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Guido Bortoni: Rinnovabili? Servono procedure autorizzative, regolazione
dell’accesso alle reti e la definizione di modalità di cessione dell’energia
prodotta, oltre al quadro normativo e alla giuste incentivazioni
Fulvio Conti: 1.200 milioni di euro fino al 2013 e 200 milioni per i successivi
esercizi. E’ il peso della Robin Hood Tax
Paolo Scaroni: Shale gas, il fututo è qui
Andrea Gemme: Rinnovabili, serve un’unica associazione
Roma, 28/11/2011 –
Guido Bortoni, Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, In un’intervista
all’ultimo numero di Elementi, periodico del Gestore dei Servizi Energetici, visibile
sul sito www.gse.it, ritiene che per il settore delle rinnovabili, oltre al quadro
normativo e alla giuste incentivazioni, servono anche le procedure autorizzative, la
regolazione dell’accesso alle reti e la definizione di modalità di cessione dell’energia
prodotta”.
Relativamente all’attività dell’Autorità da lui guidata, Bortoni sostiene che la sfida “è
quella di impostare una regolazione più ‘matura’, in una prospettiva europea e di
visione di medio-lungo periodo. Una regolazione stabile, efficace e capace di
evolvere nel tempo con flessibilità, che sappia rispondere ai mutamenti in corso.
Tutto ciò attraverso una fase tipica di regolazione ex ante, affiancata da una ex post,
per monitorare e garantire il rispetto delle regole attraverso le opportune azioni di
enforcement. Sarà questa la “barra” che intendiamo mantenere, con un forte
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Elementi - Periodico del Gestore dei Servizi Energetici - GSE
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ancoraggio all’indipendenza, alla crescita, alla dimensione comunitaria e alla
consapevolezza del consumatore.
Bortoni si è poi soffermato sull’importanza delle Smart Grids, senza le quali dice, “lo
sviluppo della generazione diffusa da rinnovabili rischia di essere un investimento dai
limitati benefici”.
A proposito della Robin Hood Tax, Bortoni riotiene che la misura “riveste profili di
criticità per lo sviluppo delle infrastrutture energetiche, indispensabili per fornire
energia a prezzi competitivi a consumatori domestici e imprese”.
Per quanto concerne il comparto del gas, Bortoni sottolinea che “abbiamo anche
proposto di istituire un solo operatore a livello nazionale come interfaccia unica e
indipendente per l’accesso e l’erogazione del servizio di trasporto, bilanciamento e
misura. Ciò permetterebbe di superare le inefficienze e ridurre gli oneri amministrativi
legati all’attuale presenza di più operatori. Nel mercato retail, il previsto avvio dal
2012 del sistema informativo integrato (SII) consentirà di ottimizzare i flussi
informativi e di arginare il fenomeno delle morosità”.
Sull’efficienza energetica, il Presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica e il
gas, è del parere che questa “deve avere un ruolo più strategico, attraverso un
adeguato sostegno alla ricerca e all’innovazione per sviluppare il già presente knowhow e l’industria italiana di settore”.
Fulvio Conti AD di Enel, attacca sulla Robin Hood Tax, sostenendo che “il
provvedimento manca di visione a lungo termine e colpisce un settore, quello
dell’energia, che genera ricchezza per milioni di azionisti, occupazione per decine di
migliaia di persone, investimenti e innovazione. Al tempo stesso lascia immutate le
sacche di bassa produttività, che sono i veri problemi del Paese. Se a questo
aggiungiamo il rischio di un quadro normativo instabile, di fatto stiamo scoraggiando
gli investimenti”.
Quanto ai riflessi che la Robin Hood Tax potrebbe avere sull’Enel, Conti afferma che
“l’incremento dell’aliquota addizionale Ires e dell’estensione della stessa alle attività
di distribuzione di energia elettrica e gas e alle rinnovabili comporterà un onere per il
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Gruppo Enel stimabile in circa 400 milioni di euro all’anno nel triennio 2011-2013 e in
circa 200 milioni per i successivi esercizi. Senza contare l’impatto prodotto da tale
norma sul titolo in Borsa”.
Per l’Ad di Enel, tra le cose da fare nell’imminente, c’è l’allineamento della bolletta
energetica italiana a quella dei nostri vicini e concorrenti europei, per questo, “serve
un piano di investimenti volto a riequilibrare il mix produttivo e avvicinarlo alla media
europea, con una quota maggiore di carbone pulito”.
Conti conclude afermando che è intenzione di Enel “mantenere una posizione di
leadership nei nostri mercati strategici: Italia e Spagna. Noi, continueremo a
sviluppare un portafoglio diversificato di impianti rinnovabili, poco dipendente da
incentivi, in aree con maggiore disponibilità di risorse naturali, per sfruttare al meglio
le tecnologie rinnovabili, e coglieremo le opportunità di sviluppo nei mercati in rapida
crescita: America Latina, Est Europa e Russia”.
Paolo Scaroni, AD di Eni, scommette fortemente sullo Shale gas e dice: “Il gas è la
fonte energetica chiave per i prossimi 20 anni almeno in uno scenario in continua
evoluzione. Ci auguriamo che grazie allo shale gas l’Europa potrà disporre di energia
domestica a costi competitivi, che consentirà all’economia della Ue di marciare allo
stesso ritmo delle altre grandi economie”. E continua afferrmando che “Il gas è un
punto di forza del nostro sistema energetico per vari aspetti: è competitivo, permette
di contenere le emissioni di gas serra (50% in meno rispetto agli impianti a carbone,
principale fonte utilizzata in Europa), è ampiamente disponibile e lo sarà ancora per
molti anni. Inoltre assicura l’alimentazione dei nostri sistemi elettrici, industriali e
domestici con una continuità che le fonti rinnovabili non sono ancora in grado di
fornire.
Scaroni ha poi parlato della sicurezza degli approvvigionamenti del gas in Italia e in
Europa per cui dice “è prioritaria la realizzazione di un sistema integrato di gasdotti
all’interno dell’Unione. Abbiamo avanzato al Commissario per l’Energia, Gunther
Oettinger, una proposta perché l’UE promuova la creazione di una rete di gasdotti
che unisca i Paesi del nostro continente. Oltre alla diversificazione degli
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approvvigionamenti, alla diversificazione delle rotte di transito e all’aumento delle
capacità dei gasdotti esistenti, quella di una rete integrata del gas è la vera priorità
per la sicurezza degli approvvigionamenti. Solo così ci assicureremo il gas di cui
abbiamo bisogno, quando e dove serve e a prezzi compatibili con la nostra crescita
economica”.
Infine, l’AD di Eni considera Il risparmio energetico “La strada maestra per ridurre
l’impatto ambientale, prolungare la vita dei combustibili fossili e ridurre la nostra
bolletta energetica”.
Andrea Gemme, Presidente di Anie afferma che è “Inutile nascondere che il IV
Conto energia ci ha dissanguato, ma adesso per il settore l’importante è trovare
stabilità, con l’obiettivo di puntare alla grid parity ed emanciparsi così dagli incentivi.
Per fare questo è fondamentale dare unità alle associazioni rappresentative del
comparto, non solo del fotovoltaico ma di tutte le rinnovabili. Bisogna insomma
parlare con una voce unica”. Poi aggiunge che tra le sfide dell’Anie ci sono anche
l’efficienza, gli accumuli di energia (con un occhio al piano di Terna da 130 MW) e le
Smart Grid.
Completano il numero 24 di Elementi:
. L’editoriale di Emilio Cremona, sull’importanza delle biomasse.
. Un incontro con Simone Togni Presidente di Anev, sui temi contingenti riguardanti
il settore eolico.
. Un’intervista a G.B. Zorzoli, Presidente Ises Italia sull’energia rinnovabile e
sull’importanza delle smart grds.
. Un faccia a faccia con Paolo Vigevano, ad di AU, sul ruolo dell’Acquirente Unico
nell’ambito del mercato elettrico
. Un articolo di Stefano Besseghini, AD di RSE, sulla ricerca.
. Uno speciale sulla Cogenerazione
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.. Un dialogo con Alessandro Beulcke, Presidente di Aris, sull’importanza del
festival dell’energia.
. Un confronto con Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana e
direttore della rivista Nimbus, su energia e ambiente.
.. Un’intervista a Mr. Kilowatt su energia e comunicazione
.. La rubrica “Elementi Normativi”, che riporta più importanti provvedimenti in
materia energetica.
. “Il Punto”, di Jacopo Giliberto.
. Un faccia a faccia con Alberto Quadrio Curzio,.professore ed economista, sul
mondo del lavoro.
. Una conversazione sui temi dell’uomo, della società e della cultura con Mimmo
Cuticchio, puparo e “cuntista” di fama mondiale.
Per ulteriori informazioni:
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Tel. +39 06 8011 4614/4866
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