Modellistica e progettazione assistita delle bonifiche acustiche
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Modellistica e progettazione assistita delle bonifiche acustiche
Modellistica e progettazione assistita delle bonifiche acustiche industriali C. Lamberini1, R. Fabiani1 L. Poderini1, E. Crisostomi1, F.Borchi2, S. Luzzi2, L. Busa2, 1 B-Beng - 2 Vie En.Ro.Se. Ingegneria Introduzione In questa memoria gli autori affrontano, sulla base di numerose esperienze di progettazione e implementazione di casi studio, le problematiche connesse ai diversi livelli di modellistica acustica finalizzata alla progettazione degli interventi di bonifica Vengono proposti strumenti modellistici innovativi, grazie ai quali è possibile procedere a una progettazione delle bonifiche acustiche in ambito industriale considerando due piani di intervento distinti: il primo che prevede un’analisi generale dell’ambiente in cui si collocano le sorgenti rumorose con definizione dei contributi più significativi e conseguente progettazione degli interventi di mitigazione, il secondo riguardante la progettazione di dettaglio di interventi diretti alla sorgente (cabine acustiche). I problemi della modellistica acustica in ambito industriale Una fase fondamentale e, allo stesso tempo, critica nel processo di progettazione degli interventi di bonifica acustica in ambito industriale è l’implementazione di modelli che rappresentano correttamente la propagazione del suono all’interno dell’ambiente di lavoro. I modelli che si applicano agli ambienti industriali multi-sorgente devono tener conto delle caratteristiche acustiche di emissione di ciascuna delle sorgenti, e delle proprietà acustiche di tutte le superfici che il rumore incontra lungo i cammini di propagazione verso le postazioni degli operatori esposti al rischio. Attraverso l’inserimento degli elementi di mitigazione nel modello, si può definire la tipologia degli interventi, il loro dimensionamento e la relativa efficacia e il costo degli interventi di bonifica. Dal punto di vista del rumore prodotto da un insediamento produttivo verso l’ambiente circostante, gli aspetti modellistici e le conseguenti simulazioni dell’impatto acustico, sono implementabili utilizzando la Norma UNI EN ISO 9613-2, che fornisce un metodo tecnico progettuale per calcolare l'attenuazione sonora nella propagazione in campo aperto. Tale standard, pur facendo riferimento ad un numero limitato di riflessioni, consente in ambiente aperto di valutare i livelli di rumore ambientale con sufficiente accuratezza, in generale contenuta in 3 dBA, nelle postazioni ricettore individuate a determinate distanze dallo stabilimento sorgente, la stessa metodologia non può essere utilizzata nella modellistica della propagazione all’interno dei suddetti stabilimenti, caratterizzati da notevole complessità, dovuta all’ampiezza degli ambienti, all’elevato numero di sorgenti e riflessioni, oltre alla distribuzione critica delle postazioni operatore. Spesso poi, in tali scenari, si incontrano vincoli funzionali, legati ad aspetti igienico-sanitari o esigenze di manutenzione che non consentono interventi strutturali di rivestimento completo quali cabinature o schermature fonoisolanti di grandi dimensioni. Dalle suddette limitazioni deriva spesso l’unica possibilità di intervenire in modo efficace sui cammini per ridurre la propagazione del rumore aereo. Metodi per l’analisi e la progettazione acustica degli ambienti confinati In generale, l’analisi acustica e la progettazione degli interventi di mitigazione in ambiente confinato è articolata nei seguenti punti: 1. Acquisizione e analisi dei dati geometrici e acustici (di emissione e di esposizione), individuazione e delimitazione delle aree critiche. 2. Rilievo geometrico e misure fonometriche di caratterizzazione delle sorgenti attraverso procedure di prova tipo UNI EN ISO 3744 (v. figura 1), misure fonometriche dei tempi di riverbero. 3. Costruzione del modello tridimensionale dello stabilimento e delle sub-aree (scenari critici). 4. Inserimento delle sorgenti e loro caratterizzazione all’interno del modello. 5. Validazione del modello per confronto con livelli di pressione misurati. 6. Definizione delle diverse ipotesi progettuali per la mitigazione del rumore; pianificazione della bonifica secondo una scala di priorità basata sulla fattibilità tecnica e sulla sostenibilità economica. 7. Progettazione esecutiva delle soluzioni prescelte per la mitigazione del rumore. 8. Realizzazione degli interventi. 9. Valutazione dell’efficacia degli interventi mediante misure post operam. Figura 1 – Esempio di reticolo di misura per la caratterizzazione acustica di un macchinario. In riferimento al modello di calcolo impiegato negli ambienti confinati, questo può essere considerato un’evoluzione delle tecniche ray-tracing utilizzate per la previsione del rumore in ambiente esterno. Tale modello consente di tenere conto di tutti quei fenomeni sonori quali la riflessione, la diffusione e la diffrazione, particolarmente importanti nella previsione dei livelli di rumore negli ambienti confinati. Il modello in generale utilizzato per i casi studio è un modello di tipo “pyramid tracing”. Si tratta di un modello per il tracciamento dei raggi sonori mediante fasci divergenti di forma piramidale. Quando il ricevitore puntiforme si trova dentro uno di questi fasci riceve una certa intensità di energia sonora; dal momento che i fasci sono piramidali sono in grado di coprire perfettamente, e senza sovrapposizioni, la superficie sferica della sorgente. La suddivisione della superficie in triangoli è fatta utilizzando una versione modificata dell’algoritmo di Tenebaum, procedendo alla suddivisione in 8 ottanti della sfera e generando così una sorgente sonora isotropica. Per quanto riguarda la progettazione di dettaglio degli interventi, per gli interventi sull’ambiente ci si potrà ancora riferire in maniera efficace al modello di calcolo precedentemente descritto. Per la progettazione degli interventi diretti sulla sorgente tale modello permette di definire le caratteristiche acustiche intrinseche del sistema impiegato (schermo, cabinatura, ecc.) per l’attenuazione del rumore della macchina stessa. A partire da tali dati si procederà alla progettazione esecutiva dell’intervento sulla macchina. Progettazione di interventi per la riduzione del rumore alla fonte (cabine acustiche) La progettazione dei sistemi di mitigazione diretti sulla sorgente, generalmente, prevedono la presenza di numerosi e differenti elementi da integrare per garantire le caratteristiche di attenuazione richieste al sistema. La principale difficoltà consiste nel reperimento di elementi certificati acusticamente e nell’integrazione degli stessi (pannelli opachi, serramenti, disposizioni impiantistiche, griglie, sistemi di areazione, ecc.). L’applicativo BOXYCAD, presentato di seguito, consente di progettare interventi complessi di mitigazione delle macchine con prestazioni acustiche garantite e certificate a livello di sistema. L’applicativo, sviluppato su base Autodesk su commissione da B-BEng s.r.l., consente la modellazione di dispositivi/cabine con prestazioni acustiche certe in termini di potere fonoisolante e tempo di riverbero interno alla cabina, certificate da Ente terzo (RINA). Il BOXYCAD inoltre consente già in fase di progettazione di determinare esattamente i costi e le tempistiche di installazione. Tale applicativo, inizialmente impiegato nel settore musicale (ambito audio-video) con la serie costruttiva BOXY-B, consente ad oggi anche la progettazione in ambiti diversi, infatti le diverse serie costruttive derivate dall’originale BOXY B (BOXY K, BOXY M, BOXY E) hanno trovato applicazione in settori quali l’audiometrico, il testing, l’industriale. Le funzioni e i contenuti del BOXYCAD sono interattivi, in linea con l’approccio BIM (Building Information Modeling), il progetto è interrogabile in modo che: - si possano verificare spazi e caratteristiche, i dati siano immediatamente e facilmente condivisibili con le figure preposte al controllo del progetto le figure professionali coinvolte e le aziende in collaborazione abbiano piena e completa visione del progetto. La progettazione tramite BOXYCAD prevede un rilievo di tipo geometrico dell’ambiente con l’elaborazione in Autocad del modello tridimensionale, all’interno del quale si posizionano gli ingombri delle sorgenti. Tramite l’applicativo si vanno a posizionare i moduli in modo puntuale intorno alle sorgenti, dimensionandoli in funzione degli spazi necessari. Figura 2 – Esempio di inserimento piantina e modello serie BOXY-B Figura 3 – Esempio di elaborato grafico BOXYCAD L’elaborato grafico non è l’unico esito della progettazione tramite BOXYCAD: il progettista ottiene anche altre informazioni circa le tempistiche di posa in opera, il costo dell’istallazione, i volumi di trasporto ecc. Il dispositivo/cabina disegnato utilizzando BOXYCAD è infatti contrassegnato da un codice che, inserito nell’apposita sezione del portale tecnico www.sherpastart.it, genera una scheda tecnico-economica interattiva che completa gli output della progettazione. Figura 4 – Esempio di scheda tecnico-economica SHERPA Casi Studio Nel primo caso studio, l’analisi e la progettazione acustica sono riferiti ad un ambiente a destinazione “Centro Elaborazione Dati” (CED) di volumetria pari a circa 1000 m3. L’ambiente in oggetto è particolarmente rumoroso per la presenza di diversi macchinari adibiti alla stampa, alla piegatura e all’imbustatura di documentazione. Il caso studio in oggetto è stato strutturato attraverso tre fasi distinte, rispettivamente di analisi acustica, necessaria ad acquisire tutti i dati di partenza sul CED e sui macchinari ivi presenti, di progetto di bonifica acustica e, infine, di collaudo acustico. In particolare, la fase di analisi acustica è stata svolta seguendo i seguenti punti: - Rilievo geometrico del CED e identificazione dei materiali e sistemi tecnologici ivi presenti; - Rilievo acustico condotto attraverso una campagna di misure fonometriche, in punti rappresentativi delle diverse zone del CED, dei livelli di rumore in assenza di attività delle macchine, dei livelli di rumore nella condizione di massima operatività di tutte le macchine presenti e, infine, del tempo di riverbero per analizzare la risposta acustica del CED; - Rilievo geometrico delle macchine presenti e reperimento della relativa documentazione tecnica; - Caratterizzazione acustica delle macchine attraverso la determinazione del livello di potenza sonora con il metodo della UNI EN ISO 3746; - Costruzione e validazione del modello di simulazione acustica; - Valutazione dei livelli di clima acustico interno a cui sono soggetti i lavoratori, con particolare attenzione alle postazioni di lavoro fisse e mobili. La fase di progetto di bonifica acustica è stata articolata attraverso le seguenti sotto-fasi: - Definizione delle differenti ipotesi di progetto finalizzato alla mitigazione del rumore nelle postazioni fisse e mobili dei lavoratori; - Valutazione dell’efficacia delle differenti ipotesi progettuali con riferimento al periodo di massima operatività dei macchinari; - Definizione del progetto esecutivo; - Stima dei costi del progetto esecutivo. L’ultima fase di collaudo acustico è stata condotta attraverso misure fonometriche effettuate nelle stesse postazioni di misura ante-operam al fine di quantificare l’effettivo beneficio delle opere progettate nelle diverse aree del CED. Sono state inoltre eseguite misure nelle postazioni fisse e mobili dei lavoratori per determinare il livello di esposizione giornaliero degli stessi. Il progetto di bonifica ha previsto la realizzazione dei seguenti interventi: - - Sostituzione del controsoffitto esistente con uno più fonoassorbente alle medie e alte frequenze, laddove, cioè, le macchine presentano un’emissione con il maggiore contenuto energetico; Installazione di una barriera acustica con adeguate caratteristiche di fonoassorbimento e di fonoisolamento, di larghezza 2.2 m, altezza 1.6 m e spessore 70 mm, con la funzione di schermare il rumore che proviene dalle imbustatrici verso la postazione fissa di lavoro della scrivania. Sospensione a soffitto di un sistema a baffles, altezza 1.1 m, nella parte alta delle due imbustatici in modo da formare due “C”, come mostrano le figure che seguono. Figura 5 – Elementi di progetto ipotizzati Figura 6 – Visualizzazione ante e post della zona prossima alle macchine imbustatrici Il collaudo acustico degli interventi ha evidenziato i seguenti risultati: - Nelle postazioni fisse di lavoro si hanno attenuazioni significative che vanno da circa 5 dB(A) in corrispondenza delle postazioni fisse di lavoro sulle imbustatrici, a circa 9 dB(A) in corrispondenza della postazione fissa alla scrivania. Nelle restanti postazioni mobili di lavoro si hanno attenuazioni che vanno da un minimo 0.4 dB(A) ad un massimo di 6.5 dB(A). Il secondo caso studio riguarda la bonifica acustica del reparto profili di una delle più importanti società produttrici di cartongesso. L’elevata rumorosità in ambiente era causata principalmente dalla cosiddetta “profila 1”: per questo il piano di intervento proposto alla Società committente è partito da un intervento diretto sulla sorgente. Nel suddetto caso studio erano presenti anche esigenze di tipo non acustico: continuità della produzione, non creando disagi alle maestranze, requisiti di economicità, rapidità applicativa ed ergonomia. Sulla base dell’attenuazione acustica richiesta sulla linea è stata scelta la serie costruttiva più idonea per realizzare un dispositivo di protezione acustica intorno alla “profila 1”. La progettazione esecutiva è stata articolata nelle seguenti fasi: - Rilievo geometrico dell’ambiente volto all’inserimento della cabinatura; Posizionamento delle sorgenti di rumore all’interno dell’elaborato grafico; Posizionamento delle postazioni di lavoro all’interno dell’elaborato grafico; Definizione del dispositivo/cabina più idoneo. Figura 7 – Progettazione esecutiva del dispositivo/cabina In particolare, è stata individuata la serie più indicata, considerando sia il tema acustico che le condizioni al contorno che si presentavano abbastanza complesse (movimentazioni dei materiali, necessità di ampie superfici vetrate, richiesta di grande velocità nel ricambio aria). Rispetto alle previsioni sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, in particolare: - Attenuazione oltre 25 dB(A) nella postazione operatore. 2 giorni di fermo macchina. Figura 8 – Situazione iniziale Figura 9 – Situazione finale Conclusioni Nella presente memoria sono stati presentate metodologie per l’analisi e la progettazione di interventi di mitigazione acustica in ambienti confinati, quali quelli di tipo industriale. Inoltre sono stati considerati due piani di intervento distinti: il primo, che prevede un’analisi generale dell’ambiente e dei cammini di propagazione del rumore e relativa progettazione degli interventi, il secondo riguardante la progettazione di dettaglio di interventi diretti alla sorgente. Per quanto riguarda la progettazione di dettaglio viene presentata un’applicazione innovativa che consente di progettare sistemi complessi con prestazione acustica certificata. Nell’articolo sono stati quindi presentati due casi studio in cui sono state applicate con successo le metodologie e gli strumenti sopra descritti. BIBLIOGRAFIA 1. Decreto Legislativo n. 81 / 2008 Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro. 2. Norma UNI ISO 9613-2:2006 Acustica - Attenuazione sonora nella propagazione all'aperto - Parte 2: Metodo generale di calcolo. 3. Norma UNI EN ISO 3744:2010 Acustica - Determinazione dei livelli di potenza sonora e dei livelli di energia sonora delle sorgenti di rumore mediante misurazione della pressione sonora. 4. Norma UNI EN ISO 12001:2009 Acustica - Rumore emesso dalle macchine e dalle apparecchiature - Regole per la stesura e la presentazione di una procedura per prove di rumorosità. 5. S. Luzzi, L. Busa, F. Borchi, Modelli di acustica architettonica per la riduzione del rumore in scenari industriali complessi, XX Convegno di Igiene Industriale, Corvara (2014) 6. S. Luzzi, L. Busa, F. Borchi, A room acoustics approach for reducing noise in complex industrial scenarios, 21st International Congress on Sound and Vibration, Beijing (2014). 7. S. Luzzi, L. Busa, A. Rogers, Acoustic design of public spaces, Rivista Italiana di Acustica, Italian Journal of Acoustics, Vol.37, no. 3-4, 35-42, (2013). 8. S. Luzzi, Vivere e Lavorare in Sicurezza, Ed. San Marco, Bergamo, Italy, 194-210, (2012). ® 9. C. Lamberini, L. Grassi, Area Test Desmoacustica per collaudo di microturbina pneumatica per trapano odontoiatrico, NI Days 2012 Forum tecnologico sulla progettazione grafica di sistemi 2012, 34-35, (2012).