Pedal to the metal - Historic Endurance Rallying Organisation
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Pedal to the metal - Historic Endurance Rallying Organisation
ATTUALITà Race Retro 2013 Pedal to the metal In Inghilterra ogni scusa (a motore) è buona per affondare sul gas. Ecco perché una rassegna così specifica richiama decine di migliaia di persone. E gli argomenti non mancano Testo e foto di Luca Gastaldi T ieni giù! Dai gas! A tavoletta! Questi i principali modi di dire italiani per esprimere un unico, basilare concetto: andare il più veloce possibile. In Inghilterra ce n’è uno ancora più efficace: “pedal to the metal”. Pedale sul metallo, ovvero, pedale dell’acceleratore ben premuto sul fondo in lamiera della vettura. Il Regno Unito è la culla del motorsport.Tanto la tradizione quanto lo spirito attuale sono ugualmente forti e sentiti. I circuiti sono sempre gremiti di pubblico e partecipanti, lo stesso vale per i rally e per le specialità più eccentriche come il trial. Con i motori gli inglesi devono sempre fare qualcosa di competitivo, devono sempre andare al massimo. Club a bizzeffe, campionati di ogni genere e tipo, auto di ogni specie. Non si fanno differenze: dalle Hillman Imp alle Ferrari GTO, tutto val bene una corsetta. Il mondo del motorsport si presenta quindi variegato come pochi. Preparatori, artigiani, aziende specializzate: è tutto un fermento di attività e di interesse. E di passione con la “p” maiuscola. Ogni weekend dell’anno -con la neve o sotto il sole, non ha importanza- è buono per non farsi mancare la giusta dose di corse e affini. Dal 22 al 24 febbraio, ad esempio, è stato il turno di Race Retro, la rassegna dedicata alle auto storiche da competizione organizzata nel vasto Sto- 22 la ratty di patty Nella pagina a sinistra, la rassegna dedicata alla Alpine Renault A110 per i 40 anni dei successi mondiali ottenuti nel 1973: in primo piano, “Ratty”, ovvero l’esemplare 1800 Gruppo 4 utilizzato e così soprannominato da Pat Moss nel 1972. In questa pagina, in alto, l’esposizione del Classic Team Lotus con una Cortina Gruppo 5 ex-ufficiale e la monoposto 32B: entrambe del 1965 ed entrambe guidate da Jim Clark. A sinistra, l’Alfa Romeo Tipo B (P3) telaio # 50007 esposta nello stand della Historic Grand Prix Cars Association. In basso, l’Historic Sports Car Club con una bella sfilza di vetture: in primo piano si riconoscono una Bond Formula Junior del 1960 (servizio su Automobilismo d’Epoca n. 83) e una Lola T140 Formula A del 1968. neleigh Park di Coventry. Qui solitamente si sfogano purosangue a quattro zampe, che una volta all’anno lasciano il posto ai CV che muovono le quattro ruote. Coventry, poi, è la città della Jaguar. Race Retro è alla decima edizione. Rispetto ad altri eventi British non è forse il più rinomato o conosciuto ma, considerando l’estrema specificità, è senz’altro tra i più importanti. Quest’anno i botteghini hanno contato quasi 30.000 visitatori, che hanno potuto godere di un doppio spettacolo: quello ospitato all’interno dei quattro padiglioni espositivi, e quello offerto da una ventina di auto da rally su una mini-prova speciale allestita utilizzando le stradine interne del parco. Francia vs Inghilterra Le tematiche principali di Race Retro 2013 erano dedicate ai marchi Alpine e Lotus. Il primo ha celebrato i 40 anni delle vittorie iridate delle berlinette A110: dalla tripletta al Rallye di Monte-Carlo alla conquista del primo campionato del mondo rally. A Coventry c’erano sei esemplari di A110, compresa “Ratty”: così soprannominata da Pat Moss -sorella di Stirling- che la usò nel 1972 e nel 1973. Nello spazio del Classic Team Lotus c’erano invece quattro vetture: una Cortina Lotus del 1965, una Elan del 1962 e le monoposto tipo 32B e 25. Tutte molto speciali. La Cortina, in configurazione Gr. 5, ha parteci- 23 ATTUALITà Race Retro 2013 pato al British Saloon Car Campionship del 1966 come vettura ufficiale condotta da Jim Clark, Peter Arundell, Jackie Oliver, John Miles e Jacky Ickx. La Elan, con telaio numero 2 e carrozzeria numero 9, è stata utilizzata per un anno da Jim Clark (tra il 1962 e il 1963) per sviluppare questo modello prodotto in serie. La monoposto 32B del 1965 è un esemplare unico, utilizza un telaio molto simile a quello della 25 e un motore Coventry Climax FPF da 2.500 cc: con Clark vinse la Coppa Tasmania del ’65 grazie alla vittoria in 9 gare su 13. Si conclude in bellezza con la tipo 25, monoposto che ha consacrato il binomio LotusClark e cambiato la tecnica delle monoposto. Nella stagione di F1 1963, infatti, il team di Colin Chapman conquista l’iride con Clark sette volte sul gradino più alto del podio. Nelle restanti tre gare concluse al secondo, terzo e settimo posto. La potenza del vapore Dopo un lungo lavoro di restauro, a Race Retro ha debuttato la rinata e fumante White 24 spicchio d’italia Da sinistra, in senso orario, la presenza di HERO (Historic Endurance Rallying Organisation) che ha presentato il ricco programma degli eventi 2013: la HERO organizza lunghi raid, di quelli che piacciono molto agli inglesi: intere settimane, come nei rally di una volta. Un esempio? La Londra-Lisbona, dal 27 aprile al 5 maggio. La piccola ma gloriosa Hillman Imp del 1963 (compie 50 anni) declinata nelle varianti sportive che hanno corso nei rally e in pista. Uno spicchio d’Italia nella bella esposizione Abarth. Uno dei tanti e assortiti specialisti in libri e pubblicazioni varie. La simulazione di una prova di regolarità con l’iniziativa Arrive + Drive di HERO, con cui si noleggia un’auto per effettuare una gara, con un pacchetto completo di ospitalità. impara l’arte In alto, ecco gli appassionatissimi studenti della Oxford University Motorsport Foundation. Nel 2006 hanno preso in cura una vecchia e malandata Alfa Romeo GT per farne “oggetto d’esame” e trasformarla in una vera vettura da corsa esponendola con orgoglio a RaceRetro. Hanno fatto tutto loro, carrozzeria e meccanica. Sopra, una foto della macchina al momento del ritrovamento. 25 ATTUALITà Race Retro 2013 “Whistling” Billy del 1905. È una vettura costruita dalla americana White Sewing Machine Company per le corse dirt-track di inizio Novecento. Il 4 luglio 1905 conquistò il primato mondiale sul miglio coprendo la distanza in 48,35 secondi a 118 km/h. Guidata da Webb Jay sfiorò i 200 km/h. La sua particolarità sta tutta nel motore, azionato dalla potenza del vapore come se fosse una grande pentola a pressione su quattro ruote. Giovani all’arrembaggio Oxford è la città universitaria per eccellenza. Poteva mancare un corso di motorsport? Certo che no. Ed ecco che nel 2005 un gruppo di studenti ha fondato la Oxford Universities Motorsport Foundation. È un’iniziativa indipendente, no-profit, che cerca supporto e finanziamenti da aziende e privati. Il gruppo è particolarmente attivo nel settore delle auto storiche dove, come in Italia, il grande patrimonio dell’esperienza si sta lentamente dissolvendo. Quello che denunciano gli studenti è la mancanza di attività pratiche offerte dai corsi universitari “ufficiali”. Questi giovani appassionati sono alla continua ricerca di persone esperte che possano insegnare loro i trucchi del mestiere per costruire o mantenere correttamente le vecchie auto da corsa. Nello stand allestito a Race Retro, i ragazzi 26 della OUMF hanno esposto il loro primo progetto -la ricostruzione di un’Alfa Romeo GT Junior da rally iniziata nel 2006- e la loro attuale occupazione: il rifacimento completo di una Riley 1.5 del 1958. Arrive+Drive Che soddisfazione guidare una Triumph TR6 con guida a destra in Inghilterra. Più British di così! Effettivamente è stato uno spasso, per poco che sia durato. È avvenuto proprio a Race Retro, perché uno degli sponsor principali dell’evento, la HERO (Historic Endurance Rallying Organisation), ha organizzato una simpatica iniziativa dedicata a tutti i visitatori. Quattro storiche a disposizione per far conoscere il servizio che hanno definito “Arrive + Drive”, arrivare e guidare. La HERO è specializzata nell’organizzazione di gare di regolarità e maratone automobilistiche come al London-Lisboa, la Pirelli Classic Marathon o Le Jog. Con “Arrive + Drive” danno la possibilità di noleggiare l’auto storica per partecipare alle manifestazioni: arrivare e guidare, appunto. Proprio come abbiamo fatto noi a Race Retro. Una bella simulazione di prova di regolarità all’interno di Stoneleigh Park al volante della TR6. Centinaia di altri visitatori hanno fatto la stessa cosa pagando 25 sterline in più oltre al biglietto di ingresso. Nel grande stand della HERO sono state poi presentate le gare del 2013, come sempre caratterizzate da percorsi molto lunghi e impegnativi -da veri… hero, eroi del volante- e da prove altrettanto selettive. Da questi parti, ad esempio, oltre al solito road-book ci sono anche i percorsi segreti che bisogna scoprire plottando le cartine con i riferimenti dati dagli organizzatori… Roba alla Robinson Crusoe. A tutta asta Giusto per sentire il polso del mercato, riportiamo l’esito dell’asta organizzata per il secondo anno dalla Silverstone Auctions. Si è conclusa con vendite superiori a 1,4 milioni di sterline e con l’aggiudicazione del 64% dei lotti. In calo rispetto al 2012, quando è stato venduto il 74% dei lotti totalizzando 1,75 milioni di sterline. Anche gli inglesi piangono? Forse sì. Ecco qualche prezzo. Un’Aston Martin DB6 del 1967 è stata battuta a 123.750 sterline; una Land Rover 80 prima serie del 1952 a 32.850 sterline; 196.875 sterline per una monoposto Connaught AL10 guidata nel 1953 da Roy Salvadori, John Coombs e Bill Whitehouse; 39.900 sterline per una Ford Sierra Cosworth Gr. N del 1985; una Fiat Abarth 695 SS del 1967 è passata di mano a 28.980 sterline; una Lancia Delta Integrale 16v del 1990 (stradale ma con una pessima livrea Martini Racing) è andata a 16.330 sterline. cavalli vapore Nella pagina a sinistra, l’americana White Whistling Billy del 1905 con motore a vapore è tornata a sbuffare in occasione di Race Retro dopo un lungo restauro e sarà nuovamente protagonista alla prima edizione di Sywell Classic - Piston&Props del 28 e 29 settembre. In questa pagina, in alto, la Rover SD1 ex-ufficiale (ci corse Tony Pond nel 1986) nell’inconsueta versione rally in azione nella prova speciale allestita nell’area esterna di Stoneleigh Park. Qui sopra, una bella replica di Frazer Nash costruita già alla fine degli anni Sessanta (a sinistra) e alcuni espositori. Sotto, a sinistra, lo stand della Historic Sporting Trials Association e, a destra, la Lotus Esprit da rallycross ex Dimi Mavropoulos. 27