Introduzione alla relazione uomo

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Introduzione alla relazione uomo
n. 1
COLPO ZAMPA
di
a cura di AVAPA Onlus e ADE
Impariamo a conoscere gli animalia nno I - settembre 2013
Introduzione alla relazione uomo-animale
E l e n a T. V i z z o n e
Autoriz. del Tribunale di Aosta n. 6/2012 del 26 novembre 2012
A
ffrontare il tema del rapporto
uomo-animale è assai difficile
perché la natura stessa di questa relazione è articolata, complessa
e troppo spesso banalizzata. Entrano in gioco vari aspetti che toccano
in modo trasversale il benessere e
la tutela animale, il nostro retaggio
culturale e le nostre dinamiche psico-emotive.
Per stabilire una buona relazione è
necessario conoscere chi abbiamo
di fronte nelle sue caratteristiche ed
esigenze individuali e di specie; sulla
base di questa consapevolezza, poi,
bisognerebbe creare un piano comune di incontro e di condivisione
per costruire un rapporto armonico
in un’ottica non egoistica.
Dunque, risulta di fondamentale importanza la nostra capacità e desiderio di interagire con gli altri esseri
viventi nel rispetto delle reciproche
diversità.
La tutela degli animali e del loro benessere rientra a pieno titolo nei fattori determinanti una buona relazione: spesso ad essi vengono assegnati
e riconosciuti dei diritti per loro non
rilevanti e, viceversa, vengono negati dei bisogni e delle necessità che
sono di primaria importanza. Questo accade perché il nostro punto
di vista di esseri umani ci limita e
non ci permette di osservarli e va-
lutarli secondo la loro prospettiva.
Affinché, quindi, sia possibile strutturare nel modo migliore il rapporto
con un animale è necessario, innanzitutto, garantire ad esso il benessere, inteso come capacità di rispondere ai suoi bisogni individuali e di
specie, valutati patendo dal suo punto di vista.
Per poter ottenere ciò è necessario
liberarsi da quel retaggio culturale
che fa intrinsecamente parte di noi
e che ci porta a considerare l’uomo
il centro dell’universo e l’unico referente interpretativo attraverso cui
percepire ogni cosa; la realtà esterna, così come da noi rappresentata
ed autoriferita, ci limita nella possibilità di percepire e creare una cultura frutto anche dell’espressione
di un rapporto di reciproca crescita
e cambiamento tra diversi esseri viventi.
Il genere umano evolve e si modifica anche attraverso il rapporto con
l’animale: allevare gli animali e prendersene cura permette di creare
un’interconnessione con “ l’altro”, il
diverso da sé.
Si profila, quindi, la possibilità di creare un rapporto dialogico costruendo un ponte comunicativo con l’altro, che vede il mondo in maniera
diversa. L’altro, infatti, è immerso
nell’ambiente in modo differente,
l a FOTO DEL M ESE
ha una diversa cognizione della realtà ed ha una differente modalità di
muoversi ed interagire con il mondo
circostante. Una relazione di questo
tipo ci dona un importante “valore
aggiunto“ costituito proprio da tutte
queste diversità.
La storia evolutiva della nostra specie ci racconta di come siamo portati,
sulla base di motivazioni profonde, a
costruire relazioni con l’animale.
Diversamente da altre specie antropomorfe nel genere umano, dopo la
nascita, si verifica un differimento
dello sviluppo encefalico: le ossa craniche non sono saldate e la crescita
postnatale è predisposta a quintuplicare il volume della massa encefalica. Questo specifico differimento di
sviluppo rende la nostra specie più
bisognosa di cure parentali rispetto
alle altre antropomorfe, in confronto alle quali abbiamo potenziato e
perfezionato la capacità di fornire
SOMMARIO
Fiabe sui gatti siamesi
Carol e Giuliano
Intervista al negozio «Animò»
Valentina e Antonella N.
Progetto «Dzenta Vallaye»
Alice Vallet
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segue da pagina 1 - relazione uomo-animale
attenzioni alla prole. Tale bisogno
di dare cure è innescato da qualsiasi forma giovanile verso cui l’uomo è particolarmente attratto.
Parallelamente al differimento
dello sviluppo durante la nostra
evoluzione si è formata la tendenza all’adozione interspecifica.
La specie umana, infatti, ha un periodo di socializzazione molto lungo e tende a costruire dei gruppi
misti: questo fa sì che i bambini
giochino con i cani o con altri animali e subiscano continue influenze, arricchimenti e scambi con altri
esseri viventi con i quali entrano in
contatto.
Risulta piuttosto difficile definire la
complessa rete di motivazioni che
attivano il desiderio di adottare un
animale e che, in seguito, costituiscono le basi sulle quali si costruisce il rapporto con lui.
La scelta della specie, della razza
e dell’individuo è mossa di solito
da una specifica aspettativa ( non
sempre consapevole ) verso un
particolare animale; spesso, però,
esso viene immaginato in modo
distorto e, quindi, percepito secondo criteri che non hanno corrispondenza nella realtà.
Alcune persone, per esempio,
dopo aver adottato un gatto si
stupiscono della sua profonda affettuosità perché erroneamente
convinti che si tratti di uno degli
animali più indipendenti del Terra!
Allo stesso modo ritenere la razza
garanzia di un particolare e rigido
profilo comportamentale è fuorviante: il comportamento animale
nasce dall’intreccio di predisposizioni genetiche, esperienze, caratteristiche di razza ed individuali. Si
può riscontrare una promessa genetica, fatta di predisposizioni attitudinali e specializzazioni, ma tali
caratteristiche non sono da ritenere gli unici fattori che determinano
il profilo complessivo dell’animale.
Al di là dei possibili pregiudizi, comunque, al momento dell’adozione siamo attirati da quei soggetti
che sentiamo come affini e sulla
base di questa scelta, poi, costruiamo il rapporto con essi attraverso la convivenza, le abitudini, la
condivisione degli spazi e dei ritmi,
i modi di interagire e le reciproche
influenze.
Fino a pochi decenni fa agli animali
attribuivamo un valore prettamente strumentale; il cane, per esempio, aveva per lo più un funzione
collaborativa nella difesa della
proprietà e nell’attività venatoria.
Oggi, invece, la ragione che motiva
l’adozione e sostiene il rapporto è
fondamentalmente di natura affettiva.
Lo scambio relazionale, sia a livello
affettivo che comunicativo, è divenuto centrale nell’interazione con
l’animale e si basa su caratteristiche di reciprocità e comprensione.
Ritengo dunque che, benché si
tratti di un percorso molto complesso ed impegnativo ( anzi, forse
proprio per questo ), dedicarsi allo
sviluppo di un rapporto equilibrato
e reciprocamente rispettoso con
un animale sia ragione di appagamento, sostegno, complicità e
profondo arricchimento interiore
per entrambe i soggetti della relazione.
Fiabe sui g atti s ia m e s i
c a r o l e g i u l ia n o
Narra una leggenda, che il primo gatto siamese
fosse strabico e che avesse la coda piegata.
Questo perché le principesse di sangue reale
Thai, prima di fare il bagno, infilavano i loro preziosi anelli nella coda del gatto, annodandola, in
modo che non andassero perduti.
La conseguenza fu che la coda rimase piegata
mentre lo strabismo era dovuto al fatto che il gatto controllava costantemente gli anelli.
Sempre a proposito dei gatti siamesi, quelli che
vivevano alla Corte di Pragadi Pok, il re del Siam,
erano custoditi così gelosamente che vigeva la
pena di morte per coloro che tentassero di rubarli. Alla morte del sovrano, fu rispettata la sua
volontà di preservare questa razza principesca,
finché un inglese, Owen Gould, riuscì a corrompere un guardiano con un congruo compenso, ottenendo una bellissima coppia di gatti reali che nel
1891 furono esposti per la prima volta al pubblico
al Crystal Palace di Londra.
COLPO ZAMPA
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di
Intervista al negozio “Animò“
va l e n ti n a & a n to n e l l a n .
Per avvicinarci al mondo dei nostri amici a quattro
zampe abbiamo deciso di intervistare alcuni dei negozianti che vendono articoli dedicati proprio a loro!
Questa volta abbiamo incontrato Marco del negozio
“Animò” a Saint-Christophe.
Che cosa vendete di piu?
Noi nel nostro negozio vendiamo maggiormente i pesci d’acquario che giungono d’allevamenti controllati e
anche pesci marini.
Chi sceglie gli animali i genitori o bambini?
I bambini generalmente danno l’input e spesso sono
insistenti e a quel punto i genitori scelgono.
Quante volte vanno lavati gli animali?
Sarebbe opportuno e consigliabile ogni due mesi o a
seconda della scelta del padrone in rispetto della vita
che svolge quotidianamente l’animale.
Da dove arrivano gli animali?
Da allevatori italiani
In negozio avete animali che si riproducono?
Si i criceti e le cavie.
Che animale consigliereste ad una famiglia o a dei
bambini?
Personalmente consiglierei di portare a casa un coniglio o una cavia oppure dei simpatici uccellini.
Quali giochi sono consigliabili per cani e gatti?
Per i gatti i tira graffi, così si previene che l’animale possa usare le sue unghie sui mobili o sui divani di casa,
mentre per i Cani vendiamo molte palline e frisbee.
Quali animali avete in questo negozio?
Pesci, cavie, conigli, cincillà, criceti, topini bianchi e uccellini.
Vendete i cani?
Sì, ma da qualche tempo soltanto su precisa ordinazione del cliente.
E per quale motivo?
Fino a quasi cinque mesi fa vendevo cani, adesso non
più. Il motivo principale nasce dal aver notato che la
gente, il cliente medio, quando veniva a comprarli
considerava solo la bellezza, ma dopo un mese li riconsegnavano al negozio sostenendo che mai avrebbero
immaginato che un cagnolino sporcasse tanto o che
fosse così impegnativo o adducendo altre scuse. Considerate che io all’anno vendevo 50 cuccioli. Dopo aver
ben riflettuto, ho deciso di venderli solo su ordinazione
in modo tale da “obbligare” il cliente a ponderare bene
questa scelta. Nel momento in cui il cliente dichiara di
aver ben meditato cosa comporta nella vita quotidiana
possedere un cane, sostiene di desiderarlo realmente,
allora lo prenotiamo e l’animale arriva dall’esteuropeo,
esattamente dalla Slovenia. Poi i cani vengono controllati a Torino dall’USL, in seguito viene applicato un microchip, vengono vaccinati.
Come si organizza nel vostro negozio la toilettatura?
Noi offriamo un servizio di lavaggio e di pulizia dei cani.
Nel dettaglio: ci sono sempre 2 persone ad occuparsi di
queste operazioni, abbiamo dei box d’attesa per 2 o 3
cani. Spesso i cani sono in pessimo stato quindi bisogna
prima tosarli e poi lavarli. Invece nel caso in cui cani
giungono in negozio in condizioni migliori: la prima
fase è il lavaggio e in seguito si tosano.
Un’altra fase importante per l’igiene, ma soprattutto
per la salute dell’animale, risulta la pulizia accurata
degli occhi, delle orecchie, delle unghie e della zona
plantare.
Per la toelettatura sono necessari generalmente una
o due ore.
Ci sono in commercio diversi tipi di shampoo adatti
per ogni animale. Ma abbiamo a disposizione anche
prodotti specifici per ogni esigenza dell’animale e del
cliente, ad esempio esiste la maschera nutriente per i
cani che perdono il pelo. Ci sarebbe da sottolineare che
secondo il mio punto di vista, i cani dovrebbero normalmente stare con il pelo lungo, ma per la comodità
dei padroni, il pelo viene accorciato.
Marco, tu hai animali?
Sì, ho undici cani, due sono da compagnia.
L a v i g n e t ta p r i m a pa rt e
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Progetto «Tzenta Vallaye»
La scorsa estate 2012 si è svolto il progetto Tzenta
Vallaye, percorso di conoscenza e valorizzazione della
realtà valdostana, proposto agli utenti del servizio
di Assistenza Domiciliare Educativa (A.D.E.), gestito
dalla cooperativa Noi e gli Altri di Aosta per conto
dell’Assessorato regionale Sanità e Politiche sociali,
con l’obiettivo di accrescere il senso di appartenenza
alla realtà locale, attraverso visite guidate sul
territorio e lo svolgimento di laboratori interattivi.
A queste attività, alcune di esse svolte direttamente
a contatto con gli animali, hanno partecipato 50
minori, insieme alle loro famiglie e ai loro educatori.
Alice ce ne illustra qualcuna.
Al Centro Recupero Animali Selvatici di Quart
abbiamo visto come sono curati gli animali selvatici
feriti, recuperati dagli agenti del Corpo Forestale e
assistiti dai veterinari. Gli animali presenti erano, tra
gli altri, cerbiatti, gazze, ricci, pipistrelli, falchi, gufi.
Si è trattata di una visita molto interessante, in un
Centro molto bene organizzato, che ci ha ricordato
come sia importante rispettare gli animali di tutti i
tipi, non solo quelli domestici.
Visita al C.R.A.S. di Quart (foto di R. Lepore)
a l i c e va l l et
Alice e i Terranova a Gignod (foto di R.Lepore)
Angelo e Lorella ci hanno fatto vedere le attività di
salvataggio in acqua dei Terranova. Abbiamo passato
dei momenti belli e divertenti insieme ai cani, ma
anche utili e interessanti.
Insieme alla guida naturalistica Serena, della
associazione NaturAlp, abbiamo fatto una camminata
nel Parco del Gran Paradiso sulle “Tracce del Lupo”,
seguendo gli stessi sentieri che fanno i lupi, che da
poco sono tornati in Valle d’Aosta, quando si spostano.
Alla fine però gli unici lupi veri, fortunatamente
imbalsamati e nei video, li abbiamo visti nello Spazio
Lupo di Valsavarenche, dove abbiamo visitato il
museo e svolto delle interessanti attività con le guide
del Parco nazionale del Gran Paradiso.
A luglio e ad agosto abbiamo seguito un percorso con
il centro cinofilo Chez-Vous di Gignod, dove ci sono
dei cani Terranova e all’interno della fattoria didattica
capre, conigli e un asino. Gli esperti Angelo e Lorella
ci hanno spiegato le particolarità dei Terranova e
come comportarci in generale con tutti i cani, oltre
che illustrarci in cosa consiste il loro mestiere.
A fine agosto siamo andati al lago di Bionaz, dove
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