意大利酒展 - Wine Rover

意大利
意大利酒展
酒展
PADIGLIONE DEL VINO ITALIANO
CANTON
22-24 maggio 2014
15-17 novembre 2014
意大利 酒展
Flavio Grassi Media
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piazza Aspromonte 35
20131 Milano
Tel.Tel.
0202.91636802
9163 6802
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Grazie a un esclusivo accordo con Interwine, Wine Rover
è in grado di offrire ai produttori italiani una gamma estremamente articolata di modalità di partecipazione alla più consolidata e importante fiera del vino in Cina.
La nostra esperienza, e l’esclusiva assistenza che siamo in
grado di offrire, sono a disposizione anche delle aziende
che preferiscono partecipare su base individuale all’edizione
di primavera, dal 22 al 24 maggio 2014.
Il nostro grande Padiglione del Vino Italiano, nel contesto
dell’edizione d’autunno, dal 15 al 17 novembre 2014, occuperà una parte rilevante del salone dedicato ai vini internazionali, offrendo al vino italiano visibilità e opportunità di business senza precedenti.
In questo caso la formula è quella classica di partecipazione
a una fiera, con la messa a disposizione degli espositori di
uno stand preallestito o, in alternativa, di una area nuda
da allestire a cura dell’espositore stesso. I dettagli sono nella parte finale di questa brochure, da pagina 14.
Molto più di una fiera, il padiglione sarà un grande evento
con una intensa attività di degustazioni e presentazioni
che faranno dello spazio Italia il principale polo d’attrazione
di tutta la fiera. Inoltre la partecipazione e i contatti d’affari
dei produttori saranno facilitati da tutta una serie di servizi
esclusivi che possiamo offrire grazie alla nostra esperienza
e rete di contatti e collaboratori locali.
Con questa formula non sono previsti tutti i servizi accessori
inclusi nel pacchetto del Padiglione italiano, dagli interpreti
alla stampa del catalogo degli espositori alle degustazioni
guidate e così via.
Nelle pagine seguenti trovate tutti i dettagli del progetto,
compresa una particolare formula di partecipazione light
per le aziende che vogliono affacciarsi sul mercato cinese
con un minimo impegno finanziario e senza necessità di inviare personale proprio.
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Resta però la possibilità e convenienza di utilizzare i nostri
collaboratori e di approfittare dell’esperienza della nostra
rete di supporto logistico per la spedizione dei vini e il disbrigo delle complesse pratiche doganali.
Che decidiate di partecipare al grande evento di novembre o
di prendere uno stand in maggio, Wine Rover è il vostro
partner di riferimento per la Cina.
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Il grande evento del vino italiano
nel più importante mercato del mondo
Grazie a un accordo esclusivo con la fiera Interwine di Canton, Wine Rover organizza il Padiglione del Vino Italiano.
L'area espositiva che raggrupperà tutte le aziende italiane
sarà collocata in posizione di massima visibilità e sarà immediatamente distinguibile per il design che la differenzia
nettamente sia dagli stand preallestiti che occupano gran
parte dello spazio sia dagli altri stand nazionali di altri Paesi.
Nel padiglione italiano le aziende avranno a disposizione
uno spazio proprio e allo stesso tempo godranno di tutti i
vantaggi tipici della partecipazione a uno stand collettivo
per affacciarsi su un mercato come la Cina, con potenzialità
illimitate ma difficile da affrontare individualmente.
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Vendere in Cina è una necessità
Nel 2000, il consumo di vino in Italia ha raggiunto quota 30,8
milioni di ettolitri. Nel 2012, secondo le stime Oiv, si è fermato a 22,6 milioni di ettolitri. Vale a dire che in questi ultimi
anni il vino italiano ha perso qualcosa come il 27% del
mercato interno.
Peggio di noi, fra i Paesi consumatori storici di vino, ha fatto
solo la Spagna, con un crollo del 34%. Ma se il sud
dell’Europa vinicola piange, il nord non ride. Anche in Francia è proseguito l’ormai quarantennale declino dei consumi,
con un calo del 12% e la Germania è rimasta più o meno
costante.
Diversa, almeno in apparenza, la situazione dei grandi Paesi anglosassoni. Le statistiche di questi 12 anni dicono che i
consumi del Regno Unito sono saliti del 29% e quelli USA
hanno fatto un balzo in avanti del 37%. Ma in entrambi questi mercati la crescita è avvenuta tutta nella prima metà del
periodo. Poi le vendite si sono stabilizzate, con incrementi
modesti alternati ad anni di calo.
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In Cina è un’altra storia. Qui dal 2000 al 2012 il consumo di
vino ha fatto un balzo del 67% e nel 2012 si è assestato appena al di sotto dei 18 milioni di ettolitri. Questo ne fa già
oggi il quinto mercato mondiale per il vino, con un consumo appena sotto i 20 milioni di ettolitri della Germania e ben
più alto dei 12,5 milioni di ettolitri del Regno Unito.
Soprattutto, in Cina la crescita è concentrata nella seconda
metà del periodo. Nel 2005 era appena sopra i 12 milioni di
ettolitri. Poi c’è stata la grande crescita. Un avanzamento
che è stato determinato dalla riduzione, nel 2005, dei dazi
doganali sui vini esteri, passati dal 42 al 14% e che, di conseguenza, è andato tutto a vantaggio dei vini importati.
Insomma, la Cina è diventata uno dei più grandi mercati del
mondo e sarà presto il primo. Come già da molti anni è il
massimo consumatore mondiale di distillati. E appunto
la grande e antica tradizione di consumo di bevande alcoliche ne fanno un mercato solido, un mercato che chiunque
voglia contare nel vino deve prendere molto sul serio.
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Il costo dell’individualismo
Della entusiasmante crescita della domanda cinese hanno
saputo approfittare i francesi, e poi anche Cile, Argentina,
Australia e Spagna. Non ancora l’Italia, le cui esportazioni
in Cina stentano a decollare perché finora sono mancati
strumenti di marketing adeguati alle peculiarità di questo
Paese.
Nei grandi mercati tradizionali, come Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, il vino italiano ha sempre potuto contare
sulla straordinaria affermazione della nostra cucina. La capillare diffusione della ristorazione italiana ha dato sbocchi
naturali ai nostri vini e i ristoranti sono stati e continuano a
essere vetrine di grande impatto. Spesso è proprio a cena in
un ristorante italiano che i consumatori entrano per la prima
volta in contatto con molti dei nostri vini più interessanti.
La Cina ha una tradizione culinaria - anzi, una molteplicità di
tradizioni culinarie diverse - di incredibile varietà e ricchezza. E i cinesi sono consapevoli e orgogliosi di questa ricchezza. Per la massa dei consumatori cinesi, i ristoranti europei sono una curiosità dove andare ogni tanto per cambia-
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re, come noi andiamo in un ristorante spagnolo o coreano.
Ma uscire a cena - cosa che avviene spessissimo - significa
almeno nove volte su dieci scegliere un grande ristorante
con cucina tipica di una delle otto principali tradizioni culinarie del Paese. Contare sui ristoranti italiani per vendere il
vino in Cina è un vicolo cieco.
Così come sono spesso sprechi di risorse senza sbocchi
tutte le iniziative per affrontare il mercato senza una
precisa strategia. Per una singola azienda, creare una stabile base di business in Cina non è impossibile ma è costoso. Tutti i Paesi che stanno esportando vino con successo
l’hanno capito e si stanno comportando di conseguenza,
con iniziative nazionali di ampio respiro.
Dalla profonda consapevolezza di questa esigenza nasce il
progetto di Wine Rover per creare un grande padiglione
del vino italiano all’interno della più affermata fiera del
vino in Cina.
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Un progetto maturo
Wine Rover è una presenza nuova nel panorama dell’editoria e della comunicazione del vino italiano. Ma è una realtà
nata adulta perché tutti i componenti della squadra - a partire dal direttore Flavio Grassi - hanno occupato posizioni
chiave nella rivista Il Mio Vino fino alla cessazione delle attività della casa editrice nel corso dell’estate 2013.
In particolare, sono stati responsabili del progetto Cina,
battezzato Good Italian Wines e culminato nell’organizzazione del padiglione italiano all’interno della fiera Interwine
nel mese di maggio 2013.
Questa è stata l’iniziativa di maggior successo dell’intera
azienda negli ultimi anni e, proprio sulla base di questa
esperienza è costruito il nuovo progetto Cina di Wine
Rover. Un progetto che fa tesoro del molto di positivo già
realizzato e supera gli inevitabili errori e le sbavature della
prima pionieristica edizione.
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Interwine, il partner giusto
Wine Rover ha scelto di proseguire nella collaborazione
già avviata lo scorso anno con Interwine perché questa è
di gran lunga la più importante e affermata fiera per i vini
esteri in Cina.
La manifestazione - il cui nome ufficiale è «China (Guangzhou) International Wine & Spirits Exhibition» - è stata lanciata nel 2005, proprio l’anno in cui, anche grazie alla riduzione della tariffa doganale dal 43% al 14%, nella Repubblica Popolare è iniziata la spettacolare crescita delle importazioni di vino. Negli ultimi anni, in tutta la Cina sono nate moltissime manifestazioni dedicate alle bevande alcoliche, ma
la gran maggioranza di queste riservano ai vini e distillati locali un’attenzione almeno pari, e spesso superiore a quella
rivolta ai vini esteri. La pressoché totale focalizzazione sul
vino importato ha così garantito a Interwine una posizione
unica nel panorama fieristico dell’intero Paese.
operatori che la visitano provengono da tutte le principali
città della Repubblica Popolare, comprese Shanghai, Pechino e le sempre più importanti città chiamate di seconda e
terza Fascia. Cosa che fa di Interwine l’unica fiera del vino
cinese con una portata realmente nazionale - e oltre, dato
che sono sempre più numerosi anche i visitatori provenienti da Hong Kong e dai Paesi del Sud-Est Asiatico.
Oggi ciascuna delle due edizioni annuali (una in autunno,
l’altra in primavera) di Interwine accoglie oltre 500 espositori da 20 Paesi. Cosa ancora più rilevante, gli oltre 20.000
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Polo di attrazione
Interwine è una fiera organizzata nella maniera più classica.
Occupa tre saloni del China Import & Export Fair Complex, di Canton (Guangzhou) il più grande e moderno centro
fieristico dell’Asia, attuale sede della Canton Fair, che dal
1957 è la principale manifestazione fieristica in Cina.
Dei tre saloni, ciascuno di circa 10mila metri quadrati di superficie, due sono tradizionalmente riservati agli stand dei
grandi importatori e distributori cinesi, mentre nel terzo, la
Wineries Hall, sono ospitati gli stand dei produttori esteri
presenti in prima persona. La maggior parte dello spazio è
occupato da stand collettivi nazionali, per lo più organizzati
dagli enti statali di promozione dei vini.
Tradizionalmente, le presenze più significative sono quelle
di Paesi come la Francia, il Cile, l’Australia. Cioè, appunto
dei Paesi produttori che da più tempo hanno capito le potenzialità del mercato cinese e si sono organizzati per approfittarne. Modesta la presenza italiana, con aziende individuali
e qualche raggruppamento relegati in piccoli stand preallestiti.
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Nel 2013, per la prima volta, l’Italia è di colpo diventata più
vistoso polo di attrazione. Il padiglione italiano, organizzato e gestito dalle persone che ora compongono la squadra
di Wine Rover, si è fatto notare per le dimensioni, ma anche - e soprattutto - per le attività che vi si sono svolte.
Grandissimo successo hanno riscosso le conferenze-degustazioni che si sono alternate per tutto il tempo della fiera
negli spazi previsti all’interno del padiglione. Dieci eventi in
tre giorni, ciascuno con tutti i cinquanta posti disponibili occupati da professionisti di ogni angolo della Cina interessati
a sentir parlare delle regioni vitivinicole italiane e ad assaggiarne i vini. Ciascuna degustazione ha generato immediati
contatti concreti. E ha attirato numerosi visitatori che si sono
poi soffermati all’interno del padiglione.
Tutti i produttori partecipanti si sono sentiti per la prima volta
partecipi di una manifestazione realmente nazionale e di
successo. E lo straordinario impatto del padiglione italiano è
stato giudicato dagli stessi organizzatori della fiera un arricchimento dell’intera manifestazione senza precedenti.
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Formula migliorata
Nel 2014 il padiglione italiano di Wine Rover sarà costruito
sulla base dell’esperienza 2013, con i miglioramenti dettati
dall’esperienza.
Gli spazi e le iniziative saranno organizzati in maniera più rispondente alle esigenze di business delle singole aziende e, allo stesso tempo, in modo da rendere ancora più evidente e significativa la visibilità dell’Italia come grande
Paese produttore ai cui vini il mercato cinese deve cominciare ad abituarsi.
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Moduli individuali
Il padiglione italiano è suddiviso in moduli espositivi di dimensione congrua per contenere:
– Banco accoglienza rivolto verso l'esterno e personalizzato con il marchio aziendale.
– Tavolo e sedie immediatamente dietro il banco accoglienza.
– Scaffale-vetrina di chiusura sul lato posteriore.
Ciascun modulo ha inoltre un accesso diretto dal corridoio
esterno al proprio spazio interno.
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Aree comuni
A completamento dei moduli individuali, il padiglione prevede ampi spazi per:
– Area convegni, con attrezzature audiovisive per presentazioni e degustazioni guidate
– Magazzini collettivi chiusi e attrezzati con scaffali e
frigoriferi per le bottiglie
– Aree riunioni comuni con tavoli a disposizione per
gestire i momenti in cui lo spazio individuale dovesse
risultare insufficiente
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Servizi
Oltre agli spazi espositivi, il pacchetto Interwine proposto da
Wine Rover prevede:
– Reception con personale locale formato per fornire
informazioni sulle aziende partecipanti e la loro dislocazione e per gestire gli accrediti alle degustazioni
guidate che si svolgeranno all’interno del padiglione.
– Interpreti a disposizione. Sarà assicurata la presenza di un interprete ogni cinque moduli. Data la scarsità di interpreti cinese-italiano, potrebbe essere necessario affiancare a questi una parte di interpreti cinese-inglese. Le aziende che desiderano avere la garanzia di un interprete a propria disposizione esclusiva per tutto il periodo della fiera possono richiederlo
dietro pagamento del relativo supplemento.
– Degustazioni guidate. Per tutta la durata della manifestazione, nell’area convegni saranno organizzate
presentazioni delle aree vitivinicole italiane con degustazione dei vini delle aziende espositrici. Per ogni
azienda espositrice è garantita l’inclusione di almeno
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una etichetta da concordare. Su richiesta, e nei limiti
delle disponibilità degli spazi, è anche possibile organizzare presentazioni dedicate a un’azienda.
– Liste contatti. Dopo la fine della manifestazione, ciascuna azienda partecipante riceverà un elenco degli
operatori che si sono accreditati per le degustazioni
guidate nelle quali sono stati presentati i suoi prodotti.
– Cataloghi fiera e padiglione. Tutte le aziende espositrici saranno inserite nel catalogo generale di Interwine. Inoltre sarà stampato un catalogo del Padiglione italiano, interamente in cinese, con una scheda di presentazione di una pagina per ciascuna
azienda. Su richiesta è inoltre possibile tradurre in cinese e provvedere alla stampa di schede tecniche
dei vini e di ogni altro materiale promozionale.
– Forniture padiglione. Le aziende partecipanti avranno gratuitamente a disposizione tutti gli accessori e i
materiali necessari per le degustazioni: bicchieri,
svuotavino, secchielli, ghiaccio, grissini e cracker,
piattini usa e getta, tovaglioli di carta, ecc.
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Agevolazioni
– Spedizione dei vini. Una convenzione stipulata da
Wine Rover con un trasportatore specializzato, che
si incaricherà di organizzare la spedizione in groupage, permetterà a tutte le aziende partecipanti di usufruire di particolari facilitazioni tariffarie e di assistenza nella preparazione della documentazione per
l’invio delle bottiglie destinate alla fiera.
– Prenotazioni aeree e visti. Wine Rover ha stretto un
accordo con un’agenzia di viaggi che sarà in grado di
prenotare alle migliori condizioni i voli più adatti alle
esigenze di ciascun partecipante e di provvedere
all’emissione dei visti necessari per l’ingresso nella
Repubblica Popolare Cinese.
– Soggiorno a Canton. Prenotando i pernottamenti attraverso l’agenzia di viaggi designata da Wine Rover,
i partecipanti al padiglione italiano avranno la possibilità di usurfuire alle tariffe fortemente scontate concordate da Interwine con l’hotel Pazhou Westin,
l’unico con accesso diretto ai saloni della fiera.
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Prezzi e termini di pagamento
Pacchetto «Interwine Light»
La partecipazione al padiglione italiano costa 5900 euro +
Iva. Le aziende che confermano la loro adesione entro il
31 luglio hanno diritto a una riduzione di 1000 euro. Il costo totale al netto di Iva scende quindi a soli 4900 euro.
Le aziende che desiderano cominciare a esplorare il mercato cinese ma non si sentono pronte per una partecipazione
a pieno titolo alla manifestazione possono approfittare
dell’offerta Interwine Light.
Sono compresi i servizi e i vantaggi descritti. Non sono comprese le spese di viaggio e soggiorno dei partecipanti, la
spedizione dei vini, eventuali interpreti a disposizione esclusiva, traduzioni di pubblicazioni aziendali e tutto quanto non
esplicitamente previsto.
Questa offerta a bassissimo costo prevede la presentazione
di etichette che saranno esposte in spazi collettivi presidiati da personale cinese di Wine Rover che si incaricherà di
offrirli in degustazione e raccogliere i contatti dei buyer interessati per poi trasmetterli alle aziende.
L’adesione si intende confermata al ricevimento del modulo
di iscrizione timbrato e firmato, accompagnato da un acconto del 30%. Le prenotazioni senza acconto non sono prese
in considerazione. Il saldo deve essere versato entro il
30 settembre 2014
Il pacchetto base, con presentazione di un massimo di due
etichette, costa solo 850 euro + Iva, con ulteriore riduzione
a 690 euro per le adesioni entro il 31 luglio.
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È possibilie proporre ulteriori vini al costo di 280 euro + Iva
per ogni etichetta oltre le prime due.
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Per chi preferisce la primavera
Interwine si tiene ogni anno in due edizioni, una in primavera e una in autunno. Per il Padiglione del Vino Italiano, abbiamo scelto l’edizione autunnale, che nel 2014 si svolgerà
dal 15 al 17 novembre.
Possiamo però offrire anche la partecipazione su base individuale alla fiera di primavera, dal 22 al 24 maggio 2014,
a condizioni particolarmente vantaggiose e con il supporto
della nostra organizzazione logistica e della nostra rete di
assistenza locale.
Sono previste due diverse modalità di partecipazione:
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•
stand preallestito
•
area nuda
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Stand preallestito “De Luxe”
Ciascun modulo da 9 metri quadrati comprende:
Sono inoltre inclusi:
•
12 bicchieri con lavaggio a rotazione
•
Spazio e allestimento
•
1 secchiello per ghiaccio
•
Moquette
•
1 svuotavino
•
Fascia insegna
•
Servizio di pulizia
•
Banco reception
•
Scaffale-vetrina
•
Magazzino
•
Tavolo con 4 sedie
•
Illuminazione a 2 faretti
•
Presa elettrica
•
Cestino rifiuti
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Prezzi e supplementi
Allestimento De Luxe in alluminio:
€ 3600
Supplemento posizione d’angolo:
+ 10%
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Allestimento Wooden De Luxe in legno:
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€ 4350
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Area nuda
È la classica soluzione fieristica che, lasciando all’espositore
la responsabilità dell’allestimento, permette la massima flessibilità e libertà di interpretazione.
Superficie minima:
Prezzo al metro quadrato:
Supplemento posizione d’angolo:
36 mq
€ 360
+ 10%
L’espositore dovrà corrispondere direttamente al centro
espositivo l’energia elettrica consumata più un diritto pari a
CNY 28 per metro quadrato.
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Flavio Grassi Media
piazza Aspromonte 35
20131 Milano
Tel. 02 9163 6802
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