I costi per crescere un figlio(2).

Transcript

I costi per crescere un figlio(2).
I costi per mantenere e crescere un figlio/a da 0 a 18 anni Premessa Il senso comune suggerisce che i figli non hanno prezzo ma l’esperienza insegna che per farli diventare grandi e – sperabilmente‐ autonomi, le famiglie debbono affrontare costi decisamente onerosi e crescenti nel tempo. Costi monetari e in attenzione, costi di mantenimento ( alimentari, vestiario,alloggio,cura,salute..) e di accrescimento ( socialità,istruzione,intrattenimento,cultura..) In tutti i casi costi che crescono anche in tempi di recessione e con velocità superiori all’inflazione. E non è certo di grande consolazione sapere che il fenomeno è comune a tutte le famiglie dei paesi sviluppati. Conoscere questi costi ( o investimenti di tipo affettivo) è molto importante perché, consapevolmente o meno, questi costi incidono nella scelta di avere ( o non) dei figli e, di conseguenza, dovrebbero costituire la base per le politiche pubbliche di sostegno alla natalità. Ma conoscere, anche in modo approssimato, i costi di mantenimento ed accrescimento di un figlio serve anche per valutare l’incidenza in caso di emergenze come malattia, morte, licenziamento di uno dei genitori e/o di separazione/divorzio del nucleo familiare. Una serie di mutamenti che quasi sempre portano alla medesima conseguenza: l’impoverimento economico del nucleo familiare. L’indagine di Federconsumatori In questi ultimi anni in Italia come all’estero sono state condotte numerose ricerche sui costi per crescere un figlio; ricerche che l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha inteso rielaborare in questa indagine ed integrare con alcuni studi di fonte propria. (v.bibliografia) Ciò che è emerso da tutti gli studi è la grande variabilità di questi costi, che dipendono in primis dal reddito familiare e dall’età dei figli ( le due variabili prese in considerazione da questo studio) ma anche dal patrimonio, dalla composizione del nucleo familiare, dal luogo residenza, dagli stili di consumo e dal welfare disponibile. Per omogeneità con queste ricerche anche lo studio di Federconsumatori ha preso come riferimento le spese attribuibili ad 1 figlio di 16 anni, con un altro figlio minore, in una famiglia di tipo bi genitoriale che abita in una grande realtà urbana del centro‐nord e in una casa di ca 100 mq di proprietà, con mutuo/affitto da pagare. I tipi di costo attribuiti pro quota al figlio sono : 1. Alloggio: che comprende i costi di affitto/mutuo, tasse di proprietà, manutenzione, pulizia,spese per luce, gas, acqua, riscaldamento,rifiuti e arredamento.( compreso Tv,radio,Hi‐Fi..) 2. Alimentazione: le spese per cibo , non alcolici, buoni mensa, ristorante. 3. Trasporti e comunicazioni la voce comprende la quota di ammortamento per l’acquisto del veicolo, carburante, manutenzione e riparazioni, assicurazione, trasporti pubblici( aerei compresi) telefonia fissa e mobile e connessione Internet 4. Abbigliamento: costi di acquisto, pulitura e riparazione 5. Salute: costi non coperti dal servizio pubblico ( es. dentista, fisioterapia,psicologo...) 6. Educazione e cura: spese per babysitter, tasse scolastiche,libri, ripetizioni, pre‐post scuola, mensa scolastica, viaggi di studio, PC... 7. Varie: comprendono spese per cura personale, paghetta,sport, intrattenimento, viaggi, regali.. Spese per fasce di età e per reddito familiare nel 2011 Età del figlio Reddito basso fino a 22100€/anno* Reddito Medio 37500€/anno Reddito Alto oltre 68000€/anno 0‐3 anni 5850/anno 8400€/anno 13800€/anno 3‐5 “ 5950€/anno 8680€/anno 14250€/anno 6‐8 “ 6100€/anno 9100€/anno 14700€/anno 9‐11 “ 6300€/anno 9450€/anno 15400€/anno 12‐14 “ 6600€/anno 9950€/anno 15800€/anno 15‐18 “ 7100€/anno 11400€/anno 16500€/anno Spesa totale a 18 anni** 113700€ 170940€ 271350€ *il valore indicato è orientativo per le famiglie monoreddito o monogenitore **il totale è ottenuto moltiplicando il costo/anno x 3 (il numero di anni per ogni fascia di età) e sommando i valori delle 6 fasce di età Spese annuali per tipologia di spesa e per reddito familiare 2011 Reddito basso
fino a 22100€/anno Reddito Medio 37500€/anno Reddito Alto oltre 68000€/anno Abitazione 1880 3275 4350 Alimenti e bevande 1280 1865 2370 Trasporti e comunicazione 1145 1780 2475 Abbigliamento 655 980 1385 Salute 380 650 950 Cura & Educazione 780 1365 2150 Varie 980 1450 2120 Totale annuale 7100€ 11365€ 15800€ Totale mensile 591€ 947€ 1316€ Reddito medio Categoria di spesa Differenze geografiche Il luogo dove si cresce un figlio ha ovviamente un incidenza importante sui costi di mantenimento ed accrescimento di un figlio/a per cui, tenendo come riferimento le spese di un reddito medio , i ottengono le seguenti differenze territoriali* Nord Ovest Nord est Centro Sud e Isole Area Urbana 11365€ 12325€ 10420€ 8930€ Media città 9735€ 11215€ 8940€ 7545€ Area rurale 7678€ 8180€ 7440€ 6290€ *Differenze che per essere valutate correttamente dovrebbero essere corrette dai differenziali di livello dei prezzi al consumo territoriali e di reddito familiare I Costi NON considerati Lo studio NON include le spese pubbliche che governo centrale e locale sostengono per la crescita di un figlio e che in Italia arrivano al’1,5% del PIL, valore ben al di sotto della media UE. Spese tuttavia non irrilevanti visto che nel periodo da 0 a 18 anni superano i 50000€ per figlio/a e vengono investite in gran parte nell’istruzione e in parte minore nela tutela della salute. La ricerca NON include nemmeno i costi per la cura dei figli (ca. 100 ore/mese), sostenuti principalmente dalla madre in termini di fatica gratuita o di rinuncia ad un guadagno economico, costi che tuttavia è difficile stimare in meno di 6‐700 euro/mese ( meno di 8 euro/ora !) E negli altri paesi sviluppati ? Il confronto tra paesi diversi presenta sempre un notevole margine di incertezza e quello dei costi per mantenere e crescere un figlio fino a 18 anni non fa certo eccezione. Tuttavia la forte omogeneità delle dinamiche socioeconomiche nei paesi occidentali rende plausibile un confronto che è in parte corretto dalla cd. Parità di Potere di Acquisto. •
N.d.a Il dato cinese è altamente speculativo Le città migliori per crescere un figlio Combinando numerosi indicatori sociali ( stabilità politica,legalità,sviluppo economico,libertà personale,servizi sanitari,scuole,attività culturali, disponibilità di beni di consumo, di abitazioni ed ambiente naturale) è possibile stilare una “classifica” delle città & nazioni più adatte per crescere i propri figli. Città & Nazione
Ranking
1
Vienna (Austria)
2
Zurigo, Ginevra, Berna ( Svizzera)
3
Vancouver, Montreal, Toronto, Ottawa ( Canada)
4
Auckland Wellington (Nuova Zelanda)- Sidney, Melbourne, Perth ( Australia)
5
Dusseldorf, Francoforte, Monaco, Berlino, Amburgo, Norimberga ( Germania)
6
Copenaghen ( Danimarca)
7
Amsterdam (Olanda)
8
Brussels (Belgium) & Lussemburgo
9
Stoccolma (Svezia)
10
Oslo (Norvegia)
Fonte Mercer Consulting Conclusioni •
In media i costi diretti di mantenimento e crescita di un figlio fino a 18 anni comportano tra il 25% e il 35% di spese in più rispetto ad una coppia senza figli e di pari reddito. Se a questi costi si sommano anche quelli indiretti ne consegue che per le famiglie gli attuali oneri economici si possono definire quantomeno scoraggianti la natalità •
Dare una stanza al proprio figlio/i resta tutt’ora la spesa di maggiore entità per una famiglia e , come incidenza percentuale sul totale delle spese, negli ultimi anni è in continua crescita. •
Come in crescita, seppur più contenuta, sono le spese per trasporti & comunicazioni mentre in calo percentuale sono quelle per alimentazione, mentre restano più o meno costanti quelle per abbigliamento . •
Se restano basse in Italia le spese per la salute da 0 a 18, crescono invece con velocità da 2 a 4 volte quella dell’inflazione, le spese per cura ed educazione dei figli. ( in Italia come in tutti i paesi sviluppati) Una situazione che se dovesse perdurare nel tempo accrescerebbe il rischio di far perdere alla scuola pubblica la sua funzione di emancipazione sociale per i ceti più poveri.
Bibliografia •
Il costo dei figli: quale welfare per la famiglia ? di F. Belletti, M.Lanz, L.Tronca, M. Menon, F.Perali, P. Donati. Ed. F.Angeli 2009 •
Il sostegno pubblico alle famiglie con figli http://www.nonprofitonline.it/docs/dottrinarapporti/194.pdf •
Federconsumatori: il costo di un figlio all’università. In sede e fuorisede http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20111021095336&t=news •
I consumi delle famiglie, i costi annuali ‐ Istat 2009 •
I consumi alimentari: atti del workshop di D. Cerosimo in Quaderni Gruppo 2013 •
Federconsumatori: il costo del primo anno di vita http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20110316153708&t=news •
Conferenza nazionale della famiglia 2010 : la famiglia in cifre •
Die Kosten eines Kindes Ezio Damiano per Eduvinet http://www.eduvinet.de/eduvinet/pdf/geselld‐ra‐damiano.pdf •
Federconsumatori: il caro‐scuola http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20110804093945&t=news •
L’Italia in cifre Istat‐2011 •
United States Departement of Agricolture Expenditures on Children by Families, 2010 http://www.cnpp.usda.gov/publications/crc/crc2010.pdf •
The cost of rising children University of Minnesota 2009 http://www.extension.umn.edu/distribution/familydevelopment/00178.html •
Costo dei Figli e Scelte Procreative Martina Menon e Federico Perali Dipartimento di Scienze Economiche Università degli studi di Verona •
The costs of rising children in Manitoba‐ Canada – Minister of Agricolture 2010 •
New comparison of GDP and consumption based on purchasing power parities for the year 2005‐ OECD 2007 •
The costs of raising children and the effectiveness of policies to support parenthood in European countriesEuropean Commission Directorate‐General "Employment, Social Affairs and Equal Opportunities 2009