che invia al CAA competente, dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il diritto SIARL vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. 7. Annullamento diritto SIARL per anomalia Questo caso si verifica nel momento in cui un CAA, dopo aver portato a termine la domanda di aggiornamento conclusasi con l’inserimento di un diritto di reimpianto nel fascicolo aziendale, rileva un errore materiale relativo ad uno o più dati registrati nel diritto. Per risolvere l’anomalia il CAA deve avviare una nuova domanda di aggiornamento. Se l’errore rilevato ha riguardato il tipo di diritto inserito o la data di estirpo del vigneto, il CAA è tenuto ad annullare il diritto da correggere. Dall’effettuazione di questa operazione, il SIARL non genera alcuna stampa; pertanto per stampare nuovamente il diritto SIARL, il CAA deve effettuare un inserimento ex novo del diritto. Il CAA invia quindi all’OD competente per territorio sia il diritto SIARL errato per il suo annullamento, motivando le ragioni che hanno comportato la necessità dell’annullamento, sia il diritto SIARL originatosi a seguito del nuovo inserimento. L’OD annulla il «diritto SIARL» riportante l’errore, lo conserva agli atti e contestualmente appone firma e timbro sul nuovo diritto SIARL che invia al CAA competente, dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il diritto SIARL vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. 8. Validazione diritto SIARL a seguito di aggiornamento per anomalia Questo caso si verifica nel momento in cui un CAA, dopo aver portato a termine la domanda di aggiornamento conclusasi con l’inserimento di un diritto di reimpianto nel fascicolo aziendale, rileva un errore materiale relativo ad uno o più dati presenti nel diritto. Per risolvere l’anomalia il CAA deve avviare una nuova domanda di aggiornamento. Se l’errore rilevato riguarda dati diversi da quelli di cui al precedente punto 7, il CAA risolve l’anomalia aggiornandone i riferimenti errati. A conclusione del procedimento, il sistema genera un diritto SIARL. Il CAA invia quindi all’OD competente per territorio sia il diritto SIARL errato per il suo annullamento, motivando le ragioni che hanno comportato la necessità della variazione sia il diritto SIARL originatosi a seguito del suo aggiornamento per la relativa validazione. L’OD annulla il «diritto SIARL» riportante l’errore, lo conserva agli atti e contestualmente appone firma e timbro sul nuovo diritto SIARL che invia al CAA competente, dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il diritto SIARL vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. 9. Annullamento diritto SIARL per reimpianto totale (2) Il conduttore, nelle more dell’attivazione della domanda di variazione del potenziale, comunica all’OD di aver reimpiantato totalmente un diritto già registrato nel fascicolo aziendale SIARL. Il CAA, ricevuta dall’OD competente comunicazione di utilizzo totale del diritto SIARL, compila la domanda di aggiornamento, al fine di registrare la variazione. Dall’effettuazione di questa operazione, il SIARL non genera alcuna stampa. Quindi il CAA invia all’OD competente per territorio il diritto SIARL, utilizzato totalmente, per il suo annullamento. L’OD annulla il diritto SIARL, lo conserva agli atti e compila la relativa check list. NB: Il ricevimento di una comunicazione di reimpianto totale deve comportare necessariamente da parte del CAA un contestuale aggiornamento, tramite la stessa domanda, delle particelle catastali interessate dal reimpianto. 10. Annullamento diritto SIARL per trasferimento totale Il conduttore comunica al CAA competente di voler trasferire totalmente un suo diritto già caricato a SIARL (di seguito indicato come «diritto SIARL»). Il CAA, ricevuta comunicazione di trasferimento totale del diritto SIARL dal produttore, compila la domanda di aggiornamento per registrare la variazione. Dall’effettuazione di questa operazione, il SIARL non genera alcuna stampa. Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 11. Registrazione di un diritto SIARL a seguito di trasferimento Il conduttore B che ha acquistato da un conduttore A (3) un diritto SIARL (di seguito indicato come diritto SIARL A) si rivolge al CAA delegato per procedere alla registrazione nel suo fascicolo aziendale di tale diritto (NB tale diritto risulta ancora intestato al conduttore A). Il CAA, visionati tutti i documenti previsti dal manuale OPR di aggiornamento dell’inventario vitivinicolo, apre quindi una domanda di aggiornamento per effettuare l’operazione di registrazione del trasferimento del diritto SIARL A. La registrazione del diritto SIARL A nel fascicolo del conduttore B, porterà alla stampa di un diritto SIARL B avente un nuovo numero ed intestato al conduttore B. Il CAA invia all’OD competente i due diritti SIARL. L’OD annulla il diritto SIARL A tenendolo agli atti e valida apponendo firma e timbro il diritto SIARL B che sarà inviato al CAA competente dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il diritto SIARL B vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. 12. Annullamento variazione effettuata su un diritto SIARL Questa procedura consente di annullare una variazione di un diritto SIARL effettuata nel corso di una domanda di aggiornamento dell’inventario vitivinicolo dopo che tale domanda è stata chiusa. La procedura comporta l’annullamento di tutti i diritti eventualmente generati a seguito della variazione, e si conclude con la generazione di un nuovo diritto che riproduce il diritto inizialmente variato. Esempio: Con la compilazione della domanda di aggiornamento, il CAA ha effettuato sul diritto SIARL n. 100 una variazione del tipo «aggiornamento per trasferimento parziale» che ha generato i seguenti diritti: diritto da trasferire (diritto 101), diritto residuo (diritto 102). Il CAA per annullare la variazione operata sul diritto 100, deve avviare una nuova domanda di aggiornamento, ed effettuare l’operazione «annulla variazioni» sul diritto n. 100. Il sistema attribuisce quindi una «data fine» ai seguenti diritti SIARL: 100, 101, 102 generando contestualmente il diritto SIARL n. 103 identico al diritto 100. Il CAA invia all’OD competente il diritto 103 per la validazione, motivando le ragioni che hanno comportato la necessità di annullare la variazione, e i diritti 100, 101, 102 per il loro annullamento. L’OD annulla i diritti 100, 101, 102 tenendoli agli atti e valida, apponendo firma e timbro, il diritto SIARL 103 che sarà inviato al CAA competente dopo averne tenuto copia agli atti ed aver compilato la relativa check list. Il CAA consegna al produttore il diritto 103 vidimato dall’OD, oppure, se delegato dal produttore, lo conserva nel fascicolo di domanda. NB – Per poter variare il diritto 103 inserendo una nuova causa di variazione il CAA deve avviare un nuovo procedimento. (2) Vedi nota 1. (3) Il trasferimento parziale o totale di un diritto SIARL intestato al conduttore A (venditore) deve necessariamente essere prima registrato sul fascicolo del conduttore A, altrimenti il conduttore B (acquirente) non può procedere a registrare il diritto acquistato. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3937 – D.G. Istruzione, formazione e lavoro [BUR2005019] [3.3.0] D.d.g. 18 ottobre 2005 - n. 15219 Modifica delle percentuali di erogazione del finanziamento relativo ai progetti cofinanziabili con il F.S.E. – Ob. 3 – Anno 2004-2005 – Multimisura Azioni di Sistema IL DIRETTORE GENERALE Vista la d.g.r. n. 7/17608 del 21 maggio 2004, recante approvazione delle «Linee di indirizzo per l’offerta di formazione professionale per l’anno formativo 2004-2005, che individua le risorse, le direttive e le modalità procedurali per la realizzazione delle attività e dei servizi formativi; Dato atto che la sopra citata deliberazione rinvia a successivi atti della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro l’approvazione dei provvedimenti per la realizzazione delle attività e dei servizi formativi individuate nel citato documento «Linee di indirizzo per l’offerta di formazione professionale per l’anno formativo 2004/2005»; Visti i dd.d.g.: – n. 1283 del 2 febbraio 2005, concernente l’approvazione del dispositivo per la presentazione dei progetti di cui alla deliberazione n. 7/17608 del 21 maggio 2004 e della relativa modulistica, F.S.E., Ob. 3, anno 2004-2005, «Dispositivo Multimisura Azioni di Sistema»; – n. 14159 del 28 settembre 2005 di approvazione dello schema tipo dell’«Atto di Adesione» con relativi «Obblighi del gestore» per la realizzazione dei progetti di Fondo Sociale Europeo; Richiamato il decreto del dirigente dell’U.O. Programmazione della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro n. 12410 del 5 agosto 2005, concernente l’approvazione delle graduatorie relative ai progetti di cui al dispositivo per la presentazione dei progetti cofinanziabili con il F.S.E. – Ob. 3, anno 2004, Multimisura Azioni di Sistema; Dato atto che il Dispositivo Multimisura di cui al sopra citato d.d.g. del 2 febbraio 2005 n. 1283 prevede che l’erogazione del finanziamento pubblico sia effettuato come segue: – 20% a titolo di anticipo a seguito dell’avvio del progetto; – 60% su certificazione del revisore della spesa effettivamente sostenuta di almeno l’80% dell’anticipo già ricevuto; Dato atto che, nel contesto della revisione complessiva dell’impianto programmatorio e gestionale, la rendicontazione delle spese presenta caratteristiche e vincoli in evoluzione rispetto a quelli odierni: in particolare, anche a seguito dei rilievi formulati dalla Commissione Europea, la legislazione regionale vigente (art. 1, commi 32, 33 e 34 della l.r. 18/2000) verrà modificata in coerenza con le Osservazioni commissariali; Ritenuto pertanto che, nelle more, è comunque necessario che gli operatori non sottoscrivano contratti di revisione; Considerato che per una ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse finanziarie già stanziate nel bilancio regionale erano state previste delle percentuali, relative all’erogazione degli anticipi dei progetti finanziati, coerenti al periodo di emanazione del dispositivo ma inferiori ad una ottimale erogazione dei medesimi anticipi nel contesto attuale; Ritenuto pertanto opportuno modificare l’allegato 1) del sopra citato d.d.g. n. 1283/2005, al paragrafo «Erogazione del finanziamento», come segue: – 40% a titolo di anticipo a seguito dell’avvio del progetto; – 40% su certificazione della spesa effettivamente sostenuta di almeno l’80% dell’anticipo già ricevuto; Dato atto inoltre che restano efficaci tutte le altre prescrizioni stabilite nel dispositivo approvato con il sopra citato d.d.g. n. 1283 del 2 febbraio 2005; Vista la l.r 23 luglio 1996 n. 16 e successive modificazioni ed integrazioni; Richiamata la d.g.r. n. 8/2 del 18 maggio 2005 con la quale è stata costituita, tra l’altro, la Direzione Generale «Istruzione, Formazione e Lavoro» e, contestualmente, è stato nominato Direttore Generale della medesima il dott. Roberto Albonetti; Decreta 1. Di modificare, per le motivazioni espresse in premessa, il Dispositivo «Multimisura Azioni di Sistema» – anno 2004-2005, approvato con d.d.g. n. 1283 del 2 febbraio 2005, allegato 1), al paragrafo «Erogazione del finanziamento», nei seguenti punti: – 20% a titolo di anticipo a seguito dell’avvio del progetto; Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 60% su certificazione del revisore della spesa effettivamente sostenuta di almeno l’80% dell’anticipo già ricevuto; con: – 40% a titolo di anticipo a seguito dell’avvio del progetto; – 40% su certificazione della spesa effettivamente sostenuta di almeno l’80% dell’anticipo già ricevuto; 2. Di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro. Il direttore generale: Roberto Albonetti [BUR20050110] [3.3.0] D.d.g. 18 ottobre 2005 - n. 15221 Approvazione prosecuzione delle azioni per l’anno formativo 2004/2005 di cui alla d.g.r. n. 7/17608 21 maggio 2004 e n. 7/18887 30 settembre 2004, e del d.d.g. n. 17879 del 19 ottobre 2004 «Dispositivo Attività di Rilevanza Regionale» IL DIRETTORE GENERALE Viste le dd.g.r.: – n. 7/17608 del 21 maggio 2004 di approvazione delle «Linee di indirizzo per l’offerta di formazione professionale per l’anno formativo 2004/2005» che individua risorse, direttive e modalità procedurali per la realizzazione delle attività; – n. 7/18887 del 30 settembre 2004 «Linee guida per la programmazione di piani di attività formative di rilevanza regionale» ad integrazione delle «Linee di indirizzo e direttive per l’offerta di Formazione Professionale della Regione Lombardia anno formativo 2004-2005»; – n. 8/403 del 26 luglio 2005 – «Linee di indirizzo per l’offerta formativa – A.F. 2005/2006»; Dato atto che le sopra citate deliberazioni rinviano a successivi atti della D.G. Formazione, Istruzione e Lavoro l’approvazione dei provvedimenti per la realizzazione delle attività e dei servizi formativi individuate nei citati documenti «Linee di indirizzo per l’offerta di formazione professionale per l’anno formativo 2004/2005» e «Linee guida per la programmazione di piani di attività formative di rilevanza regionale»; Visto il d.d.g. n. 21749 dell’1 dicembre 2004 di approvazione del «Dispositivo Attività di Rilevanza Regionale»; Considerato che i progetti approvati ai sensi del sopra citato dispositivo prevedono un percorso formativo articolato su più annualità e che con il medesimo d.d.g. n. 21749/2004 sono state finanziate le azioni concernenti l’annualità 2004/2005; Rilevato che per la prosecuzione del percorso formativo per l’annualità 2005/2006 è necessario autorizzare la successiva azione formativa; Preso atto che non tutte le azioni avviate nell’anno 2004/2005 sono già concluse e che quindi in tali fattispecie la prosecuzione del percorso potrà avvenire solo a seguito della verifica del regolare svolgimento nonché conclusione; Valutato quindi di approvare per le azioni formative concluse la prosecuzione del percorso formativo, secondo l’elenco di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto; Valutato invece per le azioni formative non concluse, di cui all’Allegato 2), parte integrante e sostanziale del presente atto, di sottoporre a verifica preventiva della corretta esecuzione e conclusione dell’azione stessa, da parte della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro, l’autorizzazione a dare avvio all’azione successiva del percorso formativo; Dato atto che, nel contesto della revisione complessiva dell’impianto programmatorio e gestionale, la rendicontazione delle spese presenta caratteristiche e vincoli in evoluzione rispetto a quelli odierni: in particolare, anche a seguito dei rilievi formulati dalla Commissione Europea, la legislazione regionale vigente (commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della l.r. 18/2000) verrà modificata in coerenza con le osservazioni commissariali; Ritenuto pertanto che, nelle more, è comunque necessario che gli operatori non sottoscrivano contratti di revisione; Dato atto inoltre che restano efficaci tutte le altre prescrizioni stabilite nel dispositivo approvato con il sopra citato d.d.g. n. 21749 dell’1 dicembre 2004; Vista la l.r. 23 luglio 1996 n. 16 e successive modifiche ed integrazioni; Richiamata la d.g.r. n. 8/2 del 18 maggio 2005 con la quale è stata costituita tra l’altro la Direzione Generale «Istruzione, Formazione e Lavoro» e, contestualmente, è stato nominato Direttore Generale della medesima, il dr. Roberto Albonetti; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3938 – Decreta 1. Di autorizzare l’avvio della successiva azione formativa per l’anno 2005/2006 secondo l’elenco di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. Di approvare, per i percorsi formativi le cui azioni non sono concluse, le azioni formative successive, di cui all’Allegato 2), parte integrante e sostanziale del presente decreto, il cui avvio è sottoposto a verifica preventiva da parte della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro, sulla corretta esecuzione e conclusione dell’azione in fase conclusiva; 3. Di individuare per ciascuna azione di cui agli Allegati 1) e 2) il rispettivo finanziamento; 4. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro. Il direttore generale: Roberto Albonetti ——— • ——— ALLEGATO 1 RILEVANZA REGIONALE AZIONI CONCLUSE ID Bando Bando ID Progetto ID Operat. ID Azione Titolo 145 Area 3 269884 3740 ASSOCIAZIONE LA NOSTRA FAMIGLIA 3740 ASSOCIAZIONE LA NOSTRA FAMIGLIA 3740 ASSOCIAZIONE LA NOSTRA FAMIGLIA 1011725 ASSOCIAZIONE ISTITUTI SANTA PAOLA 270599 FORMAZIONE GUIDATA B 145 Area 3 269884 270605 145 Area 3 269884 147 Area 5 270158 147 Area 5 270158 1011725 ASSOCIAZIONE ISTITUTI SANTA PAOLA 270181 147 Area 5 270158 1011725 ASSOCIAZIONE ISTITUTI SANTA PAOLA 270165 147 Area 5 270158 1011725 ASSOCIAZIONE ISTITUTI SANTA PAOLA 270183 147 Area 5 270620 1004049 SCUOLA D’ARTE ANDREA FANTONI ENTE MORALE 270625 Operatore Quota pubblica C Anni Totali Anno Corso 83.475,00 2 Secondo anno corso ORIENTAMENTO A 83.475,00 3 Secondo anno corso 270607 ORIENTAMENTO B 83.475,00 3 Secondo anno corso 270159 Restauratore di opere d’arte – Dipinti su tela, tavola e sculture lignee – Iª annualità Restauratore di opere d’arte – Decorazioni murali e architettoniche – Iª annualità Restauratore di opere d’arte – Dipinti su tela, tavola e sculture lignee – IIª annualità Restauratore di opere d’arte – Decorazioni murali e architettoniche – IIª annualità Collaboratore restauratore di beni culturali TOTALE 62.000,00 3 Secondo anno corso 62.000,00 3 Secondo anno corso 55.993,00 3 Terzo anno corso 56.005,00 3 Terzo anno corso 99.000,00 3 Terzo anno corso 585.423,00 ALLEGATO 2 RILEVANZA REGIONALE – AZIONI NON ANCORA CONCLUSE ID Bando Bando ID Progetto ID Operat. 145 Area 3 269913 145 Area 3 269913 145 Area 3 269913 147 Area 5 270947 144 Area 2 269922 147 Area 5 270185 147 Area 5 270443 1011290 FONDAZIONE CENTRO LOMBARDO PER L’INCREMENTO DELLA FLORO ORTO FRUTTICOLTURA FONDAZIONE MINOPRIO 1011290 FONDAZIONE CENTRO LOMBARDO PER L’INCREMENTO DELLA FLORO ORTO FRUTTICOLTURA FONDAZIONE MINOPRIO 1011290 FONDAZIONE CENTRO LOMBARDO PER L’INCREMENTO DELLA FLORO ORTO FRUTTICOLTURA FONDAZIONE MINOPRIO 2007283 FONDAZIONE ACCADEMIA D’ARTI E MESTIERI DELLO SPETTACOLO TEATRO ALLA SCALA 2007283 FONDAZIONE ACCADEMIA D’ARTI E MESTIERI DELLO SPETTACOLO TEATRO ALLA SCALA 6939 CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TERRAGNI MEDA DELLA PROVINCIA DI MILANO 5759 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA PROVINCIA DI BRESCIA Operatore ID Azione Titolo Quota pubblica C Anni Totali Anno Corso 269914 Formazione nel verde 97.500,00 2 Secondo anno corso 270982 ORTOTERAPIA 12.500,00 2 Secondo anno corso 270983 DIVULGAZIONE 2.500,00 2 Secondo anno corso 270950 MAESTRI COLLABORATORI DI SALA E DI PALCOSCENICO E ACCOMPAGNATORI ALLA DANZA Ballerino Professionista 105.446,40 2 Secondo anno corso 70.000,00 3 Secondo anno corso 270201 RESTAURATORE DEL MOBILE E LEGNI ANTICHI 63.000,00 3 Secondo anno corso 270444 TECNICO DI RESTAURO – INDIRIZZO DIPINTI SU TELA, LEGNO E SUPERFICI MURALI 99.000,00 3 Secondo anno corso 269923 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ID Bando Bando ID Progetto ID Operat. ID Azione 147 Area 5 270443 5759 147 Area 5 270443 5759 144 Area 2 269922 147 Area 5 270185 147 Area 5 270443 147 Area 5 270443 5759 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA PROVINCIA DI BRESCIA 270454 147 Area 5 270443 5759 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA PROVINCIA DI BRESCIA 270460 147 Area 5 270078 4592 147 Area 5 270078 4592 147 Area 5 269921 1001044 147 Area 5 269921 1001044 147 Area 5 269921 1001044 147 Area 5 269921 1001044 148 Area 6 270491 6935 CENTRO DI FORMAZIONE 270091 PROFESSIONALE CREMONA DELLA PROVINCIA DI CREMONA CENTRO DI FORMAZIONE 270092 PROFESSIONALE CREMONA DELLA PROVINCIA DI CREMONA ISTITUTO DI RICERCHE FAR- 269926 MACOLOGICHE MARIO NEGRI ISTITUTO DI RICERCHE FAR- 270046 MACOLOGICHE MARIO NEGRI ISTITUTO DI RICERCHE FAR- 270047 MACOLOGICHE MARIO NEGRI ISTITUTO DI RICERCHE FAR- 270044 MACOLOGICHE MARIO NEGRI SCUOLA PROFESSIONALE DI 270493 DISEGNO ISTITUZIONE GENEROSO GALIMBERTI Operatore FONDAZIONE ENAIP BARDIA PROVINCIA DI SCIA FONDAZIONE ENAIP BARDIA PROVINCIA DI SCIA Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3939 – LOMBRE- 270445 LOMBRE- 270446 2007283 FONDAZIONE ACCADEMIA D’ARTI E MESTIERI DELLO SPETTACOLO TEATRO ALLA SCALA 6939 CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TERRAGNI MEDA DELLA PROVINCIA DI MILANO 5759 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA PROVINCIA DI BRESCIA 270100 Quota pubblica C Titolo Anni Totali Anno Corso TECNICO DI RESTAURO – INDIRIZZO OPERE POLIMATERICHE TECNICO DI RESTAURO – INDIRIZZO SUPERFICI ARCHITETTONICHE E MATERIALI LITOIDEI Ballerino Professionista 99.000,00 3 Secondo anno corso 99.000,00 3 Secondo anno corso 75.000,00 3 Terzo anno corso 270290 RESTAURATORE DEL MOBILE E LEGNI ANTICHI 63.000,00 3 Terzo anno corso 270450 TECNICO DI RESTAURO – INDIRIZZO DIPINTI SU TELA, LEGNO E SUPERFICI MURALI TECNICO DI RESTAURO – INDIRIZZO ARAZZI, TAPPETI, TESSUTI / CARTA, LIBRO TECNICO DI RESTAURO – INDIRIZZO POLICROMIE LIGNEE / SUPERFICI MURALI TECNICO RESTAURATORE DI DIPINTI SU TELA 99.000,00 3 Terzo anno corso 99.000,00 3 Terzo anno corso 99.000,00 3 Terzo anno corso 41.690,00 3 Terzo anno corso TECNICO RESTAURATORE DI AFFRESCHI, STUCCHI E DECORAZIONI SU SUPPORTO MURARIO Tecnici Ricerca Biochimica I 56.230,00 3 Terzo anno corso – 3 Secondo anno corso Specialisti Ricerca Farmacologica I Specialisti Ricerca Farmacologica II Tecnici Ricerca Biochimica II Operatore arredamento CAD – 3 Secondo anno corso 154.000,00 3 Terzo anno corso – 3 Terzo anno corso 16.447,86 2 Secondo anno corso TOTALE 1.351.314,26 [BUR20050111] [3.3.0] D.d.u.o. 18 ottobre 2005 - n. 15245 Approvazione del progetto relativo al dispositivo «Legge 236/93» – Tipologia 4 – Progetti con carattere di emergenza – Quarto provvedimento IL DIRIGENTE DELLA U.O. PROGRAMMAZIONE Visto il Decreto Direttoriale del MLPS n. 296/V/2003 del 28 ottobre 2003, recante «Criteri generali per lo sviluppo della prassi della Formazione Continua e per la promozione di Piani Formativi individuali, aziendali settoriali e territoriali di cui all’art. 118 della legge del 23 dicembre 2000 n. 388»; Visto il regolamento (CE) 68/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione; Vista la d.g.r. del 21 maggio 2004 n. 7/17608 di approvazione delle «Linee di Indirizzo per l’offerta di formazione professionale della Regione Lombardia per l’anno formativo 2004/2005», che individua risorse, direttive e modalità procedurali per la realizzazione delle attività e dei servizi formativi e dà mandato al Direttore Generale della D.G. Formazione, Istruzione e Lavoro di provvedere, con propri atti, all’approvazione dei relativi documenti attuativi; Visti i decreti: – n. 11655 del 27 luglio 2005: «Costituzione del nucleo di valutazione dei piani formativi aziendali, settoriali e territoriali presentati ai sensi della l. 236/93, in attuazione del D.D. del M.L.P.S. n. 296/V/2003 – Progetti con carattere di emergenza»; – n. 17043 dell’8 ottobre 2004 recante: «Approvazione dell’elenco dei progetti relativi al Dispositivo “l. 236/93” – Progetti con carattere di emergenza – Primo provvedimento»; – n. 12380 del 5 agosto 2005 recante: «Approvazione dell’elenco dei progetti relativi al Dispositivo “l. 236/93” – Progetti con carattere di emergenza – Secondo provvedimento»; – n. 13730 del 21 settembre 2005 avente ad oggetto: «Approvazione del progetto relativo al Dispositivo “l. 236/93” – Tipologia 4 – Progetti con carattere di emergenza – Terzo provvedimento»; Considerato che il d.d.g. n. 11623/2004 prevede la possibilità di presentare progetti con carattere d’emergenza, secondo la modalità dello sportello aperto, a partire dall’1 settembre 2004 fino ad esaurimento delle risorse disponibili; Rilevato che a tutt’oggi persistono risorse disponibili e che è pervenuta una ulteriore domanda di finanziamento; Dato atto che i componenti del Nucleo di valutazione hanno svolto l’attività istruttoria accertando, come previsto dal dispositivo, l’ammissibilità della singola domanda di finanziamento e la sussistenza delle condizioni di emergenza; Ritenuto di approvare le risultanze dell’attività istruttoria del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3940 – Nucleo di Valutazione e di approvare conseguentemente il progetto ammesso e finanziato, id. n. 304224 dell’operatore n. 12 della Fondazione ENAIP Lombardia (Allegato); Dato atto che i soggetti gestori dei progetti ammessi al finanziamento dovranno attenersi alle disposizioni contenute nei seguenti atti: – d.g.r. n. 7/12008 del 7 febbraio 2003 di Approvazione delle «Linee di Indirizzo e direttive per l’offerta formativa per l’anno formativo 2003/2004» – sezione «Indicazioni gestionali»; – d.d.g. n. 11623 dell’8 luglio 2004: «Approvazione delle indicazioni per la predisposizione, la presentazione e la rendicontazione dei piani formativi aziendali, settoriali e territoriali», all’allegato n. 1) sez. Iter Procedurale e Data termine attività; – d.d.g. n. 14159 del 28 settembre 2005 di approvazione dello schema tipo dell’«Atto di Adesione» con relativi «Obblighi del gestore» per la realizzazione dei progetti di Fondo Sociale Europeo; Dato atto che, nel contesto della revisione complessiva dell’impianto programmatorio e gestionale, la rendicontazione delle spese presenta caratteristiche e vincoli in evoluzione rispetto a quelli odierni: in particolare, anche a seguito dei rilievi formulati dalla Commissione Europea, la legislazione regionale vigente (art. 1, commi 32, 33 e 34 della l.r. 18/2000) verrà modificata in coerenza con le Osservazioni commissariali; Ritenuto pertanto che, nelle more, è comunque necessario che gli operatori non sottoscrivano contratti con Revisori dei conti; Stabilito che le attività progettuali avranno avvio dalla data di pubblicazione del presente atto sul sito web della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro http://formalavoro.regione.lombardia.it; Vista la l.r 23 luglio 1996 n. 16 e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la d.g.r. del 27 giugno 2005 n. 8/207, allegato A), relativa al II provvedimento organizzativo della Giunta Regionale – VIII Legislatura; Vista la disposizione del 18 luglio 2005, protocollo n. E1.2005.0117055, relativa al piano delle sostituzioni dei dirigenti per il periodo luglio-dicembre 2005; Decreta 1. Di approvare l’«Allegato» – «Dispositivo legge 236/93 – Progetti con carattere d’emergenza» – «Progetti ammessi e finanziati» – anno 2003-2004, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. Di stabilire che le attività progettuali avranno avvio dalla data di pubblicazione del presente atto sul sito web della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro; 3. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro http://formalavoro.regione.lombardia.it. Il dirigente dell’U.O. Programmazione: Renato Pirola ——— • ——— Allegato 1 Dispositivo l. 236/93 – Progetti con carattere di emergenza IV provvedimento – Anno 2003/2004 PROGETTI AMMESSI E FINANZIATI Id. progetto: 304224; Titolo progetto: Riqualificazione professionale in ambito elettromeccanico di personale dell’Alfa Romeo di Arese in CIGS; Id. operatore: 12; Denominazione operatore: Fondazione ENAIP Lombardia; Quota pubblica: C 50.400,00; Costo totale: C 50.400,00; Totale quota pubblica: A 50.400,00. Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 D.G. Sanità [BUR20050112] [3.2.0] D.d.s. 10 ottobre 2005 - n. 14830 Modifiche del d.d.u.o. n. 5043 del 13 aprile 2005 «Requisiti necessari e sufficienti delle strutture veterinarie pubbliche e private, aventi accesso al pubblico, ove si esercita la professione veterinaria sugli animali e/o su materiali biologici animali» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PROGRAMMAZIONE E RAPPORTI INTERNAZIONALI Visto il d.d.u.o. n. 5403 del 13 aprile 2005, «Requisiti necessari e sufficienti delle strutture veterinarie pubbliche e private, aventi accesso al pubblico, ove si esercita la professione veterinaria sugli animali e/o su materiali biologici animali»; Vista l’istanza presentata in data 27 giugno 2005 alla D.G. Sanità da alcuni medici veterinari che esercitano la professione nella Regione Lombardia; Considerata: – la necessità di una più puntuale definizione di quanto previsto ai sensi dell’articolo 1, comma 2 quarto trattino al fine della uniforme applicazione delle prescrizioni ivi previste; – l’esigenza da parte dei medici veterinari liberi professionisti di disporre di un lasso di tempo più ampio di quello attualmente previsto all’articolo 6, secondo capoverso del sopracitato d.d.u.o., ai fini della sua compiuta applicazione; – l’opportunità di ricomprendere talune strutture veterinarie nella deroga di cui all’articolo 7, comma 2, del suddetto d.d.u.o.; Senitita la Federazione degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia che ha espresso parere favorevole; Visti gli artt. 3 e 18 della l.r. 23 luglio 1996 n. 16 e successive modificazioni e integrazioni, che individuano le competenze e i poteri dei dirigenti; Vista la d.g.r. n. 8/2 del 18 maggio 2005 «Costituzione delle Direzioni Generali, incarichi e altre disposizioni organizzative – I Provvedimento Organizzativo – VIII Legislatura»; Vista la d.g.r. n. 8/207 del 27 giugno 2005 «II Provvedimento Organizzativo – VIII Legislatura»; Decreta 1. di modificare il d.d.u.o. come segue: a) l’articolo 1, comma 2, quarto trattino del d.d.u.o. n. 5403 del 13 aprile 2005 è sostituito dal seguente: «– non sono direttamente comunicanti con locali o impianti aventi finalità commerciali e/o artigianali e/o allevatoriali»; b) l’articolo 6, secondo capoverso del d.d.u.o. n. 5403 del 13 aprile 2005, è sostituito dal seguente: «La denominazione delle strutture di detto art. 2, si riferisce esclusivamente alla classificazione di appartenenza. In caso di non conformità dette denominazioni sono inderogabilmente modificate a far data dall’1 gennaio 2008»; c) l’articolo 7, comma 2, d.d.u.o. n. 5403 del 13 aprile 2005, è sostituito dal seguente: «2. Il comma 1 si applica anche alle strutture comunicanti con locali o impianti aventi finalità commerciali e/o artigianali e/o allevatoriali già in funzione alla data di entrata in vigore del presente decreto». 2. Il presente decreto entra in vigore il giorno della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. 3. Il presente decreto è pubblicato sul sito web della Regione Lombardia. Il dirigente della struttura programmazione e rapporti internazionali: Mario Astuti [BUR20050113] [3.2.0] Circ.r. 14 ottobre 2005 - n. 43 Monitoraggio attività psichiatrica in strutture private Ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali LORO SEDI Al fine di completare le informazioni relative al flusso informativo psichiatrico regionale si rende necessario conoscere la spesa sanitaria per la psichiatria sostenuta dalla ASL ed imputata alla voce di bilancio: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3941 – 2. Costi per prestazioni di servizi da privato. B) SANITARI e con le seguenti note integrative: 1. acquisto di prestazioni in strutture accreditate psichiatriche NON a contratto ubicate nel proprio territorio; 2. acquisto di prestazioni in strutture psichiatriche accreditate NON a contratto ubicate in altre ASL lombarde; 3. acquisto di prestazioni di psichiatria in strutture ubicate fuori regione. A tale scopo si chiede di fornire il dettaglio dei costi imputati nella citata voce ed in particolare la spesa che codesta ASL sostiene, per ogni cittadino residente nel territorio di competenza, relativa a trattamenti in strutture oggi non a contratto o extraregionali. I dati dovranno essere registrati in un file di formato Excel rilevando le seguenti informazioni: DENOMINAZIONE CAMPO (COLONNA) FORMATO DEL CAMPO ASL inviante Denominazione struttura Indirizzo struttura (codice istat del comune) Tipologia struttura Identificativo del soggetto Diagnosi psichiatrica Data inizio trattamento N. gg. di trattamento autorizzato N. gg. di trattamento effettuato Tariffa giornaliera Alfanumerico 3 cifre. Alfanumerico libero Alfanumerico 6 cifre Codice (legenda) Alfanumerico 16 cifre Alfanumerico 6 cifre gg/mm/aaaa Numerico 3 cifre Numerico 3 cifre Numerico 3 cifre intere e 2 decimali LEGENDA ASL inviante Denominazione struttura Indirizzo struttura Codice della ASL da 301 a 315 Descrizione della struttura Descrizione del comune di ubicazione della struttura Tipologia struttura 01. comunità protetta psichiatrica 02. centri di riabilitazione psichiatrica 03. centro diurno 04. Istituti Fatebenefratelli 05. Istituto ASFRA di Vedano al Lambro 06. Altre strutture non psichiatriche * (specificare quali) Diagnosi psichiatrica Codice ICDX in uso nel Sistema Informativo Psichiatrico Regionale Identificativo del soggetto Codice fiscale Data inizio trattamento Giorno mese e anno di inizio del trattamento N. gg. di trattamento autoriz- Numero di giorni autorizzato zato N. gg. di trattamento effet- Numero di giorni effettuali nel tuato periodo di riferimento della rilevazione Tariffa giornaliera Cifra espressa in Euro (*) Si precisa che non dovranno essere rilevati ricoveri riferiti a pazienti provenienti dagli ex Ospedali Psichiatrici e inseriti, secondo la normativa definita per la chiusura degli ex O.P., in strutture per anziani e per disabili. Si fa presente che tale rilevazione entra a far parte del debito informativo e la trasmissione dei dati dovrà avere cadenza trimestrale. I dati dovranno essere trasmessi alla Direzione Generale Sanità entro la fine del mese successivo il trimestre di riferimento (quattro invii annuali a regime). Per ragioni organizzative il periodo di riferimento della prima Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 rilevazione riguarderà 1 gennaio 2005-30 settembre 2005 e dovrà pervenire alla D.G. Sanità appena possibile e comunque non oltre il 30 ottobre 2005. Il file sarà denominato PVT_nnn_mm_mm_aaaa.xls, dove nnn indica il codice della ASL inviante, mm i mesi di riferimento e aaaa l’anno di riferimento (es. PVT_301_01_09_2005). Il file dovrà essere spedito tramite posta elettronica al seguente indirizzo: [email protected] Il direttore generale: Carlo Lucchina [BUR20050114] [3.2.0] Circ.r. 17 ottobre 2005 - n. 44 Vaccinazione esavalente. Ulteriori indicazioni Ai Direttori Generali Ai Direttori Sanitari Ai Direttori Dipartimenti di Prevenzione Ai Responsabili Servizi Igiene e Sanità pubblica Ai Responsabili Servizi Medicina preventiva nelle Comunità ASL Regione Lombardia Richiamate le precedenti comunicazioni relative alla sospensione del vaccino Hexavac, su raccomandazione dell’EMEA e disposizione del Ministero della Salute, si ritiene opportuno fornire ulteriori indicazioni che, fronteggiata l’emergenza, saranno utilizzate dalle ASL per una uniforme comunicazione e l’attuazione di procedure adeguate alla situazione emersa. 1. Il dato scientifico di partenza Alla presente sono allegati il rapporto EMEA su Hexavac al momento dell’immissione e recenti pubblicazioni scientifiche relative a studi inerenti l’immunogenicità a breve termine dei vaccini esavalenti. Alcune conclusioni, con un’attenzione rivolta soprattutto all’operatività, possono essere tratte: – i vaccini antiepatite B monovalenti hanno dimostrato di conferire protezione a breve e lungo termine; anche il rilievo, tra soggetti sicuramente rispondenti, di un abbassamento del titolo anticorpale, non pone in dubbio il permanere della memoria immunologica. Ciò significa che non è necessario effettuare richiami in soggetti sani che abbiano ricevuto il ciclo di base con tale preparato. – i vaccini antiepatite B associati ad altri preparati – tetra/ penta/esavalenti – hanno dimostrato di presentare una risposta anticorpale protettiva in percentuali di vaccinati superiori al 95%; per nessun vaccino sono poste in discussione la immunogenicità e le elevate percentuali di responsività; – non vi sono modifiche dei protocolli di somministrazione contemporanea di vaccini, per la quale vale la regola in base alla quale i vaccini viventi vanno somministrati o nella stessa seduta o ad un mese di distanza; – il dato sotto osservazione è la protezione a lungo termine, nel solo preparato esavalente della Sanofi Aventis Pasteur, che potrebbe essere ridotta in quantoché, in una quota di vaccinati, i livelli anticorpali ad un mese dalla terza dose sono protettivi – cioè superiori a 10 mUI – ma contenuti (tra 10 e 100 mIU/ml); ciò potrebbe comportare una riduzione della memoria immunologica, che tuttavia deve ancora essere confermata. 2. Valutazioni per soggetti vaccinati con Hexavac Poiché la protezione a breve termine non è posta in discussione, EMEA e Ministero hanno dato indicazione che nessun provvedimento deve essere adottato nei confronti di bimbi che abbiano ricevuto il ciclo di base con Hexavac, come pure cicli cosiddetti misti (una o due dose di pentavalente). Per essi il problema potrebbe porsi più avanti, quando si potrà disporre di informazioni maggiori sulla dinamica immunitaria e quindi effettuare, se del caso, il richiamo o la rivaccinazione. La Direzione Generale Sanità, con il supporto della Commissione tecnico-scientifica per la programmazione e verifica delle vaccinazioni, sta valutando l’opportunità di condurre uno studio ad hoc su un campione di popolazione vaccinata nel nostro territorio, allo scopo di valutare la reale situazione e contribuire alla definizione di protocolli operativi. Rimane dunque confermato che, nei soggetti vaccinati con Hexavac, non sono necessarie valutazioni sierologiche specifiche, né la somministrazione di ulteriori dosi, fermo restando quanto già previsto per i soggetti ad elevato rischio di contagio. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3942 – 3. Precauzioni di carattere generale La problematica sollevata relativamente al vaccino Hexavac induce ad esaminare con la dovuta cautela l’associazione di più vaccini e la loro somministrazione contemporanea. Si ritiene pertanto che, a scopo precauzionale e fino ad ulteriore disponibilità di documentazione probante debba essere evitata la somministrazione di esavalente contemporaneamente ad altri prodotti, fatto salvo il vaccino MPR in contemporanea con la terza dose. A tale proposito si precisa inoltre che il calendario vaccinale dell’infanzia della nostra Regione non prevede, tra le vaccinazioni raccomandate, i vaccini antimeningococcico o antipneumococcico; secondo quanto già indicato nel Decreto Direzione Generale Sanità n. 6332 del 29 aprile 2005 – Linee guida per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle meningiti batteriche e malattie invasive da meningococco, emofilo e pneumocco, in Regione Lombardia, «... tali vaccini, potranno essere posti a disposizione ai fini della protezione individuale... La vaccinazione, dovrebbe comunque necessitare di una specifica prescrizione, del pediatra o igienista, che derivi da un attento couselling in merito alle motivazioni che sostengono la richiesta dei genitori. Operando in tale situazione all’interno di una logica di protezione individuale su richiesta dell’interessato, tale prestazione risulterà con onere a carico del richiedente e dovrà essere effettuata al di fuori del percorso delle vaccinazioni raccomandate...». 4. Approvvigionamento dei vaccini Con precedenti comunicazioni si è provveduto a segnalare che l’U.O. Prevenzione, tutela della salute e veterinaria si è impegnata a coordinare, perlomeno nella fase di emergenza, l’approvvigionamento del preparato esavalente Infanrix-hexa, in modo da evitare disservizi. È dunque importante che tutte le ASL si pongano in una logica di sistema, operando affinché non si creino disomogeneità con eccessi e scorte in alcuni ambiti e carenza in altri, non vengano avanzate richieste improprie, si faccia riferimento al livello regionale per eventuali difficoltà o urgenze. In ogni caso, datosi anche le stime e valutazioni condotte insieme all’Azienda GSK, non dovrà essere sospesa alcuna seduta vaccinale già convocata né rinviati genitori, a meno che non li si possa avvisare con debito anticipo, come pure proposte posticipazioni delle somministrazioni non concordate a livello regionale. 5. La collaborazione ed integrazione tra operatori sanitari Come per le principali tematiche di sanità pubblica, strategica si rivela la collaborazione tra gli operatori sanitari che a diverso titolo concorrono alla prevenzione e tutela della salute della comunità. Per tale motivo, come già indicato nelle precedenti comunicazioni, si rivelano essenziali il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta e degli specialisti pediatri, per quanto riguarda la comunicazione con i genitori; la relazione con URP di ASL e Comuni, cosicché da utilizzare linguaggi univoci; l’informazione agli operatori di Consultori ed altre strutture sanitarie dell’area materno-infantile relativamente agli aspetti pratico-operativi; il collegamento con i Servizi Farmaceutici per l’approvvigionamento ed il deposito dei preparati. 6. La comunicazione alla popolazione generale L’U.O. Prevenzione ha provveduto, oltre che a inoltrare le comunicazioni inerenti la problematica alle ASL, a pubblicare sul sito della D.G.S. www.sanita.regione.lombardia.it e su Televideo materiale divulgativo e inviare tutte le informazioni sui referenti ASL al call center regionale ed agli spazi Regione Lombardia. Va tuttavia rilevato che ci attende la parte più impegnativa della comunicazione nei confronti di genitori i cui figli siano stati vaccinati, con Hexavac, negli ultimi anni: è dunque importante che si mantenga l’univocità rispetto alle informazioni sulla protezione conferita e che non si ingenerino falsi convincimenti o dubbi tra gli stessi operatori. A questo fine potrebbe essere opportuno un incontro nel quale illustrare dettagliatamente i dati scientifici e le conseguenti decisioni operative assunte. Nella certezza di una adeguata divulgazione dei contenuti della presente a tutti gli operatori sanitari coinvolti ed alle Aziende Ospedaliere, porgo cordiali saluti. Il direttore generale: Carlo Lucchina Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 D.G. Agricoltura [BUR20050115] [4.3.0] D.d.g. 10 ottobre 2005 - n. 14757 Rettifica parziale del decreto D.G. Agricoltura 7 maggio 2003, n. 7352 nella parte relativa all’Allegato A concernente le sedi operative del CAA SISA s.r.l. nella Regione Toscana IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA Visti i propri decreti: – 13 maggio 2002, n. 8060, con cui la Società Servizi Integrati Sistemi Agroalimentari s.r.l. (CAA SISA s.r.l.), con sede legale in Bergamo, via XX Settembre 16, è stata riconosciuta idonea a svolgere l’attività di CAA nel territorio della Regione Lombardia; – 7 maggio 2003, n. 7352, con cui il CAA SISA s.r.l. è stato autorizzato ad utilizzare, ai sensi dell’art. 9 del decreto 27 marzo 2001 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, la denominazione di CAA nella Regione Toscana, come indicato nell’Allegato A al decreto stesso, in cui vengono elencate le sedi di operatività del CAA SISA s.r.l. dislocate nell’ambito di detto territorio; Vista la richiesta, presentata dal CAA SISA s.r.l., di ampliamento delle proprie sedi operative nel territorio della Regione Toscana, con l’integrazione della nuova sede A.I.M.A. Livorno, via IV Novembre, 53 – 57023 Cecina (LI); Vista la procedura attivata dai competenti uffici di questa D.G. Agricoltura con nota 15 giugno 2005, prot. M1.2005.0016664, per procedere all’intesa con la Regione Toscana interessata alla verifica di conformità delle sedi CAA SISA s.r.l. operanti nella propria Regione; Vista la comunicazione del 7 settembre 2005, prot. 123/19657/1.15 con la quale la Regione Toscana ha espresso parere favorevole all’integrazione della nuova sede di cui sopra; Ritenuto opportuno rettificare il decreto 7352/2003 nella parte relativa all’Allegato A, in conformità al parere positivo espresso dalla Regione Toscana, per consentire al CAA SISA s.r.l. di rendere adeguatamente operativa la propria attività, ai sensi delle vigenti normative; Visto l’art. 17 della l.r. 16/96 che individua le competenze e i poteri dei Direttori Generali; Vista la d.g.r. 18 maggio 2005, n. 8/2 «Costituzione delle Direzioni Generali, incarichi e altre disposizioni organizzative – I Provvedimento organizzativo – VIII Legislatura»; Decreta Recepite le premesse: 1) le motivazioni e le conseguenti proposte e valutazioni di cui alle premesse si intendono integralmente recepite e approvate; 2) la rettifica parziale del decreto del D.G. Agricoltura 7 maggio 2003, n. 7352, nella parte relativa all’Allegato A, ampliando la stessa con la nuova sede: A.I.M.A. Livorno, via IV Novembre, 53 – 57023 Cecina (LI); 3) l’approvazione del nuovo Allegato A nella versione adottata con il presente atto, che costituisce parte integrante e sostanziale del decreto di cui al punto 2); 4) la trasmissione dell’Allegato A di cui al punto 3) alla Regione Toscana e al CAA SISA s.r.l., con sede legale in Bergamo, via XX Settembre 16; 5) di stabilire la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il direttore generale all’agricoltura: Sandro Diego Cioccarelli ——— • ——— Allegato A SISA Servizi Integrati Sistemi Agroalimentari s.r.l. Elenco delle sedi presso le quali viene prestata assistenza agli utenti nel territorio della Regione Toscana – dr. Folco BENCINI – via di Peretola, 60/a – 50145 – Firenze (FI) • denominazione: – Studio Tecnico Bencini • telefono: 055/3024047 • fax: 055/3028113 – dr. Michelangelo VENERINI – via De Barberi, 106 – 58100 – Grosseto (GR) • denominazione: STUDIO AGRONOMI ASSOCIATI • telefono: 0564/410211 • fax: 0564/417817 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3943 – – dr. Ilaria D’ONOFRIO – via Sarzanese, 1120 – 55050 – loc. Bozzano – Massarosa (LU) • denominazione: BET Agricoltura Territorio • telefono: 0584/938947 • fax: 0584/938947 – dr. Barbara BUTI – via Resistenza 52/AB – 54011 – Aulla (MS) • denominazione: SAT Aulla • telefono: 0187/423042 • fax: 0187/424324 – dr. Monica COLETTA – Strada degli Agostoli 44 – 53100 – Siena (SI) • denominazione: STUDIO TECNICO AGOSTOLI • telefono: 0577/247397 • fax: 0577/289497 – rag. Giuseppe MILIGHETTI – via Margaritone, 32 – 52100 – Arezzo (AR) • denominazione: A.P.I.M.A. Arezzo • telefono: 0575/28203 • fax: 0575/20098 – dr. Barreco LUCIA – via IV Novembre, 53 – 57023 – Cecina (LI) • denominazione: A.I.M.A. Livorno • telefono: 0586/680745 • fax: 0586/633606 [BUR20050116] [4.3.0] D.d.u.o. 10 ottobre 2005 - n. 14751 Autorizzazione alla raccolta scientifica, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 23 giugno 1997, n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» per consentire ai gruppi micologici l’organizzazione di mostre nell’anno 2005 IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA SVILUPPO E TUTELA DEL TERRITORIO RURALE E MONTANO Vista la l.r. 23 giugno 1997, n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» che all’art. 6 (Raccolta scientifica), consente al dirigente competente di rilasciare, previa valutazione di opportunità, apposite autorizzazioni gratuite in deroga alla legge stessa per motivi scientifici, di studio e di ricerca, in occasione di mostre, di seminari e per i corsi propedeutici; Viste le richieste pervenute da alcuni gruppi aderenti alla Federazione Micologica Lombarda (F.M.L.), agli atti della competente Struttura regionale, contenenti gli elenchi dei propri iscritti, per i quali si richiede l’autorizzazione, in deroga, alla raccolta dei funghi epigei, al fine di consentire l’organizzazione di mostre micologiche; Ritenuto dal Dirigente dell’Unità Organizzativa proponente di accogliere le richieste pervenute dai gruppi aderenti alla Federazione Micologica Lombarda (F.M.L.), autorizzando, pertanto, la raccolta in deroga dei funghi epigei, con le modalità previste all’art. 3 della l.r. 24/97 per i tre giorni precedenti e per tutti i giorni di durata della mostra, al fine di consentire l’organizzazione delle Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 mostre micologiche, ai soggetti segnalati nelle richieste dei vari gruppi, in quanto gli stessi assolvono positivamente i compiti relativi all’attività di informazione e di divulgazione in materia micologica; Evidenziato che la presente autorizzazione per la raccolta di funghi per «scopi scientifici» non autorizza la raccolta nelle aree soggette a regolamenti particolari, quali quelli determinati dai competenti Comuni singoli o associati, e neppure autorizza a non tener conto delle eventuali limitazioni previste ai sensi dell’art. 4 della l.r. 24/1997 (Limitazioni nelle aree protette): in altri termini, l’autorizzazione per la raccolta di funghi per «scopi scientifici» non autorizza la raccolta indiscriminata dei funghi. È raccomandabile informare il gestore dell’area interessata, dalla raccolta di funghi per «scopi scientifici», del possesso della presente autorizzazione; Visti gli artt. 3 e 18 della l.r. 16/96, che individuano le competenze dei dirigenti; Vista la d.g.r. 27 giugno 2005, n. 207 «II Provvedimento organizzativo – VIII legislatura»; Visto il decreto n. 10317 del 30 giugno 2005 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività delle direzioni della Giunta regionale VIII legislatura, con decorrenza 1º luglio 2005 – I provvedimento»; Decreta Recepite le premesse: 1) di autorizzare la raccolta di funghi epigei su tutto il territorio regionale, con la deroga prevista dall’art. 6 della l.r. 23 giugno 1997 n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» ai soggetti segnalati cosı̀ come dalle richieste inoltrate dai gruppi aderenti alla Federazione Micologica Lombarda (F.M.L.), per i tre giorni precedenti e per tutti i giorni di durata della mostra micologica, nel rispetto delle modalità previste dall’art. 3 della l.r. 24/97; 2) di autorizzare, pertanto, a norma dell’art. 6 (Raccolta scientifica) della precitata l.r. 24/97, i raccoglitori di cui agli elenchi riportati nell’allegato A, composto da n. 1 pagina, parte integrante del presente decreto, alla raccolta dei funghi, al fine di consentire l’organizzazione delle mostre micologiche; 3) che entro il 31 marzo 2006 la Federazione Micologica Lombarda debba, per i suoi aderenti, trasmettere alla competente Struttura regionale – Direzione Generale Agricoltura, via Pola, 12/14 – 20124 Milano – l’elenco, anche su supporto informatico, delle specie fungine raccolte e determinate durante l’anno 2005; nell’elenco dovranno altresı̀ essere indicati il mese e il comune di raccolta; 4) che il presente decreto funga da autorizzazione gratuita rilasciata in deroga alla già precitata l.r. 24/97 per la raccolta dei funghi epigei per motivi di studio e di ricerca e in occasione di mostre. Il dirigente U.O.: Paolo Lassini ——— • ——— ALLEGATO A 1) Elenco nominativi, autorizzati per la raccolta di funghi in occasione di mostre, appartenenti ai Gruppi aderenti alla Federazione Micologica Lombarda, per i tre giorni precedenti e per tutti i giorni di durata della mostra micologica Nome del gruppo Data mostre AMB Gruppo «La Brughiera» via Piave, 11 20030 Lentate (MI) 03-04 01-02 08-09 16-17 settembre ottobre ottobre ottobre AMB Gruppo «Mario Galli» largo Diaz 20030 Barlassina (MI) 28 18 09 16 23 Gruppo Micologico di Corsico via V. Monti, 10 20094 Corsico (MI) 25 settembre 07-08-09 ottobre 14-15-16 ottobre 21-22-23 ottobre agosto settembre ottobre ottobre ottobre Luogo delle mostre Nominativi inaricati Camnago di Lentate Olgiate Comasco Giornata di Micolgia Lentate Festa patronale di Lentate Battistel Vittorio, Busnelli Delvio, Cenci Aldo, Colombo Pierluigi, Consonni Pietro, Fumagalli Renato, Galeni Gianni, Manara Alessandro, Maretto Silvano, Monti Antonio Lorenzo, Muffato Benito, Olivares José, Re Giuliano, Vechio Cristina, Zanini Natalina. Seveso Barlassina Casina Venara (PV) Minoprio Cesano Maderno Buratti Natale, Galimberti Gaetano, Malavasi Arsenio, Maneo Tiziano, Marelli Franco, Molteni Gabriele, Monti Carlo, Zambon Piero, Zappa Virginio, Riva Angelo, Cesi Giovanni, Lissoni Giuseppe, Brambilla Vittorio. Corsico Rozzano Corsico Cesano Maderno Aguzzi Franco, Bianchini Gianfranco, Bordoni Danilo, Grossi Francesco, Lazzaroni Delfino, Michelazzi Adriana, Michelazzi Ambrogio, Mor Enzo, Nardelli Linda, Puzzi Italo, Romagnano Davide, Romagnani Roberto, Tolve Mario, Tolve Renato, Tozzi Marisa. Gruppo Micologico di Rozzano 13-14-15-16 ottobre Rozzano c/o Centro Socio Culturale via Garofani, 1 20089 Rozzano (MI) Intropido Ennio, Ortu Vincenzo, Tarenzi Giampiero, Ferroni Bruno, Sommariva Sergio, Mistroni Claudio, Calvi Giovanna, Coletta Pierluca, Amendola Vincenzo, Olivato Maria. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Nome del gruppo Gruppo Micologico Milanese c/o Provincia di Milano via Piolti De Bianchi, 47 20129 Milano Gruppo Micologico Vogherese c/o Civico Museo via Gramsci 27058 Voghera (PV) Associazione Micologica Soresinese via Genala, 5 – c/o Bar Italia 26015 Soresina (CR) Data mostre Luogo delle mostre 27-28-29-30 ottobre Milano 24-25 settembre 15-16 ottobre 08-10 ottobre 22 ottobre 13 novembre 27 novembre 02 ottobre Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3944 – Nominativi inaricati Rigoni Emilio, Calledda Federico, Pederiali Luca, Rodriguez Francesco, Nardelli Raffaele, Ponticelli Franca, Colla Giorgio, Curti Alberto, Ticchetto Ettore, Medaglia Federico, Montani Francesco, Civardi Maurizio, Pigni Sergio, Cresta Mariangela, Villa Vittoriano, Di Mola Nunzio, Damiani Luigi. Cavagna Ernesto, Cignoli Fiorenzo, Cignoli Armando, Bianchi Armando, Fracchioni Claudio, Fontana Valerio, Azzali Leonardo, Ruggeri Guerino, – Bottazzi Vittorio, Alpini Francesco, Gabotto Massimo, Demicheli Paolo, Gatti Domenico, Borghi Arturo, Nervetti Gianni. Brallo di Pregola Sassello (SV) Voghera Sannazzaro de’ Burgundi Rivanazzano Casteggio Soresina [BUR20050117] [4.3.0] D.d.u.o. 10 ottobre 2005 - n. 14752 Autorizzazione alla raccolta scientifica, ai sensi dell’art. 6 della l.r. 23 giugno 1997, n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» per consentire l’attività dei gruppi micologici, a scopo di studio e ricerca e per le attività di censimento IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA SVILUPPO E TUTELA DEL TERRITORIO RURALE E MONTANO Vista la l.r. 23 giugno 1997, n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» che all’art. 6 (Raccolta scientifica), consente al dirigente competente di rilasciare, previa valutazione di opportunità, apposite autorizzazioni gratuite in deroga alla legge stessa per motivi scientifici, di studio e di ricerca, in occasione di mostre, di seminari e per i corsi propedeutici, aventi validità per un periodo non superiore ad un anno; Viste le richieste pervenute da alcuni gruppi aderenti alla Federazione Micologica Lombarda (F.M.L.), agli atti della competente Struttura regionale, contenenti gli elenchi dei propri iscritti, per i quali si richiede l’autorizzazione, in deroga, alla raccolta dei funghi epigei, a scopo di studio e di ricerca; Ritenuto dal Dirigente dell’Unità Organizzativa proponente di accogliere le richieste pervenute dai Gruppi aderenti alla Federazione Micologica Lombarda (F.M.L.), in quanto gli stessi assolvono positivamente i compiti relativi all’attività di informazione e divulgazione in materia, autorizzando la raccolta in deroga, dei funghi epigei, con le modalità previste all’art. 3 della l.r. 24/97 per la durata complessiva di un anno a decorrere dalla data del presente decreto per la raccolta a scopo di studio e ricerca, con l’esclusione di Boletus edulis, Boletus pinophilus, Boletus aereus e Boletus aestivalis; Evidenziato che la presente autorizzazione per la raccolta di funghi per «scopi scientifici» non autorizza la raccolta nelle aree soggette a regolamenti particolari, quali quelli determinati dai competenti Comuni singoli o associati, e neppure autorizza a non tener conto delle eventuali limitazioni previste ai sensi dell’art. 4 della l.r. 24/1997 (Limitazioni nelle aree protette): in altri termini, l’autorizzazione per la raccolta di funghi per «scopi scientifici» non autorizza la raccolta indiscriminata dei funghi. È raccomandabile informare il gestore dell’area interessata, dalla Mosconi Massimo, Guarneri Mario, Lattarini Franci, Chiroli Achille. raccolta di funghi per «scopi scientifici», del possesso della presente autorizzazione; Visti gli artt. 3 e 18 della l.r. 16/96, che individuano le competenze dei dirigenti; Vista la d.g.r. 27 giugno 2005, n. 207 «II Provvedimento organizzativo – VIII legislatura»; Visto il decreto n. 10317 del 30 giugno 2005 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività delle direzioni della Giunta regionale VIII legislatura, con decorrenza 1º luglio 2005 – I provvedimento»; Decreta Recepite le premesse: 1) di autorizzare la raccolta di funghi epigei su tutto il territorio regionale, con la deroga prevista dall’art. 6 della l.r. 23 giugno 1997, n. 24 «Raccolta, incremento e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati» ai soggetti segnalati cosı̀ come da richiesta dei Gruppi aderenti alla Federazione Micologica Lombarda (F.M.L.), per un anno a decerrere dalla data del presente decreto, per motivi di studio e di ricerca, nel rispetto delle modalità previste dall’art. 3 della l.r. 24/97; 2) di autorizzare, pertanto, a norma dell’art. 6 (Raccolta scientifica) della precitata l.r. 24/97, i raccoglitori di cui agli elenchi riportati nell’allegato A, composto da n. 1 pagina, parte integrante del presente decreto, alla raccolta dei funghi epigei per motivi di studio e di ricerca e per le attività di censimento; 3) che entro il 31 marzo 2006 la Federazione Micologica Lombarda debba, per i suoi aderenti, trasmettere alla competente Struttura regionale – Direzione Generale Agricoltura, via Pola, 12/14 – 20124 Milano – l’elenco, anche su supporto informatico, delle specie fungine raccolte e determinate durante l’anno 2005; nell’elenco dovranno altresı̀ essere indicati il mese e il comune di raccolta; 4) che il presente decreto funga da autorizzazione gratuita rilasciata in deroga alla già precitata l.r. 24/97 per la raccolta dei funghi epigei per motivi di studio e di ricerca e per l’attività di censimento. Il dirigente U.O.: Paolo Lassini ——— • ——— ALLEGATO A 1) Elenco nominativi per la raccolta di funghi per scopi di studio e ricerca e per le attività di censimento, appartenenti ai Gruppi aderenti alla Federazione Micologica Gruppo AMB Gruppo «La Brughiera» via Piave, 11 20030 Lentate (MI) AMB Gruppo «Mario Galli» largo Diaz 20030 Barlassina (MI) Gruppo Micologico Corsico via V. Monti, 10 20094 Corsico (MI) Nominativo Piuri Carlo Brunello Giuseppe Somaggio Gino Boscolo Dino Ostellari Carlo Perego Silvia Pea Pietro Villa Pietro Bellio Ezio Pontiggia Simone Frassini Doriano Petroni Augusto Romagnano Stefano Pettinari Romano Weith Alfio Qualifica Nata/o il Determinatore Determinatore Determinatore Determinatore Determinatore Micologa Determinatore Docente-Det. Determinatore Micologo Determinatore Determinatore Detrminatore Determinatore Determinatore 07/06/48 19/10/43 23/10/30 12/08/50 05/08/58 06/11/74 23/02/32 12/01/38 15/09/29 06/02/80 21/12/50 27/11/48 06/06/66 22/01/42 27/06/43 Luogo nascita Misinto Jesolo Nerviano Chioggia Carate Brianza Paderno Dugnano Tracazzano Meda Mogliano Veneto Desio Rozzano Milano Milano Casorate Primo Fiume Residenza via via via via via via via via via via via via via via via Udine, 1 – Lentate sul Seveso (MI) S. Pertini, 6 – Solaro (MI) Po’, 21/B – Meda (MI) Marco Lissoni, 36 – Misinto (MI) Molino Arese, 60 – Carate Brianza (MI) Sondrio, 33 – Paderno Dugnano (MI) Gorge Sands, 3 – Milano dei Pini, 9 – Meda (MI) Colombo, 49 – Meda (MI) Pace, 7 – Seveso (MI) V. Veneto, 16/B – Corsico (MI) Sanzio, 20 – Corsico (MI) per Cesano Boscone, 24 – Corsico (MI) N. Sauro, 18 – Cesano Boscone (MI) Molinetto di Lorenteggio, 5 – Corsico Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Gruppo Gruppo Micologico Rozzano c/o Centro Socio Cultur. via Garofani, 1 20089 Rozzano (MI) Gruppo Micologico Milanese c/o Provincia di Milano via Piolti De Bianchi, 47 20129 Milano Gruppo Micologico Vogherese c/o Civico Museo via Gramsci 27058 Voghera (PV) Gruppo Micologico Naturalistico via L. Da Vinci, 68/A 20051 Villasanta (MI) Associazione Micologica Soresinese via Genala, 5 c/o Bar Italia 26015 Soresina (CR) Nominativo Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3945 – Qualifica Nata/o il Luogo nascita Residenza Fiandaca Maurizio Palma Raul Mistè Luca Boccardi Alessandro Bonazzoni Filippo Galli Roberto Melià Paco Tasselli Masimo Colucci Ennio Mazza Riccardo Mazziero Rossana Savino Elena Sforzini Susanna Polani Francesco Mazza Pietro Gatti Alfredo Abeli Thomas Aiana Salvatore Volfango Gualandi Bertolazzi M. Fortunata Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det. Docente – Det Docente Determinatore Docente Determinatore Determinatore Determinatore Docente Docente Determinatrice 05/08/49 04/03/50 16/12/64 21/06/74 13/09/69 17/07/54 21/01/72 14/06/69 29/06/41 14/08/58 07/04/62 07/12/57 24/09/74 23/06/48 21/10/40 19/08/49 17/04/83 08/04/40 06/06/41 17/02/45 Milano Milano Valdagno (VI) Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano S. Paolo-Brasile Pavia Pavia Stradella (MI) Bettola (PC) Voghera (PV) Voghera (PV) Barumini (CA) Roma Fumane (VR) via Monte Martini, 6 – Milano via Solari, 13 – Milano viale Faenza, 26/A – Milano via dei Mille, 144 – Pavia via Pordenone,1 – Milano via Cadore, 10 – Milano via Arena, 19 – Milano via Alessi, 15 – Milano via Martire Oscuri, 1 – Milano via Melloni, 21 – Milano via Primula, 5 – Milano via XX Settembre, 29 – Pavia via Barbieri, 164 – Voghera (PV) via Turati, 3 – Stradella (PV) via Pertusi, 29 – Voghera (PV) via Albera, 20 – Voghera (PV) via Gandini, 9 – Voghera (PV) via Cavour, 4 – Villasanta (MI) via A. Moro, 3/B – Correzzana (MI) via Carducci, 3 – Lesmo (MI) Tedoldi Mauro Bergamaschi Stefano Galelli Claudio Stefanoni Franco Docente – Det. Determinatore Determinatore Determinatore 27/01/52 30/08/45 03/10/57 13/10/46 Bordolano (CR) Cremona (CR) Soresina (CR) Casalmorano (CR) via via via via D.G. Industria, PMI e cooperazione [BUR20050118] [4.0.0] D.d.u.o. 2 maggio 2005 - n. 6442 Fondo di rotazione per il sostegno al credito per le imprese cooperative (l.r. 21/2003) art. 6. Apertura dei termini per la presentazione delle domande LA DIRIGENTE DELL’U.O. SERVIZI ALLE IMPRESE E COOPERAZIONE Viste: • la legge regionale n. 21/2003 «Norme per la cooperazione in Lombardia»; • la d.g.r. n. 19599 del 26 novembre 2004 «Fondo per il sostegno al credito per le imprese cooperative (l.r. 21/03 art. 6). Attivazione del Fondo. Incarico a Finlombarda s.p.a.» con la quale la Regione: – attiva il Fondo per il sostegno al credito per le imprese cooperative comprendente, tra l’altro, il Fondo di rotazione finalizzato al cofinanziamento di investimenti e fabbisogni finanziari, congiuntamente con intermediari finanziari convenzionati, anche nella forma tecnica della locazione finanziaria; – affida a Finlombarda s.p.a. la gestione del Fondo; – demanda alla Direzione generale Industria, piccola e media impresa, cooperazione e turismo la predisposizione e la pubblicazione dei criteri applicativi e della relativa modulistica; Considerato che Finlombarda s.p.a. ha regolarmente avviato il processo di convenzionamento con il sistema bancario ed ha predisposto ed attivato il sistema informativo e informatico per la presentazione on line delle domande di finanziamento a valere sul Fondo di rotazione; Ritenuto, in attuazione della delibera n. 19599/2004, di approvare i criteri, le procedure per la presentazione delle domande di finanziamento a valere sul Fondo di rotazione indicate nell’allegato A e la modulistica riportata nell’allegato B che sono parti integranti del presente provvedimento; Decreta 1) di approvare i criteri e le procedure per la presentazione delle domande relative al Fondo di rotazione per il sostegno al credito per le imprese cooperative di cui all’art. 6 della l.r. 21/03, come riportati nell’allegato A «Fondo di rotazione per il sostegno al credito per le imprese cooperative – Criteri attuativi» parte integrante del presente provvedimento; 2) di dare atto che la modulistica da utilizzare per la presentazione delle domande è esclusivamente quella presente sul sito www.regione.lombardia.it i cui contenuti sono esplicitati nell’allegato B «Fondo di rotazione per il sostegno al credito per le imprese cooperative – Fac simile di domanda di finanziamento», parte integrante del presente atto; Pozzo Grande – Bordolano (CR) Paulli, 10 – Soresina Cremona, 21 – Soresina Vittime Terrorismo,1 – Soresina (CR) 3) di stabilire l’apertura del termine per la presentazione delle domande a decorrere dal 9 maggio 2005; 4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito WEB ufficiale della Regione Lombardia con rimando alla pagina WEB della Direzione Generale Industria, p.m.i., cooperazione e turismo. La dirigente: Silvana Ravasio ——— • ——— Allegato A FONDO DI ROTAZIONE per il sostegno al credito per le imprese cooperative CRITERI ATTUATIVI Premessa L’articolo 6, comma 1, lettera c) della l.r. n. 21/2003 istituisce il Fondo di rotazione, quale articolazione del Fondo di sostegno al credito per le imprese cooperative, con l’obiettivo di «Agevolare i finanziamenti attraverso la disponibilità di risorse regionali con le modalità della rotazione, oltre a quelle rese disponibili dagli istituti di credito; una sezione del Fondo di rotazione è destinata agli interventi di cofinanziamento a tasso agevolato per gli investimenti effettuati dalle cooperative sociali». 1. Strumento di agevolazione Lo strumento agevolativo costituito dal Fondo di rotazione è finalizzato al cofinanziamento di investimenti e fabbisogni finanziari, congiuntamente con intermediari finanziari convenzionati, anche con la forma tecnica della locazione finanziaria. 2. Risorse finanziarie Il Fondo di rotazione è costituito dalle risorse finanziarie stanziate in bilancio dalla Regione e dalle risorse rivenienti dal Fondo di rotazione esistente presso Finlombarda s.p.a. ai sensi dell’art. 11 comma 1, della legge regionale n. 16/1993. 3. Localizzazione degli interventi Sono ammessi ai benefici del presente provvedimento gli investimenti effettuati in Lombardia da cooperative che hanno sede legale ed operativa nell’ambito del territorio della Regione. 4. Soggetti beneficiari I soggetti beneficiari sono le imprese cooperative e loro consorzi che rientrano nella definizione di piccola e media impresa e che non rientrano nei settori economici esclusi dalle agevolazioni ai sensi della normativa comunitaria. Le cooperative alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono essere iscritte negli Albi e/o Registri espressamente previsti per le società cooperative dalla normativa vigente; le cooperative sociali e loro consorzi dovranno essere iscritte, Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3946 – inoltre, anche all’Albo regionale istituito ai sensi della legge n. 381/1991. 5. Spese ammissibili Sono ammissibili le spese riguardanti programmi di sviluppo aziendale, tecnologico, commerciale, ambientale, per la sicurezza dell’ambiente di lavoro e per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, relative a: • acquisto di attrezzature, macchinari, arredi e beni strumentali necessari all’attività; • adeguamenti tecnici ed impiantistici dell’immobile necessario per lo svolgimento dell’attività; • acquisto e ristrutturazione degli immobili sede dell’attività; • brevetti, software, consulenze per progetti di ricerca di nuovi prodotti/processi e/o di mercato; • consulenze per sistemi di controllo e di qualità; • spese per la formazione del personale nel limite massimo del 20% del programma di investimento ammissibile; • formazione di scorte nel limite massimo del 20% del programma degli investimenti ammissibili; • acquisto di automezzi strumentali (escluso l’acquisto di automezzi per il trasporto merci) avviamento commerciale (acquisto d’azienda); • consolidamento delle esposizione finanziarie a breve termine derivante da eventi straordinari. Sono considerati eventi straordinari, le situazioni di difficoltà in cui la cooperativa si viene a trovare indipendentemente dalla propria volontà o capacità. A titolo di esempio si elencano alcuni dei principali eventi straordinari: calamità naturali, incidenti causati da persone o manifestazioni naturali (ad esempio incendio, allagamento, tromba d’aria), le difficoltà e i dissesti derivanti dal fallimento di terzi, dalla mancata riscossione di crediti, dall’inadempienza contrattuale di terzi; • acquisizione di servizi reali per il consolidamento finanziario, il potenziamento e lo sviluppo economico e produttivo. È ammesso l’acquisto, nel rispetto della normativa comunitaria, di attrezzature, macchinari, arredi e beni strumentali usati. 6. Arco temporale di spesa ammissibile I programmi di investimento devono essere realizzati nell’arco temporale massimo di 18 mesi. In sede di prima applicazione e sino al 30 giugno 2005 sono ammissibili le spese sostenute non oltre i 12 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda. Successivamente al 30 giugno 2005 sono ammissibili le spese sostenute non oltre i 6 mesi precedenti alla data di presentazione della domanda (fa fede la data di protocollazione della domanda). 7. Applicazione del regolamento «de minimis» Il Regolamento (CE) n. 69/2001 del 12 gennaio 2001, relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di importanza minore «de minimis», all’art. 2 prescrive che l’importo complessivo degli aiuti de minimis accordati ad una medesima impresa non superi i 100.000 euro su un periodo di tre anni. Tale massimale si applica indipendentemente dalla forma degli aiuti o dell’obiettivo perseguito. 8. Caratteristica del fondo di rotazione Lo strumento agevolativo si attua mediante il cofinanziamento con risorse del Fondo di rotazione e risorse degli intermediari finanziari alle cooperative. La quota regionale di cofinanziamento potrà avere modalità di rimborso diverse da quelle dell’intermediario finanziario e sarà compresa tra il 40% e il 70% del finanziamento complessivamente concesso. L’intervento agevolativo sarà applicato, con le opportune modifiche tecniche, anche alle operazioni di locazione finanziaria. L’importo minimo del finanziamento è di C 20.000,00 e l’importo massimo è stabilito in C 350.000,00. La percentuale massima del finanziamento è definita nell’80% dell’investimento ammissibile. La durata complessiva è compresa tra i 36 e i 72 mesi; in presenza di investimenti di carattere immobiliare la durata è elevata sino a 120 mesi. Il tasso di interesse a carico del fondo regionale è pari allo 0,50% nominale annuo per i finanziamenti concessi alle cooperative. Il tasso di interesse gravante sulla provvista messa a disposizione dagli intermediari finanziari, è parametrato all’Euribor e Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 coerente con la finalità di agevolazione del Fondo di rotazione e comunque alle migliori condizioni del mercato. Per quanto riguarda le cooperative sociali, alle quali è riservata sino al 30 giugno di ogni anno una quota del 50% delle risorse annuali disponibili: • l’importo minimo del finanziamento è di C 20.000,00; • l’importo massimo è di C 250.000,00; • la percentuale massima del finanziamento è pari all’80% dell’investimento ammissibile, elevato al 100% per programmi di adeguamento dell’ambiente di lavoro o di attrezzature per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; • il tasso di interesse a carico del Fondo regionale è pari allo 0,10% nominale annuo. Le garanzie richieste potranno consistere in garanzie reali, garanzie fideiussorie personali dei soci dell’impresa e/o di terzi, e/o garanzie rilasciate da Consorzi e Cooperative di garanzia fidi di primo grado e secondo grado. 9. Iter procedurale: Presentazione delle domande; valutazione; concessione dell’agevolazione; erogazione Le domande vanno presentate con le modalità dello sportello aperto, utilizzando esclusivamente la modulistica appositamente predisposta dalla Regione. Le domande non conformi alla modulistica non sono sottoposte all’esame istruttorio. Le istanze vanno inoltrate per via telematica collegandosi al sito www.regione.lombardia.it e – in sede di prima applicazione – dovranno essere presentate anche in forma cartacea in triplice copia di cui una in bollo. Le cooperative sociali sono esentate dalla presentazione della domanda in bollo. La valutazione delle domande viene effettuata da un Nucleo di valutazione costituito con provvedimento dirigenziale. È presieduto dal dirigente dell’Unità organizzativa competente o da suo delegato e composto da un rappresentante della Struttura regionale Sviluppo della cooperazione, un rappresentante dell’ente gestore del Fondo, un rappresentante delle CCIAA delle province lombarde e due esperti nominati dalla Direzione generale competente. Il Nucleo di valutazione – che si riunisce con le modalità specificate nei provvedimenti dirigenziali attuativi del presente atto – esprime un giudizio di ammissibilità delle domande indicando le condizioni dell’intervento regionale. La concessione delle agevolazioni è effettuata con provvedimenti dirigenziali che specificano per ciascun beneficiario i termini dei finanziamenti e gli importi delle eventuali garanzie da registrare a carico del Fondo. Copia dei provvedimenti di concessione è trasmessa dalla Struttura regionale preposta al Gestore del Fondo (Finlombarda s.p.a.), per il seguito di competenza. La Regione, direttamente o tramite l’ente gestore, comunica ai richiedenti l’esito delle istanze presentate. Gli esiti della valutazione saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia almeno una volta all’anno. Fermo restando quanto sopra indicato, di seguito vengono evidenziate le specificità che caratterizzano lo strumento agevolativo. Il ricevimento di domande da parte di cooperative che hanno già beneficiato del Fondo di rotazione è subordinato all’avvenuta conclusione del periodo di preammortamento stabilito per la prima agevolazione concessa e comunque non prima di un anno dalla precedente istanza. Non saranno ammesse domande riguardanti interventi finanziari in locazione finanziaria il cui contratto è stato stipulato precedentemente alla data di presentazione della richiesta. Qualora il beneficiario decida di rinunciare all’agevolazione concessa, potrà presentare una successiva domanda non prima di un anno dalla data di rinuncia. Al ricevimento della richiesta, l’ente gestore effettua, presso i propri uffici e/o mediante visite in loco, l’istruttoria sotto il profilo tecnico, economico e finanziario. Gli intermediari finanziari entro 30 giorni dalla ricezione deliberano l’intervento di propria competenza e ne comunicano l’esito all’ente gestore che, in caso di difformità dalle condizioni definite dalla Regione, ne informa il Nucleo di valutazione. Successivamente all’approvazione dell’intervento da parte sia Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3947 – della Regione sia dell’intermediario finanziario, l’ente gestore provvederà, previa verifica della documentazione di spesa, ad erogare il finanziamento per il tramite dell’Intermediario finanziario, in una o due tranches. Le domande valutate positivamente, ma non finanziate per carenza di fondi, saranno rinviate alla successiva disponibilità. Termini di realizzazione del programma di investimento • L’intervento programmato dovrà essere realizzato entro i 12 mesi successivi alla data di concessione. Eventuali proroghe potranno essere accordate dalla Regione sulla base di motivate richieste del beneficiario. • L’investimento si intende realizzato qualora i beni oggetto dello stesso siano stati consegnati ed il relativo costo sia stato interamente fatturato alla cooperativa richiedente, ancorché non pagato. Per i beni immateriali è sufficiente la stipula del contratto di fornitura. • Gli investimenti devono essere capitalizzati e quindi risultare iscritti nelle immobilizzazioni di bilancio della cooperativa o a libro cespiti, ad eccezione dei costi per i quali si applicano diverse disposizioni derivanti da normativa civilistica e fiscale. 10. Obblighi del beneficiario La cooperativa beneficiaria degli interventi a valere sul Fondo di rotazione ha l’obbligo di: • realizzare e rendicontare il progetto nei termini previsti con le modalità specificate dalla modulistica regionale; • consentire ispezioni e controlli da parte della Regione e dell’ente gestore e fornire loro i dati richiesti; • conservare per tutta la durata dell’investimento i titoli di spesa originali utilizzati per la rendicontazione; • comunicare alla Struttura regionale competente e all’ente gestore (oppure: alla Regione per il tramite dell’ente gestore) ogni variazione intervenuta per le conseguenti valutazioni; • non alienare o distrarre i beni oggetto dell’agevolazione per un periodo di 5 anni. 11. Ispezioni e controlli L’Ente gestore trasmette annualmente alla competente Struttura regionale idonea documentazione circa lo stato di attuazione delle iniziative finanziate e semestralmente trasmette la situazione amministrativa del Fondo di rotazione. La Regione può disporre in qualsiasi momento ispezioni presso l’Ente gestore e/o presso la sede della cooperativa beneficiaria allo scopo di verificare lo stato di attuazione, il rispetto degli obblighi previsti dal procedimento di concessione e la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dalla cooperativa nonché l’attività svolta dagli eventuali soggetti esterni coinvolti nel procedimento e la regolarità di quest’ultimo. 12. Revoche e sanzioni L’agevolazione è revocata dalla Regione: • qualora la realizzazione non sia conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, al progetto ed alle dichiarazioni contenute nella domanda ammessa all’agevolazione; • qualora i beni acquistati con l’intervento siano alienati, ceduti o distratti nei cinque anni successivi alla data del provvedimento di concessione. Qualora la cooperativa, in presenza di un finanziamento già assegnato dalla Regione, decida di rinunciare all’agevolazione oppure non produca la documentazione di spesa richiesta per procedere all’erogazione di quanto deliberato, potrà essere previsto il rimborso degli oneri connessi agli adempimenti istruttori effettuati dall’ente gestore. Nel caso di revoca di un’agevolazione già liquidata, il soggetto beneficiario è tenuto a versare il relativo importo maggiorato di un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento della B.C.E. alla data dell’ordinativo di pagamento, ulteriormente maggiorato di 5 punti percentuali. ——— • ——— Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 Allegato B FONDO DI ROTAZIONE per il sostegno al credito per le imprese cooperative FAC SIMILE DI DOMANDA DI FINANZIAMENTO N.B. Il modulo va compilato esclusivamente «on line»(collegandosi al sito www.regione.lombardia.it) e va trasmesso in formato elettronico. In sede di prima applicazione il modello compilato «on line» dovrà essere inoltre stampato ed inviato in triplice copia, di cui una in bollo, all’indirizzo prestampato. Le cooperative sociali sono esentate dal bollo. Il presente fac simile evidenzia quanto riportato nella modulistica elettronica. Alla Regione Lombardia Direzione Generale Industria, PMI, Cooperazione e Turismo Unità Organizzativa Servizi alle Imprese e cooperazione Struttura Sviluppo della Cooperazione Marca da bollo escluse le cooperative sociali per il tramite dell’Ente Gestore Finlombarda s.p.a. via Oldofredi 23 20124 MILANO Il/la sottoscritto/a .............................. nato/a a .............................. il ..................................... residente in via ...................................... a ............................ prov. ....... codice fiscale n. ............................. in qualità di legale rappresentante della cooperativa (sociale) .... ........................................................................................................... con sede legale: comune .......................................... cap. ............. prov. ............. via ................................................................ n. ........ tel. .......................... fax ........................... e-mail ........................... iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative sezione ....... dal .... iscritta all’Albo Regionale delle Cooperative sociali sezione ........ .................................................... n. ............... dal .......................... consapevole della responsabilità penale a cui può andare incontro in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci ai sensi per gli effetti dell’art. 47 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 CHIEDE ai sensi della legge regionale n. 21/2003, art. 6, comma 1, lettera c), la concessione di un finanziamento agevolato di C ................ a fronte di un programma di investimento di C .................... (sostenuto, alla data della domanda, per C ....................). Il/la sottoscritto/a si impegna: – a concludere l’investimento entro i 12 mesi successivi alla data di concessione dell’agevolazione (a tal fine provvederà a trasmettere la dichiarazione definitiva dei costi dell’investimento, pena la revoca dell’agevolazione concessa); – a capitalizzare gli investimenti che devono quindi risultare iscritti nelle immobilizzazioni di bilancio della cooperativa o a libri cespiti, ad eccezione dei costi per i quali si applicano diverse disposizioni derivanti da normativa civilistica e fiscale; – a conservare per tutta la durata del finanziamento, copia della documentazione e dei titoli di spesa originali relativi all’investimento finanziato, in forma unitaria e specifica, fermi restando gli obblighi derivanti dalla normativa fiscale vigente; – a comunicare eventuali successive modifiche apportate al progetto sia per quanto concerne il contenuto, sia per quanto concerne le spese dichiarate nella presente domanda; – a non alienare o distrarre i beni oggetto dell’agevolazione per un periodo di 5 (cinque) anni. Dichiara altresı̀ ai sensi dell’art. 47 del d.P.R. n. 445/2000 – di essere a conoscenza della normativa di riferimento e delle condizioni di concessione delle agevolazioni di cui alla legge regionale n. 21/2003; – che la cooperativa richiedente è regolarmente iscritta al Registro delle imprese e all’Albo nazionale delle cooperative e nel caso di cooperativa sociale all’Albo regionale, rientra nei parametri dimensionali pmi ai sensi della Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 (in G.U.C.E. L 124 del 20 maggio 2003) e successivi atti di recepimento nazionali, e non si trova in stato di liquidazione volontaria o è assoggettata a procedura concorsuale; Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3948 – – barrare la casella interessata: 䊐 di aver ottenuto (fa fede la data di concessione dell’ultimo contributo) nel corso dei tre anni antecedenti la data di presentazione della presente domanda, contributi per C ............. accordati in regime de minimis; 䊐 di non aver ottenuto (fa fede la data di concessione dell’ultimo contributo) alcun contributo nel corso dei tre anni antecedenti la data di presentazione della presente domanda e di impegnarsi al rispetto della normativa in tema di aiuti de minimis; – che per gli investimenti oggetto della presente domanda non sono state ottenute agevolazioni a valere su altre leggi statali, regionali o altri enti e/o istituzioni pubbliche; – che la cooperativa è attiva, non è in stato di liquidazione e non è sottoposta a procedura concorsuale; – di essere consapevole che l’incompletezza della domanda o dei documenti, saranno motivo di esclusione; – di prendere atto delle cause di revoca e cessazione dell’intervento agevolativo impegnandosi alla restituzione, in caso di accertata irregolarità, dei contributi indebitamente percepiti con l’applicazione delle sanzioni pecuniarie ed amministrative previste dalla d.g.r. 19599/04; – di impegnarsi ad accettare, sia durante l’istruttoria e la realizzazione del progetto, sia successivamente, le indagini tecniche ed i controlli che la Regione Lombardia ritenga opportuno effettuare direttamente o mediante soggetti da essa incaricati; – la veridicità e la conformità di dati, notizie e dichiarazioni riportate nella presente domanda con quanto presente negli allegati inoltrati per via telematica, nonché l’aderenza di quanto realizzato con le norme attuative della legge regionale n. 21/2003; – di essere a conoscenza di quanto indicato nell’informativa in tema di trattamento dei dati personali di cui alla nota 1); – di essere a conoscenza delle sanzioni penali, richiamate dall’art. 76 nell’ipotesi di dichiarazioni non veritiere e di falsità negli atti e della decadenza dai benefici previste dall’art. 75 del d.P.R. 445/2000. .............................................. Luogo e data ....................................................... Timbro della società e firma del legale rappresentante Ai sensi dell’articolo 38 – comma 3 del d.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, l’autentica delle firme in calce alla domanda ovvero ad ogni altro documento che la preveda, potrà, oltre che nelle consuete forme, essere effettuata mediante apposizione della firma alla presenza del dipendente addetto al ricevimento dell’istanza, ovvero, in alternativa, allegando la fotocopia di un valido documento di identità del firmatari. ALLEGATI 䊐 Bilancio completo dell’ultimo esercizio e situazione patrimoniale e conto economico aggiornato; 䊐 Elenco nominativo dei soci della cooperativa; 䊐 Altro (specificare): ..................................................................; 䊐 Fotocopia della carta di identità in corso di validità del legale rappresentante (nell’ipotesi di autentica di firma ai sensi dell’art. 38 comma 3 del d.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445). (1) Trattamento dati Regione Lombardia – Finlombarda s.p.a., ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 «Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali». Il d.lgs. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali: tale trattamento sarà improntato ai principi dell’art. 11, e in particolare ai principi di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e tutelando la riservatezza e i diritti dei soggetti richiedenti. Ai sensi dell’art. 13 del predetto decreto, si forniscono le seguenti informazioni. Il trattamento è finalizzato alla verifica dei requisiti per il diritto alle agevolazioni previste dalla l.r. 21/03 art. 6 a favore delle PMI e sarà effettuato con le seguenti modalità: trattamento manuale e trattamento informatico. I dati potranno essere trattati dal soggetto valutatore, in possesso dei necessari requisiti tecnici, per l’esecuzione del servizio di valutazione tecnica sul progetto presentato. Il conferimento dei dati è previsto dalla legge ed è obbligatorio. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio. I titolari del trattamento dati sono: – la Regione Lombardia, con sede in via Pola 14, 20124 Milano; Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – Finlombarda s.p.a., con sede in piazza Belgioioso n. 2 Milano. I responsabili del trattamento sono: – per la Regione Lombardia, il direttore generale della Direzione «Industria, piccola e media impresa, cooperazione e turismo», via Taramelli 20, 20124 Milano; – per Finlombarda s.p.a., il legale rappresentante della stessa. Ad essi ci si potrà rivolgere per il rispetto dei diritti cosı̀ come previsti dall’art. 7 del d.lgs. n. 196/2003. [BUR20050119] [4.0.0] D.d.u.o. 17 ottobre 2005 - n. 15173 DocUP Ob. 2 (2000-2006) Asse 1 «Sviluppo della competitività del sistema economico lombardo», Misura 1.10 «Supporto all’internazionalizzazione delle imprese» Sottomisura b «Sostegno alla penetrazione dei mercati esteri», riparto anno 2005. Approvazione: Schede istruttorie – Domande ammesse e contestuale erogazione del contributo concesso – Elenco delle domande non ammesse – Elenco delle domande irricevibili IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE E DEL TERRITORIO Visti: • il Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali modificato dal Regolamento 1447/2001 del Consiglio del 28 giugno 2001; • il Regolamento (CE) n. 1783/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; • il Regolamento (CE) n. 1159/2000 della Commissione, del 30 maggio 2000, relativo alle azioni informative e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi strutturali; • il Regolamento (CE) n. 1685/2000 della Commissione, del 28 luglio 2000, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per quanto riguarda l’ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali, modificato dal Regolamento (CE) 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004; • il regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, relativo all’applicazione degli artt. 87/88 del trattato CE agli aiuti di importanza minore («de minimis»); • la Decisione C(2001) 2878 del 10 dicembre 2001 con cui la Commissione Europea ha approvato il DocUP Obiettivo 2 20002006 della regione Lombardia; • la d.g.r. n. 7/8602 del 27 marzo 2002 «DocUP Ob. 2 20002006. Adozione del Complemento di programmazione»; • la Decisione n. C (2004) 4592 del 19 novembre 2004 con cui la Commissione Europea ha approvato le modifiche al DocUP Obiettivo 2 2000-2006 della regione Lombardia di cui sopra; • il decreto n. 23166 del 22 dicembre 2004 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 4º Supplemento Straordinario del 30 dicembre 2004) con il quale è stato approvato il bando per la presentazione delle domande di aiuto finanziario cofinanziabili sul FESR Asse 1 – DocUP Ob. 2 «Sviluppo della competitività del sistema economico lombardo» Misura 1.10 «Supporto all’internazionalizzazione delle imprese» Sottomisura B «Sostegno alla penetrazione dei mercati esteri» nonché la relativa modulistica; Dato atto che, tra l’altro, il sopra citato decreto: • individua in C 2.237.800,00 la dotazione finanziaria destinata agli interventi da realizzarsi esclusivamente nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3 C; • definisce soggetti beneficiari, criteri di valutazione delle domande, localizzazione e tipologia degli interventi ammissibili, spese ammissibili, forma e misura delle agevolazioni, termini e modalità di presentazione delle domande, istruttoria e requisiti di ammissibilità, criteri di selezione e di assegnazione dei punteggi; • stabilisce le modalità di rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti nonché di concessione ed erogazione dei contributi; Atteso che sono pervenute complessivamente n. 200 domande di contributo a valere sulla misura sopra citata, e che le stesse sono state ordinate sulla base della data di arrivo; Preso atto che: • Studioelle s.r.l. con nota del 20 luglio 2005 (ns. prot. n. R1.2005 10498 del 26 luglio 2005) ha ritirato la propria domanda di contributo n. 140 relativa alla partecipazione alla ma- Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3949 – nifestazione fieristica «Munich Fabric Start» svoltasi a Monaco dal 9/11 febbraio 2005; • BTSR Intarnational s.p.a. con nota del 21 settembre 2005, (ns. prot. n. R1.2005.0013289 del 27 settembre 2005) ha comunicato la propria rinuncia al contributo richiesto con domanda n. 143 relativa alla partecipazione alla manifestazione fieristica «ATME-I» svoltasi a Greenville (USA) dal 13 al 17 settembre 2004; Dato atto che in base a quanto stabilito al punto 9 «Termini e modalità di presentazione delle domande» del già citato bando le domande pervenute oltre il termine indicato (90 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia), e pertanto oltre il 30 marzo 2005, indicate nell’allegato «1» unito al presente atto quale parte integrante e sostanziale sono da considerarsi irricevibili; Dato atto altresı̀ che: • l’attività di istruttoria e di assegnazione del punteggio alle domande di contributo presentate dalle imprese a valere sulla Misura 1.10 «Supporto all’internazionalizzazione delle imprese» Sottomisura B «Sostegno alla penetrazione dei mercati esteri»; • l’esame della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi presentata dalle imprese contestualmente alla domanda di contributo si sono svolte secondo quanto stabilito dal già citato decreto n. 23166 del 22 dicembre 2004; Viste le schede istruttorie delle domande di contributo, allegato «2»; Rilevato che dall’esame istruttorio risultano: • ammissibili n. 149 domande (individuate nell’allegato «3» unito al presente atto quale parte integrante e sostanziale) per un importo complessivo di C 877.827,14; • non ammissibili n. 32 domande (individuate nell’allegato «4» unito al presente atto quale parte integrante e sostanziale recante le motivazioni della non ammissibilità); Ritenuto pertanto di: • dichiarare irricevibili n. 17 domande individuate nell’allegato «1» composto di n. 1 pagine; • approvare le schede istruttorie, allegato «2», compilate per ogni domanda di contributo indicante gli elementi di valutazione previsti nel bando contente la spesa ritenuta ammissibile, l’ammontare del contributo concesso, l’indicazione dell’esclusione delle spese non rientranti tra quelle previste dal bando (tali schede sono agli atti dell’ufficio); • approvare la graduatoria delle domande ammesse a contributo individuate nell’allegato «3» composto di n. 3 pagine e procedere contestualmente all’erogazione del contributo spettante ai singoli beneficiari; • approvare l’elenco delle domande non ammesse a contributo individuate nell’allegato «4», per i motivi in esso specificati, composto di n. 3 pagine; Visto il cap. 2.3.10.1.3.18.5901 dell’esercizio in corso che presenta la necessaria capienza e disponibilità; Visto l’art. 17 della l.r 23 luglio 1996 n. 16; Vista la: • d.g.r. n. 8/2 del 18 maggio 2005, avente ad oggetto «Costituzione delle Direzioni Generali, incarichi e altre disposizioni organizzative – Iº provvedimento organizzativo della VIII legislatura»; • d.g.r. n. 8/207 del 27 giugno 2005, avente ad oggetto «II provvedimento organizzativo VIII legislatura» con la quale il dr. Umberto Regalia, Direttore Vicario, viene nominato dirigente dell’U.O. Competitività delle imprese e del territorio; Visto il decreto n. 11847 del 29 luglio 2005 di attribuzione alle Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 Unità Organizzative e alle strutture della D.G. Industria, PMI e Cooperazione dei capitoli di bilancio di previsione esercizio 2005; Decreta 1. di approvare, per i motivi esposti in narrativa ed in esecuzione del d.d.g. n. 23166 del 22 dicembre 2004 ed in base alle risultanze istruttorie: – l’allegato «1» contenente l’elenco delle domande ritenute irricevibili, composto di n. 1 pagina; – le schede istruttorie relative ad ogni domanda indicante gli elementi di valutazione previsti dal bando di cui al d.d.g. n. 23166 del 22 dicembre 2004, contente la spesa ritenuta ammissibile, l’ammontare del contributo, l’indicazione delle spese non rientranti tra quelle previste dal bando e, la motivazione di esclusione per i progetti non ritenuti ammissibili, allegato «2» (omissis); – l’allegato «3» contenente l’elenco delle domande ammissibili a contributo, composto di n. 3 pagine; – l’allegato «4» contenente l’elenco delle non ammesse a contributo, composto di n. 3 pagine; 2. di dare atto che gli allegati «1», «3» e «4» s’intendono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e che le schede istruttorie sono agli atti dell’ufficio; 3. di prendere atto che: – lo Studioelle s.r.l. con nota del 20 luglio 2005 (ns. prot. n. R1.2005 10498, del 26 luglio 2005) ha ritirato la propria domanda di contributo n. 140 relativa alla partecipazione alla manifestazione fieristica «Munich Fabric Start» svoltasi a Monaco dal 9 all’11 febbraio 2005; – la BTRS con nota del 21settembre 2005 (ns. prot. n. R1.2005.0013289 del 27 settembre 2005) ha comunicato la propria rinuncia al contributo richiesto con la domanda n. 143, relativa alla partecipazione alla manifestazione fieristica «ATME-I» svoltasi a Greenville (USA) dal 13 al 17 settembre 2004; 4. di impegnare l’importo complessivo di C 877.827,14 a valere sul cap. 2.3.10.1.3.18.5901 dell’esercizio in corso che presenta la necessaria capienza e disponibilità, a favore dei singoli beneficiari per la somma a fianco di ciascuno indicata (individuati nel sopra citato allegato «3» – ruolo 24981) e di procedere contestualmente all’erogazione del contributo spettante ai singoli beneficiari; 5. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso; 6. per quanto concerne gli obblighi dei soggetti beneficiari e per quanto non espressamente indicato nel presente atto, gli stessi devono attenersi a quanto stabilito dal decreto n. 23166 del 22 dicembre 2004 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 4º Supplemento Straordinario del 30 dicembre 2004) con il quale è stato approvato il bando per la presentazione delle domande di aiuto finanziario cofinanziabili sul FESR Asse 1 «Sviluppo della competitività del sistema economico lombardo» Misura 1.10 «Supporto all’internazionalizzazione delle imprese» Sottomisura B «Sostegno alla penetrazione dei mercati esteri»; 7. Di pubblicare il presente atto (ad esclusione delle schede istruttorie) sul sito web della Regione Lombardia www.regione.lombardia.it, sul sito www.obiettivo2.regione.lombardia.it e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente Unità Organizzativa Competitività delle Imprese e del Territorio: Umberto Regalia ——— • ——— ALLEGATO «1» DOMANDE IRRICEVIBILI 1 2 3 4 5 6 7 N. domanda 184 185 186 187 188 189 190 Id progetto 6457 6458 6459 6460 6461 6462 6463 Data presentazione domanda 31 marzo 2005 31 marzo 2005 31 marzo 2005 31 marzo 2005 31 marzo 2005 31 marzo 2005 31 marzo 2005 Ora 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 N. protocollo 6017 6018 6019 6020 6021 6022 6034 RAGIONE SOCIALE Stilars di Gobbi Angelo s.n.c. Stilars di Gobbi Angelo s.n.c. Stilars di Gobbi Angelo s.n.c. Stilars di Gobbi Angelo s.n.c. Gianni Crespi Foderami s.p.a. Gianni Crespi Foderami s.p.a. Omina Plastica s.p.a. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 N. domanda 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 Id progetto 6464 6465 6466 6467 6468 6469 6470 6471 6472 6473 Data presentazione domanda 1 aprile 2005 1 aprile 2005 1 aprile 2005 1 aprile 2005 4 aprile 2005 4 aprile 2005 4 aprile 2005 5 aprile 2005 6 aprile 2005 6 aprile 2005 Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3950 – Ora 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 9.30 N. protocollo 6029 6031 6032 6033 5592 5717 6195 6192 5929 5930 RAGIONE SOCIALE Italvetrine s.r.l. Elba s.p.a. Elba s.p.a. Cappio Tessuti s.r.l. Erica Industria Tessile s.p.a. Colombo Stile s.p.a. Carnaval Queen s.r.l. Legnoquattro s.p.a. Rettificatrici Ghiringhelli s.p.a. Rettificatrici Ghiringhelli s.p.a. ——— • ——— ALLEGATO «3» Numero progetto 31 5 9 15 30 39 75 99 117 127 144 145 147 160 164 176 178 179 1 3 17 21 28 32 34 36 41 44 52 55 70 76 77 87 96 98 111 114 124 125 126 130 182 6 7 RAGIONE SOCIALE Andrea De Bernardi s.r.l. Rain s.p.a. La Padana s.n.c. Ansor s.p.a. Lazzati s.p.a. Algia s.a.s. Landonio s.r.l. Ferioli Filippo s.p.a. Comes Fratelli Colombo s.r.l. Mariotti Giuseppe e Figli s.p.a. Lonni e Mantova s.n.c. Lonni e Mantova s.n.c. Lonni e Mantova s.n.c. Gianazza Angelo s.p.a. Linea Self s.r.l. Sinerga s.p.a. Sinerga s.p.a. Sinerga s.p.a. BFM s.r.l. Sinerga s.p.a. B.G. Plast s.r.l. Manifatture Emmegi Comac s.p.a. Rosa Sistemi s.p.a. B.G. Plast s.r.l. Saldoflex s.r.l. Tessitura Colombo Antonio s.r.l. Tessitura Colombo Antonio s.r.l. Dinamica Generale s.r.l. Everlasting s.r.l. Costruzioni Meccaniche Tecom s.r.l. Giuseppe Giana s.p.a. Meccanica Alto Milanese s.r.l. Wolagri s.r.l. S4M s.r.l. Mobert s.r.l. Tessilplastica s.r.l. Tessilplastica s.r.l. C.R.E. Calzifici Riuniti Elli C.R.E. Calzifici Riuniti Elli Officine Meccaniche Colombo s.p.a. Solettificio di Bello s.a.s. Conceria Gaiera Giovanni Ceramiche Brennero s.p.a. Ceramiche Brennero s.p.a. Punti 60 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 55 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 45 45 AMMESSI 8.186,00 4.870,00 4.184,53 29.494,52 39.734,80 11.518,40 24.227,14 13.956,41 24.165,42 17.486,87 5.509,10 4.144,24 9.845,00 5.794,00 11.450,00 9.082,57 6.534,52 1.841,19 29.002,08 2.086,24 48.345,08 19.386,34 47.853,81 12.368,60 2.142,00 32.678,02 22.424,62 18.995,54 8.563,26 23.460,17 45.883,09 18.209,37 104.477,03 35.374,28 5.176,00 57.324,87 12.203,87 11.176,66 4.979,90 4.696,46 26.079,75 30.756,11 4.281,10 6.189,37 14.278,69 Contributo concesso 2.455,80 1.461,00 1.255,36 8.848,36 11.920,44 3.455,52 7.268,14 4.186,92 7.249,63 5.246,06 1.652,73 1.243,27 2.953,50 1.738,20 3.435,00 2.724,77 1.960,36 552,36 8.700,62 625,87 14.503,52 5.815,90 14.356,14 3.710,58 642,60 9.803,41 6.727,39 5.698,66 2.568,98 7.038,05 13.764,93 5.462,81 31.343,11 10.612,28 1.552,80 17.197,46 3.661,16 3.353,00 1.493,97 1.408,94 7.823,93 9.226,83 1.284,33 1.856,81 4.283,61 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Numero progetto 16 33 35 46 47 54 56 58 74 88 97 105 106 107 108 123 131 132 133 134 135 136 137 138 139 141 142 161 162 156 2 4 8 43 48 63 65 69 82 83 86 109 110 112 183 10 19 23 26 29 38 40 42 51 79 95 118 119 120 146 RAGIONE SOCIALE Ceramiche Brennero s.p.a. B.G. Plast s.r.l. Officine Meccaniche Filippini e Paganini Bimec s.r.l. Bimec s.r.l. Agape s.r.l. Muzzi Costruzioni Meccaniche s.r.l. Muzzi Costruzioni Meccaniche s.r.l. Officine Meccaniche San Giorgio s.p.a. Tessilidea s.p.a. Quanta System s.p.a. Arratex s.r.l. Arratex s.r.l. Arratex s.r.l. Arratex s.r.l. C.R.E. Calzifici Riuniti Elli Christies s.r.l. Christies s.r.l. Christies s.r.l. Christies s.r.l. Christies s.r.l. Christies s.r.l. Christies s.r.l. BTSR International s.p.a. BTSR International s.p.a. Studio Elle s.r.l. Studio Elle s.r.l. Cisaplast s.r.l. Cisaplast s.r.l. Cossa Polimeri s.r.l. Meca s.p.a. Meca s.p.a. Meca s.p.a. Piusi s.p.a. Carlo Banfi s.p.a. Tessitura Rudoni Luigi s.p.a. Salice Occhiali s.r.l. AQL s.r.l. Imeas s.p.a. Imeas s.p.a. Piusi s.p.a. Mario Cavelli s.p.a. Mario Cavelli s.p.a. Ferri Romolo eredi Officine Meccaniche Rastelli (già Minini 2000) La Padana s.n.c. Duplomatic Automazione s.p.a. Grand Hotel Fasano Anbas s.r.l. Tacchi Giacomo e Figli s.p.a. Algia s.a.s. Maglificio Dori s.r.l. Optovac s.r.l. Roter Italia s.r.l. Varese pellicce s.r.l. O.M.N. s.n.c. Olimar Legno di Pasquale Maurizio e C. Olimar Legno s.n.c. Comes Fratelli Colombo s.r.l. Lonni e Mantova s.n.c. Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3951 – Punti 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 45 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 35 35 35 35 35 35 35 35 35 35 35 35 35 35 35 AMMESSI 12.066,33 6.230,00 32.579,64 32.858,92 19.502,92 69.162,67 2.751,57 5.113,98 33.742,88 28.988,89 14.250,00 1.975,67 440,33 1.383,15 1.481,29 12.402,20 26.981,88 20.573,25 4.987,76 4.475,14 3.725,86 4.365,67 4.159,40 1.551,54 4.156,49 13.863,02 14.180,69 8.127,30 15.468,86 15.432,14 19.652,35 6.470,99 9.695,57 35.363,43 10.753,50 4.500,00 22.245,00 20.912,50 13.725,32 9.504,67 18.173,54 21.016,70 50.879,40 8.021,75 5.372,60 8.194,12 26.104,80 15.380,00 16.749,50 174.951,38 27.865,05 11.185,00 7.642,75 15.317,48 15.542,50 3.245,20 2.300,00 3.406,00 24.797,80 18.340,00 Contributo concesso 3.619,90 1.869,00 9.773,89 9.857,68 5.850,88 20.748,80 825,47 1.534,19 10.122,86 8.696,67 4.275,00 592,70 132,10 414,95 444,39 3.720,66 8.094,56 6.171,98 1.496,33 1.342,54 1.117,76 1.309,70 1.247,82 465,46 1.246,95 4.158,91 4.254,21 2.438,19 4.640,66 4.629,64 5.895,71 1.941,30 2.908,67 10.609,03 3.226,05 1.350,00 6.673,50 6.273,75 4.117,60 2.851,40 5.452,06 6.305,01 15.263,82 2.406,53 1.611,78 2.458,24 7.831,44 4.614,00 5.024,85 50.710,50 8.359,52 3.355,50 2.292,83 4.595,24 4.662,75 973,56 690,00 1.021,80 7.439,34 5.502,00 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Numero progetto 149 177 180 181 11 22 24 53 60 61 62 81 89 113 115 116 128 129 159 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 13 25 27 37 45 49 50 64 66 67 68 80 122 12 Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3952 – RAGIONE SOCIALE Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera s.p.a. Sinerga s.p.a. Maglificio Mida s.r.l. Maglificio Mida s.r.l. Picco Angelo & C. s.n.c. Manifatture Emmegi Rosa Ermando s.p.a. Agape s.r.l. Tessitura Rudoni Luigi s.p.a. Everlasting s.r.l. Tessitura Rudoni Luigi s.p.a. Legnani Presse s.r.l. Meccaniche Lodi s.p.a. Cotonificio Carlo Bonomi s.p.a. Tessilplastica s.r.l. Cotonificio Carlo Bonomi s.p.a. Bonfanti Borse s.r.l. Bonfanti Borse s.r.l. Mesit s.r.l. Mesit s.r.l. Mesit s.r.l. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Edilfibro s.p.a. Performance Marine s.r.l. Simimpianti s.r.l. Mario Carnaghi s.p.a. Mattia Sport s.r.l. Perico Baroni Raimondi s.p.a. Carlo Banfi s.p.a. Carif s.r.l. Salice Occhiali s.r.l. Tessitura Rudoni Luigi s.p.a. Tessitura Rudoni Luigi s.p.a. F.I.S.O. s.r.l. Imeas s.p.a. Mario Cavelli s.p.a. Pietro Carnaghi s.p.a. Punti 35 35 35 35 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 25 25 25 25 25 25 20 20 20 20 20 20 20 15 AMMESSI 268.857,25 35.123,10 14.267,49 31.474,99 12.413,29 13.788,00 36.876,05 80.138,71 13.765,13 8.430,29 10.521,93 19.995,00 13.689,91 22.345,73 4.440,00 21.341,12 17.172,87 15.227,75 14.249,12 15.424,14 4.466,00 4.997,25 12.471,12 8.440,74 1.701,98 9.076,59 985,00 4.099,25 4.598,38 8.060,13 36.012,12 9.612,50 50.830,26 9.630,13 28.435,67 5.897,50 11.136,00 11.909,00 11.275,98 11.395,48 7.769,00 25.322,66 13.631,30 46.005,30 Contributo concesso 80.657,18 10.536,93 4.280,25 9.442,50 3.723,99 4.136,40 11.062,82 24.041,61 4.129,54 2.529,09 3.156,58 5.998,50 4.106,97 6.703,72 1.332,00 6.402,34 5.151,86 4.568,33 4.274,74 4.627,24 1.339,80 1.499,18 3.741,34 2.532,22 510,59 2.722,98 295,50 1.229,78 1.379,51 2.418,04 10.803,64 2.883,75 15.249,08 2.889,04 8.530,70 1.769,25 3.340,80 3.572,70 3.382,79 3.418,64 2.330,70 7.596,80 4.089,39 13.801,59 877.827,14 ——— • ——— ALLEGATO «4» DOMANDE NON AMMISSIBILI Numero progetto 14 RAGIONE SOCIALE Gernetti Roberto s.a.s. 18 Sidac s.r.l. 20 Duplomatic Oleodinamica s.p.a. MOTIVAZIONE In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva a Samarate in comune in sostegno transitorio) In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva a Samarate in comune in sostegno transitorio) In base a quanto stabilito al punto 6 «Tipologia di intervento ammissibile» del bando il progetto non è ammissibile poiché la manifestazione fieristica ha avuto luogo oltre i dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di contributo (Manifestazione fieristica dal 18 al 21 febbraio 2004 – Presentazione domanda 16 marzo 2005) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3953 – Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 Numero progetto 57 Muzzi Costruzioni Meccaniche s.r.l. 59 Muzzi Costruzioni Meccaniche s.r.l. 71 Ricamificio Vittorio Vanoni s.r.l. 72 Ricamificio Larsoli Lino s.r.l. 73 Top Cuscinetti s.r.l. 78 Sangiorgio Mobili s.r.l. 84 Imeas s.p.a. 85 Manifatture Cotoniere Settentrionali s.r.l. 90 Faren Industrie Chimiche s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Varedo) 91 Faren Industrie Chimiche s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Varedo) 92 Faren Industrie Chimiche s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Varedo) 93 Faren Industrie Chimiche s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Varedo) 94 Faren Industrie Chimiche s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Varedo) 100 Parah s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Gallarate comune in sostegno transitorio) 101 Parah s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Gallarate comune in sostegno transitorio) 102 Parah s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Gallarate comune in sostegno transitorio) 103 Parah s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Gallarate comune in sostegno transitorio) 104 Parah s.p.a. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Gallarate comune in sostegno transitorio) 121 Tessilplastica s.r.l. In base a quanto stabilito al punto 6 «Tipologia di intervento ammissibile» del bando la domanda non è ammissibile poiché la manifestazione fieristica ha avuto luogo nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di contributo (data Fiera 30 gennaio 2 febbraio 2004 – data presentazione domanda 30 marzo 2005) 148 Bioservice s.p.a. L’azienda non ha provveduto a fornire gli originali delle fatture cosı̀ come stabilito nella sez. «Erogazioni» dell’allegato C «Linee Guida per la rendicontazione» del bando. 150 Frigerio Viaggi s.r.l. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Giussano) 151 Frigerio Viaggi Network s.r.l. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Giussano) RAGIONE SOCIALE MOTIVAZIONE La manifestazione oggetto della domanda non si configura come «manifestazione fieristica internazionale» (come previsto al punto 6 «Tipologia di intervento ammissibile» del bando) In base a quanto stabilito al punto 6 «Tipologia di intervento ammissibile» del bando il progetto non è ammissibile poiché l’azienda ha partecipato alla manifestazione fieristica oggetto della domanda di contributo in qualità di «ospite» presso lo stand del proprio agente. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva a Gallarate comune in sostegno transitorio) In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva a Gallarate comune in sostegno transitorio) L’azienda non ha provveduto a fornire gli originali delle fatture (o copie dichiarate conformi dal fornitore) cosı̀ come stabilito nella sez. «Erogazioni» dell’allegato C «Linee Guida per la rendicontazione» del bando. In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva a Biassono) In base a quanto stabilito al punto 6 «Tipologia di intervento ammissibile» del bando la domanda non è ammissibile poiché la manifestazione fieristica ha avuto luogo nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di contributo (data Fiera 7-10 marzo 2004 – data presentazione domanda 29 marzo 2005) In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Busto Arsizio – Zona Censuaria 96 – in comune in sostegno transitorio) Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Numero progetto 152 Album s.r.l. 153 Album s.r.l. 154 Album s.r.l. 155 Album s.r.l. 157 S.H.S. 158 Valtorta Luciano e C. s.n.c. 163 Extrema s.r.l. – 3954 – RAGIONE SOCIALE [BUR20050120] MOTIVAZIONE In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Biassono) In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Biassono) In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Biassono) In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Biassono) Il soggetto richiedente il contributo non è in possesso del requisito soggettivo di cui al punto 4 «Soggetti beneficiari» del bando approvato con decreto n. 23166 del 22 dicembre 2004. Opera nel settore di cui alla lettera K 72.2 (classificazione ISTAT delle attività economiche – ATECO 2002) «Realizzazione di software e consulenza informatica» In base a quanto stabilito alla lettera a) punto 4 «Soggetti Beneficiari» del bando la domanda di contributo non è ammissibile poiché il soggetto richiedente non ha unità produttiva localizzata nei comuni inclusi nelle aree Obiettivo 2, comprendenti i comuni in area 87.3C (sede unità produttiva Lissone) L’azienda non ha provveduto a fornire gli originali delle fatture (o copie dichiarate conformi dal fornitore) cosı̀ come stabilito nella sez. «Erogazioni» dell’allegato C «Linee Guida per la rendicontazione» del bando. [4.7.0] D.d.s. 27 settembre 2005 - n. 14016 Reiscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Ca’ Granda-Società Cooperativa Sociale» avente sede a Teglio (SO) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «Ca’ Granda-Società Cooperativa Sociale» avente sede a Teglio (SO) è reiscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali nella Sezione A, al foglio 382 n. progressivo 764; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione, entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’articolo 2 della legge n. 381/1991; 3. copia del presente provvedimento è trasmesso alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Sondrio ed è pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050121] Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 [4.7.0] D.d.s. 27 settembre 2005 - n. 14017 Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Soccorso Italia Soc. Coop. Sociale» con sede a Paderno Dugnano (MI) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «Soccorso Italia Soc. Coop. Sociale», con sede in via Ampere 1 – 20037 Paderno Dugnano (MI) –, codi- ce fiscale e partita IVA n. 04591370962 è iscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione «A» al foglio n. 438, numero progressivo 875; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione, entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; • di comunicare alla Regione – entro il mese di dicembre 2005 l’inizio dell’attività ed il personale in essa impiegato inviando la documentazione attestante il rapporto di lavoro; 3. copia del presente provvedimento è trasmessa alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Milano ed è pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050122] [4.7.0] D.d.s. 27 settembre 2005 - n. 14018 Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Il Maggiolino Cooperativa Sociale a r.l. – ONLUS» con sede a Campospinoso (PV) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «Il Maggiolino Cooperativa Sociale a r.l.», con sede in via Alberici 1 – 27040 Campospinoso (PV) –, codice fiscale e partita IVA n. 02081070183 è iscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione «A» al foglio n. 438, numero progressivo 876; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3955 – – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione, entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; 3. copia del presente provvedimento è trasmessa alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Pavia ed è pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050123] [4.7.0] D.d.s. 27 settembre 2005 - n. 14019 Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Le Case di Hogwarts Società Cooperativa Sociale a r.l. – ONLUS» avente sede a Vellezzo Bellini (PV) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «Le Case di Hogwarts Società Cooperativa Sociale a r.l. – ONLUS», con sede in via Matteotti 17 – 27010 Vellezzo Bellini (PV), codice fiscale e partita IVA n. 02054390188 è iscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione «A» al foglio n. 439, numero progressivo 877; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione, entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; • di comunicare alla Regione – entro il mese di ottobre 2005 l’inizio dell’attività ed il personale in essa impiegato inviando la documentazione attestante il rapporto di lavoro; 3. copia del presente provvedimento è trasmessa alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Pavia ed è pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050124] [4.7.0] D.d.s. 27 settembre 2005 - n. 14020 Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Cooperativa Sociale E.QU.O. Efficienza e Qualità per le organizzazioni ONLUS» con sede a Lodi IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «Cooperativa Sociale E.QU.O. Efficienza e Qualità per le organizzazioni ONLUS» con sede in viale Italia 54 – 26900 Lodi, codice fiscale e partita IVA n. 04601570965 è iscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione «B» al foglio 253 numero progressivo 506; Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa, Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – certificazione relativa ai soggetti svantaggiati ai sensi dell’art. 4 della legge n. 381/1991; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; – la diminuzione della percentuale delle persone svantaggiate come indicato al secondo comma dell’art. 4 della legge n. 381/1991; 3. copia del presente provvedimento è trasmessa alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Generale del Lavoro di Lodi ed è pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050125] [4.7.0] D.d.s. 27 settembre 2005 - n. 14021 Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Unione per il Lavoro Cooperativa Sociale» con sede a Pavia IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «Unione per il Lavoro Cooperativa Sociale» con sede in v.le Montegrappa 15 – 27100 Pavia, codice fiscale e partita IVA n. 01779900180 è iscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione «B» al foglio 254 numero progressivo 507; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa, Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – certificazione relativa ai soggetti svantaggiati ai sensi dell’art. 4 della legge n. 381/1991; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; – la diminuzione della percentuale delle persone svantaggiate come indicato al secondo comma dell’art. 4 della legge n. 381/1991; 3. copia del presente provvedimento è trasmessa alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Generale del Lavoro di Pavia ed è pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050126] [4.7.0] D.d.s. 27 settembre 2005 - n. 14022 Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – 3956 – Sociale «A.C.C.E.S.SO. – Agenziastampa di comunicazione per i consumi etici, sociali e solidali Cooperativa Sociale a r.l.» con sede a Milano IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale A.C.C.E.S.SO. – Agenziastampa di comunicazione per i consumi etici, sociali e solidali Cooperativa Sociale a r.l. Cooperativa Sociale con sede in via Angera 3 – 20125 Milano, codice fiscale e partita IVA n. 03358550964 è iscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione «B» al foglio 254 numero progressivo 508; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa, Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – certificazione relativa ai soggetti svantaggiati ai sensi dell’art. 4 della legge n. 381/1991; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; – la diminuzione della percentuale delle persone svantaggiate come indicato al secondo comma dell’art. 4 della legge n. 381/1991; 3. copia del presente provvedimento è trasmessa alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Generale del Lavoro di Milano ed è pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050127] [4.7.0] D.d.s. 28 settembre 2005 - n. 14184 Iscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «E.S.T.I.A. – Società Cooperativa Sociale a r.l.» con sede a Bollate (MI) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «E.S.T.I.A. – Società Cooperativa Sociale a r.l.» con sede in via C. Belgioioso 120 – 20021 Bollate (MI), codice fiscale e partita IVA n. 03963800960 è iscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali alla Sezione «B» al foglio 255 numero progressivo 509; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa, Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – certificazione relativa ai soggetti svantaggiati ai sensi dell’art. 4 della legge n. 381/1991; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si ri- Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 scontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; – la diminuzione della percentuale delle persone svantaggiate come indicato al secondo comma dell’art. 4 della legge n. 381/1991; 3. copia del presente provvedimento è trasmessa alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Generale del Lavoro di Milano ed è pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050128] [4.7.0] D.d.s. 30 settembre 2005 - n. 14278 Reiscrizione nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 18 novembre 2003, n. 21, della Cooperativa Sociale «Cooperativa Sociale Coop. New Operator» avente sede a Ferrera Erbognone (PV) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la Cooperativa Sociale «Cooperativa Sociale Coop. New Operator» avente sede a Ferrera Erbognone (PV) è reiscritta nell’Albo regionale delle Cooperative Sociali nella Sezione «A», al foglio 233 n. progressivo 466; 2. è fatto obbligo alla Cooperativa: • di presentare annualmente alla Regione Lombardia – Direzione Generale Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione – entro trenta giorni dal termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi: – il bilancio consuntivo, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale e il Verbale dell’Assemblea; – nota informativa relativa all’attività svolta, alle caratteristiche professionali degli operatori, alla composizione della base sociale ed alle modalità di utilizzo di eventuali contributi regionali, al fine della verifica del permanere dei requisiti di iscrizione; • di comunicare alla Regione, entro i successivi trenta giorni dell’avvenuta variazione, ogni modifica riguardante: – lo statuto; – la composizione della compagine sociale, qualora si riscontri una variazione del rapporto tra soci ordinari e soci volontari cosı̀ come previsto dall’art. 2 della legge n. 381/1991; 3. copia del presente provvedimento è trasmesso alla Cooperativa Sociale e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Sondrio ed è pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio [BUR20050129] [4.7.0] D.d.s. 11 ottobre 2005 - n. 14915 Cancellazione dall’Albo regionale delle Cooperative Sociali, ai sensi della l.r. 21/2003 della Cooperativa Sociale «Il Roseto Cooperativa Sociale» avente sede a Brembate (BG) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA COOPERAZIONE, IMPRENDITORIA GIOVANILE E NUOVA IMPRESA Omissis Decreta 1. la cancellazione dalla Sezione «B» foglio n. 18, numero progressivo 235, dell’Albo regionale delle Cooperative Sociali della Cooperativa Sociale «Il Roseto Cooperativa Sociale» con sede in piazza della Chiesa n. 1 – 24041 Brembate (BG), codice fiscale e partita IVA n. 02300140163, per effetto di fusione mediante incorporazione nella Cooperativa Sociale «La Solidarietà Cooperativa Sociale a r.l.» con sede a Dalmine (BG); 2. il presente provvedimento è notificato alla Cooperativa Sociale, alla Prefettura di Bergamo e alla Direzione Provinciale del Lavoro di Bergamo ed è pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente: Franco Cocquio Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia D.G. Infrastrutture e mobilità [BUR20050130] Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3957 – CONSIGLIO REGIONALE [5.2.1] D.d.u.o. 5 ottobre 2005 - n. 14545 Decreto di approvazione in linea tecnica ed economica del progetto definitivo del nuovo impianto di lavaggio treni presso il deposito di Novate Milanese della linea ferroviaria in concessione a FNME Bovisa-Saronno IL DIRIGENTE DI UNITÀ ORGANIZZATIVA [BUR20050131] Albo dei dirigente del Consiglio regionale – Ottobre 2005 ALBO DEI DIRIGENTI DEL CONSIGLIO REGIONALE Ottobre 2005 SEZIONE I ELENCO DEI DIRIGENTI IN ORDINE ALFABETICO E POSIZIONE GIURIDICA Omissis Decreta 1. di approvare in linea tecnica ed economica il progetto definitivo del nuovo impianto di lavaggio treni presso il deposito di Novate Milanese della linea ferroviaria Bovisa-Saronno, inserito nel programma generale di potenziamento degli impianti a servizio della rete ferroviaria in concessione a FNME, redatto dalla Società Ferrovie Nord Milano Ingegneria e depositato presso la Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, Unità Organizzativa Infrastrutture Ferroviarie e Metropolitane (il cui Elenco elaborati – Allegato 2 (omissis) (1) – costituisce parte integrante del presente decreto), per un importo totale di C 9.804.211,27 comprensivo di lavori, somme a disposizione e IVA sulle spese generali, come risultante dal quadro economico allegato (Allegato 3 (omissis) (1) – che costituisce parte integrante del presente decreto); 2. che l’importo totale di C 9,804.211,27 è al netto dell’IVA sui lavori sostenuta dalla società appaltante e dalla stessa recuperabile mediante i meccanismi di detrazione di cui all’art. 19 del d.P.R. 633/72 ovvero mediante richiesta di rimborso ai sensi dell’art. 30 del medesimo d.P.R. 633/72 e al lordo dell’IVA sulle spese generali; 3. che l’importo per la realizzazione delle opere, di cui al punto 1, è a carico dei fondi da trasferirsi dallo Stato alla Regione a seguito della rimodulazione dell’«Accordo ai sensi dell’articolo 4 del d.lgs. 281/97 ai fini dell’attuazione dell’articolo 15 del d.lgs. 422/97 in materia di investimenti nel settore dei trasporti tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Lombardia» sottoscritto il 12 novembre 2002 (Allegato 3 – scheda 14); 4. che le opere di cui al punto 1 sono dichiarate di pubblica utilità nonché indifferibili ed urgenti ai sensi dell’art. 23 comma 3-sexies della l.r. 29 ottobre 1998 n. 22 e successive modifiche e integrazioni; 5. che l’affidamento dei lavori per la realizzazione degli interventi di cui al punto 1 è subordinato all’emissione del nulla osta ai fini della sicurezza ferroviaria da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Servizi Integrati Infrastrutture e Trasporti SIIT Lombardia e Liguria; 6. di provvedere altresı̀ alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presente atto. Il dirigente dell’unità organizzativa infrastrutture ferroviarie: Mario Piana (1) Gli originali allegati al decreto e non presenti su questo bollettino possono essere consultati presso la D.G. Infrastrutture e Mobilità – U.O. Infrastrutture Ferroviarie. [1.4.2] Com.r. 17 ottobre 2005 - n. 131 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 AJELLI FULVIA APOLLONIO ROBERTA BERTOLAMI FRANCESCA BURATTI GIOVANNI CAROLA ELVIRA CEFALÀ MARIA CERRANI NICOLETTA COGLIATI GIOVANNI DANTINO GIUSEPPINA DELLA TORRE MASSIMILIANO FAGOTTO FEDERICO FIENGO MARILENA FIERAMOSCA PINA MAGNABOSCO SILVANA 15 MANZONI GIUSEPPE 16 MOLINA ISABELLA 17 18 19 20 21 22 23 24 MORO DANIELA NAVA CARLO PAGLIARDI EDOARDO PALTRINIERI M. EMILIA QUAGLINI MARIO SCATTOLIN ALVARO SNIDER SILVIA TRAVANI JUNA 25 TURTURIELLO ANTONELLO 26 VERZEGNASSI MARGHERITA 27 VILLA ANGELO 28 VITALE ALFREDO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO in comando IN RUOLO in comando IN RUOLO in comando IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO in aspettativa IN RUOLO cessato dal 1/10/2005 IN RUOLO IN RUOLO IN RUOLO ——— • ——— SEZIONE II ELENCO DEI DIRIGENTI PER ANZIANITÀ DI SERVIZIO Alle date indicate è stata acquisita la qualifica dirigenziale; i precedenti incarichi di natura dirigenziale e di responsabilità sono riportati nei singoli curricula VERZEGNASSI MARGHERITA VILLA ANGELO SCATTOLIN ALVARO AJELLI FULVIA APOLLONIO ROBERTA BURATTI GIOVANNI COGLIATI GIOVANNI DELLA TORRE MASSIMILIANO MORO DANIELA PALTRINIERI M. EMILIA VITALE ALFREDO CERRANI NICOLETTA NAVA CARLO 01.01.1983 01.01.1983 19.04.1983 14.12.1984 14.12.1984 14.12.1984 14.12.1984 14.12.1984 14.12.1984 14.12.1984 14.12.1984 14.12.1984 04.02.1986 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia FAGOTTO FEDERICO PAGLIARDI EDOARDO QUAGLINI MARIO CAROLA ELVIRA TRAVANI JUNA BERTOLAMI FRANCESCA CEFALÀ MARIA DANTINO GIUSEPPINA FIENGO MARILENA MAGNABOSCO SILVANA MOLINA ISABELLA SNIDER SILVIA FIERAMOSCA PINA MANZONI GIUSEPPE Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3958 – 01.12.1987 01.12.1987 01.12.1987 01.12.1994 19.11.1997 01.10.1998 01.10.1998 01.10.1998 01.10.1998 01.10.1998 01.10.1998 08.02.1999 01.01.2000 30.08.1983 ——— • ——— SEZIONE III ELENCO DEI DIRIGENTI PER POSIZIONE ORGANIZZATIVA SEGRETARIO GENERALE DIRETTORI DI PROGETTO NAVA CARLO ALDO DIRIGENTI DI STAFF VERZEGNASSI MARGHERITA DIRIGENTI DI SERVIZIO BURATTI GIOVANNI COGLIATI GIOVANNI DANTINO GIUSEPPINA FIENGO MARILENA NAVA CARLO ALDO PALTRINIERI M. EMILIA SCATTOLIN ALVARO SNIDER SILVIA DIRIGENTI D’UFFICIO AJELLI FULVIA APOLLONIO ROBERTA BERTOLAMI FRANCESCA CAROLA ELVIRA CEFALÀ MARIA CERRANI NICOLETTA DELLA TORRE MASSIMILIANO FAGOTTO FEDERICO FIERAMOSCA PINA MORO DANIELA PAGLIARDI EDOARDO QUAGLINI MARIO VILLA ANGELO VITALE ALFREDO ——— • ——— SEZIONE IV ELENCO DEI DIRIGENTI NON IN SERVIZIO (Comandati presso altri Enti, in aspettativa, sospesi, collocati in disponibilità, altro) MAGNABOSCO SILVANA MANZONI GIUSEPPE MOLINA ISABELLA TRAVANI JUNA ——— • ——— SEZIONE V ELENCO DEI DIRIGENTI DI ALTRI ENTI PUBBLICI IN POSIZIONE DI COMANDO PRESSO LE STRUTTURE DEL CONSIGLIO REGIONALE FERMO GIORGIO ELENCO DEI DIRIGENTI ASSUNTI CON CONTRATTO A TERMINE ////// G) PROVVEDIMENTI DI ALTRI ENTI [BUR20050132] Provv. altri Enti n. 43/1-Se.O. 2005 A.I.PO – Agenzia Interregionale per il fiume Po – Decreto prot. n. 17508 del 19 settembre 2005 – (CR-E-793) Lavori di risezionamento idraulico del fiume Serio centro abitato di Crema e Casale Cremasco (CR) – Ordinanza Ministeriale n. 3258/2002 Estratto del Decreto di pronuncia dell’espropriazione anticipata con determinazione urgente dell’indennità UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI – IL DIRIGENTE Omissis – Dato atto che sussistono i presupposti per la determinazione urgente dell’indennità, previsti dall’art. 22 comma 1 del d.P.R. n. 327/2001; – Accertato che la pubblica utilità, dichiarata con Determina 25 agosto 2004 n. 1511 del Dirigente A.I.PO ha efficacia fino alla data del 25 agosto 2009; Omissis DECRETA Art. 1 – Sono espropriati, con la condizione sospensiva di cui al successivo art. 5, a favore del Demanio Pubblico – Opere idrauliche (beneficiario dell’espropriazione) gli immobili occorrenti per l’adeguamento dell’officiosità idraulica dell’alveo fiume Serio, in comune di Casale Cremasco (CR) località Ponte S.P. n. 12 ed identificati come nel seguente elenco di determinazione dell’indennità. L’indennità da corrispondere, ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 327/2001 agli aventi diritto, è indicata come di seguito: Proprietario Consorzio Irriguo Roggia Babbiona Fg. Mapp. 8 55 Comune Casale CremascoVidolasco Superficie esproprio mq 3460 Totale indennità provvisoria C 1.280,20 (diconsi euro milleduecentottanta/20) Art. 2 – Omissis. Art. 3 – Omissis. Art. 4 – Omissis. Art. 5 – Omissis. Art. 6 – Omissis. Parma, 19 settembre 2005 Il dirigente dell’ufficio espropri: Luigi Pesce Estratto del Decreto di pronuncia dell’espropriazione anticipata con determinazione urgente dell’indennità UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI – IL DIRIGENTE Omissis DECRETA – Dato atto che sussistono i presupposti per la determinazione urgente dell’indennità, previsti dall’art. 22 comma 1 del d.P.R. n. 327/2001; – Accertato che la pubblica utilità, dichiarata con Determina 25 agosto 2004 n. 1511 del Dirigente A.I.PO ha efficacia fino alla data del 25 agosto 2009; Omissis DECRETA Art. 1 – Sono espropriati, con la condizione sospensiva di cui al successivo art. 5, a favore del Demanio Pubblico – Opere idrauliche (beneficiario dell’espropriazione) gli immobili occorrenti per l’adeguamento dell’officiosità idraulica dell’alveo fiume Serio, in comune di Casale Cremasco (CR) località Ponte S.P. n. 12 ed identificati come nel seguente elenco di determinazione dell’indennità. L’indennità da corrispondere, ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 327/2001 agli aventi diritto, è indicata come di seguito: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Proprietario Fg. Mapp. Manzoni Luigina Propr. 1/6 8 57 8 58 8 59 11 1 Comune Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Superficie esproprio mq 800 mq 2390 mq 330 mq 10470 Totale indennità provvisoria C 862,71 (diconsi euro ottocentosessantadue/71) Art. 2 – Omissis. Art. 3 – Omissis. Art. 4 – Omissis. Art. 5 – Omissis. Art. 6 – Omissis. Parma, 19 settembre 2005 Il dirigente dell’ufficio espropri: Luigi Pesce Estratto del Decreto di pronuncia dell’espropriazione anticipata con determinazione urgente dell’indennità UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI – IL DIRIGENTE Omissis – Dato atto che sussistono i presupposti per la determinazione urgente dell’indennità, previsti dall’art. 22 comma 1 del d.P.R. n. 327/2001; – Accertato che la pubblica utilità, dichiarata con Determina 25 agosto 2004 n. 1511 del Dirigente A.I.PO ha efficacia fino alla data del 25 agosto 2009; Omissis DECRETA Art. 1 – Sono espropriati, con la condizione sospensiva di cui al successivo art. 5, a favore del Demanio Pubblico – Opere idrauliche (beneficiario dell’espropriazione) gli immobili occorrenti per l’adeguamento dell’officiosità idraulica dell’alveo fiume Serio, in comune di Casale Cremasco (CR) località Ponte S.P. n. 12 ed identificati come nel seguente elenco di determinazione dell’indennità. L’indennità da corrispondere, ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 327/2001 agli aventi diritto, è indicata come di seguito: Proprietario Festini Pietro Propr. 1/6 Fg. Mapp. 8 57 8 58 8 59 11 1 Comune Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3959 – Superficie esproprio mq 800 mq 2390 mq 330 mq 10470 Totale indennità provvisoria C 862,71 (diconsi euro ottocentosessantadue/71) Art. 2 – Omissis. Art. 3 – Omissis. Art. 4 – Omissis. Art. 5 – Omissis. Art. 6 – Omissis. Parma, 19 settembre 2005 Il dirigente dell’ufficio espropri: Luigi Pesce Estratto del Decreto di pronuncia dell’espropriazione anticipata con determinazione urgente dell’indennità UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI – IL DIRIGENTE Omissis – Dato atto che sussistono i presupposti per la determinazione urgente dell’indennità, previsti dall’art. 22 comma 1 del d.P.R. n. 327/2001; – Accertato che la pubblica utilità, dichiarata con Determina 25 agosto 2004 n. 1511 del Dirigente A.I.PO ha efficacia fino alla data del 25 agosto 2009; Omissis DECRETA Art. 1 – Sono espropriati, con la condizione sospensiva di cui al successivo art. 5, a favore del Demanio Pubblico – Opere idrauliche (beneficiario dell’espropriazione) gli immobili occorrenti per l’adeguamento dell’officiosità idraulica dell’alveo fiume Serio, in comune di Casale Cremasco (CR) località Ponte S.P. n. 12 ed identificati come nel seguente elenco di determinazione dell’indennità. L’indennità da corrispondere, ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 327/2001 agli aventi diritto, è indicata come di seguito: Proprietario Fg. Mapp. Festini Luciano Propr. 1/6 8 57 8 58 8 59 11 1 Comune Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Superficie esproprio mq 800 mq 2390 mq 330 mq 10470 Totale indennità provvisoria C 862,71 (diconsi euro ottocentosessantadue/71) Art. 2 – Omissis. Art. 3 – Omissis. Art. 4 – Omissis. Art. 5 – Omissis. Art. 6 – Omissis. Parma, 19 settembre 2005 Il dirigente dell’ufficio espropri: Luigi Pesce Estratto del Decreto di pronuncia dell’espropriazione anticipata con determinazione urgente dell’indennità UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI – IL DIRIGENTE Omissis – Dato atto che sussistono i presupposti per la determinazione urgente dell’indennità, previsti dall’art. 22 comma 1 del d.P.R. n. 327/2001; – Accertato che la pubblica utilità, dichiarata con Determina 25 agosto 2004 n. 1511 del Dirigente A.I.PO ha efficacia fino alla data del 25 agosto 2009; Omissis DECRETA Art. 1 – Sono espropriati, con la condizione sospensiva di cui al successivo art. 5, a favore del Demanio Pubblico – Opere idrauliche (beneficiario dell’espropriazione) gli immobili occorrenti per l’adeguamento dell’officiosità idraulica dell’alveo fiume Serio, in comune di Casale Cremasco (CR) località Ponte S.P. n. 12 ed identificati come nel seguente elenco di determinazione dell’indennità. L’indennità da corrispondere, ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 327/2001 agli aventi diritto, è indicata come di seguito: Proprietario Fg. Mapp. Festini Gian Franco Propr. 1/6 8 57 8 58 8 59 11 1 Comune Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Superficie esproprio mq 800 mq 2390 mq 330 mq 10470 Totale indennità provvisoria C 862,71 (diconsi euro ottocentosessantadue/71) Art. 2 – Omissis. Art. 3 – Omissis. Art. 4 – Omissis. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Art. 5 – Omissis. Art. 6 – Omissis. Parma, 19 settembre 2005 Proprietario Il dirigente dell’ufficio espropri: Luigi Pesce Estratto del Decreto di pronuncia dell’espropriazione anticipata con determinazione urgente dell’indennità UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI – IL DIRIGENTE Omissis – Dato atto che sussistono i presupposti per la determinazione urgente dell’indennità, previsti dall’art. 22 comma 1 del d.P.R. n. 327/2001; – Accertato che la pubblica utilità, dichiarata con Determina 25 agosto 2004 n. 1511 del Dirigente A.I.PO ha efficacia fino alla data del 25 agosto 2009; Omissis DECRETA Art. 1 – Sono espropriati, con la condizione sospensiva di cui al successivo art. 5, a favore del Demanio Pubblico – Opere idrauliche (beneficiario dell’espropriazione) gli immobili occorrenti per l’adeguamento dell’officiosità idraulica dell’alveo fiume Serio, in comune di Casale Cremasco (CR) località Ponte S.P. n. 12 ed identificati come nel seguente elenco di determinazione dell’indennità. L’indennità da corrispondere, ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 327/2001 agli aventi diritto, è indicata come di seguito: Proprietario Cappelletti Regina Propr. 1/6 Serie Ordinaria - N. 43 - 24 ottobre 2005 – 3960 – Fg. Mapp. 8 57 8 58 8 59 11 1 Comune Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Superficie esproprio mq 800 mq 2390 mq 330 mq 10470 Totale indennità provvisoria C 862,71 (diconsi euro ottocentosessantadue/71) Art. 2 – Omissis. Art. 3 – Omissis. Art. 4 – Omissis. Art. 5 – Omissis. Art. 6 – Omissis. Parma, 19 settembre 2005 Il dirigente dell’ufficio espropri: Luigi Pesce Estratto del Decreto di pronuncia dell’espropriazione anticipata con determinazione urgente dell’indennità UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI – IL DIRIGENTE Omissis – Dato atto che sussistono i presupposti per la determinazione urgente dell’indennità, previsti dall’art. 22 comma 1 del d.P.R. n. 327/2001; – Accertato che la pubblica utilità, dichiarata con Determina 25 agosto 2004 n. 1511 del Dirigente A.I.PO ha efficacia fino alla data del 25 agosto 2009; Omissis DECRETA Art. 1 – Sono espropriati, con la condizione sospensiva di cui al successivo art. 5, a favore del Demanio Pubblico – Opere idrauliche (beneficiario dell’espropriazione) gli immobili occorrenti per l’adeguamento dell’officiosità idraulica dell’alveo fiume Serio, in comune di Casale Cremasco (CR) località Ponte S.P. n. 12 ed identificati come nel seguente elenco di determinazione dell’indennità. L’indennità da corrispondere, ai sensi dell’art. 40 del d.P.R. n. 327/2001 agli aventi diritto, è indicata come di seguito: Berlendis Angela Propr. 1/6 Fg. Mapp. 8 57 8 58 8 59 11 1 Comune Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Casale CremascoVidolasco Superficie esproprio mq 800 mq 2390 mq 330 mq 10470 Totale indennità provvisoria C 862,71 (diconsi euro ottocentosessantadue/71) Art. 2 – Omissis. Art. 3 – Omissis. Art. 4 – Omissis. Art. 5 – Omissis. Art. 6 – Omissis. Parma, 19 settembre 2005 Il dirigente dell’ufficio espropri: Luigi Pesce