Servizi psico-educativi Centri di Formazione

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Servizi psico-educativi Centri di Formazione
PROVINCIA DI TREVISO
Servizi
psico-educativi
Centri di Formazione Professionale
Lancenigo - Vittorio Veneto
PROVINCIA DI TREVISO
CENTRO di FORMAZIONE
PROFESSIONALE
di Lancenigo (TV)
PROVINCIA DI TREVISO
SERVIZI PSICO-EDUCATIVI
Rivolti a:
- allievi
- genitori
- personale docente e non docente
Gestione delle seguenti attività:
- Percorsi educativi individualizzati
- Supporto psico-pedagogico
- Centro di informazione/consulenza (CIC)
- Formazione del personale docente e non docente
PROVINCIA DI TREVISO
Percorsi Educativi Individualizzati
in Formazione Guidata - Integrata
Rivolta a studenti in possesso di Certificazione
ai sensi della L. 104/92
CENTRO DI FORMAZIONE
PROFESSIONALE - LANCENIGO
Gli allievi in possesso di Certificazione ai sensi della L.104/92 possono avere
accesso a tre livelli di istruzione:
-FORMAZIONE INTEGRATA → Presso i corsi a qualifica
-FORMAZIONE GUIDATA A → “Operatore addetto alla panificazione ed alla
pasticceria”
↓
inserimento nel mondo del lavoro
attraverso la L.68/99 o presso centri di lavoro protetti (CEOD,CLG)
-FORMAZIONE GUIDATA B → “Addetto alla decorazione della ceramica ed
alla
legatoria artigianale”
↓
inserimento in centri di lavoro protetti
(CEOD,CLG)
FORMAZIONE INTEGRATA
CHI la gestisce :
Il Servizio psico-educativo con il Co-docente
Procedura:
•
•
Informare i referenti di qualifica e il C.d.C. di quali siano gli allievi in
possesso di Certificazione ai sensi della L. 104/92 presenti nei loro
corsi
↓
Attivare un percorso personalizzato
↓
stendere il P.E.I.
(Piano Educativo Individualizzato)
↓
Monitorare, assieme al Co-docente, il percorso personalizzato ed il
livello di integrazione dell’allievo
FORMAZIONE INTEGRATA e GUIDATA
•
Attività di orientamento
Azioni:
- visite guidate al Centro da parte
della famiglia e del ragazzo
- colloqui con i genitori
- incontri informativi con gli
insegnati della scuola media
- incontri informativi con i servizi
socio-sanitari
- assessment degli aspetti
cognitivi, personali e sociali del
ragazzo
FORMAZIONE GUIDATA
•
Stendere i P.E.I. (Piani Educativi Individualizzati)
•
Monitorare il percorso formativo degli allievi
↓
Eventuale modifica in itinere del P.E.I.
•
Rapportarsi con i servizi socio-sanitari che hanno in carico il ragazzo per
monitorare assieme l’evoluzione del processo formativo e per richiedere il
rinnovo della Certificazione, l’assegnazione dell’addetto all’assistenza, etc.
costruire una rete
•
Rapportarsi con la famiglia dell’allievo
costruire una rete
•
Collaborare con i docenti per l’attuazione dei progetti formativi
↓
↓
↓
Modifica
passaggio ad
passaggio a
del P.E.I.
altro livello della
corsi a qualifica
Formazione Guidata
PROVINCIA DI TREVISO
Consulenza psico-educativa
Consulenza psico-educativa
La finalità è di promuovere il benessere in un’ottica
bio-psico-sociale ed affrontare insieme situazioni
di disagio, prima che queste interferiscano con i
normali meccanismi di crescita dell’adolescente.
La consulenza può essere richiesta all’Operatore da:
- Allievi
- Docenti
- Genitori
- Servizi Istituzionali (scuole, ULSS, ecc.)
può essere effettuata a livello individuale, familiare, o come
intervento nel gruppo-classe
Consulenza psico-educativa
Procedure per l’attivazione:
•
•
•
•
•
•
L’Operatore riceve segnalazioni dalla Direzione (Direttore o
Coordinamento didattico) sulla base delle problematiche
emerse dai CdC e/o riportati dai Referenti, riguardanti aspetti di
apprendimento, comportamentali ecc. degli allievi;
Valuta i singoli casi e costruisce un piano di intervento,
coinvolgendo, se necessario, le famiglie e/o altre istituzioni;
Interviene secondo quanto stabilito;
Informa il C.d.C. o il Referente sull’evoluzione del progetto;
Effettua il monitoraggio e la valutazione sugli effetti degli
interventi;
Verbalizza e archivia la documentazione.
PROVINCIA DI TREVISO
CENTRO di FORMAZIONE
PROFESSIONALE
di Vittorio Veneto (TV)
Sportello Ascolto
Lo sportello ascolto è uno spazio offerto agli allievi in cui poter
essere accolti nelle questioni che creano loro disagio e
sofferenza
L’azione dello sportello ascolto ha lo scopo di accogliere le
domande tramite colloquio, farne un’analisi e se la situazione lo
richiede inviare ai servizi preposti con un adeguato
accompagnamento e successivamente collaborare con l’equipe
di pertinenza
Sportello Ascolto
Lo sportello gestisce anche le situazioni di ragazzi che presentano
certificazioni, ai sensi della L. 104/92, o che sono seguiti da
tempo dai servizi di competenza e si ravvede la necessità di
mantenere un lavoro in equipe
Le segnalazioni avvengono tramite:
• I servizi socio-sanitari territoriali
• Gli insegnanti
• Il Consiglio di Classe
• Le famiglie
• Gli allievi
D.S.A. – DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
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DISLESSIA → difficoltà in lettura
DISORTOGRAFIA → difficoltà in scrittura
DISGRAFIA → difficoltà nell’esecuzione del segno grafico (scrittura
illeggibile)
DISTURBO DI COMPRENSIONE DEL TESTO
DISCALCULIA → difficoltà nel calcolo
Questi disturbi si riscontrano in ragazzi con livello cognitivo nella norma
(discrepanza tra livello cognitivo e prestazioni nell’area problematica)
↓
Non sono certificati ai sensi della L.104/92
↓
Non si può attivare un percorso personalizzato
↓
Come intervenire?
D.S.A. – DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
La circolare Miur del 10 Maggio 2007 prot. n. 4674 invita ad impiegare per
questi allievi strumenti compensativi e dispensativi per supplire al deficit
↓
• Dispensa dalla lettura ad alta voce
• Nei compiti scritti valutare il contenuto piuttosto che la forma
• Dispensa dall’uso del vocabolario
• Dispensa dallo scrivere sotto dettatura
• Utilizzo dell’audioregistratore
• Uso della calcolatrice
↓
Il C.d.C. dovrebbe specificare, per le materie interessate, gli strumenti
compensativi o dispensativi che decide di attuare
↕
P.E.P.
(Piano Educativo Personalizzato)