obesità e disordini alimentari: ultime scoperte della ricerca
Transcript
obesità e disordini alimentari: ultime scoperte della ricerca
OBESITÀ E DISORDINI ALIMENTARI: ULTIME SCOPERTE DELLA RICERCA SCIENTIFICA INTERNAZIONALE SULLE CAUSE E SULLE TERAPIE RICERCATORI A CONFRONTO NEL WORKSHOP ORGANIZZATO DALLA SOCIETÀ EUROPEA DI FARMACOLOGIA COMPORTAMENTALE (EBPS) CHE SI TERRÀ A LECCE, DAL 7 AL 9 SETTEMBRE 2012 In tutti gli organismi viventi, tra cui l’uomo, la ricerca ed il consumo di cibo sono guidati e controllati da una serie di segnali interni all’organismo, che costituiscono quello che tecnicamente viene definito "sistema omeostatico". Man mano che il cibo viene ingerito si attivano una serie di segnali periferici (olfatto, gusto, distensione delle pareti dello stomaco, livelli ematici di grasso, glucosio e nutrienti) che vengono integrati nel cervello, il quale coordina queste informazioni come un direttore d'orchestra. Il cervello, pertanto, regola e controlla il comportamento alimentare in modo che il contenuto energetico di un pasto non ecceda il fabbisogno dell’organismo, e quindi che la quantità di cibo assunta non sia superiore a ciò che il corpo può tranquillamente gestire. Negli ultimi 50 anni, si è assistito ad un drammatico aumento di individui in sovrappeso od obesi e di individui affetti da patologie del comportamento alimentare, come bulimia ed anoressia, sebbene i segnali interni che controllano questo sistema omeostatico non siano cambiati. Quali sono, quindi, i fattori che hanno determinato questa situazione? Un’analisi attenta dei mutamenti demografici e socio-economici avvenuti in questo arco temporale dovrebbe indurci a pensare che qualcosa potrebbe essere cambiato nei meccanismi di controllo dell’assunzione del cibo, oltre che nell’immagine che ciascun individuo ha del proprio corpo. In particolare, l’enorme varietà e disponibilità di cibi industriali, il loro basso costo, le campagne promozionali e pubblicitarie hanno fatto si che le abitudini sociali legate al cibo cambiassero profondamente Infatti, il ricorso a diversi spuntini durante il giorno, l’abitudine sempre più frequente di mangiare “al volo” qualcosa durante il pranzo destinando alla cena il consumo del pasto principale sono diventati comportamenti comuni in cui si attivano meccanismi in grado di sopraffare e di raggirare il normale sistema di controllo omeostatico, contribuendo, insieme al ridotto esercizio fisico, allo sviluppo di una "epidemia di obesità". Nello stesso contesto l’eccessiva pressione sociale a curare l'immagine del proprio corpo ha portato allo sviluppo di sensi di colpa e di inadeguatezza, per cui il contenuto di grassi, le calorie, e le quantità di cibo ingerite sono diventate l’oggetto ossessivo del proprio autocontrollo, che spesso sfocia nello sviluppo di patologie psichiatriche vere e proprie, comunemente definite disordini alimentari. Sovrappeso, obesità e disordini alimentari sono importanti fattori di rischio per molte malattie croniche (ipertensione, malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, diabete, cancro, problemi psicosociali, ecc.) e presentano un significativo ostacolo per la loro prevenzione ed il loro trattamento. Queste patologie comportano un costo notevole per il sistema sanitario. D'altra parte, le terapie disponibili spesso non risultano sufficientemente efficaci. È pertanto necessario, che la ricerca concentri i propri sforzi per determinare innanzitutto le cause che rendono gli individui più vulnerabili all’insorgenza di tali patologie per sviluppare, quindi, nuove terapie più efficaci e nuove strategie di prevenzione. Molti studi hanno analizzato come e perché comportamenti volontari, come mangiare quantità minori o maggiori di cibo rispetto al normale, ad un certo punto vadano fuori controllo e ciò che emerso è che certamente le cattive abitudini alimentari sono il presupposto necessario per lo sviluppo della malattia, ma allo stesso tempo l'ambiente e fattori genetici ereditari svolgono un ruolo drammatico nella vulnerabilità individuale all’insorgenza di una vera e propria patologia. Queste argomentazioni saranno l’oggetto del convegno monotematico dal titolo “Eating Behaviour and Obesity” (Comportamento alimentare ed obesità) organizzato dall’European Behavioural Pharmacology Society (Società Europea di Farmacologia Comportamentale, EBPS) che si terrà a Lecce, dal 7 al 9 Settembre presso il Patria Palace hotel. L’EBPS è una società scientifica internazionale, no profit, che ha lo scopo di favorire la ricerca per la scoperta di nuove terapie per diverse patologie che interessano il comportamento, come ad esempio, dipendenza da droghe, depressione, ansia, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, disordini alimentari, schizofrenia, ecc. Si possono trovare maggiori informazioni sulla Società visitando il sito: http://www.ebps.org/ I membri di questa società sono ricercatori, europei ed americani presso diverse Università ed Enti di ricerca pubblici e privati, che ogni due anni si incontrano in un grande congresso presso uno dei paesi europei, in cui vengono affrontate e discusse le più recenti scoperte. Ad esempio l’ultimo grande congresso si è svolto ad Amsterdam, a fine agosto 2011 ed il prossimo congresso si svolgerà nel 2013 a La Rochelle, in Francia. Nel periodo che intercorre tra questi grandi eventi scientifici, la Società organizza un convegno monotematico, in cui viene affrontato un solo argomento di ricerca, su proposta dei propri membri. Nello specifico, per il 2012 la Società ha accolto la proposta della Prof.ssa Silvana Gaetani (docente presso l’Università di Roma La Sapienza) di organizzare a Lecce il convegno monotematico sui disturbi del comportamento alimentare e l’obesità. Questo convegno, come tutte le iniziative della Società, si autofinanzia con i contributi degli sponsor e con la registrazione al convegno dei partecipanti. I relatori invitati sono tutti ricercatori del settore e di fama internazionale, provenienti da diversi paesi, europei ed americani. Il Comitato organizzatore è costituito da diversi ricercatori di Università italiane, del CNR e di Università americane. Si prevede che i partecipanti saranno non solo ricercatori che lavorano nel campo dell’obesità e dei disordini alimentari, ma anche operatori sanitari che desiderano contribuire al dibattito scientifico o acquisire informazioni sulle più recenti scoperte nel campo. Tra le Università Italiane che fanno parte del Comitato organizzatore, vi sono anche l’Università del Salento, rappresentata dalla Prof.ssa Anna Maria Giudetti e l’Università di Foggia, rappresentata dal Prof. Tommaso Cassano entrambi attivamente partecipi in tutte le fasi organizzative. Il supporto dell’Università del Salento all’organizzazione del congresso è stato fondamentale, grazie alla disponibilità del Magnifico Rettore, Prof. Domenico Laforgia, dei Proff. Vincenzo Zara e Gabriele Gnoni, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nonché della Banca Monte dei Paschi di Siena che ha contribuito economicamente. Tutte le informazioni sul congresso sono disponibili sul sito web: http://www.workshopebps-2012-lecce.com Di seguito viene riportato il programma del congresso. Venerdì 7 Settembre 2012 16:00 Registrazione 16:45-17:00 17:00-18:30 Messaggio di benvenuto e presentazione del programma “Novel mechanisms of energy homeostasis: potential pharmacological targets?” Remy Burcelin Inserm, France Title: Intestinal and tissue microbiota: new paradigms for the development of metabolic diseases Saverio Cinti University of Ancona, Italy Title: Role of the adipose organ in obesity Thomas Lutz University of Zurich, Switzerland Title: Body weight lowering mechanisms of gastric bypass (RYGB) surgery 18.30-19:30 Lettura Magistrale: Daniele Piomelli Title: Lipid signals as fat sensors: the role of oleoylethanolamide in energy balance 19:30-21:30 Welcome reception ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Sabato, 8 Settembre 2012 9.00-11.00 “Pharmacology of energy homeostasis and eating behaviour” Jens C. Brüning University of Cologne, and Max Planck Institute, Germany Title: Integrative Neurobiology of Energy Homeostasis and Glucose Metabolism Gertjan van Dijk University of Groningen, The Netherlands Title: Metabolic responses to long-term pharmacological inhibition of CB1-receptor activity in mice in relation to dietary fat composition Antonio Biagio Torsello University of Milan-Bicocca, Italy Title: Ghrelin and obestatin: opposite modulators of feeding and energy balance. In search of useful agonists and antagonists Vincenzo Di Marzo Endocannabinoid Research Group, Italy Title: Endocannabinoids and the control of energy balance 11:00-11:30 Coffee break 11:30-13:00 “Developmental and genetic influences on obesity and eating disorders” Sebastien Bouret: University of Southern California, USA Title: Developmental programming of brain appetite-related circuits Stephen O'Rahilly: University of Cambridge, UK Title: Genetic factors in human obesity and food intake Susan Ozanne: University of Cambridge, UK Title: Nutritional programming of obesity risk 13:00-15-00 Lunch and Poster session 15:00-17:00 Free oral communications 17:00-19:00 Coffee break and Poster session 20:00 Social dinner -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Domenica, 9 Settembre 2012 9:00-11:00 “Stress and eating disorders” Roger Adan Utrecht University, The Netherlands Title: Neurobiology of eating disorders Anton JW Scheurink University of Groningen, The Netherlands Title: Personality, environment and metabolic disorders Leigh Gibson University of Roehampton, UK Title: The biopsychology of comfort eating 10:30-11:00 Coffee break 11.00-12.30 “Compulsive eating and addictive properties of food” Yavin Shaham Behavioral Neuroscience Branch, IRP/NIDA/NIH, USA Title: The use of the reinstatement model to identify neurobiological mechanisms of relapse to palatable food seeking during dieting Pietro Cottone Boston University, USA Title: The dark and the light sides of compulsive eating Carlo Cifani University of Camerino, Italy Title: Role of CRF system in a model of binge eating in female rats