Relazione prof. Prina - Dip. Scienze Sociali
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Relazione prof. Prina - Dip. Scienze Sociali
Le norme e le politiche in materia di alcol: gli orientamenti nel caso Italia F. Prina – Università di Torino Alcol e generazioni: continuità e cambiamenti Confronto tra Italia e Finlandia Torino, 15 maggio 2006 Culture asciutte – culture bagnate: gli orientamenti delle politiche Cultura bagnata Cultura asciutta Peso economico della produzione di alcolici Alto Medio Medio--basso Tendenza al proibizionismo Debole Forte Finalità p prevalente delle politiche statali Controllo di q qualità Limitazioni alla vendita Percezione tipo di problematicità Problema individuale Problema sociale Servizi di trattamento Rari e a carattere sanitario Diffusi e di taglio pluriprofessionale p p Prevenzione basata su modello socio socio-culturale dissuasione e controllo Ricerca scientifica Poco sviluppata Medica Molto sviluppata Interdisciplinare Verso orientamenti “ibridi” Cultura “ibrida” Peso economico della produzione di alcolici Alto Tendenza al proibizionismo Tra le ipotesi in campo, campo, su alcuni aspetti Finalità prevalente delle politiche statali Controllo di qualità Prevenzione e controllo sociale Percezione tipo di problematicità Problema individuale e insieme sociale (di ordine pubblico) Servizi di trattamento Più diffusi e multidisciplinari Prevenzione basata su modello sociosocio-culturale associato a politiche di dissuasione I tratti essenziali delle normative in Italia L’evoluzione delle normative in Italia può essere letta sotto il profilo degli interessi che sono stati di volta in volta tutelati: alcol come merce merce:: normative fiscali, tutela della qualità dei prodotti, regole per licenze e commercio alcol come p problema di ordine p pubblico o come incentivo alla devianza devianza:: normative penali alcol come rischio individuale e come problema sociale:: limiti a vendita, regole per pubblicità, sociale politiche di prevenzione e cura (in parte esistenti in passato e ridelineati con la legge 125/2001). 125/2001) Legge n. 125 del 30 Marzo 2001 Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati impegni per prevenzione, cura e reinserimento sociale degli alcoldipendenti istituzione della Consulta Nazionale su alcol e problemi alcolcorrelati ruolo di Regioni e Province autonome nell nell’implementazione implementazione della norma introduzione dell’alcologia nei corsi universitari modifica del livello di alcolemia per la guida, guida da 0,8 0 8 a 0,5 05 divieto di vendita al banco di superalcolici nelle aree di servizio situate lungo le autostrade dalle ore 22 alle ore 6 disciplina della comunicazione commerciale (pubblicità) delle bevande alcoliche e superalcoliche disposizioni per la sicurezza sul lavoro con divieto di somministrazione e assunzione di bevande alcoliche in alcuni settori o ambiti di attività Quale significato g attribuire alla legge 125? segno di crescente attenzione per il tema e di più estesa percezione del rischio costituito dall’alcol; segno di avvicinamento a politiche più complesse, in conseguenza di avvicinamento, a livello Europeo, • degli stili del bere; • delle preoccupazioni per i problemi correlati; • in generale, delle normative risultato di compromesso tra valori e interessi, che ha portato: p • in parte a non applicazione o a inefficacia; • in parte a equilibrio che ha evitato fin qui atteggiamenti non attenti a complessità di questioni ed effetti boomerang Quali esiti dell’implementazione della legge 125? IImpulso l allo ll sviluppo il ((anche h se ancora a “macchia “ hi di leopardo”) delle politiche socio socio--sanitarie e dei servizi relativi Scarsa rilevanza della regolazione della pubblicità:: si palesa come norma “manifesto” che pubblicità non modifica quanto già presente nei codici di autoregolamentazione Sostanzialmente ancora p poco applicata pp nella p parte relativa ad alcol e lavoro per mancanza di definizione di strumenti e per il problema delle risorse messe in campo p p per le attività di controllo su diversi aspetti della sicurezza in questo ambito Applicazione progressivamente crescente dei controlli previsti in merito alla guida di autoveicoli Gli ambiti di attenzione e impegno più recenti La questione alcol alcol--guida: • forte allarme sociale su incidenti (alcol rappresentato come principale responsabile) • intensificazione controlli e repressione p • ... ma anche programmi di sensibilizzazione • esiti incoraggianti (dati recenti: -25% morti in incidenti) La questione dell’ordine d ll’ordine dell’ di pubblico bbli affidato ff d alle ll decisioni dei Sindaci, attraverso le “ordinanze”, rese possibili dalle norme in materia di sicurezza: • divieti di consumo in luoghi pubblici, di vendita e somministrazione di bevande in determinati orari o nei confronti di categorie specifiche (minorenni) • presenti in 14% di 600 ordinanze esaminate da recente ricerca • fortemente f t t connotate t t in i termini t i i di politiche liti h simboliche, i b li h dunque annunciate, episodiche, utilizzate come strumento di acquisizione di consenso. ... ma anche Lo sviluppo, in molti ambiti, di iniziative di prevenzione che si qualificano come progetti di promozione della salute • nelle ll scuole l • nel sistema sanitario (medici di base, ambiti della medicina specialistica, ...) L’estensione quantitativa e – in molti casi – la migliore qualificazione del sistema di servizi per le alcodipendenze l di d e i problemi bl i alcolcorrelati: l l l ti • 455 servizi in italia italia– – 4.000 operatori – più di 60.000 utenti (dati fine 2006, ultima Relazione al Parlamento) • passaggio da SerT a SerD • trattamenti prevalentemente ambulatoriali, spesso in collaborazione tra pubblico e privato sociale Il Piano Alcol e salute (2007(2007-2009) Leggere gli obiettivi del Piano nazionale è interessante per cogliere il “tono” delle più recenti politiche così come sono elaborate e promosse, con una logica da “imprenditori morali” La definizione della questione • rischio connesso con il consumo / consumi a rischio (eccedentari e fuori dei pasti) di giovani, donne e anziani • fasce particolarmente esposte (anziani, giovani, donne) / minori di 18 anni che assumono bevande alcoliche / età del primo contatto • rischio di problemi alcol alcol--correlati in famiglia, famiglia luogo di lavoro lavoro, comunità o nei locali • danni alcol alcol--correlati quali incidenti, episodi di violenza, abusi sui minori,, trascuratezza familiare e crisi della famiglia g I rimedi • identificazione precoce della popolazione a rischio / controllo dei comportamenti di abuso • protezione dalle pressioni al bere per bambini, giovani e astemi • p prevenzione del danno alcol alcol--correlato • trattamenti accessibili ed efficaci / trattamenti nei servizi specialistici per la dipendenza da alcol Interrogativi in ordine alle politiche auspicate E opportuna questa enfasi quasi esclusiva su rischi E’ rischi, danni, danni problemi? E’ opportuno adottare – come orientamento di fondo delle politiche li i h – una prospettiva i che h enfatizza f i quasii esclusivamente il ruolo delle norme proscrittive (i divieti, i controlli, le sanzioni)? Come valorizzare e far crescere le risorse di autoregolazione che – nella permanenza di tratti della tradizione della cultura “bagnata” g –p portano a interiorizzare non soltanto le regole per l’uso, l’uso, ma anche l’importanza che esso non abbia impatto negativo sulla vita sociale? Appare cioè ancora importante favorire l’interiorizzazione di norme prescrittive – puoi puoi//devi fare - e valorizzare e coltivare la presenza di forme di controllo sociale informale? Una politica efficace e dovrebbe fondarsi su: Una descrizione rigorosa (e non manipolata per sostenere tesi preconcette) degli andamenti dei consumi, consumi delle modalità del bere, dei significati attribuiti all’alcol Una comprensione del complesso rapporto tra individui e alcol l l nell contesto t t d delle ll di diverse culture lt ed deii diff differenti ti stili tili di vita Una conoscenza approfondita pp dei fattori e meccanismi che spiegano i cambiamenti, nei corsi di vita, nei consumi e nelle modalità di uso/abuso di alcol e le tendenze nel tempo sul piano generale Una riflessione di tipo valutativo sull’impatto delle normative, facendo anche tesoro di esperienze di altri Paesi, sotto il profilo degli effetti e della efficacia rispetto agli obiettivi dichiarati Una forte consapevolezza dell’orientamento culturalmente condizionato delle pratiche di prevenzione, prevenzione diagnosi e di trattamento e del loro ruolo importante nella definizione e ridefinizione del problema che affrontano