Pittore Olandese - Museo Poldi Pezzoli

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Pittore Olandese - Museo Poldi Pezzoli
Pittore Olandese
(ca. 1630)
Ritratto di donna
Tavola, 57 x 42 cm
Collezione G.G. Poldi Pezzoli (inv. n. 199)
Tradizionalmente attribuito a Scuola Fiamminga, questo
ritratto è collocato da Natale (1982) in area olandese, nello stile di Michiel Jansz van
Mierevelt (Delft 1567-1641), con una datazione intorno al 1620. Poco posteriore, 1630 circa,
è la cronologia avanzata in Jansen, Meijer, Squellati Brizio (2001-02).
L’opera che ha probabilmente sofferto per restauri e puliture troppo pesanti - riflette
indiscutibilmente i modi tradizionali della ritrattistica neerlandese del primo quarantennio del
Seicento, che trova i suo centri propulsori ad Amsterdam, L’Aia e Delft. Caratterizzati da una
stesura liscia e da una perizia tecnica di grande precisione, i ritratti potevano essere di
gruppo o singoli, a mezza figura o intera, con le mani in vista o meno – elementi, questi, che
spesso dipendevano dalla disponibilità economica del committente. L’ipotesi che il nostro
potesse essere in origine a figura intera (Natale 1982) non trova indizi certi, anche perché il
braccio tagliato in basso dal bordo inferiore del quadro è un elemento abbastanza ricorrente.
Il tono anonimo e la condotta pittorica un po’ fiacca del dipinto, in cui pur si riconosce una
certa immediatezza espressiva, ne rendono difficile un’attribuzione che possa precisare la
generica collocazione in ambito olandese. L’apparentamento alla Scuola di Delft e ai modi di
Michiel Jansz van Mierevelt (Delft 1567-1641) non trova riscontri troppo diretti, quanto
piuttosto generiche assonanze nel modo di presentare il personaggio e nella lucida
concezione descrittiva. In questo senso possono costituire un confronto di massima alcuni
ritratti del pittore quali quelli di Voeckera Claesdr Knobbert (1554-1634) e di Maria Petitpas
(morta nel 1640), entrambi conservati nel Rijksmuseum di Amsterdam e in pendants con i
ritratti dei rispettivi coniugi (ill. in All the Paintings of the Rijksmuseum in Amsterdam. A
Completely Illustrated Catalogue by the Department of Paintings at the Rijksmuseum,
Amsterdam, Maarsen 1976, pp. 383-384, inv. nn. A909, A3876), o quello di Donna (1630) a
Vienna (ill. in Die Gemaldegalerie des Kunsthistorischen Museums in Wien, Wien 1991, n.
9030, tav. 494).
Il tipo di cuffia e il collo largo a lattughe confermano, per l’opera, una datazione tra il terzo e il
quarto decennio del ‘600, tenendo presente che, nonostante l’evolversi della moda, ancora
nel 1640 si trovano tali capi d’abbigliamento, come ci dice ad esempio, sempre di Van
Mierevelt, il ritratto così datato di Cecilia van Berestyn (1589-1661) ad Amsterdam (ill. in All
the Paintings…op. cit., p. 384, inv. n. A2067).
Raffaella Colace
Bibliografia aggiornata al 2004
G. Bertini, Fondazione Artistica Poldi Pezzoli. Catalogo Generale, Milano 1881, p. 27, n. 66.
Museo Artistico Poldi Pezzoli. Catalogo, Milano 1902, p. 6, n. 74.
A. Morassi, Il Museo Poldi-Pezzoli in Milano, Roma 1932, p. 26.
F. Russoli, La Pinacoteca Poldi Pezzoli, Milano 1955, p. 151, n. 74.
M. Natale, Museo Poldi Pezzoli. Dipinti, Milano 1982, cat. 229, p. 167.
G. Jansen, B.W. Meijer, P. Squellati Brizio, Repertory of Dutch and Flemish Paintings in
Italian Public Collections. II Lombardy, 2 voll., Firenze 2001-2002; I, n. 219, p. 154.