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Sonia Arienta Sonia Arienta
Opera. Paesaggi sonori, visivi, abitati
Sonia Arienta laureata in Lettere Moderne all’Università degli Studi e diplomata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, è saggista, autrice teatrale e regista. Nel
2004 ha pubblicato per Ricordi LIM Don Giovanni. Le manipolazioni di un testo nell’Europa della Restaurazione. Suoi saggi compaiono nei programmi di sala di teatri lirici (Teatro
Regio di Torino, Carlo Felice di Genova, Teatro Donizetti di Bergamo) e interviene nel blog
di Limenmusic con la rubrica “Collateral Effects”. Il suo primo testo teatrale Strade/corridoi
ha debuttato al Teatro Stabile di Genova; nel 2005 è finalista al Premio Riccione per il Teatro con Pareti domestiche. Free climbing. Ha curato allestimenti per il Piccolo Regio di Torino,
Teatro Donizetti di Bergamo, As.Li.Co, Fondazione Arena di Verona. Realizza progetti di
drammaturgia urbana-public art (Osservazioni per il Comune di Milano, Codex per la Provincia di Milano). Segue un dottorato di ricerca all’Università Stendhal 3 di Grenoble. Vive e
lavora a Milano.
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Un libro utile, stimolante, nuovo, di lettura coinvolgente. Perché ripercorre l’opera italiana
dell’Ottocento attraverso i suoi libretti. Anzi attraverso, come si legge nel titolo, i paesaggi
sonori, visivi, abitati, che in essi stanno, ambientano l’azione. La musica, ovviamente, c’è,
ma come punto di riferimento. Il primo piano è dei luoghi, degli spazi, degli ambienti privati e pubblici, come importante trama dei testi, dunque della drammaturgia, su cui la
stessa musica si misura. Ma, di conseguenza, anche indicazione di come l’opera – quindi
principalmente il musicista in quanto assume in sé, nella sua musica, il testo – sta nelle
questioni della vita, nelle contraddizioni dei rapporti privati e pubblici, nella cultura e nelle
sue conflittualità che, dunque, così vengono appunto drammaturgicamente avanti. Ovvero,
nel libro di Sonia Arienta l’opera italiana ottocentesca entra nella storia come la storia entra
in essa; proprio perché non era soltanto quella dei maggiori compositori, ma era anche
quella che comunque arrivava a tutti, che comunicava con tutti, che era, può dirsi, cosa di
tutti, e che dunque formava un senso comune. Insomma proprio anche per questo, Sonia
Arienta le opere le analizza e contribuisce a scoprirle; e scopre al lettore, lavorando sui testi
mettendolo appunto, giustamente, al centro – e qui sta l’utilità e la stessa originalità del suo
libro – il paesaggio sonoro, anche visivamente inteso, in cui i personaggi si muovono, confliggono, si amano, oppure no: così da scoprire, attraverso i testi del melodramma italiano
dell’Ottocento, come le opere che lo hanno attraversato abbiano posto principali questioni
generali di vita. Dunque come l’opera italiana di due secoli fa, a cominciare dai suoi stessi
testi, ha posto principali questioni culturali, storiche, anche sociali, di esistenza singola e
collettiva, infine, che hanno connotato un secolo, proprio anche per questo ancora “vicino”.
Di qui l’utilità, la proposta del libro di Sonia Arienta, del suo prestare puntuale attenzione
alle didascalie, alle parole dei libretti, fra l’altro scoprendo l’importanza di questi ultimi nei
loro stessi dettagli per l’identità dell’opera italiana del XIX secolo. Fatto salvo che il libro
non riguarda soltanto, anche se vi guarda con speciale attenzione, ai maggiori attori del
melodramma italiano ottocentesco, ai Verdi, Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini, ai loro
capolavori: l’attenzione è anche per i meno conclamati o addirittura dimenticati, e questo è
di sicuro interesse, quali i Mercadante, fratelli Ricci, Boito, Faccio, Marchetti, Franchetti,
Catalani, Zandonai. Dunque un panorama di significativa ampiezza, in un libro che perciò
non a caso si scandisce in cinque parti così intitolate: “Il mondo osservato dagli operisti”,
“Gli spazi del potere”, “Il focolare domestico”, “Il territorio e la natura”, “Radiografia di
un mondo invivibile”.
€ 25
OPERA
Paesaggi sonori, visivi, abitati
Ambientazioni, Drammaturgia del Suono
e Personaggi nel Melodramma Italiano
dell’Ottocento
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QUADERNI DI M/R 59
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