ionale - Consiglio Regionale dell`Umbria | Banca dati leggi regionali
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REGIONE DELL'UMBRIA ionale Atti Consiliari VII ATTO M LEGISLATURA N. 273 OZIONE dei Consiglieri TIPPOLOTTI E VINTI “Mantenimento della previsione del1‘autonomia di gestione del1‘ente locale nei servizi pubblici di rilevanza industriale - Richiesta di modificazione del disegno di legge n. 7042all’esame della Camera dei Deputati” Depositato alla Presidenzadel Consiglio regionale il 24.10.2000 Trasmessoai Consiglieri regionali e al Presidente della Giunta regionale il 24.IO.2000 REGIONE DELL’UMERLA CONSIGLIO REGIONALE Palazzo Cesaroni - Piazza Italia, 2 06121 Perugia - Tel. 075/5761 Gruppo Rifondazione Comunista il Consigliere Perugia, lunedì 23 ottobre 2000 MOZIONE di iniziativa dei consiglieri Mauro Tippolotti e Stefano Vinti “Mantenimento dell’autonomia di gestione dell’ente locale nei servizi pubblici di rilevanza industriale. Richiesta di modifica del ddl7042 in discussione alla Camera dei deputati” CONSIDERATO CHE i servizi pubblici locali furono tidati alla gestione pubblica a partire dal 1903, rilevando una precedente fallimentare e corrotta gestione privata; la definizione di servizio pubblico caratterizza materie e prestazioni primarie per la vita dei cittadini. VISTO CHE tali beni e servizi investono la sfera dei diritti individuali e collettivi e che devono soddisfare i bisogni insopprimibili indipendentemente dalle possibilità economiche disponibili. ACCERTATOCHE è compito degli Enti Locali provvedere alla distribuzione universale e non discriminatoria, sul proprio territorio, di beni e servizi, ricorrendo a diverse forme di gestione, scelte sulla base di valutazioni economiche e sociali. CONSIDERATO CHE il Senato ha licenziato un ddl (4014), oggi all’esame della Camera (7042), in cui si stabilisce l’obbligatorietà di privatizzare i servizi pubblici locali di rilevanza industriale (acqua, gas, energia, rifiuti, trasporti) e disponendo l’affidamento tramite gara. ACCERTATO CHE tale meccanismo mette a rischio l’universalità dei servizi e migliaia di posti di lavoro, riducendo, tra l’altro, esperienze sociali e professionafità altissime a variabili dipendenti della redditività imprenditoriale; che la disposizione di obbligatorietà di affidamento tramite gara è lesiva in modo sostanziale dell’autonomia di scelta degli enti locali sulle forme di gestione, poiché prevede l’esclusione della gestione diretta e impone una unica soluzione che non tiene conto delle specificità locali e delle realtà in cui i servizi pubblici a gestione diretta o a partecipazione pubblica -garantiscono elevati standard di qualità ed efficienza. TENUTO CONTO CHE l’assemblea nazionale dell’ Arici, che si è tenuta a Verona dal 4 al 7 ottobre scorso, ha approvato una mozione che chiede alla Camera dei deputati di modificare il testo del ddl 7042 per reintrodurre l’autonomia di scelta da parte degli enti locali in relazione alle forme di gestione, mantenendo il testo originario dell’art. 22 della legge 142190, nonché di reintrodurre, tra le facoltà dell’ente locale, la procedura di affidamento diretto dei propri servizi a propri enti strumentali o a società a prevalente capitale pubblico; che il Consiglio Regionale del Molise, nella seduta del 3 ottobre 2000, ha approvato una mozione che richiede la modifica del ddl 7042 in discussione alla Camera dei deputati per mantenere l’autonomia di gestione dell’ente locale nei servizi pubblici a carattere economico e la possibilità della gestione diretta o tramite società miste. IL CONSIGLIO REGIONALE DELL’UME3RIA l l Chiede alla Camera dei Deputati di modificare il testo del ddl licenziato dal senato, reintroducendo l’autonomia di scelta da parte degli enti locali in relazione alle forme di gestione, mantenendo, in tal senso, il testo originario dell’art. 22 della Legge 142190. Di reintrodurre, tra le facoltà dell’Ente Locale, la procedura di affidamento diretto dei propri servizi a propri enti strumentali o società a prevalente capitale pubblico. IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE l l A trasmettere il presente dispositivo al Parlamento attraverso le Presidenze di Camera e Senato. Ad adoperarsi, assumendo le necessarie iniziative politiche, affinché sia attuata la presente mozione. 1 consiglieri Mauro Tippolotti Stefano Vinti