il diario di candy

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il diario di candy
FANFICTION su CANDY CANDY
IL DIARIO DI CANDY
Note: G
Autrice: Sereghil
Nota: le immagini sono tratte dal manga originale.
Oggi è il mio compleanno; stamattina quando mi sono alzata splendeva il sole. Filtrava attraverso le
persiane inondando il mio letto. E’ stato così bello
sentire quel dolce tepore sul viso. Mi ricordava le
mani di Terence. Il pensiero mi ha messo subito
tristezza. Per quanto mi sforzi di pensare che tutto
fra noi deve finire, a volte mi sembra che qualcosa
mi divori il cuore.- Brava Candy- ho pensato
subito- neanche ti sei alzata e già hai rovinato il più
bel giorno dell’anno! - Sì, io lo considero il più bel
giorno dell’anno. Ho avuto tante cose dalla vita,
amici, affetti.. ho avuto tanto e sarebbe stato triste
non essere mai nata! Vivi o morti che siano i miei
genitori, semplicemente li ringrazio di avermi fatta
nascere!
Ecco, finalmente un pensiero positivo per rimettere
in sesto la giornata. Mi stavo alzando quando ai
piedi del letto ho visto una bella scatola con un
delicato fiocco rosa. Non so resistere ai pacchetti,
così ho immediatamente disfatto il fiocco; avvolto
in un bellissimo pezzo di seta a fiori ho trovato uno spesso volume rilegato in pelle verde e bordato
d’oro. Sopra c’era scritto il mio nome a lettere d’oro.
L’ho aperto di gran fretta; in prima pagina c’era una mia foto ripescata chissà dove e sotto di essa la
dedica. Quando l’ho letta ho pianto. Erano le parole del principe della collina; quelle che mi disse
vedendomi piangere... Com’ero piccola allora, una bimba piena di sogni e speranze. Eppure non
dovrei lamentarmi, fra poco sposerò l’uomo che è stato il mio primo amore. Fra poco sposerò il mio
principe della collina. Quando formulo questo pensiero mi viene da piangere; la gola mi si chiude e
le lacrime sembrano incastrate dentro di me. Forse sto sbagliando. Io proprio non lo so. E’ giusto
che Terence stia con Suzanne, ma è giusto che io mi sacrifichi? Ha scelto Suzanne di aiutare
Terence, non glielo ha chiesto nessuno di fare la martire. Come la detesto! Detesto, lei e il suo
faccino da santarellina. La odio, la odio. Non è giusto ricattare le persone che si amano! Perché,
perché devo rinunciare a Terence. La odio, la odio!
Oddio! Cosa sto dicendo! Basta… basta sento le testa che mi scoppia!
Ho lasciato un biglietto ad Albert; io devo sapere. Non voglio vivere tutta la vita con il rimpianto.
Ma perchè il treno è tanto lento. Chicago sembra così lontana. Terence è lì: recita in una nuova
opera. Ha ripreso a fare l’attore, sta portando avanti il suo sogno! Lo stomaco mi fa male. Sarà la
fame. Nella fretta non ho preso nulla da mangiare e non ho abbastanza soldi per andare nel vagone
ristorante. Sono partita di gran furia, la sera, dopo che per tutta la giornata Albert ha festeggiato il
mio compleanno in ogni modo possibile. Io sorridevo cercando di ricambiare il suo affetto, i suoi
doni, le leccornie preparate per me. Ma Albert non è uno stupido: - non si può mentire al proprio
cuore – mi ha detto porgendomi una fetta della più bella torta di compleanno che abbia mai avuto –
finisci quello che hai cominciato-! Mi ha dato un bacio leggero sulle labbra e improvvisamente, in
silenzio, le lacrime hanno cominciato a scorrere sul mio viso.
Io amo Albert, lo amo più di qualsiasi altra cosa al mondo; per questo voglio vedere Terence, voglio
parlargli ancora una volta, voglio dirgli tutto!
Sono qui, dietro il teatro. Insieme a tanti altri
attendo. Aspetto che Terence Granchester esca.
Vederlo di nuovo recitare, vedere di nuovo
l’impeto, la passione, nei suoi gesti…non so
spiegare come mi sono sentita. Sembrava che
recitasse solo per me, piangesse, soffrisse per me.
Forse non recitava! Forse invece mi ha
dimenticata. Eccolo; la gente gli fa ressa intorno, lo
acclama. Saluta sorride; mi vede!
Non credevo che i nostri sguardi si sarebbero
incrociati:c’erano così tante ammiratrici attorno a
lui; come ha fatto a vedermi? Come ha fatto a
sapere che ero lì per lui , che avevo fatto tanta
strada solo per rivedere il suo viso? Mi ha afferrato
la mano trascinandomi lontano nella notte.
Credevo che sarei stata felice di questo, della
nostra fuga da tutto e tutti. Lo credevo sul serio!
Non so cosa sia successo. Improvvisamente ho
smesso di correre, mi sono fermata e gli ho detto
tutto: i miei progetti, i dubbi, la confusione. Mi ha
ascoltato, mi guardava e non riuscivo a staccare lo
sguardo dal suo viso, dai suoi occhi. Poi mi hai
stretta a se, sentivo il suo cuore contro il mio.
Com’era bello stare con lui, essere di nuovo una
sola persona. - Candy - mi ha detto con voce malferma - anche se ti amo più della mia stessa vita,
anche se mi ami più della tua stessa vita, stare insieme porterebbe solo dolore. - Io ho cominciato a
singhiozzare: come faceva a leggermi così bene nel cuore, a sapere tutto. - ... Candy... - ha
continuato con voce rotta dal pianto -.. adesso dobbiamo separarci, ma non sarà così per sempre. Ci
sarà un momento, ci sarà un tempo solo per noi! - Mi ha stretto più forte a sé. Sentivo le sue lacrime
bagnarmi i capelli. Terence, mio amore, forse un giorno arriverà il nostro momento. Terence, mio
amore, mio grande, disperato amore.
FINE
Note finali: Questa fanfiction è arrivata finalista al concorso, indetto durante la fiera del fumetto Romics 2006, che
chiedeva di scrivere un finale alternativo di Candy.
Il Bazar di Mari
www.ilbazardimari.net
Online da: Febbraio 2007