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Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 23
Dicembre 2013
www.indicatoreweb.it
MIRANDOLESE
mirandola
Gli orti urbani
si presentano
Giovedì 9 gennaio 2014 si svolgerà a Mirandola,
presso la sala consiliare del municipio di via Giolitti, alle 20,30, un
incontro aperto a
tutta la cittadinanza per la presentazione del progetto
“Parco della Ricostruzione” e, in particolare, degli orti urbani. A illustrare
l’iniziativa insieme all’Assessore
all’Ambiente Enrico Dotti, sarà l’Associazione Onlus “La Pica”. La serata
sarà l'occasione per gettare le fondamenta di una nuova associazione che
si occuperà della gestione e della cura
degli orti, in collaborazione con l'Amministrazione comunale. Pertanto,
chi fosse interessato, come cittadino
o come associazione di volontariato
intenzionata ad aderire all'iniziativa,
è invitato a partecipare.
Prosegue il percorso di condivisione con i cittadini nelle scelte che riguardano la città
«Ricostruiamo insieme Mirandola»
In due serate alle scuole medie sono state presentate le linee guida per la rinascita
foto Al Barnardon
medolla
prima pietra
alla Gambro
mostra
Immagina Mirandola
a Palazzo Pini
Sarà visitabile fino al 15 gennaio
a Palazzo Pini a Mirandola la mostra
delle idee e dei progetti del concorso
“Immagina Mirandola”.
A pag. 11
E’ stato un percorso che ha coinvolto centinaia di mirandolesi in diversi incontri nelle frazioni e nel centro,
nel corso dei quali il Sindaco Maino
Benatti e gli Assessori comunali
hanno presentato il Piano della Ricostruzione e quelle che sono le linee
guida che renderanno Mirandola «più
bella e più sicura di prima». Con una
comune parola d’ordine: confronto e
condivisione con i cittadini.
Continua a pag. 3
Lo scorso 4 dicembre si è svolta
la cerimonia della posa della prima
pietra del nuovo stabilimento Gambro di Medolla, un importante segnale sulla via della ricostruzione della
Bassa. All’iniziativa erano presenti,
tra gli altri, Marco Zanasi e Silke
Lerche, rispettivamente site manager
e executive vicepresident operation
di Gambro, i Sindaci di Medolla
e Mirandola Filippo Molinari e
Maino Benatti, il presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari.
Continua a pag.7
2 · n. 23 - dicembre 2013
Tribuna
I lavori del Consiglio
comunale di Mirandola
nell’opinione
dei Capigruppo
golinelli-lega nord
«Sosteniamo le
nostre imprese»
Durante queste
festività, cerchiamo di sostenere le
nostre imprese, i
nostri lavoratori e
le nostre famiglie.
Facciamo attenzione alla provenienza e acquistiamo
prodotti italiani.
Sosteniamo gli esercizi commerciali
del centro storico e quelli delocalizzati
al di fuori della Circonvallazione. Non
è comprando prodotti cinesi nei centri
commerciali che si aiuta la nostra
gente. La politica sta provando a fare
passare il messaggio che bisogna
aiutare tutti, con particolare attenzione
agli ultimi arrivati e venuti apposta per
scroccare. Messaggio che rispediamo
al mittente; i primi da aiutare sono le
nostre famiglie in difficoltà e in questo
momento, a Mirandola, ce ne sono
tante! Auguro a tutti un buon Natale
e un sereno anno nuovo all'insegna
del cambiamento, che avrà bisogno
dell’impegno di tutti!
Guglielmo Golinelli
Capogruppo Lega Nord
barbieri-pd
«Parliamo di
Map e primarie»
In questi giorni
è balzato alla cronaca dei giornali
il tema dei Map
(Moduli Abitativi
Provvisori) grazie
anche all'intervento di “Striscia la
Notizia” e del suo
simpatico inviato Brumotti. Sono
state lanciate accuse di "sperpero di
denaro pubblico e di costi energetici
troppo alti" a carico di chi - purtroppo - è ancora costretto a far ricorso
a queste strutture. Credo sia utile,
al fine di comprendere il problema
senza lasciarlo tra il “sentito dire” e
frammentarie “notizie di corridoio”,
ricordare il percorso che l'Amministrazione comunale ha intrapreso fin
dall'inizio per affrontare l'emergenza.
Il punto di partenza che ha guidato
e guida la fase della ricostruzione è
stato quello di recuperare gli edifici
danneggiati per restituire ai cittadini
il loro abitato storico, la loro identità
urbana, evitando lo sviluppo di nuovi
quartieri e contestualmente assicurare
rapidamente un tetto a coloro che ne
avevano bisogno. L'esperienza fallimentare de L’Aquila ci ha convinto
che lo sradicamento delle persone dai
luoghi che hanno per loro significato
lo sviluppo di relazioni, abitudini,
sistemi di riferimento, alla lunga
produce emarginazione, impedisce
il riconoscimento della propria vita
come partecipazione alla vita della
comunità. Con questa idea, coinvolgendo nelle scelte coloro che non
avevano più la casa agibile, sono state
presentate ai cittadini interessati due
opzioni: 1) usufruire di un contributo
per un' autonoma sistemazione con
sostanziale copertura da parte del
Comune delle spese di affitto di una
nuova abitazione; 2) avere la possibilità di utilizzare un modulo abitativo
provvisorio, senza costo di affitto, per
il tempo necessario alla ricostruzione
della casa precedentemente abitata.
Da questo percorso, volutamente
lasciato fin dall'inizio aperto, occorre
partire per discutere seriamente dei
Map e del loro futuro.
continua a pag. 15
bellodi-fd'i
degiuli-spm
«Rialziamo con orgoglio la
«Un protocollo per contrastare
bandiera della cultura di destra» la violenza sulle donne»
Nel giorno della Festa
dell'Immacolata alle ore 18
l'Albero di Natale donato
da Folgaria a Mirandola in
segno di solidarietà è stato
filmato in video fra la nebbia
e pubblicato in Facebook
con queste parole: «Ora, la
domanda che si fanno in
tanti, compreso il sottoscritto, è: non
era il caso di metterlo nel cuore ferito
di Mirandola cioè in Centro davanti al
Municipio anziché in mezzo alla campagna dietro alla Coop e per giunta al
buio lontano da qualsiasi passaggio di
pedoni e automobili? Se si voleva sul
serio riportare i Mirandolesi in Centro,
questo bellissimo albero non sarebbe
servito da vera e propria attrattiva?». Vi
invito a visionarlo. Invece, nonostante
le luci e le insegne del Centro, che a
molti ricordano una discoteca di altri
tempi e non certamente l’atmosfera
natalizia, si è fotografata la ricostruzione…Inutili le assemblee per rendere
partecipi i cittadini di un progetto,
inutile voler far credere che ci si rende
disponibili ad una collaborazione, inutile continuar a dire bugie. I negozianti
non si “comprano” con due lampadine
che negli anni precedenti han dovuto
nonostante tutto pagarsi da soli. “Bisogna rilanciare il Centro!” Questo è lo
slogan che sentiamo da mesi. Ma fino a
quando i residenti non torneranno nelle
loro abitazioni come si può pensare che
il nostro Centro Storico riparta?? Snellire le pratiche burocratiche affinché i
cittadini possano veramente ricostruire
a costi minimi e soprattutto velocemente! Smettetela, cari amministratori, di
prendere in giro la gente. Se i Sindaci
dell’Unione anziché far comunicati
“pro Errani” perché non si dimettesse
per gli scandali regionali, avessero sbattuto i pugni sul tavolo: sarebbero state
ben 18 scosse! Nove Sindaci per due
mani ognuno! Sai che magnitudo!!!!
Ma cari Mirandolesi: non c’è la volontà
di cambiare il sistema. Allora, permettemi in questo scarno 2013 di dirvi che
fondammo Fratelli d’Italia dicendo che
non avremmo mai fatto un governo con
la sinistra e sostenendo che le classi
dirigenti del centrodestra dovevano
essere scelte dai suoi elettori, anziché
in qualche notturno conciliabolo dei
suoi maggiorenti.
Non abbiamo difficoltà a dire che
Fratelli d’Italia è la continuità di quel
pensiero politico della destra italiana
che ha attraversato il precedente secolo,
la cui vitalità non è stata minimamente
intaccata dal trascorrere del tempo.
Oggi più che mai occorre marcare la
differenza sul piano delle idee politiche
tra chi come Fratelli d'Italia rappresenta
una concezione della vita che mette al
centro la persona - con le
proprie fragilità, emozioni,
passioni - e chi ritiene che
la società sia una piazza
virtuale da addomesticare
a suon di spot, di false promesse, di quadretti dipinti
su misura per l’occasionale
interlocutore.
La “paura” di rivendicare orgogliosamente una storia di destra
francamente ci fa sorridere. Non solo
perché quella storia la costruimmo e
la vivemmo, il più delle volte, in condizioni drammatiche, ma soprattutto
perché si dispiegò lungo un percorso
tanto affascinante quanto coinvolgente.
Non vedo perché chi non venendo da
un’esperienza politica pregressa di
destra si dovrebbe trovare a disagio
nel marciare fianco a fianco con chi,
invece, quella provenienza ce l’ha.
Non vedo perché ci si debba andare a
chiudere nell’affollato recinto politico
di un altro centro-destra, quando - in
realtà - lo spazio politico del tutto non
presidiato, e che rischia di trovare in
Grillo la sua valvola di sfogo protestatario, è e rimane a destra. Non vedo
perché si debba temere, così facendo,
di dare vita ad una “rifondazione missina” quasi che i valori e le idee eterne
fossero monopolio del Msi, anziché
patrimonio di una destra “diffusa”, di
una “maggioranza silenziosa”, di una
comunità nazionale che rappresentava
ieri, come rappresenta oggi, la maggioranza del popolo italiano. Destra non è
né ghetto, né riserva indiana, solo che
non si voglia fare coincidere un modo
di concepire la storia, l’economia, la
società, con i voleri di pochi dirigenti
politici. Destra è libertà, perché è il
pensiero politico che non ha condotto
nei gulag, né si è macchiato di storie
criminali. Destra è autorità perché
senza di essa non vi è libertà. Destra è
futuro, è passato e presente, dunque è
l’eterno. Ecco, in conclusione: Fratelli
d’Italia deve orgogliosamente rialzare
la bandiera della cultura di destra,
l’unica che nessun altro ha titolo, né
ragione, per farlo. Sapere declinare i
valori, le idee, i sentimenti, le passioni
di chi in quella cultura si riconosce può
essere difficile, ma lo dobbiamo fare.
Sapere navigare nel mare calmo è di
tutti, rimanere in piedi in un mondo di
rovine è di pochi. Ma saranno quei pochi, incendiari di anime e profanatori di
coscienze, ai quali spetterà di costruire
la nuova Italia e la nuova Mirandola.
Perché dovremmo rinunciarvi? Auguro
a tutti un Sereno Natale e uno splendido
2014!
Giulia Bellodi Capogruppo
Fratelli d’ItaliaCentrodestra Nazionale
I MIRANDOLESI
«Auguri per il futuro
di Mirandola»
Ci troviamo di fronte ad un periodo
di feste e a un nuovo anno. Auguriamo
quindi a ognuno, in modo caloroso e
sincero, le migliori cose. Ci troviamo
inoltre vicini alla fine della legislatura,
visto che in primavera del 2014 si terranno le elezioni amministrative per il
rinnovo dei Consigli comunali. Sarà una
scadenza del tutto particolare, perché il
clima politico generale è deteriorato e
anche perché la profonda crisi economica genera incertezze e gravi preoccupazioni. In più noi delle aree terremotate
dovremo continuare quel lungo percorso di ricostruzione che già ci ha messi
a dura prova, benché consapevoli della
nostra capacità di reazione e della nostra
tenacia. In questi anni come gruppo
consiliare Lista Civica “I Mirandolesi”
abbiamo cercato di mantenere una
presenza responsabile e coerente con
quanto a suo tempo indicato, a maggior
ragione dopo il terremoto. Aspettare e
sperare che la Giunta “inciampasse”
in uno dei tanti rischi connessi alla
gestione dell’emergenza o alla progettazione della ristrutturazione, non ha
mai rappresentato una nostra linea di
condotta. Abbiamo,
piuttosto, offerto la
nostra disponibilità a condividere le
responsabilità di queste difficili fasi.
Lo abbiamo fatto ed intendiamo continuare anche in futuro, ma l’azione
amministrativa dal 2014 deve cogliere,
per noi, le principali esigenze del nostro
territorio che a nostro avviso sono:
1) procedure snelle e tempi più
veloci per la ricostruzione;
2) ripristino delle funzioni sanitarie
e ospedaliere con particolare attenzione
alle modalità di integrazione con Carpi;
3) realizzazione dell’Autostrada
Cispadana;
4) riorganizzazione della struttura
comunale ai fini di una maggiore efficienza;
5) attivazione del Centro di ricerca
e servizio “Tecnopolo” a sostegno delle
imprese e a cui è legata l’istituzione del
biennio superiore di specializzazione
scolastica;
6) accelerazione del progetto di
unificazione dei Comuni di tutta l’Area
Nord.
Lista Civica “I Mirandolesi”
Nei prossimi giorni,
l’Amministrazione comunale di Mirandola provvederà
a deliberare il protocollo
operativo per contrastare la
violenza sulle donne. Il documento riferito al distretto di
Mirandola/ Area Nord, è stato frutto di un lungo percorso
che, partendo dai principi dei
distretti della provincia di Modena,
ha visto all’opera un esperto gruppo
di lavoro composto da Servizi Sociali
dell’Unione dei Comuni, distretto sanitario, forze dell’ordine e Assessorato
alle Pari Opportunità. Il tema che purtroppo è sempre più spesso citato dalla
cronaca, richiede un forte contrasto da
parte delle istituzioni, chiamate a definire le strategie operative per evitare
che donne in queste situazioni siano
abbandonate a se stesse prive di una
qualsivoglia tutela nel momento in cui
decidono di attivarsi per denunciare
gli atti di violenza. Tale protocollo
ha quale principale obbiettivo quello
di creare procedure lineari e precise,
per coloro che subiscono violenze, ma
anche per gli operatori che
molto spesso si trovano a
dover lavorare in situazioni
complesse e delicate. Infatti
se da una parte abbiamo la
persona vittima dalla violenza, la quale deve essere
indirizzata, dall’altra parte
gli operatori devono essere
messi nella situazione di
avere una procedura da seguire al fine
di risolvere il problema definitivamente senza mettere in ulteriore pericolo
la sicurezza personale di chi si rivolge
alle istituzioni.
La lista Sinistra per Mirandola
accoglie favorevolmente il percorso
e l’intenso lavoro posto in essere da
tutti gli enti e contestualmente auspica
che il protocollo stesso possa servire
a diminuire la violenza sulle donne
ed in generale le violenze di genere,
fiduciosi che il documento così come
il coordinamento di tutti gli enti preposti possano aiutare tutti coloro che
subiscono violenze.
Fabio Degiuli, Capogruppo
Sinistra per Mirandola
platis-pdl
«Spesa una barca di soldi
per realizzare 250 Map»
Basta menzogne per
screditare l’avversario. Da
settimane chiedo spiegazioni sul perché siano stati
spesi 87,5 milioni di euro
per i Moduli Abitativi Provvisori. 690 casette costate
almeno 125.000 euro l'una.
Invece di chiarire le scelte
il signor Sindaco ha diramato alla
stampa una nota in cui si dice che il
sottoscritto voleva fare di Mirandola
una nuova L'Aquila. Follia. Premesso
che ogni terremoto è a sé e difficilmente equiparabile, ad inizio giugno
2012 il Presidente della Regione
Vasco Errani (e non il sempre cattivo
Platis) aveva detto che si sarebbero
utilizzati i tanti appartamenti sfitti
e non si sarebbero costruite “new
town”. A Mirandola si sono fatte tre
nuove urbanizzazioni per piazzare
ben 250 Map e non case in mattoni.
Per di più si sono spesi mediamente
125.000 euro a modulo abitativo. Prima del terremoto c’erano, solo nella
città dei Pico, 1.000 appartamenti
sfitti e, tutt’ora, numerosi costruttori
farebbero ponti d’oro per venderli.
Con la stessa spesa si sarebbero compranti appartamenti, fornendo alloggi
decorosi, senza stravolgere i paesi e
consentendo ai Comuni di
avere un patrimonio immobiliare da utilizzare, finita
l'emergenza, come edilizia
popolare. È ora di finirla
con la sciocca battaglia
delle tifose tra L’Aquila e
l’Emilia soprattutto se il
modello che ho citato già in
diverse occasione, ultima la visita di
Striscia La Notizia, è proprio quello
che inizialmente sosteneva Errani. A
Sant’Agostino e Finale Emilia hanno
fatto come chiedeva il Commissario, a
Mirandola il Sindaco non c’e’ riuscito
ed ecco qua i Map.
Alla fine a Mirandola:
- si sono urbanizzate aree periferiche (come, mi pare, a L'Aquila)
- si è speso una barca di soldi
(almeno 87,5 milioni sottratti al fondo
ricostruzione)
- si è alimentata l'illusione in alcuni abitanti dei Map (fortunatamente
una parte minoritaria) del principio
che lo Stato c'era, c'è e ci sarà vita
natural durante.
Quelli sì che saranno un problema
per la nostra città e, soprattutto, per i
contribuenti.
Antonio Platis
Capogruppo Fi-Pdl
festività
«Tanti auguri
ai nostri lettori»
Il Sindaco di Mirandola Maino
Benatti, a nome dell'Amministrazione comunale, rivolge da queste
pagine gli auguri di buon Natale e
felice anno nuovo a tutta la cittadinanza. La Redazione dell'Indicatore
Mirandolese si unisce a lui augurando
a tutti i lettori che il 2014 possa essere
un momento di svolta e di crescita per
tutti, dopo un anno e mezzo davvero
intenso e difficile. Un particolare augurio a quanti ci hanno fatto pervenire
biglietti, e-mail e messaggi. Sul prossimo numero pubblicheremo i più belli.
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 3008-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
Dir. responsabile: Fabio Montella. Capo redattore: Luca Marchesi
Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola.
Fotografie: Archivio Indicatore, P. Bellesia, A. Buoli, O. Fontana, Foto Attualità Marchi, M. Secchi, S. Silvestri
Hanno collaborato: Paolo Barbieri, Giulia Bellodi, Alberto Bergamini, Mirta Braghiroli, Antonio Castellana,
Nando e Susi Costa Zaccarelli, Fabio Degiuli, Gianluca Dotti, Andrea Ferramola, Giovanna Ganzerli,
Corrado Gatto, Guglielmo Golinelli, Roberta Guerzoni, Gino Mantovani, Quirino Mantovani, Giovanni Moi,
Giulia Molinari, Irene Natali, Paolo Neri, Antonio Platis, Sergio Piccinini, Greta Sala, Ivan Turci, Tancredi
Veronesi, Giampaolo Ziroldi.
Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606
Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo)
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Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a
L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 18 Mirandola 41037 tel. 0535/29525,
fax 0535/29541 e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione il 14 dicembre 2013. Prossimo numero il 16 gennaio 2014.
n. 23- dicembre 2013 ·
Il Sindaco Benatti: «Trasformeremo una tragedia in opportunità»
iniziative
«Così ricostruiamo la nostra città»
Presentate alle scuole medie le linee guida per la rinascita di Mirandola
Lo scorso 12 dicembre c’erano
circa 150 persone all’auditorium delle
scuole medie di Mirandola ad assistere
al primo dei due incontri organizzati
nel centro cittadino dall’Amministrazione comunale per illustrare ai
cittadini le linee guida della ricostruzione della città. Ha aperto la serata
l’Assessore alla Semplificazione e
Rapporto con i Cittadini Anna Martinelli sottolineando, ancora una volta,
l’importanza della partecipazione
e della condivisione nelle scelte da
adottare per la ricostruzione.
Le linee della ricostruzione
Anche il Sindaco Maino Benatti,
delineando il progetto complessivo
della ricostruzione, ha ribadito la
necessità del confronto costante con i
cittadini. «La ricostruzione può essere
anche una grande opportunità – ha
detto Benatti – per rendere la città e il
territorio più sicuri e più vivibili. Noi
vogliamo ricostruire tutto, è nostro
dovere farlo, anche se visti i tanti danni
subiti, i tempi non saranno brevi». Gli
strumenti per riedificare Mirandola
e il suo territorio saranno il Piano
Strutturale Comunale e il Piano della
Ricostruzione, per rendere la città più
vicina all’Europa per qualità della vita,
rispetto dell’ambiente, opportunità di
lavoro, creando al tempo stesso una
comunità coesa e aperta che punti sullo
sviluppo sostenibile, orgogliosa di sé.
Benatti ha poi ricordato come la Cispadana sia da fare «a tutti i costi. L’opera
rivoluzionerà il nostro sistema di riferimenti, rendendo più facile il collegamento tra la Bassa e Ferrara, Verona e
Bologna». Il Sindaco si è anche soffermato sul grande lavoro effettuato dagli
enti pubblici per trattenere le aziende
nel nostro territorio all’indomani del
Due momenti della
presentazione. Al tavolo
dei relatori,
da sinistra,
Maino Benatti, Carlo
Santacroce e
Anna Martinelli
sisma. «Perché non era assolutamente scontato che rimanessero. Qui ci
sono le condizioni perché le imprese
restino e noi lavoreremo tutti insieme
per rendere il nostro territorio sempre
più competitivo». Benatti ha quindi
ricordato l’imminente realizzazione del
Tecnopolo che ospiterà anche un incubatore per start up e l’attivazione di un
corso post diploma per il biomedicale.
Ma notevole è stato anche lo sforzo sul
fronte scolastico perché la scuola, ha
affermato il primo cittadino: «è l’anima
di tutta la comunità. Abbiamo realizza-
ricostruzione
Si amplia il contributo
autonoma sistemazione
C’è tempo fino al 10 gennaio 2014
e si amplia la platea per l’ottenimento
del contributo per l’autonoma sistemazione (Ncas). Un’ordinanza del
commissario per Ricostruzione, Vasco
Errani, la n. 149 del 13 dicembre 2013,
riapre i termini per la presentazione di
domande al fine di ottenere il Ncas nelle
aree colpite dal sisma del 2012. Nello
specifico l’ordinanza 149 stabilisce che
i nuclei familiari che non abbiano già
provveduto, possano presentare ai fini
della concessione del contributo per
piena sicurezza». Maino Benatti ha poi
concluso il suo intervento ricordando
che a Mirandola i danni agli edifici
pubblici (sia del Comune che di altri
enti) ammontano complessivamente
a 130 milioni di euro, mentre quelli
di proprietà del solo Comune hanno
riportato danni per 70 milioni. Il 38%
di questa cifra è già stata finanziata dal
Commissario Vasco Errani.
l’autonoma sistemazione la relativa
domanda entro il termine perentorio
del 10 gennaio 2014. Le domande di
contributo per l’autonoma sistemazione
dovevano essere presentate ai Comuni
non oltre il 31 luglio 2013, termine perentorio precedentemente fissato dalla
ordinanza 64 del 2013. Sussistendo le
condizioni e i presupposti (che erano
stati già stabiliti sempre dalla 64), il
contributo per l’autonoma sistemazione
viene riconosciuto dal 1 agosto 2013.
Un’innovazione introdotta da questa
Il piano della ricostruzione
L’architetto Carlo Santacroce di
Tecnicoop ha poi presentato il Piano
della Ricostruzione specificando come
la Legge regionale 16 non ne dia una
definizione rigida. «Il piano è volontario – ha spiegato – e ogni Comune
gli dà l’importanza che ritiene e lo
inserisce nel proprio percorso urbanistico. A Mirandola Piano Strutturale
Comunale e Piano della Ricostruzione si intrecciano senza rallentare la
ricostruzione. Chi vuole ricostruire
“dov’era e com’era” lo può sempre
fare, ma se si vuole andare oltre, entra
in gioco il Piano della Ricostruzione,
introducendo criteri di ricostruzione sia
in centro che fuori, improntati anche ad
una maggior cautela sismica».
to a tempo record scuole nuove e più
sicure e ci stiamo ancora lavorando».
I servizi alla persona sono stati ripristinati e in alcuni casi anche migliorati.
Si sta ancora lavorando all’ospedale
cittadino, dove in gennaio sarà inaugurato il nuovo pronto soccorso. Anche la
ricostruzione del centro storico si presenta, in alcune zone, molto complessa.
«Ma ricostruiremo tutto – ha aggiunto
il Sindaco – tenendo conto di fattori
come storia, innovazione, qualità degli interventi con l’obiettivo finale di
riportare la gente a vivere nel centro in
ordinanza è relativa alla possibilità di
ottenere il Ncas, per la prima volta, in
riferimento ad abitazioni con esito di
agibilità classificato A (quindi agibili),
purchè facenti parte di aggregati edilizi
e di edifici condominiali oggetto di
progettazione e interventi unitari da
cui si rendesse necessario allontanare
i nuclei familiari per l’esecuzione dei
lavori. Infine, l’ordinanza 149 introduce la possibilità dell’ottenimento del
Ncas da parte dei nuclei familiari che
rinunciassero al prefabbricato modulare
abitativo rimovibile (Pmar) provvedendo autonomamente alla propria
sistemazione. Tali famiglie devono presentare la relativa domanda al Comune
in cui è ubicata l’abitazione inagibile
entro 20 giorni decorrenti dalla data di
riconsegna del Pmar.
Edifici pubblici e tangenziale
L’iniziativa del 12 dicembre è stata
conclusa dall’Assessore a Sicurezza e
Qualità Urbana Sauro Prandi che ha
ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di rientrare in centro.
«Recupereremo il municipio di piazza
Costituente – ha chiarito Prandi – mentre la sede dell’ex liceo Pico e della
scuola media “De Gasperi” ospiteranno la nuova biblioteca comunale e il
centro culturale allargandone i servizi.
Nelle ex scuole di via Circonvallazione
andranno uffici comunali. Un segnale
forte per la rivitalizzazione del centro.
Al momento l’edificio di via Circonvallazione è stato messo in sicurezza
e nei prossimi mesi sarà effettuata la
copertura del tetto». Prandi si è poi soffermato sulla situazione degli uffici postali: quelli di San Martino, Quarantoli
e San Giacomo non hanno avuto danni.
A Mortizzuolo l''ufficio postale sarà
collocato in una nuova sede, mentre le
vecchia sarà abbattuta. A Gavello "la
posta" troverà collocazione nel nuovo
centro sociale, i cui lavori partiranno a
breve. Nel capoluogo, invece, l’ufficio
postale si trasferirà nella ex sede della
Cassa di Risparmio di Ferrara in via
Circonvallazione. I lavori di recupero
dell’edificio sono già partiti e le poste
dovrebbero entrarvi nei prossimi mesi.
Riguardo all’Agenzia delle Entrate,
l’Assessore ha ricordato che è stata
derubricata a sportello e adesso l’uffi-
3
cio di Mirandola dipende da quello di
Carpi. L’Amministrazione comunale
ha dato la propria disponibilità ad
allargare l’ufficio con un altro container. I vigili del fuoco volontari si sono
momentaneamente trasferiti in una
sede in via San Faustino, della quale
paga l’affitto il Comune, in attesa che
venga recuperata la loro storica sede
di via Caduti di Nassiryia. Per quanto
riguarda invece la Croce Blu, Prandi ha
spiegato che l’associazione è provvisoriamente ospitata in un edificio in locazione del Comune. La sede (la parte
destinata a uffici) dell'associazione sarà
ricostruita, con contributi regionali,
entro un anno e mezzo in via Posta.
La polizia è rientrata in via Fulvia in
un edificio adiacente al Commissariato, in due appartamenti, il cui affitto
è pagato da Comune e Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola, in
attesa di rientrare nella sede storica i
cui lavori di ripristino partiranno nel
2014. In prospettiva, polizia stradale e
commissariato dovrebbero trasferirsi
nel palazzo ex Gil, per il quale sarà
sottoscritto un protocollo d’intesa tra
Comune, Demanio e Soprintendenza
per un intervento che si aggira sui 4,5
milioni di euro. La guardia di finanza
rientrerà nella propria sede in via Pico,
una volta terminati i lavori. In merito
alle chiese cittadine, per quella del
Gesù, di proprietà del Comune, nel
corso del 2014 sarà redatto il progetto
preliminare, gratuitamente a cura di un
gruppo imprenditoriale di Roma. Per il
Duomo i lavori di messa in sicurezza
saranno conclusi entro l’anno, così
come quelli di San Francesco dove non
è prevista la copertura, a differenza del
Duomo dove è stata realizzata. Entro il
2014 dovrebbe essere possibile consentire le visite all’interno di Duomo e San
Francesco. Sono inoltre quasi conclusi
i lavori di messa in sicurezza anche
delle chiese delle frazioni. Prandi ha
concluso il suo intervento parlando
della Tangenziale Ovest di Mirandola,
della quale deve essere costruito il
secondo lotto che parte da via Per
Concordia/via Agnini per arrivare alla
località “Quaderlina”. L’intervento è
stato diviso in due sub lotti: uno fino a
via Bosco e uno fino alla “Quaderlina”.
«L’Amministrazione comunale – ha
detto l’Assessore Prandi – ha posto con
forza all’Anas l’esigenza di finanziare
almeno la prima parte del progetto che
chiuderebbe l’anello della tangenziale.
La variante votata in Consiglio comunale per la realizzazione del cinema
multisala, prevede la cessione di una
quota parte di terreno a cura dell'imprenditore all’Amministrazione per la
realizzazione della tangenziale. Questo
dovrebbe accelerare le procedure e
“alleggerire” la spesa di Anas e quindi
favorire la realizzazione dell’opera».
Un altro incontro con i cittadini si è
svolto martedì 17 dicembre (quando
questo numero dell’Indicatore era in
stampa) sempre presso le scuole medie
di Mirandola. Nell’occasione Sindaco
e Assessori hanno parlato degli edifici
comunali da ristrutturare, tracciando un
bilancio degli interventi effettuati e di
quelli che dovranno esserlo in futuro.
n. 23- dicembre 2013 ·
Vasco Errani ha fatto il punto della situazione post sisma
ricostruzione
La Regione compra 170 appartamenti
5
ricostruzione
108 domande
in agricoltura
Con una spesa di 10 milioni di euro si amplia l'offerta di edilizia popolare nel "cratere"
L’obiettivo della rendicontazione
al 100% del Fondo di Solidarietà
dell’Unione europea per il terremoto
(563 milioni di opere/lavori eseguiti,
con pagamento ai beneficiari finali) è
stato pienamente centrato, entro i tempi stabiliti, «e questo è per noi motivo
di orgoglio grandissimo. Certo, c’è
ancora molto da fare, ma è evidente
che l’impianto con cui stiamo lavo-
rando è solido». Queste le
parole del Presidente della
Regione Emilia-Romagna
Vasco Errani, che nei
giorni scorsi, nel corso di
una conferenza stampa, ha
fatto il punto sulla situazione della ricostruzione
post sisma annunciando
il traguardo nei confronti degli impegni verso
l’Ue. Erano presenti gli
Assessori Paola Gazzolo
(Protezione Civile), Gian
Carlo Muzzarelli (Attività Produttive), Tiberio
Rabboni (Agricoltura),
il sottosegretario alla
presidenza della Giunta
Alfredo Bertelli, i Sindaci di San Felice sul Panaro, Alberto
Silvestri, e di Sant’Agostino, Fabrizio
Toselli, ma anche tecnici e rappresentanti della struttura commissariale che
sono stati ringraziati dal presidente per
“lo straordinario lavoro di squadra”.
«Abbiamo affrontato la drammatica
emergenza post-sisma con uno stile
completamente nuovo per il Paese
– ha ricordato il Presidente –, senza
post sisma
Già erogati 241 milioni di euro
per ricostruire le abitazioni
I dati estrapolati dal sistema
Mude indicano in 1.438 le pratiche in
lavorazione da parte dei professionisti
e in 1.308 quelle già depositate e protocollate presso i Comuni. I contributi
concessi ammontano a oltre 241,2
milioni di euro (per un totale di quasi
1,7 milione di mq di superfici). Nel
totale è compresa anche una quota
di 2.141 immobili a uso produttivo
(323), commerciale (918), uffici (406)
e depositi (494).
mai sottovalutare i problemi né fare
trionfalismi, evitando sempre inutili
polemiche politiche che anche oggi
non ci interessano. Non abbiamo mai
annunciato qualcosa che non si sia poi
realizzato; e vogliamo continuare così,
lavorando su un percorso costruito
sempre all’insegna della condivisione
e della trasparenza, che sta dando frutti
importanti. Vorrei anche ricordare – ha
aggiunto Errani – che ci siamo mossi
sin dall’inizio anche in assenza di
norme primarie». «Una grande azione corale», l’ha definita l’Assessore
Gazzolo, che ha fatto il punto sulla
ricostruzione in atto insieme al suo
collega di Giunta Muzzarelli il quale,
dal canto proprio, ha fornito i più aggiornati dati Mude e Sfinge annunciando inoltre che con 10 milioni di euro
stanziati dalla Regione si sta andando
verso l’acquisto di 170 appartamenti di
edilizia popolare nell’area del sisma.
Per quanto riguarda le criticità ancora
presenti, «stiamo predisponendo – ha
sottolineato Errani –, in accordo con i
parlamentari del territorio, un emenda-
mento al Decreto legge sulla semplificazione degli enti locali, in modo da
consentire la restituzione dilazionata
in cinque anni dei pagamenti delle rate
dei mutui. Tutto questo per lasciare
più liquidità alle imprese per la loro
attività ordinaria». Inoltre «abbiamo
ottenuto dall’Autorità dell’energia la
riduzione - mediamente del 40% - sulle
bollette dell’elettricità per chi vive
ancora nei moduli abitativi provvisori,
nei Map, dove comunque a nessuno
verrà staccata la luce. E se vi sono dei
problemi li affronteremo uno per uno,
laddove siano reali». E sempre a proposito dei Map, il commissario per la
ricostruzione ha ribadito che «abbiamo
fatto una scelta precisa, cioè di non
fare dei paesi satelliti ma garantire
questa soluzione provvisoria: stiamo
lavorando per accelerare i tempi del
piano di rientro, che abbiamo mediamente fissato in due anni dal momento
dell’assegnazione».
Nelle foto aeree di Davide Zaccarelli, fabbricati lesionati dal sisma.
ricostruzione
La Sfinge non è più un enigma
per 606 imprese del cratere
Le richieste di contributo, registrate dal sistema telematico Sfinge,
sono 606, equivalenti a oltre 494,4
milioni di euro. Sono 221 i decreti di
concessione del contributo approvati
(per 113 milioni e 441 mila euro,
di cui 29 milioni in liquidazione).
Le richieste sul fondo Inail (prima
e seconda finestra di domande),
riguardanti le imprese che abbiano
carenze strutturali nei capannoni e
per le quali occorra intervenire per
aumentarne la sicurezza, sono oggi
463 per un ammontare complessivo
di costi sostenuti dalle imprese pari
a 18,1 milioni di euro (in fase di
liquidazione 277 richieste per un
contributo di 8,4 milioni di euro).
A oggi sono stati emessi 40 decreti
di concessione per un totale di 34,5
milioni di euro, mentre le domande
presentate sono 108, per un ammontare
di 51,3 milioni di euro. Le concessioni
sono rivolte al ripristino o ricostruzione
degli immobili delle imprese agricole e
agroindustriali, tra cui caseifici, cantine, strutture di lavorazione dei prodotti
agricoli, agriturismi, stalle e porcilaie.
Comprendono anche il recupero o l’acquisto di beni strumentali e macchinari,
il rimborso dei prodotti Dop e Igp –
Parmigiano Reggiano, Grana Padano
e Aceti balsamici tradizionali – andati
distrutti e la ricostituzione delle scorte
e alcune delocalizzazioni temporanee.
Per quanto riguarda i pagamenti (dati
aggiornati alla fine di novembre) sono
già state presentate 25 domande di
liquidazione relative sia a stati d’avanzamento sia a interventi ormai conclusi
per un totale di 25 milioni 742 mila
euro. Tra queste domande 9 sono state
liquidate per un importo complessivo
di 19 milioni 537 mila euro, il 76% del
totale. Tra le imprese coinvolte in questo percorso ci sono realtà di rilevanza
regionale e nazionale.
6 · n. 23 - dicembre 2013
mirandola
Bernaroli (Confesercenti): «Frequentiamo di più il centro»
«Teniamoci stretti i nostri negozi»
Da "Al Barnardon" a Francia Corta: si moltiplicano gli appelli a vivere le botteghe
di mirandolesi a queste manifestazioni
ce n’erano sempre meno».
Sul centro storico di Mirandola
interviene con una nota stampa anche
Roberto Bernaroli (a sinistra), presidente di Confesercenti Area Nord:«Il
centro è vivo, oggi più che mai, non è
un grido di allarme, quanto piuttosto
un invito. Un invito che i commercianti
del cuore storico mirandolese rivolgono ai cittadini e che Confesercenti Area
Nord sente di fare proprio. Vorremmo
spronare tutti a una maggior frequentazione di quello che, nonostante il
“Al Barnardon”, lo storico lunario
dialettale mirandolese, dal suo sito
internet, lancia un appello a tutti i
mirandolesi perché non si dimentichino della loro città: «Prendo spunto
da due foto del centro dell'amico di
Facebook “Al Listòn” per fare una
piccola considerazione. Che male ci ha
fatto Mirandola per meritare il nostro
più completo disinteresse nei suoi
confronti? Ci lamentiamo dei media
che ci hanno dimenticato ma noi cosa
facciamo per lei? Mi ricorda una persona che, saputo di un amico comune
gravemente ammalato, mi ha detto:
“Non lo vado a trovare, starei troppo
male nel vederlo in quelle condizioni!”. Mirandola “sta male”, ha bisogno
del nostro sostegno. Prima di andare
alla Coop o alla Comet, fate un giro
in centro, soprattutto verso l'imbrunire,
ora c'è anche una giostrina, portateci i
bambini. Riscaldatevi nei caffè e nelle
gelaterie cittadine, chiacchierate con
i nostri commercianti…Mirandolesi
“dav na mòssa!”».
Rincara la dose Elvino Castellazzi
(foto a destra), storico esponente
dell’Associazione mirandolese di
Francia Corta, che, in una recente intervista a Viviana Bruschi del “Resto
del Carlino”, ha dichiarato: «Da anni,
è risaputo – spiega Castellazzi – che
i miei concittadini snobbano tutto ciò
che viene fatto qui, in città, ma dopo
il sisma occorre lanciare un appello a
tutta la cittadinanza: Mirandola è morta e abbiamo bisogno dei mirandolesi.
Prima di andare altrove, abbiate un
occhio di riguardo per la vostra città».
Francia Corta, composta di 120 soci
volontari, una quindicina di consiglieri, il presidente e il vice, organizza la
Festa di Primavera, la Maccheronata di
luglio, la Fiera Mercato di Francia Corta, oltre a essere di supporto a tante altre feste e manifestazioni, con lo stand
gastronomico, e non solo. «Abbiamo
rinunciato a organizzare la pcaria e la
festa in piazza del 31 dicembre, con il
rogo dell’anno vecchio e il brindisi al
nuovo – conclude Castellazzi – perché
sisma e le sue conseguenze, rimane
il salotto buono di Mirandola, la cui
storia e tradizione affondano le radici
nei secoli passati – sostiene Bernaroli
– a maggior ragione adesso, in questo
periodo che precede le festività natalizie. Sappiamo che non è più quello
di due anni fa, che è faticoso pensare
al clima festivo nella situazione attuale. Ma è pur vero che al suo interno
vivono e operano persone che con le
loro attività hanno affrontato difficoltà,
resistendo e guardando avanti, senza
mai arrendersi. Offrendo in questo
modo un contributo non di poco alla
ripartenza della zona per eccellenza di
Mirandola. E riteniamo importante che
i loro sforzi siano da sostenere, ogni
giorno, così da animare quella speranza di rinascita a simbolo nuovamente
del fulcro della vita cittadina.
Tutti e con poco – prosegue Bernaroli – possiamo contribuire: frequentandolo con maggior assiduità, anche
solo per ritrovarsi, ma più che altro
seguitando ad usufruire dei servizi
delle tante attività commerciali, pubblici esercizi, etc. presenti e che ogni
giorno continuano a credere nel centro
e contribuendo alla sua attrattività che
si alimenta anche rendendolo più appetibile a quanti vorrebbero investire nel
cuore di Mirandola, ma che oggi sono
frenati a causa degli affitti dei locali
forse troppo elevati. Aspetto questo
su cui occorre più di una riflessione,
in primo luogo magari calmierando
i costi, così pure in termini di agevolazioni predisposte, magari, verso
giovani imprenditori».
n. 23- dicembre 2013 ·
medolla
Il Sindaco molinari: «Ha prevalso la voglia di andare avanti»
Gambro ha posato la prima pietra
Entro la fine del 2014 dovrebbero essere completati tre nuovi edifici
Entro il quarto trimestre del 2014,
secondo le previsioni della multinazionale, dovrebbero essere completati
tre nuovi edifici, realizzati con caratteristiche di ergonomia, efficienza e
sicurezza. Nel suo intervento Silke
Lerche ha definito “strabiliante” la
reazione a un evento catastrofico
come il terremoto, ma ha ricordato la
necessità di realizzare la Cispadana.
Per il Sindaco di Medolla Filippo
Molinari:«Oggi siamo qui a posare
la prima pietra, simbolica, del nuovo
stabilimento. Questo significa che la
tenace volontà di non arrendersi, di
continuare a lavorare anche in una
sorta di diaspora tra vari siti e vari
territori, di guardare avanti anche
quando la fatica e la paura erano così
energia
Cpl premiata
anche a Milano
Cpl Concordia, gruppo cooperativo
modenese operante nell’energia, apre
ai fondi nazionali la partecipazione alle
proprie attività nel settore gas. Lo scorso
29 novembre si è perfezionato l’atto di
cessione del 49% delle quote di European Gas Network-Egn srl, di cui Cpl era
unico azionista, a due importanti fondi
infrastrutturali nazionali: Fondo Sistema
Infrastrutture delle Camere di Commercio Italiane gestito da Orizzonte Sgr e
Fondo Ppp Italia, primo fondo infrastrutturale italiano per anno di costituzione,
gestito da Fondaco Sgr con Equiter SpA
del Gruppo Intesa Sanpaolo. Egn è la
sub-holding del Gruppo Cpl Concordia
a cui sono state recentemente conferite
le sue principali società di distribuzione
di gas metano e Gpl in Italia e, in un
caso, anche all’estero in Romania (Cpl
Distribuzione, Marigliano Gas, Ischia
Gas, Fontenergia, Cpl Filiale di Cluj in
Romania). Egn distribuisce gas a più di
75 mila utenze con oltre 2.700 km di
rete in concessione (per la maggior parte
realizzata proprio da Cpl) e ha più di 100
milioni di euro di capitale investito. Di
recente Cpl ha vinto l’Oscar di Bilancio
2013 promosso da Ferpi (Federazione
Relazioni Pubbliche Italiana) per la
categoria “Società e Grandi Imprese non
Quotate”, consegnato ai dirigenti di Cpl
lo scorso 2 dicembre a Milano (foto).
vive da poterle quasi toccare, alla fine
ha prevalso». Il Sindaco di Mirandola
Maino Benatti ha sottolineato come
la cerimonia della
posa della prima pietra ha contribuito a
superare la preoccupazione di quei giorni, in cui si temeva
che l’azienda potesse lasciare la Bassa.
«Abbiamo tutti lavorato – ha aggiunto - per ricostruire
e perché Gambro
restasse». «Qui sorgerà un polo industriale d'eccellenza»
ha detto l’ingegner
Francesca Federzoni, dello Studio
Politecnica di Modena, cui Gambro
ha commissionato il progetto.
aziende/72
Due storici negozi
risorgono insieme
Due negozi in uno. Dal settembre
scorso Ortopedia Sanitaria Rita Gavioli e Pm Gomma convivono nella
stessa sede di via Circonvallazione 94
a Mirandola. Due storie professionali
e umane che non si sarebbero mai intrecciate se non ci fosse stata di mezzo
la tragedia del terremoto. Storie che
vale la pena di raccontare e che vedono
protagonisti da un lato Massimo Verri,
titolare di Pm Gomma, e Zoe Pozzetti,
storica fondatrice della Sanitaria, che
i mirandolesi (e non solo loro) hanno
iniziato ad apprezzare fin dal secondo
dopoguerra. Nel 1994 Massimo Verri
rileva il negozio di vendita di materiali
in gomma; la sede è nel Castello ma
quando, quattro anni dopo, cominciano
i lavori di ristrutturazione dell’edificio,
avviene il trasferimento in viale Gramsci. Dopo il sisma del maggio 2012,
Verri continua l’attività in un container
davanti alla rivendita
ma, nel frattempo, si
mette a cercare una
nuova sistemazione.
Che trova in via Circonvallazione, dove
già aveva operato il
Centro Arcobaleno,
ma può disporre solo
parzialmente del locale perché la parte più
antica, sede nei secoli
passati di un convento,
non è agibile. Anche
l’Ortopedia Sanitaria
Rita Gavioli, dopo
qualche mese in container, rientra nella
propria sede a fine 2012 dove rimane
fino alla scomparsa della titolare. Chiedo a Zoe, mamma di Rita, di ricostruire,
per sommi capi, la storia della sua vita
professionale ma subito dopo aggiungo:
«Mi può bastare quello che ricorda…».
Mi accorgo immediatamente di aver
compiuto una gaffe imperdonabile. A
dispetto dei suoi 88 anni, Zoe ha una
memoria prodigiosa e inizia a scorrere
il film della sua vita con una lucidità
che mi fa subito pentire della mia
affermazione inopportuna. «Dopo la
fine della guerra non avevamo nulla,
ho messo in piedi una “corsetteria” ed
ero io stessa a confezionare i “busti”
ortopedici. Portavo avanti la famiglia
ma trascorrevo ore e ore al giorno
alla macchina da cucire». Il racconto
procede fluido e sembra si riferisca ad
alla fiera medtec italy
Biomedicale
in evidenza
Sono stati oltre 2mila gli operatori specializzati (+11%) che
hanno visitato la seconda edizione
di Medtec Italy, l’evento italiano più
importante dedicato al settore dei dispositivi medicali, che si è svolta il 2
e 3 ottobre scorsi a Modena Fiere. A
Medtec Italy, il distretto biomedicale
mirandolese, ha dato segnali positivi
confermandosi centro produttivo
d'eccellenza.
avvenimenti capitati il giorno prima e
non invece 50 o 60 anni fa. In un solo
punto Zoe si blocca e si commuove:
quando parla della figlia Rita scomparsa il 4 luglio di quest’anno. Rita,
assieme alla madre, aveva inaugurato
questa attività giovanissima, a soli 18
anni, dopo aver conseguito il Diploma
in una Scuola di Ortopedia a Milano.
Con la sua scomparsa, nonostante il
fondamentale supporto dell’altra figlia
Anna, c’era il rischio che tutti i sacrifici
che Zoe e le figlie avevano compiuto
nell’arco di un’intera vita, andassero
perduti e che la Sanitaria non avesse futuro. Succede però che Massimo Verri
venga a conoscenza del problema. Con
Pm Gomma lui si è già trasferito in via
Circonvallazione, lo spazio non è moltissimo ma, forte del sostegno familiare
è convinto «che il lavoro svolto negli
anni dalla Signora Zoe e dalla figlia
Rita, entrambe molto stimate e benvolute, fosse un valore da salvaguardare».
Da qui la decisione di rilevare l’attività
dell’Ortopedia Sanitaria proseguendo
nell’impostazione voluta da Rita Gavioli e mantenendo inalterata anche
l’insegna. Da allora Verri può contare
su una collaboratrice di eccezione, che
è proprio la signora Zoe (nella foto a
sinistra li vediamo insieme, con il diploma di Corsetteria conseguito da Zoe
in Germania). Tra i due, così come con
l’altra figlia Anna, si è istaurato un buon
rapporto professionale e personale.
Testimoniato anche da un Diploma da
“bustaia” che Zoe Gavioli ha regalato
a Massimo, diploma di corsetteria che
lei stessa aveva conseguito in Germania
presso un’azienda privata nel 1962. Il
prestigioso documento verrà esposto
nella Sanitaria a suggellare una rinascita imprenditoriale che è fondata sul
“grande cuore” dei suoi protagonisti.
Giovanni Moi
7
aziende/73
Bellodi e Gavioli
si sono rialzati
Rintracciare
la ditta “Bellodi
e Gavioli”, che
da oltre trent’anni si occupa di
scavi e demolizioni, non è difficile. La sede,
in via Cantone,
nelle campagne fra Poggio Rusco e
San Giovanni del Dosso, è facilmente
riconoscibile grazie a due colonne,
a doppia torre in pietra, che stanno
all’ingresso, dietro alle quali si estende un’area di 40.000 mq circa dove si
notano bancali di mattoni, cassoni di
coppi e montagne di materiali inerti.
L’attività nasce alla fine degli anni ’70
all’interno della Padana Trasporti, per
fornire a quest’ultimo Consorzio di
autotrasporti poggese l’opportunità di
ampliarsi nel settore edile. I soci fondatori furono due: Valentino Bellodi
seguiva il settore scavi e movimento
terra, Francesco Gavioli le demolizioni con recupero dei materiali. Nel
2005 improvvisamente viene a mancare
Valentino, uno dei “pilastri portanti”, e
per il socio rimasto è il momento più
difficile; «con la forza di volontà e per
far fronte alla situazione» subentrano
i due giovani figli Matteo e Manuel.
«Non è stato facile rialzarsi, Valentino per mio papà era un fratello
e per noi un secondo padre; ci siamo
rimboccati le maniche e, grazie anche
ai ragazzi che lavorano per noi, siamo
riusciti a portare avanti il lavoro» dice
Matteo. Nello stesso periodo l’attività
viene ampliata e, nella vasta area di via
Cantone, Padana Trasporti e Bellodi e
Gavioli creano un impianto di recupero
inerti provenienti dalle demolizioni di
fabbricati civili ed industriali. I prodotti
che ne derivano vengono lavorati,
analizzati e certificati Ce per essere
riutilizzati nel settore edile per riempimenti e piazzali.
«Con i danni arrecati dal terremoto
il numero delle demolizioni nella zona
sono aumentate notevolmente; pertanto
per dare un servizio ai privati e alle
imprese edili locali, che hanno sempre
rappresentato il tessuto più consistente
della nostra clientela, oltre ad effettuare
demolizioni speciali di ogni genere
abbiamo creato un servizio di ritiro
macerie tramite consegna di cassoni
scarrabili» prosegue Matteo Gavioli.
Con quasi quarant’anni di esperienza
la Bellodi e Gavioli possiede tutta
l’attrezzatura necessaria per gli scavi
(dall’escavatore più piccolo a quello
da 300 quintali) e per le demolizioni
(camion con gru, benne mordenti per tagliare il cemento armato dei capannoni,
ecc.). Il bacino di utenza dell’azienda si
estende per un raggio di almeno 50 chilometri e copre le province di Mantova,
Ferrara, Modena e Reggio.
G.M.
8 · n. 23 - dicembre 2013
Gli ospiti sono seguiti da personale specializzato
mirandola
Riaperta la comunità alloggio
Il servizio dell'Asp è rientrato nella storica sede di palazzo Kraus dopo i restauri
Gli ospiti della comunità alloggio (seduti) con il Sindaco Maino Benatti, l'Assessore Lara Cavicchioli, Loreta Gigante e personale Asp
È stata inaugurata il 9 dicembre
scorso a Mirandola, in via Pico 7, l’appartamento utilizzato come comunità
alloggio dall’Asp (Azienda Pubblica
di Servizi alla Persona) e completamente ristrutturato dopo il sisma. Gli
ospiti erano stati trasferiti provvisoriamente in altre strutture adeguate e
sanità
2.600 Fascicoli Elettronici
in provincia di Modena
Sono oltre 2.600 i Fascicoli
Sanitari Elettronici (Fse) attivati
nell’ultimo mese in provincia di
Modena. Il Fascicolo Sanitario
Elettronico è uno strumento che
consente di raccogliere in formato
digitale la propria documentazione
sanitaria e di visualizzarla sul web,
in forma protetta e riservata.
Il progetto è stato avviato in
via sperimentale da alcuni mesi
e presentato ufficialmente a metà
novembre: a oggi sono circa 5mila
i fascicoli attivati in provincia di
Modena. Per informazioni è possibile telefonare al numero verde 800
448.822 (da lunedì a venerdì, dalle
8,30 alle 18) e scrivere una e mail al
servizio di assistenza: assistenza@
fascicolo-sanitario.it.
Oppure è possibile chiamare il
numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033 (feriali
8,30-17,30, sabato 8,30-13,30). È
possibile anche consultare il sito
dedicato www.fascicolo-sanitario.it
oppure il sito internet dell’Azienda
Usl www.ausl.mo.it.
ora gli anziani sono tornati ad abitare
nell’alloggio situato in centro storico,
all’interno di Palazzo Kraus. Gli ospiti
hanno a disposizione una camera e
condividono gli spazi comuni (il soggiorno e la cucina). Come prima del
terremoto, sono seguiti da personale
specializzato e i pasti sono portati a
domicilio. Gli ospiti della comunità
alloggio hanno la possibilità di uscire
e di fare vita associativa. La comunità
alloggio è una forma di accoglienza
che permette a persone anziane, con
un certo grado di autosufficienza, di
fare una vita molto vicina alla normalità, arricchita dall’assistenza e dalla
relazione con coetanei non rimanendo
pertanto mai sole. Nel territorio ci
sono quattro comunità alloggio: in
quella di Mirandola sono ospitate
otto persone. A breve ripartirà a pieno
regime anche il Centro diurno presso il
Cisa di Mirandola. «Si può affermare
che i servizi per le persone anziane a
questo punto non solo sono stati completamente ripristinati – spiega Lara
Cavicchioli, Assessore ai Servizi per
la Promozione della Persona – ma si
stanno anche arricchendo di nuove
strutture». All’inaugurazione di lunedì 9 era presente il Sindaco Maino
Benatti insieme all’Assessore Lara
Cavicchioli ed al Direttore di Asp
Loreta Gigante.
finale emilia
Nella Casa della Salute
un nuovo ambulatorio oncologico
All’interno della “Casa della
Salute” di Finale Emilia, nei giorni
scorsi, è stato attivato un nuovo
ambulatorio di Oncologia del Day
Hospital Oncologico dell’ospedale
‘Santa Maria Bianca’ di Mirandola.
Aperto tutti i giovedì dalle 10.30
alle 12 al primo piano della nuova
struttura socio-sanitaria, l’ambulatorio di Oncologia è stato pensato per
avvicinare l’ambulatorio ai malati
oncologici che vivono in aree particolarmente colpite dal sisma. In
particolare il servizio accoglie i nuovi
pazienti inviati dai medici di medicina
generale del territorio e segue quelli
già in cura presso il Day Hospital
Oncologico (Dho) di Mirandola.
Vengono effettuate prime visite per
la presa in carico dei nuovi pazienti,
visite di controllo periodiche e consulenze per pazienti in carico presso
le strutture oncologiche dell'Azienda
Usl di Modena. Negli orari di apertura
saranno presenti, a turno, i medici del
Dho di Mirandola e il Direttore della
Medicina Oncologica dell’Area Nord
Fabrizio Artioli. Recentemente sono
stati riaperti nella “Casa della Salute”
di Finale Emilia anche gli ambulatori
specialistici di cardiologia, chirurgia
e dermatologia, già in funzione all’interno del “Poliambulatorio” prima del
sisma del 2012.
Prosegue in questo modo il percorso verso l’organizzazione definitiva della Casa della Salute di
Finale Emilia, il cui primo stralcio
mirandola
Al Barnardon
sale in cattedra
L'Associazione Genitori
per le Scuole di
Mirandola, ha
deciso, al fine
di promuovere
la cultura e la
storia mirandolese nelle
scuole, di acquistare 350
euro di copie dello storico calendario,
scritto in dialetto mirandolese, “Al Barnardon” edizione 2014. Le copie sono
state distribuite per ogni classe delle
scuole materne, elementari e medie di
Mirandola e frazioni. Per aiutare l'Associazione “Al Barnardon” le restanti
copie sono state vendute al mercatino
di Natale in piazza Costituente il 7 e l'8
dicembre. Bon Nadal a tut!
è stato inaugurato a maggio 2013.
Nella struttura sono attualmente
attivi il Punto di Primo Intervento
in collaborazione con la Centrale
operativa del 118, l’accoglienza
e i servizi amministrativi (Punto
informativo, Sportello Unico CupSaub), l’assistenza primaria (Studi
dei medici di medicina generale,
Studio medico dei pediatri di libera
scelta, Ambulatorio infermieristico,
Continuità Assistenziale prefestivafestiva-notturna), punto prelievi,
Diagnostica tradizionale ed ecografia,
Recupero e rieducazione funzionale,
Consultorio familiare e Salute Donna,
Pediatria di Comunità, Centro Salute
Mentale, Neuropsichiatria Infantile,
Psicologia Clinica e Poliambulatorio specialistico (Diabetologia/
dietista, Odontoiatria, Cardiologia,
Chirurgia, Dermatologia, Oncologia).
Sono anche attivi i servizi relativi
agli screening (pap-test, colon-retto,
mammografico) e alle vaccinazioni
infanzia ed età evolutiva.
n. 23- dicembre 2013 ·
iniziative
L'illuminazione è installata a spese del Comune con contributo europeo
Le luci di Natale scaldano Mirandola
9
BREVI
3 KG DI HASHISH
NASCOSTI IN AUTO
Le luminarie risplendono in centro storico, al "Borgo" e in "Galleria"
Sarà un Natale di luci quello che
si appresta a vivere Mirandola. Le
luminarie natalizie risplenderanno
infatti in piazza Costituente (e facciata
Municipio), via Cavallotti, via Pico,
via Verdi, (fino intersezione via Marsala e facciata Chiesa del Gesù), via
Marsala (presso i negozi attivi), piazza
Garibaldi (solo Chiesa San Francesco),
via Volturno (presso i negozi attivi),
via Tabacchi, piazza Conciliazione
(facciata del Duomo), via Battisti e
via Castelfidardo (all’interno del progetto di scenografia urbana di via del
Lotto), piazza Mazzini (all’interno del
progetto di scenografia urbana di via
del Lotto), Galleria del Popolo, via
Curtatone (nuovo tratto aperto lato
luminarie/2
L'albero
della Piazza
E dopo l’albero di Natale davanti
al municipio di via Giolitti è arrivato
anche quello in fondo a piazza Costituente, a decorare un centro già abbellito dalle luminarie natalizie. A breve
sull’albero verrà collocata una targa
per ricordare i generosi donatori. Ecco
il testo che vi sarà scritto: “L'unione
dei Corpi Pompieri Volontari del Friuli
Venezia Giulia in collaborazione con il
Consorzio vicinale di Valbruna, grazie
al trasporto con camion gru messo a disposizione dalla Protezione Civile della
regione Friuli Venezia Giulia, vi dona
questo albero di Natale, componente
che ci fa partecipare al grande mistero
natalizio. I tempi non sono certi fra i
migliori, ma il Natale porta sempre con
sé speranza che qualcosa cambierà in
meglio, cosicché un augurio di cuore a
tutti, nel segno della solidarietà”.
Municipio), piazza Castello (facciata
Castello), vialetto piazza Castello,
via Circonvallazione (presso i negozi
attivi), via Fulvia (presso i negozi attivi), via Luosi (presso i negozi attivi).
Le luminarie saranno anche presso le
Gallerie commerciali “Al Borgo” e “Il
Centro in Galleria” di viale Gramsci, il
Centro commerciale “Le Terrazze” (limitatamente agli esercizi delocalizzati)
e il municipio di via Giolitti.
L’illuminazione natalizia sarà
installata a spese del Comune che beneficerà sull'intervento di un contributo
regionale attraverso il Por Fesr 20072013 - Asse 4 - Attività IV.1.2 “Azioni
di promozione integrata dei territori
colpiti dal sisma”.
LA REPLICA
«Sulla vicenda Acof
insinuazioni gravi e pesanti»
Nel suo intervento su L’Indicatore
n. 19 dell’ottobre 2013, il Consigliere
comunale della Lega Nord Guglielmo
Golinelli si occupava dell’argomento
Acof e, facendo riferimento alle responsabilità di due amministratori “in quota”
Pd, sfornava una serie di improbabili
numeri e chiudeva con una domanda
retorica: «Voi dove pensereste che siano
finiti quei soldi? E’ la stessa cosa che
ho detto io in Consiglio comunale!».
Siccome sono uno dei due (ex) amministratori di cui sopra, ho chiesto l’accesso
agli atti del Consiglio comunale del 30
settembre 2013 ed ho letto l’intervento
del signor Golinelli che concludeva con
queste parole: «Qua farebbe presuppor-
re che ci hanno mangiato allegramente
dentro…». A questo punto ho chiesto
e ottenuto di essere ospitato su L’Indicatore per esercitare il legittimo diritto
di replica. Intanto una precisazione:
definirmi “in quota” Pd è riduttivo; se
proprio vuole etichettarmi le fornisco
una lista più precisa ed esaustiva: sono
iscritto al Pd, ho la tessera Cgil, sono
socio Coop, sono un responsabile di
Assicoop/ Unipol e difendo i magistrati;
dimenticavo, sono di origini meridionali, esattamente campano come l’ex
parlamentare Cosentino (ricorda?),
condannato per “camorra” e salvato
dalla Lega Nord quando alla Camera si
è votata l’autorizzazione a procedere.
In quanto alla seconda parte dei suoi
interventi, beh, sono insinuazioni gravi
e pesanti; nel metodo ci si aspetterebbe forse maggior prudenza, su certi
argomenti, da chi ha nei suoi armadi
scheletri come Belsito, Bossi senior e
junior, i gioielli del Cerchio Magico,
Cota, ecc.; nel merito non replico
alcunché, mi riservo naturalmente di
verificare la sussistenza degli estremi
per una querela per diffamazione. Ma
voglio chiudere con un consiglio, visto
il periodo natalizio: lasci a Borghezio e
Gentilini il linguaggio “politicamente
scorretto”, hanno spalle larghe e tutele
legali; si può essere (forse) bravi giovani Consiglieri leghisti anche senza
scimmiottare i frequentatori di Pontida;
badi alle cose semplici, si occupi di cose
più banali, prenda esempio da me che
mi occupo di lei.
Pietro Savino
ex amministratore Acof
iniziativa
PER RICHIEDERE
I VIGILI DEL FUOCO
Verso la città del futuro
e la conoscenza condivisa
Lo scorso 12 dicembre si è svolta
presso la Sala consigliare del municipio
di Mirandola l'evento “La città del futuro: in cammino verso la conoscenza
condivisa”, per capire e riappropriarsi
del proprio territorio, iniziativa organizzata dall'associazione “Mirandola
Innovazione”. Relatori sono stati:
Luca Baraldi, manager culturale
dell'Università di Bologna; Guido
Zaccarelli, autore e docente presso
l'Università di Modena e Reggio Emilia; Andrea Pignatti, direttore della
società “InEuropa”; Mario Caputo,
esperto delle Smart City - membro
di “Studiare Sviluppo”. L'incontro si
proponeva di capire la giusta direzione
che le imprese e la Pubblica Amministrazione devono intraprendere per
cogliere le nuove opportunità offerte
dalla tecnologia.
Il tema affrontato ha riguardato la
crescita intelligente delle nostre città,
cioè il metodo da attuare affinché siano
inclusive, efficienti e sostenibili. Nel
corso della serata sono stati affrontati
diversi temi di attualità e si è parlato
dei processi che aiuteranno a rendere
Alla luce dei recenti furti verificatisi nella Bassa modenese, i
carabinieri della compagnia di Carpi
hanno intensificato i controlli e le pattuglie, rinforzandole con le stazioni
limitrofe. Nel complesso sono state
impiegate 10 pattuglie per un totale
di 20 uomini tra la serata e la nottata
del 3 dicembre, con 80 autovetture
controllate e 190 persone identificate, di cui 115 stranieri. Nel corso
del servizio, i carabinieri di Medolla
hanno inseguito e bloccato a Cavezzo
una Golf guidata da un marocchino
residente a Finale Emilia. Sul veicolo
sottoposto a perquisizione sono stati
rinvenuti 3 chilogrammi di hashish
suddivisi in panetti, che l’uomo stava
trasportando, nascosti nel kit di riparazione dell’auto, 250 euro in contanti
e 4 telefoni. Il magrebino era già stato
avvistato diverse notti fa da altre pattuglie mentre si aggirava nei Comuni
della Bassa a bordo della medesima
macchina e la pattuglia di Medolla
nel servizio notturno di rinforzo nel
territorio di Cavezzo l’ha intercettata e bloccata. L’arrestato è stato
condotto al carcere di Sant’Anna.
Nella stessa notte del 3 dicembre la
pattuglia dei carabinieri di San Felice
ha rintracciato un altro marocchino,
resosi irreperibile ma trovato presso
l’abitazione di un connazionale e lo ha
arrestato perché doveva espiare una
condanna di 8 mesi per maltrattamenti
in famiglia risalenti al 2009.
Mirandola una “Smart City - Città
intelligente”.
Una Mirandola che, in ambito
culturale, scopra nuove potenzialità
procurando opportunità di business;
riorganizzi i servizi comunali secondo
un modello in cui il cittadino è al centro
di tutto; illustri i bandi per progetti innovativi che la comunità europea mette
a disposizione delle imprese.
Con l’ordinanza commissariale
n. 146 del 9 dicembre 2013, è stata
prorogata fino al 31 marzo 2014
l'attività di supporto e di assistenza
specialistica dei vigili del fuoco,
per i cittadini che ancora devono
recuperare mobilio, vestiario o altre
risorse, dalle loro residenze o da altri
immobili inagibili, e per i quali vige
ancora il divieto di accesso. Come
in precedenza, gli interessati devono
presentarsi al Coc (Centro Operativo
Comunale) di Protezione civile del
Comune di appartenenza, dove il
responsabile compilerà la domanda
su apposito modulo che inoltrerà, via
e-mail, al comando competente dei
vigili del fuoco.
10 · n. 23 - dicembre 2013
festività
La showgirl ha accolto l'invito degli organizzatori
Melita ci accompagnerà nel 2014
La Toniolo ospite d'onore della Festa di Capodanno al Palasport di Mirandola
Dopo anni difficili torna l'evento di fine anno di
maggior successo
per i giovani del
nostro territorio.
Parliamo della festa di Capodanno
allestita dal gruppo
giovanile mirandolese One Group.
Anche quest'anno
l'iniziativa si terrà al Palasport di
Mirandola, tra forti
attese ed incredibili novità, a partire
da ospiti speciali
come Melita Toniolo (qui sopra).
L'affermata showgirl ha accettato l'invito di One Group
in nome del suo amore per l'Emilia ed
ha dichiarato di essere felice di venire
a Mirandola. «Mi sento molto vicina
alle popolazioni colpite dal sisma - ha
detto - ho lavorato tanti anni e con
affetto insieme a Radio Bruno e con
loro ho cercato nel mio piccolo di
dare qualcosa alle popolazioni toccate
dal terremoto. Ho un sacco di amici
che vivono qui, quindi so benissimo
com'è stata vissuta questa bruttissima
esperienza». Tra gli ospiti anche Benji
& Fede, due cantanti originari di Modena oggi emergenti, ma già di grande
successo. «L'evento assume anche
uno scopo sociale - afferma Matteo
Stefanini, 22 anni, organizzatore della
festa e Presidente di One Group (foto a
destra) - parte del ricavato infatti verrà
devoluto in beneficenza ai volontari
dei vigili del fuoco di Mirandola, che
come sappiamo ci hanno fornito un
aiuto prezioso in seguito al terremoto,
BREVI
A CONCORDIA MILLE
LUCI, GIOIE E IDEE
“Milleluci, Millegioie, Milleidee!”
è il titolo della mostra che resterà aperta
fino al 7 gennaio 2014 a Concordia in
viale Dante 9, aperta da martedì a sabato dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle
19 e anche domenica 22 dicembre con
il medesimo orario. Nell’esposizione è
possibile scoprire una collezione di abiti, borse, calzature e profumi, immersi
in mille luci, oggetti ideali per originali
idee regalo. Info: 335/5222914.
PISTA DI PATTINAGGIO
A FINALE EMILIA
nonostante loro stessi
avessero subito danni
a causa delle scosse.
Il resto del contributo
sarà donato alla Fondazione Scuola di Musica
“Carlo e Guglielmo Andreoli”, che
vogliamo aiutare in quanto promotrice
d'importanti iniziative per i giovani». Il
Capodanno al Palasport è sempre stato
un momento di grande richiamo, soprattutto nel 2011 quando ha raggiunto
la cifra record di oltre 1.500 presenze.
L’iniziativa è stata resa possibile anche
grazie alla collaborazione di Radio
Bruno, Selecta Dj Set, Radio 5.9 e altri
preziosi partner. Garantito un elevato
livello di sicurezza soprattutto per
quanto riguarda il consumo di alcoolici. «Sono stati studiati tutti i sistemi
possibili per garantire il rispetto delle
leggi sul consumo degli alcolici - ha
aggiunto Stefanini - sicuramente però
la miglior forma di prevenzione è l'educazione dei ragazzi, i quali devono capire che ci si può divertire moltissimo
senza bisogno di esagerare con l'alcool,
anzi è proprio chi è in grado controllarsi che si diverte di più. Ed è proprio
per questo che abbiamo studiato un
È in funzione a Finale Emilia in
piazza Cervi Caroli, tra il Castello e il
Teatro Sociale, la pista per il pattinaggio su ghiaccio, che rimarrà in funzione
fino al prossimo 6 gennaio.
SAN FELICE IL NATALE
è IN CONCERTO
concorso che farà vincere a chi rimarrà
sobrio vari premi ad estrazione, messi
a disposizione da numerose attività
mirandolesi. Data l'elevata richiesta
le prevendite ed i tavoli sono già in
esaurimento. Sicuramente Mirandola
godrà di un evento fantastico e da record». Per informazioni si può visitare
la pagina di Facebook di Capodanno
Palasport Mirandola, oppure telefonare
al 338/ 1317321.
Sergio Piccinini
Sabato 21 dicembre alle 21 si
svolgerà il concerto del Modena Gospel Chorus per festeggiare la fine dei
lavori e l’apertura al pubblico della
nuova chiesa di San Felice, costruita
nell’area di piazza Italia che già ospita il
municipio ed il centro Ricommerciamo.
Dopo la posa ufficiale della prima pietra
nello scorso mese di maggio, è giunta
così a conclusione la costruzione della
nuova chiesa. Grazie al coinvolgimento
di Sanfelice 1893 Banca Popolare e al
sostegno offerto dall’Associazione Nazionale Banche Popolari e dalle singole
Banche Popolari che hanno accolto
l’invito a contribuire, a soli 18 mesi di
distanza dalla tragedia provocata dal sisma, i sanfeliciani potranno finalmente
avere un nuovo punto di aggregazione
e un luogo di culto di cui essere orgogliosi. Il progetto è stato predisposto
e curato, gratuitamente, dallo Studio
Antonio Angelone; diverse imprese
del territorio hanno contribuito alla
realizzazione a costi molto contenuti.
n. 23- dicembre 2013 ·
Visitabile fino al 15 gennaio sabato, domenica, festivi e prefestivi
cultura
Idee di città in mostra a Palazzo Pini
Inaugurata nell'edificio l'esposizione del concorso "Immagina Mirandola"
è stata inaugurata a Mirandola lo
scorso 15 dicembre, presso Palazzo
Pini splendidamente ristrutturato, la
mostra delle idee e dei progetti del
concorso “Immagina Mirandola”.
L’esposizione potrà essere visitata
fino al 15 gennaio, il sabato, la domenica e in tutti i giorni festivi e
prefestivi (con la sola esclusione del
25 dicembre) dalle 10 alle 13 e dalle
15.30 alle 19.30. In mostra, nell’allestimento curato dal Circolo Artistico
“Giorgio Morandi”, 44 tavole di 11
progetti (tra i quali 5 premiati dalla
Commissione dei Professionisti
dell’Urban Center di Torino e del Comune di Mirandola) realizzati per 4
ambiti: Area Nord-Ovest: un progetto
per lo spazio aperto, Area Nord-Est:
nuovi usi per il Centro Storico, Area
Sud-Est: nuovi spazi da abitare, Area
Sud-Ovest: tra via Pico e Via Fanti.
«Ringrazio i numerosi partecipanti all’inaugurazione, il Circolo
Morandi per il bellissimo allestimento e Pini il proprietario di questo
splendido edificio – ha dichiarato
l’Assessore a Economia e Sviluppo
Sostenibile Roberto Ganzerli – è un
motivo in più per visitare il centro e
fermarsi a visitare i negozi e il mercato della solidarietà e del volontariato
in piazza Costituente».
“Immagina Mirandola”, domenica 5 gennaio, alle ore 18, ospiterà Francesca Neri (violoncello) e
Gabriele Vincenzi (violino) per il
concerto “Là in fondo… nel barocco”
(in omaggio al recupero e al restauro
dell’edificio storico e ai contenuti
proposti dall’allestimento).
BREVI
CONSOLATO MOBILE
DEL MAROCCO
Il Consolato Generale del Regno del
Marocco a Bologna organizzerà un Consolato Mobile, il 21 dicembre dalle 8.30
alle 14.30, a Mirandola, presso la Sala
consigliare del Municipio di via Giolitti
22. L’obiettivo di questo dislocamento
è quello di permettere ai cittadini marocchini residenti in città e nei Comuni
limitrofi, di beneficiare delle prestazioni
consolari in loco, senza doversi recare
a Bologna (richiesta di passaporto o
di carta d’identità, legalizzazione di
documenti, diverse attestazioni, ecc.).
NEGRO SEGRETARIO
DI CéCILE KYENGE
Il 38 enne concordiese Paolo Negro,
già coordinatore provinciale della segreteria del Pd e attuale presidente dell’Asp
Area Nord, è stato chiamato a Roma a
guidare la segreteria politica del Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.
ORATORIO CAVEZZO
SERVONO FONDI
Proseguono le iniziative per la
raccolta di fondi per l’Oratorio di
Sant’Anna di Cavezzo. Il gruppo di
cittadini che ha promosso la sottoscrizione informa che mancano solo 5 mila
euro al raggiungimento della cifra che si
erano posti come obiettivo e che i lavori
di ricostruzione stanno per partire. Da
notare che si tratta di una delle prime
chiese della Bassa, benché di piccole
dimensioni, completamente distrutta dal
terremoto a essere riedificata. I promotori ringraziano i donatori per la generosità e invitano tutti a un ultimo sforzo.
Iban per le offerte: IT95K 05387 12905
00000 2074710. Per informazioni e per
offrire proprie professionalità telefonare
ad Agnese Lodi 347/1463073.
L'allestimento nella
splendida sede di
Palazzo Pini. Sopra,
alcuni partecipanti
all'inaugurazione
rifiuti
Riaperto Ca.Re. a Fossoli
dopo l'incendio del 24 agosto
è stato riaperto nei giorni scorsi
l’impianto Ca.Re., a Fossoli di Carpi,
dopo il fermo causato dall’incendio
dello scorso 24 agosto. Le attività di
selezione e trattamento dei rifiuti sono
ripartite, solo parzialmente, nell’area
del fabbricato (circa tre campate
dell’edificio) rimasta integra dopo l’incendio. Gli enti di controllo, Provincia
e Vigili del Fuoco hanno dato parere
favorevole alla ripresa dell’attività. La
zona di lavorazione è stata distinta dalla
porzione di area demolita. Anche i lavori per la ricostruzione del fabbricato,
che partiranno a breve, saranno svolti in
modo da evitare possibili interferenze
fra la lavorazione dei rifiuti e il cantiere
11
della ricostruzione dell’impianto. La
società ha quindi ripreso a ritirare alcune tipologie di rifiuti in particolare
carta e cartone da raccolta differenziata
proveniente dalle utenze domestiche
e rifiuti assimilabili dalle imprese del
territorio; le attività di separazione vengono svolte manualmente per quantità
limitate, in ragione dei minori spazi a
disposizione. Il personale operativo,
che era in cassa integrazione, è stato
richiamato al lavoro, secondo un principio di rotazione fra gli addetti. La
riapertura completa di Ca.Re. (dopo i
lavori di ricostruzione del fabbricato e il
ripristino dell’impiantistica) è prevista
per primavera 2014.
polizia
La Stradale ha arrestato un 29enne
che aveva cinque panetti di hashish
Il 12 dicembre scorso, personale
della quinta sezione-Narcotici della
Squadra Mobile della Questura di Modena, con uomini della Polizia Stradale di Mirandola, ha tratto in arresto
E.H.A., nato in Marocco, classe 1985,
residente a Nonantola, ma domiciliato a
Modena, in esecuzione di una ordinanza
di applicazione della misura cautelare
della custodia in carcere, disposta dal
Gip del Tribunale di Modena. Qualche
giorno prima dell’arresto, personale del
Distaccamento della Polizia Stradale
di Mirandola, durante un servizio di
vigilanza aveva deciso di procedere al
controllo di una autovettura, alla cui
guida si trovava un uomo dai caratteri
nordafricani. Nonostante l’alt intimato
più volte, il conducente non solo non
si era fermato, ma aveva effettuato una
serie di manovre pericolose, accelerando
la marcia, onde far perdere le proprie
tracce. Durante la fuga, terminata nei
campi adiacenti via Malaspina, dove il
marocchino aveva abbandonato l’auto
per scappare a piedi, E.H.A. aveva più
volte lanciato dal finestrino degli oggetti,
successivamente recuperati dagli agenti e
risultati essere cinque panetti contenenti
sostanza stupefacente del tipo hashish
del peso netto complessivo di grammi
490,15. Una scrupolosa attività di indagine, ha permesso al Pubblico Ministero di
richiedere ed ottenere l’arresto dell'uomo.
FALSI STAGIONALI
IN AGRICOLTURA
Sono stati almeno 900 i clandestini
fatti arrivare in Europa con un guadagno illecito superiore ai 13milioni di
euro, anche se potrebbe essere molti di
più. La Questura di Modena, assieme
a Inps e Ispettorato del Lavoro, dopo
oltre 18 mesi di indagine, ha sgominato
un'organizzazione che importava da
Pakistan, Bangladesh e Sud Est asiatico
falsi lavoratori stagionali in agricoltura.
Il gruppo era composto da 15 persone,
italiani e pakistani, e sfruttava i normali
flussi migratori previsti dalla legge per
la raccolta frutta e i lavori nei campi.
In carcere sono finiti i due capi dell’organizzazione, un agrotecnico reggiano
e un intermediario pakistano residente
a Carpi. Agli arresti domiciliari invece
quattro italiani, due dei quali residenti
a Mirandola e San Possidonio.
12 · n. 23 - dicembre 2013
BREVI
UN NOVEMBRE
DA CALDO RECORD
Il mese di novembre 2013 a Modena ha fatto segnare una temperatura
media di 10.5°C, nettamente superiore
al riferimento statistico 1981-2010
che è di 8.8° C e che costituisce la
12esima temperatura media più alta
per il mese dal 1860, a ridosso della
“top ten” dove - ad eccezione del capofila 1926 e del 1963 - tutti i restanti
anni caldi sono concentrati fra fine
XIX e inizio XX secolo. «Il mese del
resto – ricorda il meteorologo Luca
Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – è stato
diviso in due, con i primi venti giorni
fra i più caldi di sempre e gli ultimi
giorni moderatamente più freddi della
norma, ma non in realtà straordinari».
Caratteristica di novembre sono state,
soprattutto, le notti calde, ovviamente
relativamente alla stagione. La media
delle temperature minime di 8.6°C
in città a Modena, risulta la sesta più
calda della serie storica. Quanto alle
piogge, le precipitazioni sono risultate
in linea con quello che indica la climatologia: sono caduti complessivamente
73.5 mm di pioggia, una quantità poco
superiore ai 69.3 mm medi del periodo
1981-2010. In particolare, il giorno
23 novembre con 41.6 mm è risultato
anche il giorno più piovoso del 2013
«con una pioggia intensa – commenta
Luca Lombroso - ma non straordinaria
per la stagione e per il massimo annuo,
e molto lontana dal giorno più piovoso
di Modena, ancora fermo ai 165.4 mm
del 5 ottobre 1990» L’autunno 2013
risulta invece da “podio” quanto a temperatura: con 16.2°C è stato il terzo più
caldo dal 1860, appena al di sotto della
“medaglia d’argento” che spetta all’autunno 2011 con 16.3°C, ma distante
dall’ancor più caldo autunno 2006
che segnò ben 16.8°C medi. Nulla di
particolare da segnalare, invece, relativamente alle piogge, poiché i 180.2
mm cadute fra settembre e novembre
sono solo leggermente inferiori alla
media 1981-2010, che è di 218.9 mm..
LUTTO PER LA MORTE
DI MENTORE ALEOTTI
L’ Av i s
di
Mirandola, attraverso
le pagine dell’Indicatore, vuole esprimere le più sentite
condoglianze a Cinzia
Aleotti, storica collaboratrice e consigliere
dell’associazione e a
tutta la sua famiglia, per la scomparsa
del padre Mentore (foto, conosciuto
come Nìni al barbèr), responsabile locale dell’Associazione Italiana Donatori
Organi (Aido). Mentore Aleotti era molto conosciuto a Mirandola, oltre che per
il suo impegno nel volontariato, anche
per il suo negozio di barbiere in centro
storico. Aleotti si è spento lo scorso 15
dicembre a 84 anni.
n. 23- dicembre 2013 ·
13
Un corso biennale post-diploma formerà tecnici del biomedicale
area nord
Scienze della Vita al Galilei dal 2014
Dal prossimo anno scolastico parte il nuovo indirizzo in Biotecnologia
A partire dall’anno scolastico
2014-2015 l’Istituto Tecnico Iss “Galilei” di Mirandola si avvarrà di un
nuovo corso, l’indirizzo di Chimica,
Materiali e Biotecnologie articolazione Biotecnologie-Sanitarie. Visti i
bisogni sociali e sanitari del Distretto
dell’Area Nord, questo nuovo indirizzo andrà ad offrire opportunità di
lavoro legate all’espansione delle
aziende del biomedicale già radicate
nel territorio e opportunità di lavoro
nel comparto sanitario.
Il perito chimico specializzato in
biotecnologie avrà competenze relative a: analisi chimico- biologiche
per il controllo igienico sanitario;
prevenzione e gestione di situazioni
a rischio sanitario; metodiche per
la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici
e anatomici; uso delle principali
tecnologie sanitarie nei settori biomedicale, farmaceutico, alimentare
atte ad individuare i fattori di rischio
ed eziologici delle varie patologie.
Al termine di questo percorso il/
la diplomato/a: avrà accesso a tutti i percorsi universitari in modo
particolare a quelli afferenti l’area
sanitaria, biologica, ambientale,
chimica; potrà frequentare corsi
professionali post-diploma; potrà
svolgere la libera professione; potrà
inserirsi direttamente nel mondo del
lavoro e accedere ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso
agli albi delle professioni tecniche e
sanitarie secondo le norme vigenti in
materia; potrà partecipare a concorsi
pubblici; potrà, essere adibito, quale
tecnico di laboratorio ai controlli
nei settori farmaceutico, chimico,
merceologico, bromatologico, ecologico e dell'igiene ambientale, settore
infermieristico e paramedico. Saprà
infine operare con mansioni di ricerca
e analisi nei reparti di sviluppo di
produzione e di controllo-qualità
nelle industrie di ogni ordine e grado
e nei laboratori.
«L’Iss “Galilei” sarà anche arricchito dall’Its “Scienza della vita” –
spiega la dirigente scolastica Milena
Prandini (foto)– un corso biennale
post-diploma per la produzione di
apparecchi e dispositivi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi aperto a tutti
gli studenti in possesso di un diploma
di scuola superiore.
L’Its, di cui ci pregiamo essere
stati individuati quale scuola capofila sul territorio, consentirà ai
nostri allievi di completare in modo
specialistico le competenze acquisite
all’interno dei percorsi tecnologici
previsti nel nostro istituto e formare
tecnici altamente specializzati, come
richiedono le imprese dei settori
strategici dell’economia regionale».
Sabato 18 gennaio si svolgerà,
presso la sede del “Galilei” via 29
Maggio a Mirandola, dalle 15,30
alle 18, l’iniziativa “Scuola aperta”.
Sarà possibile visitare la sede e prendere contatto con i diversi indirizzi:
Istituto Professionale, Industria e
Artigianato; Istituto Tecnico e Liceo
Scientifico, oltre al nuovo indirizzo
Chimica, Materiali e Biotecnologie.
incarichi
La medollese Judith Pinnock
eletta segretaria provinciale Prc
L'assemblea federale modenese
di Rifondazione Comunista ha eletto
nei giorni scorsi segretaria provinciale
Judith Pinnock.
La Pinnock, 59 anni, romana di
origine inglese, risiede a Medolla e
succede a Stefano Lugli. Ha una lunga
esperienza nella Pubblica Amministra-
zione e oggi è formatrice e consulente
organizzativa sulla gestione del personale per le piccole e medie imprese. Judith
è attiva nella lotta alle discriminazioni
e autrice di libri su questi temi. Ha fatto
attività politica nella Bassa modenese, è
al suo primo incarico nella dirigenza di
un partito ed è stata eletta segretaria in
rappresentanza dell’area del partito che
fa riferimento al segretario nazionale
Paolo Ferrero.
"ISTITUTO galilei"
Premio nazionale a 2 classi quinte
per un web-documentario sul sisma
L’istituto Superiore Galileo Galilei di Mirandola è stato proclamato
vincitore con le classi 5° G e 5° I del
concorso collegato al progetto “La
scuola studia e racconta il terremoto” promosso dal Miur, il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca. Gli studenti, con il
supporto tecnico dell’associazione
culturale Sequence e il contributo
di Coop Estense, hanno partecipato
con la realizzazione del web-documentario “Tutti quanti”, un’opera
interattiva che raccoglie alcune testimonianze di persone terremotate e
documenta le soluzioni a volte molto
creative che è stato possibile mettere
in pratica per superare il disagio e
le difficoltà materiali portate dal
terremoto. Il web doc è visibile alla
pagina tuttiquanti.sequencewebdoc.
it e sul sito della scuola www. galileimirandola.it. Il premio è stato
consegnato a Roma il 18 dicembre e
le classi coinvolte sono state presenti
al completo grazie al contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola. “Il terremoto riesce a
svelare molto di ciò che è celato dentro le relazioni sociali, territoriali e
familiari facendo emergere atteggiamenti di solidarietà o di rifiuto. Invitare a studiarlo, nei suoi molteplici
aspetti, può consentire di apprendere
come vivere a scuola tranquillizzati
e in sicurezza, esorcizzando le angosce e il disagio”. Sono queste le
premesse con cui il Miur ha creato
il progetto “La scuola studia e racconta il terremoto”, proponendo in
una prima fase un iter di formazione
riservato al personale docente dei
territori recentemente colpiti da
eventi sismici e coinvolgendo di
riflesso gli studenti che attraverso
un concorso sono stati chiamati
a realizzare contenuti creativi sul
tema del terremoto. In questo modo,
sempre citando l’iniziativa del Miur:
“Alunni e insegnanti non sono solo
oggetto di interventi formativi ed
educativi connessi al terremoto ma
protagonisti dell’iniziativa e della
propria crescita umana e culturale”.
Per informazioni sul promotore del
progetto: http://hubmiur.pubblica.
istruzione.it/web/istruzione/lascuola-studia-e-racconta-il-terremoto. Per informazioni sull’opera
“Tutti quanti”: Laura Gasparini
(docente coordinatore): gaslaura@
libero.it; Stefano Cattini (curatore dei contributi audiovisivi):
[email protected]; Mario
Genevini (sviluppatore piattaforma
interattiva): [email protected];
Istituto Uperiore Galileo Galilei di
Mirandola: www.galileimirandola.it
Associazione culturale Sequence: www.sequencefilm.it.
14 · n. 23 - dicembre 2013
rotary mirandola
Un convegno per ricordare
e progettare il futuro
A un anno e mezzo di
distanza dal sisma che ha
segnato in modo indelebile
le nostre vite, Mirandola
ha ospitato lo scorso sabato
30 novembre un convegno
dal titolo “Rischio sismico
e prevenzione”. È stato un
momento di informazione,
di dialogo e di dibattito,
tenuto all’interno del nuovo Teatro Tenda 29 di via
Dorando Pietri, realizzato
a tempo di record e inaugurato proprio in quell’occasione. Durante l’evento sono state
affrontate tematiche scientifiche e questioni di ingegneria
edile, coinvolgendo nella discussione anche il pubblico, fra
cui erano presenti il Sindaco di Mirandola Maino Benatti e il
Presidente dell’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord,
nonché Sindaco di San Felice, Alberto Silvestri. I relatori
del convegno, organizzato dal Rotary e dal Rotaract club di
Mirandola in collaborazione con l’Enea, sono stati scelti per
la loro qualifica professionale in tema di prevenzione sismica:
in particolare Alessandro De Stefano e Bernardino Chiaia
del Politecnico di Torino, Antonello Salvatori dell’Università
de L’Aquila e Alessandro Martelli, docente di ingegneria
sismica, presidente delle associazioni Gliss e Isso, ma anche
vicepresidente e fondatore di Assisi. Il dramma vissuto dal
nostro terremoto deve diventare un’occasione per riflettere su
tutta una serie di problematiche che riguardano sia la ricostruzione che la programmazione politica nel suo complesso. E
sarebbe un errore gravissimo, sia come realtà locale che come
intero Paese, non trarre lezioni per il futuro da ciò che ci è
successo. Questo, in sostanza, il pensiero esposto dal Sindaco
Benatti nel suo intervento di saluto. A sorpresa è intervenuta
anche Cinzia Scafidi, la mamma del ragazzo morto nel 2008
nell’aula del liceo scientifico Darwin di Rivoli (To). Nel suo
discorso ha sottolineato l’importanza di impegnarsi nella
prevenzione, affinché ciò che è accaduto a suo figlio Vito non
si ripeta anche per altri ragazzi. Presente fra il pubblico anche
una rappresentanza dell’associazione di Bondeno «Una scuola
per la vita». Ma il convegno è stato anche un’occasione per
sottolineare i limiti delle normative oggi in vigore, nell’ottica
di cercare soluzioni praticabili per i prossimi mesi e anni, e
che coinvolgano contemporaneamente anche le istituzioni
del territorio. Come ha ricordato il professor Martelli, quasi
la metà degli edifici scolastici e il 70% dell’edificato italiano
non è in grado di reggere al potenziale terremoto della propria area. E se secoli di mancanza di attività sismica nella
nostra regione ne avevano fatto scomparire il ricordo, ora
è il momento di lavorare in termini di prevenzione, senza
sottostimare i pericoli per il futuro.
Gianluca Dotti e Giulia Molinari
Rotaract Club Mirandola
n. 23- dicembre 2013 ·
In favore del gruppo degli amici dell'Aceto Balsamico Tradizionale
area nord
Una botte di rovere per la Comunità
15
brevi
BUSUOLI è ANCORA
SUL GAMBERO ROSSO
Preziosa donazione dalla ditta Renzi e dalla Banca Popolare dell'Emilia
Si è conclusa mercoledì 4 dicembre presso il ristorante La Cantina di
Medolla la serie di cinque serate di
assaggi di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, organizzate dalla
Comunità Area Nord della Consorteria
di Spilamberto. La Comunità, nata
qualche anno fa per l'iniziativa di un
gruppo di appassionati locali, per il
quarto anno consecutivo ha organizzato questo evento. Una cinquantina
di assaggiatori e maestri ha partecipato
agli assaggi di allenamento, necessari
per mantenere la qualifica, mentre una
ventina di neofiti si sono avvicinati
per la prima volta alle tecniche di assaggio. Alla serata conclusiva hanno
partecipato anche Luca Gozzoli,
Gran Maestro della Consorteria, e
Francesco Renzi, titolare dell'omonima prestigiosa ditta che costruisce
botti e barili per Aceto Balsamico
fin dal XVI secolo. Nel corso della
serata è stata donata alla Comunità
una botte di rovere per Abtm di 30
litri, offerta dalla ditta Renzi e dalla
Banca Popolare dell'Emilia. La botte
andrà ad arricchire l'Acetaia comunale
di Mirandola, che prima del sisma era
Anche quest’anno il bar pasticceria Busuoli di piazza Costituente a
Mirandola è stato recensito nella Guida
del Gambero Rosso, “bibbia” per i
cultori dei locali di qualità. Eccellente
il punteggio dell’esercizio mirandolese
che si conferma, secondo la guida, uno
dei migliori bar di Modena e provincia
e viene definito “ottimo indirizzo per i
golosi nella bella Mirandola”.
"ANDAR PER VILLE"
VOLUME SOLIDALE
ubicata all'ultimo piano del Castello,
ed ora si trova in custodia presso l'abitazione della famiglia Accorsi-Budri.
barbieri-pd
«Il nostro punto di vista
su Map e primarie»
(segue da pag. 2)
Riportare costi in modo sommario
senza proporre alternative altrettanto
quantificabili dal punto di vista economico credo non aiuti ad affrontare il tema
del futuro dei Map e con esso del futuro
residenziale dei suoi attuali ospiti. Il confronto deve partire dalla valutazione sociale delle scelte di fondo operate, dalla
loro trasparenza gestionale ed economica
per evitare letture ideologiche o, ancor
peggio, generiche accuse di sprechi.
Altro tema emerso è stato quello dei costi
Visto il successo ottenuto, le serate di
assaggi verranno ripetute il prossimo
anno, nello stesso periodo, a corollario
di altre iniziative sul Balsamico che la
Comunità organizza periodicamente
nei nove Comuni dell'Area Nord.
Il volume “Andar per ville ed oratori nella Bassa modenese” edito da
Simonetta Calzolari e contenente gli
articoli dedicati alle ville e chiesette
del territorio apparsi sull'Indicatore mirandolese tra il 2008 e il 2012 è andato
esaurito raccogliendo la cifra di 205
euro devoluti al restauro dell'Oratorio
di Santa Croce di San Felice. L'autrice
ringrazia per la disponibilità l'ufficio
parrocchiale di San Felice e tutti coloro
che hanno sostenuto l'iniziativa.
energetici elevati che gli abitanti dei Map
devono sostenere. In queste strutture
non è previsto per motivi di sicurezza
l'utilizzo del gas metano. Riscaldamento,
raffrescamento, calore dell'acqua sono
derivati dall'impiego dell'energia elettrica attraverso un libero contratto con un
operatore del mercato. Si può verificare
la correttezza del calcolo della fornitura,
ma occorre sottolineare un principio di
equità tra chi ha scelto i Map e chi ha
scelto l'autonoma sistemazione. In entrambi i casi l'Amministrazione fa fronte
al solo costo dell’affitto. I costi energetici
restano a carico delle singole famiglie.
Ogni acclarata situazione di difficoltà a
pagare le bollette per condizioni sociofamiliari difficili dovrà, come per ogni
altro cittadino, essere segnalata ai Servizi
sociali per una valutazione dei singoli
casi di bisogno. Infine, va sottolineata
la scelta compiuta in questi giorni dalla
Regione assicurando anche a coloro che
nel 2012 avevano optato per i Map la
possibilità, se lo riterranno più funzionale e conveniente , di rinunciare al modulo
e optare per il contributo di autonoma
sistemazione. A margine, vorrei da que-
sto spazio ringraziare i 1.763 cittadini di
Mirandola che l'8 dicembre si sono recati
alle urne, allestite da oltre 40 volontari,
per scegliere il candidato a segretario
del Partito Democratico nazionale. Una
grande partecipazione, tanto più significativa in un momento così difficile per
il nostro Paese, morso dal persistere di
gravi difficoltà economiche oltre che da
una generale crisi della rappresentanza.
Ecco il responso delle urne: Renzi 1.360
- Cuperlo 209 - Civati 189. Auguri di
buone feste e di un felice 2014.
Paolo Barbieri, Capogruppo Pd
16 · n. 23 - dicembre 2013
mirandola
Una vita per la famiglia e la comunità con una grande passione: i fiori
Addio a Lidia, anima di San Giacomo
Se n'è andata la Manfredotti, motore infaticabile del bar-ristorante "Da Saul"
Lo scorso 5 dicembre è scomparsa
Lidia Manfredotti in Ganzerli, che
per tanti anni è stata l’“anima” del
bar e del ristorante “Da Saul” di San
Giacomo Roncole. Pubblichiamo il
ricordo della figlia Giovanna Ganzerli
e del genero Tancredi Veronesi. Alla
famiglia Ganzerli vanno le condoglianze dell’Amministrazione comunale e
della redazione dell’Indicatore.
«Ognuno deve lasciarsi qualche
cosa dietro quando muore», diceva
sempre mio nonno: un bimbo o un libro
o un quadro o una casa o un muro eretto
con le proprie mani o un paio di scarpe
cucite da noi. O un giardino piantato
con il nostro sudore. Qualche cosa che
insomma la nostra mano abbia toccato
in modo che la nostra anima abbia dove
andare quando moriamo, e quando la
gente guarderà il fiore o l'albero che
abbiamo piantato, noi saremo là. Non
ha importanza quello che si fa, diceva
mio nonno. Purché si cambi qualche
cosa, da ciò che era prima in qualcos'altro che porti poi la nostra impronta.
La differenza tra l'uomo che si limita
a tosare un prato e un vero giardiniere
sta nel tocco, diceva. La Lidia aveva il
tocco. Quello che sega il fieno poteva
anche non esserci stato, su quel prato.
Ma il vero giardiniere ci sarà per tutta
la vita. La Lidia è stata un grande
giardiniere. Era mia madre.
Giovanna Ganzerli
Cara Lidia, cara sposa, mamma,
nonna, suocera, amica e complice di
tanti giorni vissuti insieme. Noi tutti
siamo qui per darti un ultimo saluto e
accompagnarti con la nostra preghiera
all’incontro con l’Altissimo. Questo
incontro è il momento più importante
per ciascuno di noi e lo costruiamo
camminando giorno per giorno, tutta
la vita, e tu l’hai fatto nel migliore
dei modi. Con il tuo carattere forte,
vivace e scherzoso, sei stata punto
di riferimento ed esempio per tanti.
Tu non ti sei mai risparmiata, tirata
indietro o ribellata, neanche quando
la Provvidenza ti ha caricata del dono
più prezioso. Come scordare il tuo
impegno per la famiglia, per il lavoro
e la comunità, da sempre portato avanti
con maestria e leggerezza. Come scordare la complicità con la quale, tutte
le mattine, con i soliti tre clienti più
mattinieri del bar, commentavi le prime
notizie del giorno e anche se spesso
erano sempre le stesse che giravano,
avevi una parola e la battuta pronta per
tutti, minacciando però botte da orbi
e cazzotti nel muso a chi ti sembrava
fuori dalle righe. Come non ricordare
poi la tua passione per i fiori... per il
tuo giardino. Quel giardino creato e
curato con tanto amore e da tanti anni
serbatoio inesauribile dei fiori più belli
e rari della nostra zona, raccolti per
abbellire gli altari della nostra chiesa
in tante occasioni. Quanti sabati pomeriggio, quante vigilie di feste hai
passato in chiesa, trafficando con i tuoi
fiori, facendo composizioni e accostamenti di colori che sembravano fuochi
artificiali. E alla fine tornavi a casa
soddisfatta e orgogliosa e dicevi a tutti
quelli che incontravi: «Andà a vedar
che altari... Andà a vedar che fiorr...!».
Scommetto che anche oggi, uscendo
dalla chiesa piena di gente e con tanti
fiori, voltandoti indietro diresti: «Che
bela funzionn…Quanta gent e che bei
fiorr… Però i mia i sarevan più beiii!».
Cara Lidia ora che sei lassù, prega per
noi. Noi intanto preghiamo la Vergine
Santa di guardarti con occhi di madre
e di accoglierti sotto il suo mantello.
Tancredi Veronesi
parole senza tempo
di Giampaolo Ziroldi
«La storia realmente accaduta
è solo una parte di tutta la storia»
«La penosa storia delle varie guerre
di religione è stata più volte raccontata
e l’odio fanatico che animava le parti
contrapposte è stato dipinto con i colori più foschi. è un quadro che riflette
effettivamente i macabri eventi allora accaduti. Ma la storia realmente accaduta
non è tutta la storia, perché lascia fuori
le speranze mai realizzatesi, i tentativi
di impedire lo scoppio delle guerre, gli
inutili sforzi di risolvere le divergenze
con metodi conciliativi. Queste speranze
fanno parte della storia non meno dei ter-
ribili avvenimenti che la vanificarono».
Frances A. Yates
da The French Accademies of the
Sixteenth Century (1947)
Frances Amelia Yates nacque a
Southsea, nel Regno Unito nel 1899.
Storica e saggista di fama mondiale,
insegnò all'Università di Londra e al
Warburg Institute. Fondamentali furono
i suoi studi sulla magia, la tradizione
ermetica e la cabala nella scienza e nella
filosofia nel Rinascimento.
medolla
«Dopo 25 anni di Bowling
la nuova sfida si chiama Terrybell»
Dopo 25 anni di gestione del
Bowling di Mirandola, Alessandro
Galavotti e lo zio Gianni Pizzetti
(da sinistra nella foto) hanno ceduto
l’attività e inaugurato, lo scorso 16
novembre, la sala giochi slot e videolottery “Terrybell” a Medolla in via
Provinciale 53, aperta tutti i giorni
dalle 10 del mattino alle 2 di notte.
«Cedere il Bowling non è stato facile – spiega Alessandro Galavotti
– perché lì avevamo trascorso tanti
anni. Ma dopo il terremoto abbiamo
deciso di dare una svolta alle nostre
vite. Giocare e tentare la fortuna è
e deve restare un divertimento piacevole, sano e sicuro. La maggior
parte delle persone che entrano da
noi, gioca per l'emozione di sognare
di vincere il Jackpot nazionale che
ad oggi è a 500 mila euro o per
tentare la sorte, per tenere fede ad
una piacevole abitudine, sempre
consapevole delle reali possibilità di
vincita. Evitare che il gioco diventi
un problema non è solo un nostro
dovere in qualità di gestori, ma fa
parte da sempre anche della nostra
etica professionale. Per questo in
accordo con l’Agenzia delle Dogane
e dei Monopoli (Aams) e con i massimi organi competenti, abbiamo
sposato la politica del “gioca legale
e sicuro” nella più totale trasparenza
nei confronti dei clienti. L'intento
della sala Terrybell è quella di far
vivere alla clientela, un'esperienza
di gioco unica, emozionante, in un
ambiente raffinato, elegante e in
totale sicurezza. Disponiamo anche
di un’area fumatori e di un piccolo
angolo bar per poter servire i nostri
clienti al meglio».
n. 23- dicembre 2013 ·
MirandolaIN è il gruppo mirandolese nel social network di Linkedin, che promuove e
sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 225 milioni di persone nel mondo
ed oltre 4 milioni in Italia
«Con la logistica non mi annoio mai»
Stare Bene a Mirandola
Marco Mazzoni garantisce che i prodotti siano correttamente stoccati e gestiti
Marco, qual è il tuo
«Diciamo che è nata
lavoro e quali responun po’ per caso… La mia
sabilità comporta?
famiglia aveva una ditta
«La mia responsabilità
di trasporti…quindi forse
consiste nel garantire che
avevo il destino segnato,
tutti i prodotti finiti dello
in qualche modo sono
stabilimento Gambro di
“figlio d’arte”. Subito
Medolla vengano stoccati e
dopo gli studi sono para cura di
gestiti secondo le normative
Andrea Ferramola tito per l’anno d’obbligo
vigenti. Inoltre mi occupo
58 anni, laureato in nell’esercito italiano, e,
di organizzare la struttura Giurisprudenza e Con- anche lì, sono rimasto
affinché tutti i clienti rice- sulente del Lavoro, fon- legato al mondo della
vano il materiale ordina- datore di MirandolaIN, logistica quale responto, nei tempi e secondo le Ferramola ha esperienza sabile del parco mezzi
modalità concordate, sia a come dirigente d'azienda militari. Al termine di
livello nazionale che in- e oggi è coach profes- questa esperienza tempoternazionale. Il mio lavoro sionista.
ranea, inizia la prima vera
è quindi la logistica, che è
esperienza nel mondo del
tutto questo e molto altro ancora. E’ lavoro. Era il 2000 quando venni a coun lavoro bellissimo che copre diverse
noscenza che Gambro stava realizzando
tematiche: dalla gestione del trasporto,
un grande polo logistico a Medolla.
alla gestione di magazzini, agli inventaDecisi allora di fare domanda e molto
ri, fino alle operazioni di import/export
velocemente iniziai la mia avventura
e alle competenze doganali, insomma
lavorativa.
non ci si annoia mai. Ogni giorno si
Rimasi subito affascinato dal mio
ha la possibilità di arricchire il proprio
nuovo lavoro, è stato così come si dice
bagaglio di esperienze in un ambiente
un “un colpo di fulmine”: credo che non
molto dinamico e denso di sfide, che risia sempre così facile trovare il lavoro
chiede la continua ricerca di un servizio
giusto per noi… e per questo mi reputo
accurato, ma sostenibile, e quindi con
fortunato. Mi trovai subito in perfetta
un occhio attento al controllo dei costi.
sintonia con il mondo della logistica
Il combinato di queste esigenze diventa
e con il progetto di realizzazione del
lo stimolo per l’approfondimento e lo
Distribution Center. Ad ogni modo
studio di soluzioni sempre migliori
questo è stato possibile anche grazie
per ogni esigenza, implementando
al supporto e all’“investimento” che
nuovi processi e idee creative. La sodl’azienda e il management fecero a suo
disfazione di vederli funzionare ripaga
tempo su di me, oltre che al supporto
naturalmente degli sforzi e del tempo
e all’aiuto di colleghi e collaboratori
profusi nelle molteplici attività».
che ogni giorno si impegnano con
Quando e come è nata la tua
dedizione nel raggiungere assieme gli
decisione di fare questo lavoro?
obiettivi prefissati. Il mio primo inca-
Marco Mazzoni abita a Magnacavallo (Mn) e lavora a
Medolla.
Studi: Perito Meccanico & Automazione Industriale; sta
terminando un Master al Politecnico di Milano per la
qualifica di Executive Supply Chain Management.
Età: 35.
Ruolo professionale attuale: Distribution Center
Manager Italy in una multinazionale biomedicale.
Ruolo professionale precedente: Warehouse Manager
DC Italy.
Le passioni di Marco: in passato il calcio, recentemente
la mountain bike. Da sempre le tecnologie informatiche.
L’ultima passione, con la “P” maiuscola, “nata” con
l’arrivo del primo figlio: trascorrere il tempo libero in
attività fino a poco tempo fa impreviste, ma ora attese
ogni giorno con entusiasmo.
rico all’interno dell’azienda consisteva
nel condurre un impianto automatizzato
di magazzino da oltre 28.000 pallet con
una movimentazione giornaliera di oltre
4.000 pallet al giorno. Iniziai subito
ad essere coinvolto con progettisti e
specialisti in materia, potendo costruire
poco a poco le basi di conoscenza necessarie per il futuro. Fu un’esperienza
fantastica, davvero molto impegnativa,
ricca di sacrifici, ma che rifarei senza
esitazioni».
Quali sono gli aspetti del tuo
lavoro che ti procurano vera
soddisfazione?
«La soddisfazione maggiore è nella
consapevolezza che sono parte di quella
catena che ogni giorno contribuisce a
sanità
Donata all'ospedale di Mirandola
una Mineralometria ossea
iniziative
A Poggio Rusco e Magnacavallo
arriva Anna Nobili, ballerina di Dio
Sabato 18 e domenica 19 gennaio
2014 le comunità di Poggio Rusco (Mn)
e Magnacavallo (Mn) accoglieranno con
entusiasmo Suor Anna Nobili e la sua
compagnia “Omega” che si esibiranno
in eventi veramente imperdibili per
gli amanti della danza, ma soprattutto
per i credenti che già conoscono questa
donna che irradia gioia solo a guardarla.
Suor Anna fa parte della congregazione
delle Suore Operaie della Santa Casa
di Nazareth e grazie a loro ha ideato
la nuova scuola di Danza Moderna
Cristiana “HolyDance” a Palestrina.
Gli incontri sono organizzati dal Coro
InCanto di Poggio Rusco e da alcuni
coristi-amici della parrocchia di Vallalta.
Lo spettacolo di sabato 18 gennaio sarà
all’Auditorium di Poggio alle ore 21 e il
secondo evento (una testimonianza del
Vangelo attraverso la danza con la celebrazione Eucaristica a completamento),
sarà nella chiesa di Magnacavallo alle
ore 10. A entrambi gli eventi Suor Anna
Nobili alla fine testimonierà. Info e
contatti: www.incanto.mine.nu.
Ancora una volta il mondo del
volontariato viene in aiuto dell’ospedale di Mirandola. L’associazione “La
Nostra Mirandola” ha infatti donato al
nosocomio cittadino una modernissima
Mineralometria ossea computerizzata
(Moc) Hologic serie Qdr Discovery Wi.
Grazie a questo sofisticato apparecchio
sono state poste le basi per avviare un
percorso sinergico fra medici di medicina generale, medici riabilitatori, tecnici
sanitari di radiologia medica e medici
radiologi finalizzato ad intervenire
sull'osteoporosi per ridurre nel futuro
la percentuale di fratture ad essa conseguenti. La donazione è stata resa possibile grazie all'impegno della presidente
de “La Nostra Mirandola” Nicoletta
Vecchi Arbizzi e ai generosi contributi
delle ditte Icotet di Covezzi e Baraldini
Costruzioni Spa. L'attrezzatura donata è
il sistema più avanzato, ora disponibile
17
migliorare e salvare la vita di pazienti
che prima di tutto sono persone. Quando penso che molti di loro sono persone
deboli come anziani, giovani ed anche
bambini e che tutti hanno bisogno di
ricevere prodotti salvavita, non vedo
limiti o barriere: si deve fare sempre il
massimo! Dopo il terremoto che ci ha
colpito, poter contribuire alla ricostruzione del sito di Medolla, insieme al
pensiero della futura ripartenza, rappresenta quello stimolo che ci riporta tutti
alla “normalità”».
Invece quali aspetti sono per
te più faticosi o affronti meno
volentieri?
«A volte avere poco tempo da
dedicare alla famiglia non è piacevole:
capita a causa di scadenze e impegni
inderogabili; è ovviamente una cosa che
non mi fa sentire bene ma verso la quale
pare che tutto il sistema ci spinga…».
Quali consigli dai a chi vuole arrivare a fare un lavoro come il tuo?
«Servono molta perseveranza
e determinazione nel raggiungere i
propri obiettivi. Bisogna essere molto
aperti al cambiamento e all’evoluzione di un mondo che vorticosamente
impone i propri ritmi, sollecitando
la garanzia di servizi mirati a costi
sempre più contenuti. Non arrendersi
facilmente, non demordere anche di
fronte a delusioni e difficoltà: bisogna
saper incassare, imparare la lezione e
ripartire da un livello di conoscenza
superiore. Un’altra cosa che mi sento di
consigliare è essere sempre umili, tutti
giorni possiamo imparare qualcosa di
nuovo da chi incontriamo o da coloro
con cui lavoriamo».
in commercio, per la valutazione della
salute delle ossa. La macchina ha una
precisione eccezionale e permette una
notevole semplificazione dei flussi di
lavoro. Grazie alla sensibilità dei donatori è possibile dar corpo ad un progetto
che intende migliorare la qualità di vita
soprattutto in una fascia di popolazione
fortunatamente sempre più ampia: la
terza età.
L'esame che si chiama Moc, prenotato attraverso gli abituali canali
del servizio sanitario nazionale, viene
effettuato ora anche nell'ospedale di
Mirandola, riducendo i disagi finora legati alla lontananza delle altre
sedi di erogazione. L'utente il giorno
dell'esame riceverà una scheda nella
quale vengono poste domande atte a
rilevare la presenza di fattori di rischio
relativamente all'osteoporosi così da
poter suggerire cambiamenti dello stile
di vita riducendo all'indispensabile il
ricorso ai farmaci.
L'intento è la creazione di un percorso virtuoso e condiviso fra medici
e pazienti che consenta di prevenire,
diagnosticare e curare questa patologia
di ampia diffusione. L'incidenza delle
fratture di femore in geriatria e di quelle
vertebrali nell'età matura, del resto, è
in aumento. La grande diffusione della
sindrome osteoporotica e la sempre
maggior incidenza della sua complicanza, la frattura, sono strettamente
collegate all'allungamento della vita.
18 · n. 23 - dicembre 2013
mirandola
L'obiettivo era quello di avvicinare gli studenti alla loro storia
Alla scoperta della città ferita
Un progetto de "La Nostra Mirandola" per 12 classi delle Scuole Medie
Nell’ottobre e nel novembre scorsi, Nicoletta Vecchi Arbizzi, presidente dell’associazione “La Nostra
Mirandola”, ha proposto alle scuole
un progetto di riscoperta della città
di Mirandola dopo il terremoto. Ad
aderire all’iniziativa sono state 12
classi delle medie di Mirandola e di
Cavezzo. L'obiettivo dell’iniziativa è
stato quello di fare capire agli studenti
che la piccola capitale dell'ex Ducato
dei Pico non è morta nonostante i gravi
danni procurati dal terremoto, ma rivive ancora con la sua storia prestigiosa
che il sisma non ha potuto cancellare.
L'assetto urbanistico della città è rimasto invariato dalla metà del 1500 e
nulla è cambiato nella toponomastica
cittadina a parte un piccolo vicolo che
non esiste più e si chiamava Vicolo
dei Violini. Gli alunni si sono mostrati
molto interessati nello scoprire che
Mirandola nel 1786 era divisa in otto
quartieri e la testimonianza di questa
divisione sono le targhe di cotto o di
marmo ancora presenti in città e che
ricordano il suo antico passato.
«Con queste iniziative – spiega Nicoletta Vecchi Arbizzi – ci proponiamo
di tenere vivo l'amore per il territorio
dove i ragazzi sono nati o che hanno
scelto come luogo di residenza. Chi
conosce una cosa la ama e di conseguenza la rispetta. Trasmettere alle
nuove generazioni questo sentimento
è dovere degli adulti che devono anche
infondere speranza in una prossima
rinascita e nella ricostruzione. Alcuni
bambini durante la lezione conclusiva
in classe dopo quella introduttiva e la
visita di Mirandola, mi raccontavano
con entusiasmo che avevano portato la
mamma, o il papà o i nonni a visitare
ciò che loro avevano visto».
Alcune delle classi coinvolte nel progetto
il graffio del gatto
La nebbia
La nebbia
Ti avvolge
Ti penetra,
Ti bagna.
Ti chiude,
nel suo lenzuolo d’ovatta
che t’isola da ogni rumore e visione.
Se in macchina perdi l’amico
che precede:
non correre.
Lui t’aspetta.
Dopo la curva.
Scruta la curva.
Scruta te stesso.
Corrado Gatto
n. 23- dicembre 2013 ·
19
Formazione per una quarantina di volontari coordinati dalle Gev
concordia
Le guardie ecologiche si addestrano
Una mattinata sul Secchia per programmare interventi in caso di problemi
Nella mattinata di sabato 7 dicembre, le guardie ecologiche della
provincia di Modena che operano nella Protezione civile si sono addestrate
nel tratto di fiume Secchia compreso
fra Ponte Pioppa (San Possidonio) e
il confine con la provincia di Mantova, nel Comune di Concordia, per
prendere conoscenza dei luoghi e dei
punti critici dove solitamente si verificano trasudamenti o fontanazzi e per
apprendere le tecniche per arginare
tali fenomeni.
Erano presenti circa 40 volontari,
divisi in tre squadre condotte dalle
Gev del posto, che al termine si sono
recati nelle aree dove sorgono i nuovi
municipi, centri di comando in caso
calamità. Le Gev sono iscritte all’albo
della Protezione civile regionale e
nell’elenco delle organizzazioni di
festività
Il 25 dicembre a Mortizzuolo
una mostra di presepi del mondo
Due immagini della piena
del 2008 a Concordia e
Ponte Pioppa
volontariato della Protezione civile
nazionale.
Sono state impiegate in tutte le
principali calamità avvenute in Italia
e anche all’estero per l’emergenza
profughi in Bosnia e Albania.
mostra
Il pittore Rino Zapparoli
espone a Massa Finalese
Continuano le iniziative artistiche e culturali presso lo spazio
civico di Massa Finalese. Fino al 5
gennaio 2014 può essere visitata la
mostra personale del pittore Rino
Zapparoli “Attraverso lo sguardo:
inediti”. L'artista espone le opere
realizzate negli ultimi due anni di
attività.
La mostra, scelta da IdeAttiva
come prima tappa di un percorso
espositivo che vedrà la sala di Massa
Finalese diventare sede di ulteriori
iniziative, vuole rendere omaggio al
pittore di Massa Finalese. Nell'occasione della mostra, sarà presentata
dall'artista una nuova incisione con
una veduta di Massa Finalese, ultimo
dono del pittore al suo paese, segno
unico di un amore e di un legame
profondo che l'esposizione riesce a
mettere in evidenza e vuole condividere con chiunque voglia accedervi.
Gli orari di apertura della mostra
sono: dal martedì al giovedì 16/19;
venerdì, sabato e domenica 10/12,30
e 16/19.
Arriva il Natale e, come di consueto, ci si attiva per la realizzazione
di presepi sempre più suggestivi. A
Mortizzuolo, per volontà del parroco
don Marino Mazzoli e grazie al
contributo di alcuni volontari, è stata
realizzata, all’interno dei locali del
vecchio asilo, una mostra di presepi
da tutto il mondo, che inaugurerà il
25 dicembre. Nella sala più grande
si potrà contemplare la maestosa
creazione di Marco Garutti, che da
diversi anni si prodiga nell’esecuzione
di un presepe che ricrea le suggestive
atmosfere della Palestina di duemila
anni fa, con emozionanti giochi di luci
e di suoni e una cascata di acqua vera.
In una sala adiacente si ammirerà un
presepe “sui generis”: i bambini della
scuola dell’infanzia hanno realizzato
autonomamente una serie di statuine,
molto diverse tra loro, che assemblate
insieme creano un effetto speciale.
Seguono altre due stanze con allestimenti particolarissimi e molto rari: si
spazia dall’Africa all’Asia all’America in un susseguirsi di natività
originali e curiose. La mostra rimarrà
aperta per tutto il periodo delle feste e
l’entrata è libera.
20 · n. 23 - dicembre 2013
solidarietà
La missione primaria è l'aiuto alle famiglie bisognose
Volontari contro le nuove povertà
BREVI
I PARTIGIANI
HANNO NUOVA LUCE
Anche quest'anno tanti interventi della San Vincenzo di Mirandola
Grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di
Mirandola, attenta come sempre ai
bisogni del territorio e sensibile ai progetti nel campo socio assistenziale, la
San Vincenzo anche quest’anno ha potuto attivare i suoi numerosi interventi,
soprattutto nel campo delle cosiddette
nuove povertà. Continueranno dunque
gli aiuti scolastici gratuiti per alunni
italiani e stranieri: aiuto allo studio
delle materie con linguaggi specifici
nelle scuole superiori; alfabetizzazione
primaria e secondaria per le donne
straniere; affiancamento agli alunni in
alcune classi delle scuole elementari
durante lo svolgimento delle lezioni
delle loro maestre; doposcuola per
gli alunni delle scuole elementari che
hanno bisogno di un aiuto nello svolgimento dei compiti pomeridiani. Questo
nostro volontariato è riconosciuto
dall’Unione Europea (Progetti Sve:
servizio volontariato europeo) e ogni
anno a Mirandola da un Paese dell’Ue
viene un volontario/a che ci aiuta
nelle attività su descritte: in giugno ha
terminato il suo servizio la spagnola
Marta e in ottobre è arrivato, sempre
dalla Spagna, Nicolàs. Ma queste sono
solo alcune delle attività che da anni
(fin dal lontano 1856) la San Vincenzo ha messo in campo a Mirandola, a
supporto delle povertà e delle necessità
del territorio. Continua, infatti, la “missione” primaria dell’Associazione:
l’aiuto alle famiglie bisognose, le cui
necessità ultimamente sono aumentate
a causa del terremoto (riduzione delle
ore lavorative o addirittura perdita
del lavoro per la chiusura dei reparti
o delle fabbriche stesse) e questo è
compito precipuo della Conferenza
del SS. Crocifisso. La Conferenza
“Santa Caterina da Siena” ha ripreso
in settembre le iniziative di supporto
scolastico e di alfabetizzazione degli
stranieri. La Conferenza Maschile
“San Possidonio” prosegue l’attività
di intrattenimento a sollievo delle
solitudini presso la Casa di Riposo
(Cisa), dove organizza mensilmente
eventi (soprattutto musicali) a favore
degli ospiti e dei loro parenti. Il gruppo
del “Filò” si ritrova nella Canonica
del Duomo per incontri quindicinali
di socializzazione e intrattenimento.
Sono riprese le visite settimanali anche
alla Casa Circondariale “Sant’Anna”da
parte di una socia che, con il prezioso
“lavoro” di fureria, riesce a dare anche
qualche parola di conforto alle persone
che incontra.
Con la fine dell’estate è terminato
il corso di insegnamento delle arti
femminili tipiche delle nostre zone
(riprenderà come sempre nel giugno
dell’anno prossimo), grazie a volontarie e socie che si sono alternate
nelle giornate estive. I tanti interventi
della San Vincenzo a contrasto delle
varie povertà sono facilitati anche
dall’aiuto di generosi volontari (sono
oltre 50) e dalle prestazioni che alcuni
professionisti danno gratuitamente per
l’Associazione e che qui si vogliono
ringraziare pubblicamente: i signori
Baraldi, per cure fisiatriche prestate a
favore di persone segnalate dall’Associazione; la signora Roberta Vanzini,
per la disponibilità infermieristica; i
vari relatori che animano gli incontri
del Filò in cambio della preghiera al
loro Angelo Custode; gli avvocati
Tullio Virgili e Saverio Malaguti per
prestazioni gratuite, o particolarmente
agevolate, a favore di assistiti. Per
la generosa, continua disponibilità
all’animazione nella Casa Protetta
ringraziamo: Rino Talassi, i Coristi
del Duomo e di San Francesco, gli
allievi della locale Scuola di Musica,
Giancarlo Bellodi e Lando Vezzali,
il duo di Giorgio Cavazza. E come
non ringraziare Patrizia, la preziosa
operatrice, oltre a Giuseppe, Paolo,
Luciano, Carlo ed Arrigo per gli aiuti
“manuali”? Grazie alle loro prestazioni,
a noi sono possibili anche le attività di
autofinanziamento indispensabili per
le azioni di aiuto verso i bisognosi.
La Caritas di Reggio ci ha fornito
una sistemazione per il Volontario del
Servizio Europeo (solo per qualche
tempo, purtroppo: anche noi siamo
terremotati!) ma grazie ugualmente.
Importantissimi per l’associazione: lo
studio Grilli per la gratuità della pratica
del 5 per mille; lo studio Cestari, per la
gratuità della pratica del 770; il Parroco
don Truzzi che ci mette a disposizione
un locale per il doposcuola; don Benito Poltronieri che, con la profonda
semplicità della sua non facile opera
di formazione spirituale, ci infonde
entusiasmo e fiducia. Un grazie particolare a Maurizio Paltrinieri per averci
messo a disposizione gratuitamente
il locale dove svolgere il consueto
mercatino di maggio per l’autofinanziamento. Ovviamente non possiamo
citare nome per nome tutte le socie e
i soci che permettono le tante attività
della San Vincenzo: sono 58 (oltre a 50
e più volontari). A loro basti ricordare
che la loro opera a favore degli altri
verrà ricompensata adeguatamente da
Colui che nasconde il Suo Volto dietro
gli “ultimi”. Chiediamo venia a quelli
che abbiamo dimenticato di citare, ma
è solo questione di... età!
Irene Natali
Il monumento ai Partigiani dei
Giardini "Lolli" di Mirandola è stato
dotato di una funzionale illuminazione
grazie ad un anonimo benefattore, che
si è fatto carico dei relativi costi. Il monumento aveva perso la luce a causa
del tempo. L'intervento ha portato due
nuovi fari a basso consumo e la messa
a norma dell'impianto elettrico. «La
nuova illuminazione – sottolineano
all'Anpi di Mirandola – riconsegna
vigore al monumento e a quanto è
stato scritto al suo interno per rendere
omaggio ai nostri caduti».
ANCHE L'INDICATORE
SOSTIENE TELETHON
La Giunta comunale di Mirandola
ha deciso di sostenere la ricerca
scientifica della Fondazione Telethon
sulle oltre seimila malattie genetiche
attualmente conosciute, entrando così
nell’“Albo d’Oro delle Pubbliche Amministrazioni per Telethon”. La Giunta
mirandolese ha accolto l’appello
rivolto a Regioni, Province e Comuni
italiani da Telethon che ha chiesto di
contribuire al successo della raccolta
fondi. Il Comune di Mirandola agisce
sul fronte della comunicazione con i
suoi strumenti, Indicatore compreso.
n. 23- dicembre 2013 ·
mirandola
Gino Mantovani: «Il nostro grazie a chi sostiene i più fragili»
Una grande festa di solidarietà
In tanti anche quest'anno alla cena organizzata dalla Consulta del Volontariato
Nelle due foto sopra i premiati Giorgia Potenza (a sinistra) e Walter Mazzoli, che ricevono un omaggio da parte del Sindaco Benatti. Nell'immagine sotto alcuni rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni presenti alla cena della solidarietà con il Presidente della Consulta, Gino Mantovani, primo da destra
Pubblichiamo, di seguito, il discorso pronunciato dal Presidente
della Consulta del Volontariato, Gino
Mantovani, alla cena di solidarietà
2013.
Buona sera e benvenuti alla tradizionale Cena della Solidarietà-Natale
insieme. L’anno che sta per terminare
è stato un anno pieno di attività per il
volontariato e per l’associazionismo
di promozione sociale. La Consulta
ha organizzato: il Concerto di primavera, presentazioni di libri, la Festa
del Volontariato che è stata un vero
successo con la partecipazione di 40
associazioni e un’infinità di persone.
Voglio anche ricordare il lavoro straordinario dei volontari in occasione
del concerto di Muti il 4 luglio. Tante
poi sono state le iniziative delle varie
associazioni, Francia Corta, Genitori,
le sagre delle frazioni, le iniziative
sportive, culturali e di solidarietà. La
nostra cena si tiene sempre in prossimità del 5 dicembre, quando viene
celebrata la Giornata internazionale del
Volontariato che è stata indetta quasi 30
anni fa dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite per ricordare il quotidiano impegno dei volontari di tutto
il mondo. Per celebrare tante persone
che dedicano una parte del proprio
prezioso tempo libero al servizio degli
altri. E sono davvero tante le ore donate
annualmente alla collettività dai volontari. Tanti volontari, numerosi operatori
che si impegnano nelle diverse attività
delle varie associazioni e che oggi sono
giustamente supportati da collaboratori
e giovani in servizio civile. Se contassimo i volontari mirandolesi uscirebbero
dei numeri significativi per la nostra
città. Numerose persone impegnate a
sostenere i più fragili e a promuovere
una cultura rispettosa della dignità di
ogni individuo, soprattutto di chi spesso
viene messo ai margini. Al volontario è
chiesto un impegno serio e continuativo
e pur nella chiara difficoltà del Terzo
Settore, specialmente in un momento
di crisi, si tratta di un impegno e una
passione che animano ancora chi ha
scelto di fare il volontario. Queste
“forze” sono schierate quotidianamente
al fianco dei cittadini, di chi fa promozione sportiva e culturale, del Comune,
dell’Ausl. Sono forze che racchiudono
il senso più vivo e profondo di quello
che ognuno di noi può e dovrebbe impegnarsi a fare ogni giorno, per il bene
della nostra comunità, per il bene di
tutti. Io credo che Mirandola sia meglio
di come viene descritta sui giornali o al
bar o su Facebook. Una città che è così
grazie all’attività dei tanti che fanno
volontariato, singole persone che fanno
la differenza tra una città con un grosso
patrimonio di volontariato e chi invece
non ha questa ricchezza. Ritengo si
possa affermare che Mirandola grazie
al volontariato e grazie a chi crede nel
volontariato è tutti giorni: Città della
Solidarietà, Città della Musica, Città
della Danza, Città dello Sport, Città del
Volontariato. La Cena della Solidarietà
21
è un appuntamento che tanti aspettano
ogni anno. In questa edizione siamo in
280. Sono un po’ diminuite le autorità,
noi comunque li abbiamo invitati, ma
è cresciuto il numero di quelle persone
per le quali è organizzata questa festa,
perché la ricchezza di questa serata
è sottolineata dalla grande presenza
di associazioni di volontariato e di
promozione sociale. Un saluto va a
tutti i rappresentanti, soci, collaboratori
delle associazioni presenti. Un saluto
particolare anche all’associazione che
è sempre la più numerosa: la Coop La
Zerla. Ma la sostanza, il significato
della serata è dato dalla presenza
quest’anno ancora più nutrita, ancora
più consistente e dalla partecipazione
dei ragazzi del Picchio, del Ponte, del
Csm (Centro salute mentale), de La
Nuvola, dell’Arcobaleno, di Fil, delle
persone assistite dai servizi sociali.
A loro e agli operatori che li hanno
accompagnati un caloroso saluto e un
sentito ringraziamento. Un saluto e un
benvenuto anche a tutte le autorità, al
Sindaco di Mirandola Maino Benatti,
all’Assessore ai Servizi per la Promozione della Persona Lara Cavicchioli,
agli Assessori, ai Consiglieri comunali,
al Direttore Generale del Comune Alessio Primavera, ai dipendenti comunali e
dell’Unione dei Comuni e agli assistenti civici presenti. Un saluto ai sacerdoti,
al prevosto di Mirandola, don Carlo
Truzzi, a don Alex, a don Germain,
al canonico Benito Poltronieri, a don
Aleardo Mantovani e a padre Manuel.
Non manca la Fondazione Cassa di
Risparmio che è presente con una folta
rappresentanza guidata dal Presidente
Edmondo Trionfini. Un saluto alla
polizia municipale qui rappresentata
da Leonardo Valentini, al comandante
della stazione carabinieri, maresciallo
Marco Gelati e ai vigili del fuoco volontari e al loro responsabile, Graziano
Bernardi. Ringraziamo poi il direttore
della Fondazione Scuola di Musica,
maestro Mirco Besutti. Un ringraziamento anche al presidente del Circolo
medico “Merighi” Nunzio Borelli, e
all’associazione culturale Roberto
Guasti, con Cesare e Orietta Guasti
che già da qualche hanno propongono
iniziative per raccogliere una donazione da devolvere alla Consulta. A tutti
voi formulo, a nome del Comitato della
Consulta, i sentimenti di riconoscenza e
gratitudine per aver voluto dimostrare
con la vostra partecipazione il sostegno
al mondo del volontariato mirandolese.
Un ringraziamento particolare a Rino
Franciosi e a tutti i suoi collaboratori
per la disponibilità e l’accoglienza,
ai tanti commercianti che con le loro
offerte hanno contributo a rendere più
lieto l’appuntamento animato ancora
una volta dalla simpatia di Claudio
Dellacasa. Ringrazio il Comitato
della Consulta e i suoi collaboratori e
collaboratrici. Grazie ancora, vi auguro
buon appetito e un sincero augurio, che
vi chiedo di estendere a tutti i vostri famigliari, i migliori auspici di trascorrere
un buon Natale e un felice 2014.
Gino Mantovani
Presidente
Consulta del Volontariato
22 · n. 23 - dicembre 2013
personaggi
La sua famiglia se ne andò da Mirandola negli anni Trenta del Novecento
Bruto Carpigiani, geniale inventore
Al Museo Industriale di Bologna ricordato l'ideatore dell'Autogelatiera
È stato ricordata lo scorso 12
dicembre, al Museo del Patrimonio
Industriale di Bologna, il 110° anniversario della nascita dell’ingegner
Bruto Carpigiani, l’uomo a cui si
deve l’invenzione dell’“Autogelatiera”, una macchina che ha permesso
all’azienda Carpigiani di diventare
leader mondiale del settore delle
macchine per gelato. Nell’occasione la
Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani
e il Museo del Patrimonio Industriale
di Bologna hanno unito le forze per
ricordare Bruto ed il fratello Poerio e
per ripercorrere la storia e lo sviluppo
del comparto della meccanica e del
packaging bolognese, ed in particolare
delle aziende Acma e Carpigiani. La
Fondazione (prima al mondo dedicata
al gelato artigianale) è nata nel 2012
del centenario della nascita di Poerio,
fondatore con il fratello Bruto della
Carpigiani. Dal 1989 l’azienda fa
parte del gruppo Ali, seconda realtà
a livello mondiale nel campo della
produzione e distribuzione di apparecchiature per la ristorazione professionale. Non tutti sanno che la storia di
questa importante azienda affonda le
radici a Mirandola. Come raccontato
dal recente volume “Un secolo di
imprese a Mirandola”, i Carpigiani
erano infatti originari della città dei
Pico. Parente di Bruto e Poerio era
un certo Balilla Carpigiani, che dopo
aver accumulato ricchezze in America inaugurò, il 1° novembre 1899, il
ricreatorio popolare, un piccolo teatro
ricavato nell’ex Collegio delle Mendicanti, in piazza Duomo. Nel 1908
era poi presente a Mirandola una ditta
Carpigiani & soci, attiva nel settore
mirandola
Bruto Carpigiani con
la moglie Giuseppina
Sighinolfi negli anni
Trenta. A destra, un'altra foto dell'inventore
dell'Autogelatiera
del latte, formaggi e «acque gazose
Seltz e minerali», ma dotata anche
di una «Gelatteria [sic] Napoletana a
Vapore». La famiglia Carpigiani se ne
andò da Mirandola negli anni Trenta.
Gli intraprendenti Bruto e Poerio
fecero fortuna nel bolognese.
Bruto Carpigiani (1903-1945),
tecnico e progettista, è considerato da
sempre come il “mito”, il fondatore,
il padre di un’intera generazione di
progettisti, di tecnici e di imprenditori del packaging bolognese. A lui
si devono innovazioni tecnologiche e
prototipi come la ruota a zeta, geniale
meccanismo che trasforma il moto
continuo rotatorio in intermittente
consentendo di ottenere tempi di sosta
e di movimento preordinati dall’utilizzatore. Nel 1942 Carpigiani fonda
l’Arca che lavora come subfornitrice
per l’Acma; ma lavora alacremente
ad una nuova macchina gelatiera più
igienica, rapida ed efficiente rispetto
a quelle della concorrenza. Il disegno
Il pittore Damiano Avanzini
espone alla Caffetteria Busuoli
e il prototipo vedono la luce poco
prima della morte di Bruto avvenuta
nel 1945. L’anno seguente il fratello
Poerio fonda la Carpigiani che, a partire dagli anni Sessanta, con il diffondersi della cultura del gelato italiano
nel mondo si afferma come leader di
mercato per la produzione di macchine
per gelato artigianale “all’italiana”.
A Poerio Carpigiani (1911-1982) va
invece riconosciuto un ruolo di primo
piano nella diffusione della cultura e
del business del gelato artigianale nel
mondo. Nel 1969, dopo aver assorbito
Cattabriga, proprietaria dal 1927 del
brevetto del mantecatore automatico,
l’azienda trasferì la propria sede dal
centro di Bologna ad Anzola dell’Emilia. Quegli anni videro anche l’inizio
di una forte espansione della Carpigiani nel mondo, con le prime acquisizioni e con la fondazione di sedi in
tutta Europa. L’azienda è da sempre
impegnata nella diffusione all’estero
della cultura del gelato italiano.
Il pittore Damiano Avanzini di
Reggio Emilia espone le sue opere
fino al 21 dicembre presso la saletta
interna della Caffetteria Busuoli di
Mirandola. L’arte di Damiano Avanzini
si divide in pittura di paesaggio e arte
pop. L'eleganza e le strutture formali
dei suoi paesaggi presentano valenze
oniriche in cui s'intravvedono sagome
di antiche dimore, lenticolari varietà di
fiori, adorni ruscelli che sembrano di
sapore manierista per la rara bellezza
e abilità che l’artista ha espresso nelle
sue realizzazioni.
Queste rese quasi fiabesche sono
risolte in sapienti modulazioni cromatiche, con la pacatezza della pittura
tonale, con una luce radente che scivola
su tutti i soggetti. Infatti, tutti i paesaggi, sono animati da una luce splendente
che sembra affiorare da una fonte di
chiarore, per stemperarsi in stesure che
sono veli, appena percettibili. I soggetti
pop, invece, sono tutti di grande respiro
hollywoodiano, con accenni a ritratti
di personaggi ripresi dal mondo del
cinema. Avanzini ha scelto di rappresentare attori del passato preoccupandosi dell’inquadratura migliore per
presentare i diversi elementi, anche
in base al formato su cui l’artista ha
lavorato; questo vuol dire prevedere
il peso visivo delle figure da inserire e
le linee-forza
su cui organizzarle; inoltre
l’artista ha seguito le regole
della simmetria e stabilito
il modo in cui
creare effetti di ritmo o
movimento.
Per creare
un’immagine efficace è
necessario tenere presente
le regole che
stanno alla
base della
composizione, con tutte
le varianti
espressive introdotte dalle
diverse, possibili organizzazioni degli
elementi del linguaggio artistico. In
ultima analisi Avanzini è consapevole delle sue possibilità artistiche
approdando ad una pittura in bilico
tra tradizione e modernità conferendo
ai suoi soggetti una sorta di intima e
profonda vena poetica.
Antonio Castellana
n. 23- dicembre 2013 ·
23
Un libro di poesie ricco di ardite metafore e immagini coinvolgenti
mirandola
Una modernissima Grecia antica
I personaggi della mitologia rivisitati in un volume dell'insegnante Gabriella Bortoli
Da anni Gabriella Bortoli, insegnante di lettere alle scuole medie di
Mirandola, si dedica alla scrittura poetica frequentando la scuola di poesia
di Modena “La fonte d’Ippocrene”,
dove convengono numerosi giovani
e non giovani che amano profondamente questo genere di espressione
letteraria. Per lungo tempo Gabriella
Bortoli ha lavorato alla stesura di un
eccezionale libro di poesie dal titolo
secco e pregnante: “Achei” (Edizioni
Il Fiorino, 134 pagine, 10 euro) l’antico
popolo che abitò la Grecia agli albori
della sua storia, epoca in cui affondano
le radici della mitologia greca. Nel
volume si contano un centinaio di
liriche divise in quattro sezioni: Iliade,
Creta, Odissea, Le Isole. Un vastissimo
panorama di mare e di terre, in cui gli
eroi e le loro donne incarnano nel mito
la nostra stessa umanità, ora dolente,
ora violenta, ora consolata e sperduta nell’amore. La schiava Criseide
piange sulla sua maternità mancata.
Il mostruoso Minotauro si aggira nel
suo labirinto “senza stella” e soffre
perché “amara da abitare è la solitudine”, mentre Circe invita all’amore che
consola e dà l’oblio. L’autrice rivisita e
interpreta questo antico mondo con la
sua acuta sensibilità di donna moderna
e forse giunge ad adombrare se stessa
in qualche personaggio femminile:
Ifigenia che obbedisce docile al padre, Penelope che attende il ritorno
dell’amore e Nausica che lo sogna. La
poesia di Gabriella Bortoli è colta e
complessa, ricca di ardite metafore e
di immagini coinvolgenti. Una voce
poetica, la sua, che rende vivi e attuali
eroi e vicende lontanissimi come mai
li abbiamo sentiti nel nostro apprendimento scolastico. Poesie da leggere.
Il ricavato delle vendite del libro
sarà devoluto alla Fondazione Scuola
di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli” per l’assegnazione di borse di studio
agli allievi le cui famiglie hanno perso
casa e lavoro a seguito del sisma del
maggio 2012.
Mirta Braghiroli
Mirandola
Corsi su Roma e Facebook
all'Università dell'Età Libera
Proseguono i corsi dell’Università della Libera Età di Mirandola.
Renata Bertoli, già docente del
Liceo classico “Pico” di Mirandola,
terrà, il 9-16-23 gennaio 2014, tre
lezioni su “Roma: dal teatro all’anfiteatro”. Il corso si svolgerà presso
la scuola media “Montanari” dalle
15,30 alle 16,30. Il 13 e 20 gennaio, invece, sempre presso la scuola
media “Montanari”, dalle 16,30 alle
18, si svolgerà il corso “Facebook: il
sociale network” tenuto dal grafico
Marco Maini.
VIENI
Ti porterò dove la luna si addormenta,
quiete infinita condensa sulle foglie
e al tiepido silenzio di radici
respira il cielo.
Ti porterò dove la notte
scende le scale delle costellazioni
e a piedi nudi va spegnendo lumi
lasciando ardere solo i desideri.
Ti porterò lontano più del tempo
e al ritmo frantumato del respiro
conoscerai gli oceani perduti
al cui placarsi non restano relitti.
TELEMACO
Di una madre
fui lasciato custode,
tra pareti di memoria.
La reggia risuonava
di passi impazienti
alla scelta, mentre
fuochi vigorosi
e ombre bianche
riempivano calici.
Pietrificato
dall’infinita tela
ero esule e
prigioniero.
Lasciato
a guardia
di una madre,
non di un regno.
i LIBRI DI GRETA
«La verità sul caso Quebert?
è che non mi piace abbastanza...»
Ci sono personaggi che trovi nei
libri che non vuoi lasciare e quando
arrivi all’ultima pagina ti senti come se
stessi perdendo qualcuno che ami. Ti
riconosci in loro, forse li ammiri, li invidi, ti invaghisci di loro, non cominci
subito un altro libro solo perché vuoi
stare ancora un po’ con loro e buttarsi
subito in un altro mondo sarebbe un po’
come tradirli. Purtroppo in questo libro
non ci sono personaggi che mi abbiano
entusiasmata fino a questo punto, anzi,
tutti erano un po’ troppo finti, costruiti,
esagerati, senza spessore. Non mi sono
piaciuti i dialoghi, troppo elementari, a
volte ridicoli e noiosi. La storia però è
abbastanza buona, nonostante l’inizio
mi ricordasse Twin Peaks. Ci sono le
giuste dosi di dubbio, colpi di scena e
intuizioni investigative fino alle ultime
pagine. Il libro racconta della storia di
Marcus Goldman e del suo secondo
romanzo “Il caso Harry Quebert”,
scritto per raccontare la verità sul
caso di omicidio per cui il suo amico
e mentore, il professor Harry Quebert
appunto, è indagato. L’omicidio in
questione risale all’estate del 1975 e
la vittima è Nola Kellergan, la quale si
scoprirà avere avuto una relazione con
Harry di quindici anni più vecchio di
lei. Quando a distanza di 33 anni viene
ritrovato il corpo di Nola nel giardino
di Quebert, questo viene subito arrestato ma Marcus non crede nella sua
colpevolezza e inizia a investigare
lui stesso sul caso. Tutti diventano
sospettati, tutti hanno segreti che una
volta svelati aiuteranno a capire che
cosa è successo il giorno in cui Nola
è scomparsa. Pieno di flash back, di
estratti dai libri del professor Quebert,
la narrazione scorre comunque piacevolmente e la grandezza del libro
non deve spaventare perché si legge
velocemente. Il giallo tiene il lettore
in continua suspense e ogni volta che
il caso sembra chiuso affiora qualche
ricordo, qualche personaggio che fa
ricominciare i sospetti e le ipotesi.
Siamo quindi, come Marcus, appesi al
filo dell’incertezza e della volontà di
scoprire che cosa successe davvero la
sera dell’omicidio di Nola. Non è forse
ottimo ma Joël Dicker ha solo ventotto
anni ed è al suo secondo romanzo,
proprio come Marcus, sicuramente ci
ha fatto solo “assaggiare” il suo talento.
Aspetterò quindi il suo prossimo lavoro
per vedere se mi sto sbagliando.
Greta Sala
(greta-allaboutgreta.blogspot.com)
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Titolo: La verità sul caso
Harry Quebert
Autore: Joël Dicker
Editore: Bompiani
Anno: 2012
Pagine: 775
Prezzo: 19,50 €
n. 23- dicembre 2013 ·
reportage
25
Tanti piccoli aiuti possono dare ristoro a una popolazione in ginocchio
«Le Filippine che abbiamo visto»
Prosegue il resoconto di viaggio di Nando e Susi Costa Zaccarelli
(continua dal numero scorso)
Alcuni giornalisti, rimasti per
qualche giorno nelle zone più distrutte, ci hanno descritto una situazione
da girone infernale. Le staffette della
Protezione civile nazionale che hanno
organizzato i campi a sud della città
di Burauen (tra i quali un funzionario
presente a Mirandola alle riunioni del
Coc dopo il 29 maggio 2012), ci hanno
avvertito della necessità immediata di
aiuti, al punto tale che la nostra Marina
sta pensando di trasferire a Cebu la
portaerei Cavour per poterne utilizzare
i mezzi e la sala operatoria. Ci siamo
poi procurati beni di prima necessità
e, insieme ad alcuni volontari cebuani
che conosciamo, li abbiamo distribuiti
presso il più piccolo degli otto centri
di raccolta dei sopravvissuti che sono
stati attrezzati intorno all'aeroporto
militare della città, luoghi “autogestiti” fondamentali per sfamare, vestire
e curare le persone e al tempo stesso
individuare i loro parenti ed amici residenti altrove, a cui inviare i profughi
con i continui ponti aerei che, anche
grazie a tre C130 della nostra Aeronautica Militare, senza sosta battono in
lungo e in largo le città dell'arcipelago.
Nonostante la buona prova offerta dalle autorità cebuane (Cebu ha 2,5 milioni di abitanti), che si erano impegnate
a spostare dalle coste il numero più
alto di persone possibili, invitandole
a recarsi in luoghi sicuri della città
perché preoccupate dalle informazioni
del centro metereologico filippino
(unico in Asia che indicava Yolanda
come supertifone classe 5), a disastro
avvenuto il governo centrale non
riesce a mettere insieme un dignitoso
piano organico di soccorsi. L’unica
attività infatti che ha impostato dalla
prima ora è stata quella di inviare solo
militari per rendere
evidente la sua forza a garanzia della
sicurezza: marines
e mitragliatrici al
posto di soccorsi e
riso. Medici senza
Frontiere informa
che sono indispensabili i kit per l'esame
del sangue in tempo
reale, i farmaci per
le malattie endemiche e quelle che
stanno esplodendo
in epidemie: tifo,
colera, dengue, encefalite giapponese,
qualsiasi protezione sanitaria dalle
infezioni gastroenteriche e per le
ferite infette, i potabilizzatori d'acqua,
perché non ne esistono più per bere,
cucinare e lavarsi, ma servono anche
tende e tensostrutture visto che non ci
sono ripari senza gli alberi. In tutto
questo marasma però il problema più
tragico, che deve essere risolto immediatamente, è quello dei bambini,
orfani o abbandonati a loro stessi,
dopo aver perso le famiglie, scomparse
o disperse nel vortice del tifone. Non
si contano, non sono censiti, molti
arrivano da luoghi dove l'anagrafe
non è mai esistita, alcuni sono così
piccoli che è impossibile conoscerne
l'identità perché ancora non parlano,
tantissimi sono feriti, denutriti tutti
vengono accolti, dopo aver vagato per
chilometri alla ricerca di cibo, tantissimi sono ammalati per aver bevuto
acqua contaminata. Da qualche giorno
si apprendono notizie riguardanti
personaggi che stanno sfruttando la
tragedia per scopi biechi. Tanti di
questi bambini, abbandonati a loro
stessi e senza il conforto e la protezione di persone preparate, rischiano di
diventare vittime di una tratta che sta
per prendere il sopravvento se non si
interverrà il prima possibile, alla mercé di sciacalli che da sempre speculano
sulla povertà e sul disagio sociale che
regna nei paesi del sud-est asiatico,
trovando ora nelle Filippine, a causa
di questo enorme disastro, la miniera
più facile ed economica da sfruttare.
Speriamo che questo messaggio sia
preso e accettato per quello che è, con
tutti i limiti e gli scarsi mezzi di chi,
come noi due, desidera sensibilizzare
le persone di buona volontà verso una
tragedia che si sta consumando sulla
pelle di una popolazione inerme, innocente, gentile e buona, e soprattutto dei
tanti bambini che stanno soffrendo in
solitudine. Nonostante i tanti problemi
che stiamo vivendo pensiamo sia necessario impegnarsi, anche con poco,
perché tanti piccoli aiuti potrebbero
dare ristoro a chi, per questa catastrofe, da due settimane, è in lotta per la
propria vita. Siamo pronti, portando
la nostra semplice testimonianza,
a partecipare a qualsiasi attività si
renderà necessaria per raggiungere
un risultato, chiedendo però che sia
nominato un garante dei fondi che si
raccoglieranno da devolvere interamente al responsabile di Medici senza
Frontiere per le Filippine, attraverso
il conto corrente della sede di Roma
dell'organizzazione. In ogni caso vi
invitiamo ad una donazione personale
utilizzando il sito istituzionale www.
medicisenzafrontiere.it».
Nando e Susi Costa Zaccarelli
n. 23- dicembre 2013 ·
l'intervento
Ivan Turci lo aveva già preparato ma non ha potuto recitarlo
«Cari Mirandolesi, brav e sdazzee»
Il discorso di Sandrone, previsto (ma non pronunciato) per Francia Corta
Pubblichiamo in esclusiva lo
sproloquio preparato in occasione
della Fiera Mercato di Francia Corta
che si è svolta il 16 e 17 novembre
scorsi a Mirandola. A confrontarsi a
360 gradi con la solita scoppiettante
verve dialettale sono Sandrone (San),
Sgorghiguelo (Sgo) e la Pulonia (Pul).
Il testo non è stato letto in occasione
della Fiera, a causa di un'improvvisa
indisposizione, che non ha permesso
al "Sandrone dei Sandroni", Ivan
Turci, di unirsi agli amici di Francia
Corta e al folto pubblico presente.
Lo aspettiamo per il prossimo anno!
San: Geint ed La Mirandla, operose
genti che da seimper a stee inzéma a
sta teera cla v’ha dee gran dal gran
sudisfazioun e l’orgòi d’eser stee boun
ed tirerla fora dal zinzeli e ferla dvinter
‘na teera preziosa, cl’ha v’ha dee di
boun frut. Inzèma a stà teera chè a si stee
boun ed costruir la fortuna economica
dla vostra zitee; la tradizioun ed gran
lavurador la’s perd in di secol... e po’ a
un zert punt, sta teera vostra amiga la
v’sé arvulteda counter come se l’han ve
cgusés piò: la v’ha sdazee un poo troop.
A cal punt chè toot i penser che
a paasa per la testa i polen eser con
sideree; al prém l’è, indove ammia
sbagliee? Gh’ammia fat troop bus?
L’ammia sfruteeda troop? Forse a cal
dmandi chè as catarà ‘na risposta chisà
quand... adésa cuntintames ed penseer
che fat dal géner i éin sucess anch in di
secol pasee...,e perquindi guardàm ed
tireer avanti !!!
Sgo: Popà, la mèstra a scola la
s’ha spieghee che gli Estensi dàp 4 an
ed teremoot, i s’in ràt i caioun ed ster a
Freera e i ein gnu a steer a Modna
Pul: Sgorghi, descarr bein a mood,
as diis che il terremoto non era confacente al loro tenore di vita...ma laasa
finir ed descarrer too peder cl’era adree
a feer un descors séri...
San: Breva Polly, a vliva dir che
quand a sàm rivve chè incoo, as sam
un poo pers a sgirandler per al stredi ed
la zitee, e in di angol dal stredi ancàra
transennedi, ai ham veest dal persouni,
per lo piò anziani che con i dii rampinee
in dal ramedi, i guardeven ded là per
zercheer ed riveer ai ricord di sacrifézi
ed toota ‘na véta. In di soo occ a s’alziva
la sicuràza d’an vàder mai piò qual ca
gh’era stee prèma... E po’ giree l’angol
ai ham vest di ragazoo che i zugheven
e per fortuna ai ham capii ca gh’è ancàra speranza... e adesa lasem ca me
sfoga... Cittadini ed La Mirandla, sàmia
Sandrone e la Pulonia
all'edizione 2012 di
Francia Corta
che è gnuu chè Giovanni Rana, l’ha
magnee i maccheroni al pettine, lò subét
l’ha fat un arghégn, perché al penseva
che al li fésa al barber, mo quand agli
ha sentii, a gh’è gnuu al gàzi ai occ...
L’ha invidee al rezdori a partir cun lò per
ander in America soquant dè...
Sgo: I marii dal rezdori i han fat
finta ca gh’in despiasess, ma sàta sàta
i feven bàca da reder, i given che per
l’onor ed la Mirandla i eren dispost a
ander a l’ostria per al teimp necesari...
o an’sàmia gli eredi dei grandi condottieri come Giulio Cesare, Pico Della
Mirandola, Giuseppe Garibaldi, e
Maino Benatti, che i han faat la nostra
storia... e alora seguàm al soo eseimpi
e avanti coi carri...
Sgo: Mo al sendeg Benatti l’è in
scadeinza, in dl’eticàta a gh’è scrét “
da consumarsi preferibilmente entro
Maggio 2014...
Pul: An crader ca sia tant facil
perder un sendegh come Maino, mè a
so che al’s preseinta candidee anc per un
eter mandee... per adesa am sàmbra che
al principel antagonista la sia ‘na dàna,...
dimàndi aguerida e determineda... A
vàd c’am guardee con dal fati ghégni...
Come, an me vrii menga der da intender
cann’al savii menga chi l’è... mo l’è soo
muiera cla n’in pol piò ed fer la vedova
bianca, in dal seins che tra riunioun,
incounter, deliberi, visiti istituzioneli,
inaugurazioun, giunta, cunséli, ricevimeint, ... la và seimper in bianc !!!
San. Al Séndegh Benatti a gh’è
gnuu la manzòla a forza ed feer dagli
inaugurazioun, oramai al g’ha una manualitee, a taier con al forbsi, che una
déta di alta moda al l’ha contattee perché
al sarev in gred ed tagliare un capo...
Sgo: Un cap ufézi?
San: Ma noo, s’et capii, un capo
d’abbigliamento..
Sgo: Al problema l’è che al forbsi
moderni an tinen menga al fil come
quàli ed ‘na volta e ogni tant al vreven...
Gu...Gu...
Pul: Affilate, as diis affilate... sta
bein in campana an tè Sgurgheghel...mo
l’è mei ca cambiàma descors, aiò savuu
Pul: Aiò sintii dir che chè a Mirandla a gh’è na sorta ed scamòmmia
come al pieeghi d’Egitto,-al zinzeli al
gh’éin seimper stedi, -adesa a viver sàta
al tandi è saltee fora anch un quelch
piooc, -quelch an fa a gh’è steda ‘na
tempesteda ed quàli cativi, mo cativa
daboun,-e po’ al teremoto,-ai prém ed
Magg a S. Martino
Spino ‘na tramba d’aria... me a
farev screver ‘na làttra da Maino per
al pedreteren a vàder se almeno al ve
schivsa l’invasioun dal cavalàti...
San: I lavor ed la ricostruzioun i
èin tachee, dimandi cà agli èin stedi
demolidi, ma dimandi cosi agli èin
stedi inauguredi, 6 scooli, 4 palestri, la
cesa pruvisoria. Tanti stredi averti a la
circolazioun, in via Luosi i han fat un
gran disner per festeger al ritoren ed la
streda a la normalitee.
è stee inauguree al nov municépi,
a gh’era un stòs ed geint cl’era andeda
a vàder dove i avreven lavuree i impieghee comunel, aria cundizionedapultrunzèini cun al rodi-angolo relax..
Sgo: Anch perchè mè a cràd che se
un quelchidun as séin persuner come i
Ebrei in Egét, e al vol turner a cà soo,
vueter a i lasee ander ... o no?
Sgo: Agh manca sol al sunador ed
piat ed la banda cal gira per i curidoor
a tgnir desdee i impieghee...
San: Tè Sgorghi t’è pers un’etra
ucasioun per taser... a giva che in un an
agh’è stee almeno 4/5 avenimeint a la
stmana, grazie a 100 e pasa asociazioun
. A m’arcord ed toot chi balunzein mulee
in aria cun i mesagg dai ragazoo dal scooli elementer , e al Feri, Mirandolandia,
la festa dal volontariee, Langhiran e i
soo salòm, circa 5000 persouni agli han
impii la piaza dal Comun, e inzéma al
pelch è pasee un zintuner ed musicésta
e cantant.
Pul: Tes bèin melalengua. Epure
mè a sò anch che rispet a l’an pasee
a gh’è na quelch impalcadura ed piò
e un quelch palaz ed meno...e 4 o 5
rutàndi novi...
Sgo: Quàsta l’è steda na scelta
sanitaria, sicome a l’an pasee a s’è vest
che era chersuu al cunsòm ed vein, per
eviter che i Mirandles i ciapésen la
bala, igh la fan ciaper a girer datoren al
rotàndi, acsè almeno in patésen menga
ed fedég
San. Mo sa pèins che cun toot qui
che i éin gnuu chè per via ed la gastronomia, gh’era propia bisàgn che un come
Bottura al gnésa chè a fer al zampòun,
che a l’avivi invitee vueter 500 an fa, in
un’eter mumeint storic che an vla pasevi
menga tant bein...
Mo quand a peins a Letta che in
dla soo pasegieda al s’è fermee davanti
a l’inézi ed na via e l’ha pruméss che
l’avrev tiree via l’IMU in dla préma
cà ...
Sgo: Sé, sé, a gh’è stee un Mirandles cl’ha tachee a picer al man e a
sbraier - bravo... bravo... - quand i g’han
dmandee perché al sbraiésa tant fort, al
g’ha rispost :- Mè a stag a l’inézi ed la
cuntreda, la prima casa l’è la mia –...
San: Te Sgorghi et toren a descarrer
quand a tal dég po mè... Per i Mirandles
che is lameinten perché chè an gh’è mai
gninta, mè am sun toolt al sfézi ed toor
toot i giornee vec ca g’han in cà ...
Sgo: I giornee che la mama la drova
a fer sò i ov quand al li vànd.
Pul: A m’arcord che a l’avam vest
anca nueter in televisioun, un’emozioun
!!! toot al spetacol a sam armes mòt
toot e tri
Sgo: A sàm armes mòt in 4, anch al
diretor ed l’orchestra l’era Muti...
San: Ecco Sgorghi cun quàsta
t’è tuchee al fànd... Fam al piaser et
taser ancàra per 5 minut che po’ at las
sfugher cun al sport... a proposit ed
sport, aiò sintii che a l’inaugurazioun
ed la palestra ed via 29 Maggio è gnu
Franco Bertoli al capitan ed la squedra
ed volley over 50. Lor i disen d’eser i
vecchietti della pallavolo... see ... i èin
ancàra boun d’ander fora da la reda fin
a l’umbreghel... vacca!, am vin ancàra
al magàun quand a peins a la Panini ed
30 an fa...
Pul: See ai too teimp... Prema ed
fer i salut, a voi descarer ed Data Net,
dàp al teremoto i han asunt 6 dipendeint,
27
e acsè i èin rivee a 37!!! La nòva sede
l’è steda inaugureda la stmana paseda.
Ecco un di tant eseimpi che i dimàstren
che la geint ded chè l’han n’ha menga
bisàgn ed lezioun ed véta da nisun, e che
nisùn a vàgna chè a dir ed tireres so al
mandghi !!! Complimenti all’amministrador deleghee e fondator Trionfini.
Sgo: Un nome un destino, an psiva
menga ciameres Depressi... Popà, adesa
a voi parler ed sport... Dounca, dap la
tragedia ed la squedra ed calcio ed 4 an
fa, per al futball, a tira ‘na bròta aria,
con i zoven a sàm in tono minore, méi
ca lasàma cascher al descors. Invece
con al patinagg, dàp aver saltee i campionee dal 2012 per via dal “sqasoun”
i campionee italian dal 2013 i éin stee
un gran sucess, brev, avanti acsè anch
per l’an ca vin!!!
E pò la Carlotta Ferlito, gran breva
e béla ginnasta, mè a la vàd in televisioun in” vite parallele”... l’è gnuda chè
a regaler un defibrillador a la palestra
ed via Fermi. Am sàmbra che ormai
agh n’avidi 11, bisàgna che a tgnidi in
alenameint gli addetti all’uso, ogni tant
fee gnir un smalvoun a quelchidun...
Anch al moto club, con 330 iscrett
tra am e dàn, i fan radun motociclistic
e auto, a gh’è i vigil che i se sfreghen
al man, sa fam la statistica, su 330 sozi,
vot mai dir quanti multi agh selta fora?
Difati ti vàd spàs girer datoren a la
stazioun ed Cavidole indove a gh’è la
sede dal Motoclub.
Adesa è scupiee la moda dal Nordik
Walking, et vàd dal fili ed caminador
che con in man di bastoun i van ed
baun pass e a sàmbra che i faghen dan
sci di fondo, as dis che al muvimeint
di braz e dal gambi i faghen boun a la
circolazioun.
Al sposi adesa al van a fer la spesa
con al zaino in spala e con al racàti in
dal man, al telefonein in saca e agli
auricolari in dagli uràcc, al guinzai dal
cagnin atachee con un moschettoun a
un’anela ed la zengia dal zaino, i cagnin
piò pìcol i ariven a cà sfilunee, al dàni
ed la nostra epoca al g’han seimper piò
impàgn.
San: Bravo Sgorghi, adesa a tacàm
a fer sò i fagot e andam vers cà, ma
prèma ed saluterev, a voi direv che aiò
fat quater ciacher con al voster vulcanico dott. Borelli che al m’ha dett che
di stòdi importan i han dimostree che
dàp 50 an dal teremoto, ancàra al 75%
ed la geint la tàm la catastrofe, e la vostra per importanza l’è steda la 3° dal
mànd. Pensee, 2 generazioun ed geint
spavinteda. A gh’è sol una manera per
vinzer counter al terror, ster insàm, tooti
agli ucasioun agli éin bouni, al zogh,
al tomboli, al funzioun religiosi, al
volontariee, agli associazioun sportivi,
insàma continuee a fer qual che avi fat
dal 29 ed magg dal 2012 fin adess.
Con al paroli dal voster dott. Borelli
nueter av salutam toot quant in masa
e chisà che an gla cavàma a strulgher
queel per turner a cateres prèma ed
novàmber dal 2014!!!
Ivan Turci
28 · n. 23 - dicembre 2013
amarcord
Premi popolari e cartelle "fai da te": così si dimenticava la miseria
Le tombole degli anni Cinquanta
Le serate di sabato e domenica i "castellani doc" si ritrovavano a casa Gavioli
La tombola era uno dei giochi
preferiti per passare le serate al Castello Pico negli anni ’50, soprattutto
il sabato e la domenica. Quasi sempre
utilizzavamo come sala gioco la
cucina dei Gavioli. Data la scarsità
di soldi da spendere, le vincite erano
piuttosto basse: 5 lire con l’ambo, 10
con il terno, 20 con la quaterna, 30
con la cinquina e 50 con la tombola.
Se però i giocatori non erano numerosi, i premi venivano dimezzati.
Coprivamo i numeri sulle cartelle
utilizzando dei pezzi di cartoncino.
Una domenica sera ci ritroviamo
in parecchi, con la famiglia Gavioli
al gran completo: il padre Ervè, la
moglie Diva, la nonna Luigia, le
figlie Isa e Vanna, i fratelli Ettore
(nella foto in alto a destra), Adriano,
Francesco e Mauro, lo zio Amadio.
Ci siamo anch’io con i miei familiari,
assieme alle famiglie Maini e Gandolfi. Arriviamo all’ultima partita
della serata e aumenta la tensione
in sala perché ad alcuni mancano
pochissimi numeri per fare tombola,
addirittura tre giocatori aspettano
un solo numero. A me, purtroppo,
ne mancano tre e quindi sono fuori
gioco. E così, visto che mi viene da
starnutire, mi giro volontariamente
verso il tavolo ed esplodo due sonori
starnuti che fanno volare via diversi
cartoncini. La tombola viene sospesa
e i giocatori, soprattutto quelli che
aspettano un numero, me ne dicono
di tutti i colori…Quando non si giocava a tombola ci inventavamo altri
passatempi, visto che a quei tempi
non c’era la televisione. Salendo
all’ultimo piano c’era la cabina di
proiezione del Cinema Pico. L’operatore era Cesare Rebecchi (foto in alto
a sinistra) castellano doc, che aveva
studiato un modo che permetteva
anche a noi “clandestini” di vedere i
film proiettandoli contro il muro. Ci
faceva entrare in cabina, raccomandandosi di non fare confusione. Passa
un po’ di tempo e una sera bussano
alla porta della cabina. è Riccardo
Piccinini, il proprietario del cinema
che chiede a Cesare se per caso è
quella la sala del cinema. L’operatore diventa tutto rosso e si giustifica:
«Puvren, in gan minga sold, cusa
possia far? (Poverini, non hanno
mica soldi, cosa posso fare?)». A
questo punto interveniamo noi rivolgendoci a Piccinini: «Al film le bel,
sat vol i nostar nom a ti dem, quand
aghe i sold, at dem nacont (Il film è
bello, se vuoi ti diamo i nostri nomi
e quando abbiamo i soldi ti diamo un
acconto)». Gli scappa da ridere e ci
risponde: «Siamo già pari, non fate
confusione e pubblicità, altrimenti la
maschera la metto qui». Poi, sempre
sorridendo, se ne va. Ogni giorno ne
inventavamo una nuova. Avevamo
scoperto che mescolando le caramelle
di potassio con la polvere di zolfo e
poi colpendole violentemente con un
oggetto piatto come una piastrella,
si provocava una grossa esplosione.
Così quando avevamo qualche lira
da spendere andavamo alla farmacia
Pico ad acquistare questi materiali.
Una sera al cinema Pico trasmettono
un film del terrore. Noi siamo sotto
il porticato e decidiamo di provocare un mega “botto”. Pericle Ferri,
Rino Pedretti, Germano Maini,
Ettore Gavioli si svuotano le tasche
e creano un bel mucchio di caramelle
“esplosive”. E quando tutto è pronto,
io e mio fratello ne aggiungiamo altre
sei senza farci vedere dagli altri. Mescoliamo il tutto e poi prendiamo un
bel sasso piatto appoggiandolo sulla
“pira” così ottenuta.
Ci guardiamo negli occhi. Nessuno sembra avere il coraggio di
farla esplodere. Si fa avanti Germano: «Agh pens me con la scarpa (Ci
penso io con la scarpa)» dice con
determinazione. Appoggia il tacco
e buummm!!! Si ode un frastuono
infernale. A Germano vola via il tacco
della scarpa e si ritrova bruciacchiata anche la gamba del pantalone.
Quelli che sono al cinema corrono
fuori urlando impauriti, temendo
che sia esplosa una bomba. Anche
la caserma dei carabinieri, a quei
tempi in piazza Marconi, si svuota
con i militari che corrono tutti sotto il
porticato per vedere cosa è successo.
Ovviamente non trovano più nessuno.
Siamo fuggiti in un baleno. E’ stata
l’ultima volta che abbiamo usato quel
materiale, spaventati dal devastante
effetto ottenuto. L’unico che ci ha
rimesso è stato Germano. Quando
si è presentato a casa, senza il tacco
della scarpa sinistra e con i pantaloni
bruciacchiati, sua mamma Laura
gliele ha suonate di santa ragione con
una scopa…
Quirino Mantovani
associazioni
Gli Sdocet cercano nuovi amici
per continuare ad aiutare la scuola
Un momento
dell'iniziativa
benefica
degli
Sdocet
Sdocet (Società Docenti Organizzatori Cene e Intrattenimenti)
addio? Forse, si vedrà. Le porte sono
spalancate per accogliere forze nuove, tecnologie moderne per arrivare
là dove il “passaparola” non basta
più. è stato bello ritrovarci a Villa
Tagliata di Mirandola lo scorso 30
novembre, così numerosi e con tanta
voglia di raccontarci. Ottima la cucina,
numerosi, anche se semplici, i premi
della lotteria, molti preparati da noi a
costo zero.
Il ricavato ci permetterà di acquistare ancora materiale didattico a
favore di uno studente che quest’anno
terminerà la scuola media e che era la
finalità prioritaria del nostro ritrovarci. Un contributo sarà devoluto per
la ricostruzione della nostra amata
scuola elementare; una piccola goccia
in un oceano di difficoltà. Tutti se ne
sono andati con un fiore, una semplice
viola del pensiero; pensiero che si fa
ricordo di una giornata trascorsa in
amicizia ed armonia e speranza di
rivederci ancora e continuare nella nostra opera di solidarietà a favore della
nostra “Mirandola tutta ruinada”.
Eola
n. 23- dicembre 2013 ·
mirandola
L'esposizione è aperta tutti i giorni compresi i festivi
La buona stella di Monica Morselli
29
brevi
UN VOLUME
SULLE CORRIERE
Sarà visitabile fino al 7 gennaio nella Bottega di via Volturno la mostra della pittrice
Alcuni momenti dell'inaugurazione della mostra.
Sotto, Monica con il padre
Giorgio Morselli
Il mirandolese Fabio Casini ed il
carpigiano Alberto Giglioli ricercano
materiale sulle corriere che hanno
fatto servizio nella Bassa (nella foto
un automezzo della ditta Valenti), per
un volume di prossima pubblicazione.
Chi avesse foto o altri documenti può
contattare il cell. 349/6644857. Il materiale verrà scansionato e restituito.
ARCHEOLOGIA
NEI CASTELLI
Potrà essere visitata fino al 7
gennaio 2014 “La buona stella”, la
mostra di pittura di Monica Morselli inaugurata a Mirandola lo scorso
7 dicembre presso “La Bottega di
Giorgio Morselli”. Tante le persone
presenti all’iniziativa che ha contribuito ad animare un angolo di via
Volturno e a richiamare gente nel
centro cittadino.
L’esposizione è
aperta tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 10 alle
12 e dalle 16 alle
19. Monica Morselli ha conseguito
il diploma di maturità d’Arte Applicata presso l’Istituto
d’Arte di Bologna
sezione Decorazione
Pittorica nell’anno
scolastico 1983/84.
Ha poi conseguito
il diploma di laurea
di primo livello in
“Arti Visive” indirizzo decorazione
all’Accademia di Belle Arti di Bologna nell’anno scolastico 1987/88.
Nel 2000 ha frequentato il corso
“Illustrare una storia con l’acquerello” condotto dall’illustratrice di libri
per l’infanzia Donata Dal Molin
Casagrande.
Nel 2001 ha frequentato il corso
di illustrazione incisione tenuto
Si intitola “Archeologia nei Castelli
di Modena” il volume realizzato dalla
Provincia di Modena grazie al contributo del Circuito Castelli di Modena,
di cui fanno parte anche i Comuni di
Finale Emilia, Mirandola e San Felice
sul Panaro. Il libretto, con traduzione
in inglese, intende valorizzare un patrimonio che oggi, per quanto riguarda la
Bassa, appare gravemente ferito.
LABORATORI BIMBI
DA 0 A 3 ANNI
dall’artista Maurizio Olivotto organizzato da “Fondazione Mostra”
Sarmede di Treviso. Attualmente
frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte Medievale
presso la Facoltà Dams di Bologna
ed è docente di arte e immagine
presso la scuola media “Montanari”
di Mirandola. Ha ottenuto prestigiosi
riconoscimenti in concorsi nazionali
ed internazionali ed esposto le sue
opere in varie località italiane.
Le iscrizioni del laboratorio per famiglie e bambini da 0 a 3 anni “Genitori
ai primi passi” vanno effettuate entro il
31 dicembre 2013 all’Ufficio Nidi del
Comune di Mirandola, collocato in via
Giolitti 22 o tramite posta elettronica al
seguente indirizzo: lisa.camponogara@
comune.mirandola.mo.it. Per ulteriori
informazioni contattare il numero
0535/29773. L’iniziativa si svolgerà
presso il Nido La Civetta di via Gobetti
dal 15 gennaio, il mercoledì dalle 16,30
alle 18,30.
30 · n. 23 - dicembre 2013
area nord
Il serpentone su due ruote è partito da una San Felice... gelata
Due renne, 30 Babbi e tanti giochi
sport
Natale sui pattini
coi campioni
Molto positivo il bilancio della prima edizione organizzata da Bikers e Alessi Bici
Due Renne, tre Babbe Natale e una
trentina di Babbi: è questo il bilancio
della prima edizione di Babbinbici, la
pedalata a tema natalizio organizzata
da Bikers per l’Emilia e Alessi Bici.
Nella migliore tradizione dei
Bikers emiliani, che lo scorso anno
hanno portato a termine il MirandolaL’Aquila in mountain bike, anche
questo evento era finalizzato alla beneficenza. Il lungo serpentone di Bikers è
partito, domenica 15 dicembre, da San
Felice, dandosi ritrovo presso Alessi
Bici, per poi dirigersi speditamente,
anche per scaldarsi dalla temperatura
sotto lo zero, verso Mirandola dove
sono stati ricevuti davanti al nuovo
municipio di Mirandola dal Vicesindaco e Assessore allo Sport Enrico Dotti, per un aperitivo e lo scambio degli
auguri di Natale. Da lì la missione dei
Babbinbici è stata trovare il maggior
numero possibile di bambini a cui
donare i piccoli giocattoli che avevano
portato appositamente, e quindi via
verso il centro commerciale “Ipercoop
della Mirandola”, un passaggio davanti alla chiesa al termine della Messa
domenicale e, ovviamente, in piazza
Costituente, per poi tornare verso San
Felice e ripetere il giro per il centro
Foto di gruppo
per Babbi,
Babbe e renne
dei Bikers
storico, sempre alla ricerca di piccoli
a cui donare un sorriso. E la reazione
dei bambini? Inizialmente impauriti
da quest’orda di Babbi pedalanti e poi
felici di ricevere in regalo un sorriso
e un giocattolo. I Babbi si sono poi
diretti nuovamente presso la sede di
Alessi Bici, dove Alessandro Alessi,
il titolare del negozio, ha offerto loro
un pranzo ristoratore con ricavato in
beneficenza. Babbinbici è un progetto
di Bikers per l’Emilia e Alessi Bici
realizzato in collaborazione con il
MegaTeam Mtb.
Roberta Guerzoni
mirandola
Il 2 febbraio
la Sgambada
Domenica 2 febbraio si svolgerà
a Mirandola la 42° edizione della
Sgambada, “storica”gara podistica non
competitiva, organizzata dal Gruppo
Sportivo dilettantistico Maratoneti
Mirandolesi, in collaborazione con
il Comune di Mirandola. Il ritrovo è
fissato alle 8 in piazza Costituente, da
cui alle 9 ci sarà la partenza. I percorsi
previsti, interamente asfaltati, sono di
1,6 km, 2,8 km, 5 km, 7,1 km e 13,6
km. Saranno premiati i primi 40 gruppi
con un minimo di 10 iscritti. A tutti i
bambini verrà consegnata una medaglia. La manifestazione si svolgerà
con qualsiasi condizione atmosferica.
Per i gruppi le iscrizioni vanno
comunicate entro sabato 1 febbraio ai
numeri: 333/1213386; 345/5147663 o
0535/34064. Per le classi di elementari, medie e degli istituti scolastici superiori le iscrizioni sono da effettuare
entro venerdì 31 gennaio, sempre ai
numeri sopraelencati, attraverso lista
di gruppo. Per i singoli le iscrizioni
sono aperte fino a 10 minuti prima
della partenza.
Due ore di grande pattinaggio e
il palazzetto dello sport di Mirandola
gremito di spettatori hanno caratterizzato l'edizione 2013 di “Aspettando
Babbo Natale con i Campioni”,
l'appuntamento ormai tradizionale
in vista delle festività natalizie organizzato dal Settore Pattinaggio
della Polisportiva G.Pico, presentato
quest'anno da Giacomo Borghi di
Radio Pico, media partner dell'evento. Numerosi, come di consueto, i
campioni di livello nazionale e internazionale ospiti della manifestazione,
durante la quale si sono esibiti anche
tutti i giovani atleti del Pattinaggio
Pico, che in questa stagione sportiva
conta già 70 iscritti, tutti tra i 4 e i 17
anni. Presenti allo spettacolo, oltre
ai dirigenti della società mirandolese Antonio Franciosi e Franca
Ganzerli, il Vicesindaco e Assessore
allo Sport del Comune di Mirandola
Enrico Dotti; Andrea Abate e
Iseno Mannini, rispettivamente
coordinatore e responsabile della
Lega Provinciale Pattinaggio Uisp;
Milena Prandini, preside dell'Istituto Superiore Statale “G.Galilei”
di Mirandola. Proprio il “Galilei”
in queste settimane ha avviato una
collaborazione con il Settore Pattinaggio della Pico: le studentesse del
Professionale Indirizzo Moda confezioneranno infatti i costumi che le
atlete della Pico indosseranno durante le loro esibizioni in occasione del
prossimo “Trofeo Mariele Ventre”,
appuntamento di livello nazionale
in programma, per l'edizione 2014,
il 25 gennaio a Modena.
Sopra, una un'immagine di Enrico Forapani-Foto Attualità Marchi
n. 23- dicembre 2013 ·
sport
Mirandola e Carpi si ritrovano dopo un percorso molto diverso
Il derby del terremoto chiude il 2013
L'annata ricca di emozioni della Stadium scrive l'ultimo capitolo
Per la pallavolo mirandolese si
sta per chiudere un anno ricco di
emozioni, ma l’ultimo capitolo di
questo 2013 sarà scritto domenica 22
dicembre a Carpi, quando la Stadium
scenderà in campo contro i padroni
di casa della Cec, in quello potrebbe
essere ribattezzato come il derby del
“terremoto”. Nel maggio del 2012
entrambe le squadre militavano nel
campionato nazionale di B1. Per la
Stadium era stata una stagione nefasta, piena zeppa di troppi infortuni,
culminata con la retrocessione.
La Cec invece, proprio in quel
periodo, si stava giocando i play off
promozione. La scossa del 20 rese
inagibile il palasport di casa, mentre
quella del 29 mise fuori uso quello
di Reggio Emilia, dove la squadra
carpigiana aveva trovato ospitalità.
Quando il ritiro dalla competizione
sembrava l’unica strada percorribile,
arrivò l’ospitalità di Cesenatico, che
rese possibile l’incredibile cavalcata
verso la storica promozione in A2. Un
sogno purtroppo destinato a rimanere
tale, visto che l’impianto di Carpi,
ritornato nel frattempo agibile, non
era omologato per la massima serie e
la dirigenza della società rinunciò al
titolo, volendo fortemente rimanere
a fare pallavolo nella Città dei Pio,
nonostante altre piazze si fossero
fatte avanti. E’ servita tutta la passata
stagione a rimettere di fronte le due
squadre modenesi. La Stadium, al
termine di una stagione in cui non
era scontata nemmeno l’iscrizione,
mirandola
Grande festa
per il minivolley
Venerdì 20 dicembre presso la nuova
palestra di via 29 Maggio di Mirandola,
alle 16, si svolgerà la tradizionale festa
di Natale che tutti gli anni la Volley
Stadium organizza per i piccoli atleti
del minivolley. Quest’anno l’iniziativa
rientra, come seconda tappa, nel torneo
organizzato da Stadium Mirandola e
Universal Carpi con la partecipazione
di società di Comuni limitrofi come
Concordia, Soliera, Correggio eccetera.
Alcuni giocatori della B1 della Stadium
Mirandola e della Universal Carpi,
assieme alle atlete della Volley Stadium
di serie C, faranno da testimonial alla
manifestazione che sarà allietata dalla
musica di Radio Pico e a cui prenderanno
parte il Sindaco Maino Benatti, oltre alla
forte palleggiatrice della Lui Jo Modena
Vittoria Prandi ex Volley Stadium.
è riuscita a riguadagnare la B1; la
Cec invece non è riuscita a bissare
la promozione in A2, ma è stata
comunque protagonista di un grande
campionato. Ora entrambe si stanno
dando battaglia nel girone A del terzo
campionato nazionale, Carpi nei quartieri alti della graduatoria, Mirandola
in quelli meno nobili della lotta per
la salvezza, per cui i punti in palio
prima della sosta natalizia avranno un
significato speciale, soprattutto per i
tanti ex che oggi vestono la maglia
della Cec. Primo fra tutti l’allenatore
Luciano Molinari, che a Mirandola
è stato giocatore, vice allenatore e
preparatore atletico, per poi passare
allo schiacciatore Giovanni Bellei,
terzogenito di una famiglia di pallavolisti mirandolesi che nella Stadium
sono cresciuti e da lì hanno spiccato
il volo, senza dimenticare Andrea
Dall’Olio, palleggiatore figlio d’arte
del grande Pupo, Lorenzo Casadio
e Luca Zaghi, che per diversi anni
hanno vestito i colori gialloblù.
Paolo Neri
31
pallavolo
«Il fascino
della sfida»
è
un
mirandolese doc, nato
e cresciuto
nella Città
dei Pico,
dove da ragazzino ha
cominciato
a schiacciare
i primi palloni nella palestra comunale di via Brunatti. Con la
Stadium ha fatto tutta la trafila delle
giovanile, fino a vestire la maglia
della prima squadra. Poi la scelta
professionale di sedersi in panchina,
dove è stato assistente di Simone
Zucchi, preparatore atletico e coordinatore dell’area tecnica della
Volley Stadium femminile. Luciano
Molinari (foto) classe 1974, da otto
anni guida la Cec Carpi ed è oggi
un tecnico stimato ed apprezzato a
livello nazionale, ma è inevitabile
che la partita contro Mirandola
abbia un sapore speciale. «Il derby
per me è sempre una partita molto
importante con un fascino particolare. In tutti questi anni di sfide contro
la Stadium ho imparato che è una
partita aperta a tutti i risultati, a prescindere dalle rispettive posizioni
in classifica con cui le due squadre
vi arrivano. Ricordo che nell’anno
della nostra promozione in A2 la
Stadium era inguaiata nella lotta
per non retrocedere, ma il match di
ritorno giocato a Mirandola fu una
battaglia durissima. Non c’è niente
da fare, sarà sempre una partita
molto sentita».

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