Lo zaffiro - Tranquilli

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Lo zaffiro - Tranquilli
gioielleria
jewel
ghigo tranquilli
Lo zaffiro
È la pietra preziosa abbinata all’eleganza,
alla raffinatezza e alla sobrietà
A
bbiamo affrontato nei
mesi scorsi le caratteristiche che
rendono pregiate le pietre, in particolar modo il diamante (prezioso
per eccellenza) il rubino e lo smeraldo. A chiudere la classificazione
delle pietre più preziose è lo zaffighigo tranquilli
ro, con il suo blu cobalto, da sempre
associato all’eleganza, alla sobrietà
e alla raffinatezza. A onor del vero esistono zaffiri delle
più svariate tonalità (dal bianco al blu profondo, passando per il giallo e il mandarino) alcuni di essi considerati altrettanto rari, come ad esempio il “Padparaja” o
“Fior di Loto” con le sue tonalità arancio-rosate. Di dubbia origine etimologica, con scuole di pensiero che attribuiscono il nome al greco “sappheiros” - “azzurro” in
contrasto con altre che ritengono che l’origine sia ebraica, da “sappir” - “la cosa più bella del mondo”, è certo
che nell’antichità venivano riconosciuti nella pietra miracolosi poteri terapeutici capaci di curare addirittura
ferite di scorpione. Inoltre il suo colore tipico, intenso e
meraviglioso, l’ha portata ad essere non solo una delle
pietre onnipresenti nei gioielli di re e imperatori, ma
anche oggetto di culto nelle più importanti religioni. Il
buddismo lo reputa “la pietra che invita alla preghiera”.
Nel cristianesimo
acquistò importanza dopo che
Papa Innocenzio
III fece incastonare nell’anello pastorale uno zaffiro dello stesso blu del
mantello con cui viene solitamente raffigurata la Madonna (e che poi diede il nome a uno dei colori più ricercati
dello zaffiro, il color “Manto della Madonna” appunto). Lo zaffiro appartiene alla stessa famiglia del rubino
(Corindone), il suo colore è ottenuto da inclusioni naturali che variano al variare della sua tonalità e che,
se abbinate ad ematite e rutilo, possono produrre, per
un raro fenomeno di orientamento dei minerali, la
particolarità dell’ ”asterismo”.
Al secondo posto nella scala della durezza di Mohs, lo
zaffiro (insieme al rubino) vanta la qualità di essere la
pietra più dura esistente in natura (ovviamente dopo il
diamante) e viene impiegato in vari contesti professionali, dal laboratorio artigiano orafo in cui si utilizza la
sua polvere come forte abrasivo, fino all’alta orologeria, che l’ha sostituito al vetro degli orologi rendendoli
più resistenti e allo stesso tempo più raffinati. Dopo la scoperta della tecnologia capace di realizzare
pietre sintetiche di laboratorio, risulta davvero difficile ad occhio nudo stabilire l’origine naturale di uno
zaffiro. Di conseguenza vi consigliamo vivamente di
riporre la vostra fiducia nelle mani di un gioielliere
o di un gemmologo qualificato che saprà indicarvi la
qualità delle pietre dopo aver eseguito attente analisi
gemmologiche.
Tranquilli
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