Dimora_eroe_Capuani_sede_Fondazione (751 Scaricamenti)
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La dimora dell’eroe Mario Capuani quale luogo promuovente, soprattutto nei giovani, l’amore e la ricerca dei più alti valori umani di Viriol D’Ambrosio La dimora dell’eroe e martire della resistenza teramana, Mario Capuani, fu fatta edificare dal padre Francesco, ai primi del novecento, su progetto dell’ingegnere Alfonso De Albentiis. L’immobile, residenza della famiglia Capuani fino alla morte di Mario, ospitò anche l’ambulatorio dove esercitarono la professione di medico prima Francesco e poi il figlio pediatra Mario. I pregiati affreschi che ornano alcune delle volte e dei locali del primo piano furono realizzate dal pittore e decoratore Vincenzo Sardella. Nel febbraio del 1980 la Villa veniva acquisita dalla professoressa Fulvia Celommi affinché essa fosse preservata e valorizzata quale centro culturale, sede di una fondazione che, senza fini di lucro, contribuisse a promuovere la cultura. Tale istituzione, scriveva Fulvia, dovrà “attuare alcuni miei ideali diventati punti fermi e meta irrinunciabile della mia vita trascorsa tutta nella ricerca delle basi e degli enti culturali finalizzati alla realizzazione dell’umanità dell’uomo desumibile soprattutto dalla ricerca dei più alti valori etici, sociali, estetici. […] Oggi, più di ieri, quella villa costituisce un luogo nel quale memorie e cimeli continuano a scrivere una storia illustre che tocca ed esalta vari campi del sapere e realizzano nella molteplicità, varietà, complessità delle istanze conoscitive, la sintesi dei vari saperi indirizzati e volti a formare la sintesi complessa e risolutiva della cultura. [...] Oggi quel complesso riveste un altissimo valore storico non solo per essere una delle rare testimonianze di un linguaggio architettonico illustre oggi desueto, ma anche perché fu luogo di nascita e di attività professionale e sociale del medico martire, medaglia d’oro della Resistenza, Mario Capuani. L’eroe, in questa sua casa, costituisce ancora una scuola sociale e civile, intesa a promuovere nell’uomo, i più alti valori che rendono possibile la configurazione della umanità stessa. In questo contesto l’arte, quale conoscenza pura, intesa a cogliere l’essenza del vivere può Villa Capuani-Celommi, sede della Fondazione manifestare le sue valenze, soprattutto metafisiche, e le sue finalità configurabili nelle forme e nelle istanze più complesse e talora eroiche del vivere. Come nessun’altra realtà ed attività umana l’arte può tradurre in valori espressivi il significato intraducibile della vita per renderlo, nelle forme logiche o metalogiche, sapienza eterna. […] Queste premesse rispondono alle mie ferme intenzioni di realizzare tutto un processo culturale che, coinvolgendo l’arte di Pasquale Celommi e l’eroismo di Mario Capuani, promuovesse, soprattutto nei giovani, l’amore e la ricerca dei più alti valori umani.” L’istituzione, così ideata e costituita per volontà testamentaria di Fulvia Celommi, è stata intitolata al nonno pittore: l’artista abruzzese che nei suoi dipinti esaltò i valori religiosi, sociali e morali della sua terra e della sua gente. Quando nel 1928 Pasquale Celommi moriva, il fascismo, da poco imperante, aveva iniziato quel processo di azione uniformatrice antiregionalistica che, postulando la pseudounità del nazionalismo, dissacrava, insieme all'identità del popolo italiano, il valore della nazionalità. La regione diventava oleografia e folclore e progressivamente perdeva il senso e il valore del sofferto e del vissuto esigendo quel livellamento dell'economia indispensabile ad ogni dittatura. Il danno culturale fu enorme, ma l’artista rosburghese nella sua terra aveva già costruito con le sue tele una scuola altissima di coscienza civile, egli costituisce una presenza viva in mezzo al popolo abruzzese che nell'opera di questo pittore riconosce il proprio ethos. Potenziare i piani di lettura dell'opera di Pasquale Celommi “equivale a sciogliere il significato del sistema dei segni che fa suo rilevando campi semantici forse inaspettati” studiando i quali le sue tele potrebbero avere valenze del tutto nuove. Denominatore comune di tutta la sua produzione è il magistero della luce intesa quale scaturigine e, insieme, intelligenza della vita. Per realizzare le finalità sopra delineate, nel febbraio 2007, con atto notarile, è stata costituita la “Fondazione Pasquale Celommi ONLUS” la quale, nel mese di luglio 2007, ha ricevuto il riconoscimento della personalità giuridica dalla Prefettura di Teramo. La Fondazione, che ha sede presso la Villa oggi denominata Capuani-Celommi, non ha fini di lucro ed è Istituto di cultura teso ad esaltare i valori morali, etici ed estetici dell'uomo. Essa, nel perseguire esclusivamente finalità di utilità sociale, svolge attività di promozione, di formazione, di ricerca e di studio nel settore della cultura, delle arti figurative e non figurative e della comunicazione in generale. In ricordo e in onore di Mario Capuani, la Villa, sarà sede di un museo di storia del novecento, in particolare della Resistenza. A tale scopo, nel mese di agosto 2008, tra la Provincia di Teramo, il Comune di Torricella Sicura e la Fondazione Celommi è stato siglato un ambizioso protocollo d’intesa che mira a realizzare un moderno museo, visto come centro culturale di incontro, di confronto e di ricerca, concepito quale strumento formidabile per concorrere all’informazione e alla formazione dei giovani, senza le quali una società è condannata a smarrire la propria storia, il senso di sé, la forza di lottare per la libertà e per costruire un futuro migliore.