Lettera43 14-06-2015

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Lettera43 14-06-2015
TESTATA: LETTERA43
DATA:14 GIUGNO 2015
GIORNALISTA: FABIANA GIACOMOTTI
I giovani sono meno choosy, ma Ferragosto non
si tocca
A dire «Raga, ad agosto non lavoro», è ancora il 30% dei
ragazzi.
di Fabiana Giacomotti
14 Giugno 2015
Qualche giorno fa, arriva in “Sapienza” per un incontro con docenti e studenti il brand manager di
Allegri, Matteo Zara e, fra annotazioni sulla storia gloriosa del brand e il suo lento recupero nelle mani
della multinazionale coreana Lg dopo una successione familiare un po' sofferta, evoca il momento
«parecchio imbarazzante», in cui una candidata a un ruolo junior nell’ufficio marketing, «selezionata a
luglio, curriculum molto interessante» dichiara a lui e al direttore generale che intendono offrirle
subito una posizione lavorativa di essere disposta a prendere in considerazione offerte solo da
settembre in poi «perché, raga, io ad agosto vado in vacanza a Formentera col mio ragazzo».
CHOOSY, FORNERO HA RAGIONE. Noi rottamabili ci siamo abituati da tempo al soprassalto di
aggressività di una generazione che, sentendosi dire da anni di essere stata scippata del suo futuro dai
genitori, si ritiene in diritto di prenderselo direttamente dal punto in cui dovremmo lasciarlo, cioè dalla
dirigenza, e varca la soglia il primo giorno chiedendo dove sia «il mio ufficio» interpellandoci con un
benigno «salve». Però, non volendo fare di ogni (mala) erba un fascio e iniziando a trovare
TESTATA: LETTERA43
DATA:14 GIUGNO 2015
GIORNALISTA: FABIANA GIACOMOTTI
insopportabile la retorica sui 'choosy', verifico con l'agenzia per il lavoro e le risorse umane Articolo1,
specializzata nella moda, come stiano procedendo le ricerche e le selezioni di personale per l’estate e
non. E mi vedo costretta a dare ancora una volta ragione alla signora Elsa Fornero, che passerà alla
storia per una scellerata riforma del lavoro e per quella definizione superciliosa della disponibilità
giovanile all’impiego.
Il 30% dice no al lavoro d'estate: sono soprattutto ragazze del Nord
Per fortuna, riesco a darle un po' meno ragione di quanto avrei fatto lo scorso anno: rispetto al 2014,
quando le rinunce alle offerte di un lavoro estivo (sostituzione o lavoro temporaneo tout court) erano
del 50%, il dato è calato del 20: insomma, 'solo' il 30% dei giovani declina il lavoro ad agosto. I no
sono concentrati più al Nord che al Sud (d'altronde, quell’arrogante «raga» è espressione in uso a
Milano e dintorni, non a Salerno o a Canicattì) e, detesto dirlo, riguarda soprattutto le ragazze: sono
loro, al 57%, a dire “no” a un lavoretto estivo, suppongo per poter appunto partire per Formentera col
nuovo amore senza pensieri.
RIFIUTO DEI BASSI PROFILI. Naturalmente, i dinieghi riguardano soprattutto i bassi profili in
attività che i nostri ventenni, forse immemori delle centinaia di attrici, top manager o imprenditori che
hanno iniziato come camerieri o assistenti di sala (due per tutti, Madonna e Gwen Stefani, mentre Sean
Combs puliva bagni e serviva tacos in un ristorante della catena El Torito), ritengono non adeguati alle
loro competenze, neanche per sbaglio e neanche per pagarsi le successive vacanze, tanto c'è sempre
mamma, quella da rottamare, per pagare volo e soggiorno nella solita Formentera.
DA COMMESSO A DIRETTORE? Diminuiscono, come ovvio, quando le posizioni si fanno più
interessanti o in settori seducenti e dalle alte possibilità di carriera: se fino a qualche anno fa, i giovani
declinavano le posizioni di sales assistant nelle boutiques del centro, in parole povere non volevano
fare i commessi, adesso che hanno verificato come la strada per la carica di direttore generale passi
anche dall'abilità di ripiegare montagne di maglioncini e di sorridere all'incontentabile di turno, hanno
sensibilmente ridotto, fino al 10%, il ricorso al “no”.
Peccato che pochi siano in grado ormai di superare le selezioni per fare il commesso da Dior o da
Vuitton: è infatti richiesta non solo la laurea, ma la capacità di parlare correntemente almeno tre
lingue. Quanto sarebbe servito, allora, aver fatto i camerieri a Londra...