grand tour dolomitico 2 (senso orario)
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grand tour dolomitico 2 (senso orario)
GRAND TOUR DOLOMITICO 2 (SENSO ORARIO) PASSO A TAPPA 1 CORTINA- LAGO DA LAGO-FORCELLA GIAU-FEDARE-RIF AVERAU Chi sale da Cortina percorre la strada silvopastorale dalla frazione di Campo di Sotto in direzione del Lago da lago. Si scollina Forcella Ambrizzola per entrare nell'incantato mondo di Mondeval. Lasciato a sinistra il grande masso dove Vittorino Cazzetta rinvenì la sepoltura mesolitica si sale a Forcella Giau. Non prima di ammirare la vista offerta da questa posizione si prosegue con impegnativi saliscendi e sentieri a mezza costa in direzione del Passo Giau. In qualche tratto sarà prudente condurre la mtb a mano. Una veloce discesa lungo la strada sul versante di Selva coduce nei pressi del rifugio Fedare dove una provvidenziale seggiovia consente di reggiungere i 2413 metri di quota del rifugio Averau, ottimo punto di sosta. Per i puristi della mtb la salita senza impianto è la stradina di servizio estremamente pendente costringe alla spinta. PASSO B TAPPA 1 AVERAU-COLLE SANTA LUCIA SELVA DI CADORE Da questo meraviglioso punto, facilmente raggingibile anche per chi sale con la seggiovia delle 5 Torri, inizia una delle più spettacolari discese dolomitiche che conduce alle frazioni alte di Colle Santa Lucia già teatro di una importante manifestazione mtb internazionale. Raggiunta Forcella Melei dove di gode di una suberba vista sul ghiacciaio della Marmolada, si lascia a sinistra il conoide di roccia vulcanica del Monte Pore e attraversata la prateria di alta quota che immette nel bosco di conifere si entra nella parte più “guidata”. Qualche passaggio tecnico non mancherà di rendere entusiasmante questa dicesa. Giunti a a Colle Santa Lucia si percorre un brevc tratto in discesa su rotabile in direzione Selva di Cadore che viene raggiunta dopo un passaggio sul torrente Codalonga. Ottime possibilità di sosta anche nei centri di Santa Fosca e Pescul. PASSO C TAPPA 1 SELVA DI CADORE – FERTAZZA-PALAFAVERA ZOLDO ALTO- PIAN DEL CREP – ZOLDO ALTO Selva di Cadore il paese baciato del sole: Esposto a Sud anche durante la stagione invernale gode di lunghe ore di soleggiamento. Da non perdere il passaggio nella caratteristica frazione di Toffol. Da Pescul parte una agevole stradina sterrata dal fondo compatto che raggiunge il rifugio Fertazza e da qui scollinare la Costa dei Conte entrando nel versante alleghese. In alternativa vi sono anche due ancor più comode seggiovie per raggingere Cima Fetazza. Poco discosta dalla stazione di monte vi è la Croce che identifica la sommità dove ammirare le cime circostanti a 360°. Bellissima anche la discesa che conduce alle malghe prima di proseguire per Palafavera in Val di Zoldo. Ancora un tratto asfaltato verso Pecòl per concludere la prima tappa e conoscere tutte le bellezze e le attrattività del luogo. Ottime le possibilità di soggiorno nelle strutture “Bke Friendly”. DISLIVELLO IN SALITA COMPLESSIVO DI TAPPA DA CORTINA m 2493 DISLIVELLO IN DISCESA COMPLESSIVO DI TAPPA DA CORTINA m 2385 IMPIANTI DI RISALITA: 4 ( Seggiovia Fedare - Seggiovia Pescul Fertazza – Seggiovia Fertazza – Cabinovia Pian del Crep ) FONDO STRADALE: STERRATO, ASFALTO, BOSCO, STRADA SILVOPASTORALE, PRATERIA POSSIBILITA' DI PERNOTTAMENTO: PASSO GIAU – SELVA DI CADORE ZOLDO ALTO RIFUGI CONSIGLIATI: RIFUGIO AVERAU – RIFUGIO FEDARE - RIFUGIO ACQUILEIA – RIFUGIO STAULANZA PASSO D TAPPA 2 ZOLDO ALTO-PALAFAVERA-FORCELLA ALLEGHE-ALLEGHE Tappa che inizia con una salita alla località Pian del Crep. Sia essa in bici lungo la stradina di servizio o in cabinovia ragginge la sommità dell'area sciistica di Zoldo. Notevoli gli scorci su tutta la valle. La discesa richiede attenzione e conduce a Mareson, una frazione adagiata a fondovalle lungo un piacevole falsopiano. Il ritorno verso Palafavera avviene lungo la strada del Passo Staulanza, salvo apertura dell'impinanto di collegamento. Di grande soddisfazione la successiva pedalabile salita verso Forcella Alleghe. Anche qui si possono sfruttare gli impianti di risalita per rendere meno faticoso il tour o semplicemente per godere della discesa con una delle speciali bike da downhill. Il rientro infatti risulta agevole sino ai Piani di Pezzè e presenta poi dei tratti più tecnici adatti agli appassionati del settore. Al termine della discesa si raggiunge il paese di Alleghe. Da non perdere la stradina panoramica che costeggia l'omonimo lago. Per chi intende soggiornare in questa località le strutture “Bike Friendly” non mancano. PASSO E TAPPA 2 ALLEGHE-CENCENIGHE-GARES-CANALE-FALCADE Si lambisce il versante del Monte Piz dal quale nel gennaio del 1771 si stacco una enorme frana che diede origine al lago di Alleghe. Dalla strada statale risulta ben visibile il piano di scivolamento tuttora spoglio di vegetazione. In località Masarè inizia la discesa verso Cencenighe. Il percorso si snoda sulla vecchia strada pochissimo trafficata e costeggia il torrente Cordevole. Da Cencenighe, l'itinerario si dirige verso l'eccellente strada ciclabile della Valle del Biois. Superata la galleria e un ponticello si proesgue in destra orografica del torrente Biois. A Canale si seguono delle indiicazioni per Gares. 7 km di pura gioia per i bikers immersi in una natura senza eguali. Raggiunta la piana che in inverno ospita un importante centro di sci nordico, si rientra a Canale attraverso una piacevolissima stradina asfaltata che al termine immette nella piazza principale del paese dove sorge il nuovissimo museo dedicato a Giovanni Paolo I. A sinistra una evidente indicazione invita a proseguire alla volta di Falcade. Buono il fondo di questa stradina sterrata agevole nella prima parte e più impegnativa in prossimità del centro turistico. L'arrivo sulla piana gratificherà e ripagherà di tutti gli sforzi compiuti per portare a termine questa seconda tappa. DISLIVELLO IN SALITA COMPLESSIVO DI TAPPA DA ZOLDO ALTO m 1382 DISLIVELLO IN DISCESA COMPLESSIVO DI TAPPA DA ZOLDO ALTO m 1561 IMPIANTI DI RISALITA: 3( Cabinovia Pian del Crep - Seggiovia delle Coste – Seggiovia Pioda ) FONDO STRADALE: STERRATO, ASFALTO, BOSCO, STRADA SILVOPASTORALE, GHIAINO POSSIBILITA' DI PERNOTTAMENTO: ALLEGHE – FALCADE RISTORI CONSIGLIATI: BAITA SCOIATTOLO – RISTORO FONTANABONA PASSO F TAPPA 3 FALCADE-SAN PELLEGRINO-FORCA ROSSA-MALGA CIAPELA-PASSO PADON-PIEVE DI LIVINALLONGOInizia a Falcade la terza tappa, straordinaria per le quote che raggiunge e per i paesaggi che offre: sempre diversi a seconda del punto di osservazione. La salita a Passo San Pellegrino può avvenire lungo l'itinarario a ridosso delle frazioni alte del paese che raggiunge la Baita Flora Alpina. Più comodamente sfruttando le seggiovie che partono in località Molino e raggingono Laresei. Breve discesa al lago del Cavia su stradina di servizio e quindi per sentiero si ragginge la strada del Passo San Pellegrino a quota 1775, pochi mt su di essa prima di intersecare la deviazione per la Baita ottimo punto di ristoro. Per quanti vogliano raggingere la sommità del passo potranno dirigersi verso la località Fuciade. La salita diventa impegnativa e per raggingere i 2500 m della Forca Rossa occorerà a tratti spingere la bici. Poco male! La discesa è davvero di grande soddisfazione. La zona è ben frequentata dagli stambecchi. Attraversata la conca di Franzedas ci si direge verso Malga Ciapela dove si trova la stazione di partenza della funivia della Marmolada. Si prosegue con un tratto impegnativo di un paio di km per raggiungere la seggiovia del Passo Padon che consigliamo. Scesi dalla seggiovia il Rifugio Padon è un provvidenziale punto di ristoro prima di lanciarsi verso il territorio Fodom in comune di Livinallongo del Col di Lana. La discesa passa vicinissima a delle postazioni militari della Grande Guerra attraverso i Monti Alti di Ornella. Scende fino all'omonima frazione e quindi a fondovalle dove sarà necessario risalire per un km sul versante opposto. Per un eventuale pernottamento o ristoro ottime le possibilità a Pieve (sede municipale), lungo la strata SS 48, o nel vicino centro turistico di Arabba. PASSO G TAPPA 3 PIEVE DI LIVINALLONGO-CHERZ-INCISA-PRALONGIA'-ARMENTAROLA Dalla SS 48, conosciuta anche come strada delle Dolomiti, che unisce Cortina a Bolzano attraverso i più famosi valichi alpini, dalla località Renaz ci si dirige verso l'abitato di Cherz. L'asfalto lascia spazio ad una eccellente strada sterrata. Una salita non troppo lunga conduce al passo Incisa. Ora si fa sul serio; l'erta finale prosegue verso Pralongià: breve ma intensa. Al culmine lo sguardo può spaziare su tutto l'altopiano e grazie alle numerose stradine sterrate di collegamento, progettare nuove entusiasmanti escursioni. Per il rientro ad Arabba vi è solo l'imbarazzo della scelta, interessante il percorso che da Passo Incisa conduce all'altopiano del Cherz e rientra a valle visitando la frazione di Corte. Per chi prosegue il Grantour alla volta di Cortina pochi metri più avanti la discesa verso San Cassiano è evidente. Giunti a fondovalle si interseca la vecchia strada del Passo Valparola che conduce dapprima all'Armentarola e a seguire verso i passi Valparola e Falzarego. DISLIVELLO IN SALITA COMPLESSIVO DI TAPPA DA FALCADE m 3002 DISLIVELLO IN DISCESA COMPLESSIVO DI TAPPA DA FALCADE m 2550 IMPIANTI DI RISALITA: 3 ( Seggiovia Molino-Le Buse – Seggiovia Le Buse Laresei – Seggiovia del Padon - ) FONDO STRADALE: STERRATO, ASFALTO, BOSCO, STRADA SILVOPASTORALE, GHIAINO POSSIBILITA' DI PERNOTTAMENTO: ALLEGHE – FALCADE RISTORI CONSIGLIATI: BAITA FLORA ALPINA – CHALET INCISA CIMA UOMO – RIFUGIO