Verbale AG 18.04.2012

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Verbale AG 18.04.2012
Verbale Assemblea Generale FOSIT – 18.04.2012 – Sala della Nunziatura di Balerna – ore 20.15
ONG associate presenti (31):
ACTA (Mimi Lepori Bonetti, Antonia Lepori), ACT-U (Luigi Gianinazzi, Simonetta Schenatti), ASPERAI
(Gherardo Pea), Ass. Dedomè (Anna Maria Prati, Marina Santini), Ass. Acquedotto Belly-Thiowy (Silvano
Mossi, Carla Mossi, Savi Rougui, Monica Guscetti), Ass. AAdO-Togo (Silva Allevi), Ass. ME-WA (Angelica
Agbomemewa, Simona Valsangiacomo), ATKYE (Luigi Censi), ATMA (Romano Migliarini, Ruth Grüniger)
BEOGO (Mario Canevascini, Franco Losa, Sara Muto), Caritas Ticino (Marco Fantoni), CEU (Lloyd Bossi,
Vanja Tritten), Conferenza Missionaria della Svizzera italiana (Franco Ferrari), Fond. Amici della Vita (Klaus
Stocker), Fondazione L’Aquilone (Marco Bernasconi), Fond. Main dans la Main (Carlo Crocco), Fond. Svizzera
Madascar (Mascia Cantoni, Giuliano Castelli), Havilolo kple Badou (Katia Bernardoni), Helvetas (Marisa
Benzoni), Insieme nel Burkina Faso con SDI (Nicola Fattorini, Fiorenzo Fraschina), Inter-Agire (Francesca
Cocchi), Interventi Umanitari Val Poschiavo (Andrea Compagnoni), La Mensa e il Gregge (Loredana
Geninazza, Giorgio Soldini), MABAWA (Franziska Brenni-Zoppi), Missione Possibile Svizzera (Lorenzo
Inselmini, Romano Fäh), Missione Betlemme Immensee (Corinne Sala, Comitato FOSIT), Multimicros (Lajko
Maderni, Licia Poretti), ONG Nuevo Paraiso-Honduras (Marco Foletti, Claudio Ortelli), Opera P. Giovanni
Bosco Yilirwahandi in Ruanda (Giacomo Carbonetti), Seed (Luca Botturi), SOS Villaggi dei bambini Svizzera
(Evelyn Heusser).
Altre ONG presenti (5):
Ass. Acqua e Miele (Egidio Cescato), Ass. Ines (Gloria Bernasconi, Nadia Vassalli), Ass. Inti Kallpanchis (Luisa
Ghielmetti), Ass. Saed Etiopia (Ruth Broggini, Germano Simona), Ass. Stop Desert (Rocco Pacciorini,
Manuela Varini).
Altre persone presenti (14):
Piergiorgio De Gasparo (Comitato FOSIT), Nello Dell’Ambrogio, Fredy Franzoni (Comitato FOSIT), Giulia
Franzoni (Stagiaire FOSIT), Giacomo Ghielmi (CT FOSIT), Vanessa Ghielmetti (Addetta all’informazione e ai
servizi FOSIT), Isabella Medici Arrigoni (Comitato FOSIT), Wilma Minoggio (Comitato FOSIT), Luca Pagani
(vice Sindaco Balerna), François Parvex (CT FOSIT), Dorothy Prezza (Segretaria generale FOSIT), Viviana
Ravasi, Enzo Ritter (CT FOSIT), Pietro Veglio (Presidente FOSIT).
ONG scusate (31):
ABBA, ABC, African Smile, AMCA, ASHA, ACAFAK, Ass. Aiuto Ayomè Africa, Ass. Amici Kismaros-Ungheria,
Ass. Amigos para sempre, Ass. Bolivia Ticino, ADBR, Ass. Fond. Elvetica Ospedale di Mada, Ass. Lanteriama,
Ass. Pier, ASC, Ass. Ticino Tibet, AVAID, Eco-Himal, Fond. Child to Child for Africa, FES, Fond. Saint Camille
de Lellis, Fond. Umanitaria Arcobaleno, Gruppo Missione Indonesia, GSGB, GSGV, Kam for Sud, Memorial
Flavia, No Woman No Life, OTiLeCUMA, Pan y Luz
Altre persone scusate:
Paolo Bernasconi (Comitato FOSIT); Pio Patà (CT FOSIT); Annick Tonti (CT FOSIT)
Totale persone presenti: 70
1.
Nomina Presidente del giorno e scrutatori
Il Presidente della FOSIT Pietro Veglio, a nome del Comitato, apre i lavori dell’Assemblea Generale,
ringraziando il Municipio ed il Parroco di Balerna, Don Gian Pietro Ministrini, e proponendo quale Presidente
del giorno Nicola Fattorini (INBF-SDI). In qualità di scrutatori si candidano Romano Migliarini (ATMA) e
Antonia Lepori (ACTA). Le proposte vengono accettate all’unanimità dall’Assemblea.
Il Presidente del giorno Nicola Fattorini, salutando l’Assemblea e ringraziando per la fiducia accordatagli,
illustra brevemente la storia prestigiosa della Nunziatura che trova dimora in uno splendido edificio
recentemente rinnovato.
2.
Approvazione dell’ordine del giorno
In sede di approvazione dell’ordine del giorno, viene fatta richiesta di inserire al punto 8 il rinnovo del
mandato di Isabella Medici Arrigoni, giunta allo scadere del primo quadriennio in seno al Comitato della
FOSIT. La proposta viene accetta all’unanimità dall’Assemblea generale e, pertanto, inserita nell’ordine del
giorno, successivamente approvato.
1
3.
Approvazione verbale dell’Assemblea ordinaria del 17 maggio 2011
Non essendoci osservazioni e accogliendo la proposta del Presidente del giorno di soprassedere alla lettura, il
verbale viene approvato all’unanimità.
4.
Rapporto del Presidente
Prendendo la parola, Pietro Veglio si limita solo ad alcuni aspetti salienti del rapporto annuale già inviato agli
associati, ricordando ai presenti come il 2011 sia stato sostanzialmente un anno positivo per la FOSIT.
Lo dimostrano:
il miglioramento della qualità dei dossier presentati dalle ONG per accedere ai finanziamenti federali,
cantonali e AIL. Miglioramento che si riflette non solo negli aspetti formali, ma anche nei contenuti con
il risultato di una accresciuta coerenza rispetto ai criteri di qualità;
la maggiore visibilità della FOSIT a livello mediatico ed in virtù della nomina della Segretaria generale in
seno alla Commissione federale per la cooperazione allo sviluppo. Ciò che consente di accedere ad
informazioni strategiche ed, al contempo, di far sentire anche a livello federale la voce delle ONG della
Svizzera italiana;
l’attivo di bilancio. Il 2011 segna un’inversione di tendenza, rispetto alle gestioni negative degli ultimi
anni, consentendo un avanzo di bilancio utile alla costituzione di una riserva e di buon auspicio per
guardare al futuro con maggiore serenità.
Tra i punti chiave che scandiranno l’azione della FOSIT nel 2012, Pietro Veglio indica:
il sostegno alle ONG associate da parte della Federazione. A tale proposito il Presidente invita gli
associati a sollecitare la collaborazione del Segretariato ogniqualvolta lo ritengano necessario giacché
diversamente risulterebbe difficile poter intervenire;
l’attività di sensibilizzazione ed informazione rivolta al pubblico, ai media e alle autorità sulle tematiche
relative alla cooperazione allo sviluppo, considerato anche lo scetticismo generale che si percepisce ai
diversi livelli;
la collaborazione con i partner pubblici (Direzione Sviluppo e Cooperazione-DSC; Canton Ticino;
AIL/Lugano; Canton Grigioni) e con i privati (Fondazione del Ceresio, Fondazione Mantegazza, FAI) per
il finanziamento ed il monitoraggio dei progetti. Il miglioramento dei rapporti con la DSC, ora improntati
ad un atteggiamento di maggiore apertura e fiducia reciproca, rappresenta un punto di partenza
importante in vista della rinegoziazione a breve del credito da accordare alla FOSIT e alle ONG
associate. Ugualmente dicasi della collaborazione con le autorità cantonali ticinesi ed, in particolare, con
il Cancelliere. Promettente anche la recente collaborazione con le AIL ed il Municipio di Lugano che ha
visto l’assegnazione di un fondo di CHF 70'000.00 per i progetti presentati da cinque ONG associate alla
FOSIT;
da ultimo il Presidente, accennando ai contatti e alle collaborazioni avviate con alcune fondazioni
private, ricorda che nel 2011 la FOSIT ha gestito complessivamente, tra finanziamenti pubblici e privati,
un fondo di circa CHF 550'000.00, il 70% dei quali sono stati assegnati alle associate.
Sebbene i passi compiuti siano stati importanti e giustifichino un misurato ottimismo, il Presidente della
FOSIT ribadisce la necessità di continuare sulla via intrapresa, concentrando ulteriori sforzi in vista di un
processo di miglioramento continuo. Tale processo non potrà prescindere dalla ricerca di maggiori sinergie
tra le ONG associate e dal consolidamento della qualità istituzionale. Infatti sempre più i finanziatori pubblici
vincolano la concessione dei crediti non solo alla garanzia della qualità operativa delle ONG e dei progetti che
esse promuovono, ma anche alla trasparenza della gestione e alla loro credibilità istituzionale.
Prima di concludere e ringraziare i membri di Comitato e della Commissione Tecnica per il lavoro compiuto,
Pietro Veglio accenna ancora brevemente all’importanza strategica che riveste quest’anno l’attività di
sensibilizzazione rivolta alle autorità pubbliche, ai media e alle istituzioni. In autunno si aprirà infatti la
discussione alle Camere federali sull’approvazione del credito-quadro e l’assegnazione di CHF 11,35 miliardi
per la cooperazione allo sviluppo. L’auspicio è che la deputazione ticinese alle Camere federali appoggi tale
decisione, accogliendo le istanze dell’intero comparto.
Il Presidente del giorno Nicola Fattorini sottopone all’approvazione dell’Assemblea generale il rapporto del
presidente, sollecitando i presenti a porre eventuali domande e richieste di chiarimento.
Andrea Compagnoni (Interventi umanitari Val Poschiavo) ricorda i finanziamenti accordati dal Canton
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Grigioni e propone che si programmi una visita ufficiale da parte della FOSIT per consolidare tale
collaborazione.
Pietro Veglio conferma che è nelle intenzioni una visita a Coira e che sono in atto contatti con il Centro
scolastico regionale Ai Mondan di Roveredo per promuovere una serie di attività di sensibilizzazione. Precisa
inoltre che il contributo accordato nel 2012 dal Canton Grigioni alla FOSIT è diminuito del 50% (CHF
5'000.00).
Mascia Cantoni (Fondazione Svizzera Madagascar) chiede a sua volta chiarimenti in merito ai criteri con cui
vengono distribuiti alle ONG i finanziamenti da enti privati.
Pietro Veglio precisa che sia la Fondazione Mantegazza che la Fondazione del Ceresio hanno assegnato i
contributi unicamente alla FOSIT in vista del sostegno delle sue attività e del consolidamento istituzionale.
Aggiunge, inoltre, che è stata avviata una collaborazione con la FAI (Fondation Assistance Internationale) e
la SUPSI/DACD per la presentazione di progetti in collaborazione tra ricercatori attivi nei vari dipartimenti ed
istituti della SUPSI e le ONG, ad esempio nel campo delle costruzioni sostenibili, delle tecnologie
fotovoltaiche, ecc. Mascia Cantoni, riprendendo la parola, ricorda l’ottima collaborazione con gli studenti
della SUPSI/DSAS ed il centro turistico di Nosy Be. Lamenta tuttavia l’impossibilità di un maggior
coinvolgimento degli stessi studenti e, pertanto, di una migliore ottimizzazione delle risorse investite. Inoltre,
pur riconoscendo la validità delle intenzioni che soggiacciono al lavoro sviluppato dal Segretariato, dal
Comitato e dalla Commissione Tecnica della FOSIT in questi anni, in vista di un incremento della qualità
operativa delle ONG associate, Mascia Cantoni lamenta come le condizioni poste si traducano in una
‘costrizione’ per le ONG che vedono ridursi le possibilità di accedere direttamente ai finanziamenti pubblici.
Nella ricerca di una sempre maggiore professionalità si è, a suo giudizio, scaduti in un eccesso di burocrazia
il cui peso può essere sopportato agilmente solo dalle ONG che impiegano personale pagato. Anche volendo
investire, infatti, sui volontari, ciò non garantisce una ricaduta positiva sulle proprie attività. Ricorda infine
che la Fondazione Svizzera Madagascar ha dovuto pagare una persona esterna per l’allestimento della
documentazione richiesta per la presentazione di una domanda di finanziamento.
Pietro Veglio risponde, ricordando che:
le fondazioni private definiscono autonomamente le proprie priorità ed è a tutti noto che attualmente non
versano in buone condizioni;
il progetto della FAI rappresenta una risposta innovativa;
per quanto attiene all’esigenza dei criteri, trattandosi di fondi pubblici sempre più questi sono condizionati
al fine di garantire trasparenza ed efficienza della gestione. È nel mandato e nelle intenzioni della FOSIT
appoggiare le proprie associate, conciliando le necessità delle stesse con le esigenze legittime dei
finanziatori. In questo senso è da apprezzare lo sforzo di maggiore apertura e comunicazione avviato
dalla Commissione Tecnica, disponibile a interloquire con le ONG associate.
Mascia Cantoni ribadisce che, sebbene la Fondazione Svizzera Madagascar sia sottoposta alla vigilanza
federale ed intrattenga rapporti di collaborazione con le istituzioni della Confederazione, i problemi
sussistono unicamente con la FOSIT e la Commissione Tecnica. Suggerisce che si accordi maggior spazio e
attenzione al dialogo con i membri della Commissione Tecnica.
Franco Losa (BEOGO) chiede che vengano chiarite le condizioni per accedere ai fondi assegnati dalle AIL.
Dorothy Prezza, Segretaria generale della FOSIT, ricorda che la procedura è consistita in un concorso il cui
bando è stato inoltrato alle ONG nello scorso settembre. Anche per quest’anno si procederà allo stesso
modo.
Romano Migliarini (ATMA) osserva che non è facile poter tracciare il confine tra volontariato e professionalità
ed individuare il giusto equilibrio tra queste due dimensioni. Aggiunge inoltre che vi è un grande sforzo da
parte di tutti ed è comune a molti l’intenzione di non dipendere da un eccesso di professionalità . Quanto al
suo caso specifico, sono fortemente diminuiti i finanziamenti pubblici dal Cantone e dai municipi e
considerando la modesta portata economica dei progetti di ATMA, giudica eccessivi gli sforzi per poter
adempiere alle condizioni imposte dagli ultimi bandi di concorso prodotti dalla FOSIT per conto delle
amministrazioni pubbliche.
Pietro Veglio osserva che la partecipazione delle ONG ai corsi promossi dalla Federazione si riflette
positivamente nella qualità dei progetti presentati. Ricorda, inoltre, che la Segretaria generale è a
disposizione delle associate, come in passato, per fornire assistenza ed un servizio di accompagnamento.
L’auspicata coerenza con i criteri di qualità non si esaurisce unicamente nell’adempimento di requisiti formali,
ma deve essere compresa nella sua primaria funzione, ovvero quella di dare agli stessi progetti un’impronta
di logicità.
Romano Migliarini (ATMA), riprendendo la parola, contesta che, pur comprendendo le ragioni che vi
soggiacciono, tale ‘rigidità’ obbliga le ONG a ricorrere a professionisti che possano seguire i progetti in tutte
le loro fasi.
Il presidente del giorno, Nicola Fattorini (INBF/SDI) si inserisce nella discussione, portando l’esempio della
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propria organizzazione, anch’essa formata esclusivamente da volontari, per la quale la partecipazione ai corsi
FOSIT e l’impegno da parte di tutti i membri del Comitato si sono rivelati fondamentali per la richiesta di un
finanziamento federale. Precisa, comunque, che gli sforzi profusi non sono stati ‘sovrumani’ e che non si è
reso necessario il ricorso all’assunzione di personale.
5.
Approvazione del Rapporto d’attività e dei conti 2011 con rapporto di revisione
La Segretaria generale della FOSIT, Dorothy Prezza, soprassiede alla presentazione del Rapporto d’attività
perché a conoscenza delle ONG associate e si sofferma sui principali aspetti contabili emersi dalla passata
gestione. Tra questi, ricorda in particolare, l’utile di bilancio ed il balzo in avanti fatto segnare dal capitale
proprio, ciò che consente di guardare avanti con maggiore, ritrovata fiducia.
Per quanto concerne la lettura del Conto economico, la Segretaria generale sottolinea la crescita consistente
dei ricavi non vincolati, risultato del raddoppio della quota sociale, deciso dall’Assemblea generale nel 2011,
e dei contributi da privati. Pur diminuendo i ricavi da attività, in particolare quelli che derivano dalle attività
nelle scuole e dai corsi di formazione, il rapporto tra ricavi vincolati e non vincolati si mantiene invariato
rispetto alla passata gestione e si risolve in una sostanziale parità. Quanto alle voci di costo, si registra un
aumento della spesa per il personale, imputabile anche alla diminuzione dell’incentivo cantonale per
l’assunzione di disoccupati. Diminuiscono per contro i costi per le pubblicazioni, dal momento che non ve ne
sono state.
Il risultato d’esercizio chiude con un utile di CHF. 36'035.06 e l’aumento del capitale proprio (CHF 50'211.00)
per cui dall’esercizio 2012 si può cominciare ad accantonare. La Segretaria generale riferisce che, secondo le
stime effettuate, occorrerà accantonare entro il 2014, ovvero entro la fine del periodo compreso dal
programma strategico, una somma pari a CHF. 50'000.00, sufficiente a garantire la sostenibilità istituzionale.
In assenza del revisore, Andrea Rege Colet, riassume il rapporto di revisione.
Non essendovi né osservazioni né domande da parte dei presenti, il Presidente del giorno sottopone
all’approvazione dell’Assemblea generale il rapporto d’attività, i conti ed il rapporto di revisione che vengono
approvati con 30 voti favorevoli ed un astenuto.
6.
Approvazione del Preventivo 2012
Come in precedenza, anche per la presentazione del Preventivo 2012 la Segretaria generale procede per
sommi capi, dal momento che lo stesso è già stato sottoposto alle ONG associate e che riflette quanto già
previsto nel piano strategico, approvato dall’Assemblea generale del 2011. Rispetto a tali previsioni, si
sottolinea la crescita delle entrate, determinata dall’aumento delle quote sociali e dal probabile maggior
contributo da parte del Cantone, stando ai segnali positivi emersi dai recenti colloqui con il Cancelliere
Gianella e l’On. Bertoli, direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS).
Già confermato, per contro, il contributo di CHF 10'000 da parte di AIL a titolo di mandato di prestazione per
la gestione del Fondo del centesimo di solidarietà. Continua inoltre l’attività di promozione e sensibilizzazione
presso le istituzioni private affinché confermino anche per quest’anno i contributi concessi nel 2011. Da
rilevare infine un aumento dei costi di personale, rispetto a quanto previsto nel programma strategico,
imputabile all’aumento della percentuale di impiego dell’Addetta all’informazione e all’impiego di una
stagiaire per l’allestimento di una serie di strumenti utili all’operato delle ONG.
Il preventivo viene pertanto sottoposto all’approvazione dell’Assemblea generale che si esprime
positivamente all’unanimità.
7.
Proposte del Gruppo Qualità sulla gestione della qualità per le ONG associate e discussione
sui possibili scenari
Visto l’orario, si decide di soprassedere ai lavori di gruppo, inizialmente previsti per la discussione sulle
proposte presentate dal Gruppo Qualità, e di procedere in plenaria. Luca Botturi (Seed), rappresentante del
Gruppo a cui hanno altresì partecipato Katrine Keller (MABAWA), Francesca Cocchi (Inter-Agire), Ellade
Camponovo (Multimicros), Simona Valsangiacomo (ME-WA), Piergiorgio De Gasparo (Comitato FOSIT,
ATKYE), presenta all’Assemblea una sintesi del lavoro di analisi svolto, sintesi che tiene conto in primo luogo
di alcune osservazioni generali: delle ONG associate, il 25% non consegna la scheda dati annuale; il 50%
non fornisce tutti i dati relativi ai requisiti formali e solo il 25% è in regola con i criteri formali. Se i requisiti
cosiddetti qualitativi (sottoscrivere la “carta dei principi”; attività allineate con gli obiettivi statutari;
conoscere la dinamica PAMV; preparazione adeguata del personale sul terreno) risultano per natura difficili
da verificare, non così per i requisiti cosiddetti formali (1. beneficio della Pubblica Utilità dal Cantone; 2.
convocazione annuale di un’assemblea ordinaria; 3. disporre di conti annuali relativi alla provenienza e uso
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chiari dei fondi finanziari; 4. verifica dei conti da parte di un revisore esterno; 5. disporre di un rapporto,
conti e bilancio accessibili; 6. elaborazione e aggiornamento della scheda dati organizzazione e 7.
pagamento della tassa sociale), verificabili oggettivamente. Luca Botturi ricorda che l’adempimento dei sette
requisiti formali concorre a garantire l’esistenza giuridica dell’ONG e la trasparenza della gestione; permette
alla FOSIT di disporre di informazioni sulle ONG ed i progetti, agendo da garante rispetto agli enti
finanziatori (Confederazione, Cantone, Comuni o altri enti); contribuisce alla credibilità e reputazione della
FOSIT e dei suoi membri. Di qui pertanto l’esigenza avvertita dal Comitato di creare un quadro di condizioni
preordinato all’adempimento dei criteri summenzionati da parte di tutte le ONG associate, e non solo di ¼ di
queste come oggigiorno.
Due i possibili scenari prospettati e a tal fine sottoposti da Wilma Minoggio (Comitato FOSIT) alla discussione
in seno all’Assemblea generale e alla conseguente approvazione.
Un primo scenario, di cd. auto-esclusione o esclusione dalla FOSIT, per cui le ONG inadempienti che non
intendono adeguarsi ai 7 criteri, procedono all’autoesclusione o, soggiacciono alla decisione di esclusione
entro fine 2013 da parte dell’Assemblea generale, su mozione del Comitato. Ed un secondo scenario,
caldeggiato dal Comitato, per cui le ONG inadempienti danno avvio ad un processo di miglioramento, con il
sostegno della FOSIT, per l’adeguamento ai criteri entro la fine del 2013.
Mascia Cantoni (FSM) plaude all’iniziativa, riconoscendovi un salto di qualità compiuto anche dalla FOSIT e
sottolineandone il valore strategico. Auspica infatti che, attraverso una migliore conoscenza delle associate,
la FOSIT migliori la capacità di attrarre maggiori finanziamenti, anche privati, per le ONG, facendosi garante
della loro credibilità. Romano Migliarini (ATMA) si dice sorpreso e preoccupato per i dati riportati.
Marco Foletti (ONG Nuevo Paraiso-Honduras) ricorda come in passato ci fossero più occasioni per incontrarsi
e come sia peraltro naturale che le ONG incorrano in momenti di flessione e riflessione. Non va poi
sottovalutato il problema del ricambio generazionale che interessa i comitati di diverse organizzazioni.
Conclude il proprio intervento dicendosi spaventato dinnanzi al rischio di essere dimenticato dalla FOSIT.
Wilma Minoggio (Comitato FOSIT) osserva che la dimensione qualitativa è un processo che occorre
riprendere e mettere al centro della discussione anche in altri spazi, non solo quelli propri dell’Assemblea,
probabilmente più adeguati.
Mimi Lepori Bonetti (ACTA) esprime a sua volta la propria sorpresa per i dati riportati e si chiede perchè
risulti difficoltoso adempiere ai criteri formali. Ricorda che la FOSIT è nata proprio in risposta alla volontà di
aiutare le ONG. Per questo il secondo scenario presentato sarebbe maggiormente in linea con il mandato del
Segretariato cui compete la responsabilità di accompagnare le associate a ‘far bene il proprio compito’. Su
criteri di qualità operativa riconosce che il discorso è assai più complesso.
Il Presidente del giorno, Nicola Fattorini (INFB/SDI) vorrebbe conoscere i motivi che sottostanno
all’inadempimento da parte di alcune ONG.
Mascia Cantoni (FSM) asserisce che il problema va rintracciato nei volontari e nell’impegno non sempre
duraturo che essi vi apportano. Ammette inoltre che è da considerarsi ‘fisiologico’ un periodo di flessione o
stand-by nelle ONG dovuto proprio alla precarietà delle risorse umane.
Wilma Minoggio (Comitato FOSIT), in merito a ciò, sostiene che le ONG sono chiamate ad affrontare
necessariamente una riflessione sulla continuità del proprio operato e più, in generale, sulla sostenibilità
istituzionale giacché questa produce effetti non trascurabili anche sul terreno. A tal proposito cita l’esempio
di AS-FODEI, organizzazione di cui è stata presidente, scioltasi nel frattempo perché erano venute meno le
condizioni per continuare il proprio impegno.
Dorothy Prezza (Segretaria generale FOSIT) si inserisce nella discussione, esortando le ONG ad avvicinarsi al
Segretariato e alla Commissione Tecnica per richiedere informazioni ed accompagnamento su questioni
specifiche. Diversamente, risulta infatti difficile per il Segretariato poter conoscere le esigenze di tutte le
ONG associate.
Romano Migliarini (ATMA) riconosce che lo scorso anno è stato particolarmente critico per la propria
organizzazione, ma che in virtù del rapporto di amicizia e comprensione, c’è stata la possibilità di dialogare
con il Segretariato della FOSIT e di far comprendere le difficoltà in cui versava l’associazione.
Piergiorgio De Gasparo (ATKYE) consiglia le ONG a compiere annualmente una riflessione sul proprio
operato, una riflessione che può essere guidata proprio dai criteri formali. Questo esercizio consentirebbe a
suo giudizio il superamento di fasi di inerzia o di impasse in cui facilmente possono incorrere le ONG.
Vanja Tritten (CEU), a complemento di quanto affermato in precedenza, invita i partecipanti a riflettere sul
fatto che i criteri formali tracciano una sorta di confine tra la legalità e l’illegalità per cui il loro adempimento
rappresenta una condizione imprescindibile anche a fronte dei propri associati.
In assenza di ulteriori commenti, il Presidente del giorno invita l’Assemblea a pronunciarsi a favore di una
delle due strategie presentate.
Franco Losa (BEOGO) chiede che prima di procedere al voto si chiarisca ulteriormente la differenza tra le due
proposte, giacché a suo modo di intendere se un’ONG decide di non autoescludersi, automaticamente
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accetta di dare avvio al processo di miglioramento. Stando così le cose, le due proposte non sarebbero
alternative, bensì conseguenti.
Enzo Ritter (Inter-Agire/MBI) chiede a sua volta che venga chiarito a chi compete stimolare il processo di
miglioramento.
Wilma Minoggio (Comitato FOSIT) chiarisce che ciascuna ONG è responsabile del processo di autoanalisi,
eventualmente stimolata dal Comitato della FOSIT una volta accertato l’inadempimento dei criteri formali.
Dorothy Prezza (Segretaria generale FOSIT) assicura che è in preparazione una serie di strumenti utili al
processo di auto analisi da parte delle ONG associate e di supporto al lavoro di accertamento della FOSIT.
Marco Fantoni (CARITAS Ticino) chiede che venga chiarito a chi compete la decisione di esclusione di
un’ONG associata.
Wilma Minoggio (Comitato FOSIT) precisa che la proposta di esclusione viene sottoposta dal Comitato FOSIT
all’approvazione da parte dell’Assemblea generale.
In assenza di ulteriori interventi, viene chiesto ai partecipanti di approvare la proposta del Comitato per cui
in assenza di autoesclusione o di esclusione, le ONG associate inadempienti accettano di allinearsi ai criteri
formali entro il 2013 avvalendosi dell’assistenza del Segretariato della FOSIT. La proposta viene approvata
all’unanimità
8.
Nomina di un nuovo membro di Comitato in sostituzione di Piergiorgio De Gasparo e
rinnovo nomina di Isabella Medici Arrigoni
Isabella Medici Arrigoni (Comitato FOSIT) saluta Piergiorgio De Gasparo, membro dimissionario del Comitato,
ringraziandolo a nome della FOSIT per l’apporto fornito e la disponibilità e consegnandogli il pezzo 16/24
della scultura della FOSIT. Ricordandone il ruolo all’interno del Gruppo qualità, il carattere gioviale, le
capacità relazionali e la generosità nell’impegno in seno al Comitato, esprime l’augurio che possa comunque
rimanere vicino alla FOSIT. Piergiorgio De Gasparo ringrazia a sua volta i colleghi del Comitato e saluta i
presenti assicurando la sua collaborazione anche in qualità di esterno.
Viene pertanto presentata la candidatura di Vanja Tritten, proposta dal Comitato in sostituzione del
dimissionario Piergiorgio De Gasparo, ed invitata l’Assemblea a presentare eventuali altre candidature. In
assenza di queste, l’Assemblea approva all’unanimità la candidatura di Vanja Tritten con un applauso. Segue
il discorso di ringraziamento da parte del neo-eletto per la fiducia accordatagli. Pietro Veglio (Presidente
FOSIT) presenta a sua volta la proposta di rinnovo della nomina di Isabella Medici Arrigoni, membro di
Comitato, per un secondo mandato. Isabella Medici Arrigoni dirige l’Ufficio della Svizzera italiana di
HELVETAS Swiss Intercooperation, una tra le più grandi ONG a livello nazionale. Dopo averne apprezzato
l’impegno in seno al Comitato e confermando la disponibilità di Isabella Medici Arrigoni al secondo mandato,
il Presidente della FOSIT auspica a margine della presentazione che altre grandi organizzazioni entrino a far
parte in futuro della Federazione, dato il contributo che queste potrebbero apportare al lavoro della FOSIT.
L’Assemblea generale approva all’unanimità il rinnovo del mandato di Isabella Medici Arrigoni.
9.
Adesione nuove ONG (Associazione SAED Etiopia, Associazione Ines, Associazione
StopDesert)
Dopo aver ricordato brevemente ai presenti la procedura per l’adesione alla FOSIT, Corinne Sala (Comitato
FOSIT), presenta le ONG Associazione SAED Etiopia (www.saedetiopia.org), Associazione Ines
(www.associazioneines.ch), Associazione StopDesert (www.stopdesert.ch), invitando i rappresentanti delle
stesse a salutare l’Assemblea. Tutte e tre le ONG vengono accolte con voto unanime e applausi.
Marco Foletti (ONG Nuevo Paraiso Honduras) chiede quante siano attualmente le ONG associate, visto che
alcuni anni fa erano 73.
Dorothy Prezza (Segretaria generale) osserva che il numero oscilla giacchè di anno in anno vi sono ONG che
recedono e nuove adesioni. Al di là di queste oscillazioni, rispetto agli inizi si osserva un considerevole
aumento di ONG che ogni anno si avvicinano alla FOSIT, inoltrando domanda di adesione. Altrettanto
marcato è il trend di crescita di nuove ONG che danno avvio alle proprie attività.
Marco Foletti (ONG Nuevo Paraiso Honduras) chiede se la FOSIT faccia qualcosa per scoraggiare questi
trend ed insistere maggiormente sulle sinergie tra ONG.
Dorothy Prezza (Segretaria generale) ricorda che non è nelle facoltà della FOSIT impedire la nascita di nuove
ONG. È per contro sua responsabilità e prassi esortare alla promozione di maggiori sinergie.
Per quanto concerne, poi, l’adesione alla Federazione di un numero crescente di organizzazioni, i requisiti
attuali, assai più tolleranti di quelli previsti da altre Federazioni, non rappresentano una barriera utile a
contenere tale tendenza.
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Il Presidente della FOSIT dà il benvenuto alle nuove associate e congeda i partecipanti ricordando che non è
nelle intenzioni del Comitato procedere ad epurazioni o purghe. Il richiamo ad una maggiore attenzione ai
criteri formali risponde piuttosto alla necessità di garantire credibilità a tutto il movimento, soprattutto
innanzi ai finanziatori.
10.
Diversi
Pietro Veglio conclude ringraziando il Presidente del giorno ed invitando i presenti al rinfresco. La seduta
dell’Assemblea Generale è chiusa alle 22.30.
Per il verbale: Vanessa Ghielmetti 14.05.2012
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