presentazione delle azioni - Comune di Terme Vigliatore

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presentazione delle azioni - Comune di Terme Vigliatore
RELAZIONE SOCIALE
Distretto Socio-Sanitario D 28
1
SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE
1.1 Indicatori
PUNTI 1 – 2
POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2011
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
34.621
FEMMINE
36.623
TOTALE
71.244
MASCHI
34.326
FEMMINE
36.220
TOTALE
70.546
POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2012
TOTALE DISTRETTO
POPOLAZIONE AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
20.032
300
1.205
1.382
526
1.814
782
1.185
1.116
664
1.000
3.570
430
34.006
FEMMINE
21.418
348
1.300
1.463
528
1.863
789
1.226
1.262
725
1.068
3.680
491
36.161
TOTALE
41.450
648
2.505
2.845
1.054
3.677
1.571
2.411
2.378
1.389
2.068
7.250
921
70.167
PUNTO 3
POP < 14 ANNI AL 1 GENNAIO 2011
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
5.023
FEMMINE
4.718
TOTALE
9.741
MASCHI
4.994
FEMMINE
4.737
TOTALE
9.731
POP < 14 ANNI AL 1 GENNAIO 2012
TOTALE DISTRETTO
POP < 14 ANNI AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MASCHI
3.063
35
160
207
57
245
2
FEMMINE
2.957
28
148
201
54
195
TOTALE
6.020
63
308
408
111
440
7
8
9
10
11
12
13
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
93
200
136
52
125
535
38
4.946
76
202
144
61
107
505
43
4.721
169
402
280
113
232
1.040
81
9.667
PUNTO 4
POP 15 - 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2011
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
23.388
FEMMINE
23.696
TOTALE
47.084
FEMMINE
23.322
TOTALE
46.380
POP 15 - 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2012
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
23.058
POP 15 - 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
13.569
186
745
873
322
1.247
531
815
674
407
660
2.409
282
22.720
FEMMINE
14.051
183
761
899
276
1.243
487
810
689
387
649
2.455
301
23.191
TOTALE
27.620
369
1.506
1.772
598
2.490
1.018
1.625
1.363
794
1.309
4.864
583
45.911
PUNTO 5
POP > 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2011
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
6.210
FEMMINE
8.209
TOTALE
14.419
MASCHI
6.274
FEMMINE
8.161
TOTALE
14.435
POP > 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2012
TOTALE DISTRETTO
3
POP > 64 ANNI AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
3.400
79
300
302
147
322
158
170
306
205
215
626
110
6.340
FEMMINE
4.410
137
391
363
198
425
226
214
429
277
312
720
147
8.249
TOTALE
7.810
216
691
665
345
747
384
384
735
482
527
1.346
257
14.589
PUNTO 6
POP 64 -74 ANNI AL 1 GENNAIO 2011
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
3.660
FEMMINE
4.006
TOTALE
7.666
MASCHI
3.736
FEMMINE
4.020
TOTALE
7.756
POP 64 -74 ANNI AL 1 GENNAIO 2012
TOTALE DISTRETTO
POP 64 -74 ANNI AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
2.207
46
163
178
62
216
84
100
141
91
117
368
45
3.818
4
FEMMINE
2.325
58
161
187
81
228
87
107
171
112
128
390
54
4.089
TOTALE
4.532
104
324
365
143
444
171
207
312
203
245
758
99
7.907
PUNTO 7
POP > 74 ANNI AL 1 GENNAIO 2011
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
3.251
FEMMINE
4.963
TOTALE
8.214
MASCHI
3.233
FEMMINE
4.917
TOTALE
8.150
POP > 74 ANNI AL 1 GENNAIO 2012
TOTALE DISTRETTO
POP > 74 ANNI AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
MASCHI
1.621
46
167
152
99
155
89
82
194
132
123
317
73
3.250
FEMMINE
2.530
90
258
206
131
246
153
127
301
187
207
395
104
4.935
TOTALE
4.151
136
425
358
230
401
242
209
495
319
330
712
177
8.185
INDICE DIPENDENZA AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
> 65 ANNI
7.810
216
691
665
345
747
384
384
735
482
527
1.346
257
14.589
5
0-14 ANNI
6.020
63
308
408
111
440
169
402
280
113
232
1.040
81
9.667
15 – 64
ANNI
27.620
369
1.506
1.772
598
2.490
1.018
1.625
1.363
794
1.309
4.864
583
45.911
INDICE DIP
50
76
66
61
76
48
54
48
74
75
58
49
58
53
INDICE DI VECCHIAIA AL 1 GENNAIO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
TOTALE DISTRETTO
> 64 ANNI
7.810
216
691
665
345
747
384
384
735
482
527
1.346
257
14.589
ETA' MEDIA DISTRETTO 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
ETA'
MEDIA
41,5
50,4
46,4
46,6
48,4
43,3
45,2
39,7
47,9
50,8
45,1
41,1
47,7
46
Comuni
BARCELLONA PG
BASICO'
CASTROREALE
FALCONE
FONDACHELLI FANTINA
FURNARI
MAZZARRA' S. ANDREA
MERI'
MONTALBANO ELICONA
NOVARA DI SICILIA
RODI' MILICI
TERME VIGLIATORE
TRIPI
MEDIA DISTRETTO
NUMERO FAMIGLIE RESIDENTI 2013
TOTALE DISTRETTO
MEDIA COMPONENTI
29.756
2,2
TASSO DI NATALITA’ 2013
MEDIA DISTRETTO
0,91
TASSO DI MORTALITA’ 2013
MEDIA DISTRETTO
1,08
NUMERO DI CONVIVENZE 2013
TOTALE DISTRETTO
21 dato parziale
NUMERO DI FAMIGLIE SENZA NUCLEO 2013
6
0-14 ANNI
6.020
63
308
408
111
440
169
402
280
113
232
1.040
81
9.667
IND VECCH
130
343
224
163
311
170
227
96
263
427
227
129
317
151
TOTALE DISTRETTO
7080 dato
parziale
NUMERO DI FAMIGLIE CON NUCLEO SENZA ALTRI MEMBRI 2013
TOTALE DISTRETTO
5712 dato
parziale
NUMERO DI FAMIGLIE CON NUCLEO ED ALTRI MEMBRI 2013
TOTALE DISTRETTO
345 dato parziale
NUMERO DI FAMIGLIE CON DUE O PIU' NUCLEI 2013
TOTALE DISTRETTO
276 dato parziale
7
1.2 Analisi ragionata delle dinamiche demografiche
ANALISI DEL TERRITORIO
Il territorio del Distretto socio-sanitario D-28 comprende 13 Comuni per una popolazione
complessiva, alla data dell’1 gennaio 2013, di 70.167 abitanti.
L’ambito territoriale del distretto socio sanitario si snoda sulla costa tirrenica dal comune di Merì
fino al comune di Falcone e comprende realtà di diversa configurazione geografico/orografica,
morfologica, ambientale e culturale.
I Comuni di Merì, Terme Vigliatore, Furnari e Falcone sono situati in zone territoriali marine e di
pianura; si tratta di aree inurbate di passaggio sorte lungo la S.S. 113 ME-PA, con un patrimonio
storico-culturale di più recente formazione, connotate da una bassa densità di servizi sociali,
culturali e ricreativi. È soprattutto nel periodo estivo che queste zone vivono scambi ed influenze di
tipo turistico e commerciale con conseguente ricaduta sui modelli comportamentali e stili della
popolazione.
I Comuni di Castroreale, Basicò, Tripi, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Fondachelli Fantina,
Mazzarrà S. Andrea, e Rodì Milici sono invece realtà territoriali collinari o montane. Anche in questi
Comuni, caratterizzati da un’economia di tipo agricolo, sono presenti pochi servizi, mentre lo stile
di vita è connotato da un’elevata coesione tra i membri della comunità; si privilegiano i legami con
la famiglia, il vicinato e le attività svolte presso piccole associazioni o presso le Parrocchie.
Tutti i comuni, comunque, fanno riferimento al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, il più grande
del distretto sia per numero di abitanti che per densità ed importanza dei servizi. Sul suo territorio,
infatti, sono presenti istituti scolastici di ogni ordine e grado; un corso di laurea dell'Università degli
studi di Messina, i principali servizi sanitari, di primo e secondo livello, il Tribunale Ordinario,
l’INPS, numerosi istituti bancari, etc. .
Tuttavia, l’ambito economico del distretto nel suo complesso è rappresentato principalmente dal
settore terziario (uffici pubblici, servizi in genere, attività commerciali) e dal settore secondario
(piccole e medie imprese che si occupano della trasformazione e commercializzazione dei prodotti
agricoli, imprese artigianali che si occupano della lavorazione del legno, del ferro, ecc…).
In particolare, il tipo di economia prevalente nei paesi marini è rappresentato in buona parte da
servizi del settore secondario e terziario, mentre nei paesi collinari e montani le attività economiche
sono costituite da imprese artigianali e di piccolo commercio, quasi sempre a conduzione familiare.
Attività agricole e di allevamento di bestiame sono distribuite in tutta la zona di riferimento.
I comuni marini, grazie alle risorse naturali del tratto di costa e di mare di cui godono, possono
avvantaggiarsi di un discreto flusso turistico, anche se limitato al periodo estivo.
Anche per quanto riguarda le caratteristiche della popolazione del distretto, emerge una comunità
abbastanza eterogenea.
L’analisi condotta sul territorio del Distretto D 28, infatti, ha evidenziato la presenza di aspetti
diversi che riguardano la distribuzione della popolazione, i fenomeni sociali, lo sviluppo delle
attività economiche, la conformazione del territorio e le caratteristiche ambientali. Alcune di queste
disomogeneità riguardano, per così dire, la “struttura” del distretto, mentre altre indicano vere e
proprie dinamiche di cambiamento in atto nel nostro territorio ormai da parecchi anni.
Una prima differenza riguarda il numero di cittadini residenti nei 13 Comuni. Il totale della
popolazione presente in tutta l’area del Distretto D-28, ammonta ad 70.167 abitanti. Se a questo
totale si sottrae la popolazione di Barcellona Pozzo di Gotto, pari a 41.450 abitanti, si giunge, per i
restanti 12 Comuni, ad una popolazione pari a 28.717; di questi, 12.534 sono gli abitanti degli 8
Comuni montani e collinari, mentre 16.183 sono gli abitanti dei 4 Comuni di pianura e marini.
È opportuno evidenziare che la popolazione del distretto globalmente inteso negli ultimi anni è
rimasta pressoché stabile (solo – 433 abitanti rispetto al gennaio 2008), con un movimento
8
demografico interno che fa registrare una diminuzione di popolazione negli 8 comuni montani e
collinari (con – 999 abitanti) ed un aumento più o meno rilevante nei 4 Comuni di pianura-marini
(con + 409 abitanti) e nel comune capofila (con + 157 abitanti), dove è anche più forte la presenza
di famiglie straniere.
A Barcellona P.G. risiede oltre il 59% della popolazione complessiva del distretto.
Terme Vigliatore assorbe una percentuale appena superiore al 10%, segue Furnari con il 5,24% e
Falcone con il 4 %; nessuno degli altri Comuni supera il 4% della popolazione complessiva del
distretto, mentre il comune con la percentuale più bassa è Basicò, con un dato pari allo 0,92%.
Questa differenza non è ovviamente solo di ordine numerico e quantitativo: è ovvio che una
comunità di dimensioni più grandi come quella di Barcellona P.G. presenti caratteristiche sociali
notevolmente diversificate, anche sul piano qualitativo, rispetto a quelle di piccole dimensioni,
differenze che riguardano la struttura comunitaria, i rapporti tra i cittadini, i riferimenti sociali, ma
anche le risorse e le opportunità offerte dal territorio.
Si evidenzia una disomogeneità dei dati relativi alla densità abitativa, si evince chiaramente una
netta differenza tra le aree individuate che si possono riassumere come segue:
-
L’area di Barcellona P.G. presenta caratteristiche di densità abitativa propria di una cittadina;
-
Gli altri comuni più densamente abitati sono Terme Vigliatore, Furnari, Falcone, Mazzarrà S.
Andrea, Merì, che rappresentano l’area dei Comuni con valori certamente propri dei piccoli
centri;
-
L’area dei comuni montani e collinari, dove si riscontra una densità abitativa molto bassa, tipica
delle zone rurali di montagna, è rappresentata dai Comuni di Basicò, Castroreale, Fondachelli
Fantina, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Rodì Milici e Tripi, quest'ultimo con il dato più
basso di tutto il distretto.
L’analisi della struttura della popolazione è quindi riassunta da alcuni indicatori, i quali, per la
diversa connotazione demografica e sociale, aiutano ad appurare sviluppi e differenze significative
fra i Comuni in esame.
Aspetto basilare, inoltre, della fisionomia della popolazione è il fenomeno dell’invecchiamento
demografico, cioè della forte consistenza assoluta e relativa dei contingenti delle età anziane.
Dal punto di vista strutturale, infatti, la popolazione ha fatto registrare un indice di vecchiaia media
per il distretto pari al 151%, con il valore più alto per il Comune di Novara di Sicilia, con un indice
pari al 427%, e con il valore più basso nel Comune di Merì con il 96%; per quanto riguarda l’indice
di dipendenza emerge che il valore medio è pari a 53 per tutto il distretto, con valori più alti riportati
nei Comuni montani e collinari, mentre in quelli marini e di pianura i valori sono più bassi.
Anche in riferimento all’età della popolazione, risulta un’età media del distretto di 46 anni, con il
Comune di Merì come più “Giovane” con una media di 39,7 anni, poi Terme Vigliatore 41,1 e
Barcellona P.G. 41,5 anni, mentre il Comune con l’età media più elevata risulta essere Novara di
Sicilia con un’età media di 50,8 anni e a seguire Basicò 50,4, Fondachelli Fantina 48,4, Tripi e
Montalbano Elicona 48 anni.
Confrontando ancora i dati delle tabelle si rileva che il rapporto tra popolazione anziana e
popolazione minorile è eterogenea in tutto il distretto; nei comuni montani e collinari il numero degli
anziani è superiore rispetto al numero dei giovani, da ciò ne deriva che il saldo naturale (rapporto
nati – morti) in questi Comuni è certamente negativo, mentre nei Comuni di pianura il saldo risulta
essere pari e in qualcuno anche positivo.
In generale, dall’analisi effettuata si può affermare che la popolazione del territorio del Distretto
globalmente intesa presenta caratteristiche molto diverse tra loro. Per questo ora si va ad
analizzare, seppur sinteticamente, le singole realtà comunali.
Dall’indagine svolta si nota come i Comuni di Basicò, Castroreale, Fondachelli Fantina,
9
Montalbano Elicona, Novara di Sicilia e Tripi manifestano una presenza molto elevata di
popolazione anziana ed una più ridotta di minori e giovani, ma in tutti rimane sempre più alto il
valore relativo alla popolazione adulta; in questi Comuni l’emergenza sociale è attualmente, e sarà
anche in futuro, legata all’assistenza alle persone anziane, a causa del saldo naturale negativo
(decessi superiori alle nascite). Gli indici di invecchiamento e di dipendenza sono molto elevati,
evidenziando una tipologia di “popolazione anziana”.
I Comuni di Falcone, Furnari, Mazzarrà, e Rodì Milici presentano un peso maggiore nella fascia
della popolazione adulta; oltre a ciò, Barcellona P.G., Merì e Terme Vigliatore registrano addirittura
un numero quasi pari di minori rispetto agli anziani, per cui possono definirsi i primi con una
“popolazione matura-anziana”, mentre gli altri “giovane-adulta”: in tutti comunque gli indici di
invecchiamento e di dipendenza sono più contenuti rispetto ai Comuni montani.
Ciò significherebbe che in tali Comuni esiste una maggiore presenza di famiglie, anche se non
giovanissime con figli, rispetto al resto del territorio distrettuale; si può ipotizzare un apporto non
trascurabile dato dalla presenza di numerosi stranieri, soprattutto nei Comuni più “giovani”.
In tale contesto, oltre all’esigenza dell’assistenza agli anziani si riscontrano maggiori problematiche
relative alle famiglie, ai minori - giovani ed alla presenza di stranieri.
10
SEZIONE II - AREA POVERTA’
2.1 Indicatori della domanda sociale
1. LA DOMANDA SOCIALE
N°
Periodo di
riferimento
Indicatore
1
N. di richieste per assistenza economica
2012
2
3
N. di richieste per sostegno abitativo
N. di senza fissa dimora presenti nel distretto
Residenti in stato di disoccupazione, per
genere, nel distretto e per singoli comuni
MASCHI
FEMMINE
Tasso di disoccupazione, per genere, nel
distretto.
MASCHI
FEMMINE
2012
2012
4
5
6
Richieste bonus energia elettrica e gas
346
dato parziale
21 dato
parziale
np
2012
2012
2012
25.798
12.144
13.654
2012
2012
2012
Ultimi 3 anni
(2010/2012)
28.08%
26.45%
29.72%
9.000
2.2 Indicatori dell’offerta sociale
2. L’OFFERTA SOCIALE
N°
1a
2b
3b
4b
5b
Periodo di
Indicatore
riferimento
a) Le strutture
N. di strutture presenti (attive) nel distretto,
per tipologia, ricettività e localizzazione
(residenziale o semiresidenziale)
2012
b) Servizi, interventi e prestazioni
N. di soggetti che hanno usufruito di una
assistenza economica, per tipologia e fonte
di finanziamento.
2012
Fondi comunali
dato parziale
N. di soggetti che hanno usufruito di un
sostegno abitativo.
2012
N. di servizi territoriali centralizzati per
tipologia, utenza e fonte di finanziamento
2012
Servizi di segretariato sociale strutturati
SOSTEGNO PER L'INSERIMENTO SOCIOLAVORATIVO
2012
Azione di sistema distrettuale
Altri progetti e interventi attivati nell’area di
riferimento, suddivisi per tipologia e target,
attivati con altre fonti di finanziamento ( APQ,
Ultimi 3 anni
FSE, Programmi di Iniziativa Comunitaria, …)
(2010/2012)
11
0
56
dato parziale
56
5
dato parziale
61
2
58
1
//
2.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale
Dai dati sopra riportati le richieste di contributi economici risultano in aumento per ogni singolo
Comune del distretto, così evidenziando che le disuguaglianze sociali sono in forte aumento e i
rischi di vulnerabilità e di esclusione sono sempre più presenti.
In questo contesto, è la famiglia a sopportare il maggior onere derivato dai bisogni complessi degli
anziani, dei giovani, degli adulti; si evidenzia in tal modo una crescente fragilità delle persone,
legata in larga parte alle problematiche economiche ed ambientali degli ultimi anni
(precarizzazione del lavoro, alto costo per le abitazioni, crisi familiari, ecc).
I fenomeni di impoverimento hanno fatto registrare notevoli mutamenti della società, con la
conseguente crescita di nuclei familiari monoreddito, che in moltissimi casi hanno perso anche
questa unica fonte di sostentamento economico, e di nuclei monogenitoriali a basso reddito
(spesso madri sole con figli), a volte anche privi di reti di sostegno, e tra questi molti immigrati.
Dall’analisi effettuata emerge, in modo omogeneo su tutto il territorio distrettuale e trasversale in
tutti gli ambiti produttivi ed economici, una precarizzazione del lavoro che assume sempre più
aspetti di irregolarità, con conseguenti condizioni di criticità; incremento di difficoltà di inserimento
lavorativo per gli adulti 40-50enni che hanno perso il lavoro e magari unici percettori di reddito nel
proprio nucleo familiare.
Queste cause di criticità socio-economico hanno fatto determinato un aumento della presenza di
famiglie con difficoltà a provvedere alla soddisfazione delle esigenze primarie; si registra di
conseguenza un forte aumento della richiesta di prodotti alimentari erogati da associazioni di
volontariato e dalle parrocchie (Caritas, Croce Rossa, AVULSS, Banco Alimentare, ecc..).
A queste situazioni di grave crisi si aggiunge per alcuni casi anche il crescente stato di disagio di
rottura dei vincoli parentali e conseguente impoverimento del nucleo familiare e dei suoi
componenti, con un aumento del fenomeno di esclusione sociale di soggetti privi di legami affettivi
e di rapporti di aiuto e protezione.
Come detto sopra, dalla lettura di questi fenomeni in costante aumento emerge per tutto il territorio
distrettuale la richiesta da parte delle famiglie di sostegni economici per fronteggiare situazioni di
emergenza, spese straordinarie ed assistenziali.
Numerose in ambito distrettuale anche le richieste effettuate presso i singoli uffici comunali dei
bonus Luce e Gas a favore di famiglie che si trovano in stato di bisogno; si registra nel triennio
considerato un numero complessivo di circa 9.000 istanze e di queste circa 6.000 nel comune
capofila.
Quali azioni di integrazioni al reddito nello scorso triennio si è prevista la realizzazione di interventi
quali assegni civici per n. 174 beneficiari.
12
I Comuni del distretto socio sanitario nei mesi precedenti alla programmazione del PdZ hanno
avviato diversi progetti per l’attivazione dei cantieri di servizi di cui alla l.r. n. 5/2005 e ss. mm. e ii.,
nonchè ai sensi del D.A. 26/07/2013 Assessorato regionale della famiglia, delle Politiche sociali e
del Lavoro.
I cantieri di servizi rientrano nell’analisi dell’area povertà, in quanto sono riservati a persone
inoccupate o disoccupate residenti nel distretto, e risultano finalizzati ad agevolare l’inserimento
lavorativo dei soggetti appartenenti alle famiglie al di sotto della soglia di povertà, contribuendo
così a contrastare condizioni di svantaggio economico e sociale che scaturiscono dalla carenza di
opportunità occupazionali, a fronte dell’impegno in attività di pubblica utilità.
Gli interventi previsti in tutti i 13 comuni costituiscono un supporto economico temporaneo per chi
vive situazioni di disagio attivato mediante l’assegnazione di un impegno sociale a beneficio oltre
che del singolo anche della comunità. Le graduatorie sono state predisposte nei diversi comuni del
distretto e nei primi mesi del 2014 si prevede l’avvio delle attività, a fronte del trasferimento delle
somme da parte dell’Assessorato Regionale. Per tutti i comuni le attività da far svolgere ai
beneficiari dei cantieri di servizio rientrano nell’ambito dei servizi di competenza comunale.
Nell’intero ambito distrettuale, a seguito del riparto economico, risultano disponibili risorse per €
772.166,90, con un’attribuzione di € 26.000,00 per ciascuno dei 10 comuni con popolazione
complessiva inferiore a 2.150 unità, mentre per gli altri comuni che hanno una popolazione
superiore il calcolo è stato effettuato sulla popolazione attiva, per cui al comune capofila è stata
destinata una cifra pari ad € 406.066,13, al comune di Furnari € 35.747,32 e al Comune di Terme
Vigliatore € 70.535.45.
Altro problema rilevato in ambito distrettuale riguarda l'inserimento lavorativo per gli ex detenuti.
Dai dati forniti dall’UEPE di Messina risulta che al 2012 risulta che nell’abito del distretto vi sono n.
9 soggetti affidati in prova ai Servizi Sociali, n. 9 soggetti in regime di detenzione domiciliar e n. 3
rientranti nello status giuridico di liberi vigilati.
Infatti, la lettura multiproblematica della realtà locale di riferimento, che riflette una situazione
largamente diffusa anche in altri ambiti territoriali, rende evidente come il problema dell’inserimento
nel circuito produttivo dei soggetti con precedenti penali sia scarsamente sentito, trascurato e
disatteso.
Si evidenza l’esistenza di fattori personali comuni che amplificano ulteriormente la problematica,
diminuendo il potere contrattuale: scarso livello d’istruzione, mancanza di una qualifica
professionale o non spendibilità rispetto alla domanda del mercato del lavoro, ecc. .
Un ulteriore elemento che limita l’inserimento lavorativo è costituito dallo stigma sociale, dai
pregiudizi verso gli autori di reato, anche se hanno già espiato la pena. Verso tale fascia di cittadini
sono scarsi i segnali d’apertura provenienti dalla realtà imprenditoriale: sino ad oggi, infatti, pochi
sono coloro disposti a sperimentare, a lungo termine e con continuità, percorsi lavorativi con
soggetti che hanno vissuto esperienze privative della libertà.
13
Significativa in tale campo è l'esperienza delle borse lavoro avviata nel distretto con i precedenti
finanziamenti della L. 328/00: le richieste per accedere a tale attività sono sempre state molto più
numerose della reale disponibilità. Le borse lavoro hanno rappresentato certamente un valore
aggiunto alla rete di collaborazione coi diversi servizi e realtà produttive del territorio, promuovendo
una cultura dei diritti, della solidarietà e dell'inclusione sociale. Tale servizio, inoltre, si è dimostrato
un valido punto di partenza per costruire percorsi che garantiscono nuove opportunità di crescita
individuale e collettiva e che, facilitando la costruzione di relazioni di rispetto e fiducia, possono
risolversi in inserimenti lavorativi veri e propri.
14
SEZIONE III - AREA ANZIANI
3.1 Indicatori della domanda sociale
1. LA DOMANDA SOCIALE
N°
1
2
3
4
5
6
7
Indicatore
N. richieste ricovero presso strutture
residenziali (casa di riposo, RSA, …)
N. richieste servizi semi-residenziali (centri
diurni, centro socio-riabilitativi…)
N. richieste di interventi a carattere
domiciliare (SAD, ADI, Telesoccorso…)
SAD
ADI
N. domande di regolarizzazione assistenti
familiari straniere
N. richieste di indennità d'accompagnamento
ad anziani invalidi > 65 anni
N. richieste di buono socio sanitario per
anziani > 65 anni
Altro… (informazioni utili ad approfondire i
bisogni dell’area di riferimento)
Periodo di
riferimento
49
2012
dato parziale
2012
1
2012
1306
675
631
2012
np
2012
np
2011
Ultimi 3 anni
(2010/2012)
160
//
3.2 Indicatori dell’offerta sociale
2. L’OFFERTA SOCIALE
N°
1a
2a
3b
4b
5b
6b
7b
Periodo di
Indicatore
riferimento
a) Le strutture
N. di strutture residenziali presenti e attive
nel distretto, per tipologia e ricettività
2012
CASA DI RIPOSO
RICETTIVITA'
COMUNITA' ALLOGGIO
RICETTIVITA'
RSA
N. di strutture semiresidenziali presenti e
attive nel distretto, per tipologia e ricettività
2012
CENTRI DIURNI
CENTRI DI SOCIALIZZAZIONE
RICETTIVITA'
b) Servizi, interventi e prestazioni
N. di persone che hanno usufruito di
interventi a carattere domiciliare (SAD, ADI,
Telesoccorso…)
2012
SAD N. UTENTI
675
ADI N. UTENTI
631
N. assistenti familiari straniere regolarizzate
2012
N. di indennità d'accompagnamento
riconosciute ad anziani invalidi > 65 anni
2012
N. di buoni socio sanitari erogati per anziani
> 65 anni, suddivisi per buono sociale e
buono servizio
2012
Altri progetti e interventi attivati nell’area di
riferimento, suddivisi per tipologia e target,
attivati con altre fonti di finanziamento ( APQ,
Ultimi 3 anni
FSE, Programmi di Iniziativa Comunitaria,…)
(2010/2012)
15
11
10
244
1
6
0
0
2
100
1.306
np
np
144
0
3.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale
Come già evidenziato in precedenza, dall’analisi demografica emerge che un aspetto
basilare della fisionomia della popolazione del territorio distrettuale è rappresentato dal fenomeno
crescente dell’invecchiamento della stessa. Dai dati raccolti si evidenzia che sul totale di 70.167
abitanti, ben 14.589 sono anziani con un'età superiore ai 64 anni, mentre quelli che hanno un'età
superiore ai 74 anni sono 7.185.
Il progressivo e costante aumento dell’invecchiamento si coglie in particolare dall’esame
dell’andamento dell’indice di vecchiaia: dal punto di vista strutturale, infatti, la popolazione registra
un indice di vecchiaia media per il distretto pari al 151%, con il valore più alto per il Comune di
Novara di Sicilia, e quello più basso nel Comune di Merì.
I SERVIZI
Dalla rilevazione effettuata per ogni Comune del distretto, il servizio maggiormente erogato, anche
se non in tutti i comuni, è il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), che presenta caratteristiche
diverse nelle varie realtà comunali, in talune delle quali non presenta neanche carattere di stabilità,
in quanto, a causa dei finanziamenti insufficienti, nell’arco dell’anno si verificano varie interruzioni.
Solitamente è erogato a persone con età media dai 60 anni in su e non necessariamente non
autosufficienti. Le prestazioni base erogate (aiuto domestico, igiene e cura, disbrigo pratiche)
risultano omogenee sul territorio, solo qualche comune riesce a garantire il pasto caldo o il servizio
di lavanderia, peraltro in seguito ad offerta migliorativa; anche il telesoccorso è considerato come
aspetto migliorativo del Servizio di Assistenza Domiciliare e ne usufruisce soltanto un numero
minimo di anziani. Nel 2012 i servizi SAD in tutto il distretto sono stati erogati per un totale di 675
utenti.
La gestione dei servizi è affidata ad enti del terzo settore prevalentemente mediante gare
d’appalto; solo due dei 13 comuni hanno la gestione diretta del servizio istituito sia con le
prestazioni del servizio civico comunale o distrettuale, in cui gli operatori sono beneficiari di
contributi economici, sia con il servizio civile nazionale in cui gli operatori sono giovani volontari. In
entrambi i casi le prestazioni erogate riguardano solo accompagnamento, aiuto domestico e
disbrigo pratiche.
In tutti i Comuni del distretto è attivo il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.), sia
Oncologica che Geriatrica, erogata con fondi dell’ASP; il servizio è strutturato con più livelli di cure
sanitarie e interventi sociali, in relazione alla complessità dei bisogni assistenziali. Si evidenzia che
pur attribuendo valore all'approccio bio-psico-sociale, questo servizio ha ancora ha una
connotazione prettamente sanitaria; le cure domiciliari sono prestate da equipe multiprofessionali
attraverso assistenza infermieristica, prestazioni di riabilitazione, aiuto domestico e igiene e cura,
disbrigo pratiche, supporto psicologico. L'UVM, composta da personale ASP, è una equipe che si
raccorda, per i piani operativi, oltre che con l'utente e la famiglia, quasi sempre esclusivamente
16
con il personale del servizio e con i MMG. Nel 2012 il servizio ADI in tutto il distretto è stato erogato
per un totale di 631 utenti.
Nella realtà del distretto, dunque, le prestazioni sono soprattutto a carattere sanitario e risulta
insufficiente l'integrazione con i servizi sociali, anche se si sta attivando un percorso sempre più
orientato alla reale costituzione di una rete sociale e sanitaria coordinata ed integrata grazie ad un
progetto finanziato dalla Regione Sicilia, attualmente operativo, che vuole superare la
frammentazione di accesso ai servizi territoriali. Il progetto prevede attivazione del Punto Unico di
Accesso per l'integrazione socio-sanitaria con personale comunale e la realizzazione anche di una
rete informatica distrettuale; inoltre si prevedono interventi domiciliari di diversi livelli di intensità in
relazione ai bisogni con l'implementazione di prestazioni e figure professionali sociali che
affiancano quelle già previste dell'ASP.
Gli altri servizi comunali erogati sono: l'assistenza economica, il trasporto sociale, attività per
l'integrazione sociale, i ricoveri presso le strutture residenziali (case di riposo e comunità alloggio),
le attività lavorative. Naturalmente ogni Comune opera le scelte in relazione alle esigenze e risorse
del proprio territorio. Inoltre il comune capofila ha offerto 35 abbonamenti a stagione per favorire la
partecipazione agli spettacoli teatrali presso il teatro dell’oratorio salesiano.
Le attività ricreative-culturali e del tempo libero, pur avendo subìto negli ultimi anni forti
ridimensionamenti da parte dei singoli Comuni a causa dell’esiguità delle disponibilità economiche,
sono state comunque garantite grazie alla presenza dei due centri distrettuali di socializzazione
finanziati con i fondi della L. n. 328/00, con sedi principali a Barcellona P.G. e a Montalbano
Elicona, il cui accesso è stato aperto a tutti gli anziani del distretto; inoltre con cadenza regolare
alcune attività realizzate nei centri distrettuali hanno avuto carattere itinerante anche nei restanti
comuni del distretto.
Ai due Centri distrettuali di socializzazione gestiti da una cooperativa sociale accedono
complessivamente oltre 100 anziani, nella fascia di età compresa tra i 55 e gli 80/85 anni. Le due
strutture costituiscono un importante riferimento per questa fascia di età, sia come spazio per la
socializzazione sia per quello aggregativo, rispondendo in maniera concreta alle esigenze di
solitudine e di isolamento sociale, per cui, seppur ridimensionati, si è deciso di mantenerne
l’operatività.
Quale intervento in direzione del sostegno al reddito, nel triennio precedente sono stati previsti in
tutto il distretto un totale di 111 assegni civici anche per la fascia di età over 65 anni.
Le case di riposo sono in prevalenza di natura privata, ciò significa che il costo è a totale carico
dell’anziano. Nei casi di convenzione con i Comuni gli anziani compartecipano al costo ed
usufruiscono dell’integrazione a carico del proprio Comune di residenza.
Altro dato non misurabile, ma presente in tutto il distretto, riguarda gli anziani che non sono inseriti
in strutture residenziali. Per questi infatti, spesso a carico degli stessi e delle famiglie, si interviene
per il lavoro di cura con la presenza full-time di badanti per lo più provenienti da paesi stranieri.
17
Ancora, il distretto D 28 ha predisposto negli scorsi mesi la programmazione di interventi previsti
nel Piano d’Azione per la Coesione - Servizi di cura per anziani non autosufficienti, con un
finanziamento totale per il distretto D 28 di € 671.121,00.
Il Piano di intervento predisposto in ambito distrettuale si pone la finalità di ampliare l'offerta
complessiva dei servizi domiciliari, favorendo anche l'integrazione socio-sanitaria
Il piano di intervento prevede la realizzazione di servizi domiciliari per anziani non bisognosi di cure
sanitarie intensive e quindi non in ADI, che in alcuni casi vanno ad integrare l'esistente, in altri a
creare nuovi servizi; si prevede anche l'acquisto di due veicoli adibiti al trasporto dal domicilio ai
servizi di cura territoriali.
Gli interventi riguadano le prestazioni di aiuto domestico, igiene e cura della persona, attività
occupazionali per il rispristino o il mantenimento delle abilità residue, sostegno sociale e
psicologico per gli utenti e le loro famiglie, trasporto e accompagnamento ai servizi di cura del
territorio, soprattutto per le persone prive di supporto familiare.
Il Piano di intervento, con l'attivazione di servizi di consolidamento e di sviluppo delle reti informali
e formali, vuole inserirsi nella progettualità locale più ampia, a supporto di un progetto distrettuale
già finanziato che prevede interventi di rete con l'attivazione di PUA, di messa in rete informatica
dei comuni del distretto e l’attivazione di prestazioni domiciliari svolte da personale sociosanitario.
18
SEZIONE IV - AREA DIPENDENZE
4.1 Indicatori della domanda sociale
1. LA DOMANDA SOCIALE
N°
ETA'
15 –
19
20 –
24
25 –
29
30 –
34
35 –
39
> 39
4
5
6
7
8
10
Indicatore
utenti in carico ai Sert per età e per
genere
Periodo di
riferimento
2012
129
MASCHI
FEMMINE
1
0
MASCHI
FEMMINE
2
1
MASCHI
FEMMINE
16
7
MASCHI
FEMMINE
12
2
MASCHI
FEMMINE
MASCHI
FEMMINE
N. utenti in carico ai Sert per titolo di
studio
LICENZA ELEMENTARE
LICENZA MEDIA INFERIORE
LICENZA MEDIA SUPERIORE
LAUREA
N. utenti in carico ai Sert per occupazione
DISOCCUPATO
OPERAIO
IMPIEGATO
STUDENTE
PENSIONATO
utenti in carico ai Sert per forme di
dipendenza
STUPEFACENTI
ALCOOL
GIOCO D'AZZARDO
TABACCO
DISTURBI ALIMENTARI
N. utenti immigrati in carico ai Sert
N. di casi da infezione HIV
Altro… (informazioni utili ad approfondire i
bisogni dell’area di riferimento)
20
2
57
9
19
2012
2012
2012
2012
2012
Ultimi 3 anni
(2010/2012)
129
14
73
31
11
129
80
29
10
3
7
129
72
38
6
7
6
1
3
0
4.2 Indicatori dell’offerta sociale
2. L’OFFERTA SOCIALE
N°
1a
2a
3b
Periodo di
Indicatore
riferimento
a) Le strutture
N. di strutture presenti e attive nel distretto,
per tipologia (comunità terapeutiche, di
pronta accoglienza…) e ricettività
2012
N. di strutture di accoglienza/ricovero per
malati di AIDS
2012
b) Servizi, interventi e prestazioni
Servizi, progetti e interventi attivati nell’area
Ultimi 3 anni
di riferimento, suddivisi per tipologia e target
(2010/2012)
TARGET - Alcooldipendenti – gruppo
alcoolisti anonimi
TARGET - Adolescenti - Prevenzione e
promozione salute fisica e mentale
20
0
0
2
1
1
4.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale
Il fenomeno della dipendenza da sostanze psicoattive, patologie correlate o altre situazioni
comportamentali in grado di creare dipendenze patologiche è presente anche nel nostro distretto
e, pur se in merito non esiste un’analisi specifica sulla condizione del bisogno e i dati forniti dal
SERT di Barcellona P.G. sono assolutamente parziali, si nota che tale fenomeno è in continua
evoluzione. Si nota, inoltre, un uso diffuso di alcool, droghe leggere e soprattutto di nuove droghe
tra i giovanissimi.
Per una serie di cause, in cui giocano diverse variabili: sociali, economiche, ambientali, sanitarie,
culturali, politiche, negli ultimi anni il problema delle dipendenze è cresciuto esponenzialmente ed
appare rilevante; si osservano inoltre nuovi fenomeni che impongono la ricerca e la
sperimentazione di risposte inedite. Tali nuovi fenomeni si sintetizzano nell’abbassamento della
fascia di consumatori di alcool, nella diffusione tra i giovani sia dell’uso della cocaina sia della
sperimentazione di diversi tipi di sostanze psicoattive naturali e/o sintetiche. Vi è, quindi, la
necessità di considerare gruppi a rischio e problematiche legate alla tossicodipendenza (ed alle
altre forme di dipendenza in genere) non solo dal punto di vista “trattamentale” ma “sociale”. Il
fenomeno delle dipendenze patologiche, inoltre, si diffonde gradualmente sempre di più nella
popolazione, interessando diversi strati sociali e diverse fasce d’età, ed oggi non si manifesta
soltanto nei confronti delle sostanze d’abuso e nei confronti dell’alcool, ma anche nei confronti di
determinate situazioni o condizioni. Tra queste forme di dipendenze si evidenzia:
•
Il gioco d’azzardo patologico
•
Dipendenza da internet e/o videogiochi
•
Disturbi alimentari psicogeni
•
Dipendenza da steroidi ed anabolizzanti
Il loro meccanismo etiopatogenetico e psicologico è assolutamente sovrapponibile a quello da
dipendenza da sostanze d’abuso e da alcool.
Analoghi sono anche i disturbi del comportamento, i deficit relazionali, l’incapacità lavorativa, le
conseguenti difficoltà economiche e, nelle forme più gravi, l’invalidità sociale.
Risulta chiaro come la dimensione ampia ed articolata del fenomeno e le sue molteplici
interrelazioni con il sociale, il culturale, l’economico, il sanitario richiedano da parte delle istituzioni
locali una strategia conseguente per ampiezza e flessibilità, orientata a creare raccordi
interistituzionali, coinvolgimenti ed integrazioni con le diverse competenze, reale promozione della
partecipazione dei cittadini e degli utenti. L’evoluzione del fenomeno e l’ampliamento e
miglioramento delle conoscenze dei suoi diversi aspetti richiede una continua ridefinizione degli
obiettivi del sistema dei servizi e dell’assetto organizzativo corrispondente.
21
SEZIONE V - AREA DISABILI
5.1 Indicatori della domanda sociale
1. LA DOMANDA SOCIALE
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Indicatore
N. richieste ricovero presso strutture
residenziali (Dopo di noi, comunità
alloggio,…)
N. richieste servizi semi-residenziali (centri
diurni, centro socio-riabilitativi…)
N. richieste di interventi a carattere
domiciliare (SAD, ADI, Teleassistenza…)
SAD
N. richieste di assegno di accompagnamento
nel distretto
N. richieste di buono socio sanitario per
disabili
Alunni disabili iscritti nelle scuole: materne,
elementari, medie e superiori, nel distretto
Iscritti al collocamento mirato (legge 68/99),
per livello di invalidità, nel distretto
Numero di persone con disagio mentale
seguiti dai servizi attivati dal distretto.
Altro… (informazioni utili ad approfondire i
bisogni dell’area di riferimento)
22
Periodo di
riferimento
5
2012
2012
dato parziale
573
2012
40
2012
np
2011
70
2012
167
2012
1.936
2012
Ultimi 3 anni
(2010/2012)
1.150
//
5.2 Indicatori dell’offerta sociale
2. L’OFFERTA SOCIALE
N°
1a
2a
3b
4b
5b
6b
Periodo di
Indicatore
riferimento
a) Le strutture
N. di strutture residenziali presenti e attive
nel distretto, per tipologia e ricettività
2012
Comunità alloggio
RICETTIVITA'
Gruppo Appartamento
RICETTIVITA'
Comunità Terapeutica internati OPG
RICETTIVITA'
N. di strutture semiresidenziali presenti e
attive nel distretto, per tipologia e ricettività
2012
Centro socio-riabilitativo
RICETTIVITA'
b) Servizi, interventi e prestazioni
N. di persone che hanno usufruito di
interventi a carattere domiciliare (SAD, ADI,
Teleassistenza…)
2012
N. di assegni di accompagnamento
riconosciuti
2012
N. di buoni socio sanitari erogati per disabili,
suddivisi per buono sociale e buono servizio
2012
Servizi, progetti e interventi attivati nell’area
di riferimento, suddivisi per tipologia (Servizio
di inserimento lavorativo, integrazione
Ultimi 3 anni
scolastica, servizi di socializzazione,….)
(2010/2012)
SERVIZI DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
PER MINORI DISABILI
23
69
3
30
3
24
1
15
40
1
40
30
np
62
N. 3
35
5.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale
Il Piano di Zona Ambito D 28 ha creato un ventaglio di servizi in grado di favorire il contrasto
all'isolamento delle persone con disabilità fisica e psichica, offrendo loro esperienze orientate
all'inclusione sociale e all'integrazione nella comunità locale, senza trascurare opportunità di
relazione, confronto e ascolto per le famiglie.
Ciascun intervento viene personalizzato in relazione alle condizioni psicofisiche della persona, dei
bisogni in rapporto all’età e al tipo di deficit, del livello di autonomia e autosufficienza ed il
conseguente grado di intensità assistenziale.
Accanto all'attenzione verso le persone con disabilità fisico-motoria, sono stati sviluppati percorsi di
prevenzione e cura del disagio psichico, da porre in relazione alla comprensione dei vissuti
personali, alla gestione delle dinamiche relazionali, affettive e familiari.
Nei Comuni del Distretto sono stati avviati (nell’arco del 2013), anche a favore dei disabili, servizi
domiciliari per n. 206 utenti non autosufficienti, tramite l’erogazione di buoni di servizio nel quadro
del bonus socio sanitario riferito all’anno 2011: le prestazioni sono fornite da Enti accreditati, scelti
direttamente dall’utenza o dai loro referenti.
Progetti
Da una analisi dettagliata effettuata nel distretto D 28sulla problematica disabilità emerge l’ingente
numero di soggetti in carico ai servizi preposti: Salute Mentale (circa 1.150 utenti in carico con
patologie gravi, di cui oltre 200 frequentano i servizi attivati dal distretto), Centro Riabilitazione
Oreto che ha seguito nell’anno 2012 n.573 utenti in totale e di questi 271 minori e n. 302 adulti fino
ai 64 anni; il servizio di NPI segue per tutto il distretto D 28 n. 167 minori.
Tali agenzie del territorio erogano servizi di tipo terapeutico riabilitativo. Per molto tempo, infatti,
l’impostazione delle politiche in favore delle persone disabili è stata fortemente influenzata da un
approccio principalmente medico, considerando la persona disabile essenzialmente come persona
malata e, in quanto tale, bisognosa di cure mediche. Con il tempo ci si è resi conto che le politiche
in favore dell’handicap devono essere in primo luogo finalizzate a combattere l’esclusione e la
discriminazione sociale e a garantire pari opportunità e migliore qualità di vita. Per cui è risultato
evidente che non è più possibile pensare a politiche settoriali dal momento che il processo di
inclusione riguarda tutti gli aspetti della vita delle persone con disabilità (scuola, lavoro, mobilità,
accessibilità). Inoltre è emersa sempre più la forte domanda delle famiglie che non riescono a
gestire i familiari con gravi disabilità. Bisogna infatti tenere conto che, in tale ambito, si svolgono
una serie di fenomeni dinamici, legati alla sofferenza di un membro malato, che modificano le
risposte degli altri familiari, attraverso atteggiamenti reattivi. All’interno delle famiglie si possono
osservare infatti atteggiamenti di negazione, rifiuto, stress: tutto ciò per esplicitare che la disabilità
non colpisce solo il membro effettivamente malato, ma dilaga nell’intero nucleo familiare.
24
Il distretto D 28 ha risposto a tale problematica attraverso l'attivazione di vari servizi, fra cui le
Comunità Alloggio, istituite già dal 1998, e i laboratori trerapeutici riabilitativi all’interno del
Modulo Dipartimentale; inoltre, per i disabili meno gravi, sono stati implementati il Centro
Territoriale Socio-Educativo-Riabilitativo con sede a Barcellona P.G., a cui hanno accesso i
disabili del distretto. Tale struttura offre la possibilità di un recupero delle abilità residue,
opportunità d’intrattenimento vero e proprio attraverso attività ludiche, e il “sollievo“ familiare
rappresentato da una alternativa importante.
Il centro ha offerto attività a circa 40 utenti, che sono stati inseriti, previo colloquio e reclutamento
da parte di una commissione di valutazione interna al centro, secondo le proprie abilità e capacità
in gruppi e attività.
Gli inserimenti hanno portato all’avvio di progetti individualizzati diretti a:
•
recuperare le residue abilità di base essenziali per ottenere l’autonomia (capacità di cura
dell’igiene e dell’aspetto, fare i conti, fare la spesa ecc);
•
migliorare le capacità nelle relazioni interpersonali;
•
ridurre i comportamenti inappropriati e disattivanti che danno luogo a rifiuto sociale e a stress
soggettivo.
Si precisa che nella fase di transizione, che porterà verso la programmazione del nuovo Piano di
Zona 2013/2015, le attività di tale centro saranno comunque garantite con fondi comunali, giacchè
tale servizio è risultato valido punto di riferimento ed occasione di incontro tanto per i disabili
quanto per le famiglie.
E' da segnalare, inoltre, la presenza sul territorio dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (O.P.G.).
La presenza di questa struttura istituzionale ha da tempo condotto il Comune di Barcellona P.G., il
Servizio di Salute Mentale di Barcellona P.G., l'UEPE di Messina, l’OPG di Barcellona PG, la
Magistratura di Sorveglianza di Messina e la Casa di Solidarietà ed Accoglienza, insieme ad altre
realtà del volontariato e dell’associazionismo, a stipulare protocolli di intesa per attivare progetti
condivisi e “progettazione inclusiva”. L’obiettivo principale è la chiusura dell’OPG, peraltro già
prevista dalle dinamiche normative, accompagnata da valide alternative di cura e non di
detenzione. Si tratta, cioè, di includere le particolari esigenze delle persone disabili all’interno delle
politiche e delle attività ordinarie.
I problemi relativi alla salute mentale rivestono una importanza crescente, sia perché la prevalenza
dei disturbi mentali dimostra un trend in aumento, sia perché a tali disturbi si accompagnano un
elevato carico di disabilità e costi economici e sociali che pesano sui pazienti e sui loro familiari.
Risulta quanto mai rilevante sviluppare per quest'area strategie di prevenzione attiva in
collaborazione con gli altri servizi sanitari e sociali, con le associazioni e con i medici di medicina
generale. Di primaria importanza è inoltre l'integrazione dei piani terapeutici con gli altri servizi
sanitari, con i servizi sociali e con le altre risorse del territorio. Appare quindi necessario
trasformare la medicina delle sanzioni, delle diagnosi e delle tecniche puntuali in medicina sociale
25
che partecipi ed investa sui diritti delle persone con disabilità a vantaggio di tutta la comunità civile.
E' da segnalare nel Comune Capofila la presenza, dal 2011,
di una Comunità terapeutica
“Carmen Salpietro” per l’ospitalità di 15 soggetti in regime di proroga della misura di sicurezza; il
progetto, che nasce come sperimentale e di reale alternativa all’OPG, è finanziato dalla Cassa
delle Ammende. La comunità non prevede la presenza diretta degli agenti di polizia penitenziaria
ed è coordinata da di un’equipe di operatori sociali e specialisti, alcuni dei quali appositamente
convenzionati. La suddetta Comunità è gestita in maniera complementare e collaborativa dall’Opg,
dal Dap, dal Dsm di Messina in collaborazione con il volontariato e il Comune, e si propone di
favorire sul lungo periodo la deistituzionalizzazione e l’inclusione socio - lavorativa stabile di decine
di internati.
26
SEZIONE VI - AREA IMMIGRATI
6.1 Indicatori della domanda sociale
1. LA DOMANDA SOCIALE
7
8
Indicatore
Popolazione straniera residente per genere,
nel distretto.
Maschi
Femmine
Incidenza % della popolazione straniera sulla
popolazione totale residente nel distretto.
Popolazione minorenne straniera residente
0-18 anni nel distretto.
Maschi
Femmine
Incidenza % dei minorenni stranieri sulla
popolazione straniera totale nel distretto.
Popolazione residente straniera per paese di
cittadinanza, UE ed extra-UE, per genere, nel
distretto.
UNIONE EUROPEA
Maschi
Femmine
EXTRA UE
Maschi
Femmine
Incidenza % della popolazione
extracomunitaria sulla popolazione totale
residente, nel distretto.
Incidenza % della popolazione
extracomunitaria sulla popolazione straniera
residente nel distretto
Minori stranieri iscritti ai vari ordini scolastici.
9
Centro Sistema di Protezione per
Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR),
numero beneficiari accolti
N°
1
2
3
4
5
6
Periodo di
riferimento
2011
4.015
1989
2026
2011
5,72%
2011
884
430
454
2011
22.01%
2011
1.465
637
828
2.994
1351
1643
2011
4,26%
2011
2012
74.57%
n.p.
Ultimi 3 anni
(2011/2013)
53
6.2 Indicatori dell’offerta sociale
2. L’OFFERTA SOCIALE
N°
a
c
Periodo di
Indicatore
riferimento
a) Le strutture
N. di strutture presenti e attive nel distretto,
per tipologia (centri di prima accoglienza e
centri di accoglienza) e ricettività
2012
CENTRO SPRAR- nuclei familiari e
monoparentali
53
b) Servizi, interventi e prestazioni
Servizi, progetti e interventi attivati nell’area
di riferimento, suddivisi per tipologia
(Mediazione culturale, mediazione legale,
mediazione linguistica, centri di ascolto,
Ultimi 3 anni
servizi formativi)
(2010/2012)
27
53
//
6.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale
Dai dati sopra riportati risulta che gli stranieri regolarmente registrati sul territorio distrettuale sono
4.015, di cui 1.989 uomini e 2.026 donne.
La maggiore presenza di stranieri, sia adulti che minori, si registra nel Comune di Barcellona P.G.
con un totale di 2.338 presenze ed una incidenza sulla popolazione comunale pari al 5,64%.
Nonostante ciò, il comune in cui si registra un'incidenza percentuale maggiore risulta Terme
Vigliatore, per un valore assoluto di 571 presenze e con una incidenza percentuale pari al 7,87%,
seguono poi i Comuni di Furnari e Mazzarrà S. Andrea.
Mentre l’incidenza media della popolazione straniera sulla popolazione totale residente nel
distretto risulta pari al 5,72%.
L'incidenza dei minorenni stranieri nel distretto è del 22,01%, pari a 884 minori, con una presenza
massima nel Comune di Barcellona P.G. in valore assoluto di 517 presenze.
Rispetto ai Paesi di provenienza nel distretto, 1465 sono cittadini di Paesi Europei: di questi, 828
sono donne e 637 uomini. I cittadini stranieri, invece, provenienti da Paesi EXTRA Unione Europea
sono 2.994 e di questi 1.643 sono donne e 1.351 sono uomini.
Dalla comparazione con la precedente programmazione, si evidenzia che risultano più alti i numeri
relativi alla popolazione regolarmente presente sul territorio con un incremento sostanziale ed
evidente. Questo dato potrebbe far ipotizzare che sia uscito da una condizione di irregolarità chi
era comunque già presente sul territorio ma in modo ancora non regolare. La lettura qualitativa di
questa crescita numerica è poco documentata in quanto in ambito distrettuale non vi è stato uno
strumento/servizio che fungesse da osservatorio sull’evoluzione di questo fenomeno.
Come già detto, i dati sono quelli ufficiali forniti dalla banca dati ISTAT, non viene compreso il
numero di persone straniere senza regolare permesso, per cui si può stabilire che il fenomeno
della presenza degli stranieri nel nostro territorio è sicuramente sottostimato e non strettamente
corrispondente al dato ufficiale.
In ambito distrettuale risultano diversi i livelli di integrazione da parte dei cittadini stranieri; in
particolare, si è osservato, infatti, che i processi di marginalizzazione della popolazione immigrata
sono fondamentalmente legati alla presenza di situazioni di povertà lavorativa, abitativa e di
mancato accesso ai servizi; le maggiori differenze di integrazione, ad esempio, possono derivare
anche dalla provenienza territoriale dell'immigrato, o dalla durata della permanenza nel nuovo
paese e quindi dal suo "status " di regolare o clandestino, dalla presenza/assenza di reti informali
di aiuti e sostegni educativi e sociali.
Le quote deboli della popolazione immigrata sono rappresentante soprattutto dagli ultimi arrivati,
spesso senza regolare permesso, disoccupati o lavoratori saltuari, per i quali quindi è più difficile
avviare un processo di inclusione ed inserimento sociale; invece, quando si registrano tempi di
insediamento lunghi e reti sociali "forti", sono possibili processi di superamento della marginalità
28
sociale.
Tuttavia, i migranti sul territorio distrettuale non rappresentano solo “disagio”, ma anche una
risorsa; la realtà territoriale considerata è interessata in questi ultimi anni da due fenomeni tra loro
interrelati che hanno un impatto diretto non solo sul quadro demografico ma anche nei sistemi
socio-economici e di erogazione dei servizi: l’invecchiamento della popolazione con la sua crescita
di fabbisogno assistenziale e l’immigrazione con la conseguente disponibilità femminile al lavoro di
cura e di accudimento.
Le esperienze concrete di assistenza ad anziani più o meno non autosufficienti fornita da stranieri
sono estremamente articolate e diversificate e il fenomeno non è certo di facile lettura anche per il
ricorso frequente al lavoro cosiddetto sommerso.
Nel territorio considerato, data la difficoltà a reperire personale italiano disponibile a sostenere
assistenze giornaliere prolungate a costi vantaggiosi o a ricondurre i diversificati bisogni propri del
menage quotidiano ad una unica figura assistenziale, l’assistenza full time pare comunque aver
maggior diffusività presso le famiglie che si avvalgono di personale straniero.
Dall’analisi del contesto territoriale è emersa l’esigenza di attivare, sia l’Azione di Sistema
itinerante nei comuni del distretto, sia un progetto Spazio di Ascolto consulenza e orientamento la
cui sede sarà nel Comune Capofila ma la ricaduta degli interventi è distrettuale, entrambi anche
per i cittadini stranieri. I due servizi di Spazio Ascolto e Azione di Sistema, si attiveranno per la
creazione della rete territoriale, con quanti già operano in questo campo in particolare i volontari di
associazioni e delle comunità straniere presenti nel distretto, che con una cadenza legata alle
singole necessità, forniranno orientamento sulle opportunità di servizi ed enti ma soprattutto sulle
procedure di accesso al sistema di welfare locale, si occuperanno anche di disbrigo pratiche
amministrative e burocratiche, informazioni sull’applicazione delle normative sul soggiorno,
politiche dell’ingresso, ricongiungimento familiare, ecc ..
Fondamentale importanza riveste la collaborazione offerta dal patronato CISL, con diverse sedi in
ambito distrettuale, che mette a disposizione la propria organizzazione, le sedi, la logistica ma
soprattutto il personale competente nel settore.
In tal modo si opererà per mettere in rete tutti gli interventi e per realizzare sia un punto
informativo/formativo distrettuale, sia attività di filtro e indirizzo con segnalazioni di eventuali prese
in carico ad altri servizi o enti.
Tra le criticità evidenziate si è riscontrato che la conoscenza delle problematiche è incompleta ed
inadeguata, non vi sono sul territorio centri di prima accoglienza. Si registrano anche un alto livello
di esclusione sociale, abbandono scolastico ed elevato tasso di analfabetismo, situazioni di
povertà lavorativa e abitativa.
Si evidenzia che dal 2011 nel distretto è stato attivato, nel Comune di Castroreale, un centro di
accoglienza, che svolge attività rivolte all’accoglienza integrata per nuclei familiari e monoparentali,
29
rientrante nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), categoria ordinari:
lo SPRAR di Castroreale è stato attivato per il triennio 2011/2013, periodo nel quale ha ospitato 53
beneficiari, e prosegue la sua operatività anche nel triennio 2014/2016. Sempre sul territorio di
distretto si segnala che i Comuni di Barcellona P.G., Rodì Milici e Montalbano Elicona, per il
triennio 2014/2016 hanno attivato nuovi progetti di accoglienza integrata SPRAR.
30
SEZIONE VII - AREA FAMIGLIA, MINORI E GIOVANI
7.1 Indicatori della domanda sociale
1. LA DOMANDA SOCIALE
Periodo di
riferimento
2
Indicatore
N. di iscritti asili nido/servizi integrativi per la
prima infanzia
Tasso di copertura posti asili nido/ servizi
integrativi per la prima infanzia per la
popolazione della classe di età 0-2 anni
3
4
N. di iscritti scuole materne
Tasso di frequenza scuole materne
2012
2012
5
6
N. di iscritti scuole dell’obbligo
Tasso di frequenza scuole dell’obbligo
N. di casi di abbandono e dispersione scuole
dell’obbligo
N. di richieste di affidi ed adozioni
2012
2012
N°
1
2012
240
2012
np
1.627
dato parziale
6.342
7
8
dato parziale
np
np
2012
2012
20
78 dato
9
10
11
N. minori in carico ai Servizi sociali territoriali
N. segnalazioni casi di violenza ai minori
Altro… (informazioni utili ad approfondire i
bisogni dell’area di riferimento)
2012
2012
Ultimi 3 anni
(2010/2012)
parziale
np
//
7.2 Indicatori dell’offerta sociale
2. L’OFFERTA SOCIALE
N°
1a
2b
Periodo di
Indicatore
riferimento
a) Le strutture
N. di strutture presenti e attive nel distretto,
per tipologia (Comunità di tipo familiare, comunità
alloggio, asili nido, centri sociali e di aggregazione…) e
ricettività
2012
Comunità di tipo familiare
Comunità alloggio
Asili nido
RICETTIVITA'
Centri Sociali e di Aggregazione
RICETTIVITA'
b) Servizi, interventi e prestazioni
Servizi, progetti e interventi attivati nell’area
di riferimento, suddivisi per tipologia (Educativa
domiciliare, mediazione familiare, centri di ascolto,
consultori familiari, sportelli informa famiglia, sostegno
scolastico, assistenza post-penitenziaria…)
EDUCATIVA DOMICILIARE
MEDIAZIONE FAMILIARE nell’abito del
servizio sociale professionale comunale
CONSULTORI FAMILIARI
SOSTEGNO SCOLASTICO
ASSISTENZA POST-PENITENZIARIA
31
Ultimi 3 anni
(2010/2012)
0
0
6
286
2
130
9
2
2
1
3
1
7.3 Analisi ragionata della domanda e dell’offerta sociale
FAMIGLIE E MINORI
L’area minori e famiglia è sicuramente un’area complessa e vasta, che chiama in campo varie
realtà e categorie di utenti, con bisogni ed esigenze diverse.
Se fino a qualche anno fa si registrava un numero consistente di famiglie in cui entrambi i genitori
lavoravano, oggi parte di questi nuclei familiari sono diventati monoreddito o senza reddito a causa
della crescente disoccupazione.
Dal punto di vista prettamente sociale, permane il fenomeno del cedimento dei forti legami familiari
con le strutture familiari allargate che hanno funzionato da sempre come importante rete per i
bambini, gli anziani e i soggetti deboli della famiglia: da ciò l'esigenza per il territorio di avere un
maggior numero di servizi con funzione di cura. Tale fenomenologia si può osservare anche nei
Comuni più piccoli del distretto (seppur in modo più contenuto).
Si nota inoltre un aumento delle famiglie immigrate e, chiaramente, l’impatto dell’immigrazione
comporta una maggiore richiesta di servizi e di una loro differenziazione.
RAGAZZI E GIOVANI
Quando parliamo di ragazzi e giovani, per ragioni di chiarezza è bene distinguere che
consideriamo in questa fascia ragazzi di età superiore ai 14 anni, ed inoltre che distinguiamo tra
l'area della “normalità”, con cui si intende la generalità dei giovani e dei ragazzi che però
necessitano di proposte e d’attenzione nel difficoltoso percorso di crescita, e l'area del “disagio”,
nella quale si collocano le vicende di minori con situazioni di problematicità legate molto spesso a
difficoltà della famiglia di origine: tra queste rientrano anche quei minori soggetti a provvedimento
del Tribunale o in carico ai servizi territoriali.
Infatti, dai dati forniti dal Dipartimento di Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia, si evidenzia
che nell’anno 2013 sono entrati nel circuito penale n. 23 minorenni residenti nel Distretto 15 sono
maschi e 8 femmine, con un tasso di recidività; di questi la maggior parte sono residenti nel
comune capofila.
Come evidenziato dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Messina, che ha fornito i dati, la
percentuale maggiore di reati si attesta nell’ambito dei reati contro il patrimonio, anche se non è da
sottovalutare il range di reati contro la persona; inoltre risulta aumentata la componenti femminile
di adolescenti entrata nel circuito penale; i minori stranieri coinvolti sono soltanto 4 di cui 3 maschi
ed 1 femmina.
Una valutazione qualitativa dell’utenza conferma che tra i principali fattori che si riscontrano tra i
minori per i quali l’A. G. richiede il rinvio a giudizio vi sono la scarsa scolarizzazione, l’inserimento
precoce nel mondo del lavoro con forma di sfruttamento del lavoro nero, l’incidenza di devianza
nella famiglia e/o nel quartiere di residenza, la cronicizzazione di modelli comportamentali e
culturali devianti, la mancanza di punti di riferimento, la mancanza di comunicazione e di modelli
32
adeguati all’interno della famiglia, spesso a causa dell’assenza dei genitori.
Buona parte del fenomeno, comunque, risulta sommerso. A ciò si aggiungono ulteriori
problematiche derivanti dall'aumento dell’uso di superalcolici e di sostanze stupefacenti nelle fasce
più giovani; inoltre, per i giovani si avverte ancora più grave le condizione di precarietà lavorativa e
carenza delle possibilità occupazionali.
Dall’analisi del contesto territoriale è emersa l’esigenza di attivare anche per questa area di
intervento, sia l’Azione di Sistema itinerante nei comuni del distretto, sia un progetto Spazio di
Ascolto consulenza e orientamento la cui sede sarà nel Comune Capofila ma la ricaduta degli
interventi è distrettuale.
I due servizi in stretta collaborazione si occuperanno di tre macroazioni con i seguenti interventi:
-
Interventi di contrasto al disagio giovanile e alle famiglie in difficoltà attraverso la promozione di
una rete territoriale per il contrasto del disagio giovanile e la gestione delle famiglie in situazioni
di difficoltà. In particolare si prevede una stretta collaborazione con quanti già operano con i
giovani e le famiglie (oratori, parrocchie, centri giovanili, servizi sociali, associazioni, scuole,
servizi ASP) al fine di rafforzarne l’azione con il supporto di figure professionali specializzate.
-
Interventi di contrasto al disagio giovanile e alle famiglie in difficoltà attraverso la
promozione di una rete territoriale per il contrasto del disagio giovanile e la gestione delle
famiglie in situazioni di difficoltà. In particolare si prevede una stretta collaborazione con quanti
già operano con i giovani e le famiglie (oratori, parrocchie, centri giovanili, servizi sociali,
associazioni, scuole, servizi ASP) al fine di rafforzarne l’azione con il supporto di figure
professionali specializzate
-
Interventi di orientamento ed informazione per i cittadini stranieri con la collaborazione di
associazioni e comunità di cittadini stranieri che a titolo volontario già operano sul territorio a
favore dei cittadini stranieri.
SERVIZI TERRITORIALI PRESENTI
Nel distretto D28, come si evince dalle tabelle allegate, i servizi comunali maggiormente erogati a
sostegno di famiglie e minori riguardano:
−
Interventi di sostegno economico: contributi una tantum e contributi continuativi - anche se
molti comuni hanno ridotto o addirittura eliminato tale intervento che grava esclusivamente sui
singoli bilanci comunali - assegni di sostegno alla maternità e a nuclei familiari con almeno tre
minori in riferimento alla legge n.448/’98, contributi economici per le spese di affitto.
Nell’ambito delle attività e degli interventi realizzati nel triennio precedente ha trovato spazio
l’istituzione di un servizio a favore di giovani residenti nel distretto, con la realizzazione di n. 109
Borse Lavoro rivolte a minori e giovani dai 16 ai 39 anni, e di n. 144 assegni civici per la fascia
di età dai 18 ai 36/39 anni.
33
−
Interventi domiciliari con prestazioni di educativa domiciliare, di aiuto domestico, igiene e
cura della persona, preparazione pasti e aiuto per la nutrizione (SADF). Tale servizio è presente
solo nel comune capo-fila e nel comune di Novara di Sicilia.
−
Un servizio importante, a sostegno delle famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano, è
sicuramente l’Asilo Nido, visto come luogo di crescita e di accudimento.
Sul territorio
distrettuale solo in 4 comuni, e precisamente nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Falcone,
Furnari e Montalbano Elicona, vi è la presenza di asili nido a titolarità pubblica a gestione
diretta, con una ricettività massima di 286 posti. Nei rimanenti comuni facenti parte del distretto
non si registra la presenza di servizi per la prima infanzia a titolarità pubblica, né micro-nido o
servizi integrativi. I servizi per la prima infanzia privati e a totale carico delle famiglie si trovano
sul territorio proporzionalmente alla distribuzione della fascia di età
interessata, per cui si ha la presenza di molti servizi sul territorio del comune di Barcellona P.G.,
qualcuno sul territorio del Comune di Terme Vigliatore e Furnari. Dall’analisi del territorio risulta
dunque che il sistema di offerta dei servizi è frammentato.
Ancora, il distretto D 28 ha predisposto negli scorsi mesi la programmazione di interventi previsti
nel Piano d’Azione per la Coesione - Servizi di cura per la prima infanzia, con un finanziamento
complessivo per il distretto D 28 di € 508.327,00.
Il piano di intervento presentato ha come finalità quella di ampliare l’offerta complessiva dei servizi
ed il riequilibrio territoriale tramite la loro realizzazione nelle aree dove questi sono molto deboli o
inesistenti, dotando capillarmente tutti i comuni del distretto di servizi per l'infanzia; l'intento è
quello di proporre a bambini e genitori contesti educativi e formativi e adeguati luoghi di crescita,
benessere e condivisione di esperienze.
Con il Piano a favore dell’infanzia, che sarà avviato nel corso dell’anno 2014 si prevede:
- l’estensione del tempo di servizio degli attuali servizi di nido a titolarità pubblico, con
prolungamento della fascia oraria di apertura del servizio ed estensione del periodo di apertura
oltre quello scolastico, nonché incremento del numero di utenti presi in carico e riduzione delle liste
di attesa.
- Adeguamento di strutture esistenti per attivazione servizi di micro-nido a titolarità pubblica con
incremento del numero di utenti presi in carico
- Avvio di servizi integrativi "Spazio Gioco "di carattere socioeducativo con incremento del numero
di utenti presi in carico. Lo Spazio Gioco è un servizio, che riprende le caratteristiche e le finalità
dell’asilo nido, dimensionato in un orario limitato fino a massimo 5 ore giornaliere senza il servizio
di mensa e spazi per il riposo; offre ai bambini di età compresa tra i 18 e 36 mesi e alle famiglie, la
possibilità di usufruire di uno spazio a carattere educativo e ludico, per fruizioni flessibili anche
temporanee nella giornata senza la presenza di genitori.
-
Le scuole dell’obbligo sono presenti in tutti i comuni del distretto, un Istituto Superiore “Liceo
34
delle Scienze Sociali” è presente nel comune di Castroreale, e solo nel comune capofila sono
presenti Istituti Scolastici di ogni ordine e grado. Per gli studenti per i quali è difficoltoso
raggiungere l'istituto frequentato è presente in quasi tutti i comuni del distretto, il Servizio di
trasporto scolastico
Inoltre nel Comune capofila ha sede un corso di Laurea dell’Università degli studi di Messina.
−
N° 35 (dato parziale) alunni disabili frequentano le scuole del distretto alcuni di questi sono
repertati gravi per cui è garantita l’integrazione tramite assistenza igienico-personale.
Il fenomeno dell’evasione scolastica, anche a causa dell'innalzamento dell'obbligo scolastico e /o
formativo,
ha subìto, negli ultimi anni, un aumento e tuttavia il fenomeno risulta essere, ancora in larga parte,
latente.
In quasi tutti i comuni del distretto sono presenti Biblioteche comunali, e, nel comune capofila è
funzionante una biblioteca comunale specializzata per ragazzi.
−
L’affidamento familiare è poco presente nei Comuni del Distretto, mentre sono in aumento le
richieste per adozione e gli inserimenti adottivi, con un numero di circa 20 procedimenti tra
richieste di affidamento e adozione. Inoltre, i minori presi in carico dai Servizi Sociali territoriali
per tutto il distretto sono 78, dei quali circa 60 nel Comune di Barcellona P.G.
−
Da anni alcuni Enti locali sono impegnati a lavorare con i ragazzi e i giovani attivando Centri
di Aggregazione Giovanili, che sono presenti nei comuni di Barcellona P.G., Montalbano
Elicona, Novara di Sicilia. Accanto al lavoro degli Enti locali è da sottolineare il lavoro con i
ragazzi e i giovani che, per lunga storia e tradizione, svolgono le Parrocchie e gli Oratori
presenti in tutto il distretto. In quasi tutti i comuni esistono opportunità estive, conosciute come
GR.EST nella maggioranza dei casi gestiti dalle Parrocchie.
35
SEZIONE VIII – AZIONI DI SISTEMA
8.1 Descrizione sintetica delle azioni di sistema attivate
Il nuovo ciclo di programmazione per il triennio 2013-2015, secondo le linee di indirizzo indicate
dall’indice ragionato, ha richiesto particolare attenzione all’analisi dei bisogni e alla lettura del
profilo socio-demografico del distretto socio sanitario, nonché alla programmazione delle attività e
progettazione di servizi, interventi e prestazioni, ed infine all’attivazione di sistemi di monitoraggio e
valutazione.
La pianificazione delle politiche sociali, inoltre, secondo l’impostazione della normativa vigente,
riguarda l’intero sistema di interventi e servizi sociali ed è realizzata secondo i principi
dell’integrazione e del coordinamento tra aree e settori diversi, interni ed esterni sia ai singoli
comuni, sia al distretto socio-sanitario nel suo complesso.
Si tratta di costruire, così, una modalità in grado di offrire al cittadino-utente una presa in carico
complessiva, capace di offrire una risposta efficace ed adeguata al profilo di ciascun soggetto.
Nasce quindi, la necessità di mettere a sistema un metodo ed alta integrazione ad un livello
interistituzionale tra politiche sanitarie, politiche scolastiche, del Ministero della Giustizia e politiche
del lavoro, puntando alla promozione delle capacità lavorative dei giovani e delle categorie
svantaggiate.
Criticità
La costruzione del presente Piano di Zona ha visto una maggiore partecipazione sia del territorio
che degli stessi enti coinvolti, ma comunque, nonostante i notevoli sforzi fatti nella direzione della
realizzazione di una programmazione partecipata, volta all'integrazione delle attività sociosanitarie, si è purtroppo ancora lontani da un modello di governance in ambito distrettuale che
vede una fattiva integrazione sia verticale, che orizzontale.
Si individua, dunque, la necessità di una maggiore integrazione tra i più importanti attori della
programmazione che sono i Comuni del distretto e l’ASP, perché nonostante gli innumerevoli
tentativi, si è riusciti con difficoltà a realizzare un coordinamento chiaro e comune soprattutto a
livello concreto e fattivo. Uguale problematicità si è riscontrata anche nell'integrare le forme di
partecipazione di tutti i soggetti che operano in ambito distrettuale, valorizzando maggiormente le
articolazioni territoriali e conferendo un ruolo maggiormente pregnante delle forze sociali presenti
nel distretto quali associazionismo, parrocchie, sindacati e terzo settore.
La nuova programmazione triennale sarà orientata verso obiettivi che permettano di superare
almeno in parte le criticità riscontrate, attraverso l'implementazione delle seguenti azioni:
-
maggiore integrazione, in primo luogo tra le diverse articolazioni del distretto, nell’area sociale
e sanitaria tra Comuni e ASP, ma anche con l’area educativa, della formazione, del lavoro,
36
culturale, dell’abitare ed urbanistica, per rispondere in maniera adeguata alla complessità dei
problemi oggi in campo;
-
introduzione di un sistema di welfare basato su una prospettiva di diritti dei cittadini, superando
l’attuale modello di tipo promozionale/assistenzialistico;
-
valorizzazione del protagonismo delle comunità locali nelle sue espressioni istituzionali e di
rappresentanza sociale;
-
costruzione di un sistema di interventi e di servizi che sappia intercettare i bisogni dei cittadini
laddove si manifestano;
-
valorizzazione, della risorse della comunità locale, del principio di sussidiarietà verticale ed
orizzontale;
-
impulso alla partecipazione, rivitalizzandola e trovando nuove modalità, dei soggetti privati noprofit, con intensità crescente, dal momento della programmazione a quelli successivi della
progettazione, della realizzazione ed erogazione dei servizi e degli interventi sociali;
-
costruzione di un sistema di verifica e controllo, dei Piani di Zona sempre più efficaci.
8.2 Definizione delle azioni di sistema da attivare
Si ritiene, inoltre importante evidenziare come nonostante una sensibilità accresciuta nei confronti
delle problematiche legate al sociale da parte di tutti i referenti delle amministrazioni comunali del
distretto, ancora si registri una situazione di stallo per quanto riguarda l’istituzione stabile del
servizio sociale professionale in ogni Comune. Si ricorda infatti che soltanto i Comuni di Barcellona
P.G. e Novara di Sicilia, ad oggi, possono disporre di operatori professionali stabili, anche se in
organico le figure professionali sono inferiori rispetto agli standard regionali, mentre i Comuni di
Furnari, Terme Vigliatore, Castroreale, Mazzarrà S. Andrea e Montalbano sopperiscono a tale
assenza ricorrendo a procedure di affidamento o di incarico professionale temporanei, non sempre
continuativi, e spesso per poche ore mensili. È invece un servizio totalmente assente nei Comuni
di Merì, Tripi, Rodì Milici, Falcone, Basicò, Fondachelli Fantina. Tale insufficienze e carenze si
riflettono negativamente sia sulla funzionalità dei servizi sociali, sia sulla necessità di avere una
decodifica costante della domanda e il reperimento dei dati, per una lettura anche qualitativa del
territorio, finalizzata ad una programmazione con una più efficace ricaduta dei progetti e degli
interventi sul territorio.
Dunque, al fine di prevedere l’avvio di un processo ancora più integrato ed interdipendente a livello
centrale (Comuni/Distretto/ASP) e territoriale, per la definizione di un sistema unitario di accesso,
di valutazione integrata; il distretto D28 ha attuato, anche per la prossima triennalità, una scelta
progettuale, che creando un intervento/servizio a valenza distrettuale continuerà ad agire come
osservatorio rispetto ai servizi del territorio sia pubblici che privati, con azioni trasversali e compiti
37
anche di pianificazione, coordinamento della rete dei servizi e delle risorse territoriali,
predisposizione di piani d’intervento, verifica, monitoraggio e valutazione.
Il servizio Azione di Sistema già operante dallo scorso Piano di Zona ha sopperito, alla assenza
totale o parziale per sospensioni temporanee, del servizio sociale professionale in tutti quei comuni
che hanno richiesto l’intervento dell’assistente sociale che in più volte ha avuto la presa incarico
dell’utenza.
Inoltre per assicurare una adeguata distribuzione del sistema dei servizi sul territorio e la
corrispondenza ai bisogni rilevati, si è previsto un ventaglio e coordinamento di interventi
decentrati in ogni Comune del distretto per rispondere in maniera efficace ai bisogni rilevati dalla
complessa lettura del distretto, che ha caratteristiche multiformi sia demografiche che sociali, ma
anche di risposte ai bisogni.
SEZIONE IX - VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL SITEMA DEI BISOGNI
9.1 Descrizione sintetica del profilo di comunità*
La programmazione degli interventi rivolti alla comunità prevede una lettura attenta delle sue
componenti demografiche, economiche e sociali in riferimento non solo ai bisogni ma anche alle
risorse umane, strutturali e finanziarie.
I dati che hanno permesso la descrizione sintetica del profilo di comunità del distretto socio sanitario D 28 derivano da diverse fonti: la banca dati ISTAT, i servizi dell’ASP, i servizi anagrafe ed
i servizi sociali dei comuni del distretto, i servizi territoriali del Ministero della Giustizia sia in
riferimento agli adulti che ai minori, l’Ufficio Inps ricadente sul territorio distrettuale, CSA- Ufficio
scolastico Provinciale, ma anche il volontariato e il terzo settore presente nel distretto.
Dunque risultano variazioni registrate nella struttura demografica, quali l’invecchiamento della
popolazione, la contrazione della natalità e l’immigrazione; si tratta di fenomeni che hanno
coinvolto l’intero territorio sia pure con entità diversa nelle varie aree, in particolare:
• l’invecchiamento della popolazione (una persona su cinque ha oggi più di 65 anni, una su dieci
circa ha superato i 75) è più sensibile nei comuni di montagna;
• l’immigrazione straniera (che oggi sfiora mediamente il 5,72% della popolazione residente) è
superiore in quelle zone dove maggiore è la richiesta di manodopera non qualificata, quindi nella
fascia di pianura e collinare;
• la contrazione del numero di componenti delle famiglie e il crollo della natalità sono invece
fenomeni abbastanza omogenei sul territorio e investono il tema delle responsabilità familiari e
della capacità della famiglia di fronteggiare con risorse proprie (di autoaiuto e solidarietà
intergenerazionale) difficoltà temporanee o permanenti dei propri membri.
A questi cambiamenti si aggiungono quelli di carattere sociale ed economico che vedono
38
l’accresciuta flessibilità del mondo del lavoro e l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, oltre
alle problematiche tipiche del nostro contesto territoriale quali, gli elevati tassi di disoccupazione, il
lavoro nero, la marginalità economica, la forte presenza dell’indotto malavitoso organizzato, la
precarietà abitativa, la difficoltà di integrazione dei cittadini stranieri.
Tutte queste condizioni spesso causano il disagio vissuto da molte famiglie, siano esse dei comuni
più popolosi o di quelli più piccoli, che risulta essere una tra le principali cause della disgregazione
del nucleo familiare, comportando in alcuni casi un vero e proprio processo di marginalizzazione.
Il profilo di Comunità che viene delineato dall'analisi delle varie sezioni sopra dettagliate fa
emergere il tema della famiglia trasversale a tutte le problematiche sociali, da quelle dell’età
anziana a quelle dei portatori di handicap, da quelle legate al disagio sociale e alla marginalità a
quelle dell’adolescenza e dei minori.
Si evidenzia, dunque, una diffusa diminuzione della sicurezza socio-economica, che si riflette in
tangibili difficoltà per le famiglie. In questo contesto risulta determinante la presenza (e, in modo
contrario, l’assenza) di una rete parentale, in grado di fornire supporti quotidiani concreti o aiuti
economici. L’assenza di legami fra le generazioni della stessa famiglia e la lontananza dei genitori
costituiscono sicuramente alcuni degli elementi più significativi di cui tenere conto per valutare
l’insicurezza delle famiglie , così come – analogamente – l’eventuale vicinanza dei figli rappresenta
uno dei fattori protettivi efficaci a fronte dell’insorgere dei bisogni dell’età senile.
Compongono comunque un importante capitale sociale tutte le risorse spontanee, più o meno
organizzate, che concorrono a mantenere coeso il tessuto sociale della comunità: le espressioni di
solidarietà e di socialità, i legami fra le persone, non solo quelli familiari, ma anche i rapporti di
vicinato e le relazioni di amicizia, di reciprocità e di solidarietà, tradizionalmente diffuse sul nostro
territorio ma più presenti nei Comuni piccoli, in modo spontaneo e informale. Oltre a questo
consideriamo anche le forme organizzate e codificate in associazioni di volontariato e di
promozione sociale, rappresentanze sindacali, espressioni del movimento sportivo, culturale e
ricreativo. Si tratta di un patrimonio articolato e diffuso non in maniera uniforme sul territorio
distrettuale, che rappresenta il vero valore aggiunto in tema di coesione sociale e di qualità della
vita del nostro territorio.
Anche grazie al supporto, seppur non strutturato di tali realtà sociali è stato possibile definire le
esigenze ed i bisogni a cui rispondere nel presente documento programmatico, in particolare le
aree di intervento individuate sono:
−
Area Povertà;
−
Area Anziani;
−
Area Disabilità;
−
Area Immigrazione
−
Area Famiglie, Minori e Giovani
39
9.2 Definizione delle priorità, dei servizi e degli interventi da attivare.
A sostegno delle necessità dell'Area Povertà sono stati previsti i seguenti interventi di sostegno al
reddito quali:
−
borse lavoro;
−
assegni civici;
−
tirocini formativi e di apprendistato.
Nell’area anziani sono stati previsti, in prosecuzione delle programmazione precedente, pur se
notevolmente ridimensionata nella dimensione economica, i seguenti interventi:
−
Centri distrettuali di socializzazione;
−
attività ricreative e di socializzazione prediligendo i rapporti intergenerazionali
−
voucher trasporto presso centri di riabilitazione e di cura.
Gli interventi previsti nell'Area Disabilità sono:
−
Centro territoriale socio-educativo-riabilitativo
−
Assistenza domiciliare
−
tirocinio formativo per disabili minori
−
voucher di trasporto presso centri di riabilitazione e di cura
I servizi e gli interventi a favore delle famiglie, dei minori e giovani sono:
−
varie attività per i minori finalizzate alla socializzazione ed anche all'integrazione
interculturale per i minori stranieri;
−
Spazio di Ascolto, consulenza e orientamento
−
Attività per favorire la cittadinanza attiva e la partecipazione fra i giovani;
Per le AZIONI DI SISTEMA si è previsto:
−
Attività di Coordinamento Distrettuale
40
ALLEGATO 6
PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONA
Comitato dei Sindaci
DATE INCONTRI
02/07/13
DECISIONI
Prime indicazioni sul percorso di costruzione del PdZ e organizzazione della
prima Conferenza dei Servizi;
23/07/13
Organizzazione della prima Conferenza dei Servizi;
05/12/13
Presa visione dell'avvenuta approvazione delle “Linee Guida per le politiche
sociali e socio-sanitarie 2013-2015”, del Decreto di ripartizione delle somme
del FNPS e della convocazione a Palermo per il 20/12/2013;
16/01/14
Adempimenti per l'organizzazione e programmazione del nuovo PdZ 20132015: conferma o nomina dei componenti del gruppo piano, prima
individuazione aree tematiche ed azioni progettuali
13/03/14
Confronto sui chiarimenti e le indicazioni regionali
Esame dei progetti realizzati o in fase di realizzazione con il precedente PdZ;
20/03/14
Esame dei risultati dei lavori dei tavoli tematici e del gruppo piano
Indicazione delle priorità e delle azioni da attivare
02/04/14
Presa visione e prima valutazione dei progetti
Rimodulazione della quantificazione economica per le varie azioni progettuali
10/04/14
Presa visione e approvazione del documento di analisi e programmazione per
il triennio 2013/2015 e relativo bilancio distrettuale
41
Gruppo Piano
ll Gruppo Piano è composto da: rappresentanti dei 13 Comuni del distretto, rappresentanti
dell’ASP, rappresentanti dei Ministeri di Giustizia e dell’Istruzione, rappresentanti del terzo settore,
associazioni di promozione sociale e di volontariato e rappresentanti del sindacato.
Segue l'elenco dei componenti del gruppo piano così come stabilito dal Comitato dei Sindaci in
seguito all'incontro del 16/01/14
ENTI
COMPONENTI TECNICI
Comune di Barcellona Pozzo di
Gotto
Comune di Falcone
Comune di Fondachelli Fantina
Comune di Castroreale
Curcio Anna (coordinatore)
Camuti Maria Rita
Scordino Nicoletta
Porcino Grazia
Gentile Lucia
Rao Francesca
Comune di Novara di Sicilia
Muscarà Maria Tindara
Comune di Furnari
Mirabile Rosaria
Lipari Carmela
Comune di Rodi' Milici
Rossello Amalia
Comune di Mazzarra' Sant'Andrea Tumeo Daniela
Grillo Maria
Comune di Montalbano Eicona
Lidiana Nasissi
Comune di Basico'
Cappello Nunziata
Comune di Meri'
Mostaccio Pietro
Comune di Terme Vigliatore
Rizzo Anna Beatrice
Comune di Tripi
Panasiti Vincenza
Organizzazioni Sindacali
Millimaggi Giovanni
Isgrò Roberto
Cooperative sociali
Boncaldo Santino
Cappadona Michele
Volontariato
Aricò Francesca
Associazioni di Promozione sociale Mlynczak Lucyna Maria
Chillemi Tania
Organismi scolastici
Manca Francesca
Ministero della Giustizia
Lipari Antonella
servizio sociale adulti
Ministero della Giustizia
Palella Maria
servizio sociale minori
ASP
Caliri Maria
42
COMPONENTI CONTABILI
Bartolone Elisabetta,
Rao Concetta
Pensabene Maria
Morina Antonio
Buglisi Nunziato
Calabrese Carmelo
---Buglisi Nunziato
---Cotone Filippo
--Furnari Domenica
Ciraolo Maria
Castagnolo Santi
ll Gruppo Piano del distretto Socio-Sanitario D28 si è incontrato, presso il Comune Capofila, nelle
date indicate nella tabella seguente
DATE INCONTRI
16/07/13
17/02/14
ATTIVITA' SVOLTE
Avvio nuova programmazione PdZ 2013-2015 e organizzazione Conferenza
Servizi
Presa visione delle “Linee Guida per le politiche sociali e socio-sanitarie 20132015”
Attività preparatoria e di raccolta dati
Presentazione delle aree tematiche e divisione in gruppi di lavoro al fine di attivare
e coordinare i lavori dei tavoli tematici e di concertazione distrettuale.
Definizione del calendario dei lavori
18/03/14
Ricognizione delle schede contenenti i dati
Riflessione sulle tematiche avanzate e sulle proposte emerse all’interno dei tavoli
di concertazione
Definizione delle aree di intervento
Sintesi delle principali questioni e delle prevalenti problematiche emerse da
presentare al Comitato dei Sindaci
3. Gruppo Ristretto
Il gruppo ristretto che ha lavorato alla stesura del presente Piano di zona è composto da 6
assistenti sociali appartenenti ai Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Novara di
Sicilia, Fondachelli Fantina, Furnari e la referente dell'ASP, nonchè dall'esperto della progettazione
del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Fanno anche parte del gruppo ristretto un istruttore dei
servizi sociali e due referenti dell'ufficio ragioneriadel comune capofila
NOME
QUALIFICA
ENTE DI APPARTENENZA
Anna Curcio
Assistente Sociale coordinatore
Comune Barcellona Pozzo di Gotto
Spasaro Sebastiano
Psicologo esperto in progettazione
Comune Barcellona Pozzo di Gotto
Gentile Lucia
Assistente Sociale
Comune di Castroreale
Muscarà Maria Tindara Assistente Sociale
Comune di Novara di Sicilia
Porcino Grazia
Assistente Sociale
Comune di Fondachelli Fantina
Mirabile Rosaria
Assistente Sociale
Comune di Furnari
Caliri Maria
Assistente Sociale
Referente ASP
Camuti Maria Rita
Istruttore Servizi Sociali
Comune Barcellona Pozzo di Gotto
Cautela Antonino
Referente ufficio ragioneria
Comune Barcellona Pozzo di Gotto
Rao Concetta
Referente ufficio ragioneria
Comune Barcellona Pozzo di Gotto
43
Nella fase iniziale il gruppo si è riunito per stabilire le modalità organizzative e il calendario degli
incontri che si sono tenuti presso il Comune Capofila; il lavoro è stato poi realizzato lavorando per
aree tematiche a piccoli gruppi.
ATTIVITA' SVOLTE
DATE INCONTRI
Attività preparatoria per la raccolta dati
15/01/14
14/02/14
Attività preparatoria per la raccolta dati
18/02/14
24/02/14
Conferenza del Terzo Settore
Attività preparatoria per la raccolta dati e tavoli tematici
25/02/14
28/02/14
06/03/14
07/03/14
10/03/14
12/03/14
17/03/14
19/03/14
24/03/14
25/03/14
26/03/14
27/03/14
02/04/14
03/04/14
07/04/14
08/04/14
09/04/14
10/04/14
Tavoli tematici
Tavoli tematici
Raccolta dati
Raccolta dati
Elaborazione dati
Elaborazione dati
Completamento elaborazione dati
Stesura bozza relazione sociale
Bozza azioni progettuali
Stesura relazione sociale
Stesura relazione sociale e azioni progettuali
Stesura relazione sociale e azioni progettuali
Stesura relazione sociale e azioni progettuali
Stesura relazione sociale e riformulazione azioni progettuali
Riformulazione azioni progettuali
Riformulazione azioni progettuali
Stesura finale azioni progettuali
Rilettura e correzione piano di zona
4. Le Conferenze di Servizio
1^ Conferenza di Servizio
In data 31 luglio 2013 si è tenuta la prima Conferenza di Servizio, tappa fondamentale per l'avvio
del percorso di programmazione del Piano 2013/2015 che secondo gli indirizzi regionali deve
essere il risultato di processi decisionali basati sulla partecipazione di tutte le forze espressive
della comunità locale, enti, servizi pubblici e privati, terzo settore e anche singoli cittadini portatori
di esigenze di sostegno e cura.
L'evento è stato preceduto da adeguata pubblicizzazione a mezzo comunicato stampa, affissione
di manifesti/inviti, volantinaggio, comunicazioni dirette via servizio postale, fax, telefono, e-mail.
La partecipazione si può ritenere soddisfacente così pure i risultati ottenuti in termini di
osservazioni, proposte, critica costruttiva.
Si riporta nella seguente tabella una raffigurazione dell'adesione.
44
COMITATO DEI SINDACI
UFFICIO PIANO
ASP n.5
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI BARCELLONA P.G.
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MERI'
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI TERME VIGLIATORE
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI NOVARA DI SICILIA
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MONTALBANO ELICONA
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MAZZARRA’ S. ANDREA
SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CASTROREALE
C.I.S.L.
C.G.I.L.
ISTITUTO MARIA AUSILIATRICE – I.P.A.B.
ASS. BAU PARK
LIONS CLUB
ASS. LA FENICE
ASS. VOLONTARIATO VINCENZIANO
A.V.U.L.S.S.
ASS. CASA DI SOLIDARIETA' E ACCOGLIENZA
COOPERATIVA SOCIALE AZIONE SOCIALE
COOPERATIVA SOCIALE UTOPIA
COOPERATIVA SOCIALE PETIT
ASSOCIAZIONE A.N.G.S.A.
ASSOCIAZIONE CRESCERE INSIEME
CIRCOLO ARCI “CITTA' FUTURA”
CENTRO ESOPO
CESV
ASS. OGGIGIOVANE
SINDACATO SFIDA
ASS. ANGELI SULL’ASFALTO
COOPERATIVA SOCIALE ASTU
COOPERATIVA SOCIALE FUORI ONDA
COOPERATIVA SOCIALE PROGETTO DOPO DI NOI
ASS. GENIUS LOCI
ASS. AGUVS
ASS. MACRAME’
APS BARCEBLOG
ASS. BIG BANG
SINGOLI CITTADINI
45
2^ Conferenza di servizio
La seconda conferenza, coordinata dal Comitato dei sindaci e dal Gruppo Piano, è programmata
per il mese di maggio 2014 per presentare il Piano di Zona 2013/2015.
A tale iniziativa sarà data massima pubblicizzazione anche sui siti web istituzionali dei 13 comuni
del distretto.
5. La concertazione con altri enti e il Terzo settore
In data 18/02/2014 si è tenuta la conferenza del terzo settore, a cui hanno partecipato diversi
referenti di Associazioni di Volontariato, delle Associazioni di Promozione Sociale, delle
Cooperative Sociali e tutti coloro interessati a contribuire alla pianificazione dei servizi sociosanitari della comunità. Durante tale conferenza sono stati individuati i Rappresentanti del Terzo
Settore quali componenti del Gruppo Piano ed è stato definito il calendario dei lavori per i Tavoli
Tematici di concertazione distrettuale.
Secondo il calendario di seguito indicato sono stati tenuti i tavoli tematici, a cui hanno partecipato i
referenti di numerosi enti, associazioni, e realtà territoriali, nonché i referenti dei comuni e singoli
cittadini,:
- AREA ANZIANI: promozione di opportunità e servizi per le persone anziane.
Il 25/02/14 dalle ore 11:00 presso la sala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto
Il Tavolo condotto dal dott. Mostaccio Pietro
- AREA DISABILI: integrazione sociale delle persone disabili fisiche psichiche e sensoriali.
Il 28/02/14 dalle ore10:00 presso l'antisala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto
Il Tavolo condotto dalla dott.ssa Camuti Maria Rita
- AREA MINORI E RESPONSABILITA’ FAMILIARI: sostegno alle responsabilità familiari e tutela
dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il 25/02/14 dalle ore 9,30 presso l'antisala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto
Il Tavolo condotto dalla dott.ssa Panasiti Vincenza
- AREA IMMIGRATI: accoglienza e integrazione sociale degli immigrati e dei rifugiati.
Il 25/02/14 dalle ore 11:00 presso l'antisala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto
Il Tavolo condotto dalla dott.ssa Panasiti Vincenza
- AREA POVERTÀ E DISAGIO SOCIALE: accoglienza, contrasto alla povertà, sostegno per
l'integrazione socio-lavorativa.
Il 25/02/14 dalle ore 9,30 presso la sala consiliare del comune di Barcellona Pozzo di Gotto
Il Tavolo condotto dal dott. Mostaccio Pietro
Il coordinamento delle aree tematiche è stato gestito dalla dott.ssa Anna Curcio
46
6. Il coinvolgimento dei cittadini
Per la realizzazione del presente Piano di Zona, i cittadini del distretto sono stati coinvolti con
diverse modalità; in particolare con azioni di sensibilizzazione e pubblicizzazione delle varie
conferenze, con inviti, diffusione di comunicati stampa ecc.. Inoltre sia gli uffici che gli
amministratori dei 13 comuni sono stati sempre disponibili ad accogliere le istanze del territorio.
7. L’Accordo di programma
Indicare la data di sottoscrizione dell’Accordo di Programma
47
PRESENTAZIONE
DELLE AZIONI
1 - Centri Territoriali Socio Educativi Riabilitativi
Valore € 325.472,28
2 - Centri Distrettuali di Socializzazione
Valore € 173.835,60
3 - Azione di Sistema
Valore € 31.660,20
4 – Sostegno al Reddito
Valore € 750.000,00
5 – Spazio di Ascolto, Consulenza ed Orientamento
Valore € 25.240,80
6 – Eventi di Socializzazione
Valore € 150.990,50
7 – Voucher di Trasporto
Triennio 2013/2015
Valore € 59.280,00
48
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
2. TITOLO DELL’AZIONE
CENTRO TERRITORIALE SOCIO-EDUCATIVO-RIABILITATIVO
1
1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013
MACRO
LIVELLO
Servizi
territoriali
comunitari
Servizi per
favorire la
permanenza
a domicilio
SPECIFICARE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Centro
territoriale per
favorire la
socialità e
l’integrazione
attraverso attività
di riabilitazione
psicomotoria e
laboratori vari
Assistenza
Servizi per
domiciliare per
l'accesso e la disabili
presa in
carico da
parte della
rete
assistenziale
OBIETTIVI DI
AREE DI INTERVENTO
SERVIZIO A
RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED
CUI VA
FAMILIARI
E NON
ESCLUSIONE
RICONDOTTA
AUTOSUFF.
SOCIALE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Centro
territoriale per
disabili
X
Servizio di
prossimità
Assistenza
domiciliare
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
La realizzazione del centro distrettuale socio educativo e riabilitativo per disabili, localizzata nel
Comune di Barcellona P.G., si ripropone in una logica di continuità rispetto a quanto è stato
attuato nei trienni precedenti. Il servizio è stato frequentato e molto richiesto dagli utenti e dalle
loro famiglie, infatti alla scadenza dell’ultima triennalità, alcuni comuni del distretto hanno
finanziato con fondi dei propri bilanci la prosecuzione delle attività, al fine di continuare
permettere la fruizione dei servizi offerti.
Gli interventi previsti sono volti a favorire il benessere della persona disabile, il mantenimento o
recupero di capacità psico-fisiche e l’integrazione sociale.
Si propone anche un servizio domiciliare per i disabili del distretto che, privi di qualunque tipo di
sostegno, necessitano di prestazioni di cura e igiene al proprio domicilio. Inoltre, con le attività del
centro si vuole offrire anche sostegno alle famiglie dei destinatari del progetto.
49
Sarà inoltre garantito il servizio di trasporto al fine di consentire la più ampia partecipazione alle
attività interne ed esterne.
OBIETTIVI
-
Favorire la socializzazione e l’integrazione degli utenti
-
Accrescere il senso di benessere del disabile
-
Fornire sostegno ai disabili ed alle loro famiglie
- Attivare un servizio di assistenza domiciliare
ATTIVITA'
Il centro, operativo nel comune capofila, prevede la fruizione da parte di circa 40 utenti, con
possibilità di modifica e di integrazione in base alle richieste pervenute. Il target di età sarà
preferibilmente compreso tra gli 8 e i 45 anni, salvo diversa valutazione dell’equipe operativa; le
attività saranno organizzate con gruppi di circa 8 persone, tenendo conto sia dell’età, sia delle
capacità attitudinali L'equipe socio-sanitaria stilerà e attiverà il Progetto Personalizzato, in
collaborazione con altre realtà presenti sul territorio già frequentate dagli utenti; nello specifico si
provvederà alla:
- Progettazione di interventi individualizzati per disabili
- Realizzazione di progetti di crescita individuale.L'equipe stimolerà le abilità residue dell'utente,
valorizzando la persona e promuovendo percorsi di crescita grazie alle attività predisposte
- Promozione di attività integrate sul territorio del distretto
- Corso di prevenzione agli infortuni domestici. Sarà effettuato a cura del personale ASP e
consisterà in lezioni della durata di un'ora da ripetere mensilmente
- Attività di riabilitazione psicomotoria. Si realizzeranno attività a cura del personale ASP volte alla
riabilitazione, secondo le necessità degli utenti
- Laboratori vari, realizzati tenendo conto delle inclinazioni e delle preferenze dei frequentatori e
ove possibile saranno coinvolti i familiari
- Attività motoria. Sarà curato giornalmente l'esercizio fisico, ove possibile, tramite passeggiate
all'aria aperta e cicli di ginnastica dolce organizzati con la consulenza del fisioterapista, da
effettuare all'interno della struttura
- Laboratorio teatrale. Si tratta di un'attività gestita dall'animatore e prevede oltre alla messa in
scena di opere e testi vari scelti dagli utenti, anche la realizzazione di tutto quanto occorrente allo
scopo: costumi, scene, coreografie etc.
- Escursioni sul territorio. Con periodicità saranno organizzate gite presso mete interessanti dal
punto di vista storico, archeologico e culturale scelte collegialmente, per una più approfondita
conoscenza del territorio sia distrettuale che limitrofo. Le attività di escursione saranno
organizzate su richiesta degli utenti con la partecipazione alla spesa da parte degli stessi.
- Realizzazione di attività balneari presso un lido attrezzato, in modo da rendere accessibile la
spiaggia ed il mare anche ai portatori di handicap presenti sul territorio, al fine di favorire lo
svolgimento di attività di nuoto e godere dei benefici anche salutari che questo comporta. Le
attività balneari potranno essere organizzate su richiesta degli utenti con la partecipazione alla
spesa da parte degli stessi. Il centro provvederà con il proprio personale e con i mezzi agli
spostamenti.
- Realizzazione di un servizio di assistenza domiciliare per i disabili del distretto privi di
qualunque tipo di supporto o comunque non sufficientemente assistiti, che necessitano di aiuto
domestico e prestazioni di igiene e cura. Tali interventi saranno erogati dalla figura dell’operatore
socio assistenziale. Il servizio sarà erogato ai soggetti certificati ai sensi della Legge n. 104/92 art.
3 comma 3, sulla base delle richieste provenienti dai singoli comuni del distretto corredate da
relazioni sociali, e, ove opportuno e necessario, anche dai servizi dell’ASP (centri riabilitazione,
dipartimento salute mentale, N.P.I., etc..).
In caso di esubero di richieste, sarà predisposta una graduatoria che tenga conto della gravità del
caso, supportata da adeguata certificazione medica e relazionata dall’assistente sociale.
50
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da:
1. Comuni del Distretto
2. ASP 5
3. Scuola
4. Ministero della Giustizia
5. Enti di Formazione
6. Cooperative Sociali
7. Associazioni
8. Parrocchie
Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari
5. FIGURE PROFESSIONALI
Tipologia
A carico delle
amministrazioni
pubbliche coinvolte (Enti
Locali, ASP (EX
AUSL), T.M.,
Scuole…)
In convenzione
Totale
Coordinatore
1
1
Animatore
2
2
Operatore Socio Assistenziale
2
2
Ausiliario
1
1
Autista
1
1
Neuropsichiatra
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Psicologo
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Assistente Sociale
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Fisioterapista
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Infermiere
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Ausiliario
1 ( cofinanziamento ASP)
1
6. PIANO FINANZIARIO
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA'
N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Coordinatore
1
520 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 9.594,00
Animatore
2
2080 ore/ 12
€ 16,31
€ 33.924.80
RISORSE UMANE
51
mesi
Operatore Socio Assistenziale
2
2080 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 33.924,80
Ausiliario
1
780 ore/ 12
mesi
€ 15,07
€ 11.754,60
Autista
1
728 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 11.873,68
Neuropsichiatra
1
96 ore/ 12
mesi
€ 32,90
€ 3.158,40
Psicologo
1
48 ore/ 12
mesi
€ 25,89
€ 1.242,72
Assistente Sociale
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Fisioterapista
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Infermiere
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Ausiliario
1
48 ore/ 12
mesi
€ 13,88
€ 666,24
Subtotale
€ 108.490,76
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 108.490,76
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 1- 1 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 101.071,88
Cofinanziamento3
€ 7418,88
52
Totale
€ 108.490,76
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 2 ANNUALITA'
N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Coordinatore
1
520 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 9.594,00
Animatore
2
2080 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 33.924.80
Operatore Socio Assistenziale
2
2080 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 33.924,80
Ausiliario
1
780 ore/ 12
mesi
€ 15,07
€ 11.754,60
Autista
1
728 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 11.873,68
Neuropsichiatra
1
96 ore/ 12
mesi
€ 32,90
€ 3.158,40
Psicologo
1
48 ore/ 12
mesi
€ 25,89
€ 1.242,72
Assistente Sociale
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Fisioterapista
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Infermiere
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Ausiliario
1
48 ore/ 12
mesi
€ 13,88
€ 666,24
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 108.490,76
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0, 00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
53
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 108.490,76
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 1- 2 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 101.071,88
Cofinanziamento3
€ 7418,88
54
Totale
€ 108.490,76
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 3 ANNUALITA'
N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Coordinatore
1
520 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 9.594,00
Animatore
2
2080 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 33.924.80
Operatore Socio Assistenziale
2
2080 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 33.924,80
Ausiliario
1
780 ore/ 12
mesi
€ 15,07
€ 11.754,60
Autista
1
728 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 11.873,68
Neuropsichiatra
1
96 ore/ 12
mesi
€ 32,90
€ 3.158,40
Psicologo
1
48 ore/ 12
mesi
€ 25,89
€ 1.242,72
Assistente Sociale
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Fisioterapista
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Infermiere
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Ausiliario
1
48 ore/ 12
mesi
€ 13,88
€ 666,24
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 108.490,76
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
55
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 108.490,76
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 1- 3 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 101.071,88
Cofinanziamento3
€ 7418,88
Totale
€ 108.490,76
Allegato 5
PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità
N. Azione 1 - Titolo Azione CENTRO DISTRETTUALE SOCIO EDUCATIVO RIABILITATIVO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Coordinatore
1
1560 ore/ 36
mesi
€ 18,45
€ 28.782,00
Animatore
2
6240 ore/ 36
mesi
€ 16,31
€ 101.774.40
Operatore Socio Assistenziale
2
6240 ore/ 36
mesi
€ 16,31
€ 101.774.40
Ausiliario
1
2340 ore/ 36
mesi
€ 15,07
€ 35.263,80
Autista
1
2.184 ore/ 36
mesi
€ 16,31
€ 35.621,04
Neuropsichiatra
1
288 ore/ 36
mesi
€ 32,90
€ 9.475,20
Psicologo
1
144 ore/ 36
mesi
€ 25,89
€ 3.728,16
Assistente Sociale
1
144 ore/ 36
mesi
€ 16,33
€ 2.351,52
Fisioterapista
1
144 ore/ 36
mesi
€ 16,33
€ 2.351,52
Infermiere
1
144 ore/ 36
mesi
€ 16,33
€ 2.351,52
Ausiliario
1
144 ore/ 36
mesi
€ 13,88
€ 1.998,72
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 325.472,28
RISORSE STRUTTURALI
56
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 325.472,28
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 1
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 303.215,64
Cofinanziamento3
Totale
€ 22.256,64
€ 325.472,28
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Indiretta/esternalizzata – gara ad evidenza pubblica secondo la normativa in vigore
57
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
2. TITOLO DELL’AZIONE
CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE
2
1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013
MACRO
LIVELLO
SPECIFICARE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Servizi
territoriali
comunitari
Centro
territoriale per
favorire la
socialità e
Servizi per
l’integrazione in
l'accesso e la un’ottica anche
presa in carico di scambio
da parte della generazionale,
rete
attraverso
assistenziale
attività
ricreative e di
animazione
con laboratori
vari.
OBIETTIVI DI
AREE DI INTERVENTO
SERVIZIO A
RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED
CUI VA
FAMILIARI
E NON
ESCLUSIONE
RICONDOTTA
AUTOSUFF.
SOCIALE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Centro
territoriale di
socializzazione
per anziani
X
X
Servizio di
prossimità
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
Nelle triennalità precedenti sono stati attivati i due centri distrettuali di socializzazione, a favore di
persone anziane, situati nei comuni di Barcellona P.G. e Montalbano Elicona e gestiti da una
cooperativa sociale.
I due centri costituiscono un importante riferimento per questa fascia di età, sia per i momenti di
socializzazione sia per lo spazio aggregativo che risponde alle esigenze di solitudine e di
isolamento sociale.
Essendo il bisogno emerso quello della socializzazione, si ritiene di dover proseguire con
l’esperienza pregressa.
Tenuto conto della consistente decurtazione delle risorse economiche e della presenza nei piccoli
centri di diversi punti di incontro per anziani, organizzati in autogestione, le attività ed i laboratori
previsti nei centri distrettuali saranno realizzati esclusivamente nei comuni di Barcellona Pozzo di
Gotto e Montalbano Elicona.
FINALITÀ
Promuovere la socializzazione e l’integrazione degli anziani del distretto
Contrastare l’isolamento e l’esclusione sociale dell’anziano e sviluppare l’empowerment
individuale.
58
OBIETTIVI
- Proseguire le attività dei due centri per anziani dando continuità ad un servizio che ha avuto
una ricaduta positiva sul territorio.
- Utilizzare le potenzialità dell’anziano, valorizzando le sue risorse ed il bagaglio culturale delle
sue esperienze.
- Sostenere, aiutare, tutelare e mantenere le capacità di ognuno
- Favorire l’attivazione di iniziative che coinvolgano trasversalmente più generazioni
- Apprestare un percorso di prevenzione e di educazione alla salute
AZIONI
Il servizio è attivo da lunedì al venerdì, nelle ore pomeridiane, alternando l’apertura presso le 2
sedi di Barcellona P.G. e Montalbano Elicona; inoltre, secondo le richieste saranno organizzati
periodicamente degli incontri ludico-ricreativi anche nei singoli comuni che daranno la
disponibilità dei locali.
Per il conseguimento degli obiettivi sono previste le seguenti azioni:
- Attività ludico- ricreative. Saranno svolte all'interno del centro quali giochi di società, giochi di
carte, visione di film, ascolto di musica, e all'esterno come tornei di bocce ed altri giochi e
passatempi secondo le richieste e le potenzialità individuali.
- Attività motoria. Sarà curato l'esercizio fisico e cicli di ginnastica dolce organizzati con la
consulenza del fisioterapista da effettuare all'interno della struttura;
- Animazione, organizzazione di escursioni sul territorio. Con periodicità saranno organizzate
gite presso mete interessanti dal punto di vista storico, archeologico e culturale scelte
collegialmente, per una più approfondita conoscenza del territorio sia distrettuale che
limitrofo. Le attività di escursione saranno organizzate su richiesta degli anziani con
partecipazione alla spesa da parte degli stessi.
- Oganizzazione di soggiorni vacanza. E' prevista l'organizzazione di soggiorni di vacanza
marini, montani, collinari e termali, sia residenziali che non, da realizzare su richiesta degli
utenti e con spese a loro carico.
- Realizzazione di corsi di educazione alimentare, di prevenzione degli infortuni domestici e di
educazione igienico – sanitaria, che saranno effettuati a cura del personale ASP.
- Integrazione degli interventi sociali e sanitari
- Laboratori vari autogestiti che saranno via via realizzati tenendo conto delle inclinazioni e
delle preferenze dei frequentatori e ove possibile saranno coinvolti i familiari;
- Laboratorio teatrale che prevede la realizzazione di piccoli spettacoli che saranno
rappresentati in tutti i comuni del Distretto.
- Organizzazione di iniziative ed attività che mettano in relazione anziani e famiglie con
bambini, anziani e giovani.
- Riabilitazione psicomotoria. Sarà effettuata a cura del fisioterapista (personale ASP), sotto il
controllo costante del neurologo (personale ASP), si svolgerà periodicamente con utenti a
rotazione;
- Servizio di segretariato sociale presso ciascuna sede, per garantire le prestazioni a favore
della particolare utenza quali: informazione, consulenza, guida e orientamento all'accesso ai
servizi pubblici e privati, distribuzione di modulistica, aiuto nella compilazione di istanze e
produzione di documenti e piccolo disbrigo pratiche.
DESTINATARI
Sono destinatari diretti del presente progetto gli anziani del distretto socio sanitario D 28 e quelli
indiretti le loro famiglie.
Il numero degli anziani sarà di circa 100 anziani complessivamente che potranno usufruire dei
due centri.
PERSONALE
Il coordinatore avrà anche cura di integrare le diverse professionalità presenti nell'azione
progettuale e di favorire il lavoro di equipe in particolare con gli animatori, gli autisti e gli operatori
che saranno le figure professionali più vicine agli utenti nell'organizzazione delle attività, dei
59
laboratori, della presa in carico più in generale.
Il ruolo del coordinatore sarà svolto preferibilmente da un assistente sociale con compiti di:
- Organizzazione e coordinamento dei centri;
- Programmazione delle attività e delle azioni;
- Monitoraggio delle attività realizzate in riferimento agli obiettivi;
- Mediazione tra i centri, i servizi, le figure professionali, a tutti i livelli;Supervisione dell’èquipe
e delle attività;
- Responsabilità nella gestione dei centri;
- Mettere in rete tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto;
- Stimolare e connettere le risorse presenti sul territorio.
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da:
9. Comuni del Distretto
10. ASP 5
11. Scuola
12. Ministero della Giustizia
13. Enti di Formazione
14. Cooperative Sociali
15. Associazioni
16. Parrocchie
Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.
5. FIGURE PROFESSIONALI
Tipologia
A carico delle
amministrazioni
pubbliche coinvolte (Enti
Locali, ASP (EX
AUSL), T.M.,
Scuole…)
In convenzione
Totale
Coordinatore
1
1
Animatore
2
2
Operatore Socio Assistenziale
1
1
Autista
1
1
Neuropsichiatra
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Psicologo
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Assistente Sociale
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Fisioterapista
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Infermiere
1 ( cofinanziamento ASP)
1
Ausiliario
1 ( cofinanziamento ASP)
1
6. PIANO FINANZIARIO
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 1 ANNUALITA'
N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
60
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Coordinatore
1
624 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 11.512,80
Animatore
2
1248 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 20.354,88
Operatore Socio Assistenziale
1
624 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 10.177,44
Autista
1
520 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 8.481,20
Neurologo
1
96 ore/ 12
mesi
€ 32,90
€ 3.158,40
Psicologo
1
48 ore/ 12
mesi
€ 25,89
€ 1.242,72
Assistente Sociale
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Fisioterapista
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Infermiere
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Ausiliario
1
48 ore/ 12
mesi
€ 13,88
€ 666,24
Subtotale
€ 57.945,20
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 57.945,20
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 2 - 1 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 50.526,32
61
Cofinanziamento3
Totale
€ 7.418,88
€ 57.945,20
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA'
N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Coordinatore
1
624 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 11.512,80
Animatore
2
1248 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 20.354,88
Operatore Socio Assistenziale
1
624 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 10.177,44
Autista
1
520 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 8.418,20
Neurologo
1
96 ore/ 12
mesi
€ 32,90
€ 3.158,40
Psicologo
1
48 ore/ 12
mesi
€ 25,89
€ 1.242,72
Assistente Sociale
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Fisioterapista
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Infermiere
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Ausiliario
1
48 ore/ 12
mesi
€ 13,88
€ 666,24
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 57.945,20
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
62
TOTALE
€ 57.945,20
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 2 – 2 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 50.526,32
63
Cofinanziamento3
Totale
€ 7.418,88
€ 57.945,20
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA'
N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Coordinatore
1
624 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 11.512,80
Animatore
2
1248 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 20.354,88
Operatore Socio Assistenziale
1
624 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 10.177,44
Autista
1
520 ore/ 12
mesi
€ 16,31
€ 8.418,20
Neurologo
1
96 ore/ 12
mesi
€ 32,90
€ 3.158,40
Psicologo
1
48 ore/ 12
mesi
€ 25,89
€ 1.242,72
Assistente Sociale
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Fisioterapista
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Infermiere
1
48 ore/ 12
mesi
€ 16,33
€ 783,84
Ausiliario
1
48 ore/ 12
mesi
€ 13,88
€ 666,24
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 57.945,20
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
64
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 57.945,20
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 2 – 3 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 50.526,32
Cofinanziamento3
Totale
€ 7.418,88
€ 57.945,20
Allegato 5
PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità
N. Azione 2 - Titolo Azione CENTRI DISTRETTUALI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Coordinatore
1
1872 ore/ 36
mesi
€ 18,45
€ 34.538,40
Animatore
2
3744 ore/ 36
mesi
€ 16,31
€ 61.064,64
Operatore Socio Assistenziale
1
1872 ore/ 36
mesi
€ 16,31
€ 30.532,32
Autista
1
1560 ore/ 36
mesi
€ 16,31
€ 25.443,60
Neurologo
1
288 ore/ 36
mesi
€ 32,90
€ 9.475,20
Psicologo
1
144 ore/ 36
mesi
€ 25,89
€ 3.728,16
Assistente Sociale
1
144 ore/ 36
mesi
€ 16,33
€ 2.351,52
Fisioterapista
1
144 ore/ 36
mesi
€ 16,33
€ 2.351,52
Infermiere
1
144 ore/ 36
mesi
€ 16,33
€ 2.351,52
Ausiliario
1
144 ore/ 36
mesi
€ 13,88
€ 1.998,72
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 173.835,60
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
65
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
173.835,60
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 2
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 151.578,96
Cofinanziamento3
Totale
€ 22.256,64
€ 173.835,60
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Indiretta/esternalizzata – gara ad evidenza pubblica secondo la normativa in vigore
66
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
2. TITOLO DELL’AZIONE
AZIONE DI SISTEMA
3
1.a – Classificazione dell’Azione programmata D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013
MACRO
LIVELLO
Servizi per
l'accesso e la
presa in
carico da
parte della
rete
assistenziale
SPECIFICARE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Verifica,
monitoraggio e
valutazione
Lavoro di rete
con le risorse
territoriali e i
servizi
OBIETTIVI DI
SERVIZIO A
CUI VA
RICONDOTTA
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
AREE DI INTERVENTO
RESPONSABILITA'
FAMILIARI
DISABILITA'
E NON
AUTOSUFF.
POVERTA' ED
ESCLUSIONE
SOCIALE
Accesso
Presa in carico
X
X
Promozione di
azioni e
programmazioni
di distretto
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
Trasversalmente all'intero piano di zona, l'azione si configura quale momento ideale, in
particolare, nei confronti delle categorie fragili, con la presa in carico, l'accompagnamento ai
servizi sociali e sanitari, case management, concertazione con ASP per l' elaborazione di
strumenti integrati.
Il servizio agirà come osservatorio rispetto ai servizi del territorio, sia pubblici che privati, e si
attiverà in maniera integrata e complementare con i servizi e le risorse del territorio.
L’intervento prevede la presenza dell’assistente sociale con compiti di raccordo e di
collegamento e nello specifico si occuperà di:
- pianificazione, coordinamento della rete, verifica, monitoraggio e valutazione di tutto il
PdZ attraverso analisi comparate, per misurare la qualità dell'impatto anche indiretto
prodotta da ciascuna azione, e la sostenibilità in termini di efficacia e di efficienza.
- attività di filtro e indirizzo con segnalazioni di eventuali prese in carico ad altri servizi o enti
- pubblicizzazione di eventuali seminari/workshop per la promozione del benessere
psicosociale, della legalità, stili di vita sani, ecc..
- supporto per le attività di orientamento e informazione per i cittadini stranieri: in
particolare l’assistente sociale dell’azione di sistema farà da connessione tra le associazioni,
comitati, comunità straniere ecc, che a titolo di volontariato già operano sul territorio del
distretto.
67
-
realizzazione e aggiornamento di una banca dati sui servizi e sui bisogni sociali del
territorio
- gestione mailing list degli enti che a vario titolo operano nell’ambito distrettuale
- supporto, assistenza tecnica e promozione di interventi da realizzare in ambito distrettuale
e ricerca di bandi e avvisi (regionali, nazionali, europei, FSE, FEI, FER, ecc..)
DESTINATARI:
Tutta la popolazione del Distretto Socio Sanitario D 28.
LOCALIZZAZIONE: Territorio del Distretto D28
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
La rete costituita per la presente azione progettuale sarà composta da:
17. Comuni del Distretto
18. ASP 5 Messina
19. Scuola
20. Ministero della Giustizia
21. Enti di Formazione
22. Cooperative Sociali
23. Associazioni
24. Parrocchie
Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.
5. FIGURE PROFESSIONALI
Tipologia
A carico delle
amministrazioni
pubbliche coinvolte
(Enti
Locali, ASP (EX
AUSL), T.M.,
Scuole…)
In convenzione
Totale
1
1
Assistente Sociale
6. PIANO FINANZIARIO
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA'
N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
572 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 10.553,40
RISORSE UMANE
Assistente Sociale
68
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 10.553,40
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 3 - 1 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 10.553,40
Cofinanziamento3
Totale
€ 10.553,40
69
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA'
N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
572 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 10.553,40
RISORSE UMANE
Assistente Sociale
Subtotale
€ 10.553,40
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 10.553,40
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 3- 2 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 10.553,40
Cofinanziamento3
Totale
€ 10.553,40
70
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 3 ANNUALITA'
N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
572 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 10.553,40
RISORSE UMANE
Assistente Sociale
Subtotale
€ 10.553,40
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 10.553,40
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 3 - 3 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 10.553,40
Cofinanziamento3
Totale
€ 10.553,40
71
Allegato 5
PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità
N. Azione 3- Titolo Azione AZIONE DI SISTEMA
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
1716 ore/ 36
mesi
€ 18,45
€ 31.660,20
RISORSE UMANE
Assistente Sociale
Subtotale
€ 31.660,20
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
Subtotale
€ 0,00
TOTALE
€ 31.660,20
ALTRE VOCI
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 3
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 31.660,20
Cofinanziamento3
Totale
€ 31.660,20
72
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Diretta: bando/avviso ad evidenza pubblica per il reperimento della figura professionali
73
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
2. TITOLO DELL’AZIONE
SOSTEGNO AL REDDITO
4
1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013
MACRO
LIVELLO
Misure di
inclusione
sociale –
sostegno al
reddito
SPECIFICARE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Borse Lavoro
Assegni civici
OBIETTIVI DI
AREE DI INTERVENTO
SERVIZIO A
RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED
CUI VA
FAMILIARI
E NON
ESCLUSIONE
RICONDOTTA
AUTOSUFF.
SOCIALE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Interventi per
facilitare
l’inclusione
sociale e
l’autonomia
X
Misure di
sostegno al
reddito
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
Dall’indagine conoscitiva del distretto 28 e da quanto si evince dalla relazione sociale, si nota che
nel territorio distrettuale è presente un numero cospicuo di individui che evidenziano, in qualche
modo, condizioni o sintomi di disagio, anche se spesso non del tutto strutturati e radicati in
comportamenti devianti o patologie da marginalità.
La forte carenza sul territorio di opportunità occupazionali ha favorito, pertanto, la cronicizzazione
di situazioni di svantaggio economico e sociale.
Le attività proposte mirano a costruire un sistema di interventi che si concretizzi in azioni di
sostegno e di supporto ai giovani, alle rispettive famiglie ma anche a soggetti che per particolari
situazioni sono stati emarginati dai cicli produttivi e dal mercato del lavoro.
E’ per questo che particolare attenzione va posta in favore delle seguenti categorie di soggetti:
• Giovani in cerca di prima occupazione
• Adulti oltre i 45 anni
• Famiglie monoreddito peraltro derivante da lavoro precario e/o saltuario
• Categorie fragili che per vari motivi sono escluse dal circuito lavorativo e sociale
• Disoccupati/inoccupati/soggetti in cassa integrazione
Pertanto, considerata l’ampia partecipazione ad analoghe iniziative poste in essere con i
precedenti piani di zona del Distretto 28, la scelta emersa dai tavoli tematici ed ancor più
sostenuta dal Comitato dei Sindaci del Distretto, è stata quella di riproporre su tutto il territorio
attività di sostegno al reddito per le famiglie che si trovano in grave difficoltà economica, con gli
74
strumenti delle borse lavoro e/o assegni civici.
OBIETTIVI
•
Promuovere l'esercizio dell'autonomia personale
•
Attivare borse lavoro per l’inserimento lavorativo.
•
Prevenire l’espulsione dal mondo del lavoro
•
Favorire l’inserimento occupazionale per le persone appartenenti alle fasce deboli della
società
•
Contrastare l'azione dei fattori di rischio che alimentano il disagio e la devianza
•
Creare occasioni di formazione e inserimento prelavorativo
•
Favorire la promozione di sé e lo sviluppo complessivo dei giovani in situazioni di “rischio
sociale”
•
Offrire una possibilità di formazione e di avviamento al lavoro
•
Promuovere l’empowerment personale dei beneficiari
•
Fornire un servizio di utilità sociale alla comunità di appartenenza
ATTIVITA'
Nell’arco dell’intero triennio è prevista l’erogazione di borse lavoro/assegni civici come di seguito
specificata:
Comune di Barcellona Pozzo di Gotto
n. 126
Comune di Basicò
n. 19
Comune di Castroreale
n. 26
Comune di Falcone
n. 27
Comune di Fondachelli Fantina
n. 21
Comune di Furnari
n. 30
Comune di Mazzarrà S.Andrea
n. 22
Comune di Merì
n. 25
Comune di Montalbano Elicona
n. 25
Comune di Novara di Sicilia
n. 22
Comune di Rodì Milici
n. 24
Comune di Terme Vigliatore
n. 42
Comune di Tripi
n. 20
Per ogni annualità sarà pubblicato un bando distrettuale con i criteri di accesso per la
partecipazione alle borse lavoro/assegni civici, uguali per tutti i 13 comuni del Distretto.
Al tavolo tematico sulla disabilità, è emersa forte l’esigenza di porre particolare attenzione nei
confronti dei minori disabili che hanno già assolto l’obbligo scolastico per dare ad essi la
possibilità di essere inseriti in tirocini formativi in grado di sviluppare le loro potenzialità ed
accrescere il loro livello di autonomia personale.
Tale esigenza risulta particolarmente forte nel comune di Barcellona P.G., in quanto, a differenza
degli altri comuni del Distretto, le reti familiari ed amicali non sono inclusive come quelle dei
piccoli centri. Pertanto, si prevede una riserva di n. 4 borse lavoro per ciascun anno a favore di
disabili minori, che beneficeranno della supervisione del locale Dipartimento di Neuropsichiatria
infantile. Si prevede inoltre di riservare n. 2 borse lavoro per le richieste dell’UEPE e dell’USSM
di Messina.
- Borse lavoro
La borsa lavoro è uno strumento educativo/formativo per facilitare l’inserimento nel mercato del
lavoro di soggetti appartenenti alle fasce deboli attraverso un’esperienza lavorativa:
I soggetti selezionati verranno coordinati da un Orientatore/Psicologo.
Saranno attivate azioni adatte ad incentivare le motivazioni al lavoro nel rispetto della legalità.
I soggetti selezionati verranno inseriti in attività lavorative presso imprese e ditte di servizi,
artigianato e/o commercio presenti nel territorio comunale
75
Per i destinatari del progetto è prevista la stipula di polizza assicurativa a carico del progetto.
ll processo di inserimento lavorativo e l'attività dei soggetti coinvolti saranno seguiti
costantemente e monitorati con periodicità.
Ai soggetti coinvolti sarà offerta una breve formazione teorica.
I soggetti destinatari del progetto saranno impegnati nel corso di 4 mesi, per 20 ore settimanali ed
un monte ore complessivo di 350 ore. Ai soggetti beneficiari verrà corrisposta una borsa lavoro
mensile forfettaria pari a € 400,00.
Si redigeranno schede individuali di osservazione e verifiche periodiche ed una scheda di
valutazione finale.
- Assegni civici
In alcuni comuni del distretto saranno svolte attività lavorative di utilità sociale per servizi o
prestazioni presso e per conto del Comune di residenza (mercati settimanali, musei, biblioteche,
pulizia verde pubblico, vigilanza del traffico, pulizia e sorveglianza impianti sportivi, etc.).
I soggetti destinatari del progetto saranno impegnati nel corso di 4 mesi, per 20 ore settimanali ed
un monte ore complessivo di 350 ore. Ai soggetti beneficiari verrà corrisposta una borsa lavoro
mensile forfettaria pari a € 400,00.
Per i destinatari del progetto è prevista la stipula di polizza assicurativa a carico del progetto.
L'impegno lavorativo giornaliero sarà vario, poiché dipenderà dal funzionamento delle strutture
comunali individuate per la realizzazione dell'attività, dagli orari delle strutture scolastiche e
sportive, e dei servizi coinvolti e dalla tipologia di utenti coinvolti.
I soggetti selezionati saranno coordinati da personale individuato all’interno dell’Ente comunale di
appartenenza.
Si redigeranno schede individuali di osservazione e verifiche periodiche ed una scheda di
valutazione finale
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
1. Ufficio di gestione del piano di zona provvederà alla predisposizione dei bandi di selezione per
la individuazione dei soggetti da avviare nelle attività di borse lavoro/assegni civici, attività di
Controllo Monitoraggio e Valutazione, redazione delle schede individuali di osservazione e
verifiche periodiche e delle schede di valutazione finale;
2. Uffici di attività sociali dei 13 comuni del Distretto, segnaleranno eventuali situazioni di disagio
da attenzionare; verificheranno l’andamento in itinere della esecuzione degli interventi avviati.
3. Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato, associazioni datoriali, imprese, ditte di servizi,
etc. coinvolte a vario titolo nell’inserimento in borse lavoro; individuazione di un tutor aziendale.
4. Dipartimento di Neuropsichiatria infantile che redigerà un piano individualizzato per ciascun
minore da avviare ai tirocini formativi; costante attività di monitoraggio; valutazione dei risultati
ottenuti.
5. UEPE
6. USSM
I comuni del Distretto provvederanno inoltre a fornire eventuali attrezzature che si renderanno
necessarie ai soggetti individuati per la realizzazione delle attività lavorative (a titolo
esemplificativo, sistemi di protezione individuali, abbigliamento, etc.)
5. FIGURE PROFESSIONALI
Tipologia
A carico delle
amministrazioni
pubbliche coinvolte (Enti
Locali, ASP (EX
AUSL), T.M.,
Scuole…)
Orientatore/Psicologo
76
In convenzione
Totale
1
1
6. PIANO FINANZIARIO
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA'
N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
832/12 mesi
€ 22,00
€ 18.304,00
RISORSE UMANE
Orientatore/Psicologo
Subtotale
€ 18.304,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Assicurazioni
€ 2.875,50
Subtotale
€ 2.875,50
ALTRE VOCI
Borse lavoro/Assegni civici
142
350 ore /4
mesi
€ 1.600,00
€ 227.200,00
Subtotale
€ 227.200,00
TOTALE
€248.379,5
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 4 -1 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 248.379,5
Cofinanziamento3
Totale
€ 248.379,5
77
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA'
N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
832 ore /12
mesi
€ 22,00
€ 18.304,00
RISORSE UMANE
Orientatore/Psicologo
Subtotale
€ 18.304,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Assicurazioni
€ 2.875,50
Subtotale
€ 2.875,50
ALTRE VOCI
Borse lavoro/Assegni civici
142
350 ore /4
mesi
€ 1.600,00
€ 227.200,00
€ 227.200,00
Subtotale
TOTALE
€248.379,5
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 4 -2 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€248.379,5
78
Cofinanziamento3
Totale
ASL
€248.379,5
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA'
N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
832 ore /12
mesi
€ 22,00
€ 18.304,00
RISORSE UMANE
Orientatore/Psicologo
Subtotale
€ 18.304,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Assicurazioni
€ 2.937,00
Subtotale
€ 2.937,00
ALTRE VOCI
Borse lavoro/Assegni civici
145
350 ore /4
mesi
€ 1.600,00
€ 232.200,00
Subtotale
€ 232.200,00
TOTALE
€ 253.241, 00
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 5 -3 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 253.241, 00
Cofinanziamento3
Totale
€ 253.241, 00
79
Allegato 5
PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità
N. Azione 4- Titolo Azione SOSTEGNO AL REDDITO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
1
2496 ore/ 36
mesi
€ 22,00
€ 54.912,00
RISORSE UMANE
Psicologo
Subtotale
€ 54.912,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Assicurazioni
€ 8.688,00
Subtotale
€ 8.688,00
ALTRE VOCI
Borse lavoro/Assegni civici
429
150.150 ore
/36 mesi
€ 1.600,00
€ 686.400,00
Subtotale
€ 686.400,00
TOTALE
€ 750.000,00
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 4
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 750.000,00
Cofinanziamento3
Totale
€ 750.000,00
80
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Diretta: sarà assicurata la continuità del servizio che è stato positivamente riscontrato nel corso
delle pregresse annualità dei precedenti Piani di Zona, anche mediante l’ utilizzazione del
personale che ha gestito le medesime attività.
81
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
2. TITOLO DELL’AZIONE
SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO
5
1.a – Classificazione dell’Azione programmata D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013
MACRO
LIVELLO
Servizi per
l'accesso e la
presa in
carico da
parte della
rete
assistenziale
SPECIFICARE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Interventi di
contrasto al
disagio giovanile
OBIETTIVI DI
SERVIZIO A
CUI VA
RICONDOTTA
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
AREE DI INTERVENTO
RESPONSABILITA'
FAMILIARI
DISABILITA'
E NON
AUTOSUFF.
POVERTA' ED
ESCLUSIONE
SOCIALE
Accesso
Presa in carico
Attività di
segretariato
sociale
X
Pronto
intervento
sociale
Orientamento ed
informazione per
i cittadini
stranieri
Supporto alle
famiglie in
difficoltà
attraverso
consulenza
psicologica e
sociale
Centro di Ascolto
tematico
Lavoro di rete
con le risorse
territoriali e i
servizi
Sensibilizzazione
sui temi della
violenza di
genere
82
X
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
Lo spazio di ascolto, consulenza ed orientamento vuole essere un punto di riferimento per i
cittadini, le finalità che si intendono perseguire sono quelle di formazione, di informazione ed
orientamento sulle opportunità sociali, educative e di intrattenimento del territorio. L’obiettivo
generale è quello di ottimizzare, rinnovare e diversificare le risposte ai cittadini che presentano
esigenze, bisogni e interessi diversi, attraverso l’offerta di un servizio specialistico. Viene promossa
la scelta autonoma circa le modalità di soddisfazione delle proprie necessità, oltre alla possibilità di
accompagnare e sostenere la presa in carico delle fragilità e dei bisogni che divengono sempre più
complessi.
Le attività previste sono:
- Interventi di contrasto al disagio giovanile
- Attività di segretariato sociale
- Orientamento ed informazione per i cittadini stranieri
- Supporto alle famiglie in difficoltà attraverso consulenza psicologica e sociale
- Lavoro di rete con le risorse territoriali e i servizi
- Sensibilizzazione sui temi della violenza di genere
Particolare attenzione sarà rivolta al supporto alla genitorialità mediante interventi e incontri per i
genitori e gli adulti di riferimento su tematiche educative, sociali, e per la cura e il benessere psicofisico dei figli nelle diverse età, e attivando nel contempo interventi di contrasto al disagio giovanile.
Inoltre il servizio si pone come osservatorio sociale per realizzare specifici servizi di informazione
sulle attività e sulla rete dei servizi attivati nel territorio in favore delle famiglie, attraverso un
sistema di collaborazione attiva di tutti i soggetti: singoli, gruppi, associazioni, istituzioni.
Lo spazio di ascolto e consulenza avrà sede presso il comune capofila e vede la presenza di uno
psicologo e delle assistenti sociali del comune di Barcellona P.G, che si occuperanno di
consulenza psicologica e presa in carico di casi sociali (vittime di violenza, disagio, mediazione
familiare, affidi, capacità genitoriali, ecc); inoltre il servizio agirà in stretta collaborazione con
l’azione 3 del presente Piano: AZIONE DI SISTEMA; in particolare l’assistente sociale del progetto
AZIONE DI SISTEMA, in un’ottica collaborativa e di reale integrazione, farà da collante tra l’ambito
territoriale distrettuale e le risorse e le opportunità presenti sul territorio del comune capofila.
Il servizio vedrà la presenza, oltre che del personale previsto, anche di altre figure professionali
che a titolo di volontariato si occuperanno di settori e temi specifici .
Interventi antiviolenza con la collaborazione di legali volontari, e con le risorse sanitarie territoriali
(consultorio familiare, UOC di ginecologia e ostetricia, DSM, ecc) che si occuperanno di realizzare
attività di:
- sensibilizzazione sui temi della violenza in particolare quella di genere
- orientamento e sostegno alle donne vittime di violenza
- consulenza legale per assistere la donna nella denuncia di abusi e maltrattamenti, per fornire
informazioni sul diritto civile e penale, in particolare sul diritto di famiglia, separazioni, divorzi,
affidamento minori;
- consulenza psicologica per affrontare il disagio e superare i momenti critici e sostenere le risorse
della persona
- sensibilizzazione, informazione,formazione per contribuire a costituire una cultura della non
violenza
Interventi di contrasto al disagio giovanile e alle famiglie in difficoltà attraverso la promozione
di una rete territoriale per il contrasto del disagio giovanile e la gestione delle famiglie in situazioni
di difficoltà. In particolare si prevede una stretta collaborazione con quanti già operano con i
giovani e le famiglie (oratori, parrocchie, centri giovanili, servizi sociali, associazioni, scuole, servizi
ASP) al fine di rafforzarne l’azione con il supporto di figure professionali specializzate.
Gli interventi vedranno le seguenti attività:
- orientamento e consulenza educativa finalizzata al sostegno genitoriale
- supporto qualificato alle famiglie che si trovano in difficoltà soprattutto nell’ambito della
separazione, in particolare quando essa vede coinvolti dei minori e si caratterizza per una certa
conflittualità
- informazioni sui diritti e sulle opportunità esistenti per conciliare i tempi di lavoro con quelli
familiari (es. congedi parentali: maternità, paternità, legge 104, ecc…)
83
- spazi di ascolto per adolescenti e giovani
- orientamento e informazione su scuola, lavoro, formazione, tempo libero
- sensibilizzazione e promozione sui temi della legalità, stili di vita sani, antidiscriminazioni , ecc..
- counseling per favorire e sostenere le risorse della persona
Interventi di orientamento ed informazione per i cittadini stranieri con la collaborazione di
associazioni e comunità di cittadini stranieri che a titolo volontario già operano sul territorio a
favore dei cittadini stranieri. In modo particolare ci si avvràà della disponibilità offerta dall’ANOF
che metterà a disposizione la propria organizzazione sia a livello strutturale che logistico e di
competenze professionali.
Gli interventi prevedono attività di:
- supporto e pianificazione delle attività di orientamento e informazione per i cittadini stranieri
- assistenza nell’ accesso ai servizi e disbrigo pratiche per permesso di soggiorno, assistenza e
pre-compilazione delle domande di rilascio e rinnuovo, ecc
L’obiettivo è quello di evitare la frammentazione e/o sovrapposizione di interventi e supportarli nelle
attività di disbrigo pratiche amministrative e burocratiche, informazioni sull’applicazione delle
normative sul soggiorno, politiche dell’ingresso, ricongiungimento familiare, ecc, di quanti vivono
questo genere di problema.
DESTINATARI: Tutta la popolazione del Distretto Socio Sanitario D 28
LOCALIZZAZIONE: Comune di Barcellona P.G. con ricaduta distrettuale
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
Si prevede la costituzione di una rete di intervento per la realizzazione degli interventi dell’azione
composta da:
1. Comuni del Distretto
2. ASP Messina
3. Scuola
4. Ministero della Giustizia
5. Enti di Formazione
6. Cooperative Sociali
7. Associazioni
8. Parrocchie
Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.
5. FIGURE PROFESSIONALI
Tipologia
A carico delle
amministrazioni
pubbliche coinvolte
(Enti
Locali, ASP (EX
AUSL), T.M.,
Scuole…)
In convenzione
Assistente sociale
1 (cofinanziamento
comune Capofila)
1
Psicologo
1 (cofinanziamento
comune Capofila)
1
84
Totale
6. PIANO FINANZIARIO
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA'
N. Azione 5 - Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Assistente Sociale
1
208 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 3.837,60
Psicologo
1
208 ore/ 12
mesi
€ 22,00
€ 4.576,00
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 8.413,60
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
ALTRE VOCI
Subtotale
TOTALE
€ 8.413,60
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 5 – 1 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
85
Cofinanziamento3
€ 8.413,60
Totale
€ 8.413,60
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA'
N. Azione 5- Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Assistente Sociale
1
208 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 3.837,60
Psicologo
1
208 ore/ 12
mesi
€ 22,00
€ 4.576,00
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 8.413,60
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
ALTRE VOCI
Subtotale
TOTALE
€ 8.413,60
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 5 - 2 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
86
Cofinanziamento3
Totale
€ 8.413,60
€ 8.413,60
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA'
N. Azione5 - Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Assistente Sociale
1
208 ore/ 12
mesi
€ 18,45
€ 3.837,60
Psicologo
1
208 ore/ 12
mesi
€ 22,00
€ 4.576,00
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 8.413,60
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
ALTRE VOCI
Subtotale
TOTALE
€ 8.413,60
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 5 - 3 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
87
Cofinanziamento3
€ 8.413,60
Totale
€ 8.413,60
Allegato 5
PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità
N. Azione 5- Titolo Azione SPAZIO DI ASCOLTO, CONSULENZA ED ORIENTAMENTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
Assistente Sociale
1
624 ore/ 36
mesi
€ 18,45
€ 11.521,80
Psicologo
1
624 ore/ 36
mesi
€ 22,00
€ 13.728,00
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 25.240,80
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
ALTRE VOCI
Subtotale
TOTALE
€ 25.240,80
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 5
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
88
Cofinanziamento3
Totale
€ 25.240,80
€ 25.240,80
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Diretta
89
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
2. TITOLO DELL’AZIONE
EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE
6
1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013
MACRO
LIVELLO
Servizi
territoriali
comunitari
SPECIFICARE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Eventi di
socializzazione
Laboratori
OBIETTIVI DI
AREE DI INTERVENTO
SERVIZIO A
RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED
CUI VA
FAMILIARI
E NON
ESCLUSIONE
RICONDOTTA
AUTOSUFF.
SOCIALE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Eventi
territoriali
X
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
L’area minori e famiglia è sicuramente un’area complessa e vasta, che chiama in campo varie
realtà e categorie di utenti, con bisogni ed esigenze diverse.
Se fino a qualche anno fa si registrava un numero consistente di famiglie in cui entrambi i genitori
lavoravano, oggi parte di questi nuclei familiari sono diventati monoreddito o senza reddito a
causa della crescente disoccupazione.
A ciò consegue la necessità per il territorio di avere un maggior numero di servizi con funzione di
accoglienza, salvaguardia e cura. Tale fenomenologia, anche se certamente in maniera più
blanda rispetto a Barcellona Pozzo di Gotto, la si può osservare anche nei Comuni più piccoli del
distretto.
Diventa, pertanto, prioritario per un distretto socio-sanitario progettare interventi che a più livelli
possano incidere sulle famiglie in generale, e sui giovani in particolare; interventi che, certamente,
varieranno in base alle tipologie dei territori.
Infatti, se per un grosso Comune come Barcellona P.G. i centri di aggregazione a vario titolo
rappresentano un luogo protetto e privilegiato di incontro in cui i giovani possono fare
un'esperienza di convivenza con coetanei ed adulti, in cui lo stare insieme agli altri offre un'
opportunità di crescita attraverso lo scambio di idee, di esperienze, di emozioni, nei comuni più
piccoli dove le reti sociali sono più fitte, si privilegeranno momenti di incontro-confronto, in ambiti
anche ludico ricreativi, nonchè feste, gite culturali, etc.
Obiettivi
1.favorire la socializzazione dei giovani;
2. sensibilizzare e fornire ai giovani strumenti per il loro coinvolgimento alle attività progettuali
3. facilitare una costruttiva integrazione territoriale;
4.promuovere lo sviluppo di relazioni positive con il mondo degli adulti allo scopo di realizzare
obiettivi condivisi
5. promuovere lo sviluppo delle capacità personali;
90
6.favorire un uso creativo del tempo libero;
8 offrire momenti ludico – culturali e di conoscenza del territorio del distretto;
AZIONI
Centri di aggregazione.
I centri di aggregazione rappresentano un luogo protetto e privilegiato di incontro in cui i giovani
possono fare un'esperienza di convivenza con coetanei ed adulti, in cui lo stare insieme agli altri
offre un'opportunità di crescita attraverso lo scambio di idee, di esperienze, di emozioni.
Nei centri i ragazzi possono esercitare il proprio diritto al protagonismo, la propria capacità di
organizzazione autonoma di spazi e tempi di vita, possono sviluppare la capacità di coltivare
relazioni libere e cooperanti con i coetanei.
Con questo servizio che sarà attuato nel comune capofila del Distretto, si intende offrire un
contributo alle attività finalizzate ad offrire modelli positivi che quotidianamente vengono svolte
dagli oratori e dalle parrocchie che garantiscono già spazi adibiti a centri di aggregazione.
Tale azione si pone in stretta continuità con l’esperienza positiva effettuata dal Comune di
Barcellona Pozzo di Gotto negli anni precedenti a seguito del protocollo di intesa stipulato tra il
Comune e l’Arcidiocesi di Lipari-Messina per la progettazione e la realizzazione di interventi
condivisi a favore delle giovani generazioni. Essa rappresenta, infatti, un importante strumento di
prevenzione primaria nei confronti di una fascia di popolazione sempre più esposta ai pericoli
della società contemporanea.
Organizzazione di attività ricreative e di socializzazione (gite, uscite, feste etc..).
L’attività, che sarà realizzata nei rimanenti 12 Comuni del distretto, per i motivi già espressi in
premessa, è quella di incentivare la partecipazione attiva della parte di popolazione
maggiormente svantaggiata (adulti in stato di svantaggio sociale, anziani, emarginati e giovani)
attraverso la realizzazione di un programma di eventi locali finalizzato a promuovere la creatività
e la relazionalità delle persone.
Se il rischio maggiore a cui gli adulti e gli anziani vanno incontro è proprio quello della solitudine,
con una progressiva tendenza a rinchiudersi in casa e con una riduzione della motivazione al
fare, per i giovani che vivono nei piccoli comuni è quello di sentirsi chiusi nel perimetro del loro
paese, con evidenti difficoltà sul piano della socializzazione e dell’integrazione con gli ambiti
circostanti.
E' quindi importante e necessario che il Distretto offra, sempre di più, nuove opportunità che siano
in grado di veicolare la partecipazione attiva dei cittadini.
In particolare, saranno privilegiate tutte quelle attività ed iniziative che veicolino la socializzazione,
che abbiano come obiettivo la crescita culturale del cittadino e che, in generale, favoriscano la
partecipazione e i rapporti interpersonali.
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da:
1. Comuni del Distretto
2. ASP 5
3. Scuola
4. Ministero della Giustizia
5. Enti di Formazione
6. Cooperative Sociali
7. Associazioni
8. Parrocchie
91
Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.
5. FIGURE PROFESSIONALI
Tipologia
A carico delle
amministrazioni
pubblichecoinvolte (Enti
Locali, ASP (EX
AUSL), T.M.,
Scuole…)
In convenzione
Totale
6. PIANO FINANZIARIO
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA'
N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
Supporto ai centri parrocchiali di
aggregazione e oratori
€ 17.219,24
Attività ricreative-culturaliaggregative
€ 33.110,93
Subtotale
€ 50.330,17
TOTALE
€ 50.330,17
92
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 6- 1 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 50.330,17
Cofinanziamento3
Totale
€ 50.330,17
93
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 2 ANNUALITA'
N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
Supporto ai centri parrocchiali di
aggregazione e oratori
€ 17.219,24
Attività ricreative-culturaliaggregative
€ 33.110,93
Subtotale
€ 50.330,17
TOTALE
€ 50.330,17
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 6- 2 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 50.330,17
Cofinanziamento3
Totale
€ 50.330,17
94
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA'
N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
Supporto ai centri parrocchiali di
aggregazione e oratori
€ 17.219,24
Attività ricreative-culturaliaggregative
€ 33.110,93
Subtotale
€ 50.330,17
TOTALE
€ 50.330,17
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 6- 3Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 50.330,17
Cofinanziamento3
Totale
€ 50.330,17
95
Allegato 5
PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità
N. Azione 6- Titolo Azione EVENTI DI SOCIALIZZAZIONE
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0,00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0,00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
Supporto ai centri parrocchiali di
aggregazione e oratori
€ 51.657,73
Attività ricreative-culturaliaggregative
€ 99.332,78
Subtotale
€ 150.990,51
TOTALE
€ 150.990,50
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 6
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 150.990,50
Cofinanziamento3
Totale
€ 150.990,50
96
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Mista: saranno predisposti avvisi pubblici per la coprogettazione di interventi in favore dei
residenti nel Distretto
97
FORMULARIO DELL’AZIONE
1. NUMERO AZIONE
2. TITOLO DELL’AZIONE
VOUCHER PER TRASPORTO
7
1.a – Classificazione dell’Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali – 26/06/2013
MACRO
LIVELLO
Servizi per
l'accesso e la
presa in
carico da
parte della
rete
assistenziale
SPECIFICARE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Contributo per
trasporto da e
per centri di
riabilitazione
OBIETTIVI DI
AREE DI INTERVENTO
SERVIZIO A
RESPONSABILITA' DISABILITA' POVERTA' ED
CUI VA
FAMILIARI
E NON
ESCLUSIONE
RICONDOTTA
AUTOSUFF.
SOCIALE
LA
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
Pronto
intervento
sociale
X
Trasporto sociale
tramite voucher
Intervento per
facilitare la
mobilità e
l’accesso ai
servizi
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
La realizzazione del servizio di voucher per trasporto è indirizzato a cittadini per agevolare
l’accesso ai centri di cura e riabilitazione anche in ambito extradistrettuale.
Tale strumento è finalizzato a sostenere il mantenimento a domicilio di soggetti fragili individuati
dalla legge 328/2000.
Possono beneficiare del servizio di trasporto sociale i cittadini residenti in uno dei Comuni facenti
parte del Distretto D 28 che ne facciano richiesta e che abbiano la necessità di accedere ai servizi
offerti dai centri di riabilitazione e di cura.
Mediante un contributo alle spese affrontate per il trasporto si vogliono raggiungere i seguenti
obiettivi:
- favorire l’accesso ai servizi riabilitativi e di cura
- migliorare l’autonomia e la mobilità sociale
- soddisfare le esigenze di carattere sanitario e riabilitativo
Il voucher trasporto è proposto e utilizzabile nell’ambito di un progetto assistenziale attivo per
l’integrazione e/o la reintegrazione sociale dei soggetti beneficiari.
Per ottenere il servizio di voucher di trasporto distrettuale l’interessato, dovrà presentare presso il
proprio comune di residenza la richiesta su apposito modulo redatto dall’Ufficio Piano. In allegato
alla richiesta deve presentare il Piano di assistenza contente il numero di sedute e la relativa
tipologia.
Gli uffici comunali competenti provvederanno a gestire le procedure necessarie alla realizzazione
98
del singolo piano.
Si prevede un’utenza potenziale di 152 persone per ciascuna annualità nell’intero territorio del
distretto. I voucher, dell’importo unitario di € 130,00, saranno suddivisi annualmente come di
seguito specificato.
La corresponsione di tale somma sarà erogata a fronte di attestazione di effettuazione delle
terapie con le rispettive date.
Voucher di trasporto per annualità
Comune di Barcellona Pozzo di Gotto
Comune di Basicò
Comune di Castroreale
Comune di Falcone
Comune di Fondachelli Fantina
Comune di Furnari
Comune di Mazzarrà S.Andrea
Comune di Merì
Comune di Montalbano Elicona
Comune di Novara di Sicilia
Comune di Rodì Milici
Comune di Terme Vigliatore
Comune di Tripi
n. 52
n. 6
n. 9
n. 9
n. 7
n. 10
n. 7
n. 8
n. 8
n. 7
n. 8
n. 14
n. 7
4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
I soggetti della rete per la presente azione progettuale sarà composta da:
1. Comuni del Distretto
2. ASP 5
3. Scuola
4. Ministero della Giustizia
5. Enti di Formazione
6. Cooperative Sociali
7. Associazioni
8. Parrocchie
Per le risorse strumentali, strutturali e le attrezzature vedere i seguenti piani finanziari.
5. FIGURE PROFESSIONALI
Tipologia
A carico delle
amministrazioni
pubbliche coinvolte (Enti
Locali, ASP (EX
AUSL), T.M.,
Scuole…)
In convenzione
99
Totale
6. PIANO FINANZIARIO
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1 ANNUALITA'
N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
152
24 sedute di
terapia ( 2
cicli)
€ 130,00
€ 19.760,00
RISORSE UMANE
Subtotale
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
ALTRE VOCI
Erogazione voucher
Subtotale
TOTALE
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 7- 1 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 19.760,00
Cofinanziamento3
Totale
€ 19.760,00
100
PIANO FINANZIARIO AZIONE – 2 ANNUALITA'
N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 0, 00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0, 00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0, 00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0, 00
ALTRE VOCI
Erogazione voucher
152
24 sedute di
terapia ( 2
cicli)
€ 130,00
€ 19.760,00
Subtotale
€ 19.760,00
TOTALE
€ 19.760,00
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 7 – 2 Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 19.760,00
Cofinanziamento3
Totale
€ 19.760,00
101
PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3 ANNUALITA'
N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 0, 00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0, 00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0, 00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0, 00
ALTRE VOCI
Erogazione voucher
152
24 sedute di
terapia ( 2
cicli)
€ 130,00
€ 19.760,00
Subtotale
€ 19.760,00
TOTALE
€ 19.760,00
Ripartizione del costo totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 7 - 3Annualità
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 19.760,00
Cofinanziamento3
Totale
€ 19.760,00
102
Allegato 5
PIANO FINANZIARIO AZIONE – Riepilogo della Triennalità
N. Azione 7 - Titolo Azione VOUCHER DI TRASPORTO
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo
Totale
RISORSE UMANE
Subtotale
€ 0, 00
RISORSE STRUTTURALI
Subtotale
€ 0, 00
RISORSE STRUMENTALI
Subtotale
€ 0, 00
SPESE DI GESTIONE
Subtotale
€ 0,00
ALTRE VOCI
Erogazione voucher
456
24 sedute di
terapia ( 2
cicli)
€ 130,00
€ 59.280,00
Subtotale
€ 59.280,00
TOTALE
€ 59.280,00
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 7
FNPS
3 € per
abitante
Compartecipazione
utenti
€ 59.280,00
Cofinanziamento3
Totale
€ 59.280,00
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
Diretta
103
Allegato n. 7
REGIONE SICILIANA
BILANCIO DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 28 ANNI 2013 - 2014 – 2015
ENTRATA
USCITA
Legge di riferimento
Importi
L.R. 2/2002
L. 431/1998
L. 328/00
L. 189/2002
L.R. 8/2000
L.R. 22/1986
L.R. 6/2009
Risorse dei bilanci comunali
Fondo Sanitario (ASP)
Altre risorse pubbliche
Altre risorse private
€ 3.629.665,64
€ 301.183,89
€ 92.827,31
€ 1.884.780,96
€ 36.860,50
€ 21.939,11
€ 15.000,00
€ 3.632.446,26
€ 8.007.000,00
€ 1.762,67
€ 40.404,23
Aree tematiche per singolo Comune e
ASP (ex AUSL)
ANZIANI
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
DISABILI
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Importi
€ 1.155.898,80
€ 110.063,94
€ 161.147,96
€ 64.754,27
€ 0,00
€ 89.531,37
€ 75.407,39
€ 0,00
€ 12.688,00
€ 61.186,26
€ 84.182,00
€ 288.835,02
€ 0,00
€ 1.736.000,00
€ 896.445,99
€ 0,00
€ 27.793,21
€ 12.000,00
€ 0,00
€ 52.500,00
€ 128.398,44
€ 5.500,00
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
DIPENDENZE
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
FAMIGLIA
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
€ 1.548,25
€ 25.195,18
€ 89.600,00
€ 15.215,58
€ 61.193,96
€ 4.998.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 155.000,00
€ 318.609,87
€ 0,00
€ 0,00
€ 32.014,98
€ 475.383,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 15.208,56
€ 2.650,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.270,00
Tripi
A.S.P.
IMMIGRATI
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
INCLUSIONE SOCIALE
SOGGETTI FASCE DEBOLI
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
MINORI
€ 10.231,66
€ 57.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 9.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 1.007,50
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 45.130,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 8.800,00
€ 0,00
€ 71.650,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
POVERTA'
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
SALUTE MENTALE
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
€ 472.163,31
€ 8.715,24
€ 0,00
€ 3.300,00
€ 0,00
€ 55.027,26
€ 0,00
€ 36.860,50
€ 5.247,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 215.770,16
€ 0,00
€ 120.000,00
€ 65.489,70
€ 5.222,04
€ 20.500,00
€ 26.000,00
€ 64.218,00
€ 13.227,90
€ 52.400,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 2.015,00
€ 13.900,00
€ 6.200,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 893.941,56
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
TOTALE
Risorse del Distretto per provenienza
Fondo Nazionale Politiche Sociali
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
ALTRE AREE D'INTERVENTO
Barcellona Pozzo di Gotto
Basicò
Castroreale
Falcone
Fondachelli Fantina
Furnari
Mazzarrà S. Andrea
Merì
Montalbano Elicona
Novara di Sicilia
Rodì Milici
Terme Vigliatore
Tripi
A.S.P.
€ 536.712,09
€ 32.288,01
€ 100.360,59
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.046,80
€ 2.803,62
€ 0,00
€ 941.000,00
€ 1.151.845,32
€ 0,00
€ 708.432,08
€ 58.250,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 18.333,00
€ 0,00
€ 8.000,00
€ 6.792,77
€ 410.440,06
€ 243.327,37
€ 0,00
€ 0,00
€ 17.663.870,57
Importi
TOTALE
Interventi per aree tematiche
€ 17.663.870,57
Importi
€ 1.446.725,30
AREA DISABILI
AZIONE 1 - Centri Territoriali Socio
Educativi Riabilitativi
€ 325.472,28
Cofinanziamento (Comune Capofila)
€ 25.240,80
Bonus socio sanitario
AREA ANZIANI
AZIONE 2 - Centri Territoriali Socio
Educativi Riabilitativi
€ 173.835,60
ALTRE AREE D'INTERVENTO
AZIONE 3 - Azione di Sistema
€ 31.660,20
AREA INCLUSIONE SOCIALE SOGGETTI
FASCE DEBOLI
AZIONE 4 - Sostegno al Reddito
ALTRE AREE D'INTERVENTO
AZIONE 5 - Spazio di Ascolto,
Consulenza ed Orientamento
Fondi regionali
Fondi nazionali
TOTALE
€ 25.240,80
ALTRE AREE D'INTERVENTO
AZIONE 6 - Eventi di Socializzazione
€ 150.990,50
€ 44.513,28
AREA DISABILI
AZIONE 7 - Voucher di Trasporto
€ 59.280,00
€ 1.516.479,38
TOTALE
€ 1.516.479,38
Fondi europei
Altre risorse (Provincia, etc.) ASP
€ 750.000,00