Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne

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Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
Recensioni
Morante, come giustamente commenta
sce
una
la critica,
rapporto dialettico
tà intesa
come
fra l'essere
metafora.
Un
questa seconda categoria cono-
promuovere
necessità affatto nuova, quella cioè di
animale e quello
avvicinarsi quindi
umano
la terza
prospettiva nel
che consiste in un'animali-
ben più complesso dei due mondi
anche a volte scontate. L'assimilazione di Vilma
rispetto a similitudini
al
mondo
animale, l'esempio scelto da D'Angeli, è senz'altro assai convincente, perché esiste
nozione di non essere riuscita a
in questo personaggio l'avvilente
pria precognizione. In questo
quanto
inutile
entrambi a
done
le
Due
aspre conseguenze.
si
più recente ecofemminismo non
Il
accomunano
donne
le
attagli alla perfezione agli oppressi di
e
le
rivela
pur suben-
fa altro
che ribadire
agli animali, e in
questo caso
Morante.
molto importante questo lavoro
Concetta D'Angeli.
di
studiosa vi opera un'analisi di tale serietà riguardo all'ultima stagione
tiana che in realtà
si
personaggi femminili destinati
restare inascoltati dal discorso ufficiale, dalla storia ufficiale,
Trovo molto bello
La
far capire la pro-
è l'antitesi di Ida, la cui mitezza
funesto vaticinio di Vilma.
il
concetti di oppressione che
credo che
Vilma
moran-
sue considerazioni e riflessioni (molto ben documentate e
costanziate da ricerche che rivelano ancora
una
cir-
volta l'importanza di attente let-
ture di testi autografi, lettere, note della scrittrice stessa) servono per riconsiderare
romana, che credo
l'opera della scrittrice
troverse e
incomprese della letteratura
a tutt'oggi
una
delle esponenti più con-
italiana.
STEFANL\ LUCAMANTE
The Catholic University ofAmerica
DC
Washington,
Pellegrino, Anna Maria. Diary ofa Rapist. Trans. Henry Veggian. Poughkeepsie,
NY: Vivisphere Publishing, 2001. 149 pp. ISBN 1-892323-24-9 US.$ 14.
Lo stupratore
tati a
ci
informa che non
credere che Luca, questo
una
biologia, ragiunatt di
Con
le
notte
sue ansie,
quando
le
il
gli
piace
nome
il
buio.
le
buio
sue speranze,
lo spaventa.
uno
Roma
tipografia e tifoso della
sue illusioni,
Il
dello stupratore,
sia
fìnge di studiare per fare contenta la
ten-
una persona normale.
sua solitudine.
la
Siamo
svogliato studente di
mamma,
il
Come
tutti.
La
nostro stupratore
movimenti di Magda che vive in un palazzo di fronte a lui. Ci immedesimiamo in una normalità tipica di una età post adolescenziale, dove l'indugio in un
mondo infantile gioca ancora un ruolo fondamentale nel temuto passaggio verso
spia
la
i
maturità.
Niente di nuovo, di anormale, fino a quando Luca
un gioco spaventoso,
la
segue e
Il
la
iniziato quasi per caso.
Luca
sceglie
si
appassiona ad
una donna
nel
mucchio,
violenta.
pensiero di
uno
stupratore è
te di velocità nella città
treno che lo scambio conduce
della corsa e l'arrivo in
come
abbandonata.
un
al
il
Il
cavalcavia di
una città
binario morto.
E l'abbandono
deserto, quello dello stupratore. In
nello strappo dal
mondo abitato,
dezza e crudeltà.
E un luogo
il
d'estate,
pensiero di una vittima è
la
gli
elementi
— 134 —
si
v'è limi-
un
mondo vivo, la fine
quel momento preciso,
dal
deserto dello stupratore appare in tutta
gelido dove
non
carrozza di
la
sua nefan-
sfogano sulla vittima.
Recensioni
Diario di uno stupratore è
Luca
folle corsa di
morto
binario
e
lieto fine
il
la
sui cavalcavia,
cronaca meticolosa di un diario di viaggio,
il
la
lucido dirottamento delle sue vittime su un
con tanto
di
fidanzamento
e
matrimonio. È un diario
redatto dal protagonista, Luca, che nella sua descrizione dettaglia-ta delle tecniche
non
di stupro,
ma
racconta soltanto dell'architettura della violenza carnale
ci
anche della demolizione della vittima. La vittima diventa protagonista nei nostri
pensieri, le sue reazioni,
manichea
il
suo dolore
fanno emblema della nostra condizione
si
e intercambiabile di vittima e carnefice.
ma
noi stiamo dalla parte dei deboli, delle vittime
montagna
noi, in questa
siamo noi
facile
rispondere che
assomigliamo veramente
russa di deliri e prepotenze, di paure e umiliazioni, chi
?
Anna Maria
descrivendoci
diario: lui
cibo,
Sarebbe
a chi
è
solito
il
dorme
Pellegrino
ci
mammone,
da
nel letto rifatto
cavano meglio
porta lungo
strade della presunta normalità,
le
avventure di uno stupratore, raccolte,
le
di lui
o così
vive
lei.
lui crede.
con
la
Studente sbadato e
Perché
un
esibite, collezionate in
madre, odia
la
madre, mangia
sfigato. Gli
il
suo
amici se
lo lo stupratore crede tante cose,
la
che
donne sono tutte troie, che non hanno cuore, che ragazzi come lui le ragazze
non se li filano perché non hanno la macchina sportiva e soidi. Insomma fino a
qui non ci sono tante differenze tra la vita di uno stupratore e quella di un giovane
forse un po' sfigatello ma sostanzialmente normale.
le
i
i
Ma dietro ai
do
ragazzo da bar sport, che va sul balcone a scrutare
ragazza che rientra tardi
la
furbo
del
esperto,
mente
la sera, c'è la
Spiare
cacciatore.
il
buio guatan-
del criminale, dei predatore
un momento essenziale nella
E un momento di rivalsa in un mondo
gatto che topo. E lo stupratore non sbaglia
diventa
defininizione delia preda, della vittima.
dove nessuno
mai, mira
posto del
E
la
ti
guarda.
i
essere
si
sente eroe da fumetto,
la
una grande mostra
il
orrore.
anche a fidanzarsi
Lo
stupratore ritorna
al
che servono
stupratore,
delio stupro viene descritta
nei fumetti iperrealisti, vi è
ci
la
la
sesso è
un
e sparisce
(per sempre?)
libri
come
le
donne
sono vittime.
con una
non
a cui ogni toc-
perizia ed astuzia uniche.
un giorno
nell'anonimato,
questo? Ci avvicinano
A
rivoltare
il
il
il
Luca abbanleggerà con
costume
e
la
mente criminale
linguaggio delia normalità, a
Il
mondo
dello
non
secon-
una parte gli uomini e dall'altra le donne. Non
Sono molti che sostengono che gli uomini sono dei
E per la Pellegrino gli uomini sono carnefici e le donne
po' tutti così?
delie troie.
alla
concetto di normalità.
Pellegrino è diviso in due, da
porci e
icastico, la Pellegrini
Lo stupratore
e sposare la sua ultima vittima.
insegnano a non sottovalutare
pensiamo un
sempre
po' pulp.
chiodo.
credere nella normalità stessa.
do
sua doppia vita è da fumetto. Nei
diario che forse la sua preda
sue confessioni sui
maschera appesi
A
al
come
Il
e la letteratura
sempre bene, violenta
alla fine riesce
le
di organi e muscoli.
grand guignol
cata e fuga va
dona
pene
La violenza
meticolosamente, ogni particolare è coerente,
Ed
il
supereroi escono dall'anonimato per azioni impossibili e nessuno riesce a
vederli in faccia, a scoprirne l'identità.
disdegna
cecchino che usa
il
fucile.
lo stupratore
fumetti
E meglio
sua vittima e colpisce. Lo stupratore è
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Recensioni
All'autore va riconosciuto
come
il
maschio normale
sia
pregio di descriverci anche se monoliticamente
il
un
violentatore in nuce, e forse questo è
ma
migliore dell'intero romanzo, discutibile
E
uno
se
questo diario fosse tutto inventato? Se
studentello/scritttorello insonne che
Un
libro
da leggere
ma
si
il
risultato
stilisticamente efficace.
non
lo stupratore
diletta
con volontà
di
fosse altro che
potenza?
soprattutto da discutere.
CORRADO FAINA
Toronto, Ontario
Lepschy, Giulio. Mother Tongues atid Other Reflections on the Italian Language.
ISBN 0-8020-3729-1
Toronto: University of Toronto Press, 2002. Pp. 148.
US.$29.95
In this book, Giulio Lepschy offers four distinctive sections
on
remembrance of Carlo
ly to the Italian
The main
Although the author's attention
is
a
draw^n most-
language, his reflections on Latin, Hebrew, and other languages
make
are likely to
Dionisotti.
Italian linguistics,
La Veniexiana and
together with one specifically focused on the Venetian play
a
wide range of readers appreciate
topic tackled
of a language, which,
as the
from the
author
first
chapter
his
is
work.
that of the 'native speaker'
the concept of 'moth-
states, strictly relates to
er tongue'.
Lepschy overviews the history of the two expressions and discusses the
difficulties
involved in their definition, especially
guage
is
available to investigators.
perspective, the author
when no
living witness
of a lan-
While considering the topic from the
comments on
its
Italian
peculiarity. Indeed, the co-existence
standard language, regional dialects, and minority languages in the national
tory poses
some questions on how
of a
terri-
best to identify the Italian native speaker.
For a long time, the linguistic situation in Italy presented a diglossie division
between the
literary language, that
is
to say, the standard variety of Italian that
taught at school, and the dialects, that
had
Italian
gained the role of
is,
common
their
was
mother tongues. Only by the 1970s
language also in the oral form
as
contact
with television allowed anyone an easy and daily access to the standard language.
Lepschy readily points out
today, Italians' speech can
still
cation. Also, over the last
that,
however
common
the language has
reveal regional features, or the speaker's level
few decades, standard
influence of the various situations
when communication
poses the case of the subjunctive
mood and
of edu-
changed under the
Italian has
the individuals' attitude towards the language itself
become
takes place,
and so has
As an example, Lepschy pro-
the fact that
it
can often be seen
replaced by the indicative. Although Italian and dialect speakers can interpret this
as
more or
less
grammatically correct, the preference for either
mood
does not hin-
der the success of people's interactions.
In the fourth chapter Lepschy presents an analysis of stress patterns in Italian.
By means of examples, he argues that secondary stresses, opposed to those falling
on the tonic syllables, can contribute to phonological distinctions between open
and closed vowels,
vary
among
as well as to
semantic meanings. Since these
facts are
shown
to
speakers and regional realizations, the author can state that prosodie
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