Piccola lesione del tegmento pontino dorsale
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Piccola lesione del tegmento pontino dorsale
Piccola lesione del tegmento pontino dorsale bollettino del 13.1.’15 La presentazione del caso ci pone di fronte a due ordini di problemi: quelli relativi all’’inquadramento diagnostico quelli relativi alle correlazioni anatomo-cliniche Abbiamo deciso di seguire questo ordine: - analisi del reperto RM - ricostruzione dell’anamnesi e dell’’ E.O. - riflessione su i correlati anatomo-clinici - valutazione degli esami collaterali - formulazione dell’ipotesi diagnostica Analisi del reperto di Risonanza Magnetica Areola di iperintensità in DWI… Areola di ipointensità in ADC ? … Nella sequenza volumetrica A questo punto è doveroso riferire i dubbi di un Collega Neuroradiologo secondo il quale i reperti RM sarebbero da considerare artefattuali La vicinanza dei fori di Luska… La caduta di segnale è scarsa…… La «volumetrica» non è attendibile … A nostro avviso, anche in questo caso, come in altri discussi nel passato, si deve riflettere sul contesto clinico La piccola alterazione del tegmento pontino si riferisce al caso di un giovane di 17 anni del quale riportiamo la sintesi anamnestica… Affetto da favismo Non precedenti di rilievo nell’anamnesi patologica remota Tre settimane prima del ricovero, al risveglio, sindrome vertiginosa di notevole intensità, della quale non conosciamo, purtroppo, le caratteristiche sintomatologiche Il disturbo, pur con attenuazione, dura una settimana Bene per un’altra settimana, poi, sempre al risveglio, sdoppiamento orizzontale delle immagini nello sguardo a sinistra . All’ E.O. nistagmo orizzontale di II° grado verso sinistra I dati a nostra disposizione per valutare la disfunzione vestibolare sono scarsi Sappiamo solo che c’è stata una vertigine intensa e duratura ma non conosciamo i caratteri del disturbo e l’associazione o meno con altri segni In una sindrome vertiginosa oltre al sintomo «vertigine» bisogna valutare la presenza o meno di: Nausea, vomito e altri segni disautonomici Nistagmo Deviazioni toniche Purtroppo non sarà possibile stabilire correlazioni anatomo-cliniche precise perché non è stata effettuata una visita otoiatrica e non è stata esaminata la funzione vestibolare Ci possiamo riferire ad un caso analogo della letteratura (Stroke. 2010;41:1558-1560) nel quale invece la valutazione specialistica è stata completa Sul caso pubblicato da Stroke torneremo più oltre, per ora ci limitiamo a presentarne gli esami vestibolari che figurano nell’articolo “…A 53-year-old woman with a history of hypertension and diabetes developed sudden onset of prolonged vertigo with perceived counterclockwise rotation of the environment (ie, from the patient’s point of view) and imbalance on the day before her admission. On admission, she showed spontaneous left-beating nystagmus with a torsional component, which was attenuated by visual fixation. Horizontal gaze-evoked nystagmus was also evident, which had greater amplitude when she looked in the direction of the spontaneous nystagmus…» Video-oculographic recording showing spontaneous left-beating nystagmus with counterclockwise torsional and upbeat components (A), which was attenuated by visual fixation (B). H indicates horizontal recording; V, vertical recording; T, torsional recording. Conjugate rightward torsion of the eyes (ie, clockwise from the patient’s point of view): 14° extorsion of the right eye and 0° intorsion of the left eye. RT indicates right; LT, left; LE, left eye; HT, hypertropia Vestibular-evoked myogenic potential test demonstrating decreased amplitudes on the right side (26.2%) but normal latencies on both sides Video-oculographic recording of bilatheral caloric tests showing right CP (54%). IAD indicates interaural difference Torniamo al nostro caso Si tratta di definire, al meglio, la correlazione fra i dati clinici e l’alterazione rilevata alla RM Tre settimane prima del ricovero, sindrome vertiginosa Regressione del disturbo dopo una settimana Bene per una settimana poi acutamente, diplopia orizzontale nello sguardo a sinistra e nistagmo orizzontale di II° grado verso sinistra. Per i confronti con i tagli anatomici dell’atlante si capovolge l’immagine… Ds Sin Sin e la si comincia a studiare dal punto di vista anatomico… Ds Ma prima di tentare le correlazioni è opportuno rivedere, per sommi capi, l’anatomia del sistema vestibolare centrale “….There are four 2nd order vestibular nuclei: the inferior, medial, lateral (Deiter’s) and superior vestibular nuclei. All four nuclei are found beneath the floor of the fourth ventricle in the medulla and pons, lateral to the sulcus limitans. The main projections from these nuclei are to the spinal cord (controlling head and body position), to the three, extraocular motor nuclei (III, IV, VI, controlling eye movements), to the thalamus (VPI, eventually reaching the cortex and conscious perception of movement and gravity), and to the cerebellum adjustments)….” (coordinating postural Vestibular System: Pathways and Reflexes Lincoln Gray, Ph.D., Department of Communication Sciences and Disorders, James Madison University www.slideshare.net/.../anatomy-of-brainstem Dobbiamo ora cercare di «collocare» l’area di alterato segnale del nostro caso nel contesto dell’anatomia del tegmento pontino a livello della giunzione bulbopontina Abbiamo a disposizione immagini tratte da atlanti anatomici e da lavoro di GUADALUPE SORIA et al.(*) con immagini a 7 tesla (*) THE ANATOMICAL RECORD 294:1035–1044 (2011 Cominciamo il confronto… sin L’area patologica non corrisponderebbe ai nuclei vestibolari ma alla «zona fascicolata» delle fibre intra-assiali dell’VIII n. che si dirigono ai nuclei La sintomatologia si è manifestata in due tempi: sindrome vertiginosa all’esordio e, dopo 15 giorni, disturbo oculomotorio Al’EO. Nistagmo orizzontale di II° grado verso sinistra VeN MFL ICP OCf Sn ION sin OS OD Ny di II° Che il nistagmo batta verso sinistra, dal lato cioè della lesione è inspiegabile… Veramente sarebbe inspiegabile se si trattasse di nistagmo vestibolare per lesione periferica Per le lesioni delle vie vestibolari centrali il discorso è diverso….. Ecco cosa dice Kestenbaum… Nel caso del nostro paziente potrebbe essere colpito il tratto nucleo-cerebellare che si trova nella zona fascicolata e che si dirige al cervelletto passando per il peduncolo cerebellare inferiore P C I Sarebbe quindi importante nel nostro caso, la compromissione delle vie vestibolo‐cerebellari Cerebellar Afferent and Efferent Projections An important source of inputs to the cerebellum arises from the vestibular system. Afferents can reach the flocculonodular lobe directly from the vestibular apparatus (direct vestibulocerebellar fibers) or indirectly mainly from the medial and inferior vestibular nuclei. Larger numbers of fibers reach the cerebellum via this indirect route. The LVN also receives both excitatory and inhibitory signals from the cerebellum. Excitatory inputs originate from the fastigial nucleus and inhibitory inputs to the LVN arise from Purkinje cells of the anterior lobe of the cerebellar cortex. Valutazione degli esami collaterali Già il primo giorno del ricovero il paziente è stato sottoposto ad esame ecocardiografico transtoracico…. «….atrio sinistro e sezioni destre di normali dimensioni e cinetica delle pareti, VCI con normale calibro e dinamica respiratoria, minimo rigurgito della valvola tricuspide , PAPs 38 mmHg, lievemente aumentata. Radice aortica e semilunari nella norma , normale calibro e profilo intimale dell’aorta toracica ascendente (26mm) e dell’arco. Manovre di contrasto salino positive tardivamente, sia in respiro tranquillo che durante Valsalva per shunt ds-sin (sospetta fistola AV polmonare) in ambito polmonare dx Videat cardiologia interventestica per cateterismo selettivo ed eventuale chiusura percutanea)» In letteratura… …… Micro‐bubbles appear in the right atrium (RA) and right ventricle (RV) with delayed appearance in the left atrium (LA) and left ventricle ... www.swjpcc.com800 × 720 Pulmonary Arteriovenous Fistulae Author: Barry A Love, MD; Chief Editor: Steven R Neish, MD, SM more. emedicine.medscape.com Pulmonary rteriovenous malformations (PAVMs) were first described in 1897. They consist of abnormal co mmunications between the pulmonary arteries and the pulmonary veins. These are also referred to as pulmonary rteriovenous fistulae. Left lower lobe arteriovenous malformation Most patients with pulmonary arteriovenous malformations have the autosomal dominant disease hereditary hemorrhagic telangiectasia (HHT). However, at least 15% of patients with pulmonary arteriovenous malformations do not meet criteria for the diagnosis of HHT and have no other systemic disease Agli esami di laboratorio è emerso un valore sopra la norma di omocisteinemia un valore sotto la norma di fattore V Ad avvalorare l’ipotesi della patogenesi ischemica della lesione , una ricerca in letteratura ci ha portato ad un articolo pubblicato su Stroke 2010;41:1558-1560 (*) che presenta un caso simile a quello da noi osservato (*) del caso abbiamo più sopra presentato le figure Isolated Vestibular Nucleus Infarction Mimicking Acute Peripheral Vestibulopathy Hyun-Ah Kim, MD; Hyung Lee, MD Stroke. 2010;41:1558-1560 “…This is the first report of pseudo–acute peripheral vestibulopathy associated with isolated vestibular nucleus infarction. Isolated vestibular nucleus infarction should be considered in the differential diagnosis of central vascularvertigo syndrome, especially when the patient has unilateral canal paresis but without other neurologic symptoms or signs.» “…in this case were acute onset of severe, prolonged vertigo, spontaneous nystagmus with horizontal torsional components, attenuation of nystagmus by visual fixation, mild to moderate imbalance…” caso Lancisi caso Stroke. 2010;41:1558-1560 Ci sembra quindi possibile concludere con la seguente ipotesi diagnostica «Lesione ischemica della parte laterale sinistra del tegmento pontino a livello della giunzione pontobulbare, in soggetto con reperto ecocardiografico di shunt destro-sinistro da sospetta fistola AV polmonare» L’ipotetico embolo potrebbe avere occluso un piccolo ramo penetrante… L’ipotesi diagnostica è stata formulata… ma che cosa sia realmente accaduto dopo l’insulto, quali aree siano state colpite, quali disfunzioni si siano verificate, quali siano i tempi della patologia rimane e rimarrà sconosciuto, possiamo solo supporre e ipotizzare Anche se nel caso presentato propendiamo per una patogenesi ischemica della lesione pontina, dobbiamo tener presente che in letteratura figurano casi di sindrome vestibolare pseudo‐ periferica da ascrivere a patologia demieinizzante del tronco‐ encefalo A riguardo rimandiamo al lavoro di JNNP che tratta l’argomento in questione e che presenta fra gli altri un caso simile al nostro Pontine lesions mimicking acute peripheral vestibulopathy Frank Thömke, Hanns Christian Hopf Journal Neurol Neurosurg Psychiatry 1991;66:340‐349 F I N I S
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