Negli scatti d`epoca si ritrova lo spirito della Cantù

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Negli scatti d`epoca si ritrova lo spirito della Cantù
«Negli scatti d'epoca
siritrovalo spirito
della Cantù autentica»
Il volume. Tra i lettori c'è chi cerca la città com'era
e chi riscopre i tempi felici della propria gioventù
«Una bella iniziativa che conserva la memoria»
CANTÙ
Davanti alla foto con i
giocatori di basket che, all'aria
aperta di Cantù, si sfidano in calzoncini e canottiera, Oliviero
B r u m a n a storica merceria di
via Volta, ha un sussulto di nostalgia. «A me, più che altro,
manca lo spirito dei canturini di
una volta - dice Bmmana - Che
forse emergeva anche da foto
come queste. Forse sarà proprio
perché diventano ricordi. Ma
danno un'altra emozione. Questa serie di libri è una bella iniziativa. A me piace leggere, anche libri di storia. E un libro del
genere permette di raccontare
la storia di un territorio».
Il riferimento è alle pagine
scritte da Giuseppe Guin, scrit-
I «Un libro
è per sempre,
mentre le foto
degli smartphone
nonlo sono»
tore e giornalista de La Provincia, con le immagini del fotografo Luigi Corbetta: allegato al
quotidiano c'è "Eravamo in
bianco e nero", volume 6.
Lo spirito
«Mia moglie, al Bar Beba Bon
Caffè, sta acquistando tutti ilib ri
- dice Aurelio Tosi - quello che
mi piace è che ti fanno ricordare
cose dimenticate. Le vedi e dici:
"Caspita, una volta era così". E
adesso basta: non ci sono più».
Ognuno può ritrovare i propri
scattipreferiti. «Semprebelle da
vedere le foto d'epoca - afferma
Augusto Caldera- in particolare, mi piacciono quelle con i cascinali. Forse perché sono nato
in una cascina, che per me era la
più bella, cascina San Giuliano,
zona Specola. Che cosa si prova?
Ti viene in mente che avevi cinquanta, sessanfanni meno».
Tra altri lettori, c'è chi ne fa
una questione urbanistica. «È
una bella iniziativa perché è
sempre bello ricordare il passato delle città che ormai sono tutte rovinate - dice Attilio Terra-
neo - Se la città è cambiata? Abbastanza: tanto. Della Cantù che
non c'è più, mi mancano le belle
case di una volta. I nuovi architetti degli Anni Settanta hanno
distrutto tutto. Trovo la loro visione sull'architettura orribile».
A parte i giudizi sull'estetica
di oggi e di ieri, un libro intanto
può senz'altro fissare il tempo.
Le testimonianze
«Ho delle foto degli Anni Quaranta a casa, della mia famiglia dice Fathbad Kopa - Riguardare le foto d'epoca mi piace. La vostra iniziativa è interessante,
utile per capire come sono cambiati gli usi e i costumi. Mi piace
la tranquillità che emerge da
queste foto di una volta».
Un libro è per sempre, uno
smartphone no. «Oggi si scattano molte foto che poi si rivedono
sul computer - nota Giada Pollini - Ma non so se fra quarantanni le rivedrò ancora sullo
schermo. La foto stampata, in
bianco e nero, è un segno della
memoria». Talvolta, anche di un
territorio. C. Gal.
Un'immagine storica di pallacanestro, lo sport che ha conquistato il cuore di generazioni di canturini
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Ecco com'era piazza Garibaldi in uno scatto d'epoca
Augusto Caldera
Attilio Terraneo
Fathbad Kopa
Oliviero Brumana