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Rassegna Stampa Lunedì 21 maggio 2012 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587 Rassegna del 21 maggio 2012 SANITÀ LOMBARDIA Bresciaoggi 12 IN UNANNO 103 CROCI SULLE NOSTRE STRADE Federica Pizzuto 3 Bresciaoggi 15 L'OSPEDALE IN PIAZZA È VERO MA I MALATI SONO BAMBOLOTTI Marco Venturi 4 Bresciaoggi 19 FARMACIE, AVANTI C'È POSTO. LA SESTA SARÀ A PROMASE F.z. 5 Il Giornale Di Brescia 12 UBRIACHI AL VOLANTE, RITIRATE 5 PATENTI 6 Il Giornale Di Brescia 17 A PALAZZOLO 50MILA DONAZIONI PER L'AVIS 7 Il Giornale Di Brescia 19 STUDENTI IN MEDICINA AMICI DEI PICCOLI 8 Il Giornale Di Brescia 19 ALL'OSPEDALE DEI PUPAZZI L'ORSETTO WINNY HA L'INFLUENZA 9 ASL BRESCIA SANITÀ LOMBARDIA LA MANIFESTAZIONE. In piazza Paolo VI a Concesio si è svolta la giornata della memoria organizzata dall'associazione bresciana «Condividere la strada della vita» pVhhl) ci j J l d l l g e i C glUVdlll VllUllltJ irsta n o ifffìni tori eh fi d i con o• «i%rei voluto che fossi stato io nnTiFP n nUli m i n TI cri i n w a ì111UIli e iìl eli np un hQItU I11IU UgMU...» futuro, dato che aveva appena preso il diploma. Improvvisamente un'automobile gli «È una perenne guerra civi- piomba addosso e Matteo rile» : è questa la definizione che mase per sedici mesi in coma Roberto Merli, presidente dell' vegetativo; a novembre il suo associazione «Condividere la giovane cuore non ce l'ha più strada della vita», da del feno- fatta. Per lui e per chi, come meno delle morti per inciden- lui, «si è visto rubare la vita su ti stradali; lo fa guardando al- un tratto d'asfalto», la madre le 103 croci che rappresentano ha creato l'associazione «Matle vittime degli incidenti mor- teo La Nasa», attraverso la tali avvenuti sulle strade bre- quale desidera proporre un risciane nel 2011 e che ieri matti- baltamento di tendenza, che na hanno riempito piazza Pao- metta al centro la tutela eia difesa dei diritti delle vittime e lo VI a Concesio. Alle croci erano state appese dei loro familiari, troppo spesle fotografie delle vittime, so- so abbandonati dalle istituzioprattutto giovani e giovanissi- ni. mi. A piangerli restano i genitori, in un incessante dolore TRA LE CROCI anche la fotograstraziante, che potrebbe porta- fia di Marianna Bontempi, re alla follia, perché, spiega 26enne di Castiglione delle StiMerli, «in quel momento mo- viere, che lo scorso anno andò riamo davvero anche noi pa- a sbattere, complice la piogdri e madri delle giovani vitti- già, contro un albero davanti al ristorante dove gli amici l'atme». tendevano. Che i figli muoiano prima dei Ancora una volta non è solo genitori è un avvenimento inla mancanza di senso di renaturale. «Avrei voluto che fossponsabilità, ma il destino, a si io a morire dopo di lui, avrei farla da padrone; come nel cavolutooccuparrmdiluifinoalso di Luisa Piccinelli e Flora lamia di morte» confessa CroFrascio, due diciassettenni ce Castiglia, mamma di Matteo La Nasa, il ragazzo che il 18 che nel 1994 persero la vita inluglio 2010 si trovava nel po- sieme in un incidente, insiesto sbagliato al momento sba- me come lo furono da bambigliato: Matteo era al tavolino ne, a scuola e nel tempo libero, di in un bar sulle colline di Lec- sempre insieme. co, insieme alla sua fidanzatiRoberto Merli, con la sua asna, a fare progetti riguardo al sociazione, continua ad andaPud diri cu Pizzute o SANITÀ LOMBARDIA re nelle scuole a formare i più giovani sulla sicurezza stradale, perché da adulti possiedano coscienza stradale e senso di responsabilità che li porti ad avere «il rispetto per gli altri». È proprio questo quello che a volte manca sulle strade, dove prevale la legge del più forte, del più potente, del più veloce; poca attenzione e poco valore vengono dati non solo alla propria vita, ma anche a quella degli altri. «Certo, il lavoro sui giovani è importante - sottolinea Aristide Peli, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, ricordando, dopo la messa di ieri mattina, l'incontro avvenuto all'«Abba-Ballim» in settimana -, ma la responsabilità è di tutti noi». Per ricordare le vittime degli incidenti stradali, il Comune di Brescia, insieme all'associazione «Condividere la strada della vita», ha aperto una raccolta fondi per la costruzione di un monumento di marmo di Botticino progettato dai ragazzi delle scuole, che troverà spazio al Parco Ducos 2 di San Polo: «Servirà a costruire una memoria collettiva» ricorda il vicesindaco Rolfi. Per informazioni e per aderire economicamente all'iniziativa rivolgersi all'associazione «Condividere la strada della vita» o all'indirizzo web del Comune di Brescia. • Pag. 3 L1N1Z1ATIVA, in piazza Tebaldo Brusato si è ripetuta l'8a edizione de «L'ospedale dei pupazzi», organizzato dal Sism T 9 1 "TU ^ ® • "• j • "• "1 11 j j • Un'idea per fare avvicinare i rìJiTTiliini JÌ 11 ATITYIÌIIAYTÌJi1~if*rìA 1 A J C I I H A J J J - I J . (JLULXJ \JL \jxJÌXjLÌ.Ì.€AthL\jLÌXJ che Dotrebbero vivere di nersona una corsia Der ì emersenza « * 1 5 sintomi. Subito dopo si sono strappare un sorriso ai più picrecati ad uno dei quattro am- coli e ad avvicinare i bambini bulatori, allestiti in uno dei ga- ad un mondo, quello dell'ospe«La mia bambola ha la febbre zebo, dove una squadra di me- dale, molto spesso guardato e la tosse: potete curarla?». È dici ha effettuato l'anamnesi con diffidenza, e a volte quasi una delle scene che si è ripetu- del paziente, coinvolgendo i con paura. «Utilizziamo i puta più volte ieri in piazza Tebal- bambini. Qui sono state effet- pazzi come transfert, per far do Brusato, che per un giorno tuate le prime cure: i medici capire ai bambini cosa potrebè diventato un ospedale al- avevano a disposizione garze, be succedere loro se dovessero l'aperto per pupazzi. «L'ospe- bende, cerotti, e tutto l'occor- andare in ospedale - hanno dale dei pupazzi» è stato orga- rente per rimettere in sesto i spiegato gli studenti del Sism nizzato dal Segretariato italia- bambolotti. Per i «casi più gra- -: se sono già preparati a quelno studenti in Medicina, che vi» era stato allestito un altro lo che li aspetta, potranno vivegrazie all'aiuto della Croce ambulatorio, in cui i pupazzi re più serenamente l'esperienRossa ha allestito due gazebo- venivano esaminati più appro- za». Un aspetto molto interesospedale, con accettazione, fonditamente, grazie ad appa- sante di questa manifestazioambulatori e persino una sala recchiature per i Raggi X e per ne è che gli aspiranti medici si operatoria, ripercorrendo l'Ecg (costruite dai ragazzi del trovano spesso in contatto con esattamente l'iter di ogni ospe- Sism) e con dosi di fìnte medi- bambini, che trasferiscono sul dale (anche se con tempi deci- cine consegnate in appositi bli- loro pupazzo esperienze vissusamente più brevi). Così, dalle ster («Non si tratta di caramel- te, a volte anche dolorose: «Ca9 alle 18, i bambini hanno po- le, perché ai bambini passereb- pita che i bambini dicano che tuto portare i loro bambolotti be un messaggio sbagliato», il loro pupazzo ha un tumore, «malati» da dei veri medici (o hanno sottolineato gli studen- perché qualcuno che conoscoaspiranti tali), che hanno indi- ti). E per le vere e proprie ur- no ha avuto questa malattia, viduato la malattia e sottopo- genze era presente anche una anche se non sanno bene cosa sto i pupazzi alle cure del caso. sala operatoria, che nel corso significhi - hanno spiegato gli I bambini, accompagnati dai della giornata ha «salvato» va- studenti -. Noi cerchiamo di essere i più realisti possibile, ma genitori, si sono presentati nu- ri pupazzi. merosi all'accettazione, dove «L'ospedale dei pupazzi», all' sempre lasciando un segnale gli studenti di Medicina chie- ottava edizione (più due svolte- di speranza».» devano il nome del pupazzo e i si a Cremona), è riuscito a Manuel Venturi SANITÀ LOMBARDIA Pag. 4 uwbmmt» una ncniesta in Kegione sua onaa aeiia noeraiizzazione ir™"^ ¥ A ® IP 4- Una farmacia ogni 3.300 abitanti. Lo prevede il decreto sulle liberalizzazioni diventato legge (tra mille polemiche; tutte dei farmacisti) alla fine del marzo scorso e riferito ai dati Istat aggiornati al 31 dicembre 2010. Facendo un rapido conti a Lumezzane, che all'epoca ospitava 23.828 residenti, si potrebbero avere fino a sette strutture di vendita e, viste le attuali cinque (ci sarebbe stata anche una sesta, che però non è mai stata aperta per un contenzioso giuridico in corso con la Regione), all'inizio del 2013 potrebbe arrivare una nuova vetrina. Nel giorni scorsi la giunta (nel limite del mese dall'entrata in vigore della legge) ha fatto richiesta al Pirellone di apri- v A TU re un nuovo negozio a Promase, nella parte aita di oant Apollonio. Va però precisato che quella inviata da via Monsuello a Milano è solo un'indicazione di massima come chiesto dalia stessa riegìone; anche se il luogo sarebbe il più utile per la zona. «Stiamo parlando di un quartiere densamente abitato - ricordal'assessore ai Lavori pubblici Mario Salvinelli - i cui residenti sono costretti a raggiungere il punto vendita più vicino: si trova in piazza Portegaia sulla quale già gravano i parcheggi di clienti e dipendenti della banca e di altri negozi e bar; oltre che della stessa struttura». Una soluzione interessante, ASL BRESCIA «® ^V quindi, anche dal punto di vista della viabilità; visto che la nuova sede darebbe più liberlei 3113, CCIltrSiC pìelZZcl 0.1 o3.Hl Apollonio consentendo a chi abita nelle zone più alte di accedereauna«casadellemedicine» a pochi passi da casa. Come detto, in Valgobbia sono attive cinque farmacie: due a San Sebastiano (in via Montini e Monsuello), una, appunto, a Sant'Apollonio, a Piatucco in via Matteotti e al Villaggio Gnutti. Entro la fine dell' anno la Regione valuterà tutte le richieste compresa quella valgobbina, e all'inizio del 2013 attraverso l'Asl di Brescia e l'Ordine dei farmacisti verranno date le autorizzazioni per aprire la nuova sede. • F.Z. Pag. 5 CONTROLLI %«*'Skaife S%&^»>B SS <M£S V v i M i 8%>*iw>9 8 8 V I 8 | 4 % > V *w^ Skiff &*§*»%*>• 8 9 5LS • Controlli della Polizia Stradale di Brescia nella notte per contrastare il fenomeno delle stragi del sabato sera. In città le tre pattuglie hanno controllato 124 vetture e identificato 145 persone. Cinque le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza alcolica. SANITÀ LOMBARDIA Pag. 6 PALAZZO LO Un traguardo importante per l'Avis comunale, che proprio Ieri ha superato le SOmila donazioni. Un risultato frutto di 61 anni di storia, che affonda le radici il 7 ottobre 1951 con la costituzione dell'Associazione e l'adesione ali Avis nazionale, grazie alla volontà di alcuni donatori e del dottor Bruno Parisio. Fin dai primi anni l'attenzione è stata rivolta alle strutture che avevano un'alta richiesta di trasfusioni: l'ospedale di Palazzolo, l'istituto Sieroterapico Milanese, il Civile di Brescia, il Niguarda di Milano e infine il centro trasfusionale dell'ospedale di Chiari. Uno «stop and go», ossia un punto di arrivo di oltre mezzo secolo di vita, ma anche di partenza per altre attività già in corso, come l'adesione di extracomunitari donatori chiamati a collaborare per I propri connazionali ricoverati nelle strutture ospedaliere. Sarà la Giornata mondiale della donazione di sangue - il 17 giugno - a fornire l'occasione per festeggiare le SOmila donazioni raggiunte. SANITÀ LOMBARDIA Pag. 7 I PROMOTORI si §#lflrt1"S L U L S U I i ILI in iviGCjicin3 111 1%B»1 'LJ'C'l %$V%J\J\j\\ • L'idea dell'Ospedale dei pupazzi è della sede bresciana del Segretariato italiano studenti in Medicina: associazione no-profil creata da e per quegli studenti che vogliono diventare medici. Si occupa di tutte le più rilevanti tematiche sociali dì interesse medico, dei processi di formazione dì base di chi vuole diventare medico, degli ordinamenti che li regolano e di aggiornamento. È presente in 37 Facoltà di Medicina sparse su tutto il territorio e aderisce all'Ifmsa (International federatìon of medicai students' associatìons), forum dì studenti di medicina provenienti da tutto il mondo riconosciuto come associazione non governativa dalie Nazioni Unite. I «pupazzologi professionisti» sono rimasti all'opera fino alle 18. SANITÀ LOMBARDIA Pag. 8 JUk I I W •# I JLJL I I n A JF* ssym. - » w w B,». m #^ m _^ Ieri in piazza Tebaldo Brusato i «doc» in camice bianco e stetoscopio hanno curato gratuitamente i più cari compagni di gioco dei bambini • La giraffa Aurora ha la scarlattina. L'orsetto Winny si è beccato l'influenza: serve un antibiotico contro i batteri cattivi e un antinfiammatorio. Il cuoricino di Pingu, non sta tanto bene: la dottoressa con lo stetoscopio ascolta il battito. All'accettazione dell'Ospedale dei pupazzi la coda si allunga: ci sono tigrotti e leoncini, scimmie e dalmata, paperelle e cagnolini, orsi bianchi e conigli. Il dottor Tommaso raccoglie le preoccupazioni del padroncino di Roddy, un simpatico topino. «Segui la dottoressa. Vai all'ambulatorio che adesso lo visitiamo». Il bimbo e il peluche, varcano la soglia di una delle due tende allestite In piazza Tebaldo Brusato dal Segretariato italiano studenti di medicina e dalla Croce Rossa: a misura di bambino per aiutare i più piccini a superare la paura del dottore, curando con tenerezza e delicatezza I loro compagni di gioco preferiti. Dentro la prima tenda ci sono i laboratori per le visite: sulla scheda giovani in camice bianco, tutti studenti della Facoltà cittadina di Medicina e Chirurgia, annotano con attenzione i sintomi: Capitan Uncino è un po' meno spavaldo del solito; si è fatto male alla faccia e per il momento smette di inseguire Peter Pan e Wendy; un orsacchiotto è caduto dal muretto e si è rotto una zampa. La sala operatoria è pronta, come in un vero ospedale, nella tenda accanto. Non c'è un attimo di tregua: l'anestesia così dorme tranquillo mentre il chirurgo con delicatezza rimette a posto la zampetta. Pure Fru Fru ha una zampina ammaccata. Tranquillo, ci pensa il dottor Roberto, con i pupazzetti colorati che sbuscano dai taschini del camice e una cuffietta blu a fiorellini. E se prima di operare servisse una radiografia? Il leone Leo, che ha inghiottito un tappo si infila nella scatola decorata con i fiori. Click, e la radiogra- SANITÀ LOMBARDIA fia è pronta: sui cartoncini neri spiccano le sagome di animali di tutte le specie. C'è parecchio via vai anche nella farmacia davanti alla sala operatoria: cerotti, antibiotici, antistaminici, pillole per il mal di testa, il mal di pancia, il mal di stomaco - sottili strisce colorate che riproducono i blister delle pastiglie tutto pronto per ogni evenienza. Bisogna presentare la ricetta però, come in vero ospedale: su un foglietto bianco, spiccano il nome del paziente, il malanno, la cura prescritta. Milk>7 ha dolori alla pancia: ha mangiato qualcosa che gli ha fatto male. «Il cuore è perfetto, sentiamo ipolmoni. Respirabene, qualche colpo di tosse. Ecco, bravo così». Niente di grave. La padroncina di Milky è contenta. Tante coccole e carezze, si raccomandano i dottori. Quelle non devono mai mancare. Altrimenti, che ospedale dei pupazzi sarebbe! Paola Gregorio Pag. 9 imui e pupazzi Nelle f o t o di Rutelli per Neg, i bambini sotto le TCSIOC OC11 OSOCC13sC u 6 I pupazzi, mentre portano i loro amati peluche o bambolotti alla visita dal dottore. I casi più gravi sono stati anche «operati» dal chirurgo SANITÀ LOMBARDIA Pag. 10