Vi presento: Battista Marchesi - Tista
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Vi presento: Battista Marchesi - Tista
Vi presento: Battista Marchesi - Tista E' uno dei pochi uomini al mondo che cercherà di battere il precedente record dell'ultra runner francese Serge Girard che nel 2006 corse da Parigi a Tokyo per 260 giorni, lasciandosi alle spalle 19.097km. Battista Marchesi,“Tista,” il settantenne sedrinese bergamasco, dal 4 marzo 2012 sta correndo alla media giornaliera di 81 chilometri per coprire i 19.100 km in 260 giorni, questa la previsione. Non sarà Tokyo la sua destinazione - anche se inizialmente prevista, accantonata in seguito per problemi inerenti alla logistica - quindi ecco la scelta di focalizzarsi su alcune zone bresciane e bergamasche che spaziano dalla Valcamonica, alla Val Brembana, compresa l'isola lacustre di Montisola, teatro di due precedenti partenze conclusesi prematuramente. Nato a Sedrina il 26 aprile del 1942, Battista Marchesi vive a Sedrina. Ha iniziato a correre all'età di sedici anni. Ecco alcune tra le più importanti esperienze che lo hanno portato alla ribalta nelle cronache sportive di imprese estreme: Nel 2005 in cinquantanove giorni ha raggiunto Capo Nord, dopo 4100 chilometri. Capo Nord Sicuro delle sue potenzialità, nel 2006 è ripartito addirittura - oltre oceano - per gli States, dove ha percorso 6000 chilometri “Coast to coast “ da Miami a Portland attraversando l'Alabama, la Louisiana,l'ldaho, superando le montagne rocciose e le pianure del Kansas in tre mesi. States Nel 2007 ha deciso di fare il giro d'Italia, per non essere da meno del suo amico di infanzia Felice Gimondi. Non ha usato la bicicletta ma munito di un paio di scarpette ha scarpinato per 6400 chilometri in settantasette giorni. Giro d’Italia Imprese del genere non nascono per caso. Nelle vene di Battista è sempre scorso sangue sportivo, sin dai primi calci al pallone in paese alle prime gare in mountain bike, lui il traguardo si è sempre distinto a tagliarlo prima degli altri. Sempre a 16 anni ha scoperto la montagna. Un paio sci da fondo e di alpinismo lo hanno attratto a tal punto da indurlo a cimentarsi in competizioni che lo hanno portato ad ottimi risultati ottenendo tre vittorie ai campionati Italiani di sci nordico FIE ( Federazione Italiana di Escursione). Scomparsa la neve, ha appeso gli sci al chiodo, ma non l'entusiasmo, che lo ha spinto a provarsi con un paio di scarpette alla “Grande corsa del Monte Bianco”. Primo. Questo l'inizio di un'escalation di vittorie senza fine alle quali sono seguite altre sei ottenute al “Trofeo Fratelli Longo”. Un colpo magistrale -Tista - lo ha messo a segno nel giro dei Rifugi Orobici a quarantun anni concludendo l'impresa in nove ore e 6 minuti, record tuttora da lui detenuto, confermando l'immagine di un vero fuoriclasse di corsa in montagna. Elenco solo alcune vittorie conseguite: 1 Vittoria alla Mezzoldo- Ca San Marco2 Vittoria al “Rally Cancervo”. 3 Vittoria alla “Erve Resegone”. 4 Vittoria al Rally della Grigna, a Premana, alla Roncobello laghi gemelli e ai “tre rifugi” di Torino. 5 Una scappatella alla 100 km del passatore conclusa in 19 esima posizione. Ecco perché nel 2009 a Montisola ha intrapreso la sfida di superare il francese Serge Girard e tentato di percorrere 19.100 km in nove mesi. Impresa interrotta - come noto dalle cronache del tempo - da un tragico incidente causato da una grossa frana. Ha ritentato nel 2010 ma un infortunio al tendine di una gamba lo ha tradito. Nel 2011 al terzo tentativo dopo 3000 km è stato il coltello di due lestofanti a porre fine alla sua impresa nel parco costavolpinese. La fine delle sue memorabili imprese era stata da qualcuno pronosticata ma i conti sono stati calcolati senza l'oste, perché Marchesi il 4 marzo 2012, dopo mesi di preparazione, in sordina, da Lovere è ripartito per il quarto tentativo. Tista in piena azione non solo con le gambe. Battista Marchesi, un grande atleta, un grande nonno di 70 anni, un grande vecchio che non si sente vecchio che vuole coronare un sogno. Ancora una volta si vuole mettere alla prova, forse l'ultima grande prova della sua vita. Solo al termine di questa odissea potrà accedere nel libro di storia ove si raccontano le avventure di sport estremi. Non sarà però solo un' impresa fine a se stessa, ma la dimostrazione che le potenzialità umane a volte sono in grado di sconvolgere la nostra immaginazione. Vitaliano Grassi/ Diavolo Rosso. Lovere 24 aprile 2012.