Nuova cartografia di Roma: Realizzazione e modalità
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Nuova cartografia di Roma: Realizzazione e modalità
Nuova cartografia di Roma: Realizzazione e modalità di utilizzazione dr. ing. Sandro Cossetto Comune di Roma, Direttore dell’Osservatorio Lavori Pubblici Responsabile scientifico della certificazione della nuova Cartografia Informatizzata, Via Petroselli,45 – 00186 ROMA, 06/67102961, [email protected] Sommario Nel corso dell’intervento verranno illustrate le specifiche tecniche di realizzazione, in project financing, della Nuova Cartografia Informatizzata in scala 1:2000, e delle caratteristiche della Banca Dati. Particolare attenzione verrà data all’illustrazione di alcuni aspetti tecnici innovativi quali: • le caratteristiche GIS (Geografical Information System) • gli aspetti tridimensionali • le modalità di utilizzo e di diffusione del complesso prodotto cartografico, via Internet ed Intranet. 1. Necessità del Comune di Roma Il Comune di Roma aveva da anni la necessità di dare una risposta alle diverse esigenze di cartografia espresse dai vari Dipartimenti. La situazione ha determinato negli anni un panorama diversificato di soluzioni per l’assenza di una visione complessiva del problema. Alcuni uffici, in tempi diversi, si sono dotati di mappe finalizzate alle proprie particolari esigenze. Ciò ha contribuito a far crescere nei tecnici dell’Amministrazione una competenza sull’argomento che torna ora utile per il salto di qualità di cui si sente da tempo bisogno. Tuttavia i rilevamenti cartografici fino ad oggi effettuati differiscono tra loro, oltre che per le finalità per cui sono stati realizzati, anche per le diverse scale e le diverse caratteristiche grafiche. Tra l’altro i tempi sfalsati e le modalità difformi con cui sono stati effettuati i rilevamenti impediscono di fissarne la corrispondenza ad uno stesso momento temporale. Ne risulta una generale incompatibilità e una non sovrapponibilità che impediscono l’unificazione delle cartografie esistenti. Nell’attività svolta dall’Assessorato alle Politiche dei Lavori Pubblici e Manutenzione Urbana, nel rispondere al mandato di elaborare indirizzi programmatici in merito alle problematiche concernenti l’informatizzazione della cartografia del sottosuolo di Roma e del sovrastante territorio, ha promosso, nel 1998, una serie di incontri con tecnici dei vari Dipartimenti interessati a disporre di una nuova cartografia aggiornata, al fine di individuare le specifiche di una carta che, per scala ed informazioni rappresentate, fosse recepita ed utilizzabile da tutti. In tali incontri si è raggiunta una unità di intenti e si sono stabiliti i criteri per la realizzazione di una carta unica dell’intero territorio comunale, che possono così sintetizzarsi: a) Carta Informatizzata in forma Vettoriale in un Continuum Territoriale, b) Scala di Rilievo 1:2.000 con alcune informazioni tematiche proprie della scala 1:1000, c) Rilievo di tutto il Territorio Comunale, ad una stessa data, in una unica soluzione; d) Costruzione di una nuova Rete Geodetica di inquadramento planoaltimetrico; e) Georeferenziazione di tutti gli elementi grafici in proiezione Gauss-Boaga e WGS84; f) Tridimensionalità totale per gli elementi naturali ed antropici. Ciascun utente interno all’Amministrazione Comunale, sia esso Dipartimento, Ufficio o Azienda Comunale, facendo riferimento a tale cartografia, potrà implementarla e gestirla aggiungendo proprie specifiche tematiche inserendo ulteriori informazioni grafiche secondo le proprie esigenze. Tali inserimenti possono riguardare informazioni già a disposizione dei vari uffici anche se acquisiti in forme non omogenee (raster o vettoriale), e a scala diversa da quella del riferimento di base. Ciò lascia piena autonomia di sviluppo, sia relativamente al livello di dettaglio, compatibilmente con la scala generale, che alla definizione dei particolari oggetti grafici e simboli che ciascuno abitualmente usa. Sarà, cioè possibile riportare, recuperandole dal patrimonio esistente, tutte le informazioni attualmente in uso, riferendole ad una unica cartografia georeferenziata. Disponendo del continuum territoriale, ciascuno potrà produrre tavole nel formato e con il taglio più consono alla particolare esigenza. Ogni Dipartimento potrà, pertanto, mantenere piena autonomia di intervento, mentre viene offerta la possibilità di uno scambio di dati cartografici su una base riconosciuta ed accettata da tutti. Tali condizioni, comportano per l’Amministrazione Comunale, una enorme economia di gestione e di tempo semplificando il lavoro dei tecnici preposti richiedendo poco know how aggiuntivo. I vantaggi sono riscontrabili sia per quanto attiene al lavoro del singolo ufficio che per la comunicazione tra gli uffici e soprattutto da e verso l’esterno. 2. Modalità di realizzazione A far poter rendere operativo questo progetto, la cui spesa si aggira intorno ai 12 miliardi di lire pari a circa 500.000 milioni di dollari USA, è stata la proposta delle società ACEA s.p.a. e Telecom Italia s.p.a. che, nel quadro di un comune programma, hanno inteso procedere all’informatizzazione delle basi cartografiche delle grandi città e si sono rese disponibili ad una collaborazione con l’Amministrazione Comunale. E’ nato così un accordo di Project Financing che prevede: A. La definizione, da parte del Comune di Roma, delle specifiche: 1. cartografiche (aereotriangolazione, sistemi di riferimento, proiezioni, scala, tolleranze, oggetti da rappresentare, livelli di rappresentazione); 2. informatiche (formati vettoriali ed alfanumerici, strutture dei file, prestazioni hardware, compatibilità software); 3. GIS (architettura, livelli di utenza, modalità di aggiornamento); 4. grafo della rete stradale, 5. banche dati (codici, specifiche software, interscambiabilità); 6. modalità di distribuzione su rete telematica (INTRANET ed INTERNET). B. La realizzazione a spese di ACEA e TELECOM; C. la validazione da parte del Comune quale carta ufficiale di Roma; D. l’uso gratuito per gli uffici comunali; E. la vendita da parte ACEA e TELECOM. L’accordo prevede, inoltre, che i tematismi e le banche dati che verranno approntate dai vari uffici comunali, qualora abbiano rilevanza ed interesse generale, vengano rese disponibili all’utenza esterna, per via telematica, con un riconoscimento di royalties al Comune. L’interesse della ACEA/Telecom può ricondursi a tre aspetti vantaggiosi: 1. Accordarsi con il Comune di Roma su un elemento qualificato ed importante quale quello della cartografia numerica georeferenziata e della Banca dati Territoriale; 2. Risultare i produttori ed i distributori della cartografia ufficialmente validata da parte del Comune di Roma; 2 3. Partecipare alle royalties del Comune nella cessione di mappe a terzi, Enti, a professionisti e a cittadini in genere. 4. Obiettivi Generali Realizzazione del Nuovo Piano Regolatore Il Nuovo Piano ha utilizzato fin dalle prime fasi la Cartografia Unica informatizzata e della Banca Dati Territoriale via via che questa veniva realizzata. E’ la prima volta che viene disegnato un Piano Regolatore alla Scala 1:2.000 direttamente su base vettoriale. Ne è risultato un prodotto moderno gestibile su base aggiornata. Integrazione delle planimetrie catastali Tributi e ICI Per ciò che riguarda gli aspetti di rilevanza tributaria si è tenuto conto dei nuovi imminenti compiti che le Amministrazioni Comunali avranno in materia di gestione del catasto degli immobili, nell’ambito del processo di decentramento delle funzioni statali. Ulteriore elemento è l’interesse del Comune all’integrazione ed all’aggiornamento cartografico ed alfanumerico dei dati riguardanti le consistenze e le proprietà immobiliari. Si è ravvisata pertanto la necessità di specificare ulteriormente, fin dalla fase progettuale, i requisiti tecnici necessari per consentire la sovrapposizione della nuova carta tecnica comunale e cartografia catastale ed il collegamento tra dati cartografici e dati fiscali alfanumerici, con l’obiettivo della piena utilizzabilità del sistema proposto; ciò: 1. ai fini delle attività di controllo dell’evasione fiscale sui principali tr ibuti comunali, con particolare riferimento all’ICI; 2. ai fini delle attività di manutenzione e aggiornamento della cartografia catastale, nell’ambito dei rapporti tra Amministrazione comunale e Catasto, rapporti oggetto di un protocollo in corso di formalizzazione; 3. ai fini progettuali dei vari uffici comunali connessi alle procedure di esproprio. Pianificazione delle attività del Sottosuolo L’Amministrazione regola le attività di interventi sulle strade con opportune norme per una razionale sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici, imponendo agli Enti gestori dei servizi, riunioni di coordinamento, presiedute dall’Amministrazione Comunale con il compito di predisporre periodicamente (con orizzonti a tre, sei e dodici mesi) un programma trimestrale di interventi sulle sedi stradali ed a consegnare, di volta in volta, agli uffici comunali una copia su supporto cartografico dei progetti da realizzare. I progetti esecutivi, redatti su cartografie “proprietarie”, vengono consegnati su supporto informatico, con una georeferenziazione poco rigorosa. La nuova cartografia, non appena certificata quale carta ufficiale, verrà utilizzata come base comune sulla quale verranno rappresentate le opere realizzate omogeneizzando, così, le modalità di gestione. Una parte dei dati geometrici e dei dati alfanumerici – quelli strettamente utili a riconoscere la localizzazione e la tipologia della rete sotterranea – entrerà a far parte della nuova cartografia e della banca dati come ulteriore livello informativo. Da parte sua il Comune ha predisposto una analoga attività per il trasferimento del Cabreo Collettori e Fognature dall’attuale archivio cartaceo, anche storico (oltre 2000 planimetrie e tipologici, peraltro in parte “disperse” tra diversi uffici) in una banca dati informatizzata coerente con la nuova cartografia; in tale occasione il Cabreo suddetto sarà anche completato per le parti mancanti. Queste attività coinvolgono numerosi uffici comunali. 3 4. Accordi istituzionali per l’interscambio dei dati. L’accordo con il Ministero delle Finanze è finalizzato alla realizzazione del Sistema di Interscambio – SISTER – necessario al trasferimento di alcune competenze del Dipartimento del Territorio al Comune. L’accordo, prevede una serie articolata di reciproci scambi che vanno dal riconoscimento della rete di inquadramento e dell’aereotriangolazione come base di appoggio dei fogli mappali catastali, alla vettorializzazione e collaudo di tutti i mappali catastali, alla loro rototraslazione nel sistema di coordinate Gauss-Boaga, alla loro sovraposizione alla nuova cartografia. I presupposti per l’approntamento del Sistema di Interscambio dati Catasto – Comune di Roma sono in parte geometrici, in parte alfanumerici. Già in fase di raffittimento delle reti necessarie per la georeferenziazione della nuova Cartografia e in fase di aereotriangolazione sono stati utilizzati numerosi vertici e punti fiduciali selezionandoli tra quelli attendibili, esistenti e riconoscibili: si tratta complessivamente di oltre 1700 “punti doppi”. Inoltre, si sono vettorializzati circa 2400 fogli mappali del territorio comunale. Queste due operazioni, completate dall’inserimento nei fogli mappali degli aggiornamenti catastali successivi alla loro vettorializzazione, permetteranno di rendere la cartografia catastale e quella comunale coerenti fra loro. Parallelamente si sta avviando l’allineamento delle serie omologhe dei dati costituite dalle coordinate e dalla toponomastica (quasi 15.000 toponimi con le varie combinazioni di: via, piazza, ecc.) e dei numeri civici (oltre un milione). L’Ufficio Toponomastico Comunale ha completato il controllo della propria banca dati, che ha oggi un livello di affidabilità prossimo al 100%: può essere quindi avviato l’allineamento con la corrispondente banca dati del Ministero delle Finanze. Il recente accordo con la Provincia di Roma e con la Regione Lazio riguarda la realizzazione, a partire da un apposita ripresa aereofotogrammetrica, di una ortofotocarta a colori in scala 1:5000 dell’intero territorio provinciale, di cui il Comune di Roma è parte significativa per estensione. La georeferenziazione verrà effettuata estendendo al territorio provinciale le reti di inquadramento e di raffittimento già realizzate per la nuova cartografia di Roma. La Regione Lazio finanzierà l’operazione per il 50% del suo importo. Cartografia dell’Agro La Sovraintendenza Comunale ha, da molti anni, realizzato un GIS che raccoglie sia i dati sui beni archeologici e culturali che le cartografie storiche, a partire dalla Forma Urbis, della Carta del Nolli e di quella del Lanciani. Il prodotto più noto di questa attività è la Carta dell’Agro in scala 1:10.000 che riporta le emergenze archeologiche e culturali nonché le zone vincolate a pari titolo: è una carta ampiamente utilizzata anche per attività di programmazione e pianificazione (come è noto, il “rischio” archeologico è a Roma una componente aggiuntiva dei progetti in grado di rendere significativamente più complesso e lungo l’iter realizzativo). Mentre la Sovraintendenza Comunale ha avviato l’allineamento delle proprie banche dati a quella della cartografia informatizzata, sta anche definendo accordi con le Sovrintendenze Statali per l’integrazione dei rispettivi dati. In questo ambito una questione significativa è costituita dalla definizione di corrette “soglie di accesso” a questi livelli del Sistema Informativo per i diversi utenti. 5. Attività di ricerca correlate alla Cartografia Informatizzata L’indotto della nuova Cartografia Informatizzata del Comune di Roma si estende tuttavia ulteriormente, fino a comprendere segmenti di ricerca scientifica finalizzata al controllo del territorio e che trovano un elemento di fattibilità proprio nella disponibilità di essa. Si è accennato inizialmente all’esigenza che una cartografia che voglia mantenere la sua utilità per il governo del territorio deve essere dinamica, in grado cioè di registrare le modificazioni 4 fisiche e normative. Una serie continuativa di informazioni potrà pervenire sia dai progetti sviluppati e depositati presso il Comune per le necessarie autorizzazioni, sia dagli atti catastali (frazionamenti, inserimenti, ecc.), sia ancora dagli atti amministrativi dello stesso Comune (toponomastica, perimetrazioni, ecc.). Tornando ai dati di aggiornamento summenzionati, si tratta, come è evidente, di informazioni normativamente (più o meno) corrette e comunque settoriali. Per altro verso, non è pensabile (economicamente ed operativamente) procedere frequentemente al rilievo aerofotogrammetrico a grande scala dell’intero territorio comunale (129.000 ettari), ed alla frequente realizzazione di cartografie aggiornate a grande scala rigorosamente corrette. E’ presumibile quindi che si vengano a realizzare, progressivamente, uno o più strati di “aggiornamento” per parti della cartografia ufficiale. Tuttavia l’insieme di questi “aggiornamenti provvisori” può far convergere l’attenzione su parti specifiche del territorio comunale in modo che sia possibile procedere ad un aggiornamento mirato e rigoroso della cartografia ufficiale con una certa frequenza e solo in periodi più lunghi alla realizzazione di un nuovo rilievo generale. La questione delle trasformazioni territoriali è tuttavia più ampia e non si conclude nelle opere di ingegneria, quand’anche fossero tutte “a norma”. Accordo con l’ASI: Agenzia Spaziale Italiana Di recente, la tecnologia satellitare ha reso disponibili altre fonti di dati cartografici che appaiono più flessibili, più rapide, economicamente meno onerose e sufficientemente complete. Si tratta di immagini satellitari con risoluzione tale da renderle utilizzabili per la “lettura qualitativa” a grande scala del territorio, ma anche per la realizzazione di cartografie in scala 1:5000. Inoltre per i prossimi anni sono state annunciate altre piattaforme satellitari dalle prestazioni analoghe o addirittura migliori; sia l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) che l’ESA (European Space Agency) sono impegnate significativamente per la realizzazione di alcuni di questi satelliti. E’ evidente come la possibilità di derivare informazioni da questa nuova tipologia di dati riveste particolare interesse per il controllo delle trasformazioni territoriali, anche per la varietà delle informazioni ricavabili e per la possibilità di avere serie storiche. Controllo da Satellite della stabilità degli edifici Un’altra fonte di dati, anch’essa recente ed anch’essa destinata ad una disponibilità incrementale, è costituita dai dati radar satellitari (o più in genere telerilevati), in particolare da quelli ottenibili su alcune specifiche lunghezze d’onda. In ambito urbano ricoprono particolare interesse, ad esempio, la possibilità di controllare la stabilità degli edifici (piccoli spostamenti orizzontali e verticali). Si stanno ora definendo modelli e procedure per individuare quanto queste aspettative siano trasformabili in possibilità operative. Si ipotizza anche di replicare tali sperimentazioni nel tempo per verificare la possibilità di predisporre procedure semi-automatiche in grado di selezionare le zone urbane “a sospetto di cambiamento” e “a rischio” di stabilità per tipologia del terreno e/o epoca di costruzione. A tal fine è stato stilato un accordo con la Facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza” ed è stata individuata un’area campione di circa 200 ettari. Simmetricamente, proprio la disponibilità della cartografia tridimensionale e della banca dati associata ha sollecitato la attivazione di un altro fronte di ricerca applicata, riferito alla qualità ambientale. Si intende esaminare la possibilità di realizzare modelli di simulazione per la copertura dei segnali elettromagnetici, sia per quanto attiene alla copertura dei segnali che per quanto si riferisce al cosiddetto “elettrosmog”, al fine di contemperare esigenze di comunicazione e qualità ambientale; si tratta in entrambi i casi di problematiche particolarmente sentite dalla popolazione e dall’Amministrazione Comunale. 5