Istituto Professionale di Stato PER I SERVIZI COMMERCIALI
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Istituto Professionale di Stato PER I SERVIZI COMMERCIALI
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Professionale di Stato PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI "L. MILANI" C F. 83007880152 – www.ipcmeda.gov.it - [email protected] -pec [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) Linee guida e prospettive progettuali “Devo tutto quello che so ai giovani … cui ho fatto scuola. Quello che loro credevano di stare imparando da me, sono io che l’ho imparato da loro. Io ho insegnato loro soltanto ad esprimersi, mentre loro mi hanno insegnato a vivere.” Don Lorenzo Milani Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 1 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 INDICE Presentazione pag. 4 Identità culturale dell’Istituto pag. 4 Informazioni generali Dati della scuola Orario scolastico Orari uffici del Dirigente scolastico e della segreteria Rapporti con le famiglie Organizzazione educativa-didattica 1. 2. 3. 4. 5. Obiettivi educativi e formativi Struttura organizzativa Organi collegiali Responsabili della gestione e collaboratori Offerta formativa: ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE (percorso triennale) QUALIFICA di OPERATORE ai SERVIZI di PROMOZIONE e ACCOGLIENZA-servizi turisticiISTRUZIONE PROFESSIONALE (percorso quinquennale) nuovo ordinamento (classi I-II-III-IV) DIPLOMA SERVIZI COMMERCIALI DIPLOMA SERVIZI SOCIO-SANITARI previgente ordinamento (classi V) AZIENDALE: Tecnico della gestione aziendale TURISTICO: Tecnico dei servizi turistici SOCIALE: Tecnico dei servizi sociali 6. Alternanza Scuola-Lavoro 7. Attività e competenze del docente 8. Formazione del personale dell’Istituto 9. Valutazione degli apprendimenti 9.1.Valutazione del comportamento 9.2.Crediti scolastici 9.3.Attività di recupero 9.4.Certificazione delle competenze pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. pag. pag. pag. pag. 8 8 10 11 13 pag. 16 pag. 17 pag. 20 pag. 20 pag. 23 pag. 24 pag. 26 pag. 27 Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 2 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 Attività progettuali per l’ampliamento dell’offerta formativa 1. P.O.F. 2. Area dell’ INCLUSIONE : 2.1 Accoglienza classi prime 2.2.Inclusione alunni disabili 2.3.Inclusione alunni D.S.A. 2.4.Inclusione studenti con B.E.S. 2.5.Progetto Tartaruga 2.6.Meridiani e Paralleli: inclusione alunni stranieri pag. 30 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 30 31 31 32 32 32 3. Alternanza Scuola-Lavoro 4. Approfondimento lingue straniere 5. Memoria e legalità 6. Star bene a scuola 7. Orientamento 8. FIxO 9. Autovalutazione di Istituto 10. Valutazione degli apprendimenti 11. Tendi la mano 12. Gestione sito Web 13. Anche tu puoi salvare una vita 14. Attività sportive 15. Istruzione Domiciliare 16. Premio di poesia “ Aurora Zoia” 17. Attività extra-curricolari pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 33 33 34 35 35 36 36 37 37 38 38 38 39 39 Commissioni Commissione formazione classi Commissione orario Commissione elettorale pag. 40 pag. 40 pag. 40 Autovalutazione di Istituto pag.41 Prevenzione e Sicurezza pag.42 Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 3 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 PRESENTAZIONE Il POF è il frutto di un’attività di progettazione che ha una MISSION precisa: il successo formativo di ogni studentessa e studente. La sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli studenti, dei genitori, del personale amministrativo, del personale tecnico, del personale ausiliario, dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno in cui la scuola vive e opera. Il POF è condiviso e fatto proprio da tutte le componenti della realtà scolastica. IDENTITA’ CULTURALE DELL’ISTITUTO Il modello educativo che l’ I.P.S. “L. Milani” individua quali punti di forza del suo sviluppo sono la centralità dell’alunno come soggetto da un lato, lo stretto rapporto con le realtà esterne, produttive e sociali dall’altro. Il contesto socio-economico in cui esso si trova ad operare è quello della Brianza, territorio costellato di medie e piccole imprese e di variegate strutture di servizi, cui occorre far fronte con un’offerta formativa di tipo flessibile per corrispondere alle esigenze di un mercato complesso e in continua evoluzione. Si sono così operate le seguenti scelte di fondo che definiscono l’identità culturale dell’Istituto e mirano a garantire pari opportunità a tutti gli studenti, tra i quali gli alunni in situazione di handicap, di svantaggio economico e di nazionalità non italiana: l’ acquisizione di abilità operative spendibili nel mondo del lavoro; il raggiungimento di competenze ed abilità propedeutiche a corsi postdiploma, prosecuzione di studi universitari e lavori qualificati; la formazione professionale attraverso unità formative interdisciplinari, stage aziendali; l’inclusione scolastica, sociale e professionale. L’I.P.S. “L.Milani” al fine di potenziare l’efficacia e l’efficienza del servizio, mette in atto un processo di autovalutazione delle proprie prestazioni secondo il modello CAF (Common Assessment Framework) finalizzato al miglioramento continuo e al successo dell’offerta formativa per accrescere la soddisfazione degli utenti. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 4 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 INFORMAZIONI GENERALI Dati della scuola Ragione Sociale I.P.S.S.C.T.S. "L. MILANI" Forma giuridica Ente pubblico Finalità del Servizio Progettazione ed erogazione di servizi formativi e di orientamento ISTRUZIONE PROFESSIONALE percorso quinquennale: nuovo ordinamento (classi I-II-III-IV): Diploma di Istruzione Professionale nei Servizi Commerciali ambito commerciale; ambito turistico; opzione promozione commerciale e pubblicitaria. Tipologia dei servizi (sede centrale Meda – sede coordinata Seveso) Diploma di Istruzione Professionale nei Servizi Socio-Sanitari (sede centrale Meda) previgente ordinamento (classi V) Diploma di Tecnico della Gestione Aziendale (sede centrale Meda – sede coordinata Seveso) Diploma di Tecnico dei Servizi Turistici (sede centrale Meda – sede coordinata Seveso) Diploma di Tecnico dei Servizi Sociali (sede centrale Meda) ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE percorso triennale: Qualifica operatore ai servizi di promozione ed accoglienza servizi turistici (sede centrale Meda) Sede Centrale Via Como, 11-20821 Meda (MB) Telefono 0362-70718/74508 Telefax 0362-340929 E-mail [email protected] Sito Internet www.ipcmeda.gov.it Posta Elettronica Certificata [email protected] Codice fiscale 83007880152 Succursale Via G. Cantore, 4 – 20821 Meda (MB) - Tel.0362-340882 Sede coordinata Via A. De Gasperi, 5 – 20822 Seveso (MB) - Tel. 0362-507051 Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 5 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 Orario scolastico Le lezioni si svolgono con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 1^ORA 8.10 - 9.10 2^ ORA 9.10 - 10.05 3^ ORA 10.05 - 11.05 INTERVALLO DALLE 11.05 ALLE 11.20 4^ ORA 11.20 - 12.15 5^ ORA 12.15 - 13.10 6^ ORA 13.10 - 14.10 il sabato 1^ORA 8.10 - 9.10 2^ ORA 9.10 - 10.05 INTERVALLO DALLE 10.05 ALLE 10.20 3^ ORA 10.20 - 11.15 4^ ORA 11.15 - 12.10 Orari uffici del Dirigente scolastico e della segreteria Dirigente scolastico: tutti i giorni previo appuntamento. Direttore amministrativo: tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 13.00 Segreteria didattica: - dal lunedì al venerdì dalle ore 11.05 alle 13.15 e dalle 14.15 alle 14.45 - sabato dalle ore 10.00 alle ora 12.00 Segreteria amministrativa: - dal lunedì al venerdì dalle ore 11.05 alle 13.15 e dalle 14.15 alle 14.45 - sabato dalle ore 10.00 alle ora 12.00 Sala stampa: - dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 11.00 - sabato dalle 9.00 alle 10.30 Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 6 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE I rapporti e le comunicazioni dei docenti con le famiglie avvengono con le seguenti modalità: Ricevimento dei singoli docenti: un’ora alla settimana, durante l’orario scolastico da concordare previo appuntamento tramite il libretto personale dell’allievo; giorno della settimana e orario di ricevimento dei docenti verranno comunicati agli studenti e pubblicati sul sito della scuola. Consigli di classe aperti alla componente genitori: le famiglie saranno informate tramite circolare da controfirmare. Il libretto personale dello studente per le comunicazioni scuola-famiglia: assenze, ritardi, uscite anticipate, richieste di colloqui con i docenti, orario di ricevimento dei docenti. Il D.S., il Collaboratore sede di Meda o i responsabili di Sede vidimeranno la firma del genitore dopo aver verificato l’autenticità dal documento d’identità (o fotocopia) Le famiglie vengono informate tramite comunicazioni specifiche sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli. Dall’anno scolastico 2013/14 viene attivato il registro elettronico per permettere alle famiglie stesse di monitorare costantemente la frequenza e il profitto dei propri figli. NOTA BENE : Orario di ricevimento e Convocazione dei consigli di classe sono consultabili anche sul sito della scuola : www.ipcmeda.gov.it Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 7 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA 1. Obiettivi educativi e formativi d’Istituto Gli obiettivi educativi trasversali ad ogni disciplina tendono a : Tutelare e valorizzare l’identità personale sociale, culturale, etnica e religiosa di ogni allievo; Riaffermare i valori irrinunciabili della libertà, dell’uguaglianza e della legalità; Evidenziare le risorse umane di ogni allievo favorendo la crescita dell’autostima e dell’autoaffermazione, del riconoscimento e della espressione di singoli campi d’interesse, dell’attivazione di un individuale futuro esistenziale e professionale; Sviluppare la personalità degli allievi attraverso la formazione culturale e professionale; Far acquisire conoscenze e competenze necessarie all’esercizio dell’autonomia personale, della cittadinanza e della professione; Orientare gli studenti sul piano dello studio, delle relazioni umane, delle scelte scolastiche e professionali; Rispondere alle richieste formative del contesto socio-culturale ed economico e alle attese degli allievi e degli adulti; Garantire l’acquisizione di una preparazione professionale mirata che favorisca l’inserimento nel mondo del lavoro; Abilitare al proseguimento degli studi nell’istruzione post-secondaria e universitaria. Gli obiettivi educativi e formativi, fissati a livello nazionale e dalla programmazione annuale d’Istituto, sono strutturati con l’intento di garantire la crescita e il successo formativo degli allievi. 2. Struttura organizzativa dell’Istituto A pagina seguente è illustrato l’organigramma organizzativo funzionale all’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 8 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 DIRIGENTE SCOLASTICO Collaboratori del Dirigente Scolastico Responsabile Servizio di Protezione e Prevenzione CONSIGLIO di ISTITUTO Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Gruppo Lavoro Handicap 100 80 60 40 Responsabile Lavoratori per la Sicurezza Inclusione Studenti disabili Collaboratori Scolastici Nord REFERENTI FUNZIONI 0 1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim. STRUMENTALI Inclusione Studenti Stranieri Assistenti Tecnici Ovest 20 P.O.F Assistenti Amministrativi COLLEGIO dei Est DOCENTI Autovalutazione di Istituto Lingue Straniere Inclusione Studenti D.S.A./B.E.S. Alternanza Scuola-Lavoro Star bene a scuola Orientamento Orientamento COMMISSIONI P.O.F. Valutazione degli Apprendimenti Istruzione Domiciliare Inclusione Studenti Stranieri Tendi la Mano Tendi la Mano Anche tu puoi salvare una vita COORDINATORI di CLASSE Formazione Classi Orario Inclusione studenti disabili Star bene a scuola Alternanza Scuola-Lavoro Gestione sito web Orientamento Gestione sito web FIxO Elettorale Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 9 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 3. Organi collegiali Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo Istituto. Sono strumenti di partecipazione democratica nati con lo scopo di promuovere la partecipazione dell’utenza alla gestione della scuola, per caratterizzarla come una comunità che interagisce con la più vasta comunità civile. Sono composti da: Consiglio di Classe Collegio Docenti Consiglio d’Istituto 3.1 Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe è un’assemblea alla quale partecipano o solo i docenti oppure i docenti e i rappresentanti dei genitori e degli studenti . 3.2 Collegio Docenti Il Collegio Docenti è l’assemblea a cui partecipano i docenti dell’Istituto e il Dirigente scolastico, in cui si delibera in merito alle linee di programmazione , al progetto didattico e se ne verificano i risultati. 3.3 Consiglio d’Istituto Il Consiglio d’Istituto è composto dal Dirigente scolastico, da rappresentanti dei docenti, dei genitori, degli studenti, del personale ATA. E’ l’organismo che interviene in merito ai principali aspetti riguardanti l’organizzazione e la programmazione delle attività della scuola. Il Consiglio d’Istituto elegge una Giunta esecutiva composta da un docente, da un impiegato amministrativo, un ausiliario e da due genitori. Di diritto ne fanno parte il Dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 10 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 4. Responsabili della gestione e collaboratori 4.1 Dirigente scolastico: Prof.ssa Claudia Crippa OBIETTIVI Promuovere, gestire e organizzare tutte le attività dell’istituzione scolastica al fine di garantire il successo formativo di ogni studente. COMPITI Esercitare la rappresentanza legale dell'istituto Presiedere il Collegio dei docenti, il comitato per la valutazione , i consigli di classe e la giunta esecutiva Curare l'esecuzione delle deliberazioni prese dai predetti organi collegiali e dal consiglio di istituto Assegnare i docenti alle classi Attribuire le nomine formali Tenere i rapporti con gli enti locali 4.2 Collaboratore vicario sede centrale di Meda: Prof.ssa Paola Maria Perrino OBIETTIVI Collaborare con il Dirigente Scolastico nel promuovere, gestire e organizzare tutte le attività dell’Istituto COMPITI Gestire l’orario docenti attraverso le sostituzioni del personale assente in orario definitivo Curare la compilazioni delle circolari riguardanti la didattica Curare i rapporti con genitori, alunni, docenti, in assenza del D.s. Partecipare alle riunioni di presidenza In assenza del Dirigente Scolastico assolvere a tutte le mansioni indicate per i collaboratori di succursale e sede coordinata 4.3 Responsabile di Succursale: Prof.ssa Silvia Colombo OBIETTIVI Collaborare con il Dirigente Scolastico nell’organizzazione dell’Istituto, garantendo un funzionamento ordinato ed efficiente della succursale COMPITI Relazionare il Dirigente Scolastico o il D.s.g.a. sul funzionamento della succursale, in particolare se si verificano situazioni particolari Controllare la tempestività dell’arrivo delle circolari; Vagliare le richieste formulate da personale e studenti in ordine al funzionamento della sede ed eventualmente presentarle agli organi scolastici competenti (Dirigente, Collegio…); Organizzare l’uso degli spazi; Autorizzare le Assemblee di Classe Partecipare alle riunioni di presidenza Rilasciare libretti assenze e dei voti Autorizzare le uscite anticipate e giustificare i ritardi Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 11 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 4.4 Direttore di Sede Coordinata: Prof.ssa Maria Beatrice Murdaca OBIETTIVI Mantenere un rapporto costante con la sede centrale per quanto riguarda gli aspetti logistico-organizzativi Garantire un funzionamento ordinato ed efficiente della sede COMPITI Relazionare il Dirigente Scolastico o il il D.s.g.a. circa il funzionamento della sede, in particolare se si verificano situazioni particolari Controllare la tempestività dell’arrivo delle circolari; Vagliare le richieste formulate da personale e studenti in ordine al funzionamento della sede ed eventualmente presentarle agli organi scolastici competenti (Dirigente, Collegio…); Organizzare l’uso degli spazi; Autorizzare le Assemblee di Classe Partecipare alle riunioni di presidenza Rilasciare libretti assenze e dei voti Autorizzare le uscite anticipate e giustificare i ritardi 4.5 Direttore s.g.a. : Rag. Salvatore Lettieri OBIETTIVI Curare l'organizzazione e sovrintendere alla gestione del servizio scolastico COMPITI Predisporre il bilancio di previsione e il conto consuntivo; D'intesa con il D.S. coordinare le attività di acquisto deliberate; Curare la redazione dei contratti con soggetti esterni Controllare l'esatta e tempestiva liquidazione delle competenze e dei compensi accessori Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 12 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 5. Offerta formativa ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE - percorso triennale QUALIFICA di L’operatore, in tre anni, è in grado di: OPERATORE ai SERVIZI - ricercare e fornire informazioni sui servizi di PROMOZIONE e ACCOGLIENZA turistici e sulle attrattive del territorio; -servizi turistici- fornire servizi di ricevimento nel front-office delle imprese ricettive; - ricevere ed effettuare prenotazioni di servizi turistici; - fornire pacchetti di viaggio o servizi turistici singoli in grado di soddisfare le esigenze della clientela. ISTRUZIONE PROFESSIONALE - percorso quinquennale NUOVO ORDINAMENTO classi prime, seconde, terze, quarte A) DIPLOMA SERVIZI COMMERCIALI: L’indirizzo “Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di promozione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli grafici e pubblicitari. Le competenze sono declinate per consentire allo studente l’opportunità di operare con una visione organica e di sistema all’interno di un’azienda. Al termine del primo biennio gli studenti richiedono di poter approfondire la professionalità di base mediante lo sviluppo di competenze: nell’AMBITO COMMERCIALE; nell’AMBITO TURISTICO; con l’OPZIONE PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA. Ambito Commerciale All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze che orientano lo studente nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate per operare con una visione organica e di sistema all’interno dell’azienda, di sviluppare una professionalità di base ben strutturata e flessibile nell’area economico aziendale, con la possibilità di attivare approfondimenti in relazione alla tipologia del territorio ed alla richiesta delle aziende. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 13 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 Ambito Turistico All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze che orientano lo studente nel settore del turismo per la valorizzazione del territorio. Il sistema turistico assume un crescente rilievo anche nella dimensione locale per la realizzazione di un vero e proprio sistema territoriale e rispondere efficacemente alle esigenze sempre più complesse della clientela, elaborando progetti e soluzioni personalizzati. Opzione “Promozione Commerciale e Pubblicitaria” Nell’opzione “Promozione Commerciale e Pubblicitaria” vengono identificate, acquisite ed approfondite competenze nel settore della promozione commerciale e delle connesse attività di comunicazione pubblicitaria. Le competenze di ambito, in termini di conoscenze ed abilità, si caratterizzano anche per la progettazione di differenti tipologie di prodotti e servizi pubblicitari. B) DIPLOMA SERVIZI SOCIO-SANITARI: L’indirizzo “Socio-sanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze necessarie per organizzare ed attuare, in collaborazione con altre figure professionali, interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere biopsico-sociale. L’identità dell’indirizzo si caratterizza per una visione integrata dei servizi sociali e sanitari nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al benessere. Le innovazioni in atto richiedono che lo studente sviluppi competenze comunicative e relazionali nonché scientifiche e tecniche correlate alla psicologia generale ed applicata, alla legislazione socio-sanitaria, alla cultura medico-sanitaria. Nel secondo biennio, l’utilizzo di saperi, metodi e strumenti specifici dell’asse scientifico-tecnologico consente al diplomato di rilevare e interpretare i bisogni del territorio e promuovere, nel quotidiano, stili di vita rispettosi della salute e delle norme igienico-sanitarie. Le discipline afferenti all’asse storico-sociale consentono di riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di persone, anche per azioni specifiche di supporto. Un ampio spazio è riservato, soprattutto nel quinto anno, allo sviluppo di competenze organizzative e gestionali, grazie ad un ampio utilizzo di stage, tirocini, alternanza scuola lavoro, al fine di consentire agli studenti un efficace orientamento per inserirsi nei successivi contesti di lavoro e di studio ( ITS- Università). Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 14 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 ORDINAMENTO previgente - classi quinte I vari indirizzi in cui si articola la proposta formativa dell’Istituto sono i seguenti: A) AZIENDALE TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE (diploma quinquennale) dimostra una preparazione professionale duttile e polivalente; opera nell’amministrazione di un’azienda privata o pubblica, commerciale, industriale o di servizi; sa analizzare e gestire dati contabili anche con l’ausilio di supporti informatici; sa utilizzare la corrispondenza commerciale nelle lingue studiate; possiede i requisiti per l’accesso a qualsiasi facoltà o corso di laurea breve. PROFILO INDIRIZZO AZIENDALE Descrizione Esperto in paghe e contributi con competenze informatiche e in lingua inglese B) TURISTICO Utilizzo a livello generale dello strumento informatico. Acquisizione di abilità linguistiche che consentano allo studente di utilizzare la lingua straniera in situazioni comuni ed in contesti di tipo economico commerciale. Acquisizione di conoscenze in campo contabile e amministrativo delle problematiche legate a paghe e contributi del mercato del lavoro. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI (diploma quinquennale) dimostra una preparazione professionale duttile e polivalente; opera nell'ambito delle agenzie di viaggio, tour operator e strutture ricettive con competenze di tipo amministrativo contabile; sa utilizzare i supporti informatici; possiede i requisiti per l’accesso a qualsiasi facoltà o corso di laurea breve; ha competenze comunicative nelle lingue studiate. PROFILO INDIRIZZO TURISTICO Esperto di commercializzazione dei servizi turistici Descrizione Programmazione e vendita di viaggi, individuali e di gruppo, sia personalizzati che organizzati. Predisposizione di preventivi sui servizi offerti; Collaborazione con la funzione marketing nella predisposizione di budget. Conoscenza del settore, delle politiche di intervento e dell’ambiente in cui operare. Interazione con gli operatori che si occupano dei servizi congressuali e fieristici . Pianificazione degli aspetti logistici dell’evento . Utilizzo delle differenti tecniche di comunicazione in uso nei congressi e assunzione di un ruolo nelle diverse posizioni logistiche assegnate Conoscenza delle problematiche della sicurezza nelle strutture fieristiche e congressuali Conoscenza dei bisogni delle aziende e del loro mercato Capacità di interpretazione della terminologia specifica e manualistica di settore Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 15 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 C) SOCIALE TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI (diploma quinquennale) dimostra una preparazione professionale duttile e polivalente; opera nel settore dei servizi alla persona; organizza attività ricreative e di animazione; possiede i requisiti per l’accesso a qualsiasi facoltà o corso di laurea breve. PROFILO INDIRIZZO SOCIALE Descrizione Esperto in Acquisizione di competenze relazionali e conoscenze in ambito problematiche socio-sanitario ed assistenziale per poter interagire meglio con relazionali con utenti anziani e disabili. competenze in ambito socio-sanitario, assistenziale e psicologico (sociale) 6. Alternanza Scuola-Lavoro Il nostro Istituto attua l’Alternanza Scuola-Lavoro, cioè percorsi flessibili e personalizzati di integrazione tra Formazione e mondo del lavoro per garantire agli studenti una preparazione professionale aggiornata con le esigenze del Territorio. L’Alternanza Scuola-Lavoro è una didattica innovativa, uno stile di insegnamento e di apprendimento che ha la finalità di valorizzare, come momenti interdipendenti di formazione lo studio e la pratica lavorativa, rendendo così possibile un’integrazione efficace tra le acquisizioni maturate in entrambi contesti. Prevede azioni diversificate per i tre settori, volte a verificare l’efficacia della preparazione scolastica rispetto alle richieste dell’Impresa/Ente, a favorire l’orientamento dopo il diploma e ad agevolare l’inserimento nella realtà produttiva. Implica il raccordo della Scuola con il tessuto attivo e produttivo del Territorio e si svolge in collaborazione con Associazioni di Categoria, Enti Pubblici, Studi professionali (dottori commercialisti e consulenti del lavoro), piccole e medie Imprese, Agenzie di viaggi, Strutture alberghiere, Villaggi turistici, Asili nido, Cooperative sociali per disabili, Centri diurni per disabili, Residenze socio assistenziali, Centri diurni integrati, Comunità di accoglienza. L’Alternanza Scuola-Lavoro prevede percorsi tecnico-operativi per l’acquisizione graduale di specifiche conoscenze e competenze professionali, articolati in: unità formativa a cura del Consiglio di Classe visite aziendali stage incontri con professionisti del mondo del lavoro, diversificati a seconda degli indirizzi. L’Alternanza Scuola-Lavoro prevede una progettazione comune tra il tutor scolastico e il tutor aziendale che si occupano di condurre e seguire lo studente in tutte le fasi del percorso per conseguire gli obiettivi di formazione prefissati. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 16 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 7. Attività e competenze del docente 7.1 Attività annuale del Collegio Docenti Il Collegio dei Docenti: elabora il POF e ne propone la programmazione delle attività. individua le funzioni strumentali al POF. propone il regolamento interno della scuola propone in merito all’acquisto, al rinnovo e alla conservazione delle attrezzature approva il piano annuale delle attività degli organi preposti alla programmazione educativo-didattica approva il piano annuale di formazione 7.2 Attività dei Dipartimenti di materia Il dipartimento di materia, formato da tutti i docenti di una stessa disciplina o di discipline affini, si occupa della definizione delle competenze declinabili in termini di abilità e conoscenze, curandone la realizzazione e monitorandone il raggiungimento. Il dipartimento di materia: Individua i nuclei fondanti della disciplina Cura la redazione della programmazione attraverso la definizione di moduli comuni Elabora griglie di valutazione comuni Progetta e coordina lo svolgimento di prove di verifica comuni con relativa griglia di correzione. Elabora proposte di acquisto Cura la redazione di corsi di recupero per livelli e di prove di efficacia Cura il confronto e l’aggiornamento Propone l’aggiornamento e l’ adozione dei libri di testo Coordina gli interventi didattici riguardanti il sostegno Fornisce strumenti per l’integrazione 7.2.1 Piano di lavoro disciplinare Il Piano di lavoro elaborato da ogni dipartimento disciplinare definisce : i contenuti dei moduli disciplinari in termini di prestazioni attese le competenze in uscita metodologie proprie della disciplina tipologia di verifiche obiettivi minimi disciplinari 7.3 Attività dei Dipartimenti per assi I Dipartimenti per assi sono composti dai docenti, raggruppati per assi culturali(dei linguaggi,matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) che rappresentano le varie discipline trasversalmente e ne indirizzano e sistematizzano le finalità nei diversi corsi di studio. Il dipartimento per assi ha il compito di: definire il valore formativo dell’area disciplinare per assi culturali; individuare le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita nel primo biennio; definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze, abilità e competenze; indicare le linee guida delle programmazioni didattiche di classe e dei singoli docenti; raccordare l’area d’istruzione generale e l’area d’indirizzo in funzione del profilo in uscita; definire i criteri della valutazione per competenze; Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 17 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica per asse con relativa griglia di correzione. 7.4 Attività del Consiglio di Classe Il Consiglio di classe: Definisce la programmazione didattico educativa Definisce gli obiettivi generali effettivamente raggiungibili da tutta la classe Esplicita regole e comportamenti comuni Definisce i modi di verifica e criteri di valutazione Redige il contratto formativo Cura la socializzazione e l’integrazione culturale Cura l’inclusione degli alunni disabili Previene la dispersione scolastica Individua i casi a rischio e attivare strategie di intervento Individua aree di approfondimento personale Registra periodicamente le assenze, le entrate posticipate e le uscite anticipate Programma e gestisce il piano annuale delle uscite didattiche, dei viaggi di istruzione e delle visite aziendali Procede alla valutazione intermedia e finale degli alunni 7.4.1 Contratto Formativo/Piano di lavoro del Consiglio di Classe Il Contratto Formativo elaborato da ogni consiglio di classe definisce : i compiti che si impegnano ad assumere gli studenti, i genitori e i docenti con riferimento al POF e al Patto di Corresponsabilità le priorità educative le competenze disciplinari, trasversali e le attività connesse le metodologie didattiche le modalità di verifica/valutazione e di recupero 7.5 Attività del Coordinatore di classe Il coordinatore di classe offre supporto organizzativo ai docenti contribuendo così alla realizzazione del successo formativo degli alunni della sua classe nell’ottica di un miglioramento continuo del servizio. Il coordinatore di classe: predispone la documentazione utile ai lavori del C.d.C. introduce la riunione , richiamando i problemi emersi in quella precedente, le decisioni e gli orientamenti presi, i compiti affidati. dirige la riunione curando che i temi dell’O.d.G. siano affrontati e portati ad un esito condiviso monitora in itinere l’effettiva attuazione delle decisioni prese mantiene i contatti con i referenti di progetto tiene sotto controllo assenze, ritardi, uscite anticipate e libretto dei voti degli studenti ed informa D.S. e genitori in caso di situazioni anomale e problematiche collabora nella gestione delle problematiche relative ai rapporti con gli studenti e in particolare a nome del C.d.C., indica ad ogni studente gli obiettivi indilazionabili e le strategie per raggiungerli mantiene i rapporti del C.d.C. con le famiglie e risponde ad eventuali dubbi, interrogativi, difficoltà raccogliendo anche proposte da parte dei genitori si relaziona costantemente con il D.S. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 18 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 7.6 Attività del docente Il docente realizza il processo dell’insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. Il docente: Partecipa ad attività di carattere collegiale di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione Cura il proprio aggiornamento culturale e professionale nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi Partecipa alla realizzazione delle iniziative educative deliberate dalla scuola Elabora, attua e verifica, attraverso i processi di confronto ritenuti più idonei ed utili, il Piano dell’Offerta Formativa adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni, tenendo conto del contesto socioeconomico di riferimento anche al fine del raggiungimento di condivisi obiettivi qualitativi di apprendimento in ciascuna classe e nelle diverse discipline Stende il Piano di Lavoro Individuale dopo avere osservato e rilevato i bisogni formativi e scolastici dei propri studenti Prepara le lezioni, le esercitazioni e le verifiche sulla base del percorso formativo progettato Corregge gli elaborati mirando a individuare le competenze acquisite dallo studente, le potenzialità reali e peculiari da poter trasformare successivamente in competenze più approfondite di ciascun allievo Cura i rapporti con i genitori degli alunni delle proprie classi Assicura l’accoglienza e la vigilanza degli alunni trovandosi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e assiste all’uscita degli alunni stessi. 7.6.1 Piano di lavoro individuale del docente Il piano di lavoro individuale definisce: La situazione iniziale della classe (bisogni formativi) Gli obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità da raggiungere I metodi, le strategie, gli interventi di recupero e tipologie di verifica. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 19 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 8. Formazione del personale dell’Istituto Annualmente il Collegio Docenti e l’assemblea del personale ATA adottano il Piano di Formazione nel quale sono previste le azioni dedicate alla formazione e all’aggiornamento finalizzate ad innovare e migliorare l’offerta formativa. I corsi di formazione possono essere organizzati sia dall’Istituto sia da Enti accreditati. Tra le buone pratiche è prevista una forma di autoaggiornamento nell’ambito del Collegio Docenti: coloro che nel corso dell’anno seguono corsi e convegni di formazione relazionano in Collegio gli esiti e gli stimoli ricevuti rendendo in tal modo disponibile un arricchimento per tutti i colleghi. 9.Valutazione degli apprendimenti Validità dell’anno scolastico. In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe procede a verificare che il numero di ore di assenze non superi il limite consentito, come indicato dall’art. 14 c.7 D.P.R. n. 122/2009): “…ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” In merito all’obbligo di frequenza per i tre quarti dell’anno scolastico il Collegio dei Docenti ha deliberato le seguenti deroghe: assenze per gravi motivi di salute certificate; situazioni di disagio documentate; allontanamento dal territorio per motivi familiari. La valutazione degli apprendimenti La valutazione degli apprendimenti, espressa in decimi, è basata su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologiche didattiche adottate, corrette e classificate secondo criteri di trasparenza e documentabilità, volte ad ottimizzare il processo di apprendimento. I dipartimenti di materia elaborano nel corso dell’anno prove comuni volte ad assicurare un’omogeneità di lavoro nelle classi parallele. I dipartimenti per asse predispongono prove multidisciplinari funzionali alla certificazione delle competenze al termine della classe seconda ovvero al compimento dei dieci anni di scuola dell’obbligo. Alle classi seconde vengono altresì somministrate le prove INVALSI per la rilevazione degli apprendimenti in italiano e matematica mediante prove standardizzate a livello nazionale. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 20 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Stabilita la validità dell’anno scolastico, il Consiglio di Classe, per gli studenti che presentino valutazioni insufficienti (comunque non più di tre), procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico mediante o lo studio personale svolto autonomamente o mediante la frequenza di appositi interventi di recupero. L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal Consiglio di Classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. In tal caso il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede , sulla base di specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero e le relative verifiche di monitoraggio. Qualora le famiglie non intendano avvalersi di tali iniziative devono darne comunicazione alla scuola. Il Consiglio di Classe, alla luce delle verifiche e delle valutazioni effettuate al termine degli interventi di recupero, delibera la integrazione dello scrutinio finale espresso sulla base di una valutazione complessiva che , in caso di esito positivo, comporta la ammissione dello studente alla frequenza della classe successiva Il Consiglio di classe procede invece al giudizio finale immediato nei confronti degli studenti per i quali abbia espresso una valutazione positiva, anche a seguito degli interventi di recupero seguiti, nonché nei confronti degli studenti che presentino insufficienze tali da comportare un immediato giudizio di non promozione. A - promozione alla classe successiva la promozione sarà assunta con riferimento ai seguenti parametri: * un miglioramento rispetto alla situazione di partenza, ottenuto anche mediante la partecipazione ad attività integrative o di recupero, come documentato dalle relazioni dei corsi stessi, senza però prescindere dagli obiettivi minimi prefissati; * la presenza di elementi positivi di giudizio quali: - l'impegno - l'interesse e la partecipazione - la cooperazione al lavoro didattico e il rispetto delle regole - un curricolo di studi positivo - un metodo di studi sufficientemente organizzato - avvenuto superamento delle carenze formative - voto di comportamento non inferiore ai sei decimi B – non promozione alla classe successiva la non promozione sarà assunta in presenza di * gravi e/o diffuse insufficienze nelle conoscenze e nelle abilità di base, necessarie per affrontare la classe successiva in modo proficuo; * carenze non recuperabili in tempi brevi né in modo autonomo da parte dell'alunno, né Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 21 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 mediante corsi di recupero; * mancata progressione dello studente rispetto alla situazione di partenza in ordine a conoscenze e abilità, confermata della presenza di lacune anche dopo le attività di recupero programmate dal Consiglio di Classe * mancato raggiungimento degli obiettivi minimi fissati; * altri elementi di valutazione negativi, quali: - scarso e discontinuo impegno nello studio; - comportamento gravemente scorretto, confermato da provvedimenti disciplinari , tale da determinare un voto di condotta inferiore a 6 decimi ( v. art. 2 legge 169/2008) - interesse e partecipazione scarsi al lavoro di classe; Le motivazioni che determinano la non promozione sono verbalizzate in modo circostanziato e completo attraverso un dettagliato giudizio sintetico, che riepiloghi i singoli giudizi di materia. La completezza della registrazione delle motivazioni è d'uopo, considerando che, per effetto della legge 241/90, ogni studente interessato può chiedere copia del verbale per la parte che lo riguarda GRIGLIE GENERALI DI VALUTAZIONE Corrispondenza tra livello, conoscenze, abilità Livello CONOSCENZE ABILITA’ 1 Minime Espressione inadeguata – lacunosa Applica le conoscenze solo se guidato. Compie analisi errate, sintesi incoerenti. 2 Superficiali Espressione difficoltosa – improprietà di linguaggio Corrette ma limitate ai solo aspetti essenziali Esposizione semplice Corrette e complete Se guidato sa approfondire Proprietà linguistica Corrette e complete Autonomo l’approfondimento Esposizione corretta e con proprietà linguistica Corrette , complete e approfondite Esposizione fluida con utilizzo di un lessico appropriato Applica autonomamente le minime conoscenze, ma commette errori. Compie analisi parziale, sintesi imprecise. Applica autonomamente le conoscenze minime. Coglie il significato di semplici informazioni – analisi globalmente corrette Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. Compie analisi complete e coerenti Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi complessi. Rielabora in modo corretto. 3 4 5 6 Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi complessi e nuovi, individuando la/e soluzione/i. Sa cogliere le correlazioni esatte , rielabora e approfondisce in modo autonomo e critico Corrispondenza tra livelli, voti e giudizi Voto in 15 Livello Voto in 10 1 1-4 1-6 Grav. Insuff. 2 5 7-9 Insufficiente 3 6 10 Sufficiente 4 7 11-12 Buono 5 8-9 13-14 Distinto 6 10 15 Ottimo - Eccellente (in uso per l’Esame di Stato) Giudizio sintetico Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 22 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 9.1. Valutazione del comportamento Come stabilito dal D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 “la valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza e sulla libertà personale che si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare”. Per l’attribuzione del voto di comportamento, sia nella valutazione intermedia che in quella finale, vengono utilizzati i seguenti parametri deliberati dal Collegio dei Docenti. VOTO IMPEGNO PARTECIPAZIONE E OBIETTIVI EDUCATIVI NOTE DISCIPLINARI RISPETTO DELLE REGOLE 10 costante e attivo: è puntuale nei momenti di verifica, svolge i compiti assegnati dal docente, partecipa attivamente al dialogo educativo, dimostra vivo interesse per tutte le proposte didattico educative Obiettivi pienamente conseguiti Nessuna Rispetta pienamente regole dell’istituto 9 costante e collaborativo: è puntuale nei momenti di verifica, svolge i compiti assegnati dal docente, partecipa al dialogo educativo, dimostra interesse adeguato a tutte le proposte didattico educative Obiettivi conseguiti Nessuna Rispetta le regole dell’istituto 8 costante: È solitamente puntuale nei momenti di verifica, svolge i compiti assegnati dal docente, è solitamente attento al dialogo educativo, ma interviene solo se sollecitato. discontinuo: Non è sempre puntuale nei momenti di verifica e nello svolgimento dei compiti assegnati, la sua partecipazione al dialogo educativo non è sempre adeguata ai momenti ed alle discipline. Talvolta si distrae. molto discontinuo: Molto discontinuo nelle verifiche e nello svolgimento dei compiti assegnati, dimostra poca e saltuaria attenzione al dialogo educativo scarso: Si sottrae ai momenti di verifica e non svolge i compiti assegnati, non partecipa al dialogo educativo Obiettivi sostanzialmen te conseguiti Richiamo verbale Generalmente rispetta le regole Obiettivi non del tutto conseguiti Richiamo verbale Ammonimento scritto Discontinuo nel rispetto delle regole Obiettivi parzialmente conseguiti Numerosi richiami scritti e verbali con almeno una sanzione disciplinare Sanzioni disciplinari diverse/ gravi con più sospensioni Scarso rispetto delle regole 7 6 5 Obiettivi non conseguiti Mancanza rispetto regole le di delle Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 23 Piano dell’Offerta Formativa 9.2 a.s. 2013-2014 Crediti Scolastici Il criterio per il riconoscimento dei crediti scolastici e formativi viene riservato alle competenze dei singoli Consigli di Classe, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti. In sede di scrutinio finale delle classi terza, quarta e quinta, viene attribuito, ad ogni studente ammesso alla classe successiva, un punteggio denominato credito scolastico: si tratta di un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che contribuisce per un quarto (25 punti al massimo su 100) a determinare il punteggio finale dell’Esame di Stato. Il credito scolastico viene attribuito nell’ambito delle bande di oscillazione previste dalla normativa vigente secondo la seguente tabella (D.M.99 del 16.12.2009) Media dei voti Credito scolastico 1° anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 M=6 6<M=7 7<M=8 8<M=9 9<M=10 2° anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 3° anno 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 Nota: ci si riferisce alla media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Nell’ambito delle bande di oscillazione, l’attribuzione del punteggio massimo prevede, acquisita la media dei voti, l’evidenza dei seguenti a. regolarità parametri: della frequenza scolastica, interesse e impegno costanti nella partecipazione al dialogo educativo b. esiti positivi del percorso alternanza scuola-lavoro e di almeno una delle seguenti attività: c. interesse per l’insegnamento dell’IRC o dell’attività alternativa d. partecipazione attiva e propositiva alla vita scolastica (es. rappresentante classe/istituto, accoglienza/open-day/commissione elettorale, mediatore linguistico,altro) e. partecipazione ad attività integrative scolastiche/extrascolastiche (es. corsi di lingua, ECDL, attività sportive/culturali/socio-assistenziali) Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 24 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 Ammissione all’Esame di Stato Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’Esame di Stato. Sono ammessi, a domanda, direttamente all’Esame di Stato conclusivi del ciclo gli studenti che hanno riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni suddette non si riferiscono all’insegnamento della religione cattolica. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe, cui partecipano tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione fisica, gli insegnanti tecnico-pratici nelle modalità previste dall’articolo 5, commi 1-bis e 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, i docenti di sostegno, nonché i docenti di religione cattolica/attività alternative limitatamente agli studenti che si avvalgono dell’uno o dell’altro insegnamento, attribuisce il punteggio per il credito scolastico di cui all’articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, e successive modificazioni. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola, ai sensi dell’articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 25 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 9.3 Attività di recupero Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa. La programmazione delle attività di recupero spetta al Collegio docenti. 9.3.1 Recupero come attivita’ ordinaria in itinere Quando le insufficienze nella materia sono generalizzate e riguardano un consistente numero di alunni, si procederà a una verifica degli obiettivi prefissati e ad una eventuale modifica e rielaborazione degli stessi nell’ambito delle ore curricolari. Identificate le carenze più rilevanti si proporranno in classe attività di recupero in itinere. 9.3.2 Recupero con interventi integrativi I Consigli di classe, in base alle indicazioni dalle verifiche scritte ed orali e agli esiti di eventuali interventi di recupero in itinere, individuano gli alunni il cui profitto risulti insufficiente in una o più discipline e formulano proposte di attivazione di interventi integrativi. Su indicazione del Collegio le modalità di recupero possono essere così strutturate: corsi di recupero intermedio in orario pomeridiano; corsi di recupero estivo per gli studenti che, al termine dello scrutinio finale, abbiano riportato la sospensione del giudizio fino a tre discipline. Questi corsi si svolgono tra la fine della scuola e le prime settimane di luglio. Le discipline oggetto di corso di recupero vengono deliberate dal Collegio dei Docenti. Saranno effettuate verifiche di monitoraggio al termine di ogni tipologia di corso di recupero. 9.3.4 Sospensione di giudizio Per la sospensione del giudizio si fa riferimento all’O.M. 92/2007 del 5.11.2007: Art.6 c.3 Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il C.d.C, sulla base di criteri preventivamente stabiliti procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. c. 4 In tal caso il C.d.C rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base di specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero. Art. 8 Salvo casi eccezionali, dipendenti da specifiche esigenze organizzative debitamente documentate, le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali hanno luogo entro la fine dell’anno scolastico di riferimento. In ogni caso le suddette operazioni devono concludersi improrogabilmente entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Secondo un calendario appositamente predisposto, si svolgono le verifiche finali di recupero. I Consigli di Classe sono riconvocati appositamente per deliberare l’ integrazione dello scrutinio finale entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 26 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 9.4 Certificazione delle competenze I risultati dell’ apprendimento degli studenti al termine del percorso di studio saranno declinati in termini di competenze, secondo quanto previsto dalla normativa che ha recepito in Italia le indicazioni dell’Unione europea, da ultima la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF). La certificazione delle competenze è una descrizione delle competenze, delle abilità e delle conoscenze acquisite, secondo il piano di studi seguito e le esperienze formative realizzate. In considerazione della mobilità dei cittadini e della necessità di rendere i titoli di studio italiani validi in altri Paesi e confrontabili con altri titoli di studio nell'ambito dell'Unione europea, la certificazione deve essere redatta secondo criteri di "trasparenza", ossia indicare che cosa lo studente sa fare utilizzando ciò che ha imparato. Una prima certificazione delle competenze si ha al termine del biennio iniziale, che consente di assolvere all’obbligo di istruzione. Pertanto viene attuata una programmazione che tiene conto dei saperi e delle competenze fondamentali da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria. L’impalcatura formativa di ciascuno studente, di qualsiasi corso ed indirizzo, non potrà prescindere dall’acquisizione preliminare delle competenze riconducibili all’asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale. Le competenze di base relative agli assi culturali sono acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza: 1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione. Ancor prima e perché possa presentarsi come competente nel mondo del lavoro lo studente deve essere una persona che: abbia una padronanza della lingua italiana e la capacità, nel mondo globalizzato, di utilizzare almeno una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi; sappia utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo matematico; Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 27 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 sappia descrivere ed analizzare i fenomeni della realtà naturale ed artificiale e le fondamentali tecnologie; conosca la realtà storica del passato e del presente. Il modello utilizzato dal nostro Istituto per la certificazione delle competenze acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione è il modello allegato al D.M. n.9 del 27/01/2010: COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (2) Asse dei linguaggi lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi lingua straniera utilizzare la lingua operativi (3) …………………… per i principali scopi comunicativi ed altri linguaggi utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario utilizzare e produrre testi multimediali LIVELLI □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ □ base non raggiunto base intermedio avanzato base non raggiunto base intermedio avanzato base non raggiunto base intermedio avanzato Asse matematico utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico □ □ □ □ base non raggiunto base intermedio avanzato Asse scientifico-tecnologico osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate □ □ □ □ base non raggiunto base intermedio avanzato Asse storico-sociale comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una □ base non Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 28 Piano dell’Offerta Formativa dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio a.s. 2013-2014 □ □ □ raggiunto base intermedio avanzato I livelli relativi all'acquisizione delle competenze di ciascun asse sono: Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione "livello base non raggiunto”. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 29 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 ATTIVITÀ PROGETTUALI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: 1. P.O.F. OBIETTIVI Coordinare e monitorare tutti i progetti attuati dall’Istituto per una scuola che persegue il successo formativo degli studenti nell’ottica di un miglioramento continuo tenendo conto dei bisogni e delle aspettative degli studenti, dei genitori, del territorio ATTIVITA’ Stesura del POF per l’anno sc. 2013/14 Monitoraggio di tutti i progetti attuati dall’Istituto Promozione dell’incontro con i genitori delle classi prime Promozione della nascita di una Associazione Genitori Promozione della nascita di un Comitato Studenti Diffusione , mediante i media, delle attività e progetti dell’Istituto Promozione corsi di formazione per favorire il successo formativo 2. AREA DELL’INCLUSIONE 2.1.ACCOGLIENZA OBIETTIVI Aiutare gli alunni ad affrontare il passaggio dalle scuole medie inferiori alle superiori Inserire l’alunno nel gruppo classe creando un clima favorevole al dialogo, al confronto, all’apprendimento Favorire l’integrazione di studenti di altre lingue e culture Favorire l’integrazione degli alunni DVA Inserire l’alunno in una struttura con regole e con una offerta formativa (servizi, progetti) specifiche Condividere il patto educativo di corresponsabilità di Istituto e il contratto formativo di classe ATTIVITA’ Presentazione dell’Offerta Formativa dell’Istituto Visita guidata della scuola Test di conoscenza Illustrazione del Regolamento d’Istituto Istruzioni sull’uso del libretto personale dello studente Presentazione delle figure di riferimento all’interno della scuola Uscita didattica. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 30 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 2.2 INCLUSIONE ALUNNI DISABILI OBIETTIVI Inclusione studenti disabili 2.3 degli Attività Garantire il successo scolastico e formativo degli studenti disabili Favorire l’inclusione degli studenti disabili Sviluppare la cultura della solidarietà e del volontariato. Curare i rapporti con il CTRH, gli Enti locali, le Asl Conoscere le potenzialità degli studenti neoiscritti da parte del C.d.C. da cui partire per un’adeguata programmazione nell’anno scolastico successivo Raccogliere informazioni e documentazioni per l’aggiornamento o integrazione del Profilo Dinamico Funzionale in funzione dell’elaborazione del PEI Raccogliere informazioni sulle necessità di sussidi didattici particolari, ore di sostegno e di assistenza Verificare l'adeguamento dell'organizzazione scolastica alle esigenze degli studenti disabili Monitorare lo stato di attuazione dell'inclusione nella scuola degli alunni disabili. Collaborare con il CIP e la UILDM per la Giornata nazionale per i Giochi Paralimpici e il Progetto “PER UNA CULTURA DELL’HANDICAP” INCLUSIONE ALUNNI dell’APPRENDIMENTO (DSA) OBIETTIVI Successo formativo studenti con DSA con DISTURBI SPECIFICI Attività degli Il Referente offre un servizio di consulenza ai docenti su normativa, didattica e ausili didattici a favore degli studenti con DSA Il Cdc rileva le problematiche didattiche e ne ricerca le soluzioni per gli studenti con DSA Il C.d.C. adotta e attua il “Piano degli strumenti compensativi e delle misure dispensative”, in accordo con la famiglia Il referente, con il supporto degli assistenti tecnici, mantiene in efficienza i sistemi informatici utilizzati per gli studenti con DSA Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 31 Piano dell’Offerta Formativa 2.4 a.s. 2013-2014 INCLUSIONE ALUNNI con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) OBIETTIVI Attività Successo formativo degli Il Referente offre un servizio di studenti con B.E.S. (Bisogni consulenza ai docenti su normativa, Educativi Speciali) didattica e ausili didattici a favore degli studenti con BES Il Cdc rileva le problematiche didattiche e ne ricerca le soluzioni per gli studenti con BES 2.5 PROGETTO TARTARUGA OBIETTIVI Attività Fornire agli studenti disabili la Ripartire materie e orari su più possibilità del successo formativo anni. dilazionando su più anni il Monitorare gli apprendimenti in raggiungimento degli obiettivi . funzione del successo formativo. MERIDIANI E PARALLELI per l’ inclusione degli alunni 2.6 stranieri OBIETTIVI ATTIVITA' Promuovere l’inserimento e Applicare il protocollo di l’inclusione degli studenti accoglienza stranieri nella scuola Analizzare la situazione di Promuovere l’insegnamento partenza degli studenti: bisogni, dell’educazione linguistica risorse umane e finanziarie, come mezzo di obiettivi comunicazione e scambio Programmare e monitorare culturale interventi didattici personalizzati Favorire lo studio delle in accordo col C.d.C. (Piano discipline per promuovere il Educativo Personalizzato) successo formativo Organizzare e monitorare corsi di Favorire attività per la italiano L2 per l’alfabetizzazione e promozione del dialogo il potenziamento della lingua interculturale Promuovere e attuare progetti in rete con scuole ed enti del territorio Organizzare la Summer school Analizzare il successo formativo degli studenti stranieri nella scuola Collaborare con esperti di intercultura Predisporre la stesura di libri di testo semplificati Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 32 Piano dell’Offerta Formativa 3 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO OBIETTIVI 4 a.s. 2013-2014 ATTIVITA’ Arricchire la formazione acquisita dagli studenti nei percorsi scolastici e formativi, con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mondo del lavoro; Correlare l’Offerta Formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; Orientare le future scelte in campo lavorativo/formativo; Promuovere il successo formativo, contenere la dispersione e riorientare Educare alla cultura del lavoro Unità formativa a cura del CdC Attività di formazione in aula Visite aziendali Stage aziendali Monitoraggio attività formativa in azienda attraverso i contatti tra i tutor scolastici ed i tutor aziendali Interventi di esperti esterni all’Istituzione scolastica Relazioni su stage ed attività nelle aziende APPROFONDIMENTO delle LINGUE STRANIERE 4.1. POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE OBIETTIVI ATTIVITA' Sviluppare le competenze Utilizzo delle lingue comunitarie nell’utilizzo delle lingue inglese e francese per i principali comunitarie francese e scopi comunicativi ed operativi inglese Ore di conversazione con docente madrelingua inglese o francese, per le classi quarte e quinte di tutti gli indirizzi nell’ambito dell’Alternanza Scuola-Lavoro Interazione sui temi di interesse personale e quotidiano Certificazione europea Spettacoli teatrali in lingua 4.2 .STAGE LINGUISTICO-CULTURALE ALL’ESTERO OBIETTIVI ATTIVITA' Sviluppare competenze Alloggio presso famiglie linguistiche e culturali Corso intensivo di lingua Orientarsi in città e paesi inglese/francese stranieri Escursioni culturali a luoghi d’interesse storico-artistico Attività d’integrazione culturale pomeridiane e serali Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 33 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 5. MEMORIA E LEGALITA’ OBIETTIVI ATTIVITÀ Rendere la scuola luogo Percorsi/progetti dell’esercizio della democrazia quale multidisciplinari di aspetto educativo fondamentale. sensibilizzazione, formazione, Ritrovare nei valori sanciti dalla educazione alla legalità e alla Carta Costituzionale le fondamenta cittadinanza che confluiscano della convivenza civica e nel ricordo ufficiale di alcune responsabile giornate simbolo per Riflettere sulla legalità come l’umanità e per l’Italia: adesione ai valori di libertà, - 27 gennaio memoria della democrazia, uguaglianza, rispetto Shoah delle diversità, cittadinanza attiva e - 10 febbraio ricordo di tutte responsabile. le vittime delle foibe Riflettere sui diritti e doveri su cui - 21 marzo ricordo delle basare la convivenza civile vittime di tutte le mafie - 25 aprile anniversario della Liberazione Percorso specifico per le classi seconde con esperti dell’Associazione “IUS et VIS” Corso di formazione per docenti Serata sul tema dedicata ai genitori Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 34 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 6.STAR BENE A SCUOLA OBIETTIVI ATTIVITÀ Rispondere alle istanze giovanili, in Sportello di Ascolto (gestito particolar modo per supportare il dai docenti) sapersi orientare nel proprio Sportello di consulenza contesto di vita e per le scelte psicologica gestito scolastiche e lavorative dall’esperto esterno Sviluppare la consapevolezza negli Collaborazione con i referenti studenti dei diritti e doveri su cui del Progetto di basare la convivenza civile orientamento/riorientamento Promuovere l’assunzione di Collaborazione con i referenti responsabilità e prevenire di altri progetti di Istituto comportamenti a rischio per Corso di educazione favorire il benessere psicofisico all’affettività nelle classi degli adolescenti prime con esperti esterni Promuovere la partecipazione degli Attuazione di progetti alunni ad iniziative inerenti a proposti da enti e agenzie problematiche socio-culturali formative del territorio Promozione e sensibilizzazione degli studenti alla partecipazione agli Organi Collegiali Attivazione corsi extracurricolari 7. ORIENTAMENTO OBIETTIVI ATTIVITA' Orientare sull’offerta formativa Divulgare l’Offerta Formativa del del nostro istituto gli allievi nostro Istituto alle famiglie e delle scuole secondarie di primo agli studenti della scuola grado chiamati a scegliere il secondaria di primo grado. percorso di studi da Aggiornare i docenti della scuola intraprendere nelle superiori secondaria di primo grado in Orientare gli allievi del secondo merito alla nostra Offerta anno del biennio comune nella Formativa. scelta del successivo percorso Organizzare giornate di open-day scolastico Partecipare al Progetto “Insieme Orientare gli allievi delle classi in rete” e organizzare le giornate quinte su percorsi post-diploma di stage degli studenti di III o lavorativi media presso il nostro Istituto Favorire il raccordo tra i diversi Orientare gli studenti delle classi ordini di scuola, riorientando gli quinte a scegliere in modo studenti che ne hanno necessità consapevole il percorso lavorativo o di studi adatto alle loro attitudini e competenze. Partecipare ai campus orientativi Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 35 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 del territorio. Organizzare incontri con esperti esterni. Collaborare con Enti locali ed associazioni per iniziative sull’orientamento in uscita. 8. FIxO OBIETTIVI ATTIVITA’ Facilitare la transizione dalla Monitoraggio attività di stage scuola al lavoro attivando Consulenza e riflessione rapporti tra guidata per accompagnare gli diplomati/diplomandi e le studenti a prendere aziende del territorio coscienza di sé, delle proprie governare le relazioni all’interno attitudini e delle competenze della rete territoriale per attivare richieste dal mercato del i servizi più idonei a raggiungere lavoro. gli obiettivi di placement sviluppare servizi coerenti con le esigenze del target di riferimento rilanciare l’istruzione tecnicoprofessionale rilanciare il contratto di apprendistato 9. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO OBIETTIVI ATTIVITA’ Monitoraggio di tutti i Predisposizione degli strumenti per processi attuati l’autovalutazione di istituto (modello dall’Istituto per una scuola CAFutilizzo del sistema di che progetta punteggio avanzato secondo il ciclo nell’autonomia. PDCA) Attuare l’autovalutazione Stesura del rapporto di di Istituto secondo il Autovalutazione secondo il modello modello CAF. CAF(Common Assessment Framework) Individuazione delle aree prioritarie di miglioramento attraverso l’utilizzo della matrice importanza-valore Realizzazione delle azioni migliorative Monitoraggio e valutazione efficacia azioni migliorative sulla base di Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 36 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 10. indicatori e target definiti. Partecipazione alla procedura europea CEF per il riconoscimento della label di Effective CAF USER (ogni 2 anni). VALUTAZIONE degli APPRENDIMENTI OBIETTIVI ATTIVITA’ Favorire l’uniformità del Supportare i Dipartimenti di processo valutativo degli materia nell’elaborazione delle apprendimenti. prove disciplinari comuni, i Perseguire l’efficacia e Dipartimenti per asse efficienza degli strumenti di nell’elaborazione delle prove per valutazione degli asse finalizzate alla certificazione apprendimenti e delle delle competenze competenze. Predisporre il calendario delle prove disciplinari comuni e delle prove per asse Raccogliere e analizzare gli esiti prove disciplinari comuni e per asse Analizzare gli esiti delle prove INVALSI 11. TENDI LA MANO OBIETTIVI Favorire la cultura della solidarietà e della donazione Favorire l’apertura alle diverse identità culturali Favorire l’assunzione di comportamenti socialmente responsabili Interagire con le realtà associative presenti sul territorio Sostenere associazioni ed enti no-profit Conoscere la realtà dell’infanzia abbandonata Riconoscere i “nuovi bisogni” in ambito sociale ATTIVITA' Pubblicizzazione delle attività a tutte le componenti scolastiche, in particolare alle classi prime Elaborazione di materiale didatticodivulgativo Sostenere l’attività,anche mediante la raccolta di fondi, di associazioni di volontariato e solidarietà quali Emergency , PIME Promuovere interventi di solidarietà mediante la partecipazione ad iniziative del territorio(Associazione L’Abbraccio, Legambiente,C.R.I.) Raccolta di materiali di riciclo per sostenere il volontariato Partecipazione a spettacoli teatrali Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 37 Piano dell’Offerta Formativa 12. a.s. 2013-2014 GESTIONE SITO WEB OBIETTIVI ATTIVITA’ Rendere trasparente l’attività Implementare un sito dell’istituzione scolastica accessibile e usabile. attraverso la pubblicazione di Offrire servizi per circolari, calendari, eventi. studenti/genitori/docenti/ATA Rappresentare l’identità della attraverso informazioni di scuola attraverso le modulistica on-line. caratteristiche della struttura e Documentare le esperienze dell’organizzazione scolastiche. Pubblicare pagine web il più possibili conformi alle disposizioni della legge Stanca, al codice dell’amministrazione digitale e alle relative linee guida 13. ANCHE TU PUOI SALVARE UNA VITA OBIETTIVI ATTIVITA’ Educare alla salute Fornire la conoscenza degli Far conoscere agli studenti delle strumenti per intervenire classi quarte e quinte tempestivamente in caso di l’importanza di un intervento arresto cardio-respiratorio immediato in caso di arresto cardiaco 14. ATTIVITÀ SPORTIVE OBIETTIVI ATTIVITA’ Educare alla salute Per classi parallele: Educare alla pratica Classi Prime: Jungle Raider Park_ 1 sportiva per favorire uno giorno seguendo i percorsi sugli stile sano di vita alberi in assoluta sicurezza Classi Seconde: Canoa/Kayak_ 1 giorno all’Idroscalo di Milano Classi Terze: Corso di autodifesa_ 8 incontri tenuti da istruttori qualificati Classi Quarte: Esperienza polisportiva presso il Forum di Assago Di Istituto: Rafting sul Sesia riservata agli studenti delle classi quinte Giornata sulla neve per praticare sport invernali riservata agli studenti di tutte le classi Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 38 Piano dell’Offerta Formativa 15. a.s. 2013-2014 ISTRUZIONE DOMICILIARE OBIETTIVI ATTIVITA’ Organizzare interventi Attivare e monitorare un progetto di formativi per alunni colpiti istruzione domiciliare pianificato dal da gravi patologie o Consiglio di Classe previo consenso impediti a frequentare la dei genitori e su loro specifica scuola per un periodo di richiesta . almeno trenta giorni. 16. PREMIO DI POESIA “ AURORA ZOIA” Nell’anno scolastico 2012/13 è stata istituita la 1^ edizione del Premio di poesia “ Aurora Zoia” per ricordare la nostra studentessa deceduta il 24 ottobre 2012. Il Premio, riservato alle studentesse e agli studenti frequentanti la classe seconda di ogni indirizzo del nostro Istituto, vuole offrire l’opportunità di esprimere e comunicare sentimenti, emozioni, riflessioni a chi si appresta a salire il limitare di gioventù e ha condiviso con Aurora età ed esperienze di vita. Ogni studente può partecipare inviando una poesia in lingua italiana, originale, mai premiata o segnalata in altri concorsi. Gli studenti di lingua madre non italiana potranno presentare la poesia in lingua madre, ma accompagnata dalla traduzione in italiano . 17. ATTIVITA’ EXTRA-CURRICOLARI L'offerta formativa si allarga anche al tempo extrascolastico con l'avvio di corsi che, su base volontaria e con l’apporto di un esiguo contributo economico da parte degli studenti, permettono di approfondire discipline parallele a quelle previste nei corsi di studio. 17.1 ECDL: Corso finalizzato al conseguimento della patente ECDL, rivolto alla classi terze, quarte e quinte di tutti gli indirizzi. Il conseguimento dell’ ECDL, oltre a costituire un credito valido per l’Esame di Stato, è un traguardo importante anche per l'inserimento nel mondo del lavoro e per il corso di studi universitario (in molte facoltà è un requisito obbligatorio per la laurea). 17.2. VIAGGI DI ISTRUZIONE: Ogni Consiglio di Classe può organizzare, coerentemente con la propria pianificazione didattico-educativa, viaggi di istruzione in località italiane ed estere allo scopo di integrare e arricchire le conoscenze storiche,culturali,artistiche degli studenti e le loro competenze a muoversi ed organizzarsi in contesti non abituali. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 39 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 COMMISSIONI 1. Commissione formazione classi OBIETTIVI ATTIVITA’ Formare classi disomogenee all’interno Ripartizione ed omogenee tra loro livelli. degli alunni secondo Assegnazione dei ripetenti alle classi di provenienza, salvo indicazioni diverse dei rispettivi C.d.C. In caso di accorpamento di classi intermedie ridistribuzione degli alunni della classe meno numerosa nelle altre classi criteri di omogeneità. Suddivisione degli studenti stranieri nelle classi in maniera equilibrata. Suddivisione degli studenti disabili nelle classi in maniera equilibrata. Suddivisione degli studenti con DSA nelle classi in maniera equilibrata. Contenere il numero degli diversamente abili per classe alunni 2. Commissione orario OBIETTIVI ATTIVITA’ Predisporre un orario che assicuri Criteri nella stesura dell’orario: un’equilibrata ripartizione dell’impegno priorità alle esigenze didattico richiesto agli studenti didattico. i di carattere due ore continuative per disciplina su richiesta per l’espletamento delle prove scritte e per lo svolgimento delle lezioni di educazione fisica. precedenza nella stesura definitiva ai docenti che operano su più sedi. 3. Commissione elettorale OBIETTIVI ATTIVITA’ Assicurare il regolare svolgimento delle Predisporre il materiale informativo elezioni degli organi collegiali Supportare l'attività dei componenti i seggi elettorali Curare la pubblicazione dei risultati Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 40 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO secondo il modello CAF Il monitoraggio di tutti i processi attuati dall’Istituto acquista un’importanza decisiva all'interno di una scuola che progetta nell’autonomia. Esso, infatti, costituisce uno strumento indispensabile per il controllo in itinere del piano ipotizzato e assume, pertanto, una valenza positiva di supporto al miglioramento dell'offerta formativa . L'autovalutazione d'istituto risponde all'esigenza di una verifica che sia complessiva e totalizzante, nel senso che essa deve essere di pertinenza dei docenti, degli operatori scolastici non docenti, delle famiglie e degli utenti in genere. La scuola deve valutare se stessa; deve, cioè, chiedersi se i percorsi e le azioni intrapresi hanno sortito gli effetti desiderati e hanno soddisfatto le aspettative e le attese. L'autovalutazione ha una valenza didattica perché, monitorando tutte le azioni intraprese, la scuola verifica anche l'efficienza e l'efficacia del suo operare, individua eventuali manchevolezze e inadeguatezze in modo da apportare tutti i correttivi necessari per una produttività sempre più mirata al successo formativo di tutti gli studenti. L’Istituto ascolta l’utenza (studenti, genitori, docenti, personale scolastico, territorio), ne rileva i bisogni e la rende partecipe alla realizzazione dell’Offerta Formativa. A tal fine vengono utilizzati i seguenti strumenti: riunioni organi collegiali questionari di gradimento moduli per la rilevazione di Non conformità/Reclami. moduli per la richiesta di azioni di miglioramento. I risultati dei questionari vengono resi pubblici al termine dell’anno scolastico e costituiscono parte dei dati per l’autovalutazione di Istituto, punto di partenza per la progettazione/programmazione dell’anno scolastico successivo La nostra riflessione si basa sulla consapevolezza che la scuola può (ma soprattutto deve) ancora essere un ambiente in cui l'educazione è possibile. Alla luce di ciò, quanto meglio essa riuscirà, insieme alle famiglie, a costruire una comunità educante, tanto più gli alunni potranno sentirsi aiutati a crescere e a sviluppare le loro potenzialità e i loro talenti. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 41 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013-2014 PREVENZIONE E SICUREZZA In osservanza alle disposizioni del Testo Unico sulla sicurezza D.Lgs. 81/2008 con il nostro Istituto collabora il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per: o predisporre e aggiornare per ciascuna sede il Documento di Valutazione dei Rischi il Piano di emergenza il Piano di pronto soccorso o preparare e controllare la modulistica di evacuazione e le planimetrie aggiornate da affiggere nei vari locali e negli spazi delle tre sedi; o sensibilizzare il personale e gli alunni dell’Istituto circa l’attenzione alle situazioni di pericolo e informare sulle modalità di segnalazione delle stesse; o educare gli studenti e il personale alla cultura della sicurezza; o promuovere la formazione specifica del personale sui temi del primo soccorso e dell’antincendio; o organizzare e coordinare l’effettuazione delle prove di evacuazione nel corso dell’anno scolastico. L’assemblea dei lavoratori individua il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF 42