Web Magazine Tennis 6
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n.6 - anno 2016 www.businesssolution.es Tennis web magazine www.businesssolution.es MAZZEI E CAPOCCI NUOVI CAMPIONI ITALIANI AL MONVISO SPORTING CLUB Fabian Mazzei premiato al Monviso Sporting Club (foto Anna Miletti) Il gruppo di giocatori, staff e volontari degli Assoluti BNL (foto Anna Miletti) di Roberto Bertellino Spettacolo di alto livello dal 28 al 31 luglio sui campi del Monviso Sporting Club di Grugliasco con i Campionati Italiani Assoluti BNL, di singolare e doppio di tennis in carrozzina. Sono stati 41 in totale i protagonisti e non sono mancate le sorprese, sia nel settore uomini che in quello donne. Nel primo citiamo il sempre più emergente altoatesino Ivan Tratter, arrivato fino alla semifinale contro Culea, persa lottando. Nel secondo la toscana Capocci, che è andata ancora oltre. Ad aprire il programma della giornata clou, sul campo numero 1, il testa a testa tra il bolognese Fabian Mazzei, classe 1973 e campione uscente (56 i titoli italiani al suo attivo prima della discesa in campo odierna) ed il pari età Silviu Culea, italiano a tutti gli effetti anche se di origine rumena. In palio il titolo di singolare tra le prime due teste di serie. E’ stato proprio Culea ad aggiudicarsi il primo set al tie-break, meritatamente e grazie ad un tennis nella prima parte dell’incontro decisamente più aggressivo. Mazzei ha iniziato un po’ troppo in difesa la sfida decisiva e solo con il passare dei minuti ha preso contezza della necessità di cambiare tattica. L’ha fatto sullo 0-2 del secondo set, dando sempre meno ritmo all’avversario e risalendo via via fino ad aggiudicarsi la frazione al nono gioco. Nella terza Mazzei non ha più tolto il piede dall’acceleratore ed ha chiuso 6-1 per il suo 57° titolo italiano (tra singolari e doppi) e il 17° consecutivo. Titolo nel draw di consolazione a Simone Dionigi, il più giovane del tabellone. Spazio poi all’atto decisivo del draw in rosa. Da una parte la plurititolata Marianna Lauro, tennista sarda numero 1 d’Italia e prossima esponente azzurra a Rio2016; dall’altra l’emergente 24enne aretina Giulia Capocci, seconda testa di serie. Partenza sprint della più esperta, a segno con un netto 6-0. La Capocci non si è persa d’animo, è entrata nel match riducendo gli errori gratuiti e prendendo sempre più le misure alla più conosciuta avversaria. Capocci avanti 5-2 nel secondo set, poi riavvicinata dalla Lauro sul 4-5. Brava la toscana a chiudere al decimo gioco portando la sfida al terzo set. Rinfrancata dal nuovo andamento della contesa la Capocci ha chirurgicamente colpito Marianna Lauro BUSIN SS SOLUTION Giulia Capocci, la vincitrice del titolo di singolare donne (foto Anna Miletti) con fendenti di ottima fattura, con entrambi i fondamentali. La Lauro ha cercato di resistere ma ha dovuto inchinarsi alla nuova rappresentante della disciplina sul 6-3. La chiusura con il doppio maschile. Ha richiesto quasi tre ore di gioco per decretare il successo del tandem toscano Cippo/Banci su Culea e Tratter, arrivato sullo score di 3-6 6-4 7-6 e dopo che i due avevano annullato tre match point consecutivi alla coppia rivale. Il titolo di doppio femminile era invece andato alla coppia Lauro/Capocci su Ricci/Bertola, per 6-0 6-0. Nella categoria Quad titolo italiano a Bernardi Alessandro. Seconda piazza per Nicola Codega. Bernardi si è ripetuto in doppio, vincendo il titolo a fianco Pag. 5-6 Il Thindown Challenger dei Faggi di Biella Pag 8-9: La stagione al vertice della Canottieri Casale Pag 13-14: Indoor Club, un gioiello dal 1991 Pag 16-17: Il Master Champions Bowl al Park Cuneo IL NUOVO CONCETTO DI BARATTO AZIENDALE DOVE ACQUISTI CIÒ CHE TI SERVE PAGANDO CON CIÒ CHE PRODUCI. Tennis web magazine 2 numero 6 IL MA-BO 2016 E’ DELLA SLOVENA JAKUPOVIC di Roberto Bertellino Partenza in perfetto orario e come da copione, sabato 9 luglio alle ore 11 sul Centrale del Nord Tennis Sport Club di Torino, per l’atto decisivo del 9° Trofeo Ma-Bo, 25.000 $ ITF femminile. Da una parte la slovena Dalila Jakupovic, classe 1991 e quarta testa di serie del torneo torinese, dotata di ottimi fondamentali e buona mobilità; dall’altra la macedone Lina Gjorcheska, classe 1994, più potente della rivale, soprattutto con il servizio e il diritto, ma non così agile nel movimento sul terreno di gioco. Buona la cornice di pubblico, come del resto nel corso dell’intera settimana e caldo estivo sul rosso del circolo torinese, ormai abituato ad ospitare eventi di tal fatta. L’avvio è stato equilibrato, con le due protagoniste brave a tenere i rispettivi servizi fino al quinto gioco, e Dalila Jakupovic in vantaggio 3-2. Primo break nel game successivo in suo favore, per il 4-2, subito rimediato dalla macedone per il 3-4. Jakupovic avanti 5-3 con un nuovo break, poi 5-4 in seguito all’immediata replica della macedone, ottima al servizio e con le accelerazioni da fondo campo, abile nel fermare la rivale sul primo set point. Nel decimo gioco Dalila Jakupovic ancora una volta si è issata su due set point, annullati dalla Gjorcheska, per il 5-5. Tutto da rifare dunque. La slovena non si è persa d’animo ed è ripartita di slancio, per il 6-5 ed il break della svolta nel gioco numero 12, dopo aver annullato alla Gjorcheska diverse palle per il 6-6. Alla fine è stato 7-5, score che ha permesso alla Jakupovic di incamerare fiducia e set alla quarta opportunità. Ancora Jakupovic attenta ad inizio seconda frazione, quando ha dovuto recuperare dallo 0-30 ed ha chiuso in proprio favore il game di avvio. La Gjorcheska ha stretto i denti in questa fase della contesa, cercando di ridurre gli errori gratuiti ed ha fatto propri i due game successivi, per il 2-1 maturato su un diritto che ha preso in pieno la linea di fondo, per il primo break del set. Non capitalizzato, però, perché in quello successivo la slovena ha immediatamente pareggiato i conti (2-2). Jakupovic di nuovo in vantaggio (3-2), ripresa dalla Gjorcheska con un turno di servizio molto solido (3-3). Poi 4-3 Jakupovic e 4-4 con risalita della Gjorcheska dal 1540. Il game numero nove è stato quello che ha definitivamente portato il match dalla parte slovena. Lo ha vinto infatti la Jakupovic dopo molte occasioni fallite dall’avversaria, che si era portata in vantaggio 30-0. Il sigillo al confronto, dopo 1 ora e 25 minuti, è giunto nel game numero 10, con break della Jakupovic e molti errori della più giovane antagonista, per il 7-5 6-4: “Un bel torneo – ha detto al termine la vincitrice soddisfatta – e una finale degna nella quale mi sono presa la rivincita della sconfitta patita contro Lina la scorsa settimana. Non è stato facile vincere perché entrambe giochiamo un tennis aggressivo ed amiamo comandare il gioco. Ottima l’organizzazione e grande la cornice di pubblico per l’intera settimana di gare”. “Mi complimento con Dalila – ha sintetizzato la Gjorcheska a caldo – e con il Nord Tennis per aver permesso a noi giocatrici di dare il meglio in questa settimana. Non voglio parlare La vincitrice al microfono al termine (foto Sergio Errigo) La concentrazione di Dalila Jakupovic (foto Sergio Errigo) numero 6 Tennis web magazine 3 La numero 2 della rassegna (foto Sergio Errigo) Il Presidente del Nord Tennis, Luca Politi (Foto Sergio Errigo) L’abbraccio tra le finaliste (foto Sergio Errigo) La semifinalista Anastasia Grymalska (foto Sergio Errigo) Lina Gjorcheska premiata dall’ass. Ferraris (foto Sergio Errigo) di obiettivi stagionali, ma penso solo a migliorare, torneo dopo torneo”. In ottica di ulteriore miglioramento, ecco le parole del Presidente del Nord Tennis Sport Club, Luca Politi: “Cerchiamo sempre di dare il massimo alle atlete che vengono a disputare il nostro torneo e gli apprezzamenti che ogni anno riceviamo ci confortano. A settembre cercheremo un colloquio con l’Amministrazione Comunale appena insediatasi guardando al futuro. Il nostro obiettivo è incrementare ancora i servizi alle giocatrici e magari inserire già dal 2017 l’ospitalità accanto al montepremi, già incrementato da due stagioni. Un grazie a tutto il mio staff per l’impegno e la professionalità messi in campo nell’arco dell’intera settimana di gare”. “Buono il livello tecnico – ha sottolineato la direttrice del torneo, Francesca Vaghetti, fin dalle qualificazioni. Abbiamo avuto l’onore di vedere tra le protagoniste anche Alberta Brianti, una delle tenniste italiane più forti dell’ultimo decennio, così giovani emergenti e giocatrici solide come la Grymalska, giunta fino al penultimo atto”. “Un bello spot per lo sport e la formazione, attraverso lo stesso, di personalità forti e vincenti – ha detto l’assessore allo sport della Regione Piemonte, Giovanni Maria Ferraris, presente alla finale odierna – Siamo onorati che tornei come questo trovino sede nella nostra regione e diano l’opportunità a tutti di crescere. Ancor di più quando ci rendiamo conto di quanto il pubblico li segua e li ami”. L’appuntamento è già fin d’ora al prossimo anno, con la 10.a edizione del MaBo: “I nostri valori aziendali – ha chiuso Stefano Busnelli, responsabile relazioni esterne Ma-Bo - hanno trovato perfetta collocazione ormai da nove stagioni nelle sinergie operative del Nord Tennis. E’ per questo che abbiamo rinnovato e potenziato il nostro sforzo accanto al torneo e siamo stati parte integrante della sua crescita. Le soddisfazioni ricevute sono state molte ed il fatto di saperlo ora ai vertici della categoria ci riempie di orgoglio”. Un torneo che è andato in archivio con l’immagine della grande internazionalità (16 le nazioni rappresentate in main draw) con atlete provenienti tanto dalla lontana Cina, vedi la numero 1 Shilin Xu (eliminata subito dalla Sabino) come dalle vicine Francia e Svizzera. La miglior italiana è risultata Anastasia Grymalska, sesta testa di serie al via, seguita per l’intera settimana e fino alla semifinale persa contro la Jakupovic dai sostenitori dell’US Tennis Beinasco, circolo per il quale compete da diverse stagioni in serie A1 e A2 a squadre. La sorpresa in positivo è stata la spagnola 19enne Burrillo Escorihuela, arrivata fino ai quarti dalle qualificazioni e fermata in tale step dalla paraguaiana Gonzalez in due set. La giocatrice di casa, la torinese Giulia Gatto Monticone, è stata invece battuta negli ottavi dall’esperta ed ex n° 55 del mondo Alberta Brianti, in tre frazioni. Brianti poi sconfitta nei quarti dalla vincitrice Jakupovic per 6-3 6-4. 4 web magazine Tennis DIAMO GUSTO AI TUOI AFFARI rd BenefitCa numero 5 Sport h e t i fa L a Card c R IS PA R M efitcardsp www.ben ort.com IA R E visita il sito www.benefitcardsport.com Centro Revisioni AUTO/MOTO al Polo 90 Regione Torre Pernice 4/F 17031 Albenga - Tel. 0182.20689 numero 6 Tennis web magazine 5 IL RE DI BIELLA, NEL THINDOWN CHALLENGER, E' GAIO di Roberto Bertellino E' stato Federico Gaio a siglare la diciannovesima edizione di un torneo internazionale organizzato ai Faggi di Biella. Nella finale del Thindown Challenger, Memorial Luca Rosazza (Challenger da 85.000 euro e ospitalità totale) il 24enne faentino ha superato brillantemente in finale la seconda testa di serie, Thomaz Bellucci (52 Atp) con il punteggio di 7-6 (5), 6-2. Un balzo di 55 posizioni L’estate d’oro del romagnolo è così proseguita anche in Piemonte. Dopo il doppio titolo (singolo e doppio, proprio in coppia con il talento biellese Stefano Napolitano, che grazie alla semifinale ha raggiunto quota 232) centrato a San Benedetto del Tronto (50mila dollari il montepremi), il 24enne ha ottenuto la sua prima vittoria in un Challenger così elevato (110 punti e un assegno di 12.500 euro). Un successo che lo ha spinto lunedì 1 agosto fino alla 158esima posizione nel ranking. «Sono molto contento – ha spiegato Gaio a fine partita -. Ci tengo a ringraziare tutti, in particolar modo Cosimo Napolitano, per aver riportato così in alto questo evento. La partita è stata dura, contro un grande campione: per questo sono ancora più felice». La finale è stata ben interpretata da Gaio, capace di rimontare il break del quinto gioco e una volta arrivato al tie-break (dove aveva un saldo estremamente positivo, avendo vinto i tre precedenti giocati ai Faggi) non si è fatto sfuggire l’occasione di portarsi avanti di un set. Nel secondo la palla corta è diventata un’arma devastante con la quale rompere lo scambio da fondo. Il 5-1 lo ha rilassato e il finale è stato da consumato protagonista. Il finalista «Ai Faggi mi sono trovato molto bene: spero di tornarci ancora». Thomaz Bellucci è un grande campione, prima di essere un ottimo tennista (è arrivato al numero 21 Atp) e al termine della finale, ha subito fatto i complimenti al rivale. «Federico ha giocato un’ottima partita – ha concluso il ventottenne mancino brasiliano -. Io sono contento per come ho giocato durante la settimana. Adesso volerò in Brasile: mi aspettano le Olimpiadi. Giocare in casa sarà il coronamento di un sogno che diventa realtà. Sarà uno dei più importanti tornei della mia carriera. In più sono il numero uno brasiliano e la gente avrà molte aspettative su di me. Non è un cemento troppo veloce per cui penso che potrò fare bene, anche se la terra resta la mia superficie preferita». RISULTATO FINALE F. Gaio (ITA) d. [2] T. Bellucci (BRA) 76 (5) 62 La premiazione con Gaio e Bellucci in primo piano (foto Fabio Lesca) Il brasiliano Thomaz Bellucci, numero 2 del tabellone biellese (foto Fabio Lesca) Federico Gaio al diritto sul Centrale dei Faggi di Biella (foto Fabio Lesca) Tennis web magazine 6 numero 6 PAOLO LORENZI E I RISULTATI DEL DURO LAVORO di Roberto Bertellino Paolo Lorenzi è arrivato al Thindown Challenger dei Faggi di Biella come giocatore da battere, numero 1 del seeding, fresco di best ranking, n° 41 Atp e della conquista del primo titolo di carriera nel circuito maggiore, a Kitzbuhel. Lunedì 1 agosto è diventato il nuovo numero 1 d'Italia, per la prima volta e a 34 anni e 7 mesi, età nella quale molti suoi colleghi hanno già appeso la racchetta al classico chiodo. Cosa significa?: "Fa piacere ma non mi darà maggior pressione. Non era un obiettivo d'inizio anno, come invece la posizione nella classifica mondiale. Preferisco continuare a pensare in questa chiave. Se poi qualcuno mi supererà su scala nazionale, meglio per lui". Paolo Lorenzi incarna perfettamente le tendenze del tennis moderno che vedono sempre più giocatori esperti dare il meglio del proprio tennis e superarsi. Ciò vale sia per il vertice assoluto (la longevità di Federer è un esempio per tutti) che per altri top 100 come vedi il 36enne francese Stephane Robert, attuale n° 58 Atp. Paolo Lorenzi è un classe 1981, Paolo Lorenzi, dopo Biella il n° 1 italiano (foto Fabio Lesca) anno che ha dato i natali al già citato King Roger, a Lleyton Hewitt e Serena Williams. Nel panorama azzurro, oltre al senese spicca il livornese Filippo Volandri, per uno strano gioco del destino suo avversario di primo turno battuto a Biella. Torniamo al primo titolo Atp, colto sabato scorso in terra austriaca. Dopo tanti anni di circuito si provano ancora emozioni? "Tante e grandissime. Avevo disputato solo un’altra finale Atp in carriera, persa contro Delbonis, e la firma su un torneo del massimo circuito era perciò uno degli obiettivi che mi ero prefissato, ma non sempre quanto speri riesci a raggiungerlo". E quelle che si provano in Coppa Davis?: " Un anno speciale, per il senese, che ad agosto sarà impegnato E' diventato il tennista più anziano ad aver conquistato per la prima volta un torneo del circuito maggiore. Felice o sarebbe potuto arrivare prima? "Non mi cimento in questo tipo di analisi. Ciò che conta è aver vinto un torneo e migliorato il ranking. La cosa importante è arrivarci, non tanto quando. Continuo a lavorare in quantità e qualità, badando ai dettagli e questa è la ricompensa". Quali sono ora i suoi obiettivi? "Per fortuna sono ancora tanti. Innanzitutto posso migliorare ogni giorno per salire in classifica. Non penso all’età: continuo a divertirmi in campo, non mi costa viaggiare. Ho la fortuna che la mia passione è il mio lavoro. Lo considero un privilegio e ne vado fiero". Un domani si vede come coach? "Ogni tanto do qualche consiglio ai più giovani: non sono preoccupato del futuro, ma ora penso a giocare". Quest'anno ha vinto il Challenger di Canberra, sconfiggendo al primo turno Stefano Napolitano, uno dei giovani emergenti del nostro tennis, presente in tabellone a Biella. Come vede la crescita del talento di casa e di altri giovani emergenti del movimento azzurro, come Matteo Donati, altro giocatore in main draw questa settimana. « Napolitano mi ha fatto una buonissima impressione. Spesso mi alleno con lui. Credo che sia un ottimo prospetto per il futuro. Lo vedo molto migliorato. Con Donati ho dato vita ad una finale equilibratissima nel Challenger di Caltanissetta a inizio estate. Per vincere sono stato costretto ad annullare sei match point e contrastare con tutte le mie forze la sua esuberanza e il suo talento. Al termine, scherzando ma non troppo, ho dichiarato che forse sarebbe stata una delle ultime occasioni in cui avevo avuto la possibilità di batterlo. Insomma i giovani ci sono e credo occorra solo un po' di tempo perchè riescano ad esprimersi in modo costante. L'importante è non mollare mai e lavorare ogni giorno per migliorarsi, sotto ogni aspetto». Com’è arrivato al tennis Paolo Lorenzi? «Mio fratello giocava e ho seguito le sue orme. Ho iniziato con tennis e nuoto, ma preferivo la racchetta. E’ venuto naturale giocare». Lei è un po’ l’esempio che il duro lavoro paga. Ai giovani che si avvicinano a questo sport cosa si sente di consigliare? «Ci sono tanti tipi di talento: anche quello che porta a lavorare ogni giorno ne rappresenta uno. Una volta si pensava che se non eri forte a 21 o 22 anni non avevi futuro. Invece io spero di poter dimostrare che non è così». Il personaggio a sorpresa del torneo, Stefano Napolitano, issatosi fino alla semifinale (foto Fabio Lesca) numero 6 Tennis web magazine 7 BUSIN SS SOLUTION IL NUOVO CONCETTO DI BARATTO AZIENDALE DOVE ACQUISTI CIÒ CHE TI SERVE PAGANDO CON CIÒ CHE PRODUCI. Incrementa il numero di clienti Riduce le esposizioni debitorie Incrementa il fatturato Migliora il turn-over dei magazzini Garantisce maggiore marginalità Tennis web magazine 8 numero 6 CANOTTIERI CASALE, UNA STAGIONE AL VERTICE di Roberto Bertellino Ancora una stagione al vertice del tennis nazionale per la Canottieri Casale, circolo monferrino che è riuscito a portare due squadre alle sfide decisive di playoff per salire nella massima serie. La maschile si è arresa solo al fotofinish al TC Palermo Due, andando a centrare un prestigioso pareggio sui difficili campi siciliani. La femminile ha fatto altrettanto in casa contro l’US Tennis Beinasco. Il bilancio è in ogni caso positivo: “Non potrebbe non esserlo – sottolinea il Presidente Giuliano Cecchini – perché abbiamo confermato i nostri valori di vertice. Con gli uomini siamo andati oltre alle attese, grazie alla compattezza del gruppo e alle individualità. Con le donne ci siamo inchinati all’US Tennis Beinasco che ha dimostrato di essere ancora più forte di noi. Avremmo anche potuto perdere ad Albinea per evitare lo scontro diretto ma non è nella nostra etica questo tipo di atteggiamento. Pertanto abbiamo dato il massimo nel rispetto della legge, per noi sovrana, dello sport. Ci riproveremo il prossimo anno, con ancora più forza e fieri della nostra politica che vede i giovani locali crescere e difendere i colori sociali con sempre maggior vigoria. E’ il caso di Enola Chiesa, che consideriamo a tutti gli effetti un nostro elemento anche se si allena prevalentemente al TC Valenza, dei giovani che si sono forgiati alla Canottieri come Alessio Demichelis e Lorenzo Reale, campioni italiani under 14 nel 2015. Stiamo pensando fortemente al domani e anche in chiave cambio di regolamento delle competizioni a squadre siamo fiduciosi”. Intanto è cambiato il look del circolo, con colori che richiamano quelli di Wimbledon: “Una scelta importante – prosegue il Presidente – che risponde ad un progetto altrettanto imponente che ci ha visti impegnati negli ultimi mesi. Il circolo necessitava di questo restiling ed il risultato conseguito è di assoluto livello. Il prossimo passo sarà quello di trovare finalmente sbocco nell’area comunale adiacente per raddoppiare l’impianto e poter dar vita ad ulteriori campi da tennis. Operazione importante sempre in ottica futura e pensando ai nostri appassionati soci”. Il nuovo look della Canottieri Casale (foto Sara Marello) Enola Chiesa semifinalista all’Avvenire ”Una settimana splendida – ha affermato l’alessandrina convocata per il match playoff di A2 femminile – nella quale ho dato il meglio di me stessa. L’Avvenire ha sempre rappresentato il torneo giovanile dei miei sogni ed essere riuscita a giocarlo così bene mi dà maggior forza per la seconda parte di stagione. Voglio misurarmi in qualche 10.000 $ ITF. Non puntavo a tanto in quel di Milano ma speravo di produrmi in una bella prestazione. Peccato per la semifinale. Nel tie-break decisivo ero avanti 2-0, poi la mia avversaria è stata brava ad alzare il ritmo, ha avuto anche un po’ di fortuna ma ha meritato di vincere”. Poi protagonista in doppio a livello under 18 di Andrea Mombello La portacolori della Canottieri Casale, Enola Chiesa ha vinto, nella giornata di sabato 9 luglio, il titolo di doppio del torneo internazionale U.18 de L’Aja. La valenzana, in coppia con la palermitana Giulia La Rocca (formando il tandem numero 2 del seeding), ha sconfitto nell’atto conclusivo la coppia russoolandese, composta da Cameron e Baravi con lo score di 6-3, 4-6, 10/6, ‘bissando’ così il successo delle scorse settimane in Germania. La coppia piemontese-siciliana aveva avuto la meglio sulle danesi Hillingo e Viller-Moller per 6-1, 6-2, mentre nei quarti successo sulle statunitensi Redelijk-Vissler con lo score di 6-4, 6-2. Negli ottavi di finale, esordio con vittoria sulle ‘orange’ BrinkmannTimmermand per 7-5, 6-4. In singolare, la valenzana è stata fermata negli ottavi per mano della ceca Zdrubecka. Con il successo dello scorso week-end, Enola ha toccato la 370^ piazza della classifica Itf Junior, al momento suo best ranking a livello U.18. Nella classifica U.16 ‘Tennis Europe’, la tennista della ‘Cano’ è n. 124. numero 6 Tennis web magazine Il gruppo delle casalesi in A2 femminile a squadre (foto Sara Marello) La “Cano” al maschile (foto Sara Marello) La rumena Mitu, n° 1 del gruppo (foto Sara Marello) L’esperta Irina Smirnova (foto Sara Marello) Il giovane Lorenzo Reale in azione (foto Sara Marello) 9 Tennis web magazine 10 Azienda La Benefitcard Sport nasce nel 2010 da uno studio fatto a livello familiare dal suo inventore, Giuseppe Lucania: “Basta guardare nel portafoglio di un italiano medio – spiega – per scoprire, a volte con stupore, quante carte possiede. Da quelle di credito a quelle altrettanto classiche del supermercato, di catene di esercizi commerciali assortiti. Si fa in fretta ad arrivare ad una media di 15 e spesso molte di queste rimangono inutilizzate. Oppure appartengono alle cosiddette “raccolte punti” che alla fine del percorso ti penalizzano con regali che risultano costosissimi o addirittura costringono all’integrazione con altro denaro contante per tramutarle in realtà. Meglio, ho numero 6 BENEFITCARD SPORT, VANTAGGI SUBITO E REALI pensato, avere uno sconto reale e tangibile, tradotto in subitaneo risparmio per il possessore”. Ed ecco la Benefitcard Sport che tra le sue note essenziali ha quelle distintive della completa gratuità per il suo possessore e della non scadenza. Può essere inoltre utilizzata dall’intero nucleo familiare. Analogamente la Benefitcard Sport rappresenta un plus per il negoziante che può applicare sconti o fare promozioni legate a momenti per lui particolari della stagione. Come si può aderire alla Benefitcard Sport?: “Il commerciante deve pagare una quota d’ingresso che varia, a seconda del pacchetto scelto, dai 100 ai 500 euro l’anno. 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Diverse le azioni compiute in questi anni e in esterna per farla conoscere: “Abbiamo sponsorizzato tornei di tennis, golf, manifestazioni automobilistiche ed eventi sportivi in genere. In tale ottica siamo alla ricerca di società sportive ed eventi della stessa estrazione da sponsorizzare con il brand Benefitcard Sport. Per contatti gli indirizzi sono sempre quelli del sito e del sottoscritto”. Un progetto in espansione che ad oggi vede già distribuite in tutta Italia oltre 20.000 Benefitcard Sport. BenefitCard Sport www.benefitcardsport.com Tennis web magazine numero 6 11 NELL’OPEN DEL COUNTRY CLUB CUNEO SI RIPETE NASO di Roberto Bertellino Si è chiusa nel tardo pomeriggio di domenica 24 luglio, dopo 15 giorni di coinvolgenti sfide e sui prestigiosi campi del Country Club Cuneo, la 5.a edizione del "Memorial Gianni Meinardi", torneo Open maschile con montepremi complessivo di 5000 euro (2000 al vincitore). A confermarsi campione, al termine della stessa finale della scorsa stagione, è stato il 29enne trapanese Gianluca Naso, che si è imposto per 6-1 6-4 facendo valere la sua maggior caratura tecnica, al pari della pesantezza dei colpi. Stesse armi con le quali aveva fermato nell'ordine il giovane Maurizio Speziali in avvio (6-2 6-0) ed il 2.2 Valentin Florez Angelini in semifinale (6-0 6-2). Petrone invece si era sbarazzato di Cristhopher Caldo all'esordio (7-5 6-1), quindi di Mattia Scotti (7-6 6-3) e di Pablo Galdon, seconda testa di serie, in semifinale, per 6-2 rit. Ottima la cornice di pubblico che ha assistito alle battute conclusive della rassegna. Due i prologhi di giornata, con le finali di chiusura della sezione di 3.a e 4.a categoria. Nel 3.a successo di Felipe Chiaramello, del Park Cuneo, che ha superato con un perentorio 6-1 6-2 Andrea Bonelli della Cuneese Tennis. Avvincente e combattuta la finale del 4.a categoria che ha visto il successo del tennista di casa Mario Toselli, giocatore che basa sulla varietà dei colpi e sui back affilatissimi il proprio tennis, e Stefano Del Grande, altro portacolori della Cuneese Tennis. A vincere in rimonta e d'esperienza è stato Toselli, che dopo aver ceduto al nono gioco il set d'apertura si è rifatto nei successivi due, conquistati con i parziali di 6-3 6-2. Soddisfazione nel complesso da parte degli organizzatori e del Presidente del sodalizio targato Country Club Cuneo, Fabrizio Drago. Ben 93 i giocatori partenti nell'Open con un livello tecnico decisamente elevato. Non sono mancati gli emergenti, vedi il torinese classe 2000 Edoardo Zanada ed il cuneese del 2001 Andrea Gola, entrambi autori di buone prove e soprattutto dell'ingresso nel tabellone principale della manifestazione. La tradizione continua Ricordiamo che il Memorial Gianni Meinardi ha preso il posto delle grandi organizzazioni del circolo cuneese che dal 1996 al 2009 ha messo in campo alcune delle migliori giocatrici del tennis mondiale in quello che da 10.000 $ si era poi trasformato negli anni in uno dei 100.000 $ più ambiti del circuito mondiale, vinto tra le altre da Tathiana Garbin e Flavia Pennetta. Prosegue pertanto la tradizione vincente del circolo che per ubicazione, storia e strutture può definirsi un vero e proprio fiore all’occhiello del movimento piemontese e nazionale. Nelle ultime stagioni ha ripreso quota anche la Scuola Tennis, così come il complesso delle formazioni militanti nelle diverse categorie. In stagione, a livello femminile, si è registrata la promozione dalla serie B alla serie A2 della compagine capitanata dal nuovo direttore tecnico del centro, Alberto Bovone, e guidata in campo da Nicole Clerico, per anni giocatrice itinerante nel circuito ed ora rientrata nel club d’origine anche nella veste di maestra. Anche questo è un segno di continuità. Edoardo Zanada al diritto Gianluca Naso in azione (foto Christian Minozzi) 12 Tennis web magazine PER UNA GRANDE RIPRESA E LA CURA DELLO SPORTIVO Piazza Antonio Anfossi, 2 - Bastia d'Albenga 17031 (SV) Tel. 0182 20485 - e-mail: [email protected] sito: www.bastiamedica.com numero 6 numero 6 Tennis web magazine 13 INDOOR CLUB, UN GIOIELLO DAL 1991 Poco prima di iniziare (provenendo dalla direzione Corso Grosseto) la “Curva delle Cento Lire”, come amano definirla i torinesi, occorre rimanere sulla destra, percorrere circa 100 metri e sulla sinistra ecco incrociare l’ingresso, austero, dell’Indoor Club, un’autentica perla di settore costruita, dal nulla nel 1991 quando nel sito c’era una vera e propria selva, dal Maestro Nazionale Mario Amerio, oggi 90enne “gestore” dei tanti segreti del tempo che un tennis che non c’è più ha regalato al movimento regionale e nazionale. In un’area apposita dell’accogliente club house del circolo un’ammiccante parete ospita attrezzatura d’epoca, di ogni gioco con palla e racchetta o derivati, dal tennis al tamburello, dalla pelota basca alla pallapugno, dal baseball a discipline nobili dell’antico Piemonte sportivo. Dal 1993 a raccoglierne l’eredità operativa è stato il figlio Fabrizio, anch’egli Maestro Nazionale FIT dal 1987, ex B1, per circa otto stagioni (1986-1994) responsabile dei contratti della Miller a livello nazionale e internazionale: “Un bel periodo – ricorda oggi – ricco di aneddoti. Su tutti i contratti che siglammo per le corde con Masur e Ferreira, con Chang per il grip e con Paolo Canè e Sandra Cecchini per le racchette. Canè vinse a Cagliari in Coppa Davis con la Konika Reverse e poi disse in conferenza stampa, per la nostra gioia, che era stata la magia della racchetta a consentirgli l’impresa. Per un anno vendemmo quasi esclusivamente quel modello”. Dai ricordi all’oggi il passo è breve. L’Indoor Club presenta 5 campi in terra rossa, di cui tre coperti durante il periodo invernale, una piccola piastra polivalente e una bella piscina estiva. Il Centro è curato nel dettaglio e alterna ampi spazi verdi che appagano lo sguardo alle strutture sportive. Dalla terrazza si seguono all’ombra le “fatiche” di campo dei soci e dei molti giocatori che compongono la Scuola Tennis, oltre 100 e di varia categoria. Le attuali speranze sono riposte nella terza generazione degli Amerio, Rebecca, 4.1 al primo anno under 12, campionessa regionale under 11 in carica; in Sarah Capello, 3.1 di categoria under 16 che in stagione ha vinto il macroarea di Milano ed è stata finalista in quello di Loano. Le due giovani, nel 2015, erano arrivate a disputare il Master finale di Macroarea a Mantova, nelle rispettive categorie. Nel settore maschile occhi puntati invece sul 3.1 e 1° anno under 18 Lorenzo Jamoul, sul 3.3 under 16 Matteo Dispensa e sul 2.8 Fabio Giammarino, 23enne già Laureato con la triennale in Economia e Commercio e componente dello staff tecnico del circolo. Quali gli altri?: “Oltre al sottoscritto direttore tecnico – risponde Fabrizio Amerio – gli Istruttori FIT Marco e Silvia Demo, Eleonora Murgia ed il Preparatore atletico Simone Rei. Tutti al servizio dei nostri allievi che negli anni hanno sempre saputo darci soddisfazioni. Non mancano anche in questa stagione le squadre agonistiche che difendono i colori del circolo, vedi in serie D1 Maschile e Femminile, in serie D2 Maschile e Femminile, nell’under 16 Maschile e Femminile e nell’under 14 Maschile”. Campi importanti quelli dell’Indoor che hanno visto nella loro storia misurarsi anche futuri campioni come Ivan Ljubicic, all’epoca portacolori delle Pleiadi di Moncalieri in un testa a testa contro i locali a livello di serie B. Molti anche i Trofei in bacheca tra cui spicca uno dei più recenti, datato 2009 quando l’Indoor vinse il titolo di miglior circolo piemontese al femminile assegnato dalla FIT regionale: “Ne andiamo fieri – ricorda Fabrizio Amerio – anche perché nella circostanza battemmo la blasonata Stampa Sporting di Torino”. Nel corso della sua attività ormai 25ennale l’Indoor Club La piscina dell’Indoor Club Tennis web magazine 14 ha lavorato anche con centri per disabili e portatori di handicap come Villa Lauro (To) ed il Picchio, promuovendo altresì corsi di tennis e organizzando manifestazioni con il Comune di Torino e la circoscrizione vedi “Tennis per Tutti”, “Porte aperte allo sport”, “Sport insieme”. Qui si allena Annamaria Licalsi, atleta paralimpica a Pechino 2008. Torniamo ai titoli in bacheca. E’ del 2007 quello regionale nell’Over 45 maschile; del 2009 quello regionale nell’Over 45 maschile limitato 4.3 con tanto di accesso alla final four nazionale di Verona; sempre nel 2009 e nel 2010 erano arrivati il titolo nei regionali di D1 femminile e quello italiano A.I.V.A.T. Over 45; nel 2011 il primo posto regionale in D3 maschile. E sono solo alcuni. Tra i fiori all’occhiello dell’attività e attualmente in pieno svolgimento all’interno di un ambiente che ha mantenuto le originarie caratteristiche della familiarità, si distinguono gli stage del Progetto “Estate Ragazzi” che coinvolge da giugno a settembre centinaia di giovani provenienti da Torino e comuni limitrofi. La Scuola Tennis si distingue invece per professionalità, qualità e passione senza dimenticare l’aspetto ludico legato al tennis, evitando di esasperare la componente agonistica cercando piuttosto una crescita, personale e tennistica, graduale e attentamente monitorata finalizzata a far passare gli allievi dalla classica SAT alle competizioni e centrando gli step di classifica regionale e nazionale in assoluta armonia: “Crediamo infatti fondamentale – spiega Fabrizio Amerio – trasmettere prima di ogni altra cosa l’amore per lo sport e la passione che crea nella competizione il gioco e il divertimento. Componenti basilari anche per cogliere il risultato poiché rappresentano per lo sportivo una motivazione di costanza e impegno”. Un Amerio che da giocatore aveva saputo distinguersi in tutte le categorie giovanili per poi salire tra i B1. Tra i suoi “best” un successo su Enzo Vattuone e nel 1984 su Simone Colombo, all’epoca giocatore di Coppa Davis. Ancora su Alberto Paris (n° 12 d’Italia) e nella sua Torino contro Diego Nargiso, ex top 60 Atp. Tra le esperienze internazionali quelle in un L’ingresso della struttura numero 6 25.000 $ a Barcellona e in diversi ATP Satelliti come quelli del Country Cuneo, del circuito jugoslavo, francese e spagnolo. Nel 1987 sospese la sua attività agonistica per frequentare la prestigiosa Scuola Nazionale Maestri di Roma, periodo nel quale fu inviato al Centro Tecnico di Riano ad allenare gli allora nazionali di Davis. Anche in serie B a squadre e in serie C ha poi ottenuto ottimi risultati, così a livello Veterani. Insomma una conferma di valori in tutti i settori che è oggi garanzia per tutti coloro che si avvicinano all’Indoor Club con l’intenzione di trovare un luogo tranquillo e selezionato nel quale godersi il proprio tennis o impararlo nel migliore dei modi da zero. Lo staff tecnico dell’Indoor Club Mario Amerio, Sarah Capello, Rebecca Amerio e Fabrizio Amerio numero 6 Tennis web magazine Azienda di Roberto Bertellino Ciò che colpisce quando si entra in una struttura ricettiva è l’accoglienza. Al “Rivoli Hotel” emerge subito chiara, ancora prima di qualsiasi altra caratteristica, l’atmosfera che la direzione ed il personale vogliono far respirare al cliente, nuovo o affezionato che sia. Quella familiare e casereccia che conquista, avvolge, rende il soggiorno ammantato di sicurezza. Tutto ciò deriva da un management dell’azienda di carattere familiare, da tantissimo tempo impegnato nel settore ed in più realtà ricettive piemontesi: “Io e mio fratello Danilo – conferma la direttrice del Rivoli Hotel Ramona Fiore – siamo la seconda generazione, in quanto figli di Angelo Fiore, che ha fatto di questo lavoropassione la propria quotidianità da ormai tanti anni”. Il “Rivoli Hotel”, ubicato in Corso Primo Levi n° 150 a Rivoli, a poche centinaia di metri dall’Ospedale di Rivoli e facilmente raggiungibile dalla Tangenziale Torinese (Uscita Rivoli/C.so IV Novembre proseguendo dopo la rotonda ed aver imboccato Corso Primo Levi), abbina la peculiarità prima descritta e provata in prima persona da chi scrive, alla completezza dell’offerta. Imponente per numeri e qualità. Ben 283 le camere a disposizione della clientela, sette le sale meeting, ed ancora appartamenti in residence attiguo per soggiorni di maggior durata rispetto a quelli classici. La clientela del Rivoli Hotel appartiene principalmente 15 IL RIVOLI HOTEL, UNA SECONDA CASA a due categorie: “Quella business – prosegue Ramona Fiore – e, nel fine settimana, quella turistica. Di quattro giorni il tempo medio di soggiorno della prima, di due quello della seconda. Ospiti principalmente italiani ma che arrivano anche da Francia e Germania”. Chiara la filosofia operativa di chi accoglie: “Far sentire i nostri clienti come se fossero a casa propria, anche perché spesso sono molto lontani dalla loro e non è facile. Vogliamo definirci in tal senso un approdo sicuro. Lo siamo anche in ragione della disponibilità che diamo per tutto l’anno, senza l’obbligatorietà della prenotazione”. Un discorso analogo viene condotto dalla famiglia Fiore anche presso il Record Hotel di Settimo Torinese, altra struttura gestita dal gruppo e nata nel 2005, dieci anni dopo il Rivoli Hotel. Tra le note caratterizzanti il “Rivoli Hotel” la soluzione Bed & Breakfast: “Ogni mattina allestiamo un ricco buffet nella sala colazioni con una proposta sana, ampia e genuina, che spazia dal dolce al salato. E’ nostra cura far sì che i nostri ospiti inizino la giornata nel modo migliore”. Diverse la convenzioni con aziende ed importanti realtà produttive del territorio. Ricca e variegata anche la proposta per lo sportivo: “A chi ama praticare il gof – sottolinea Ramona Fiore – proponiamo la possibilità di misurarsi con put e green presso “Le Fronde” di Avigliana; così chi ama il tennis potrà farlo presso il prestigioso Monviso Sporting Club di Grugliasco. A tal proposito ricordo che di recente abbiamo ospitato alcuni dei giocatori che hanno partecipato all’ATP Challenger Torino, in particolare il vincitore e il finalista Gastao Elias ed Enrique Lopez Perez. Al turista che vuole visitare Rivoli e le bellezze di Torino diamo indicazioni a 360°. Da quelle semplici al desk della reception, possiamo arrivare all’affiancamento per un tour con tanto di guida”. Lo sportivo trova inoltre appagamento nella palestra interna, rinnovata con attrezzature Tecnogym (aperta 24 ore su 24 e a disposizione gratuita degli ospiti), e nella piscina esterna ed estiva riscaldata, aperta dalle 14 alle 20, con ombrelloni e sedie sdraio a disposizione dei clienti senza costi aggiuntivi. Ed ancora nei percorsi di jogging adiacenti la struttura. La parola servizio trova esternazione anche nel wifi gratuito con connessione veloce, nell’aria condizionata presente in stanza, nel frigobar. Gli amanti della buona tavola potranno essere indirizzati dal “Rivoli Hotel” verso i migliori ristoranti dell’area rivolese e non solo. Uno su tutti, il Combal.0 dello Chef Scabin, per assaggiare le delizie del quale, spiegano dalla struttura alberghiera “molti arrivano appositamente il venerdì sera”. Tante, in chiusura, le manifestazioni congressuali e sportive che hanno visto in prima linea il Rivoli Hotel. Tra queste anche il tennis in carrozzina, i tornei di basket, i Giochi Mondiali dell’Aria di Torino 2009. Per informazioni. [email protected] Tel. Tennis web magazine 16 numero 6 NEL MASTER CHAMPIONS BOWL IN LUCE I GIOVANI PIEMONTESI di Roberto Bertellino Al Tennis Park Cuneo autentica full immersion di tennis giovanile per il Master italiano finale del circuito mondiale denominato Champions Bowl e svolto il 16 luglio scorso. Appuntamento che ha coinvolto nella veste di spettatore interessato anche l'assessore allo sport del Comune di Cuneo, Valter Fantino: “Una bella manifestazione ancora più importante perché coinvolge i giovani e le loro famiglie. Come Amministrazione Comunale prediligiamo questo tipo di espressioni ludico-agonistiche ai grandi eventi che si consumano in poco tempo. Anche sotto il profilo della ricaduta turistica hanno un maggior significato in ragione della purtroppo endemica lateralità del nostro sito. Una volta scoperto lo si ama ma non è semplice così facile portare la gente nella nostra città”. Occasione per ribadire come anche il movimento provinciale punti molto sull'attività giovanile nei suoi centri di formazione, Il gruppo finale prima delle premiazioni ovvero circoli e scuole tennis, come sottolineato dal Delegato provinciale FIT, Mauro Favari. Costante la crescita del circuito, come ha invece precisato il Responsabile Italia Champions Bowl, Mauro Biodo: “L’impresa era iniziata quasi per scherzo, poi ha preso forma e ora coinvolge 25 Nazioni mondiali, salite rispetto alle 15 dello scorso anno. In Italia le tappe sono state piemontesi e hanno visto al via oltre 1000 giocatori e giocatrici compresi tra i 9 e i 16 anni. La formula dell’anno di gioco piace ed evita disparità fisiche che a queste età sono spesso la norma. Anche il livello tecnico delle competizioni, come ha confermato questo Master, si è elevato. Le prossime attenzioni passano al Master mondiale, che sarà in ottobre e in sede ancora da definire. Un ringraziamento agli sponsor del Master italiano e del circuito che ci hanno supportati nell’iniziativa”. L'apertura di programma del 16 luglio ha visto misurarsi Lorenzo Comino, portacolori dello Sporting Mondovì dotato di un tennis attento e preciso a dispetto della giovane età (categoria under 10) e Gabriele Consoli, giocatore locale che veste la casacca del Country Club Cuneo ed ha alternato buone giocate ad errori, spesso dovuti a cali di concentrazione. A vincere è stato il primo sul punteggio di 6-1 6-2. Sul terreno di gioco adiacente spazio alla sfida tra Alessia Curci, classifica di 4.3 e tesserata per l'APD De Coubertin di Torino, ispirata fin dalle prime battute della contesa, e Ludovica Conti, 4.2 del Country Club Cuneo che è partita un po' in sordina riprendendo poi corso del match il filo del discorso tecnico. E' stata però la prima ad imporsi per 6-1 2-6 6-2 quando erano trascorse da poco le due ore di gioco, grazie alla maggior tenacia messa in campo nelle battute decisive. Nel complesso delle finaliste la più alta in classifica, quella di 3.1, era Matilde Mulatero, giocatrice del C2 Valdellatorre, arrivata al testa a testa per il titolo in totale scioltezza. Giulia Gaido, racchetta del CT Pinerolo, la sua antagonista della sfida di categoria under 16, classificata 4.5 al momento dell'iscrizione al Master. Troppa la differenza tecnica tra le due, fotografata dal punteggio finale in favore della Mulatero, di 6-0 6-0. Molto intensa ed equilibrata la finale di categoria under 10 femminile tra Isabella Maria Serban, rumena tesserata per lo Sporting Club CH 4 Italgas di Torino, dotata di colpi piatti già di ottima fattura, e la sua rivale classica, Melinda Iordan, rumena-moldava portacolori dello Sporting Borgaro, anch'ella impegnata nel provare a chiudere i quindici con colpi vincenti. E' stata al termine la prima a conquistare il titolo, con un doppio 6-3 e grazie ad una bella reazione avuta nel secondo set, quando sul 2-3 ha cambiato marcia per riprendere in mano le redini del confronto. numero 6 Tennis web magazine 17 Gli under 12 premiati dall’ass. Fantino e dal Delegato Fit regionale Al centro l’organizzatore Mauro Biodo Lotta agonistica tra mancine quella per assegnare il Master di categoria under 12 in rosa con protagoniste la varesina Samira De Stefano, classifica di 4.2 e buona tecnica nei colpi d'inizio gioco, e Agnese Zapelli, stessa classifica della rivale di giornata, 4.2, e tessera del TC Piazzano Novara. Successo in bello stile per la giocatrice lombarda che ha chiuso le ostilità di campo sul punteggio di 6-1 6-3 dimostrando anche una buona predisposizione tattica nei momenti cruciali. Uno dei match più belli di giornata è stato regalato da Alessandro Laniece (Lanis), 4.2 valligiano tesserato per il TC Aosta e Riccardo Arbore, stessa classifica del primo e portacolori dell'Ivrea Tennis Academy, sfida Gli under 16 alla fine dello sforzo tra talenti nella categoria under 13. I due protagonisti non si sono risparmiati cercando di superarsi dal primo all'ultimo quindici, con vittoria nel primo set per l'aostano arrivata al termine di un tie-break come da copione equilibrato. Arbore non ha desistito nella seconda frazione provando a ribattere colpo su colpo e contrastando con accelerazioni d'incontro i fendenti mancini e carichi di top spin dell'avversario. Alla fine è stato però Lanis a venire a capo della sfida e conquistare anche la seconda frazione sul punteggio di 7-5. Ricordiamo che il titolo under 12 maschile è invece andato al torinese del Nord Tennis Sport Club, Francesco Scarpa, 4.1, sull'altro aostano Noah Quendoz (TC Aosta il circolo di riferimento) sullo score di 6-3 6-2. I più piccoli (under 9) hanno giocato sul campo ridotto nelle dimensioni le rispettive finali. Quella maschile ha visto il successo di Edoardo Bondonio (Sisport Torino) su Gabriele Riolo (TC Pozzo Strada) per 6-3 7-5 e con recupero dal 4-5 nel secondo set. Quello femminile di Viola Becchio (Circolo della Stampa Sporting di Torino) su Angelica Bodino, figlia d'arte e portacolori del Country Club Cuneo, sullo score di 6-2 6-1 (immagini della premiazione). Il racconto prosegue con il testa a testa di categoria under 16 maschile tra il 3.2 Alessandro Maturo, giocatore della Cuneese Tennis in costante ascesa e buon interprete di un gioco aggressivo, ed il 3.4 del TC Selva Alta di Vigevano Federico Monea, anch'egli tennista fisico e alla ricerca del punto dalle diverse zone del terreno di gioco. Match intenso e deciso da poche palle sia nel primo che nel secondo set, con prevalenza in entrambi i casi del piemontese, abile nel chiudere 6-4 6-4. Gli altri titoli del Master sono andati a Mariagaia Meneguzzo (Le Pleiadi) e Giorgio Tebaldini (Verde Lauro Fiorito) nell'under 11, a Rebecca Senatore (TC Sirio Settimo) nell'under 13; a Mirko Giacometti (Sporting Borgaro) nell'under 14; ad Austeja Chorzauskaite (Fai Sport San Carlo) e Nicolò Bussetti (Le Pleiadi) nell'under 15. Tennis web magazine 18 numero 6 STUDIO ESPERIA di Duò Claudio Torino: C.so Regio Parco, 4 Tel. 011.521.76.04 Settimo T.se: Via Goito, 17/L Tel. 011.895.05.32 OSTEOPATA MASSOFISIOTERAPISTA FISIOKINESITERAPISTA Tennis web magazine Redazione: Roberto Bertellino [email protected] Pubblicità e Marketing: Elena Vio [email protected] Progettazione Grafica: Flavio Di Prima [email protected] numero 6 Tennis web magazine NEI REGIONALI CONFERME E SORPRESE AL MONVISO SPORTING CLUB di Roberto Bertellino Si sono conclusi sui campi del Monviso Sporting Club di Grugliasco i Campionati Regionali di 2.a, 3.a e 4.a categoria, con belle immagini di sport e tecnica. Non sono mancate sorprese e conferme. Nel campo delle prime entra il successo nell'atto decisivo di seconda categoria femminile di Hariet Hamilton, classe 2000 e portacolori del Circolo della Stampa Sporting, contro la compagna di circolo Federica Joe Gardella, classe 1997 e prima testa di serie, dall'alto della sua classifica di 2.4. La Hamilton ha perso al tiebreak il primo set ma si è rifatta nei successivi due, conquistati sullo score di 7-5 6-2. Una Gardella, ad onor del vero, un po' limitata da alcuni problemi fisici. Nel 2.a categoria maschile è andato a segno il 20enne del Green Park di Rivoli Davide Aschieri, che ha fermato in finale la sorpresa della rassegna, il 2.7 Federico Bogetti che proveniva dal tabellone di sezione preliminare. Aschieri ha superato il rivale in due set (6-4 6-1) confermando quanto fatto in precedenza contro i rispettivi avversari, ovvero vittorie senza particolari affanni. Più ostico il percorso di Bogetti, classe 1998 e portacolori del Mondovì Sporting Club, arrivato in finale a suon di affermazioni in tre set, compresa quella sulla prima testa di serie, il 2.4 Andrea Alviano nei quarti di finale. Finali giovani anche quelle di 3.a categoria. Tra le donne successo di Martina Becchio (Stampa Sporting) con doppio 6-2 inflitto a Giorgia Lo Bianco, 3.2 del 1999 (come la vincitrice) tesserata per l'ASD Chivasso Sporting Club. Una Becchio costantemente precisa nelle trame di gioco che in semifinale si era sbarazzata della Giachello confermando la classifica d'iscrizione di 3.1. In campo maschile a segno il figlio d'arte Francesco Cilento (Stampa Sporting), classe 1998, prima testa di serie, che ha fermato con il punteggio di 6-0 6-3 Tommaso Bagon, classe 1998, secondo giocatore deo seeding e tesserato per il TC Cassine di Alessandria. Chiudiamo con i draw di 4.a categoria. In quello maschile, il più nutrito per partecipanti, titolo regionale a Riccardo Rusca (Green Park Rivoli), 4.1 del 1996, che si è imposto 7-6 6-1 sul più esperto Diego Ronaldi, giocatore di casa (Monviso Sporting Club), arrivato alla sfida finale dopo 9 vittorie consecutive, figlie della sua attuale classifica di 4NC. Perso il primo set, nel secondo Ronaldi, classe 1979, ha subito l'ulteriore cambio di passo del più giovane avversario. In quello femminile sorriso e titolo finali per Camilla Turini (Sisport Fiat), 16enne classificata 4.1 che ha imposto un doppio 6-1 alla 24enne Caroline Axerio, quinta testa di serie e stessa classifica della vincitrice, portacolori del Royal Club Torino. In totale circa 250 gli iscritti, con svolgimento perfetto del torneo, in quanto a tempistica e comportamento di campo dei protagonisti, come sottolineato al termine dai Giudici Arbitri. Hariet Hamilton, la migliore tra le 2.a categoria Martina Becchio, la vincitrice del 3.a categoria femminile Aschieri e Bogetti, i finalisti del 2.a categoria maschile 19 d r a C t fi e n Be t r o p S Casa Ristorazione Auto Farmacie La C RE S PA R M I A I R a f i t ard che om rdsport.c efitca www.ben DIAMO GUSTO AI TUOI AFFARI visita il sito www.benefitcardsport.com