settimana dell`intercultura - Istituto Comprensivo di Villadose
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settimana dell`intercultura - Istituto Comprensivo di Villadose
SETTIMANA DELL’INTERCULTURA Scuola dell’Infanzia di Gavello Si è ormai conclusa la settimana dell’Intercultura, fissata dal nostro comprensivo e l’Africa è stata la protagonista di quest’anno: un continente davvero giovane, ricco di cultura, impregnata del valore del lavoro, del sacrificio, delle tradizioni. Abbiamo iniziato la settimana con la visita di due suore appartenenti all’Ordine delle Missionarie della Redenzione: suor Pierina, italiana ma missionaria in Burundi, e suor Giulia originaria di quel paese…. e proprio il Burundi sono venute a presentarci. Con quale amore suor Giulia ci presenta il filmato che, in tanta semplicità e chiarezza, ci mostra la vita nel suo paese: il duro lavoro nei campi, con mezzi da noi quasi dimenticati; le loro abitazioni (molto diversificate per ricchi e poveri), i prodotti alimentari (alcuni li conosciamo, altri ci sono sconosciuti), l’interno di una scuola e la scansione della giornata per i bambini; gli animali, la natura rigogliosa. Subito i bambini vengono attratti dai giochi creati dai loro coetanei africani, costruiti con materiali semplici e di recupero, che suor Giulia ci fa toccare con mano: un pallone, risultato di carta da giornale appallottolata ben stretta e avvolta da una retina della frutta; macchinine realizzate con scatole di medicinali e tappi delle bottiglie, oppure quelle un po’ più complesse, prodotte da mani più esperte, con un pezzo di legno intarsiato…. e il giorno dopo il nostro Davide torna a scuola con la macchinina che lui ha voluto realizzare a casa. Le bambine, invece, si divertono a provare vesti colorate delle donne africane e a disegnarle; si meravigliano del “trasporto” dei bambini sulla schiena, tipico per loro, anche mentre svolgono lavori nei campi o di approvvigionamento e ne fanno prova con le bambole della scuola. Divertente e geniale anche il trasporto di materiale sulla testa ed ecco i tentativi di equilibrio dei nostri bambini, alcuni riusciti altri risultati un disastro con piccole costruzioni sparse per tutta la stanza. Ma tutto viene vissuto con divertimento e le bambine si dilettano nel provare le danze di ringraziamento, mentre i bambini preferiscono i bastoni della pioggia o il bongo recuperato a casa per l’occasione, creando un sottofondo “direi originale” alla danza maschile con i pugni. Il ricordo del Burundi non si esaurisce in un giorno, infatti ancor oggi i bambini amano rivivere quei colori, quelle musiche, quella cultura. Ma la settimana “con l’Africa” prosegue, con disegni sulla casa africana dei poveri, o su vestiario e prodotti tipici; vengono realizzati piccoli bastoni della pioggia, proposto il dvd di Kirikù e del suo mondo, ma giovedì riceviamo un’altra visita: è Maryrose con la sua bambina Michelle. Provengono dalla Nigeria e vengono a farci conoscere la loro terra. Maryrose ha un bellissimo vestito lungo, colorato e aderente, con un turbante avvolto in testa da cui scendono mille treccine sottilissime e scure. Ma anche la piccola Michelle è piena di treccine, legate in un codino con laccetti colorati e ci guarda con quei suoi occhioni scuri: è curiosa di conoscere la nostra scuola, perché il prossimo anno diventerà anche la sua. Dai racconti e dal filmato proposto da Maryrose, ritroviamo i colori e la bellezza dei vestiti del Burundi, ma anche i ritmi e i movimenti delle donne d’Africa. Il continente africano diventa una scoperta piacevole per i bambini della nostra scuola e ricordiamo loro che anche la Tunisia, da cui proviene il loro compagno, si trova in quello stesso continente. Essi notano la diversità fra l’Africa e il nostro paese, ma capiscono che è proprio quella diversità a rendere curiosa e bella quella terra. Certo in una settimana non si è potuto conoscere completamente quel continente, ma è servito per far apprezzare una cultura “altra”.