Collegio Regionale del Veneto

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Collegio Regionale del Veneto
Collegio Regionale del Veneto
II
professione
MAESTRO DI SCI
Organo di informazione dei Maestri di Sci del Veneto
Via Mezzaterra 70 32100 BELLUNO
Tel. 0437/950018 Fax 0437/292491
www.maestrisci.com
[email protected]
A St. Moritz
il corso di aggiornamento 2006
di Roberto Pierobon
Presidente
e l’abbiamo fatta anche quest’anno !
La voglia di uscire e confrontarci con
realtà diverse dalle nostre abituali è
stata contagiosa e ci siamo ritrovati in 50
a metterci in discussione come professionisti e come operatori turistici. Ci
siamo ritrovati anche come amici fra noi
ed appassionati del “mondo neve”, una
stagione alle spalle da poco conclusa in
modo positivo ed ancora tanta voglia di
sci e di conoscere.
C
Quanto al metodo di approccio al sistema turismo cui accennavo prima, è risultata molto interessante la presentazione
della Scuola di Sci Svizzera; merito
sopratutto di Mauro Terribilini responsabile e coordinatore dei corsi di formazione svizzera oltre che “progettista“ ideatore e mente di tutta l’organizzazione delle
scuole sci e del mercato, ovvero business, legato ad esse.
LA SWISS SNOW SPORTS
Rappresenta l’intera associazione per lo
sci – cioè tutte le realtà ed istituzioni che
si occupano di sci in Svizzera sia del
settore agonistico (Swiss ski) che del
Sono personalmente soddisfatto di aver
creduto nella scommessa del viaggio
aggiornamento all’estero: non ho rischiato credendo che i maestri meritassero
fiducia per disponibilità ed interesse al
nuovo e questo fa ben sperare che l’atteggiamento di apertura possa nel
tempo diffondersi quantitativamente e
qualitativamente, affrontando nuovi temi
e nuovi progetti con positività.
Ancora una volta abbiamo voluto
conoscere una stazione Top con
l’atteggiamento di chi non si piange addosso perchè “ tanto non ci
arriveremo mai “, ma con la giusta voglia di conoscere per trasferire ed adeguare la nuova
esperienza per le nostre “dimensioni”.
Mi sento di dire ancora una volta
che poco di nuovo c’è a livello di
scoperta, nessuno ha presentato
prodotti od iniziative da marziani:
resta però la sensazione, direi la
certezza, che si tratti di metodo diverso,
di progettualità completa senza approssimazioni con staff di lavoro a tempo
pieno e grande sensibilità all’osservazione del mercato del turismo.
In una cosa comunque li abbiamo anticipati ed abbiamo creato stupore: la
nostra presenza lì come gruppo venuto
per conoscere ha destato compiacimento e disponibilità totale, come analogamente era accaduto sopratutto a St.
Anton lo scorso anno.
professioneMAESTRO DI SCI
settore sociale (Gioventù e Sport), economico e formativo – unito all’associazione delle scuole sci .
E’ composto da 15000 soci individuali (i
maestri ) e 157 soci collettivi .
Per fare un paragone , la S.S.S rappresenta l’unione teorica che si avrebbe in
Italia fra FISI Collegio AMSI ed altre
eventuali ass. di settore , che nominano
un responsabile unico incaricato di gestire , con uno staff di tecnici, tutto il settore degli sport invernali.(!!!)
Con Mauro abbiamo approfondito il tema
che più ci interessava, quello della formazione .
Tutte le discipline tecniche sono caratteriz-
zate da una medesima struttura di formazione ed i corsi si sviluppano in 126 giorni
di attività tecnico - didattico - teorica .
Al centro del progetto formativo c’è la
Scuola di sci; dopo un corso di base di
30 giorni gli allievi maestri possono già
accedere al mercato del lavoro sotto la
responsabilità del direttore di scuola che
garantisce sulla qualità del servizio prestato dai maestri, utilizzandoli solo per
attività di insegnamento corrispondente
al grado di preparazione parziale raggiunta dal candidato maestro .
Esiste comunque il controllo costante del
Supervisore (Mauro ed il suo staff) che
controlla e verifica periodicamente il
rispetto dell’attività e dei requisiti: una
sorta di controllo di qualità che può fare
vittime fra gli allievi ed anche fra i direttori inadempienti.
La formazione prosegue con il superamento di tre livelli successivi, fino al raggiungimento del brevetto riconosciuto
dall’Ufficio Federale della Formazione e
della Tecnica .
Concetto fondamentale per la formazione svizzera è che il maestro deve poter
già lavorare – in base ai requisiti raggiunti per livello – perchè l’esperienza
diretta sul campo vada di pari passo con
l’iter formativo così che i 126 giorni di
preparazione si integrino con vera attività pratica.
Inoltre, l’altro obbiettivo fondamentale è
garantire alle scuole sempre nuova linfa
con maestri giovani e motivati, da utilizzare nel settore dell’insegnamento ai
principianti, facendo crescere da subito i
futuri maestri nell’ambiente scuola:
apprendimento controllato, graduale e
senza particolari finalità speculative dal
punto di vista della retribuzione.
Attualmente vi sono circa 5200 maestri
di massimo grado, 6500 dei due livelli
inferiori e 3300 tra I° livello e livello base.
Abbiamo avuto modo di incontrare maestri italiani che lavorano a St.Moritz –
molti lombardi ma anche tre veneti ,
scornati alle nostre selezioni - che da
anni lavorano e stanno conseguendo i
vari livelli di formazione svizzera – estremamente entusiasti dell’attività, del rapporto con le scuole e con il centro di formazione e felici di aver potuto raggiungere il loro sogno di professionisti della
neve.
Esiste una notevole analogia fra il ciclo
formativo ed i test utilizzati nelle scuole
per lo sviluppo dell’apprendimento da
parte degli allievi turisti; simile alla nostra
progressione, presenta i livelli “beginner”, “advanced” ed “ expert “ con possibilità di integrazione fra le capacità
acquisite nelle varie discipline ed il rilascio di patentini, tipo carta di credito,
molto diversificati e piacevoli .
Il tutto è accompagnato da un libretto
che presenta norme di comportamento,
livelli di apprendimento e spazi per la
certificazione delle capacità raggiunte.
L’utilizzo è molto serio e rispettato sia
dai direttori che garantiscono la veridicità dello step raggiunto, sia dai clienti che
lo ritengono una vera e propria patente
...a punti da raggiungere!
La S.S.S. inoltre pubblica periodicamente una rivista ove sono trattati tutti gli
argomenti frutto di studio da parte delle
varie commissioni tecniche svizzere,
puntando in particolar modo su concetti
legati alla sicurezza, sia in fase di
apprendimento che di insegnamento, su
temi di biomeccanica, psicologia dell’insegnamento, organizzazione turistica,
piste da sci ecc.
In fatto di business si sono organizzati
creando un mercato di prodotti destinati
alle scuole di sci – attrezzature per
campi gioco, medaglie, carte di credito
formativo, manuali tecnici, libri per bambini. Tutto finalizzato a concentrare l’offerta di prodotti destinati alle scuole per
creare un’immagine unitaria su tutto il
territorio. La fanno da padroni i gadget
mirati per i più piccoli, fra cui spicca l’ormai famosissimo SNOWLY, presente in
tutte le stazioni come pupazzo animato,
riferimento di ogni campo scuola e che
sbuca maliziosamente dalle tasche dei
maestri per far gola ai bambini che,
ovviamente, se lo fanno comprare .
Un bell’esempio di monopolio, comunque accettato da tutte le scuole che si
sentono coinvolte nel progetto della
Swiss Snow Sport. Il coinvolgimento è
tale che tutti i maestri e le scuole si ritrovano obbligatoriamente una volta all’anno –a fine stagione- per una grande convention di cinque giorni fatta di incontri,
riunioni, gare, presentazione e mercato
dei prodotti; e nessuno può e vuole mancare! Quando si dice La Svizzera!!
C’è molto da scoprire in tutto questo?
In fondo, un pò di tutto ciò fa parte anche
della nostra esperienza ed organizzazione. Ma ... consentitemi di dire che, alla
INFORMAZIONI GENERALI
PER I MAESTRI
Si informano i signori maestri che la segreteria
nel periodo estivo (giugno/luglio/settembre)
rispetterà il seguente orario di apertura:
lunedì - giovedì-venerdì dalle 9.00 alle 12.00
Nel mese di agosto l’ufficio rimarrà chiuso.
Per qualunque comunicazione si invita , comunque , ad utilizzare la posta elettronica –
[email protected] (che verrà controllata
periodicamente).
Il nostro sito, www.maestrisci.com sarà aggiornato con eventuali news.
Buone vacanze a TUTTI!!
luce di questa ennesima visita, quel “di
tutto un pò“ mi va stretto.
Pensiamoci tutti, insieme, anche con
l’aiuto del Collegio Nazionale, della FISI,
dell’AMSI ...
Mauro Terribilini,
responsabile e coordinatore dei corsi
di formazione in Svizzera,
e figura di rilievo di tutta la Swissnowsport
La realtà turistica di St. Moritz
ESTATE
Numero degli impianti
Ristoranti in montagna e alberghi
9 società di impianti di risalita
6 funivie, 1 cabinovia, 3 cremagliere, 3 seggiovie
31 ristoranti e 2 alberghi
INVERNO
Numero di impianti
15 società di impianti di risalita
56 impianti a fune, comprese le funivie, le cremagliere,
le seggiovie e gli skilift
35 battipista
260 impianti per la produzione di neve
65.000 persone all'ora
37 ristoranti, 3 alberghi
350 km di piste
70 km innevati artificialmente
88 discese di livello:
20% facile;70% medio; 10% difficile
Portata degli impianti
Ristoranti e alberghi in montagna
Piste
INFORMAZIONI GENERALI
Altitudine a Valle
Altitudine nella zona degli sport invernali
Differenza di altitudine massima
Discesa più lunga
Piste in notturna
Discese con luna piena
Freeride
1 halfpipe
Fun Parks
Snow Park
Skisafari
Snowkart
Scuole di sport invernali
VARIE
Fatturato
1750-1850 m.s.l.m.
1750-3303 m.s.l.m.
1503 m Piz Corvatsch/Sulej
10 km traversata del ghiacciaio Diavolezza/Morteratsch
4,2 km Corvatsch
5 km di piste
1,5 km di pista marcata, al Furtschellas
lunghezza 120 m, altezza 3,8 m, larghezza 16 m,
piattaforma larga 8m, al Corviglia
2
1
Sils/Furtschellas-Celerina/Marguns-Diavolezza
Muottas Muragl
11
CHF 33 milioni nel settore biglietteria
CHF 72 milioni in totale , compresa la ristorazione di pro-
prietà degli impianti
Investimenti
Presenze
Posti letto alberghieri
Posti letto in appartamenti
Dal 1995 sono stati investiti CHF 300 milioni negli
impianti e la gastronomia, e CHF 80 milioni in impianti
per l'innevamento artificiale
inverno 1,8 milioni di ospiti giornalieri,
estate 400.000 ospiti giornalieri
5.400 in 40 alberghi di varie categorie
7.500 (3.500 affittati)
professioneMAESTRO DI SCI
Collegio Regionale del Veneto
Corsi di aggiornamento
III
Collegio Regionale del Veneto
IV
St. Moritz 2006
Aggiornamento all’estero
atto terzo
l Colorado è salIviato),
tato (o meglio rinla burocrazia ha smorzato
l’entusiasmo
e
allora
bisogna
pensare ad una
soluzione alternativa in poco pochissimo tempo.
Dopo l’esperienza
Valentina Tomasello
in
Austria
e
Francia degli scorsi anni, ci manca la Svizzera per completare l’arco alpino.
Svizzera = St. Moritz.
I tempi per organizzare il tutto sono strettissimi, ma dalla nostra abbiamo un
“aggancio” forte : il responsabile e coordinatore dei corsi di formazione in
Svizzera, nonché figura di rilievo di tutta
la Swissnowsport: Mauro Terribilini.
I nostri maestri rispondono all’appello
senza farsi pregare. Siamo in 50! Direi
un bel numero…certo, ci sono i ripetenti
e cioè un nutrito ed instancabile gruppo
di maestri che non ha disertato né la
Francia, né l’Austria.
I maestri più aggiornati del Veneto!!
Ci troviamo, domenica 2 aprile , nella
bella
hall
dell’Hotel
Laudinella.
L’accoglienza di Mauro (Terribilini, ma
d’ora in poi sarà meglio chiamarlo solo
Mauro). fa sgretolare in 5 minuti una
serie ben consolidata di luoghi comuni
sugli Svizzeri.
Le giornate e gli incontri si organizzano
alla “carta” in base alle condizioni meteo
e alla disponibilità dei relatori e auditori.
Il suo motto è diventato subito nostro:
flessibilità organizzata.
Il giorno dopo si parte presto, alle 8 tutti
pronti, direzione Corviglia.
Di Mauro e degli altri istruttori svizzeri
nessuna traccia. Li troveremo in pista a
fare video tra di loro… come ogni giorno.
Ogni giorno, ci spiegherà Mauro, dedichiamo mezz’ora, 40 min. al nostro
aggiornamento tutti insieme: discesa,
snowboard e telemark.
I nostri gruppi per l’aggiornamento tecnico sono composti : Maurizio Sommariva
e Fabio Larese svolgono il loro lavoro e
noi – senza guida – andiamo alla scoperta delle belle piste del Corviglia che
nel 2003 hanno ospitato il Campionato
Mondiale e che ogni anno è sede delle
gare di CDM femminile.
Alle 13.00 meeting-point presso la sede
(sulla neve) della Scuola di St. Moritz, a
Salastrains.
Un vero e proprio ristorante, con un’ala
interamente riservata ai maestri e ai loro
allievi, per lo più bambini, dato che dal rifugio si accede direttamente al Kinderheim,
dove snowli la fa da padrone.
Il campo scuola è
come ce lo aspet-
tavamo: grande, bello, colorato e funzionale.
Dopo il pranzo “valtellinese” a base di
pizzoccheri, Franco Moro, direttore della
scuola, ci illustra l’organizzazione e l’organigramma della scuola…. a dir poco
originale se pur in qualche punto difficilmente applicabile!
A seguire un interessante incontro con il
responsabile impianti di tutta la valle
dell’Engadina.
In ambedue le occasioni i “nostri” hanno
animato l’incontro con interventi e
domande di ogni tipo.
Il giorno dopo, svegliati da un bellissimo
sole, la carovana si sposta sulle piste del
Corvatsch. Le 2 funivie ci portano a 3303
m. In cima uno spettacolo unico dove il
Bernina la fa da padrone con il suo
splendido ghiacciaio (e i suoi 4049m). Il
gruppo sembra colpito da un virus contagioso, c’è vera euforia. Sole e neve polverosa, ogni sciatore – che possa definirsi tale – sa che è un connubio che
contagia allegria anche ai più “rigidi”. La
giornata scivola via (è il caso di dirlo) a
gran velocità. I più audaci hanno ancora
gli scarponi ai piedi alle 18.00!
Meeting con Mauro, che avendo previsto
la bella giornata, ha rinviato l’incontro
con l’ufficio del turismo e con lo stesso
per l’indomani: “Domani sarà brutto, allora ci possiamo vedere alle 15.00”
… ovviamente l’indomani il cielo è grigio,
nevica e c’è nebbia (difficilmente le previsioni svizzere sbagliano).
Comunque Fabio e Maurizio, alle 8.00,
sono già pronti con i rispettivi gruppi per
la terza giornata di aggiornamento.
Il ritrovo è per le 15.00 in albergo.
Un giovane responsabile marketing dell’ufficio Turismo ci illustra, in un perfetto
italiano, la composizione dei turisti , che
da tutto il mondo arrivano a St. Moritz, in
inverno e in estate; la storia del famoso
marchio – simbolo di St. Moritz: il sole –
che ha festeggiato i 75 anni di vita – e
dello slogan ad esso legato : St. Moritz
322 giorni di sole all’anno.
Dopo un coffè-break è il turno di Mauro.
Con professionalità e passione ci spiega
come l’organizzazione svizzera sia
stata, negli ultimi anni, protagonista di un
vero e proprio stravolgimento. La formazione dei nuovi maestri – piuttosto articolata – viene strutturata come una vera
e propria università. Obiettivo finale è
raggiungere
il
titolo riconosciuto
dall’U.F.F.T.: Ufficio Federale della
Formazione Professionale e della
Tecnologia ( altrimenti denominato BBT
o OFFT). La formazione, tuttavia, prevede dei livelli intermedi, che permettono
d’insegnare e di fare, quindi, esperienza
dopo già 30 giorni di corso.
E’ nell’ambito della presentazione della
Swissnowsport che facciamo la conoscenza di SNOWLI.
Si tratta di una piccola mascotte (una
specie di coniglio) presentata all’ultimo
Interski di Crans Montana del 2003.
Il piccolo personaggio adottato da tutte
professioneMAESTRO DI SCI
le scuole svizzere e figura identificativa
dei nuovi Kids Village è il simbolo ed
emblema della didattica applicata ai più
piccoli.
In effetti non si è trattato di “scoprire l’acqua calda” ma semplicemente di adottare un’idea comune che identifichi tutta la
scuola svizzera.
Le riflessioni che ne derivano sono
immediate: un’organizzazione – quella
svizzera – unita ed unitaria, la rigidità
lascia spazio al gioco identificato con
questo piccolo personaggio venuto dallo
spazio.
La platea risulta interessata e si appassiona all’incontro motivando ancora una
volta la scelta dei progetti di aggiornamenti all’estero.
Apprendere cosa succede appena al di
là del nostro “conosciuto”, credo possa
essere un gradino importante nella crescita di qualunque professionista .
Senza rinnegare la nostra organizzazione e struttura forse si può azzardare a
pensare che esiste un altro modo – condivisibile o meno – di approcciarsi al
mercato turistico e all’inserimento nello
stesso dei professionisti della montagna.
Per i fortunati che hanno rimandato la
partenza al pomeriggio di giovedì 6/04,
St. Moritz ha regalato una giornata
degna del suo slogan TOP OF THE
WORLD.
La nevicata di mercoledì ha letteralmente
avvolto le cime di 30 cm. di vera powder.
E finalmente quella vecchia ma conosciuta sensazione di libertà, morbidezza
ed euforia si è fatta risentire. Una sciata
che vale una stagione .
Un vero paradiso riscaldato dal sole.
Grazie St. Moritz.
Grazie a Roberto Pierobon, promotore
ed organizzatore di queste esperienze,
che ogni volta dimostra di sapersi mettere in gioco, proponendo occasioni di
scambi culturali e di crescita professionale per l’intera categoria.
Grazie a Mauro Terribilini, il cui aiuto è
risultato essere insostituibile e la sua
gentilezza indimenticabile.
Grazie a Maurizio Sommariva e Fabio
Larese, alfieri della tecnica italiana
anche all’estero.
Grazie – ovviamente - a tutti i maestri
che, numerosi, hanno partecipato a questa nuova esperienza e che rendono
possibile il ripetersi di tali proposte.
Per tutti l’appuntamento è per il COLORADO 2007!
I Piedi dei Maestri
Da un nostro Maestro di sci è pervenuto uno scritto autografo, sincero e genuino,
che narra del suo 50° inverno di vita professionale.
Una storia, che ci riporta alla nostra quotidiana esperienza di vita lavorativa,
vissuta sul nostro campo di battaglia, con i piedi sulla neve.
E’ con piacere che abbiamo letto, compartecipato e convissuto la storia
di questo cinquantesimo inverno professionale e nel proporvelo,
come contributo estemporaneo dei compiti istituzionali di questi spazi,
auguriamo sinceramente all’autore almeno altrettante stagioni invernali,
e almeno metà di queste sugli spigoli attivi.
Mario Paganin
Fine dell’inverno 2006
anche il mio cinquantesimo inverno è passato via. La stagioE
ne non mi è stata proprio pesante, anzi, è volata.
Presi dal ritmo frenetico dell’organizzazione della Scuola, e di
tutto il resto, le settimane, una appresso all’altra, si sono succedute in una sequenza molto rapida, che spesso non c’ha lasciato il tempo di gustare e distinguere bene il loro passare, veniva
sabato con veloce successione e i cambi settimanali non cambiavano niente, salutavi una partenza e immediatamente,
senza sosta, salutavi un arrivo; e via ad accogliere la gente,
tanta gente.
Sono contento, è stato proprio un bel inverno. E’ nevicato presto e la neve non è mai stata un problema: bella, tanta, bianca;
si bianca, in tutto l’inverno 2005-2006 non è mai arrivata l’odiata sabbia rossa del deserto a sporcarla, la neve, quest’anno, è
venuta sempre da dove doveva venire.
Ho fatto tutte le curve che potevo, meglio che potevo, da oramai sciatore evoluto in tutti i sensi.
Ho provato sensazioni nuove e vecchie come la mia sciata,
esperienze sempre diverse ad ogni curva e trovato a ogni curva
stimoli sempre nuovi, sempre alla ricerca del miglioramento,
sicuro che tutto è perfettibile, compresa la mia azione dinamica
in curva, appagato, a volte, dalla sensazione personale, viva e
intima, di aver infilato la lamina nella traiettoria migliore, migliore dell’altra volta. Ogni giorno per mesi e mesi.
Certo le imboccate degli Istruttori all’aggiornamento di dicembre sono servite, anche le nuove idee didattiche che come ogni
anno, in corso d’opera, vengono a me o a qualche altro collega
comunicativo (non ce ne sono tanti) e che aiutano, in maniera
originale e divertente, a spiegare gli esercizi agli allievi:
“Apri, apri, apri le gambe! Ma perché non apri? Spingi sui talloni.”
“Maestro, non ce la faccio più di così, non ci riesco ad aprire di
più, mi fanno male le gambe, non ce la faccio proprio ad aprire
più di così!”
“Come non ce la fai: guarda che hai aperto i piedi e non le
ginocchia, così, con le gambe a X pianti gli spigoli sulla neve e
non freni, devi aprire le gambe, dai apri; apri le gambe usando
i glutei!!!”
“I Glutei? Come i glutei?”
“Si apri le gambe facendo arrivare la spinta dei talloni verso l’esterno a partire dai glutei. Dai che ce la fai, pensa ai glutei, usa
i glutei e spingi!”
“… ma che facile Maestro, adesso ho capito, ma funzionano,
frenano, frenano dolcemente!”
Oppure l’altro:
“L’avanzamento, l’avanzamento, caro Maestro sono sempre
seduto indietro e non ci riesco. Ho 78 anni e nessuno mi ha mai
parlato dell’avanzamento, ogni anno ne avete una nuova, voi
Maestri!”
“Caro Santino, dai: alto, avanti e poi dentro.
E’ l’avanzamento del bacino che porta alla centralità dinamica,
se vuoi guidare gli sci, devi esserci sopra, devi “fare” un movimento graduale, continuo, devi sentirlo. Vedi Santino, un movimento che parte dal quadricipite, dal ginocchio, così: devi aprire l’angolo posteriore del ginocchio e portare avanti il bacino,
così, insomma, alzandoti su, fai un movimento... pelvico...”
“Un movimento pelvico?”
“Si, dai prova.”
“Maestro, Maestro! Ma cosa vuole che provi, Le ho detto che ho
settantott’anni,... non me li ricordo più i movimenti pelvici!”
Che belle le persone!
E’ stato un buon inverno, forse il migliore, fin’ora.
A scuola mi sono confrontato con decine e decine di problemi e
assieme ai miei colleghi li abbiamo risolti tutti, uno ad uno, con
passione e determinazione. Siamo convinti che, sia chi ha
imparato e chi no, alla fine tutti ci siamo divertiti e appassionati
allo sci e anche se qualcuno ha imparato meno degli altri, l’importante è che il suo Maestro gli abbia dato un po’ di comprensione; quello che chiedeva!
Da cinque giorni non metto gli scarponi che ho messo per 111
giorni di fila.
Che stagione, proprio bella, che neve! E che freddo!
Come ogni anno, già dall’inizio, ho sofferto la solita borsite sul
tallone destro e ai primi di febbraio con il grande freddo, mi
sono venuti i geloni a entrambi i mignoli, l’unghia dell’alluce sinistro poi è diventata nera, ma non faceva male, peccato che ci
metta sei mesi per tornare normale e al mare in sandali non
sarà bella da vedere.
Una mattina di fine febbraio a scuola, nel metterci gli scarponi
abbiamo fatto a gara a chi aveva i piedi messi peggio; un teatro! Mi è venuta voglia di suggerire all’AMSI di indire il
“Campionato Nazionale Maestri del piede distrutto”, ne ho viste
di tutti i colori, il biancore dei piedi e delle caviglie strideva in
contrasto con le nere facce dei colleghi ridenti, quasi tutte le
magagne fieramente esposte erano sulla tonalità violacea tendente al verde. Gnocche, bozzi, bugne, bernoccoli, gonfiori…
che eroi i Maestri di sci, con quei piedi da extra terrestri (veramente c’era un piede che sembrava quello di ET) mettersi
comunque gli scarponi e sciare tutto il giorno! Che male!
Eppure ho già nostalgia. Non vedo l’ora che venga dicembre!
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