Faenza, perseguita la ex per mesi e minaccia di

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Faenza, perseguita la ex per mesi e minaccia di
Faenza, perseguita la ex per mesi e minaccia di suicidarsi:
stalker 27enne in arresto
Lunedì 11 Luglio 2016
La relazione era finita e la donna era tornata a vivere in Veneto. L'uomo aveva iniziato a
ossessionarla con telefonate e talvolta a seguirla. Venerdì pomeriggio l'incontro: lui prima
ha minacciato di tagliarsi le vene con un coltello poi l'ha costretta a salire in auto.
Provvidenziale l'intervento di una pattuglia dei Carabinieri, allertati da un passante
"Vi prego aiutatemi non ce la faccio più”: queste le parole di una donna ai carabinieri che l’hanno salvata strapandola dalle
braccia del suo stalker. Al centro della vicenda due ex-fidanzati: una donna 30enne originaria della Romania, che lavora
come hostess per eventi e risiede in una cittadina del padovano, ed un operaio 27enne di Faenza, originario dell’Albania.
L'uomo, ossessionato dalla gelosia che aveva spinto la bella 30enne a chiudere la loro "storia", venerdí pomeriggio dopo
averla convinta ad incontrarlo a Faenza per un ennesimo chiarimento e per restituirle le ultime cose che lei aveva lasciato a
casa sua durante la loro relazione, l'ha costretta a salire sulla propria auto "sequestrandole" anche il telefonino. Quando la
ragazza è riuscita a scendere dall'auto per tentare la fuga, lui l'ha inseguita per strada e dopo averla afferrata l'ha trascinata
per riportarla indietro, sotto gli occhi di molti automobilisti di passaggio. La giovane è stata salvata dall’intervento immediato di
una pattuglia dei carabinieri che fortunatamente si è trovata a passare proprio in quel momento di massima tensione fra i due
ex.
È stata questa la scena da film alla quale alcuni automobilisti hanno assistito nei pressi della rotatoria di via San Silvestro.
Mentre il 27enne albanese stava trattenendo la donna, un passante ha avvisato una pattuglia dei carabinieri di Fognano che
si trovava in quella zona per i consueti servizi antifurto.
I due militari dell'arma, fra cui il maresciallo Vincenzo Parrinello comandante della stazione di Fognano, si sono precipitati a
verificare la segnalazione e poco distante hanno trovato una coppia di persone in forte stato di agitazione. La donna è
scoppiata in lacrime e sulle braccia aveva segni inequivocabili di una stretta poco sopra al gomito. L’uomo che era con lei ha
però tentato di minimizzare la cosa lanciandole anche delle "occhiatacce" per convincerla a confermare la sua versione.
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I carabinieri, invece, hanno ritenuto opportuno approfondire l’episodio e dopo aver separato i due, li hanno portati entrambi
nella caserma di via Giuliano da Maiano. Confortata dalle parole rassicuranti dei militari dell'arma, la ragazza si è confidata e
dal suo racconto sono emersi mesi di persecuzioni e continue minacce di suicidio da parte del suo ex che non si era
rassegnato alla fine del loro rapporto sentimentale.
I due, a maggio avevano iniziato una relazione amorosa e per brevi periodi avevano anche vissuto insieme a Faenza, dove il
27enne è domiciliato. Quando non si fermava in città, la donna tornava nel padovano dove risiede insieme al figlio nato da un
precedente matrimonio. Durante la convivenza con l'albanese, però, era venuta alla luce l'indole persecutoria dell'uomo,
ossessionato da una morbosa gelosia che accendeva di frequente litigi e lo induceva a tenere sotto controllo il cellulare di lei.
Visti questi atteggiamenti, la 30enne lo aveva lasciato e aveva deciso di tornare a casa sua in Veneto, anche con l'aiuto
dell'ex-marito con il quale è rimasta in buoni rapporti. Da quel momento però il 27enne albanese ha cominciato a perseguitarla
con centinaia di telefonate e frequenti incursioni nel padovano, non solo a casa di lei ma anche sul posto di lavoro e dai suoi
parenti.
L'escalation ininterrotta di comportamenti persecutori da parte dello stalker è proseguita per mesi, al punto che la donna è
stata costretta a cambiare le proprie abitudini a causa dell'ansia e della paura di incontrarlo, visto che lui spesso si era anche
appostato vicino casa sua arrivando a seguirla. Una volta l'uomo si era addirittura presentato nella scuola dove la sua ex
accompagnava il figlio e non era servito a nulla nemmeno bloccare i contatti con lui sui social per cercare di frenare quella
forma di "amore ossessivo".
L'epilogo della vicenda è arrivato venerdì 8 luglio, a Faenza: la donna, esasperata dalle telefonate dell'uomo a tutte le ore del
giorno e della notte, ha accettato di vederlo ancora una volta per convincerlo a chiudere civilmente la cosa, nonchè per
riprendersi gli ultimi effetti personali che aveva lasciato a casa di lui. Quando però è arrivata a Faenza, l'uomo ha ricominciato
ad assillarla per non farla andare via, arrivando al punto di prendere alcuni coltelli e minacciare di tagliarsi le vene dei polsi
per farla sentire in colpa.
La 30enne romena spaventatissima aveva afferrato i coltelli e li aveva riposti nella sua borsa, poi aveva lasciato l’abitazione
intenzionata a chiamare un taxi per farsi accompagnare alla stazione ferroviaria. A quel punto l'uomo ha "perso la testa" e con
la forza l'ha costretta a salire sull’auto. Vistasi persa, la povera ragazza ha cercato di telefonare all’ex marito per chiedergli
aiuto ma il 27enne le ha strappato il telefonino dalle mani.
Non sono servite a nulla nemmeno le suppliche della donna per convincere l'uomo a lasciarla andare, anzi per strada lui
aveva sfoderato un altro coltello minacciando ancora di volerla "fare finita". La donna a quel punto gli ha strappato l’arma e
l'ha lanciata fuori dal finestrino: e' questo il momento in cui la coppia si è trovata a transitare nei pressi della rotonda di via San
Silvestro, ormai all’epilogo della complicata vicenda.
Il 27enne si è distratto per la reazione della ragazza che le aveva strappato il coltello dalle mani e lei, accortasi della presenza
della pattuglia dei carabinieri poco distante, è riuscita a scendere dall'auto per correre verso i militari dell’arma. Il suo ex e'
stato più veloce e dopo averla rincorsa l'ha afferrata per le braccia trascinandola di forza sull’auto ma nel frattempo i
carabinieri, avvisati anche da un passante, sono intervenuti ed hanno raccolto la supplica della donna che in lacrime ha detto
loro : “non ce la faccio più, vi prego aiutatemi”.
Lo stalker è stato arrestato in flagranza per “violenza privata” e denunciato per "atti persecutori" e "porto d’arma illegale",
dopodichè su disposizione del pm Monica Gargiulo, è stato portato in carcere a Ravenna.
Cronaca
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