ESTATE: RESPIRO? SPIRITUALITÀ?

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GIORNI FERIALI (ECCETTO MERCOLEDÌ)
ore 8.00 - 19.00
ore 8.00 - 9.00 - 19.00
MERCOLEDÌ
SABATO E VIGILIE:
ore 8.00 - 19.00 (Messa di introduzione alla festa)
DOMENICA E FESTIVI:
ore 8.30 - 10.30 - 12.00 - 19.15
LUGLIO - AGOSTO 2013
ESTATE:
RESPIRO? SPIRITUALITÀ?
Un filosofo non
credente, André
Comte-Sponville, fa questa
confessione con
un certo vigore
rivendicativo:
“Non perché io
sono ateo, materialista, razionalista acconsento a castrarmi l’anima”. Così si riconosce
osservante di u-
na pratica di
“spiritualità laica” disancorato
da ogni religione. Le espressioni di questo intellettuale riflettono certo una
domanda di spiritualità, anche
se la vaghezza
del termine non
può alludere alla
stessa realtà per
tutti. In ogni ca-
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so, i sondaggi mostrano che un’elevata percentuale di persone dichiara di “pregare o meditare”, mentre sempre più spesso la pratica
religiosa viene abbandonata. E poi, persino, la
parola “spiritualità” fa capolino non di rado nelle sedute sulla conoscenza di sé, sullo sviluppo personale, sulla riconciliazione col proprio
corpo.
Una spiritualità e diverse spiritualità … In ogni
caso la parola designa una ricerca personale,
anche se assistita da un tutor. Bisogna essere
attori della propria vita. Essa suppone l’esistenza di altri livelli di realtà rispetto a quella
che è immediatamente accessibile. Una realtà
verso la quale si può camminare, verso un essere-meglio, un compimento di sé, verso relazioni più mature. Ma il fine come il percorso sono spesso solo sgrezzati, poco elaborati intellettualmente, a meno di far ritorno verso le tradizioni religiose o filosofiche. Sì, l’interesse per
la spiritualità è commovente. E’ la firma dell’umano. La persistenza di un’apertura su altro
da sé. Ma per andare dove? Può essere anche
molto istruttivo interrogarci sul nostro rapporto con gli animali: ne può sgorgare un miglio-
re rapporto con i viventi e con quell’insieme
che chiamiamo vita sulla Terra (che dobbiamo
salvare!). Alcune intuizioni dell’antichità pagana ci possono fornire qualche colpo d’ala e di
realismo.
Liturgicamente stiamo vivendo il tempo “dopo
Pentecoste”: la nostra esperienza spirituale cristiana si trova collocata qui nella sua originalità e ricchezza. Essa è vita nello Spirito di Dio,
Dio personale e creatore. Dono gratuito. Capace di unire nella fraternità persone di culture diverse. Esperienza di verità e di comunione. Esperienza personale: lo Spirito è Persona,
che viene all’incontro con delle persone e ne
asseconda il compimento unendole nell’amore. E la gioia! Osiamo ridirlo: gioia! Allora dov’è
lo iato? Perché quello che le comunità cristiane hanno “alla sorgente” incontra così poco
l’attesa spirituale contemporanea? Una bella
domanda, che interpella fortemente la nostra
testimonianza. Frammenti di vita, se sono genuini, affratellano i linguaggi con cui si raccontano.
un laico interlocutore
VENI CREATOR
di Czeslaw Milosz, 1911-2004
tr. P. Marchesani, Adephi, Milano
Vieni, Spirito Santo,
piegando (oppure no) l’erba,
mostrandoti (oppure no)
con una lingua di fiamma sul capo,
al tempo delle fienagioni,
o quando il trattore esce
per la prima aratura
nella valle dei boschetti di noci,
o quando la neve
seppellisce gli abeti storpi
nella Sierra Nevada.
Sono solo un uomo,
ho quindi bisogno di segni visibili,
il costruire scale di astrazioni
mi stanca presto.
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Ho chiesto più volte, lo sai,
che la figura in chiesa
levasse per me la mano, una volta,
un’unica volta.
Capisco però che i segni
possono essere soltanto umani.
Desta dunque un uomo,
in un posto qualsiasi della terra
(non me, perché ho comunque
il senso della decenza)
e permetti che guardandolo
io possa ammirare Te.
garbo energico di un’invocazione religiosa limpida, eppure umile. L’umanità, con tutta la
sua filosofia, con la rapidità fulminea dei suoi
scambi di notizie, di speranze e di orrori, tra
tutte le sue contraddizioni nel governare e
nello sgovernare: ecco, pare - in questa poesia - innalzare una sola, comune e segreta invocazione. Intrecciata di varie lingue e intrisa di antiche linfe culturali, essa aspira a un
segno inequivocabile e semplicissimo: la nascita dell’uomo dal volto trasparentemente
spirituale.
L’autore, di origine polacca, Nobel nel 1980,
ha la grazia profonda della ricerca esistenziale e una spiccata sensibilità civile: qui ha
[con trepidazione dedico queste righe
alla figura pacatamente fraterna
di papa Francesco. Dgf]
Spirito Santo,
eterno dimenticato da molti
che non ti considerano,
vieni in nostro aiuto.
Tu che ci conosci per nome,
vieni a compiere in noi
i desideri del Padre celeste,
perché non rimangano soltanto sogni,
e perchè il sacrificio di Gesù
non sia vanificato
dalle nostre inconcludenze.
Spirito Santo,
eterno Amore,
vieni a sciogliere i nodi della nostra vita,
anche quelli che paiono inestricabili.
Vieni a spalancare le nostre chiusure,
a smussare con mite sapienza
i nostri spigoli,
vieni a diradare le tenebre
dei nostri dubbi e della nostra ignoranza.
Vieni a seminare in noi
desideri di bene
perché possano, germogliando,
nutrire in noi e per gli altri la Vita vera.
Vieni ad accordare il nostro cuore
con la nostra mente,
a fortificare e guidare
le nostre incerte volontà.
Vieni a trionfare su ogni nostro male
con la tua forza che salva,
che trasforrna e risana.
Vieni a compiere il prodigio
di trasformare il cuore
di quanti si aggirano per il mondo
calpestando la Vita,
nutrendosi di inganni e di violenza.
Vieni ad abbellirci
con le gemme dei tuoi tesori
che riscattano la nostra umanità,
restituendola allo splendore
che era in principio.
Chiara Francesca
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ORARIO ESTIVO SS. MESSE
Giorni feriali:
8,00 - 19,00
(la S. Messa delle ore 9.00 del mercoledì riprenderà il 18 settembre)
Sabato e vigilie:
19,00 (vigiliare)
(la S. Messa delle ore 8.00 del sabato è sospesa dal
13 luglio al 7 settembre)
Domenica:
10,30 - 12,00 - 19,15
(da domenica 4 agosto a domenica 1 settembre)
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