Il ritorno del principe-S.Lodato,R.Scarpinato-Chiarelettere-2008
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Il ritorno del principe-S.Lodato,R.Scarpinato-Chiarelettere-2008
IL RITORNO DEL PRINCIPE Saverio Lodato- Roberto Scarpinato Libri sulla situazione italiana ne sono usciti parecchi negli ultimi anni, a cominciare da quelli pregevoli di Marco Travaglio basati per lo più su documenti, quindi inoppugnabili. Si può dire che non c'è aspetto della nostra vita collettiva, così degradata, che non sia stato analizzato. Senza grandi risultati, per la verità. Il ritorno del principe ha una caratteristica che lo distingue dagli altri: esamina il fenomeno della corruzione italiana in una prospettiva storica facendone una costante della nostra vita nazionale: "Gli italiani che oggi subiscono soprusi, ingiustizie, che sono costretti a piegare la testa, stanno sperimentando quello che i loro avi hanno vissuto per secoli: che dietro il prepotente di turno c'è il potente intoccabile il quale si fa beffe del diritto e dello Stato". Il libro è costituito da un dialogo tra il giornalista Saverio Lodato, autore di numerose inchieste, e Roberto Scarpinato, procuratore antimafia di Palermo. L'ottica con la quale la nostra storia nazionale viene esaminata è implacabile, a costo di qualche forzatura, come sempre accade quando si tenta di far rientrare fatti ed epoche diverse in un unico schema. La tesi di fondo del libro è che il nostro Paese non ha mai conosciuto la modernità, ovvero l'epoca in cui l'esercizio della violenza viene delegato in esclusiva allo Stato, che la esercita in nome di tutti. Una violenza diffusa di tipo feudale continua a caratterizzare la penisola. Si spiegano così le varie mafie che soffocano la vita economica, ormai non più solo nel Mezzogiorno. Si spiega il dilagare della corruzione che la cronaca ci mostra con frequenza ormai quotidiana. Si spiega la sostanziale indifferenza con la quale viene accettato un Parlamento (ma anche i consigli regionali e altri snodi importanti del circuito istituzionale) affollato di pregiudicati e di inquisiti: "Esiste una straordinaria continuità sottotraccia dell'immaturità democratica di tanta parte del nostro popolo e della sordità delle sue classi dirigenti ai principi dello Stato moderno". Una delle poche eccezioni, afferma Scarpinato, l'Assemblea costituente. Grazie al trauma della guerra, una minoranza d'élite riuscì a diventare, per una volta, maggioranza politica. Il frutto è la carta fondamentale del 1948. Poi è tornata la normalità. C.Augias