MF-MILANO FINANZA mercoledì 8 gennaio 2014 Ipotesi nozze per

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MF-MILANO FINANZA mercoledì 8 gennaio 2014 Ipotesi nozze per
MF-MILANO FINANZA mercoledì 8 gennaio 2014
Ipotesi nozze per Veneto Banca - Tra le strade suggerite dalla Vigilanza dopo l'ispezione ci
sarebbe anche l'integrazione con altri istituti di credito, che per il momento non sarebbe però
allo studio. Sanzioni per 1,14 mln a Bim
di Luca Gualtieri
C'è anche l'ipotesi di un'aggregazione tra le strade che la Banca d'Italia ha suggerito al consiglio di
amministrazione di Veneto Banca dopo la meticolosa ispezione conclusa nell'agosto scorso. A riportalo è il
supplemento al prospetto di base delle obbligazioni ordinarie 2013 della popolare di Montebelluna
autorizzato dalla Consob lo scorso 23 dicembre.
Nel documento l'istituto ripercorre le tappe del lungo iter ispettivo iniziato nel luglio 2012 con un
accertamento nella controllata torinese Banca Intermobiliare (Bim) e continuato poi nel corso del 2013. In
relazione alla verifica su Bim (che si è conclusa con risultanze «in prevalenza sfavorevoli»), il supplemento al
prospetto ricorda che lo scorso 18 dicembre «è stato notificato agli esponenti aziendali interessati l'esito del
procedimento sanzionatorio che comporta la comminazione di sanzioni amministrative per complessivi 1,14
milioni». Nel frattempo Bim si è comunque attivata per mettere in campo le contromisure necessarie e ha
presentato a Via Nazionale le proprie controdeduzioni.
Nel supplemento al prospetto vengono poi menzionate le due ispezioni compiute nella capogruppo nel corso
del 2013. La prima (dal 7 gennaio al 12 aprile) rientrava nella raffica di verifiche che ha interessato le prime
venti banche italiane, mentre la seconda (dal 15 aprile al 9 agosto) ha passato al setaccio l'intero portafoglio
crediti come accaduto per altri sette istituti di medie dimensioni. Per quanto concerne quest'ultima, il
documento spiega: «i rilievi ispettivi hanno evidenziato carenze nel governo societario e nei controlli interni
nel fronteggiare il peggioramento della qualità dell'attivo, nonché della capacità di reddito e dei livelli
patrimoniali in un contesto di pesante crisi finanziaria e di recessione dell'economia, con conseguente invito
a recepire ulteriori rettifiche sui crediti rispetto alla posizione al primo trimestre 2013, nonché rettifiche sul
computo del patrimonio di vigilanza, a fronte di azioni proprie finanziate».
E ancora: «Nello stesso ambito la Banca d'Italia ha notificato agli interessati l'avvio di un procedimento
amministrativo sanzionatorio per alcune ipotesi di violazione delle previsioni del Testo unico bancario, per
irregolarità connesse alle sopra citate carenze, nonché a operazioni in conflitto di interesse e a finanziamenti
per acquisto azioni proprie. Il consiglio di amministrazione di Veneto Banca, riunitosi il 17 dicembre 2013 al
fine di discutere ed approvare le considerazioni dell'emittente in ordine ai rilievi ispettivi, ha formulato le
proprie controdeduzioni ritenendo infondate le contestazioni a fondamento del procedimento
sanzionatorio», spiega il prospetto.
La notizia più interessante è contenuta qualche riga più in basso dove si spiega nero su bianco che «la Banca
d'Italia ha inoltre chiesto al consiglio di amministrazione di valutare ipotesi di integrazione con altri istituti
di credito». Per il momento si tratta ovviamente soltanto di una possibilità teorica, visto che il cda di Veneto
Banca ha scelto di percorrere altre strade per rispondere alle richieste di Bankitalia. A dicembre infatti il
board ha avviato l'iter di conversione del bond convertibile da 350 milioni, che avrà un impatto sul
patrimonio di 135 punti base di common equity tier 1. Montebelluna ha inoltre dato mandato a Rothschild
per cedere il 71,4% di Bim, dalla quale si attende una beneficio patrimoniale di circa 100 punti base. Con
questi interventi l'amministratore delegato Vincenzo Consoli punta a portare il common equity tier 1 (Cet 1)
al 9,5% entro giugno, al di sopra dunque del livello richiesto dalla Vigilanza. Il cda ha approvato inoltre un
piano di riorganizzazione della direzione centrale che dovrebbe garantire maggiore efficacia a tutte le aree di
attività. (riproduzione riservata).