Giro di vite sulle professioni intellettuali. Si va verso

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Giro di vite sulle professioni intellettuali. Si va verso
"Giro di vite sulle professioni intellettuali. Si va verso un forte
incremento della tassazione per i giovani"
Fabio Battaglia, Confprofessioni Toscana: “Un settore duramente penalizzato dalle ultime scelte
del governo”. Convegno a Sant'Apollonia
“Il mondo delle professioni intellettuali una risorsa per lo sviluppo del paese nel contesto europeo”.
E’ questo il tema del convegno in programma venerdì 16 gennaio 2015 a Firenze, presso
l'Auditorium di Sant'Apollonia in via San Gallo 25/a, organizzato da Regione Toscana
"Commissione regionale dei soggetti professionali", nell'ambito del Programma operativo regionale
del Fondo sociale Europeo (Por Fse). Ad introdurre i lavori sarà l'assessore alle Attività produttive,
Credito e Lavoro Gianfranco Simoncini, mentre il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi,
chiuderà il convegno.
“Un’occasione per fare il punto sul ruolo delle professioni intellettuali, ma anche sulle normative
che regolano l’attività dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi, duramente colpiti dalle
ultime decisioni del Governo. Il giro di vite imposto sul regime dei minimi avrà l’effetto di
provocare un aumento della tassazione per i giovani professionisti che in alcuni casi si aggirerà
intorno al 500%. Un duro colpo è infatti rappresentato dal dimezzamento del tetto di fatturato, che
scenderà dai 30.000 Euro l'anno a soli 15.000 Euro. Allo stesso tempo l'aliquota sostitutiva viene di
fatto triplicata, passando dal 5% al 15%. Negli ultimi giorni si è accennato a una misura apposita
per i liberi professionisti, ma ad oggi la realtà dei fatti è questa. Altri fronti che aggravano la
situazione delle professioni sono costituiti dall’aumento della tassazione sui rendimenti degli
investimenti delle Casse di previdenza private e dalla cancellazione degli ammortizzatori sociali in
deroga. Noi non chiediamo aiuti di Stato – dichiara il presidente di Confprofessioni Toscana, Fabio
Battaglia – ma solo di essere messi in condizione di fare il nostro lavoro e di contribuire come
professionisti alla crescita del Paese. Momenti di confronto, quali quelli del prossimo convegno di
Firenze possono essere occasione di riflettere sul ruolo delle professioni intellettuali che,
attraversando un momento difficile come tutte le attività economiche, non dovrebbero essere
appesantite ulteriormente, se si vogliono veramente aiutare i giovani a dare vita a nuove realtà
professionali”.