associazione nazionale arma di cavalleria

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associazione nazionale arma di cavalleria
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARMA DI CAVALLERIA
SEZIONE DI VERCELLI E PROVINCIA
“Lodi s’immola”
“Ten.Mo.O.V.M. Paolo Solaroli di Briona – Cap.M.O.V.M. Amedeo De Rege Thesauro”
Annesso al Regolamento Interno
DISPOSIZIONI SULLE CERIMONIE
1. PREMESSA.
Il presente documento ha lo scopo di definire:
a. le norme da applicare nelle cerimonie organizzate dalla Sezione;
b. conferire una necessaria uniformità di comportamento durante tali cerimonie.
Le presenti disposizioni, per motivi di chiarezza e facilità di ricerca, hanno preso
in esame diversi tipi di cerimonie che possono essere anche considerati atti o
momenti di una cerimonia più completa. Per esempio, una cerimonia può
comprendere: la formazione di un corteo per raggiungere la chiesa dal luogo di
ritrovo, la S.Messa, la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, una
rievocazione di fatti d’arme ecc.
2. TIPOLOGIA DELLE CERIMONIE.
a. Cerimonie civili:
(1) Alzabandiera;
(2) Ricorrenze di anniversari storici di fatti d’arme;
(3) Deposizione di corona al Monumento ai Caduti;
(4) Formazione del corteo.
b. Cerimonie religiose:
(1) S.Messa in suffragio dei Caduti;
(2) Esequie.
3. CERIMONIE CIVILI.
a. Alzabandiera.
(1) La cerimonia dovrà prevedere:
(a) l’addetto incaricato di issare materialmente la bandiera. O ulteriori
addetti nel caso vi siano più bandiere da issare (per es. bandiera
dell’Unione europea, della Regione Piemonte ecc.);
(b) un’area per posizionare la banda. In mancanza di questa si può
sopperire con un trombettiere per i segnali di ATTENTI e RIPOSO e/o
un impianto di diffusione;
(c) un’area per l’eventuale picchetto armato;
(d) un’area per lo schieramento dei vari vessilli (Allegato A).
(e) una posizione per le Autorità che presiedono alla cerimonia;
(f) un’area dove concentrare i radunisti. A questo proposito, senza che sia
necessario impartire gli ordini militari, i radunisti si devono schierare
allineati e coperti su più righe secondo lo spazio disponibile.
(g) un’area per gli ospiti e familiari dei radunisti.
(2) Svolgimento:
(a) il militare presente con il grado più elevato, ovvero il Presidente di
Sezione ovvero chi lo rappresenta dà il seguente ordine “ATTENTI –
ALZABANDIERA”
(b) la banda o il trombettiere o con l’impianto di diffusione verranno eseguiti
tre squilli di tromba seguiti dall’Inno Nazionale;
(c) dopo i tre squilli e alle prime note dell’Inno Nazionale l’addetto [vds.
precedente para (1) (a)] inizierà a issare la bandiera coordinandosi con
la musica in modo tale che la bandiera sia al vertice al termine dell’Inno
Nazionale;
(d) TUTTI dovranno accompagnare la musica con il canto;
(e) alla fine dell’Inno Nazionale, il militare presente con il grado più elevato,
ovvero Presidente di Sezione ovvero chi lo rappresenta darà l’ordine
RIPOSO seguito dal previsto segnale.
b. Ricorrenze di anniversari storici
(1) La cerimonia dovrà prevedere:
(a) una posizione centrale per l’oratore, comprensiva di leggio, impianto di
diffusione (eventuale) e, nel caso non sia presente un trombettiere, la
possibilità di trasmettere segnali e musiche militari;
(b) un’area, al lato dell’oratore, per lo schieramento dei vessilli presenti
(Allegato A). Quando l’oratore ufficiale è il Presidente della Sezione, il
porta-Stendardo con lo Stendardo si posizionerà alla sua destra;
(c) un’area, possibilmente di fronte all’oratore, dove concentrare i radunisti.
A questo proposito, senza che sia necessario impartire gli ordini militari,
i radunisti si devono schierare allineati e coperti su più righe
secondo lo spazio disponibile.
(d) un’area, sul lato opposto ai vessilli per gli ospiti e familiari dei radunisti.
(2) Svolgimento:
(a) la cerimonia inizierà con la lettura dei messaggi di augurio da parte del
Cerimoniere;
(b) prenderà poi la parola l’oratore ufficiale, di norma il Presidente di
Sezione, che traccerà brevemente il fatto storico per il quale la
cerimonia è stata organizzata;
(c) al termine potrà essere comandata una “Carica”.
(d) potrà essere previsto anche l’intervento di altra Autorità.
c. Deposizione di corona al Monumento ai Caduti .
(1) La cerimonia dovrà prevedere:
(a) gruppo-corona costituito da due porta-corona e corona;
(b) altri eventuali accompagnatori del Presidente di Sezione o chi lo
rappresenta nella deposizione della corona ( 1):
(c) un’area per lo schieramento del corpo musicale (eventuale);
(d) un’area per l’eventuale picchetto armato;
(e) un’area per lo schieramento dei vari vessilli, possibilmente a fianco al
monumento (Allegato A).
(f) un’area dove schierare i radunisti. A questo proposito, senza che sia
necessario impartire gli ordini militari, i radunisti si devono schierare
allineati e coperti su più righe secondo lo spazio disponibile.
(g) un’area per gli ospiti e familiari dei radunisti.
(2) Svolgimento:
(a) il gruppo-corona, seguito da coloro designati a depositare la corona si
posizionano a una certa distanza in fondo allo schieramento;
1 ( ) A seconda delle circostanze, può essere il militare in servizio presente più elevato in
grado ovvero l’ ex- Comandante dei Cavalleggeri di Lodi più anziano presente ovvero
un’Autorità civile ovvero il Decano dei Sottufficiali ovvero eventuale altro personaggio
importante.
(b) il militare presente con il grado più elevato ovvero il Cerimoniere di
Sezione dà il seguente ordine “ATTENTI! ONORI AI CADUTI”
(c) la banda ovvero un trombettiere ovvero l’impianto di diffusione esegue
tre squilli di tromba.
(d) subito
dopo i tre squilli di tromba”, il gruppo-corona
accompagnatori si muovono verso il monumento;
( 2)
e
(e) successivamente, la banda o l’impianto di diffusione esegue la
Leggenda del Piave;
(f) i porta-corona depositano la corona al monumento, il Presidente aiuta i
porta-corona nella posa, eventualmente sistemando i nastri, mentre i
due porta-corona si pongono sull’attenti ai lati della corona, spalle al
monumento;
(g) la banda ovvero il trombettiere ovvero l’impianto di diffusione esegue il
Silenzio;
(h) il Presidente ed eventuali accompagnatori, posti in raccoglimento
davanti al monumento, salutano durante tutta l’esecuzione del Silenzio;
(i) al termine del Silenzio, il militare presente con il grado più elevato
Cerimoniere di Sezione dà il “RIPOSO”, seguito dal previsto segnale.
d. Formazione del corteo (schema all’Allegato B).
Il corteo viene formato con il seguente ordine:
(1) Corpo musicale (eventuale)
(2) Gonfalone del Comune ospitante (eventuale)
(3) Gonfaloni dei Comuni, Provincia, Regione (eventuali)
(4) Vessilli e Labari di Associazioni NON di Cavalleria
(5) Vessilli e Labari di Associazioni Civili
(6) Scolaresche (eventuali)
(7) Autorità civili e Rappresentanze Militari
(8) Gruppo-corona
(9) Medagliere Nazionale, Stendardo Nazionale (eventuali)
(10) Colonnella Regionale (eventuale)
2 () I due porta-corona dovranno marciare con la corona eseguendo il “passo del geniere” e
cioè, invece di del consueto “sinist-dest”, marceranno alternando il passo “esternointerno”.
(11) Stendardo della Sezione di Vercelli e Provincia scortato dal Presidente e dal
Consiglio Direttivo
(12) Stendardi di altre Sezioni di Cavalleria con scorta
(13) Radunisti
(14) Popolazione
4. CERIMONIE RELIGIOSE.
a. S.Messa in suffragio ai Caduti.
(1) Si dovrà prevedere:
(a) la posizione dei Vessilli, Labari e Stendardi, possibilmente all’interno
dell’abside (Allegato A);
(b) alcune prime fila di banchi, possibilmente sul lato destro, per le Autorità
e ospiti di riguardo;
(c) la disponibilità di un trombettiere o impianto di diffusione;
(d) i Soci della Sezioni preposti alla lettura delle epistole (da concordare
preventivamente con il sacerdote officiante);
(e) il Socio preposto alla lettura della Preghiera del Cavaliere ( 3)
(2) Durante la Messa, il Presidente di Sezione ovvero il Cerimoniere darà i
seguenti ordini(4):
(a) all’inizio l’ATTENTI e qualche secondo dopo il RIPOSO;
(b) all’elevazione, l’ ATTENTI. Al termine dell’elevazione il RIPOSO;
Al termine della comunione dei fedeli e prima della liturgia di chiusura verrà
letta la Preghiera del Cavaliere con questa sequenza:
(a) il Socio incaricato si porterà davanti al leggio da dove è stato letto il
Vangelo;
(b) il Presidente di Sezione ovvero il Cerimoniere darà l’ATTENTI;
3 ( ) In caso di funzione per i Caduti del Reggimento “Cavalleggeri di Lodi”, la Preghiera del
Cavaliere sarà sostituita dalla Preghiera del Cavalleggero.
4 () In talune circostanze (per es. quando si interviene alla S.Messa domenicale dei fedeli),
se è presente il trombettiere o l’impianto di diffusione, non sono previsti comandi a voce.
(c) il Socio incaricato della lettura inizierà: “PREGHIERA DEL CAVALIERE
– A Te Dio Onnipotente, Signore del Cielo e della Terra …”;
(d) al termine verrà dato il RIPOSO.
Se è presente un trombettiere, i suddetti ordini di ATTENTI e RIPOSO saranno
seguiti dai relativi squilli di tromba.
b. Esequie.
(1) E’ opportuno che l’Addetto al Cerimoniale della Sezione prenda preventivi
accordi con la famiglia del Socio defunto, prima della cerimonia funebre.
(2) Laddove possibile, è opportuno prevedere che sia disposto un cuscino con
le decorazioni, copricapo, le eventuali sciabola e sciarpa.
(3) Le disposizioni per tale cerimonia sono uguali a quelle previste per la
S.Messa in suffragio dei Caduti.
(4) Se è presente un trombettiere ovvero con un impianto di diffusione, al
termine del rito funebre sarà eseguito il SILENZIO.
(5) Se le circostanze lo permettono e se si reputa opportuno, si può prevedere
di incaricare quattro Soci che trasportino il feretro a spalla, limitatamente
all’ingresso e all’uscita dalla chiesa, ed eventualmente, durante la
celebrazione del rito funebre, formino un picchetto d’onore ai lati del
feretro.
In chiesa tutti stanno a capo scoperto, eccetto il nucleo Stendardo, il
trombettiere e, nelle cerimonie funebri, il picchetto d’onore al feretro.
2. DISPOSIZIONI PARTICOLARI.
a. Stendardo della Sezione.
(1) Nucleo Stendardo:
(a) deve essere costituito da Soci che indossino, possibilmente, una simile
uniforme sociale e guanti bianchi;
(b) può avere una delle seguenti composizioni:
−
Porta-stendardo, Aiutante Maggiore alla sua sinistra, scorta di due
Soci a tergo;
−
Porta-stendardo, scorta di due Soci a tergo in triangolare simmetria
con esso;
−
Porta-stendardo e Aiutante Maggiore alla sua sinistra.
(2) Il Porta-stendardo deve impugnare l’asta dello Stendardo come una lancia
nella posizione di “bracc-lanc” tenendolo sollevata 30 cm. da terra. Lo
Stendardo, anche durante lunghe cerimonie, non dovrà possibilmente mai
toccare il terreno.
(3) I componenti del Gruppo Stendardo dovranno assumere e mantenere la
posizione di ATTENTI per tutto il periodo di svolgimento della cerimonia.
(4) Lo Stendardo rende gli onori, inclinandolo di 30°, solo a:
(a) Presidente della Repubblica;
(b) Stendardi e Bandiere di Guerra e di Istituti delle FF.AA. e dei Corpi
Armati dello Stato;
(c) ai Decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare;
(d) ai Gonfaloni delle città decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
(e) durante l’elevazione della S.Messa.
b. Saluti individuali nelle cerimonie.
(1) Durante le cerimonie quando inquadrati in un unico blocco, si saluta:
(a) individualmente portando la mano destra al basco:
−
all’alzabandiera;
−
la Bandiera/Stendardo di Guerra;
−
i decorati di M.O.V.M.;
−
i Gonfaloni della città decorati di M.O.V.M..
(b) in tutti gli altri casi, si assume la posizione di
attenti e il saluto,
portando la mano destra al basco, viene reso solo dal Presidente o chi
lo rappresenta.
(2) Durante la S.Messa, si saluta assumendo la posizione di attenti:
(a) all’inizio;
(b) all’elevazione;
(c) alla lettura della Preghiera del Cavaliere.
ALLEGATI:
-
Allegato A: Schieramento dei Vessilli
-
Allegato B: Schema della formazione del corteo
-
Allegato C: Le preghiere