patologia ovarica benigna
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patologia ovarica benigna
Università di Bologna Corso di Laurea in Ostetricia PATOLOGIA OVARICA BENIGNA Stefano Venturoli Clinica Ginecologica e Fisiopatologia della Riproduzione Umana Università degli Studi di Bologna Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi CISTI OVARICHE: INCIDENZA E PREVALENZA INCIDENZA: nella popolazione generale tuttora non è ben documentata (3.9-9.2 %) PREVALENZA: Studi di screening hanno descritto una prevalenza del 7% circa sia nelle donne in età fertile che in menopausa (Bailey et al, 1998; Borgfeldt et al, 1999; Knudsen et al 2004) CISTI OVARICHE BENIGNE… Definizione: Formazione prevalentemente fluida , a parete propria, che origina dall’ovaio ma che non fa parte della normale struttura ovarica , ma che da essa può derivare 1) Funzionali 2) Organiche Cisti Funzionali Sono legate alla funzionalità ciclica ovarica e spesso si collegano con disturbi del ciclo ovulatorio e ad alterazioni ormonali Sono tipiche dell’età fertile Raramente superano i 7 cm di diametro Generalmente regrediscono spontaneamente Classificazione Cisti follicolari Derivano dalla sovradistensione del follicolo che non procede verso l’ovulazione con la degenerazione dell’oocita. Cisti tecoluteiniche Derivano dalla luteinizzazione della cellule della teca, verosimilmente per mancata ovulazione. Sono spesso dotate di attività endocrina, in particolare di P Cisti Luteiniche o luteoemorragiche Derivano dalla raccolta di liquido siero-ematico dopo l’ovulazione Cisti funzionali Spesso comportano irregolarità mestruali Sono per lo più un reperto occasionale La diagnosi è per lo più ecografica per la presenza di precise caratteristiche ultrasonografiche Possono generare dolore e gonfiore addominale Non richiedono mai (salvo complicanze) intervento chirurgico TERAPIA ATTESA Entro tre mesi si constata la spontanea scomparsa della formazione cistica ESTRO-PROGESTINICI Razionale per l’ uso di CO... Gli E/P determinano la soppressione dell’attività follicolare e l’inibizione dell’ovulazione mediante la soppressione dell’LH (E+P) e dell’FSH (E) Cisti ovariche funzionali REVISIONE: CO PER CISTI OVARICHE FUNZIONALI Cochrane Library 2006 4 Trials randomizzati controllati 227 donne Review su uso di OC come terapia per cisti ovariche funzionali Anche se di ampio uso nel trattamento delle cisti ovariche funzionali, i contraccettivi orali non danno benefici Grimes DA et al, 2009 CONTRO CISTI OVARICHE ORGANICHE Derivano per lo più da alterazioni istologiche più o meno complesse e si classificano sulla base della loro natura ed origine istologica CISTI OVARICHE ORGANICHE… Principali istotipi Epitelio Celomatico (epiteliali) Sierose Mucinose Stroma gonadico Granulosa e Teca Sertoli e Leydig Cellule Germinali Disgerminoma Teratoma Cellule Endometriali Endometrioma (cisti cioccolato) Da: Epitelio Celomatico Cistoadenoma sieroso - è il più frequente nelle giovani donne (20/40 a.) - monolaterale e raramente bilaterale - a contenuto liquido francamente anecogeno (diagnosi ecografica) , a superficie regolare, uniloculare. Non raramente la superficie interna è irregolare e deve essere tenuta presente la possibilità di una evoluzione Border Line o (rara <20%) maligna Da: Epitelio Celomatico Cistoadenoma mucinoso - è il più frequente nelle donne tra 40 e i 50 anni Non infrequentemente è bilaterale Raggiunge grandi dimensioni con superficie liscia o bernoccoluta tapezzato da epitelio cilindrico muciparo, secernente liquido ricco di mucopolisaccaridi e glicoproteine - a crescita talora lenta e talora rapida - multiloculare, con setti multipli avascolari, ripieno di mucina (aspetto a fiocco) e anche occupante l’addome - la superficie endoluminale è regolare, e poco vascolarizzata Non raramente la superficie interna è irregolare e deve essere tenuta presente la possibilità di una evoluzione Border Line o (rara <10%) maligna Da: Stroma Gonadico Tumore a cellule della Granulosa - Sono per lo più tumori “solidi” che derivano da cellule specializzate stromali dell’ovaio in evoluzione - Derivano da cellule ovariche “femminili” - Sono tumori funzionanti e producono ormoni della loro linea funzionale di origine (Estrogeni e in quota minore Progesterone) Tumore a cellule del Seroli e di Leydig - Sono per lo più tumori “solidi” che derivano da cellule specializzate stromali dell’ovaio in evoluzione - Derivano da cellule ovariche “maschili” - Sono tumori funzionanti e producono ormoni della loro linea funzionale di origine (Androgeni e in quota minore Progesterone) Entrambi i tumori colpiscono ogni età da quella pediatrica alla menopausa determinando secondo la loro natura segnali di, pubertà precoce, perdite ematiche genitali, irregolarità del ciclo irsutismo e virilismo Da: Cellule Germinali Teratomi Cistici Maturi (cisti dermoide) derivano dalle cellule germinali primarie dell’ovaio e possono contenere strutture parzialmente differenziate nel senso di organi quali capelli, ossa , denti. - Sono rilevati per lo più nella adolescenza ma sono reperibili in tutte le età. - Contengono tessuti che derivano dai tre foglietti embriogenici ( ecto, meso, endoderma) ma prevalgono i tessuti ectodermici (sebo, capelli, ma anche tessuto nervoso, cartilagini, ossa, intestino) - Sono unilaterali, ma possono essere bilaterali e a nuclei multipli - Sono reperti occasionali ma possono dare segni indiretti della loro presenza (torsione…) - Raramente hanno componenti maligne (<1%) Da: Cellule Endometriali Endometrioma (cisti cioccolato) - Derivano dalle cellule endometriali ectopiche per reimpianto dopo rigurgito retrogrado transtubarico e invaginazione all’interno dell’ovaio - Sono rilevate per lo più nella età fertile essendo ormono dipendenti ma sono reperibili in tutte le età. - Sono costituite da una parete cistica reattiva e contengono sangue e detriti dello sfaldamento mestruale - Sono unilaterali, ma possono essere frequentemente bilaterali e a nuclei multipli - Sono reperti spesso occasionali ma possono dare segni diretti della loro presenza (dismenorrea, dolore pelvico cronico) - Contribuiscono alla distruzione del patrimonio follicolare - Raramente hanno componenti maligne ma non sono escluse forme atipiche Clinica delle formazioni cistiche ovariche benigne - La sintomatologia è particolarmente evidente nelle forme “ormono secernenti” (irsutismo e virilismo, pubertà precoce, emorragie genitali, oligo-amenorrea) - Il dolore pelvico e il senso gravativo e oppressivo dell’addome sono sintomi che dipendono dalla grandezza della cisti - Segnali “acuti” quale il dolore violento e il collasso, derivano per lo più dalle complicanze: rottura della cisti , emorragie interna, torsione del peduncolo vascolare Clinica delle formazioni cistiche ovariche benigne La Diagnosi oltre sulla visita ginecologica, si basa sulle caratteristiche strutturali della cisti sia ecografiche che della RM. La Diagnosi differenziale deve essere posta con le neoformazioni ovariche border line o maligne - con la patologia tubarica (sactosalpinge e piosalpinge La Terapia nelle forme organiche è di tipo chirurgico TERAPIA DELLE CISTI OVARICHE TERAPIA CHIRURGICA e’ una indicazione generalmente valida per tutte le formazioni cistiche TERAPIA MEDICA è indicata unicamente nelle cisti endometriosiche CO e CISTI ENDOMETRIOSICHE PREVENZIONE E TERAPIA Razionale per l’uso dei CO I contraccettivi orali diminuiscono la proliferazione cellulare e favoriscono l’apoptosi nell’endometrio eutopico Meresman et al, 2002 I contraccettivi orali riducono l’espressione di aromatasi nell’endometrio eutopico di pazienti con l’endometriosi Maia et al,2008 I contraccettivi orali proteggono dal rischio di neoplasia ovarica che ha un incidenza maggiore nelle pazienti con endometriosi Modugno et al. 2004, Vercellini P. 2008 Studio randomizzato controllato prospettico Seracchioli R et al, 2008 239 PAZIENTI SOTTOPOSTE A CISTECTOMIA LAPAROSCOPICA OC (EE 0.020 mg e gestodene 0.075 mg) Uso ciclico Uso continuo Nessuna terapia USO PER 24 MESI -TASSO DI RECIDIVA 24 MESI 14.7 % 8.2 % 29 % 1) L’uso postoperatorio di CO riduce in modo significativo la ricorrenza delle cisti PRO Non users 2) L’intervallo libero da recidiva è significativamente più lungo nelle users (uso ciclico e continuo) rispetto alle non users PRO 3) l’aumento del diametro medio dell’endometrioma è significativamente ridotto nell’ uso ciclico e continuo di OC vs nonusers PRO ERROR: undefined OFFENDING COMMAND: Patologia STACK: (Microsoft PowerPoint - 7) /Title () /Subject (D:20131012150919) /ModDate () /Keywords (PDFCreator Version 0.8.0) /Creator (D:20131012150919) /CreationDate (stefano.venturoli) /Author -mark-