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RICERCA ISPO PER ANEV
INTERVISTATO UN CAMPIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA CHE AFFERMA:
“POLITICA ENERGETICA INESISTENTE. ROBIN TAX? IMPROVVISAZIONE POLITICA,
DOVEVANO RAZZOLARE SOLDI”. E SUGLI INCENTIVI: “SISTEMA SCHIZOFRENICO”
DALLO STUDIO EMERGE LA CONTRADDITTORIA VISIONE SU RINNOVABILI
ED EOLICO: ARRIVEREMO AL 2020 “PER PROVE ED ERRORI”
Roma, 5.10.2011: “La politica energetica si definisce a tavolino, come una somma di decisioni di lungo
periodo che servono da quadro contestuale per dare un orizzonte di chiarezza. L’Italia, da moltissimi anni a
questa parte, non fa nulla di tutto ciò”. Questo, stando a una delle considerazioni emerse dallo studio svolto da
Ispo, per conto di ANEV, su un campione di otto opinion leader nazionali (politici di Governo e di
opposizione, giornalisti – caporedattori di economia e responsabili di grandi aziende) sul tema delle politiche
energetiche in Italia e il futuro delle rinnovabili.
Dall’intervista fatta al campione della classe dirigente italiana, affiorano considerazioni nette sul Paese
secondo cui “manca una politica energetica”, “c’è confusione” e dopo il caso Fukushima c’è anche “troppa
emotività”. In particolare, nel giudizio sulla politica energetica nazionale si evidenziano due aspetti: la
valutazione negativa della “contraddittoria” introduzione della Robin tax e dello “schizofrenico” sistema
d’incentivazione.
Il campione intervistato denuncia una sorta d’improvvisazione politica nel caso della recente Robin tax: “Un
pessimo provvedimento che incide sulla capacità d’investimenti”, “dà incertezza regolatoria” e “non consente
di fare previsioni”. Per quanto riguarda le politiche d’incentivi alle rinnovabili, invece, “schizofrenica è la
parola giusta” visti i continui cambi. In questo modo l’effetto è di “non dare garanzie di mantenere l’impegno
nel tempo”; “non si ha certezza che chi scrive le leggi sia competente”, visto che l’efficacia
"dell’incentivazione ha bisogno di lunghi periodo per avere senso”.
In generale, si ritiene che una corretta strategia energetica sia impedita da una certa fragilità della politica: “Se
si creano strategie da campagna elettorale, le decisioni e i progetti sono troppo permeabili al contesto politico
e non possono reggere sul lungo periodo”; oltre a una forte ideologizzazione della materia, “la prospettiva
cambia se c’è la destra o la sinistra”, e una parcellizzazione delle responsabilità tra Stato centrale e regioni.
Secondo gli intervistati “non c’è visione d’insieme” e “la politica energetica non è stata percepita come
sviluppo reale”.
Le considerazioni degli opinion leader sembrano riflettere una doppia valutazione nei confronti delle
rinnovabili, un paradosso. Da un lato, infatti, sono considerate essenziali per il futuro del Paese: “In un
momento di crisi la Green economy è fondamentale perché consente una forte accelerazione per la ripresa”;
“certamente sono considerate un investimento”. D’altro canto, però, costose per il presente perché ritenute
con “poco mercato e poco profitto”, “concorrenti delle fossili” e “gravate dal nodo infrastrutturale”.
Buono, infine, il giudizio espresso nei confronti dell’ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento: “Fa
bene il proprio mestiere”, ha le competenze per “fare cultura” e “sta con chi sa fare il suo mestiere”.
Lo studio Ispo è scaricabile al sito: www.anev.org, all’indirizzo web:
http://www.anev.org/wp-content/uploads/2011/10/Presentazione_Anev_Politiche-energetiche_rif-1230v111_DEF.pdf
Per ulteriori informazioni, Ufficio Stampa:
Antonio Jr Ruggiero 06 42014701 - Sabrina Gabrieli, 06 57020336
ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento - è l’Associazione di protezione ambientale, riconosciuta ai sensi della Legge 8 luglio 1986 n. 349, costituita nel luglio 2002 che vede
riuniti oltre 3.500 soggetti rappresentanti il comparto eolico nazionale in Italia e all’estero, tra cui produttori e operatori di energia elettrica e di tecnologia, impiantisti, progettisti, studi
ingegneristici e ambientali, trader elettrici e sviluppatori che operano nel rispetto delle norme e dei regolamenti Associativi. L’ANEV è membro di Confindustria Energia ed è
l’Associazione Italiana presente nel Board direttivo delle corrispondenti associazioni Europee e Mondiali quali il WWEA–GWEC–EWEA oltre ad aderire a UNI–CEI-AIEE. Tra gli scopi
dell’Associazione vi è quello di concorrere alla promozione e utilizzazione della fonte eolica in un rapporto equilibrato tra insediamenti e natura, nonché quello di promuovere la
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L’obiettivo di conciliare lo sviluppo della produzione di energia pulita con le necessarie tutele di valorizzazione e salvaguardia del territorio, ha portato l’ANEV a intraprendere una stretta
collaborazione con le principali associazioni ambientaliste che ha portato negli anni alla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con LEGAMBIENTE, WWF e GREENPEACE
finalizzato a diffondere l’eolico tutelandone il corretto inserimento nel paesaggio. L’ANEV si pone, grazie alla sua esperienza specifica e all’alta professionalità degli associati, come
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