Nel piatto... tanti piccoli “niente”

Transcript

Nel piatto... tanti piccoli “niente”
Editoriale
Notizie in pillole
Nel piatto...
tanti piccoli “niente”
PERIODICO DI INFORMAZIONE RISERVATO AI CLIENTI NATURASÌ | PRIMAVERA 2009 | NUMERO 23
Il controllo della filiera
Stampata su carta ecologica
100% riciclata “E-2000”.
L’eccellenza
in negozio
No agli Ogm
Nuova finanza
Primavera pronta all’uso
Speciale
Ad ognuno
il proprio latte
Salute
Neo mamma
Claudio Bisio
I granai del Niger
Una riflessione
ispirata da una
puntata di “Report”
dal titolo “Il piatto
è servito”.
Carissimi lettori,
malgrado in un periodo come
questo possano essere indubbiamente tanti e di vario
genere gli argomenti su cui
parlare e riflettere insieme,
lo spunto questa volta me
l’ha dato un programma che
seguo sempre con molto
interesse: “Report”, la trasmissione di Rai Tre condotta
dalla brava giornalista Milena
Gabanelli.
Durante la puntata dello
scorso Novembre dal titolo
quanto mai eloquente “Il
piatto è servito” infatti, si
portava alla luce con grande
obiettività e notevole coraggio quanto la nostra salute
venga ormai quotidianamente
messa a repentaglio da alimenti ottenuti con metodi
di produzione e coltivazione
intensivi, alimenti dal valore nutrizionale sempre più
scarso ma in compenso sempre più “ricchi” di sostanze
nocive come i pesticidi, i
fertilizzanti che, anche se in
dosi piccolissime, si accumulano nel nostro organismo.
La trasmissione proseguiva
sottolineando inoltre i costi
in termini di sanità, di danni
sociali e ambientali provocati
da un sistema economico che
punta tutto su questa assurda
corsa alla sovrapproduzione.
Tale puntata mi ha fatto ricordare quanto ho avuto modo
di scrivere qualche tempo
fa proprio su queste pagine
(InformarSì n. 12, Estate
’06, ndr). In estrema sintesi,
l’aneddoto racconta come il
continuo sovraccaricare l’asino di tanti piccoli oggetti che
sembra che pesino “niente”
finisca per ucciderlo, schiacciato appunto, dal peso di
quei tanti piccoli “niente”.
Così anche la nostra salute,
il nostro organismo corre
questo rischio, minacciato da
tutti gli “zero virgola” assunti
quotidianamente attraverso il
cibo. Ebbene, la trasmissione
ha ricordato e confermato
che la scelta di produrre in
maniera innaturale è una
scelta improvvida e pericolosa.
Ma ha anche reso evidente
come NaturaSì si stia muovendo nella giusta direzione:
che la coerenza, l’attenzione
a valori e principi ben precisi,
uniti al rifiuto di compromessi sulla qualità dei prodotti biologici, devono essere
sempre – e lo saranno – la
nostra guida.
Sono proprio l’attaccamento
ai valori del biologico ed il
rifiuto tout court di miopi
logiche di produzione intensive che costituiscono un
chiaro punto di riferimento
per chiunque abbia a cuore
la propria salute e non voglia
fare la fine dell’asino…
Per questo, non mi stancherò
mai di ripetere che il biologico non è solo uno stile di
vita più sano e naturale, ma è
soprattutto una nuova visione
della vita. Infatti, comprare bio non vuol dire solo
acquistare prodotti “diversi”,
ma soprattutto, andare alla
scoperta di un nuovo modo
di concepire i consumi, un
modo basato su valori fondamentali, sulla tutela della
Natura, sul rispetto dell’uomo
e sull’equilibrio.
Perché è solo così che possiamo veramente cambiare le
cose.
Prima di augurarvi una buona
lettura colgo l’occasione per
dichiarare la nostra più grande riconoscenza e ringraziare
di vero cuore i moltissimi
consumatori che con le loro
segnalazioni ed i loro consigli
ci aiutano a servirvi meglio.
Da NaturaSì
Cresce il gusto
di vederci chiaro!
Da gennaio sono disponibili negli
scaffali di tutti i bio-supermercati della
catena NaturaSì le lenti di ingrandimento per leggere le etichette, incoraggiando la lettura delle informazioni
riportate sulle confezioni.
Un segnale forte per dar massima
evidenza alla qualità del biologico ma
anche un aiuto in più per gli anziani e
per chi ha qualche difficoltà visiva.
“Cresce il gusto di vederci chiaro”:
con questo slogan, NaturaSì sta
promuovendo in tutti i 66 punti vendita
distribuiti nelle principali città, un’iniziativa originale, a favore della spesa
consapevole.
Negli scaffali, segnalate da apposite
bandierine e attaccate ad una catenella, sono state collocate numerose
lenti di ingrandimento, da utilizzare per
leggere con più facilità le etichette dei
prodotti.
Il cliente che “vuol vederci chiaro”
può afferrare la lente, avvicinarla alla
confezione e informarsi così sulla composizione del prodotto, sul peso e sulle
certificazioni.
Molti sono infatti i contenuti di una etichetta, ma le dimensioni spesso molto
piccole del carattere ne scoraggiano la
lettura.
Buona lettura
e Buona Pasqua!
Felice Lasalvia
Di Clemente
Presidente
Ecor-NaturaSì
3