verbale del 7 Febbraio

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verbale del 7 Febbraio
UNIONE NAZIONALE ITALIANA STAMPATORI ACCIAIO
Viale Sarca, 336 – 20126 Milano
Tel. 02.661.144.31 – Fax 02.647.496.88
e-mail: [email protected] - [email protected]
www.unisa.org
VERBALE DEL CONSIGLIO UNISA
DI MARTEDI’ 7 FEBBRAIO 2012
Alle ore 14,00 di Martedì 7 Febbraio, si è riunito presso la sede di Milano in Viale Sarca
336, il Consiglio Direttivo UNISA allargato a tutte le aziende aderenti per discutere il
seguente ordine del giorno :
1. Valutazione dell’evoluzione del prezzo della base da parte delle acciaierie.
2. Andamento della richiesta dei costi di trasformazione e richieste dei Clienti.
3. Termini di pagamento: evoluzione della domanda di portarli al massimo a 60gg.
4. Volumi prodotti 2011 rispetto al 2010, ordinativi 2012 e previsioni.
5. Andamento quotazioni di nuovi progetti e/o disegni già assegnati.
6. Andamento del prezzo del rottame.
7. Delivery and Quality performance delle acciaierie.
8. Varie ed eventuali.
Erano presenti le aziende:
CASARTELLI ANTONIO
POPPI UGO EUROFORGE S.p.A.
IMES
ISELFA
FEAT
OMS
CAVALETTO MARIO
ME-SAR
STM
SAN GRATO
BENEVENUTA
ACSA
FACEM
NEUMAYER-TEKFOR
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Il Presidente Dott. Fresia prende parola dando il benvenuto ai Soci aprendo ufficialmente il
consiglio, invitando le aziende alla discussione ed al giro di tavola per il primo punto
all’ordine del giorno.
1. Valutazione dell’evoluzione del prezzo della base da parte delle acciaierie.
Tutti i presenti si dichiarano concordi nell’asserire che in relazione all’andamento del
mercato, le acciaierie hanno momentaneamente sospeso la volontà di procedere alle
richieste di incremento per il 1° quadrimestre.
Vi sono alcuni “ timidi “ accenni di richiesta di aumento, ma concretamente per il
momento le basi non sono state ritoccate.
Nel caso si voglia intraprendere una trattativa per ottenere il prezzo base sino alla fine
dell’anno, le richieste di aumento sulla base diventano invece concrete!
Venete, dovrebbe avere un incontro per fine Febbraio con ZF, e le indiscrezioni danno
per possibile l’accordo “ flat “ ma solo per il primo semestre. Il sentiment diffuso è che
le acciaierie siano dai vetri, pronte a variare i prezzi al primo sussulto di incremento dei
volumi che il mercato dovesse far registrare. In Germania sembra che le trattative
siano state chiuse per l’intero anno 2012, con aumenti per il prezzo base che non sono
ancora stati resi “ di dominio comune”.
2. Andamento della richiesta dei costi di trasformazione e richieste dei
Clienti.
La tabella UNISA è stata inoltrata a tutti i Clienti e con alcuni è stato raggiunto un
accordo positivo. Restano ancora i Clienti più ostici dove seppur è confermata e
riconosciuta la validità delle richieste poste in atto, il management o il budget già stabilito,
viene detto che non consentono di poter fare una proposta concreta e risolutiva. E’
necessario pertanto che si faccia fronte comune per concretizzare quanto è corretto e
giusto che ci venga riconosciuto come mero allineamento dei costi già ampiamente
sostenuti. Vi invitiamo nuovamente a leggere con attenzione le bollette dell’Energia
Elettrica e Gas, dove le nuove accise pesano in maniera importante.
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Invitiamo pertanto tutti a perseguire la richiesta di quanto ci è dovuto e documentato nella
tabella riepilogativa.
Si precisa che la tabella, ( vedi il calcolo dei 2 es.) e la dicitura esplicitata, è riferita alla
richiesta di incremento sul PREZZO TOTALE.
3. Termini di pagamento: è necessario valutare di portarli al massimo a 60gg.
1. In Europa e specificatamente in Francia da 2 anni la normativa di Legge è stata
modificata ed i Clienti che non rispettano il termine massimo dei 60gg, vengono
dichiarati insolventi.
2. Le acciaierie le paghiamo a 60gg.
3. All’estero ad esempio in Germania il termine medio dei pagamenti è di 30gg.
4. Alcuni nostri concorrenti stranieri sono già pagati a 60gg dall’indotto FIAT,anziché a
120gg.
5. Anche in Italia esiste la legge del 18 Giugno 1998 n.192, ove all’art. 3 comma 2,
recita che dobbiamo essere pagati entro un termine che non deve eccedere i 60gg.
6. Nei casi in cui è presente il conto deposito, questo strumento aggrava ulteriormente
i nostri oneri finanziari.
7. La direttiva 2011/7/UE è stata approvata il 15 Marzo 2011:
“” Gli enti pubblici dovranno pagare le imprese entro 30 giorni (e solo in circostanze del tutto
eccezionali 60). I pagamenti tra imprese private dovranno essere effettuati entro 60 giorni. Le
imprese avranno il diritto di esigere il pagamento degli interessi di mora e di ottenere altresì un
importo fisso minimo di €40 a titolo d’indennizzo dei costi di recupero del credito, ma potranno
comunque esigere anche il rimborso di tutti i costi ragionevoli incorsi a tal fine. Il tasso di legge
applicabile agli interessi di mora viene aumentato e portato ad almeno 8 punti percentuali al
disopra di quello di riferimento della Banca centrale europea. “”
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Gli Stati membri hanno al massimo 24 mesi dalla data di approvazione per recepirla.
La lettera che UNISA ha stilato, è stata inviata, e le risposte sono state all’unisono
negative.
Certamente non ci si aspettava una reazione diversa dei Clienti, ma sicuramente è nelle
nostre mani la volontà e la forza con cui fare rispettare una norma che a livello europeo è
già una “ consuetudo ”! L’attuale mancanza di liquidità da parte degli stessi istituti bancari,
nonostante la BCE abbia lasciato invariati i tassi all’1%, ha elevato il costo del denaro ad
un 8,5% annuale, ciò significa
lo 0,7% mensile, che i nostri Clienti a seconda dello
scostamento rispetto ai 60gg, ci devono riconoscere in termini di oneri finanziari, nel caso
in cui restino fermi sui loro attuali termini di pagamento.
4. Volumi prodotti 2011 rispetto al 2010, ordinativi 2012 e previsioni.
Il 2011, nonostante l’ultimo trimestre sia stato tendenzialmente in calo per diversi settori,
ha visto chiudere l’anno mediamente con un incremento dei volumi e del fatturato pari al
15-35% per tutte le aziende.
Per il 2012 le previsioni sono incerte, la visibilità degli ordinativi è piuttosto ridotta con una
diffusa debole fiducia nella solidità del mercato. Le problematiche finanziarie legate all’
Europa ma non solo, creano una sfiducia nel mercato che si riflette sull’andamento
estremamente volatile delle borse. L’incognita dell’esito del problema Grecia è certamente
un fattore che potrebbe causare forti ripercussioni, nel caso del DEFAULT.
I segnali di ottimismo arrivano da:
America dove la disoccupazione non aumenta da 3 mesi, ed il numero delle
immatricolazioni delle auto a Dicembre ha segnato un +9% portando il dato complessivo
del 2011 sul 2010 ad un + 10,3%.
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Al momento i settori che stanno mantenendo buoni incrementi sono:
-
il movimento terra;
-
componentistica idraulica.
Gli indici presi come riferimento, danno un segnale di una certa stabilità per i prossimi
2 mesi, ripeto senza peraltro poter prevedere l’esito di un eventuale Default della
Grecia che in relazione ai tagli estremamente drastici correlati però ad un’ economia
completamente stagnante, non preludono esiti rassicuranti.
Il mercato cinese segna una battuta d’arresto alla sua incessante crescita, il Baltic Dry
Index ( la media dei costi del nolo marittimo ) ha toccato il minimo storico da Dicembre
2008. Il costo del minerale di ferro è da un paio di mesi che oscilla intorno ai 140
USD/Ton, mentre le contrattazioni dello steel billet presso l’LME, hanno raggiunto il valore
medio nel mese di Gennaio di $520, con valori previsti ancora in ribasso.
5. Andamento quotazioni di nuovi progetti e/o disegni già assegnati.
Le quotazioni per nuovi progetti non mancano, il problema è per alcuni settori legato alla
tempistica che, soprattutto per quello automotive, può arrivare anche a 2 anni.
Il fenomeno del benchmarking, o della richiesta di pacchetti già assegnati è piuttosto
ridotta.
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6. Andamento del prezzo del rottame.
Il prezzo di vendita del rottame a Gennaio, ha oscillato mediamente da un minimo di 295
Eu/Ton ad un massimo di 328 Eu/Ton.
Le previsioni sono di una certa stabilità del prezzo, con lievi oscillazioni, in relazione ai
buoni stock presenti presso le acciaierie. L’incognita potrebbe scaturire dalle rigide
temperature che stanno impattando tutta l’europa, causando forti disagi soprattutto in
Russia dove il mercato dell’export del rottame è stato decisamente ridimensionato. Anche
le leghe sono in una fase di assestamento.
7. Delivery and Quality performance delle acciaierie.
La delivery ha raggiunto ottimi livelli di puntualità, tranne ancora alcuni casi legati
all’acciaieria RIVA, che ha avuto forti ritardi dopo i lavori di manutenzione effettuati sul
treno di laminazione.
I problemi di qualità sono diminuiti, persistono quelli relativi alle forniture di materiale per
la RICALCATURA e quelli legati alla difettosità superficiale.
8. Varie ed eventuali.
a) Il Cliente Graziano aveva effettuato richieste che non hanno alcun riscontro
oggettivo; è stato confermato che in maniera coesa la domanda è stata rispedita
al mittente con la contestuale richiesta di allineamento dei valori della
trasformazione.
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b) Il Presidente ha parlato con ABS per sottolineare la differenza troppo
elevata tra il valore del rottame italiano e quello tedesco, ingiustificata
dall’andamento del mercato nazionale.
c) Il prossimo consiglio si terrà nella prima settimana di Aprile.
Esauriti gli argomenti dell’o.d.g., il Presidente toglie la seduta alle ore 16.30.
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