GEODINAMICA: STORIA E PROBLEMI Giorgio Ranalli Department
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GEODINAMICA: STORIA E PROBLEMI Giorgio Ranalli Department
*(2',1$0,&$6725,$(352%/(0, *LRUJLR5DQDOOL 'HSDUWPHQWRI(DUWK6FLHQFHV&DUOHWRQ8QLYHUVLW\ 2WWDZD.6%&DQDGD La JHRGLQDPLFDtratta dei processi risultanti in fenomeni geologici a grande scala, quali la deriva dei continenti, la tettonica a placche, la formazione di catene di montagne, la flessura della litosfera, il vulcanismo e la sismicita’. Una comprensione di questi fenomeni e’ necessaria per un’analisi corretta di questioni collegate a risorse ambientali e rischi di catastrofi naturali. Tre differenti approcci metodologici sono possibili nell’analisi di processi geodinamici: RVVHUYD]LRQH(raccolta e analisi dei dati), PRGHOOLDQDORJLFL (costruzione di modelli a scala), e PRGHOOLQXPHULFL(generalmente facendo uso dei principi della meccanica dei continui). Lo sviluppo di questi differenti tipi di approccio sara’ illustrato scegliendo esempi storici che, illustrando l’evoluzione della scienza, ne mettono in luce le problematiche. Riguardo al ruolo dell’osservazione, verra’ ricordato il lavoro di -DPHV+XWWRQche, alla fine del diciottesimo secolo, propose una 7KHRU\RIWKH(DUWKcontenente alcuni dei principi fondamentali che hanno contribuito ad orientare gli studi geologici nel loro complesso negli ultimi due secoli. L’approccio analogico verra’ illustrato ricordando gli studi di tettonica sperimentale di 6LU-DPHV+DOO agli inizi del diciannovesimo secolo, che introdussero il concetto di VFDOHPRGHOnello studio dei processi geodinamici. L’approccio numerico, basato sulla soluzione di equazioni differenziali – con appropriate condizioni al contorno – descriventi, in maniera approssimata ma quantitativa, il fenomeno in esame, si e’ sviluppato essenzialmente nell’ultimo mezzo secolo: ne sara’ fornito un esempio riguardante le determinazione della temperatura nella litosfera, che ha importanti applicazioni nella produzione di energia geotermica.