ESAME CLINICO DELLE SCOLIOSI
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ESAME CLINICO DELLE SCOLIOSI
Cinesiterapia con il corsetto ortopedico lionese Il gesso viene portato per il tempo necessario a realizzare una modificazione strutturale del rachide, con una riduzione angolare notevole; dopo di che si passa al corsetto per prolungare e fissare nel tempo il risultato ottenuto. L'impronta del corsetto (moulage), la prova e la consegna devono essere effettuate nel giro di una settimana. In corsetto ortopedico è utilissima la pratica di uno sport. Il soggetto deve svolgere un'attività fisica tale da mantenere buone le condizioni generali. Per esempio: camminare, correre o andare in bicicletta regolarmente. 74 Rieducazione in corsetto ortopedico lionese I. Rafforzo muscolare simmetrico progressivo (scopo principale). 2. Mobilizzazioni in senso correttivo. 3. Modellamento delle gibbosità. 4. Esercizi respiratori. 5. Autoallungamenti. 6. Studio ed adattamento delle posizioni di lavoro. 7. Attività fisica di tipo sportivo. La postura di lavoro non differisce da quella utilizzata nel periodo dei corsetti gessati, salvo le variazioni necessarie per l'aumento di peso e di statura del soggetto. Gli esercizi tipo "grand porter" richiedono uno sforzo notevole e prolungato di tutto l'insieme del sistema erettore del rachide e devono quindi, come sempre, essere largamente utilizzati. In corsetto, si varia il cammino normale con pesi sul capo, con spostamenti vari, si praticano esercizi di equilibrio o movimenti abbinati degli arti inferiori, tipo piegamenti ("losange"). L'espansione respiratoria è di fatto limitata; tuttavia, le pressioni localizzate necessarie per il mantenimento della riduzione angolare non devono mai provocare un'ulteriore diminuzione della capacità vitale. Gli esercizi respiratori vengono usati spesso come modellanti della o delle gibbosità. Le mobilizzazioni in senso correttivo si effettuano con tentativi di sgusciamento dagli appoggi del corsetto. Lo scopo di questa fase è il rinforzo muscolare progressivo per preparare la liberazione con il minimo di perdita angolare. Da questo concetto dipende l'originalità e l'efficacia del trattamento ortopedico lionese: mantenere con apparecchi ortopedici per un tempo sufficientemente lungo le riduzioni ottenute, associando la cinesiterapia per fissare, con rafforzamenti muscolari, i miglioramenti ottenuti. Noi rispettiamo scrupolosamente i principi descritti nello studio del rafforzamento muscolare. Fig. 39 Correzione della curva lombare sinistra. Esempio di una seduta di rieducazione II soggetto è una ragazza con una scoliosi grave a doppia curva. Verifica del corsetto: pressione ed azione corretta delle diverse pelote d'appoggio, equilibrio di tutto l'insieme, buona condizione del materiale, controllo di eventuali sofferenze cutanee, breve colloquio, ecc. Esercizi correttivi in posizione prona (fig. 39): non si tratta di un'ampia mobilizzazione, impossibile in un apparecchio che limita l'ampiezza articolare, ma l'esercizio mira allo stesso scopo. - Soggetto in posizione prona. - Braccia a candeliere, appoggiarsi sulle mani e allungare il rachide aiutandosi con gli arti superiori ed il cingolo scapolare, raddrizzando il collo con una leggera retropulsione del mento. Inspirare. - Associato a un movimento simmetrico degli arti superiori, estendere leggermente e spingere l'arto inferiore destro verso il basso (correzione della curva lombare sinistra). - Nell'esercizio successivo, "allungare" l'arto inferiore sinistro (apertura dell'angolo ileo-lombare). In posizione supina: rinforzo degli addominali (in particolare degli obliqui) (fig. 40) - Posizione di partenza con gli arti inferiori semipiegati. Fig. 40 Rafforzamento degli addominali in corsetto. Fig. 41 Modellamento attivo della gibbosità (in corsetto). 77 Fig. 42 Esercizio per rafforzare le masse muscolari paravertebrali. Estendere le gambe sulle cosce flesse a 60-70° rispetto all'orizzontale; oscillare gli arti inferiori, tesi, a destra e a sinistra, con una lieve rotazione del bacino (avvicinamento del pube alla xifoide), espirando. - Ritornare alla posizione di partenza, inspirando. - Tre serie di 10 movimenti (andata e ritorno). - In piedi davanti allo specchio possibilmente a tre facce (fig. 41) inspirazione forzata, apnea inspiratoria cercando di sgusciare dall'appoggio sulla gibbosità dorsale (modellamento attivo) e spingendo le coste del lato sinistro verso dietro, come voler "far passare l'aria da destra a sinistra senza soffiare". - Espirazione lenta. - - Rafforzamento delle masse paravertebrali lombari e dei glutei (fig. 42) Prono con il busto in appoggio sul tavolo, piedi in appoggio su un piano qualche centimetro più in basso. Il tratto lombare è in leggera lordosi corretta. - Staccare i piedi da terra con metà CMC fissato alle caviglie. Eseguire tre serie di dieci movimenti ciascuna. Grand porter (fig. 43) Peso sul capo corrispondente a metà CMC. Camminare con inversione di marcia, con passaggi su travi d'equilibrio, sempre mantenendo la correzione. 78 Cinesiterapia al momento della liberazione e dopo la liberazione dal corsetto ortopedico La decisione di togliere il corsetto spetta al medico che la prende, di solito, quando il soggetto ha raggiunto la maturità ossea. La liberazione deve essere graduale, adattata ad ogni singolo caso e alle condizioni del momento, tenendo presenti le regole generali della seguente tabella. Liberazione dal corsetto ortopedico lionese I. Prime due settimane: durante la rieducazione e 2-3 ore nel corso della giornata. 2. Aumento di tre ore per giorno ogni 15 giorni. 3. Liberazione diurna nel giro di due mesi. 4. Corsetto tenuto di notte ancora per un mese. 5. Liberazione completa in capo a tre mesi. Fig. 43 porter" in " crsetto. l. Esercizi di correzione posturale (scopo principale) mantenendo la posizione corretta a lungo nel tempo. 2. Studio ed adattamento delle posizioni di lavoro. 3. Recupero delle armonie morfologiche. 4. Miglioramento della capacità vitale. 5. Rinforzo muscolare simmetrico. 6. Sport. La rieducazione segue queste grandi linee. Il soggetto si ritrova progressivamente senza tutore e il cinesiterapista verifica con lui l'atteggiamento d'insieme, soprattutto in posizione seduta ed in piedi. Insegna la possibile correzione dei difetti: il soggetto vede e sente la direzione e l'intensità dello sforzo da effettuare. Ogni esercizio mira al mantenimento prolungato della posizione corretta nel corso dei diversi atteggiamenti,_ gesti e posture della vita quotidiana. La posizione di lavoro e l'ambiente familiare vengono nuovamente esaminati ed adattati. Per completare la correzione posturale è necessario recuperare una buona armonia morfologica, inserendo degli esercizi che mirino a ridurre i danni estetici provocati dal trattamento o legati alla costituzione del soggetto stesso. È questa la fase in cui si recupera più facilmente la funzione respiratoria. Viene meno la costrizione del corsetto. Il rachide è raddrizzato, il torace modellato, il soggetto è ben allenato. Ciò consente di ottenere un aumento considerevole della capacità vitale e lo sport contribuisce più che mai al raggiungimento di questo scopo. Si intensifica il rafforzamento muscolare simmetrico e la rieducazione deve essere continuata per almeno un anno dopo la liberazione completa. Nelle settimane in cui il corsetto viene tolto gradualmente, i pesi devono essere diminuiti (1/4 CMC, poi 1/3 CMC). In genere, un anno dopo la liberazione, la rieducazione può essere tralasciata poco a poco senza danno, a patto che un'attività sportiva assicuri il mantenimento di un buon equilibrio fisico e morale. Caso particolare La liberazione parziale dal corsetto può essere autorizzata dal medico anche quando l'apparecchio dovrebbe essere portato rigorosamente; ciò avviene per una o due ore al giorno, soprattutto in estate, onde permettere al soggetto di prendere il sole e di nuotare. II paziente deve mantenere una posizione supina corretta durante il bagno di sole. Durante questa liberazione il cinesiterapista può anche consigliare di mettere dei pressori ad azione correttiva, in posizione distesa. Il tipo di nuoto praticato deve tenere conto, possibilmente, delle curve del rachide sul piano sagittale. Per esempio, se il soggetto ha una lordosi lombare eccessiva si eviterà la bracciata classica, orientandosi piuttosto verso stili dove si tenga il più possibile la testa sott'acqua. Esempio di una seduta di rieducazione Correzione posturale (scopo principale) - Davanti allo specchio ortopedico. - Poi dorso al muro. - Quindi senza punti di riferimento. L'esercizio è ripetuto in stazione seduta ed in stazione eretta. Correggersi, vedere la correzione, mantenere la correzione, senza rigidità e con respirazione libera. Rafforzamento muscolare simmetrico 1) Paravertebrali: soggetto in piedi o inclinato in avanti o anche in decubito prono (il trattamento ortopedico ha piuttosto la tendenza ad annullare le curve sul piano sagittale. In questo caso, si scelgono delle posizioni di partenza che permettano di ricostruire la lordosi lombare e la cifosi dorsale fisiologiche). - Esercizi con 1/3 CMC secondo le modalità precedentemente defini te. - Pesi in mano all'altezza delle spalle, gomiti vicini al tronco: mantenere la contrazione per 10 secondi. - Tre serie di 10 movimenti 2) Addominali: Lavoro della fascia addominale, specialmente del trasverso, in posizione quadrupede. - Espirazioni ritmate con ventre cavo: mantenere la contrazione. - Addominali classici: per esempio lavoro predominante degli obliqui con spostamento a destra e a sinistra dei due arti inferiori tesi e sollevati. 3) Funzione respiratoria: gonfiare palloncini o esercizi allo spirometro. 4) Sintesi: grand porter: peso sul capo pari a 1/4 CMC all'inizio della liberazione. - Correzione posturale globale con autoallungamento. - Progressione ginnica: il piegamento. Sollevamento sulle punte dei piedi, piegamento delle ginocchia di almeno 90°, estensione degli arti inferio ri e del rachide e ritorno alla posizione di partenza. - Progressione funzionale: camminare mantenendo la correzione.