Collegio Regionale del Veneto
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Collegio Regionale del Veneto II professione MAESTRO DI SCI Organo di informazione dei Maestri di Sci del Veneto Via Mezzaterra 70 32100 BELLUNO Tel. 0437/950018 Fax 0437/292491 www.maestrisci.com [email protected] A St. Moritz il corso di aggiornamento 2006 di Roberto Pierobon Presidente e l’abbiamo fatta anche quest’anno ! La voglia di uscire e confrontarci con realtà diverse dalle nostre abituali è stata contagiosa e ci siamo ritrovati in 50 a metterci in discussione come professionisti e come operatori turistici. Ci siamo ritrovati anche come amici fra noi ed appassionati del “mondo neve”, una stagione alle spalle da poco conclusa in modo positivo ed ancora tanta voglia di sci e di conoscere. C Quanto al metodo di approccio al sistema turismo cui accennavo prima, è risultata molto interessante la presentazione della Scuola di Sci Svizzera; merito sopratutto di Mauro Terribilini responsabile e coordinatore dei corsi di formazione svizzera oltre che “progettista“ ideatore e mente di tutta l’organizzazione delle scuole sci e del mercato, ovvero business, legato ad esse. LA SWISS SNOW SPORTS Rappresenta l’intera associazione per lo sci – cioè tutte le realtà ed istituzioni che si occupano di sci in Svizzera sia del settore agonistico (Swiss ski) che del Sono personalmente soddisfatto di aver creduto nella scommessa del viaggio aggiornamento all’estero: non ho rischiato credendo che i maestri meritassero fiducia per disponibilità ed interesse al nuovo e questo fa ben sperare che l’atteggiamento di apertura possa nel tempo diffondersi quantitativamente e qualitativamente, affrontando nuovi temi e nuovi progetti con positività. Ancora una volta abbiamo voluto conoscere una stazione Top con l’atteggiamento di chi non si piange addosso perchè “ tanto non ci arriveremo mai “, ma con la giusta voglia di conoscere per trasferire ed adeguare la nuova esperienza per le nostre “dimensioni”. Mi sento di dire ancora una volta che poco di nuovo c’è a livello di scoperta, nessuno ha presentato prodotti od iniziative da marziani: resta però la sensazione, direi la certezza, che si tratti di metodo diverso, di progettualità completa senza approssimazioni con staff di lavoro a tempo pieno e grande sensibilità all’osservazione del mercato del turismo. In una cosa comunque li abbiamo anticipati ed abbiamo creato stupore: la nostra presenza lì come gruppo venuto per conoscere ha destato compiacimento e disponibilità totale, come analogamente era accaduto sopratutto a St. Anton lo scorso anno. professioneMAESTRO DI SCI settore sociale (Gioventù e Sport), economico e formativo – unito all’associazione delle scuole sci . E’ composto da 15000 soci individuali (i maestri ) e 157 soci collettivi . Per fare un paragone , la S.S.S rappresenta l’unione teorica che si avrebbe in Italia fra FISI Collegio AMSI ed altre eventuali ass. di settore , che nominano un responsabile unico incaricato di gestire , con uno staff di tecnici, tutto il settore degli sport invernali.(!!!) Con Mauro abbiamo approfondito il tema che più ci interessava, quello della formazione . Tutte le discipline tecniche sono caratteriz- zate da una medesima struttura di formazione ed i corsi si sviluppano in 126 giorni di attività tecnico - didattico - teorica . Al centro del progetto formativo c’è la Scuola di sci; dopo un corso di base di 30 giorni gli allievi maestri possono già accedere al mercato del lavoro sotto la responsabilità del direttore di scuola che garantisce sulla qualità del servizio prestato dai maestri, utilizzandoli solo per attività di insegnamento corrispondente al grado di preparazione parziale raggiunta dal candidato maestro . Esiste comunque il controllo costante del Supervisore (Mauro ed il suo staff) che controlla e verifica periodicamente il rispetto dell’attività e dei requisiti: una sorta di controllo di qualità che può fare vittime fra gli allievi ed anche fra i direttori inadempienti. La formazione prosegue con il superamento di tre livelli successivi, fino al raggiungimento del brevetto riconosciuto dall’Ufficio Federale della Formazione e della Tecnica . Concetto fondamentale per la formazione svizzera è che il maestro deve poter già lavorare – in base ai requisiti raggiunti per livello – perchè l’esperienza diretta sul campo vada di pari passo con l’iter formativo così che i 126 giorni di preparazione si integrino con vera attività pratica. Inoltre, l’altro obbiettivo fondamentale è garantire alle scuole sempre nuova linfa con maestri giovani e motivati, da utilizzare nel settore dell’insegnamento ai principianti, facendo crescere da subito i futuri maestri nell’ambiente scuola: apprendimento controllato, graduale e senza particolari finalità speculative dal punto di vista della retribuzione. Attualmente vi sono circa 5200 maestri di massimo grado, 6500 dei due livelli inferiori e 3300 tra I° livello e livello base. Abbiamo avuto modo di incontrare maestri italiani che lavorano a St.Moritz – molti lombardi ma anche tre veneti , scornati alle nostre selezioni - che da anni lavorano e stanno conseguendo i vari livelli di formazione svizzera – estremamente entusiasti dell’attività, del rapporto con le scuole e con il centro di formazione e felici di aver potuto raggiungere il loro sogno di professionisti della neve. Esiste una notevole analogia fra il ciclo formativo ed i test utilizzati nelle scuole per lo sviluppo dell’apprendimento da parte degli allievi turisti; simile alla nostra progressione, presenta i livelli “beginner”, “advanced” ed “ expert “ con possibilità di integrazione fra le capacità acquisite nelle varie discipline ed il rilascio di patentini, tipo carta di credito, molto diversificati e piacevoli . Il tutto è accompagnato da un libretto che presenta norme di comportamento, livelli di apprendimento e spazi per la certificazione delle capacità raggiunte. L’utilizzo è molto serio e rispettato sia dai direttori che garantiscono la veridicità dello step raggiunto, sia dai clienti che lo ritengono una vera e propria patente ...a punti da raggiungere! La S.S.S. inoltre pubblica periodicamente una rivista ove sono trattati tutti gli argomenti frutto di studio da parte delle varie commissioni tecniche svizzere, puntando in particolar modo su concetti legati alla sicurezza, sia in fase di apprendimento che di insegnamento, su temi di biomeccanica, psicologia dell’insegnamento, organizzazione turistica, piste da sci ecc. In fatto di business si sono organizzati creando un mercato di prodotti destinati alle scuole di sci – attrezzature per campi gioco, medaglie, carte di credito formativo, manuali tecnici, libri per bambini. Tutto finalizzato a concentrare l’offerta di prodotti destinati alle scuole per creare un’immagine unitaria su tutto il territorio. La fanno da padroni i gadget mirati per i più piccoli, fra cui spicca l’ormai famosissimo SNOWLY, presente in tutte le stazioni come pupazzo animato, riferimento di ogni campo scuola e che sbuca maliziosamente dalle tasche dei maestri per far gola ai bambini che, ovviamente, se lo fanno comprare . Un bell’esempio di monopolio, comunque accettato da tutte le scuole che si sentono coinvolte nel progetto della Swiss Snow Sport. Il coinvolgimento è tale che tutti i maestri e le scuole si ritrovano obbligatoriamente una volta all’anno –a fine stagione- per una grande convention di cinque giorni fatta di incontri, riunioni, gare, presentazione e mercato dei prodotti; e nessuno può e vuole mancare! Quando si dice La Svizzera!! C’è molto da scoprire in tutto questo? In fondo, un pò di tutto ciò fa parte anche della nostra esperienza ed organizzazione. Ma ... consentitemi di dire che, alla INFORMAZIONI GENERALI PER I MAESTRI Si informano i signori maestri che la segreteria nel periodo estivo (giugno/luglio/settembre) rispetterà il seguente orario di apertura: lunedì - giovedì-venerdì dalle 9.00 alle 12.00 Nel mese di agosto l’ufficio rimarrà chiuso. Per qualunque comunicazione si invita , comunque , ad utilizzare la posta elettronica – [email protected] (che verrà controllata periodicamente). Il nostro sito, www.maestrisci.com sarà aggiornato con eventuali news. Buone vacanze a TUTTI!! luce di questa ennesima visita, quel “di tutto un pò“ mi va stretto. Pensiamoci tutti, insieme, anche con l’aiuto del Collegio Nazionale, della FISI, dell’AMSI ... Mauro Terribilini, responsabile e coordinatore dei corsi di formazione in Svizzera, e figura di rilievo di tutta la Swissnowsport La realtà turistica di St. Moritz ESTATE Numero degli impianti Ristoranti in montagna e alberghi 9 società di impianti di risalita 6 funivie, 1 cabinovia, 3 cremagliere, 3 seggiovie 31 ristoranti e 2 alberghi INVERNO Numero di impianti 15 società di impianti di risalita 56 impianti a fune, comprese le funivie, le cremagliere, le seggiovie e gli skilift 35 battipista 260 impianti per la produzione di neve 65.000 persone all'ora 37 ristoranti, 3 alberghi 350 km di piste 70 km innevati artificialmente 88 discese di livello: 20% facile;70% medio; 10% difficile Portata degli impianti Ristoranti e alberghi in montagna Piste INFORMAZIONI GENERALI Altitudine a Valle Altitudine nella zona degli sport invernali Differenza di altitudine massima Discesa più lunga Piste in notturna Discese con luna piena Freeride 1 halfpipe Fun Parks Snow Park Skisafari Snowkart Scuole di sport invernali VARIE Fatturato 1750-1850 m.s.l.m. 1750-3303 m.s.l.m. 1503 m Piz Corvatsch/Sulej 10 km traversata del ghiacciaio Diavolezza/Morteratsch 4,2 km Corvatsch 5 km di piste 1,5 km di pista marcata, al Furtschellas lunghezza 120 m, altezza 3,8 m, larghezza 16 m, piattaforma larga 8m, al Corviglia 2 1 Sils/Furtschellas-Celerina/Marguns-Diavolezza Muottas Muragl 11 CHF 33 milioni nel settore biglietteria CHF 72 milioni in totale , compresa la ristorazione di pro- prietà degli impianti Investimenti Presenze Posti letto alberghieri Posti letto in appartamenti Dal 1995 sono stati investiti CHF 300 milioni negli impianti e la gastronomia, e CHF 80 milioni in impianti per l'innevamento artificiale inverno 1,8 milioni di ospiti giornalieri, estate 400.000 ospiti giornalieri 5.400 in 40 alberghi di varie categorie 7.500 (3.500 affittati) professioneMAESTRO DI SCI Collegio Regionale del Veneto Corsi di aggiornamento III Collegio Regionale del Veneto IV St. Moritz 2006 Aggiornamento all’estero atto terzo l Colorado è salIviato), tato (o meglio rinla burocrazia ha smorzato l’entusiasmo e allora bisogna pensare ad una soluzione alternativa in poco pochissimo tempo. Dopo l’esperienza Valentina Tomasello in Austria e Francia degli scorsi anni, ci manca la Svizzera per completare l’arco alpino. Svizzera = St. Moritz. I tempi per organizzare il tutto sono strettissimi, ma dalla nostra abbiamo un “aggancio” forte : il responsabile e coordinatore dei corsi di formazione in Svizzera, nonché figura di rilievo di tutta la Swissnowsport: Mauro Terribilini. I nostri maestri rispondono all’appello senza farsi pregare. Siamo in 50! Direi un bel numero…certo, ci sono i ripetenti e cioè un nutrito ed instancabile gruppo di maestri che non ha disertato né la Francia, né l’Austria. I maestri più aggiornati del Veneto!! Ci troviamo, domenica 2 aprile , nella bella hall dell’Hotel Laudinella. L’accoglienza di Mauro (Terribilini, ma d’ora in poi sarà meglio chiamarlo solo Mauro). fa sgretolare in 5 minuti una serie ben consolidata di luoghi comuni sugli Svizzeri. Le giornate e gli incontri si organizzano alla “carta” in base alle condizioni meteo e alla disponibilità dei relatori e auditori. Il suo motto è diventato subito nostro: flessibilità organizzata. Il giorno dopo si parte presto, alle 8 tutti pronti, direzione Corviglia. Di Mauro e degli altri istruttori svizzeri nessuna traccia. Li troveremo in pista a fare video tra di loro… come ogni giorno. Ogni giorno, ci spiegherà Mauro, dedichiamo mezz’ora, 40 min. al nostro aggiornamento tutti insieme: discesa, snowboard e telemark. I nostri gruppi per l’aggiornamento tecnico sono composti : Maurizio Sommariva e Fabio Larese svolgono il loro lavoro e noi – senza guida – andiamo alla scoperta delle belle piste del Corviglia che nel 2003 hanno ospitato il Campionato Mondiale e che ogni anno è sede delle gare di CDM femminile. Alle 13.00 meeting-point presso la sede (sulla neve) della Scuola di St. Moritz, a Salastrains. Un vero e proprio ristorante, con un’ala interamente riservata ai maestri e ai loro allievi, per lo più bambini, dato che dal rifugio si accede direttamente al Kinderheim, dove snowli la fa da padrone. Il campo scuola è come ce lo aspet- tavamo: grande, bello, colorato e funzionale. Dopo il pranzo “valtellinese” a base di pizzoccheri, Franco Moro, direttore della scuola, ci illustra l’organizzazione e l’organigramma della scuola…. a dir poco originale se pur in qualche punto difficilmente applicabile! A seguire un interessante incontro con il responsabile impianti di tutta la valle dell’Engadina. In ambedue le occasioni i “nostri” hanno animato l’incontro con interventi e domande di ogni tipo. Il giorno dopo, svegliati da un bellissimo sole, la carovana si sposta sulle piste del Corvatsch. Le 2 funivie ci portano a 3303 m. In cima uno spettacolo unico dove il Bernina la fa da padrone con il suo splendido ghiacciaio (e i suoi 4049m). Il gruppo sembra colpito da un virus contagioso, c’è vera euforia. Sole e neve polverosa, ogni sciatore – che possa definirsi tale – sa che è un connubio che contagia allegria anche ai più “rigidi”. La giornata scivola via (è il caso di dirlo) a gran velocità. I più audaci hanno ancora gli scarponi ai piedi alle 18.00! Meeting con Mauro, che avendo previsto la bella giornata, ha rinviato l’incontro con l’ufficio del turismo e con lo stesso per l’indomani: “Domani sarà brutto, allora ci possiamo vedere alle 15.00” … ovviamente l’indomani il cielo è grigio, nevica e c’è nebbia (difficilmente le previsioni svizzere sbagliano). Comunque Fabio e Maurizio, alle 8.00, sono già pronti con i rispettivi gruppi per la terza giornata di aggiornamento. Il ritrovo è per le 15.00 in albergo. Un giovane responsabile marketing dell’ufficio Turismo ci illustra, in un perfetto italiano, la composizione dei turisti , che da tutto il mondo arrivano a St. Moritz, in inverno e in estate; la storia del famoso marchio – simbolo di St. Moritz: il sole – che ha festeggiato i 75 anni di vita – e dello slogan ad esso legato : St. Moritz 322 giorni di sole all’anno. Dopo un coffè-break è il turno di Mauro. Con professionalità e passione ci spiega come l’organizzazione svizzera sia stata, negli ultimi anni, protagonista di un vero e proprio stravolgimento. La formazione dei nuovi maestri – piuttosto articolata – viene strutturata come una vera e propria università. Obiettivo finale è raggiungere il titolo riconosciuto dall’U.F.F.T.: Ufficio Federale della Formazione Professionale e della Tecnologia ( altrimenti denominato BBT o OFFT). La formazione, tuttavia, prevede dei livelli intermedi, che permettono d’insegnare e di fare, quindi, esperienza dopo già 30 giorni di corso. E’ nell’ambito della presentazione della Swissnowsport che facciamo la conoscenza di SNOWLI. Si tratta di una piccola mascotte (una specie di coniglio) presentata all’ultimo Interski di Crans Montana del 2003. Il piccolo personaggio adottato da tutte professioneMAESTRO DI SCI le scuole svizzere e figura identificativa dei nuovi Kids Village è il simbolo ed emblema della didattica applicata ai più piccoli. In effetti non si è trattato di “scoprire l’acqua calda” ma semplicemente di adottare un’idea comune che identifichi tutta la scuola svizzera. Le riflessioni che ne derivano sono immediate: un’organizzazione – quella svizzera – unita ed unitaria, la rigidità lascia spazio al gioco identificato con questo piccolo personaggio venuto dallo spazio. La platea risulta interessata e si appassiona all’incontro motivando ancora una volta la scelta dei progetti di aggiornamenti all’estero. Apprendere cosa succede appena al di là del nostro “conosciuto”, credo possa essere un gradino importante nella crescita di qualunque professionista . Senza rinnegare la nostra organizzazione e struttura forse si può azzardare a pensare che esiste un altro modo – condivisibile o meno – di approcciarsi al mercato turistico e all’inserimento nello stesso dei professionisti della montagna. Per i fortunati che hanno rimandato la partenza al pomeriggio di giovedì 6/04, St. Moritz ha regalato una giornata degna del suo slogan TOP OF THE WORLD. La nevicata di mercoledì ha letteralmente avvolto le cime di 30 cm. di vera powder. E finalmente quella vecchia ma conosciuta sensazione di libertà, morbidezza ed euforia si è fatta risentire. Una sciata che vale una stagione . Un vero paradiso riscaldato dal sole. Grazie St. Moritz. Grazie a Roberto Pierobon, promotore ed organizzatore di queste esperienze, che ogni volta dimostra di sapersi mettere in gioco, proponendo occasioni di scambi culturali e di crescita professionale per l’intera categoria. Grazie a Mauro Terribilini, il cui aiuto è risultato essere insostituibile e la sua gentilezza indimenticabile. Grazie a Maurizio Sommariva e Fabio Larese, alfieri della tecnica italiana anche all’estero. Grazie – ovviamente - a tutti i maestri che, numerosi, hanno partecipato a questa nuova esperienza e che rendono possibile il ripetersi di tali proposte. Per tutti l’appuntamento è per il COLORADO 2007! I Piedi dei Maestri Da un nostro Maestro di sci è pervenuto uno scritto autografo, sincero e genuino, che narra del suo 50° inverno di vita professionale. Una storia, che ci riporta alla nostra quotidiana esperienza di vita lavorativa, vissuta sul nostro campo di battaglia, con i piedi sulla neve. E’ con piacere che abbiamo letto, compartecipato e convissuto la storia di questo cinquantesimo inverno professionale e nel proporvelo, come contributo estemporaneo dei compiti istituzionali di questi spazi, auguriamo sinceramente all’autore almeno altrettante stagioni invernali, e almeno metà di queste sugli spigoli attivi. Mario Paganin Fine dell’inverno 2006 anche il mio cinquantesimo inverno è passato via. La stagioE ne non mi è stata proprio pesante, anzi, è volata. Presi dal ritmo frenetico dell’organizzazione della Scuola, e di tutto il resto, le settimane, una appresso all’altra, si sono succedute in una sequenza molto rapida, che spesso non c’ha lasciato il tempo di gustare e distinguere bene il loro passare, veniva sabato con veloce successione e i cambi settimanali non cambiavano niente, salutavi una partenza e immediatamente, senza sosta, salutavi un arrivo; e via ad accogliere la gente, tanta gente. Sono contento, è stato proprio un bel inverno. E’ nevicato presto e la neve non è mai stata un problema: bella, tanta, bianca; si bianca, in tutto l’inverno 2005-2006 non è mai arrivata l’odiata sabbia rossa del deserto a sporcarla, la neve, quest’anno, è venuta sempre da dove doveva venire. Ho fatto tutte le curve che potevo, meglio che potevo, da oramai sciatore evoluto in tutti i sensi. Ho provato sensazioni nuove e vecchie come la mia sciata, esperienze sempre diverse ad ogni curva e trovato a ogni curva stimoli sempre nuovi, sempre alla ricerca del miglioramento, sicuro che tutto è perfettibile, compresa la mia azione dinamica in curva, appagato, a volte, dalla sensazione personale, viva e intima, di aver infilato la lamina nella traiettoria migliore, migliore dell’altra volta. Ogni giorno per mesi e mesi. Certo le imboccate degli Istruttori all’aggiornamento di dicembre sono servite, anche le nuove idee didattiche che come ogni anno, in corso d’opera, vengono a me o a qualche altro collega comunicativo (non ce ne sono tanti) e che aiutano, in maniera originale e divertente, a spiegare gli esercizi agli allievi: “Apri, apri, apri le gambe! Ma perché non apri? Spingi sui talloni.” “Maestro, non ce la faccio più di così, non ci riesco ad aprire di più, mi fanno male le gambe, non ce la faccio proprio ad aprire più di così!” “Come non ce la fai: guarda che hai aperto i piedi e non le ginocchia, così, con le gambe a X pianti gli spigoli sulla neve e non freni, devi aprire le gambe, dai apri; apri le gambe usando i glutei!!!” “I Glutei? Come i glutei?” “Si apri le gambe facendo arrivare la spinta dei talloni verso l’esterno a partire dai glutei. Dai che ce la fai, pensa ai glutei, usa i glutei e spingi!” “… ma che facile Maestro, adesso ho capito, ma funzionano, frenano, frenano dolcemente!” Oppure l’altro: “L’avanzamento, l’avanzamento, caro Maestro sono sempre seduto indietro e non ci riesco. Ho 78 anni e nessuno mi ha mai parlato dell’avanzamento, ogni anno ne avete una nuova, voi Maestri!” “Caro Santino, dai: alto, avanti e poi dentro. E’ l’avanzamento del bacino che porta alla centralità dinamica, se vuoi guidare gli sci, devi esserci sopra, devi “fare” un movimento graduale, continuo, devi sentirlo. Vedi Santino, un movimento che parte dal quadricipite, dal ginocchio, così: devi aprire l’angolo posteriore del ginocchio e portare avanti il bacino, così, insomma, alzandoti su, fai un movimento... pelvico...” “Un movimento pelvico?” “Si, dai prova.” “Maestro, Maestro! Ma cosa vuole che provi, Le ho detto che ho settantott’anni,... non me li ricordo più i movimenti pelvici!” Che belle le persone! E’ stato un buon inverno, forse il migliore, fin’ora. A scuola mi sono confrontato con decine e decine di problemi e assieme ai miei colleghi li abbiamo risolti tutti, uno ad uno, con passione e determinazione. Siamo convinti che, sia chi ha imparato e chi no, alla fine tutti ci siamo divertiti e appassionati allo sci e anche se qualcuno ha imparato meno degli altri, l’importante è che il suo Maestro gli abbia dato un po’ di comprensione; quello che chiedeva! Da cinque giorni non metto gli scarponi che ho messo per 111 giorni di fila. Che stagione, proprio bella, che neve! E che freddo! Come ogni anno, già dall’inizio, ho sofferto la solita borsite sul tallone destro e ai primi di febbraio con il grande freddo, mi sono venuti i geloni a entrambi i mignoli, l’unghia dell’alluce sinistro poi è diventata nera, ma non faceva male, peccato che ci metta sei mesi per tornare normale e al mare in sandali non sarà bella da vedere. Una mattina di fine febbraio a scuola, nel metterci gli scarponi abbiamo fatto a gara a chi aveva i piedi messi peggio; un teatro! Mi è venuta voglia di suggerire all’AMSI di indire il “Campionato Nazionale Maestri del piede distrutto”, ne ho viste di tutti i colori, il biancore dei piedi e delle caviglie strideva in contrasto con le nere facce dei colleghi ridenti, quasi tutte le magagne fieramente esposte erano sulla tonalità violacea tendente al verde. Gnocche, bozzi, bugne, bernoccoli, gonfiori… che eroi i Maestri di sci, con quei piedi da extra terrestri (veramente c’era un piede che sembrava quello di ET) mettersi comunque gli scarponi e sciare tutto il giorno! Che male! Eppure ho già nostalgia. Non vedo l’ora che venga dicembre! professioneMAESTRO DI SCI Collegio Regionale del Veneto Corsi di aggiornamento Un Maestro di sci del Veneto V