Percorso Armonico
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Percorso Armonico
IL “PERCORSO ARMONICO” PROGETTO PER UN'ESTETICA DEL TEMPO IN UNA PARTITURA PUBBLICA DI ALBERT MAYR Nell’opera di Albert Mayr il suono e la musica si confrontano con il mondo circostante - non come forme di espressione artistica ma come indagine e strumento di comunicazione estetico-culturale - stabilendo con “l’altro” relazioni inedite in una visione speculativa meditata e riflessiva, secondo punti di vista variabili e rappresentando in musica l’esperienza personale e soggettiva del tempo naturale in relazione al tempo della società contemporanea, attraverso variazioni di ritmi, altezze e sovrapposizioni concettuali pseudocontrappuntistiche, tese a mettere in luce le divergenze fra suono e percezione umana. Un modo nuovo di concepire la musica e di riscoprirla all’interno di una complessità culturale dilaniante, che necessita di una sintesi e di una valutazione in grado di riportare l’elemento sonoro nello spazio vitale dell’uomo. Con Albert Mayr la musica e il suono riscoprono una dimensione contemplativa, in cui le categorie di spazio e tempo si concettualizzano e si manifestano in partiture di serie armoniche d’ampio respiro vitale e strutturazione linguistica, invitando il fruitore a godere del suono come coordinata comunicativa e come percezione totale e totalizzante, attraverso un’idea di musica antropologica, che esce dalla sala da concerto per vivere la quotidianità e inserirsi pienamente nell’ambiente. Ritmi, silenzi, gesti, tempi, osservazioni e visioni sonore divengono segni comunicativi, interazioni fra l’uomo, le temporalità ambientali e la ritmicità sociale, poiché il suono altro non è che un fenomeno psicofisiologico, che richiede un coinvolgimento percettivo in grado di guidare il fruitore a un rapporto più profondo e più estetico con il tempo interiore. I percorsi del compositore hanno l’obiettivo di porre l’attenzione sulla distinzione fra Ascolto e Tempo, nel delicato legame con la Musica: un modo di comporre il proprio tempo entrando in contatto con i decorsi interiori e di musicalizzare il tempo quotidiano. In tal senso il Time Design si qualifica come una modalità di gestione del tempo, in grado di unire estetica e progettazione, sincronie e simultaneità comportamentali tipiche della vita di tutti i giorni. I criteri formali e funzionali delle arti temporali entrano in gioco per massimizzare, contabilizzare e coordinare il tempo, in una prospettiva filosofica nuova e ancora in fase di sviluppo, che non è vincolata alla percezione sociale collettiva tipicamente standardizzata. È proprio nelle installazioni e nelle partiture pubbliche che Albert Mayr tenta il recupero di una dimensione estetica che metta in evidenza la valenza culturale dell’organizzazione del Tempo, ponendo le basi per una creatività temporale in grado di ripensare il concetto di Musica, rileggendo la nozione di armonia del mondo e facendola coincidere con un contesto temporale più ampio, metafisico e universale. L’idea del Percorso Armonico (2005) nasce dalla presa di coscienza che il comportamento umano è parte integrante della musica, la quale ha il potere di trasformare il tempo in spazio, creando un continuum funzionale e formale. Si tratta del tentativo di applicare l’ordinamento armonicale al campo spazio-temporale. Non a caso, secondo una linea filosofica che da Pitagora giunge fino a Keplero, evidenziata dalle teorie dell’analisi armonica, la serie armonica – costituita dalla sommatoria infinita delle frazioni unitarie (1, 1 1 1 1 1 1 1 2, 3, 4, 5, 6 , 7 , 8, ecc …) – è riscontrabile in natura e di conseguenza legata al concetto di ordinamento dell’universo, secondo determinati rapporti numerici. La musica è prima di tutto harmonia mundi, governata dalle medesime leggi che regolano la natura, la psiche umana e la musica. Tempo (nella sua etimologia di momento, intervallo, durata e periodo che comprende tutto), spazio e suono interagiscono nella creazione di un linguaggio inesprimibile, in quanto ascolto della sfera naturale, cronobiologica e cronopsicologica dell’universo. Il Percorso Armonico è un percorso operativo, originale e strutturato con interazioni linguistiche, in quanto ricerca musicale alternativa di massima astrazione; un pattern spaziotemporale, caratterizzato dall’aspetto formale di una partitura aleatoria, variabile nella durata e nella frequenza. Un progetto di applicazione del time design all’idea di un paesaggio sonoro dove musica, ambiente e fruitori si relazionano in modo intimo e soggettivo. Nel suggestivo panorama del Parco dei Renai a Signa (FI) il Percorso Armonico, inaugurato il 14 1 giugno del 2011, è suddiviso nei rapporti numerici della serie armonica che vanno da 1 a 8 , le cui distanze sono indicate mediante fasce colorate su pali lungo tutto il percorso. La partitura è eseguibile per i visitatori in entrambe le direzioni, articolando velocità, osservazioni ambientali, conversazioni, oppure più liberamente secondo schemi ritmici personali. Un’escursione sul sentiero del Tempo, una successione di eventi soggettivi, un Time Walk che fa dell’osservazione e dell’ascolto una performance estetica, in cui il Tempo si lega alla Vita e la percezione umana allo stato naturale del mondo circostante: una creazione e un’azione sonora (udibile o no) che riacquista il suo originario valore comunicativo, come necessità e tentativo di risolvere la crisi contemporanea del delicato rapporto dialettico tra individuo e ambiente. Laura Monaldi