Rally di San Crispino Targa Florio Nuova Zelanda

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Rally di San Crispino Targa Florio Nuova Zelanda
GIUGNO 2012
Rally di San Crispino
Targa Florio
Nuova Zelanda
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Ypr ia & Luc
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Salento
Bulgaria
Marca
In viaggio con l’ing Adamo:
“Parliamo di sicurezza”
uongiorno
Andrea,
sempre in viaggio?
erto, come sempre. Di
cosa chiacchieriamo oggi ?
on si può che parlare di
sicurezza, oggi. Dopo i fatti
tragici del Targa Florio, dove
è
scomparso
Gareth
Roberts, il navigatore di
Craig Breen, in questi giorni
tutti si interrogano sulla
sicurezza nei rally. C’è chi
dice che i due passaggi in
ricognizione sono troppo
pochi e chi come Paolo
Andreucci ne suggerisce
almeno 4 per i giovani, chi
dice che tutte le curve
pericolose andrebbero protette, chi vuole rallentare le
vetture giudicandole troppo
veloci,
ognuno,
come
d’altronde è giusto, sulla
scia dell’emozione dà la sua
ricetta in fatto di sicurezza.
Qual è la tua opinione,
tecnica s’intende ?
nnanzitutto io penso
che uno dei problemi
inerenti la sicurezza, è che
oggi i rally sono diventati
troppo corti, per cui dal
primo all’ultimo metro devi
aggredire ed andare al
limite; ed andare al limite
con solo due passaggi di
ricognizione è veramente
dura. Non è un aspetto da
sottovalutare: in gare dove
sei sempre al 100% non hai
tempo per recuperare, di
gestire il mezzo come invece
avevi una volta. Se confronti
i chilometraggi con i rally di
qualche anno fa, la lunghezza dei rally di oggi è
ridicola; certo, dicono che il
problema sono i costi, ma io
li ho fatti i budget e ti
assicuro che la percentuale
che incide di più è ancora la
logistica: se poi fai due o
quattro prove quando sei già
in Sicilia, non è più quello
che ti fa la differenza.
e performance delle
vetture ? E’ un discorso
complicato da fare questo,
perché è vero che le vetture
vanno forte ma siamo sicuri
che se andavano più piano
nel caso di Kubica o Breen
sarebbe cambiato qualcosa? Qual è la velocità per
cui se prendi un rail in faccia
ti salvi oppure no? Uno ti
può sempre dire che a 70
km/h non uscivano di
strada, ma anche se vai più
piano ma sempre al limite,
sei sempre al margine
dell’errore!
’ anche vero che abbiamo corso per anni su quelle
strade ed i rail sono sempre
stati lì ma ora c’è una
casistica importante di
incidenti con i guardrail; è
un discorso che forse
andrebbe affrontato con
una normativa diversa
sull’approntamento
delle
prove speciali: ci vorrebbe
una preparazione più seria:
i camion che vanno e vengono sicuramente non sono
indice di reale preparazione
professionale delle strade.
ono molto dubbioso sul
numero di gare oggi in Italia
Paolo Andreucci
ircseriesphoto
e di rally che spuntano
come funghi: forse bisognerebbe farli di meno,
ma più ben preparati. Non
so se tutti sono realmente
competenti ed in grado di
organizzarli bene: ci sono
però organi federali che
dovrebbero controllare e
quindi mi auguro che lo
facciano.
n tuo parere tecnico
sulla questione gomme:
dovrebbe durare di più?
Se ne dovrebbero usare
meno ad ogni rally ?
o, non lo vedo un
problema legato alla sicurezza, ma legato ai costi.
Se un giorno qualcuno
dovesse farsi male con le
gomme finite …… come la
giri la frittata ha sempre il
lato positivo e quello
negativo.
Certo,
per
ridurre i costi, limitare il
numero di pneumatici
potrebbe essere importante.
d il discorso di
aumentare l’altezza da
terra delle vetture per
ridurre le prestazioni delle
Craig Breen
vetture?
hi ha detto questo
secondo me non sa bene di
cosa sta parlando: per fare
andare più piano in curva la
vettura alzandola da terra,
vorrebbe dire alzarla di una
quantità importante, quindi
vorrebbe dire buttare via
tutte le vetture da corsa
moderne, progettate per
quell’altezza.
econdo me bisognerebbe evitare, sull’onda
dell’emotività, di sparare idee
senza ragionarci sopra. Le
cose andrebbero affrontate
in maniera più organica e a
mente fredda, analizzando
bene le situazioni. E tante
volte sarebbe sufficiente
applicare le prescrizioni
obbligatorie che già ci sono
nei regolamenti attuali.
er finire volevo un tuo
parere su quello che ci hanno
sottoposto
i
giornalisti
dell’IRC in Belgio la settimana
successiva alla Targa Florio,
cioè di fare un cartello,
magari da chiamare “cartello
Gareth” da mettere in ogni
curva pericolosa del trac-
ciato, in modo da mettere i piloti
in allerta quando ci arrivano in
gara. L’ho raccontato al San
Crispino a Sandro Munari che mi
ha risposto: “tutte sciocchezze,
allora smettiamola di correr i
rally”.
ono d’accordo con Sandro
Munari. Guarda dietro tutti i
pass che ci mettiamo al collo
ogni domenica: c’è scritto che il
motorsport è pericoloso. Con
tutto il rispetto, ma io non ho
mai sentito di un medico
condotto che ha prescritto come
cura per qualsiasi tipo di maattia o depressione, la partecipazione a manifestazioni
motoristiche. Sappiamo che ci
sono aspetti pericolosi nelle
gare automobilistiche, bisogna
lavorare per ridurli ma non
possiamo nascondere che il
fascino di questo tipo di gara è
la scarica di adrenalina della
velocità. Altrimenti avrebbero
avuto molto più successo le gare
di regolarità dove dovevi
rispettare la media dei 50 km/h,
invece dei rally !!
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