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www.americaoggi.info QUOTIDIANO ITALIANO amer ca Obama a Cuba a marzo Un altro passo verso la normalizzazione Ogg Anno XX IX XXIX n. 48 Venerdì 19 febbraio 201 6 2016 Fri day Friday February 19 2016 $ 2 Norwood, New Jersey Tel. 212-268-0250 o 201-358-6692. Fax 201-358-9212 WASHINGTON. Il presidente Barack Obama e la first lady Michelle, si recherànno a Cuba i prossimi 21 e 22 marzo. Questo l’annuncio storico della Casa Bianca, che conferma un viaggio che era nell’aria da tempo, con un ulteriore cruciale passo sulla strada della normalizzazione nei rapporti tra i due Paesi. Un disgelo fortemente voluto da Obama, che diventa così il primo presidente americano a mettere piede sull’isola in 88 anni. La destra repubblicana attacca, giudicando il viaggio “assurdo e vergognoso”. L’obiettivo di Obama è aggiungere con- IL PAPA SU TRUMP E IL MURO ANTI-IMMIGRATI Non è cristiano NEW YORK. Uno scontro senza precedenti tra un Pontefice e un candidato alla Casa Bianca. Da un lato Papa Francesco che, di ritorno dal viaggio in Messico, critica Donald Trump per le sue posizioni sugli immigrati: “Una persona che pensa di fare i muri non è cristiano. Questo non è il Vangelo”. Dall’altra il tycoon newyorchese, notoriamente senza peli sulla lingua, che replica a muso duro: “Il Papa fa politica. E’ vergognoso”. Un botta e risposta che fa immediatamente il giro del mondo. Su tutte le tv americane, dalla Cnn alla Abc, la breaking news del Papa e la risposta a stretto giro di posta di Trump lasciano senza parole commentatori e analisti. “Trump va alla guerra col Papa”, titola Politico. “Una cosa così non si era mai vista”, è il coro unanime, VERTICE MIGRANTI Nazionale, Antonio Conte. Buon pari anche per la Lazio di Stefano Pioli che esce imbattuta (1-1) sul campo insidioso dei turchi del Galatasaray. Padroni di casa in vantaggio al 12' con Sabri Sarioglu, che su asssist di Ryan Donk batte Marchetti con un tiro di destro da centro area. Il pareggio della Lazio arriva al 21': Sergej Milinkovic-Savic, su assist di Lucas Biglia, supera l’ex laziale Muslera con un colpo di testa da centro area che si infila sotto la traversa. BRUXELLES. E’ sempre più scontro tra Europa e Austria. Vienna non recede dalla decisione di fissare un tetto per i profughi. Il cancelliere austriaco Werner Faymann ha affermato a Bruxelles che Vienna resterà sulla posizione assunta sul tetto limite per i profughi. “Dal punto di vista politico, è impensabile che l’Austria accolga tutti i richiedenti asilo dell’Europa”, ha detto a margine del vertice Ue. Faymann ha anche sottolineato che la questione di diritto dovrà essere affrontata dai giuristi. Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker boccia senza appello le decisioni dell’Austria: “Non mi piacciono”, avverte. E il commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos in una lettera al ministro dell’Interno Johanna Mikl Leitner definisce i tetti giornalieri massimi imposti su accoglienza - 80 richieste di asilo - e transito (3200 passaggi) “chiaramente incompatibili con gli obblighi delle leggi Ue e internazionali”, invitando “a riconsiderare” la loro applicazione, prevista già per oggi. Il premier Matteo Renzi (nella foto), pur esprimendo comprensione per la situazione del Paese mette in guardia: “Non possiamo pensare di chiudere il Brennero che è uno dei passaggi simbolici dell’Europa”. Renzi, prende la parola durante la cena del Consiglio europeo: “Cari amici, basta con le prese in giro: la solidarietà non può essere solo nel prendere, ma anche nel dare”, lanciando un messaggio chiarissimo ai Paesi dell’Est: o accettate i migranti o noi, Paesi contributori, vi bloccheremo i fondi. “Inizia ora la fase della programmazione dei fondi 2020. O siete solidali nel dare e nel prendere, oppure - avrebbe detto Renzi smettiamo di essere solidali noi Paesi contributori. E poi vediamo”. Per la Germania, spiegano fonti diplomatiche, le azioni austriache sono “miopi”. Tra le possibili conseguenze vedono un appesantimento della crisi economica greca. Il premier Alexis Tsipras, che si presenta al tavolo con in tasca quattro hotspot su cinque a dimostrazione della buona volontà greca, fa appello all’Europa della solidarietà. Belgrado fa sapere che si comporterà allo stesso modo di Vienna. “Quello che farà l’Austria farà la Serbia”, ha detto il ministro responsabile per l’emergenza profughi Aleksandar Vulin. Intanto i capi delle polizie dei quattro Paesi a Zagabria hanno raggiunto un accordo per un nuovo sistema di controlli al confine greco-macedone, per evitare respingimenti a catena, come avvenuto nei giorni scorsi per circa 200 migranti, rimbalzati dal confine austriaco in Slovenia e da lì in Croazia e Serbia. Berlino critica il principio di respingere ai confini esterni i migranti “che non soddisfano le condizioni di ingresso o che non hanno presentato richiesta di asilo. DA PAGINA 21 ALLE PAGINE 2 E 3 con le critiche a Trump che alcuni osservatori (dal New York Times al Wall Street Journal) interpretano come una sorta di discesa in campo del Papa nella campagna elettorale americana. A stuzzicare Francesco sul volo di ritorno in Italia i giornalisti, che gli chiedono del muro di 2.500 chilometri che Trump promette di costruire se diventerà presidente, oltre alla deportazio- ne di circa 10 milioni di immigrati clandestini. I cattolici Usa devono votarlo?, gli chiedono ancora: “Non mi immischio - risponde il Papa - solo dico questo uomo non è cristiano, se dice queste cose. Bisogna vedere se ha detto così oppure no. Su questo dò il beneficio del dubbio”. Nella foto, il Papa sull’aereo. Nel riquadro, Trump ALLE PAGINE 6 E 7 Napoli, prima sconfitta europea macchiata, però, da un rigore negato al Napoli nella ripresa quando si era sullo 0-0. Su un cross di Callejon, Soriano, in scivolata, devia con la mano. L’arbitro non vede e l’azione prosegue. Al Franchi, invece, la Fiorentina pareggia con il Tottenham: finisce 1-1, con il vantaggio inglese segnato da Nacer Chadli su rigore (fallo di Tomovic su Davies), e il pareggio realizzato da Federico Bernadeschi per la squadra di Paulo Sousa, con un bel tiro di sinistro da fuori area che si insacca sotto la traversa. In tribuna, a osservare proprio il numero 10 viola, c’era il ct della A PAGINA 7 L’Austria contro l’Ue GIORNATA IN CHIAROSCURO PER LE ITALIANE ROMA. Giornata in chiaroscuro per le squadre italiane impegnate nelle gare d’andata dei 16mi di finale dell’Europa League. Prima sconfitta europea per il Napoli di Maurizio Sarri. Dopo le 6 vittorie nel girone, gli Azzurri cadono al Madrigal contro il Villarreal. Decisiva una punizione di Denis Suarez, che all’81esimo buca Pepe Reina, che può solamente sfiorare. Dopo un primo tempo anonimo, in cui succede ben poco, la gara si accende nella ripresa. Dopo il gol degli spagnoli, Insigne e compagni hanno provato a reagire, senza trovare la via della rete. Gara cretezza al processo avviato oltre un anno fa, e per questo i tempi non sono casuali: “Meglio andare adesso e cercare di fare qualcosa di concreto che andare a dicembre facendo diventare il viaggio una ‘vacanza a Cuba’. Vogliamo che sia un viaggio produttivo”, ha spiegato il consigliere di Obama per la Sicurezza nazionale Ben Rhodes. Ovvero capitalizzare sull’interesse sollevato, spingere l’acceleratore per far sì che lo sforzo diplomatico diventi tangibile. LA VOCE DEGLI ITALIANI D’AMERICA 201-358-0700 B’klyn: 718-331-8100 Fax: 718-236-71111 S.I.: 718-966-7400 catering SALUMERIA self service I TA L I A N A FRANK & SAL PRIME MEATS www.frankandsals.com • spediamo in tutti gli Stati Uniti d’America 8008 18TH AVENUE • BROOKLYN • NY 11214 4060 HYLAN BLVD. • STATEN ISLAND • NY 10308