Report from the Commission (draft)
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IT COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 16.07.2003 COM(2003) 430 definitivo RELAZIONE DELLA COMMISSIONE (Ufficio per gli aiuti umanitari – ECHO) Relazione annuale 2002 RELAZIONE INDICE 1. Prospetto riassuntivo .................................................................................................... 3 2. Quadro d'azione generale 2002 .................................................................................... 5 3. Panoramica delle operazioni umanitarie di ECHO ...................................................... 6 3.1. Africa, Caraibi e Pacifico............................................................................................. 6 3.1.1. Corno d'Africa e Africa orientale................................................................................. 6 3.1.2. Africa meridionale ..................................................................................................... 14 3.1.3. Africa centrale............................................................................................................ 17 3.1.4. Africa occidentale ...................................................................................................... 21 3.2. Balcani, paesi NSI, Mediterraneo meridionale .......................................................... 23 3.2.1. Balcani. ...................................................................................................................... 23 3.2.2. Nuovi Stati Indipendenti (NSI) .................................................................................. 26 3.2.3. Mediterraneo meridionale e Medio Oriente............................................................... 29 3.3. Asia e America Latina................................................................................................ 33 3.3.1. Asia...... ...................................................................................................................... 33 3.3.2. America latina ............................................................................................................ 44 3.4. Prevenzione delle calamità - Dipecho........................................................................ 47 4. Questioni trasversali................................................................................................... 48 4.1. Relazioni contrattuali con i partner - Contratto quadro di partenariato (CQP).......... 48 4.2. Relazioni con i maggiori partner umanitari e donatori extracomunitari .................... 49 4.3. Relazioni con le altre istituzioni comunitarie ............................................................ 50 4.4. Strumenti di pianificazione ........................................................................................ 51 4.5. Erogazione di sovvenzioni ......................................................................................... 51 4.6. Comunicazione e informazione ................................................................................. 52 4.7. Risorse umane e finanziarie, verifica e valutazione................................................... 52 5. Visione d'insieme e prospettive.................................................................................. 55 6. Allegati statistici ........................................................................................................ 55 2 Relazione della Commissione (Ufficio per gli aiuti umanitari – ECHO) Relazione annuale 20021 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO ECHO ha reagito alle crisi umanitarie seguendo lo sviluppo globale delle esigenze derivanti da calamità naturali e di origine umana e il suo intervento si è spostato continuamente dall'Europa orientale all'Africa e all'Asia. Per far fronte a tali crisi, ECHO ha inoltrato complessivamente 537,8 milioni di euro attraverso 114 decisioni di finanziamento. Questo importo è -di nuovo- considerevolmente superiore a quello originariamente stanziato dal bilancio della Commissione. La drammatica evoluzione della situazione umanitaria in Afghanistan, conseguente al ritorno di circa 1½-2 milioni di profughi, e la crisi alimentare in Africa meridionale, dove 13 milioni di persone risentono di gravi deficit alimentari, hanno reso necessario il ricorso da parte di ECHO alla riserva degli aiuti d'urgenza, per un importo supplementare pari a 80 milioni di euro in stanziamenti di impegno. ECHO ha inoltre opportunamente iniziato a predisporre piani di emergenza per fronteggiare le conseguenze umanitarie della guerra in Iraq. ECHO ha continuato a prestare un'attenzione speciale alle "crisi dimenticate" nelle aree visitate di rado dalle telecamere televisive. In Angola, Cecenia, Uganda, Sahara occidentale e Yemen, ECHO ha fornito assistenza umanitaria alle vittime ormai escluse dai riflettori internazionali. Inoltre, per assicurare che la distribuzione dei propri aiuti fosse imparziale e corrispondente alle esigenze, ECHO ha perfezionato il proprio sistema di individuazione delle crisi dimenticate. L'operato di ECHO si è caratterizzato anche per la sostenibilità delle sue azioni, in quanto si è cercato di trasferire progetti o di porre le basi per un futuro collegamento con strumenti di sviluppo di lunga durata. L'attuazione di una tale politica di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo ("LRRD") ha permesso a ECHO di ridurre gradualmente le proprie operazioni nei Balcani. In Sierra Leone e in Angola la fornitura di aiuti umanitari da parte di ECHO è entrata a far parte di un piano d'azione integrato dell'UE per fronteggiare le crisi umanitarie e l'iniziale processo di reinsediamento. I nuovi sviluppi in relazione alla gestione della crisi nel quadro della politica estera e di sicurezza comune e della "Convenzione per l'avvenire dell'Europa" hanno reso necessaria una risposta attiva di ECHO, che spieghi e difenda la specificità dello "spazio umanitario". ECHO ha intensificato le relazioni con i suoi principali partner attraverso i cosiddetti "dialoghi di programmazione delle strategie", svoltisi nel novembre 2002, per il terzo anno consecutivo, con le principali agenzie ONU (UNCHR, PAM, UNICEF, OCHA e, per la prima volta, OMS). Altri dialoghi simili si sono tenuti con il CICR, la FICR e le ONG. 1 Ai sensi dell'art. 19 del regolamento (CE) n. 1257/96 del Consiglio del 20 giugno 1996 relativo all'aiuto umanitario. 3 Nel 2002 ECHO si è adoperato in maniera significativa per migliorare ulteriormente la comunicazione, la collaborazione e il coordinamento con il Parlamento europeo, il quale, nella sessione plenaria del 14 gennaio 2003, ha adottato la relazione predisposta dall'on. Carlotti e ha espresso il suo apprezzamento per i progressi compiuti da ECHO durante il periodo 2001-2002 nella distribuzione efficace di aiuti, nella semplificazione delle procedure e nella sana gestione finanziaria. Nel 2002 ECHO ha intensificato le sue attività di informazione, comunicazione e sensibilizzazione, in particolare aumentando la propria presenza sui mezzi di comunicazione di massa e lanciando in novembre il nuovo design del suo sito web. Per quanto concerne il proseguimento dell'attuazione della riforma nel 2002, ECHO è passato da circuiti finanziari centralizzati ad altri parzialmente decentrati. I sistemi interni di controllo sono stati rivisti e ulteriormente potenziati, permettendo, grazie a una concentrazione sui risultati, una migliore valutazione dei rischi connessi ai progetti umanitari e un controllo più efficiente dei progressi. Nel luglio 2002, ECHO ha subito una riorganizzazione interna per migliorare ulteriormente l'efficienza del servizio, creare nuove sinergie e distribuire meglio il carico di lavoro tra le unità. 4 2. QUADRO D'AZIONE GENERALE 2002 Nel 2002, 170 milioni di persone sono state colpite dalle calamità naturali e quasi 40.000 hanno perso la vita. Le guerre in corso (più di 42) e le violenti crisi occorse durante l'anno hanno lasciato alle spalle un legato umanitario di 37 milioni di persone sradicate. Nonostante il fatto che ECHO, dotata nel 2002 di un bilancio di 537,8 milioni di euro, fosse ancora una volta tra i tre principali donatori mondiali, gli aiuti umanitari, che nel complesso hanno raggiunto i 4,5 miliardi di dollari USA (OCHA), rimangono solo una frazione delle spese militari globali di 839 miliardi di dollari USA (annuario 2002 SIPRI) e la comunità umanitaria è costretta a limitare il proprio intervento e a concentrarsi nei settori di maggior bisogno. ECHO ha reagito alle crisi umanitarie seguendo lo sviluppo globale delle esigenze essenziali delle persone colpite dalle calamità naturali e di origine umana e il suo intervento si è spostato continuamente dall'Europa orientale all'Africa e all'Asia. Metà delle violenti crisi è avvenuta in Africa, che ospita il 27,5% dei profughi complessivi. L'Asia ospita il maggior numero di profughi al mondo (48,3% dei profughi complessivi). ECHO è riuscito ad attuare con successo la sua strategia basata sulle esigenze, come risulta dalla ripartizione regionale dei suoi finanziamenti per le operazioni umanitarie: i principali beneficiari degli aiuti sono state le popolazioni dei paesi ACP (211,5 milioni di euro, equivalenti al 39%), seguiti dall'Asia (137,96 milioni di euro, equivalenti al 26%) e dall'Europa orientale (83,5 milioni di euro, equivalenti al 16%). Le nuove emergenze, come quella in Afghanistan, provocata dal ritorno accelerato di circa 1½ - 2 milioni di profughi, e la crisi alimentare in Africa meridionale, dove 13 milioni di persone risentono di gravi deficit alimentari, hanno reso necessario il ricorso da parte di ECHO alla riserva degli aiuti d'urgenza, per un importo supplementare pari a 80 milioni di euro in stanziamenti di impegno. Inoltre, nel contesto delle politiche internazionali del "post 11 settembre", ECHO ha opportunamente iniziato a predisporre piani di emergenza per fronteggiare le conseguenze umanitarie della guerra in Iraq. Ciò ha comportato uno stretto coordinamento con gli Stati membri, i partner principali, soprattutto quelli all'interno dell'ONU e il movimento della Croce Rossa, e con gli altri principali donatori, quali gli Stati Uniti. Mentre la difficile situazione della popolazione irachena, causata da due importanti conflitti seguiti da dieci anni di sanzioni internazionali, ha ricevuto nel 2002 una crescente attenzione dei media, le altre crisi umanitarie sono scomparse dai titoli di testa. ECHO ha continuato con successo a fornire sostegno nelle crisi dimenticate. Il totale dei finanziamenti stanziati per le crisi dimenticate in Tanzania, Uganda, Yemen, Angola, Cecenia e Sahara occidentale ha raggiunto 85 milioni di euro (pari al 16% del bilancio di ECHO). I numerosi sviluppi legati alla gestione delle crisi nel quadro della politica estera e di sicurezza comune e della "Convenzione per l'avvenire dell'Europa" hanno reso necessaria una risposta attiva di ECHO. Di conseguenza, ECHO ha partecipato a numerosi forum (comitati del Consiglio nel quadro del secondo pilastro, comitato militare dell’UE, ecc.) e ha redatto documenti per spiegare e difendere la specificità dello "spazio umanitario", sottolineare il "valore aggiunto" del sistema degli aiuti umanitari esistente a livello europeo, basato su un'esperienza decennale, e assicurare 5 che tutti gli attori conoscano la natura neutrale, imparziale e indipendente dell'assistenza umanitaria. 3. PANORAMICA DELLE OPERAZIONI UMANITARIE DI ECHO La sezione seguente offrirà un rendiconto delle operazioni umanitarie di ECHO, paese per paese. Non si tratta di una semplice panoramica. L'assistenza umanitaria prestata rispecchia l'attuazione della strategia di ECHO nel 2002, in particolare: intervento nei settori di maggior bisogno umanitario, prosecuzione del sostegno alle crisi dimenticate e fornitura di aiuto umanitario di qualità, assicurando che gli sforzi diretti all'aiuto, al ripristino e allo sviluppo siano coordinati in modo appropriato. Al fine di evidenziare questo aspetto e sottolineare il punto centrale del suo operato, orientato al risultato, ECHO ha deciso di presentare questa sezione in modo diverso rispetto all'anno scorso. Le operazioni umanitarie sono presentate esponendo per sommi capi le esigenze umanitarie, gli obiettivi umanitari, i risultati e gli sforzi fatti per coordinare e collegare le operazioni umanitarie agli altri strumenti di intervento di lunga durata. Inoltre, le informazioni date non riguardano solo le decisioni di finanziamento ma anche l'esecuzione di tali decisioni in termini di contratti sottoscritti e di pagamenti effettuati.2 Per far fronte alle crisi umanitarie nel mondo, ECHO ha stanziato complessivamente 537,8 milioni di euro attraverso 114 decisioni di finanziamento3. Il tasso di esecuzione del bilancio, in termini di stanziamenti di impegno, ha raggiunto il 100% per il quinto anno consecutivo. Nel 2002 sono stati sottoscritti 798 contratti4 per operazioni umanitarie, riguardanti progetti in più di 60 paesi. I partner incaricati dell'attuazione sono stati organizzazioni non governative (62% dei finanziamenti ECHO, per la maggior parte ONG europee), agenzie ONU (27%, i principali partner sono UNCHR -10,2%-, PAM -8%- e UNICEF -4,7%-), e altre organizzazioni internazionali, principalmente CICR e FICR (con il 7,9% dei finanziamenti). Il restante 3,5% è stato destinato soprattutto per contratti di assistenza o informazione tecnica, comunicazione, verifica o valutazione. 3.1. Africa, Caraibi e Pacifico 3.1.1. Corno d'Africa e Africa orientale Sudan: Esigenze umanitarie Colpite cronicamente da calamità causate dall'uomo e dalla natura, le popolazioni del Sudan, altamente vulnerabili sia nel Nord del paese (territori controllati dal governo) che nel Sud (territori controllati dall'opposizione), al momento in cui il processo di 2 3 4 Il fatto che somme esigue del bilancio 2002 non siano state vincolate entro la fine del 2002 può essere dipeso da uno o da una combinazione dei seguenti fattori: ritardi dovuti alla situazione estremamente precaria dal punto di vista della sicurezza; durata complessiva delle decisioni superiore a 12 mesi (nel caso in cui alcuni contratti siano deliberatamente sottoscritti in una fase successiva); partner richiedenti un finanziamento inferiore a quello previsto al momento della decisione; riserve non spese; decisione datata a fine anno. Tipo di decisioni: prima urgenza: 1 – urgenza: 21 – piano globale: 10 – aiuti umanitari/Dipecho: 82 Tra cui i contratti di attuazione delle decisioni del 2001. 6 pace sembrava evolvere positivamente, risentivano ancora di gravi difficoltà umanitarie. Le esigenze umanitarie erano impellenti in tutti i principali settori: salute e nutrizione, sicurezza alimentare, acqua e igiene. Obiettivi umanitari e risultati L'obiettivo di prevenire l'ulteriore deterioramento della situazione dei segmenti più vulnerabili della popolazione, soprattutto degli sfollati (circa 4 milioni in tutto il territorio), è stato raggiunto grazie ad una vasta serie di interventi nei settori sopra menzionati e al sostegno all'organizzazione, al coordinamento e alla sicurezza delle operazioni umanitarie, ecc. A tal fine, il piano globale del 2002 per il Sudan ha reso disponibili 17 milioni di euro in favore di operazioni che, tramite 4 partner, hanno coperto equamente il Nord e il Sud del paese. La maggior parte dei finanziamenti ECHO si è rivolta agli interventi in materia di salute e di nutrizione. I progetti sono stati finalizzati a migliorare le condizioni nutrizionali critiche di bambini, donne che allattano e altri gruppi vulnerabili e a provvedere un migliore accesso, per un maggior numero di persone, alle strutture di assistenza sanitaria di base. E' stato dato avvio al controllo specifico delle malattie e alla prevenzione delle principali malattie mortali che colpiscono migliaia di persone nel Sudan meridionale. Sebbene non sia disponibile una sintesi relativa all'impatto sulla salute e sulla nutrizione, più di 2,5 milioni di persone -tra cui bambini denutriti, donne, sfollati, comunità di accoglienza e persone anziane- hanno direttamente beneficiato di tali progetti. I progetti finanziati da ECHO in materia di risorse idriche e strutture igienico-sanitarie hanno raggiunto nel Nord del paese circa 230.000 beneficiari diretti e il loro bestiame e circa 380.000 nel Sud. I progetti correlati alla sicurezza alimentare sono stati particolarmente intensi nel Sud, dove si sono soddisfatte le esigenze di oltre 2 milioni di persone, fornendo piccoli equipaggiamenti, mezzi e sementi e creando un miglior accesso al bestiame e ai prodotti animali. Inoltre, sono stati fatti sforzi per eliminare la peste bovina e per tenere a freno altre malattie degli animali. In risposta a una richiesta rapida tra agenzie, ECHO ha disposto un'altra decisione di urgenza del valore di 1 milione di euro, che ha previsto assistenza umanitaria di urgenza ai nuovi sfollati arrivati nella regione di Kassala in seguito alle crescenti ostilità. L'assistenza umanitaria è stata diretta altresì alle popolazioni bisognose che risiedono nelle aree precedentemente inaccessibili. Tuttavia, i maggiori ostacoli sono stati ancora rappresentati dall'alto livello di insicurezza di molte regioni e dalle restrizioni all'accesso dovute ai dinieghi del governo e ai fenomeni climatici stagionali. ECHO si è attivato a diversi livelli per un sollecito inoltro dell’aiuto umanitario alle popolazioni in stato di bisogno. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 i progressi in materia di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo sono stati molto limitati. Il programma "Humanitarian Plus", finanziato coi contributi FES e diretto a facilitare il passaggio dalla fase "aiuto" a quella "sviluppo" non è stato ancora pienamente attuato, sebbene fosse già stato approvato nell'aprile 2001. Tuttavia, la ripresa del dialogo politico tra il Sudan e l'UE nel 1999 ha aperto la possibilità di una progressiva normalizzazione delle relazioni tra l’Unione e il Sudan e quindi il trasferimento di attività a lungo termine. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro 7 Decisioni Contratti Pagamenti 18,0 17,0 11,19 Etiopia Esigenze umanitarie Sebbene rimangano alcune sacche di esigenze acute, verso fine anno le urgenze umanitarie dovute alla guerra di confine con l'Eritrea e alla siccità della zona sudorientale si sono in gran parte stabilizzate. Inoltre, grazie al continuo miglioramento delle condizioni nella Somalia nordoccidentale, le esigenze dei profughi somali provenienti da quest'area non sono più di assistenza e tutela ma di aiuto al rimpatrio. Come nel 2001, si è diffusa in larga scala un'epidemia di meningite e le piogge sono state molto meno frequenti del solito. A fine anno la penuria di piogge ha destato crescenti preoccupazioni sugli effetti di una siccità di più ampia portata nelle regioni Somalia, Oromiya e Afar. Le conseguenze sulla produzione alimentare e sulla disponibilità di cibo all'interno del paese hanno portato a un grave deterioramento dei problemi di denutrizione cronica già presenti. In alcune zone è stato riscontrato un livello globale di denutrizione acuta del 29%. Inoltre, in alcune aree delle comunità pastorali ed agro-pastorali delle regioni di Afar e Hararghe, oltre ai crescenti problemi di rifornimento idrico, è stata registrata una diminuzione del bestiame di oltre il 40%. Obiettivi umanitari e risultati Al fine di rispondere alle restanti sacche di esigenze conseguenti alla siccità e di consolidare le risposte alle precedenti urgenze, ECHO ha disposto un ulteriore aiuto umanitario del valore di 400.000 euro destinato alla fornitura di acqua nelle regioni Somalia, Oromo e Afar, al controllo della sicurezza alimentare e al rilevamento tempestivo della siccità che colpisce la Somalia. Inoltre, in seguito alle esigenze di protezione continua dovute al conflitto presente al confine, ECHO ha stanziato alla CICR 750.000 euro per portare aiuto a più di 7.000 prigionieri di guerra e a persone detenute in ragione della guerra. In favore delle esigenze di rimpatrio dei profughi somali, ECHO ha erogato all'UNHCR 1,6 milioni di euro, che sono stati impiegati con successo per rimpatriare i 30.000 profughi somali selezionati. Conformemente al suo compito principale, ECHO ha disposto 1 milione di euro, stanziando 785.000 euro in favore dell'azione intrapresa con successo da MSF per reagire all'epidemia di meningite. MSF, per contenere l'epidemia, ha vaccinato d'urgenza più di 970.000 persone, garantendo una copertura media del 90% nelle zone colpite. In seguito a una nuova grave siccità, a fine anno sono stati stanziati altri 4 milioni di euro per soddisfare le esigenze legate alla salute, alla denutrizione e alla penuria d'acqua. I finanziamenti previsti da questa decisione continuano ad essere erogati secondo l'impegno principale poiché la siccità nel 2003 persiste e sorgono esigenze acute. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) 8 Dopo aver soddisfatto le numerose esigenze di urgenza e quelle successive all'urgenza causate dalla guerra di confine e dalla siccità e dopo aver provveduto al rimpatrio dei profughi somali, nel 2002, come previsto, ECHO ha posto gradualmente fine al proprio intervento. L'ufficio ECHO di Addis Abeba, che si occupato anche dell'urgenza legata alla meningite, è stato chiuso in giugno e l'attività di vigilanza viene ora garantita dall'ufficio regionale di Nairobi. Circa il 50% dei principali partner di ECHO ha ricevuto ulteriori finanziamenti attraverso strumenti di intervento di lunga durata, quali la sicurezza alimentare e il cofinanziamento di ONG. Molti altri partner invece hanno ottenuto finanziamenti da altri donatori impegnati nel ripristino e nello sviluppo. In seguito alle nuove esigenze derivate dallo scoppio della siccità a fine 2002 e rientranti nell'ambito del suo compito principale, ECHO ha potenziato le risorse umane del suo ufficio regionale di Nairobi per poter coprire l'Etiopia. Sia le strategie di entrata che quelle di uscita sono coordinate strettamente con gli altri strumenti di intervento della CE, in particolare con i massicci aiuti alimentari. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 7,76 3,29 1,90 Eritrea Esigenze umanitarie Nel 2002 le esigenze d'urgenza derivanti dalla guerra di confine con l'Etiopia si sono largamente stabilizzate. Restano ancora le esigenze riguardanti 60.000 sfollati, attualmente ospitati in campi di accoglienza in attesa di reinsediamento, e quelle dei profughi in Sudan in attesa di rimpatrio. Obiettivi umanitari e risultati I nuovi aiuti forniti da ECHO nel 2002, per un valore totale di 1,75 milioni di euro, hanno assicurato, tramite la CICR, la fornitura continuativa di un alloggio idoneo ai 60.000 sfollati e la protezione a più di 2500 prigionieri di guerra e detenuti per motivi legati alla guerra. Tali aiuti hanno inoltre sostenuto l'UNCHR nella prima fase di rimpatrio di più di 30.000 profughi eritrei registrati. 300.000 euro di tali finanziamenti ECHO, destinati alla sensibilizzazione sui rischi connessi alle mine, non sono stati interamente impiegati, poiché il governo ha deciso di occuparsi direttamente di tali attività relative alle mine. Infine, i finanziamenti hanno compreso anche il sostegno alle attività dell'OCHA, tra cui la costituzione di sezioni distaccate nelle regioni di Debub e Gash Barka, al fine di facilitare il coordinamento tra il LRRD e la valutazione delle nuove esigenze impellenti. 9 Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Il ritiro graduale di ECHO è avvenuto secondo i programmi, dopo che sono stati stanziati 1,75 milioni di euro nel 2002 -in confronto ai 7 milioni nel 2001-. L'ufficio ECHO di Asmara è stato chiuso nel giugno 2002 e l'attività di vigilanza viene ora garantita dall'ufficio regionale di Nairobi. Inoltre, sono stati stanziati finanziamenti a OCHA per sostenere il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo. I finanziamenti ECHO diretti alla prima fase di rimpatrio dei profughi eritrei sono collegati coi finanziamenti per il reinsediamento di questi profughi nel quadro del FES. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 1,75 0,78 0,37 Somalia Esigenze umanitarie La Somalia, in particolare le zone centrali e meridionali, si trova tuttora di fronte a conflitti civili, signorie militari e anarchia. I progressi verso la stabilità politica sono stati pochi, dal momento che più di 13 iniziative di pace sono fallite e la grande maggioranza della popolazione continua a vivere nella povertà assoluta. L'estrema insicurezza e l'imprevedibilità hanno portato al collasso delle infrastrutture e dei servizi sociali. Le esigenze umanitarie sono state ulteriormente aggravate dagli avversi cambiamenti climatici. Le esigenze di sicurezza alimentare sono in gran parte dovute alla grave penuria di cereali e di produzione animale. Le strutture sanitarie pubbliche esistenti mancano di medicinali e di personale qualificato in tutte le categorie (0,4 medici e 2,8 infermieri ogni 100.000 persone). Si stima che il 30% della popolazione sia priva di accesso ai servizi sanitari. L'aspettativa di vita alla nascita è di 47 anni. Soltanto il 15,6% dei bambini dell'età di un anno è sottoposto a vaccinazione polivalente. In Somalia, la percentuale media di denutrizione acuta globale nei bambini di età inferiore ai 5 anni è pari al 17%. I sistemi di rifornimento idrico in Somalia centrale e meridionale sono stati completamente rovinati dall'instabilità cronica e dal collasso dello Stato. Il 70% dei pozzi è vetusto e necessita di importanti lavori di ripristino. Meno del 20% della popolazione ha accesso all'acqua potabile. Recenti stime indicano che si percorrono distanze di 6 ore solo per prendere 20 litri d'acqua. Obiettivi umanitari e risultati Di fronte al ridursi dei finanziamenti dei donatori, ECHO ha aumentato i suoi aiuti. Rispetto al 2001, nel 2002 l'assistenza finanziaria di ECHO alla Somalia è raddoppiata, raggiungendo i 4,5 milioni di euro. L'obiettivo generale di ECHO in Somalia è quello di assistere le vittime dell'insicurezza e dei fattori climatici, soprattutto nelle zone centrali e meridionali del paese. I progetti finanziati da ECHO 10 nel 2002 hanno fronteggiato le esigenze acute in materia di sanità, nutrizione, sicurezza alimentare, risorse idriche e strutture igienico-sanitarie. Il 71% del bilancio è stato stanziato per progetti riguardanti la sanità e la nutrizione e le attività finanziate hanno sostenuto un programma sanitario esaustivo, di cui hanno beneficiato circa 1.000.000 di somali. Questo programma ha incluso assistenza sanitaria di base, ospedali di riferimento, alimentazione terapeutica, vaccinazione e contenimento del colera. A Mogadiscio Nord è stato istituito un centro di assistenza sanitaria di base completamente funzionale e tre ospedali sono stati dotati di medicinali e di apparecchiature mediche a Mogadiscio Nord, Mogadiscio Sud e nella regione di Bay per assistere i feriti di guerra e altri pazienti. Le risposte tempestive hanno efficacemente limitato l'epidemia di colera, incluso il focolaio scoppiato nella zona nordorientale della Somalia. Poiché nella regione di Gedo sono saltate consecutivamente sei stagioni delle piogge, sono stati destinati dei progetti di sicurezza alimentare rivolti a più di 150.000 persone, con lo scopo di affrontare le serie conseguenze sulle comunità pastorali e sul bestiame. Nel settore idrico e igienico-sanitario, i finanziamenti sono stati utilizzati per ricostruire punti di erogazione idrica nelle zone rurali. 55.200 persone nella Somalia centrale e meridionale hanno beneficiato degli 11 pozzi trivellati e dei 30 pozzi scavati a mano finanziati da ECHO. Nella Somalia nordoccidentale, grazie al maggior numero di attività per le strutture idriche e igienico-sanitarie, la fornitura di acqua potabile raggiunge ora 350.000 persone, tra cui sfollati e profughi recentemente insediati nella città di Hargesia. A Bossaso, quale misura di contenimento dell'epidemia di colera, è stato implementato nel campo sfollati un progetto di ripristino per migliorare le condizioni igieniche. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) ECHO e l'unità Somalia della CE hanno sviluppato una strategia comune per individuare e valutare i progetti, al fine di evitare potenziali sovrapposizioni, duplicati e differenze d'approccio tra progetti sostenuti dai diversi sistemi di intervento della CE e dagli altri donatori. Le agenzie, prima di presentare le proprie proposte alla CE, sono incoraggiate a comunicarle all’ufficio di coordinamento dell’aiuto alla Somalia, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicati. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 4,50 4,50 2,68 Uganda Esigenze umanitarie La situazione umanitaria in Uganda settentrionale, in particolare in Acholiland (distretti di Gulu, Kitgum e Pader), si è deteriorata nel corso degli anni a causa della grave insicurezza provocata in larga misura dagli attacchi brutali dell'esercito di resistenza del Signore (Lord’s Resistance Army) contro la popolazione civile. Si stima che 1.000.000 di persone siano state costrette a lasciare le proprie case e a vivere in campi di accoglienza protetti dall'esercito ugandese. L'80% della 11 popolazione di Acoliland vive quindi in campi per sfollati. Lo spostamento della popolazione locale ha comportato esigenze nei settori delle strutture idriche e igienico sanitarie, della sanità e nutrizione, della sicurezza alimentare, dei prodotti non alimentari nonché della difesa/riabilitazione degli ex bambini soldato. Il numero di consulti e il consumo di farmaci nei reparti ambulatoriali dei 4 ospedali di Kitgum, Gulu e Pader è aumentato del 40%. A causa dell'affollamento eccessivo nei "villaggi protetti", le abitudini igienico-sanitarie unite alla scarsità d'acqua contribuiscono alla larga diffusione di malattie, quali la malaria, la diarrea e le infezioni respiratorie. Ad esempio, nei campi per sfollati del distretto di Gulu la disponibilità di latrine è del 18% e quella d'acqua è, in media, di meno di 3 litri per persona al giorno. A causa dell'insufficienza e dell'imprevedibilità delle piogge, nel 2002 nei distretti di Kotido, Kitgum e Pader non c'è stato nessun raccolto, con una perdita di rendimento dell'80% circa. Obiettivi umanitari e risultati L'intervento di ECHO nel 2002 ha compreso un programma concertato per gli ospedali di riferimento dei distretti. Grazie ai finanziamenti di diversi partner, cinque ospedali nei distretti di Gulu, Kitgum e Kalongo sono stati provvisti di personale medico, farmaci essenziali, generatori, serbatoi d'acqua e latrine; sono state inoltre sostenute attività dirette a migliorare le condizioni idriche e igienico-sanitarie nelle zone di concentrazione degli sfollati. Approssimativamente, 950.000 persone sono state destinatarie di questi interventi. Sono stati costruiti 20 pozzi trivellati, 5 sono stati riparati, sono stati ultimati 6 pozzi scavati a mano e si è predisposta la costruzione di 2.950 latrine e di 1.000 buche per rifiuti. Sono stati distribuiti prodotti non alimentari a 4.800 sfollati. In seguito ai numerosi sequestri di bambini compiuti dall'esercito di resistenza del Signore, ECHO ha finanziato un progetto per la protezione, la riabilitazione e il reinserimento degli ex bambini soldato nei distretti di Kitgum e Pader. 1.400 bambini hanno beneficiato direttamente del progetto, mentre circa 10.000 persone ne hanno beneficiato indirettamente. Tra queste ultime sono inclusi i familiari e le persone a stretto contatto dei bambini colpiti. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Attraverso la delegazione CE di Kampala, gli aiuti di ECHO sono strettamente coordinati con gli altri strumenti di intervento della CE e con le attività degli Stati membri e degli altri donatori. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 2,12 2,12 1,01 12 Kenya Esigenze umanitarie Nel periodo 1999-2001 il Kenya settentrionale ha sofferto di una penuria continuata di piogge. Sebbene le piogge del 2001 abbiano favorito un generale miglioramento della situazione in Kenya, soprattutto nei seminativi della zona occidentale, le precipitazioni nei distretti settentrionali e orientali sono state ancora una volta abbondantemente al di sotto della norma e sono state insufficienti per reintegrare efficaci meccanismi di supporto. L'insufficienza di germogli e di acqua ha costretto le comunità pastorali a trasferirsi in quelle zone che offrono condizioni di pascolo migliori. Nei distretti di Wajir, Marsabit, Tana River e Mandera è stato registrato un aumento del tasso di denutrizione. La denutrizione acuta generale nel distretto di Wajir è stata del 14,7%, di cui 2,9% grave. I servizi di salute pubblica risentono della grave mancanza di medicinali e si stima che circa 80.000 bambini siano a rischio di morte per la fatale combinazione di denutrizione e infezioni. Obiettivi umanitari e risultati Nel 2002 ECHO ha sostenuto un pacchetto integrato di progetti per gli aiuti contro la siccità, diretti in particolare alle comunità pastorali dei distretti settentrionali e nordorientali. Conformemente ai propri obiettivi, consistenti nel preparare le comunità vulnerabili alle prossime siccità, ECHO ha sostenuto un importante progetto relativo al bestiame. Centinaia di addetti alla salute degli animali sono stati addestrati per vaccinare e per trattare le maggiori epidemie che colpiscono gli animali. Nel settore idrico, sono state realizzate la riabilitazione di più di 200 punti d'acqua e la creazione di comitati locali per la gestione dell'acqua. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) ECHO sta gradualmente eliminando i propri programmi di risposta alla siccità ma continuerà a monitorare con attenzione la situazione umanitaria sul posto e a incoraggiare attivamente gli erogatori di fondi per lo sviluppo ad adottare interventi di lunga durata. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 2,5 2,5 1,12 ECHO-Flight Anche nel 2002 ECHO Flight, al suo ottavo anno di attività, ha fornito un trasporto aereo umanitario efficiente ed economico per i progetti nel Corno d'Africa e nelle regioni limitrofe. Dopo essersi tradizionalmente diretto negli anni scorsi in modo massiccio verso il Corno d'Africa, ECHO Flight ha avviato nel 2002 il programmato servizio Nairobi-Repubblica democratica del Congo, stabilendo un campo base a Goma. In tal modo è stato considerevolmente migliorato l'accesso del personale 13 umanitario e il trasporto di merci ai progetti nella zona orientale della Repubblica democratica del Congo. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro 3.1.2. Decisioni Contratti Pagamenti 8,4 8,4 5,58 Africa meridionale Angola Esigenze umanitarie La morte sul campo di battaglia di Jonas Savimbi, leader di UNITA, avvenuta nel febbraio 2002, e la conseguente sospensione delle ostilità hanno fatto sperare in una pace effettiva per l'Angola dopo 27 anni di guerra civile. Tuttavia, la maggiore accessibilità, conseguente al cessate il fuoco, ha sollevato il sipario che aveva nascosto la reale estensione della situazione umanitaria in quelle zone del paese rimaste fino ad allora inaccessibili. L'elevato livello di denutrizione e il tasso di mortalità, abbondantemente superiore alle soglie d'urgenza, erano fin troppo comuni, anche tra gli ex combattenti di UNITA e le loro famiglie, riuniti in campi di acquartieramento nel paese. L'aumento delle possibilità di accesso al paese ha dato avvio ad enormi spostamenti della popolazione. Entro fine anno, 1,5 milioni di sfollati e 80.000 profughi hanno fatto ritorno alle loro case, per lo più in zone spesso densamente minate e caratterizzate da una totale assenza di qualsiasi requisito minimo per l'insediamento. Nonostante la sospensione delle ostilità, il carico di lavoro umanitario è aumentato e alla fine del 2002 tre milioni di persone dipendevano dagli aiuti umanitari. Obiettivi umanitari e risultati Quando la portata delle critiche esigenze umanitarie è diventata evidente, è stato chiaro che i finanziamenti di ECHO, da soli, sarebbero stati insufficienti. Oltre agli iniziali 8 milioni di euro destinati alla nutrizione d'urgenza, alla sanità e a strumenti di aiuto essenziale nonché alla logistica cruciale e alle attività di coordinamento, ECHO ha destinato altri 6 milioni di euro quasi esclusivamente agli interventi di nutrizione essenziale nelle zone recentemente accessibili, tra cui quelle di acquartieramento di UNITA. Dopo la sospensione delle ostilità, gli interventi di ECHO hanno avuto un approccio molto più flessibile, in modo da seguire e rispondere immediatamente agli imponenti spostamenti della popolazione e per continuare a fornire assistenza ai gruppi più vulnerabili. Gli sforzi dell'intera comunità umanitaria continuano ad essere ostacolati dall'estrema insufficienza di infrastrutture aeroportuali e stradali e dalla massiccia presenza di mine. Le esplosioni di mine hanno causato molti morti e feriti -tra cui operatori umanitari- e hanno lasciato nuovamente isolate milioni di persone. A fine 2002, il 42% dei contratti finanziati durante l'anno da ECHO è stato adempiuto e la maggior parte dei rimanenti dovrebbe essere portata a termine entro marzo 2003. Questi progetti hanno aiutato a stabilizzare la situazione nutrizionale, salvando centinaia di giovani vite, e a ristabilire le cure sanitarie di base in quelle zone inaccessibili da quattro anni. Essi 14 hanno inoltre fornito mezzi di soccorso di emergenza, quali coperte, utensili da cucina e alloggi temporanei a più di 225.000 persone. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) In seguito all'accordo di sospensione delle ostilità, le direzioni generali DEV, AIDCO ed ECHO hanno predisposto un piano d'azione, del valore di 125 milioni di euro, per sostenere il processo di pace attraverso una rapida esecuzione dei programmi di aiuto e di ripristino già esistenti. Il piano d'azione ha assegnato -o riassegnato- tutti i tipi di finanziamento CE al fine di rispondere alla crisi umanitaria e all'iniziale processo di insediamento. Inoltre, in agosto è stato adottato un programma d'urgenza (del valore di 30 milioni di euro, provenienti da finanziamenti FES) destinato a rispondere alla prima fase del processo di smobilitazione. Questo programma d'urgenza integra le attività di ECHO in Angola. Il documento di strategia nazionale per il nono FES riconosce il ruolo centrale del collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo, come evidenziato dal piano d'azione per l'Angola. Pertanto, ECHO cercherà di ritirarsi gradualmente dalle zone che necessitano di un intervento più sostenibile, individuando agenzie per lo sviluppo a cui trasferire quanto prima gli incarichi, e concentrerà la propria attività sul suo mandato fondamentale, ovvero intervenire per salvare vite umane. Angola, Zimbabwe, Zambia, Malawi Esigenze umanitarie Nel luglio 2002 le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per 611 milioni di dollari USA da destinarsi ad aiuti umanitari in Africa meridionale. Circa 13 milioni di persone fronteggiavano insufficienza alimentare, malattie, povertà a spirale, insufficienza idrica, pessime condizioni igienico-sanitarie e un continuo deterioramento dei servizi di base. La richiesta prevedeva che 511 milioni di dollari USA, pari all'84%, fossero destinati ad aiuti alimentari e il rimanente ad aiuti umanitari urgenti non alimentari. Tra i paesi specificatamente interessati sono compresi il Lesotho, il Malawi, il Mozambico, lo Swaziland, la Zambia e lo Zimbabwe. Sebbene la richiesta dell'ONU si concentrasse prevalentemente sulle esigenze alimentari della regione, era evidente che la regione non risentiva solo della penuria alimentare provocata dalla siccità. Il declino dell'economia a lungo termine, le politiche inadatte e la drammatica diffusione della pandemia di HIV/AIDS sono stati tutti fattori che hanno contribuito a quella che è diventata una crisi complessa e prolungata. Ormai già un adulto su tre è affetto da HIV/AIDS. In Malawi, Swaziland, Zambia e Zimbabwe l'aspettativa di vita alla nascita è diminuita, scendendo al di sotto dei 40 anni. Un sesto di tutte le morti di AIDS nel mondo è avvenuto in Lesotho, Malawi, Mozambico, Swaziland, Zambia e Zimbabwe. Obiettivi umanitari e risultati Sulla base delle indicazioni iniziali relative alle esigenze umanitarie della regione, ECHO ha già destinato nella prima metà del 2002 6,5 milioni di euro agli aiuti d'urgenza in Malawi, Zambia e Zimbabwe. Gli aiuti hanno finanziato, in particolare, operazioni a sostegno del controllo nutrizionale, dell'alimentazione nelle scuole, dell'alimentazione integrativa, dell'alimentazione terapeutica e dei servizi sanitari. Un 15 importo supplementare di 1 milione di euro è stato reso disponibile per combattere i problemi causati dalle cavallette in Madagascar. In seguito alla richiesta dell'ONU, nel settembre 2002 ECHO ha rapidamente mobilitato 30 milioni di euro supplementari, in favore delle operazioni in Zimbabwe (13,7 milioni di euro), Zambia (9 milioni di euro), Malawi (2,7 milioni di euro), Swaziland (1,4 milioni di euro) e Angola (2 milioni di euro). Gli aiuti finanziati hanno permesso l'estensione delle attività di alimentazione nelle scuole in Zimbabwe e in Swaziland, soddisfacendo le esigenze nutrizionali e mantenendo i bambini a scuola. ECHO ha inoltre sostenuto il coordinamento delle operazioni umanitarie dell'ONU e dell'OCHA. Il programma alimentare mondiale ha ricevuto sostegno in termini di assistenza logistica e di controllo, assicurando che gli alimenti venissero distribuiti in modo politicamente neutro. Le attività in Zambia sostengono le operazioni nei campi profughi e la predisposizione del rimpatrio di circa 300.000 profughi angolani. In Angola, gli aiuti ECHO sono diretti alle operazioni nelle zone recentemente accessibili, a sostegno dello sconfortante compito di reinsediare milioni di espatriati e di profughi di ritorno a casa. Inoltre, nel settembre 2002 ECHO ha insediato ad Harare un capo consulente tecnico dell'ufficio regionale di Nairobi, al fine di sostenere le operazioni e di aprire un ufficio ECHO. A novembre, ECHO ha designato un consulente tecnico permanente per l'ufficio di Harare e ha ultimato l'assunzione di personale locale. Il piano per il 2003 prevede l'espansione di questo ufficio per sostenere le operazioni nella regione. Sebbene una valutazione dell'impatto complessivo delle operazioni ECHO sia ancora prematura, è evidente che gli aiuti forniti da ECHO hanno già contribuito a salvare un grandissimo numero di vite umane. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Gli aiuti ECHO all'Africa meridionale integrano i finanziamenti FES disponibili per questa regione, inclusi i precedenti finanziamenti FES per lo Zimbabwe. Questi ultimi sono ora rivolti esclusivamente agli aiuti a beneficio diretto della popolazione dello Zimbabwe. Inoltre, si sono tenute frequenti consultazioni dettagliate con gli altri servizi della Commissione incaricati degli aiuti alimentari d'urgenza al fine di assicurare che gli aiuti ECHO completino queste altre forme di assistenza alla regione. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Paese/Regione Decisioni Contratti Pagamenti Angola 12,00 12,00 7,40 Malawi 1,50 1,50 1,04 Zimbabwe 2,00 2,00 1,42 Zambia 3,00 2,34 1,78 Africa meridionale 30,00 20,00 6,63 16 3.1.3. Africa centrale Repubblica democratica del Congo (RDC) Esigenze umanitarie Nella Repubblica democratica del Congo (RDC) ECHO si è trovato di fronte ad una nazione che i decenni di corruzione e di cattiva gestione del regime di Mobutu avevano già impoverito da un punto di vista strutturale e che aveva dovuto lottare contro gli effetti cumulativi di due guerre civili consecutive. Un'indagine dell'ONG statunitense "International Rescue Committee" (IRC) ha rilevato nella RDC orientale un totale di "eccesso di mortalità" pari a 2,5 milioni di morti nei 33 mesi tra agosto 1998 e aprile 2001. Tuttavia, solo il 14% circa dell'"eccesso di mortalità" rilevato dall'ICR è provocato direttamente dalla violenza; il restante è attribuito al costante deterioramento delle condizioni di vita e dei servizi sociali nel corso di vari decenni. Nel 2002 i congolesi non sono morti a causa dei proiettili o dei colpi di machete, ma per la malaria e la denutrizione conseguente al dissesto della produzione alimentare e dei meccanismi di distribuzione o alla mancanza di assistenza sanitaria di base. Obiettivi umanitari e risultati In termini di risposta umanitaria, è stato utile distinguere tra (a) le esigenze croniche/acute causate dalle crisi di lunga durata e dalla "guerra principale", momentaneamente sopita, e (b) le esigenze acute/urgenti causate dalle "guerre collaterali" in corso. Le priorità umanitarie delle zone con esigenze croniche sono state ristabilire o consolidare un sistema di assistenza sanitaria di base che fosse sostenibile, efficace e accessibile a tutti i settori della popolazione e fornire ai bambini denutriti un'alimentazione integrativa e terapeutica e misure di breve durata per la sicurezza alimentare dei loro familiari. Come per le esigenze acute/urgenti, ECHO si è rivolto principalmente alla minaccia immediata rappresentata dai "grandi killer", sostenendo campagne di vaccinazione contro il morbillo e abituali interventi di urgenza contro la malaria, il colera e la denutrizione. Gli obiettivi umanitari stabiliti nel piano d'azione 2002 per la RDC sono stati tutti rispettati con successo, spendendo integralmente i 32 milioni di euro stanziati dal pacchetto del piano globale. In termini di obiettivi di gestione (specifici per il settore), 18 partner hanno fornito durante l'anno assistenza sanitaria di base in circa 105 dei 306 distretti sanitari del paese. Circa 2,7 milioni di pazienti sono stati trattati in centri sanitari a cui ECHO ha fornito medicinali, attrezzatura, sostegno tecnico e logistico, acqua potabile e vestiario. Altri dieci partner hanno prestato assistenza coordinata nel campo della nutrizione, degli aiuti alimentari e della sicurezza alimentare d'urgenza, raggiungendo circa 375.000 congolesi nelle zone di conflitto. ECHO ha inoltre fornito sostegno in favore degli incarichi speciali di specifiche agenzie internazionali ed è stato particolarmente attivo nella promozione del coordinamento e del ruolo principale che l'OCHA ha svolto a luglio nella missione di valutazione composta da vari donatori. Oltre alle attività programmate nel piano globale, ECHO ha reagito prontamente all'eruzione del vulcano Goma del 17 gennaio, inviando personale sul campo nelle prime 48 ore e approvando immediatamente un pacchetto supplementare di aiuti del valore di 5 milioni di euro. Nell'arco di due giorni sono stati istituiti punti di 17 erogazione d'acqua d'urgenza e sono stati distribuiti a circa 100.000 persone dei kit per famiglie contenenti articoli di primo soccorso. Le principali vie d'accesso a Goma sono state sgomberate, il sistema idrico municipale è stato rapidamente rimesso in funzione e per tre mesi a tutti coloro che si sono presentati è stata fornita assistenza sanitaria gratuita. Infine, a 3.000 famiglie prive di risorse sono stati dati gli strumenti per ricostruire le case distrutte dalla lava. Infine, in risposta alla richiesta di aiuti dell'UNCHR, a fine anno è stata adottata un'altra decisione per 1 milione di euro al fine di impedire la chiusura dei campi di accoglienza, fornendo assistenza, protezione e sostentamento a 60.000 profughi angolani. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Il primo principale trasferimento di progetti nel quadro del collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo è avvenuto agli inizi del 2002 e ha riguardato un programma di riassetto, lanciato su base pilota nel 2002 da ECHO, nella regione di Masisi, nel Kivu settentrionale, una zona tradizionalmente molto produttiva, divenuta vittima del conflitto etnico e del dislocamento massiccio. Nel quadro del "Programme d'Appui à la Réhabilitation" (PAR), in conformità all'art. 255 della convenzione di Lomé sono stati resi disponibili più di 7 milioni di euro. La seconda "tranche" di trasferimenti ha riguardato il settore sanitario. Dal 1° luglio, circa 31 "zones de santé" sostenute da ECHO nelle province del Kivu settentrionale e orientale sono state trasferite a DEV/AIDCO, con una dotazione di 9 milioni di euro per finanziamenti nel quadro del "Programme d'Appui Transitoire à la Santé" (PATS), in conformità all'art. 255 della convenzione di Lomé. Infine, in seguito all'eruzione del vulcano Goma del 17 gennaio, AIDCO ha rapidamente istituito una missione di valutazione che, in collaborazione con il personale ECHO in loco, ha concepito un pacchetto di 4 milioni di euro per il ripristino di infrastrutture sociali al fine di formare un tutto organico con il lavoro svolto da ECHO nella fase d'urgenza. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 38,10 36,49 23,06 Burundi Esigenze umanitarie Il Burundi è coinvolto nell'inestricabile conflitto della regione dei Grandi Laghi, in corso ormai da parecchi anni. Tuttavia il conflitto del Burundi ha alle spalle le sue proprie cause, basate principalmente sull'opposizione interetnica tra i gruppi Tutsi e Hutu. La guerra civile ha avuto inizio nel 1993, dopo l'assassinio del primo presidente eletto democraticamente, ed è tuttora in corso nonostante l'accordo di pace firmato nell'agosto 2000 e l'istituzione di un governo transitorio che ha concluso nel 2002 un accordo di tregua tra tre fazioni ribelli. Nel 2002, la situazione nel paese non è migliorata e tra i gruppi ribelli e l'esercito/governo la lotta continua. Spostamenti di persone, afflusso di profughi nei paesi limitrofi e distruzione delle infrastrutture 18 economiche e sociali sono le conseguenze dirette sulla popolazione di questo conflitto. Obiettivi umanitari e risultati L'obiettivo di ECHO in Burundi è stato quello di soddisfare le esigenze umanitarie di base della popolazione a rischio (sfollati, indigenti, orfani, donne a carico di familiari, rimpatriati). Questo obiettivo è stato raggiunto con successo attraverso la cooperazione con 20 partner. La risposta di ECHO alle esigenze d'urgenza si è diretta principalmente all'assistenza sanitaria di base, alla sicurezza alimentare, alla fornitura di acqua potabile, all'igiene e alla riabilitazione nutrizionale. Sono stati forniti medicinali essenziali e servizi medici in quelle zone dove l'accesso all'assistenza sanitaria era estremamente limitato o inesistente. Sono stati inoltre finanziati programmi di riabilitazione nutrizionale per le zone colpite nei periodi di crisi alimentare. Infine, le operazioni di aiuto hanno fornito acqua potabile e strutture igienico-sanitarie di prima necessità agli sfollati di tutto il paese. ECHO ha inoltre fatto fronte alle crisi impreviste, quali spostamenti temporanei nelle zone instabili (province orientali e meridionali e la zona rurale di Bujumbura), e ha reagito immediatamente alle epidemie (colera, meningite). Si stima che 2 milioni di persone abbiano beneficiato delle operazioni finanziate da ECHO. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 è stato portato avanti il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo, principalmente tramite programmi finanziati dal Fondo europeo di sviluppo (FES) e in cooperazione con gli Stati membri. Ciò è avvenuto soprattutto da quando sono state rilanciate molte nuove operazioni di ripristino e di sviluppo dirette ad incoraggiare il processo di pace e la ricostruzione del paese. Tuttavia, la costante instabilità della situazione in Burundi continua ad ostacolare il trasferimento delle attività di ECHO. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 17,50 15,23 9,42 Tanzania Esigenze umanitarie La Tanzania ospita un gran numero di profughi provenienti dai paesi limitrofi, i quali sopravvivono quasi esclusivamente grazie agli aiuti umanitari. Agli inizi del 2001, 495.000 profughi provenienti dal Burundi, dalla RDC e dal Ruanda vivevano in 14 campi di accoglienza in Tanzania occidentale, sotto la protezione dell'UNHCR. Nel 2002 il numero di profughi è salito a 20.000. Nonostante gli sforzi continui per rafforzare gli accordi di pace, la maggior parte dei profughi non può tornare a casa e nello stesso tempo la legislazione della Tanzania ne vieta l'autonomia e l'integrazione. Le esigenze umanitarie comprendono cibo, acqua, alloggi, protezione e assistenza sanitaria. 19 Obiettivi umanitari e risultati L'obiettivo principale di ECHO è stato quello di continuare a fornire il sostegno dato per molti anni a questa operazione di "cura e sostentamento", poiché questa è una crisi che si protrae nel tempo e che molti donatori non considerano più una priorità. Gli obiettivi del piano globale 2002 di ECHO per la Tanzania sono stati raggiunti tramite uno stanziamento di 27 milioni di euro a partner internazionali quali FICR, UNHCR, UNICEF e PAM. Gli stanziamenti a tutti i partner sono stati interamente effettuati. I programmi hanno fornito sostegno nel campo dell'aiuto alimentare, della logistica, dell'acqua, dell'igiene, della sanità, della nutrizione, degli alloggi e della protezione. Più di 500.000 profughi hanno beneficiato di questo intervento e ECHO è stato il principale donatore dell'UNHCR per il programma dei profughi in Tanzania. Anche l'obiettivo di monitoraggio, tuttora in corso, è stato raggiunto. Particolare attenzione è stata data al rimpatrio dei profughi burundesi, iniziato nel marzo del 2002, al fine di sostenere, durante l'operazione di rimpatrio, il rispetto dei principi umanitari di sicurezza, dignità e spontanea volontà. Sebbene durante l'anno più di 50.000 burundesi abbiano fatto ritorno in patria (in modo spontaneo e agevolato), le continue violenze in Burundi e nella RDC hanno portato a nuove ondate di profughi in Tanzania. Nonostante l'inatteso rimpatrio, verso fine 2002, della maggioranza dei profughi ruandesi (più di 20.000), durante l'anno il numero totale di profughi registrato nei campi gestiti dall'UNHCR in Tanzania occidentale è aumentato. ECHO ha sostenuto la protezione dei gruppi vulnerabili attraverso progetti legati ai bambini e alle questioni di genere. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 sono stati portati a termine alcuni collegamenti di progetti tramite l'intervento previsto nel quadro del programma speciale per le zone meta di profughi (Special Programme for Refugee-Affected Areas, SPRAA, 22 milioni di euro, 19972003) e il finanziamento ai sensi dell'art.73 dell'accordo di Cotonou (ex art. 255 della convenzione di Lomé; 4 milioni di euro per alcuni dei settori a lungo termine, quali istruzione, ambiente, sanità e acqua/igiene). Inoltre, potrebbe essere raggiunto un accordo sul trasferimento di alcuni progetti di aiuto alimentare, finanziati da ECHO, agli strumenti d'intervento per la sicurezza alimentare gestiti dalla DG AIDCO. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 27,00 25,88 19,94 20 3.1.4. Africa occidentale Sierra Leone - Guinea - Liberia Esigenze umanitarie I tre paesi che compongono l'Unione del fiume Mano nel corso degli ultimi 12 anni hanno subito guerre e tumulti. I problemi umanitari della regione si intrecciano strettamente e gli sviluppi di un paese hanno spesso un impatto diretto sugli altri due. Inoltre, si stima che 700.000 persone, in un dato momento, siano state sfollate all'interno del loro paese (500.000 in Sierra Leone, 250.000 in Liberia, 50.000 in Guinea). Il centro del tumulto si è spostato dalla Liberia alla Sierra Leone. In Sierra Leone, si stima che 75.000 profughi sierraleonesi siano rimpatriati a partire dagli ultimi di settembre 2000 (UNHCR). Tra questi, 58.000 destano preoccupazioni, cioè necessitano di assistenza umanitaria. Il programma di insediamento di questi rimpatriati è stato ritenuto la priorità umanitaria più urgente e la maggiore sfida del paese. La situazione umanitaria in Guinea è rimasta relativamente stabile, sebbene vi siano stati periodi di insicurezza nella regione di Forestiere. Agli inizi del 2002, in Guinea c'erano ancora 180.000 profughi. Tra questi, 65.000 vivevano in campi gestiti dall'UNHCR (50.000 sierraleonesi e 15.000 liberiani), mentre 50.000 sierraleonesi e 65.000 liberiani vivevano fuori dai campi. Gli sfollati in Liberia si sono trovati in una situazione estremamente vulnerabile. La rete sociale locale, provata dai molti anni di lotta e di instabilità, non è stata capace di sopportare il peso dei 38.000 sfollati che fuggivano dalla ripresa del conflitto nella contea di Lofa. Questi sfollati si sono insediati in campi nelle contee di Bong, Grand Cape Mount e Gbapolou. Inoltre, 35.000 profughi provenienti dalla Sierra Leone vivevano in campi profughi in Liberia. Obiettivi umanitari e risultati ECHO ha risposto alle esigenze umanitarie tramite un approccio regionale, basandosi su un piano globale di 17 milioni di euro diretti ai quattro diversi gruppi di persone in stato di bisogno (profughi, rimpatriati, sfollati e comunità di accoglienza) con un diverso livello di vulnerabilità e ha fornito aiuti coordinati (tra cui la fornitura di servizi sanitari di base, risorse idriche e strutture igienico-sanitarie, alimenti, nonché alloggi e prodotti non alimentari). Inoltre, è stato prestato sostegno alla banca dati umanitaria e al sistema di rilevamento delle informazioni, alla distribuzione di cibo e alla promozione dei principi umanitari fondamentali. Gli obiettivi umanitari di ECHO sono stati portati a termine con successo, con l'esborso completo dei 17 milioni previsti dal pacchetto. 21 partner, tra cui agenzie ONU, ONG internazionali e la CICR, hanno attuato progetti nei tre paesi. In Sierra Leone, ECHO ha contribuito alla gestione di 4 ospedali distrettuali, di 56 unità di assistenza di base, del programma ampliato all'interno della nazione per la vaccinazione e allo studio per la valutazione della resistenza della malaria alla clorochina. Inoltre, nei campi per sfollati e profughi sono stati trivellati o ristabiliti 21 più di cento punti d'acqua e i campi sono stati dotati di 300 latrine e di più di 50 docce e zone di lavaggio. Alle popolazioni sradicate sono stati distribuiti prodotti non alimentari e materiale da riparo (più di 30.000 coperte e stuoini, 50.000 set da cucina, taniche, 30.000 saponette e 700 rotoli da 200m² di rivestimento in plastica). In Guinea, i finanziamenti ECHO hanno contribuito alla disposizione di un programma coordinato in materia di assistenza sanitaria di base e di risorse idriche e di servizi igienico-sanitari, diretto a circa 37.000 profughi nei campi di Boréah, Nonah, Laïné e Kouankan. Inoltre, in altri punti sono stati costruiti 75 pozzi e 300 latrine. In aggiunta a ciò, la popolazione della prefettura di Guéckédou (200.000 persone) ha avuto accesso all'assistenza sanitaria di base e circa 7.000 bambine e 500 donne incinte hanno ricevuto alimenti supplementari. Infine, in seguito ad un'epidemia di febbre gialla a Conakry, ECHO ha contribuito a una campagna di vaccinazione di urgenza destinata a 1,5 milioni di persone. Questa operazione è stata attuata dall'Organizzazione mondiale per la sanità. In Liberia, i partner che hanno ricevuto finanziamenti da ECHO hanno dato da mangiare a 150 bambini gravemente denutriti ricoverati in centri di nutrizione terapeutica e hanno attuato un programma per far fronte ad un'epidemia di colera, che ha esposto al rischio 50.000 persone. Oltre a ciò, sono stati costruiti nei campi per gli sfollati 10 punti d'acqua, 200 latrine e molte aree di lavaggio. Infine, il programma di protezione della CICR si è rivolto a 100.000 persone vulnerabili. A fine anno (20/12/2002), è stato disposto un finanziamento supplementare di 2 milioni di euro per assistere l'UNHCR nelle operazioni di rimpatrio dei profughi in Sierra Leone e per fornire servizi umanitari di base ai profughi liberiani in Sierra Leone. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 19,00 16,68 10,42 Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Le attività di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo effettuate da ECHO nel 2002 sono state essenzialmente dirette a preparare il terreno - con DEV e AIDCO all'avvio di due programmi chiave di ripristino e sviluppo finanziati dalla CE, essenziali per il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in Sierra Leone: il programma di reinsediamento e reintegrazione (SLRRP) per i 200.000 rimpatriati e il programma di sostegno al settore sanitario (HSSP). Grazie all'avvio di questi due programmi nel novembre 2002, all'arrivo di un assistente tecnico al ministero della Sanità e all'assunzione di un giovane esperto incaricato del collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo presso la delegazione, la CE ha fatto notevoli progressi in materia di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in Sierra Leone. In Guinea, ECHO ha affidato ad altri servizi della Commissione alcuni programmi di sicurezza alimentare che non rientravano nel mandato fondamentale di ECHO. A partire da dicembre 2002, le DG DEV/AIDCO sono subentrate nella gestione di due progetti precedentemente finanziati da ECHO (utilizzando i finanziamenti del sesto e 22 del settimo FES) e un altro è coperto dalla linea di bilancio per il cofinanziamento di ONG. In Liberia, le DG DEV/AIDCO e ECHO perseguono un approccio "continuo" laddove i programmi di entrambi i servizi si integrano a vicenda. Le DG DEV/AIDCO continuano a finanziare progetti per le situazioni di post-emergenza nel settore della sanità, delle strutture idriche e dall'alimentazione, attraverso i finanziamenti ai sensi dell'art. 255 dell'ottavo FES (25 milioni di euro per due anni). ECHO integra questo contributo rivolgendosi alla persone sradicate presenti a Monrovia e nelle zone attigue. Costa d'Avorio In seguito al tentato colpo di stato in Costa d'Avorio, nel settembre 2002, è stata adottata una decisione d'urgenza del valore di 1,5 milioni di euro. Questo contributo è stato, e continua ad essere, usato per fornire sostegno a numerose strutture sanitarie e permetterà alle famiglie vulnerabili di ricevere una razione supplementare di cibo. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti 1,50 1,27 Pagamenti 3.2. Balcani, paesi NSI, Mediterraneo meridionale 3.2.1. Balcani Serbia Esigenze umanitarie Entro il 2002, la situazione in Serbia è rientrata interamente in una fase di post-crisi. Tuttavia, rimangono ancora esigenze critiche poiché la situazione si è aggravata per la crescente povertà e per il numero di profughi e di sfollati che rimane significativo (rispettivamente 377.000 e 187.000). Obiettivi umanitari e risultati ECHO ha continuato a perseguire il suo graduale ritiro dal paese, ma ha mantenuto un'azione, del considerevole valore di 37,5 milioni di euro, diretta alle esigenze umanitarie immediate della popolazione più vulnerabile, principalmente profughi e sfollati. I principali obiettivi dell'azione di ECHO nel 2002 hanno ruotato attorno a tre assi: in primo luogo, il mantenimento delle condizioni di vita di base per i profughi vulnerabili, per gli sfollati e per alcune persone estremamente vulnerabili nell'inverno 2002-2003; in secondo luogo, il consolidamento e la conclusione dei programmi ECHO nel settore psicosociale e della sanità, fornendo apparecchiature mediche di base, riabilitazione e formazione; in terzo luogo, la promozione di soluzioni durevoli per i profughi, dirette a massimizzare le loro possibilità di 23 integrazione. ECHO ha inoltre mantenuto i finanziamenti per il rimpatrio sostenibile in Bosnia-Erzegovina e in Croazia. Ai potenziali rimpatriati sono state date opportunità di visite di sopralluogo, informazioni giuridiche e mezzi di trasporto. Le due decisioni adottate nel 2002 per la Serbia (37,5 milioni di euro) hanno portato a 47 contratti, 25 dei quali sono già stati eseguiti. Nel periodo di riferimento sono stati consegnati a circa 115.000 individui prodotti alimentari e igienici di base. 1.200 famiglie di profughi hanno ricevuto sostegno tramite materiale da costruzione e sovvenzioni in natura, venendo così messe in grado di stabilirsi in modo permanente in Serbia. Altri 150 profughi anziani, estremamente vulnerabili, sono stati accolti in servizi di assistenza di lunga durata restaurati. Quasi 1.000 individui hanno fruito di mezzi di sopralluogo per ritornare in Croazia e vedere se desiderano ritornarvi in modo definitivo. Per quanto riguarda gli sfollati, è stata mantenuta ininterrottamente la fornitura di prodotti alimentari e igienici a 50.000 persone. 110 famiglie di sfollati sono state accolte in alloggi privati e 51 centri di accoglienza sono stati restaurati. A 98.000 casi sociali estremamente vulnerabili sono stati dati prodotti per l'igiene e pasti in mense gratuite e a 28.000 persone residenti in centri di accoglienza e persone vulnerabili è stato dato materiale combustibile per superare il periodo invernale. Un programma, a portata statale, di sostegno al settore dell'assistenza sanitaria di base ha esteso a tutta la popolazione serba i 6,5 milioni di euro di aiuti al settore sanitario. Si è data particolare importanza alla popolazione rom, al fine di assicurare la sua inclusione nei servizi di assistenza sanitaria. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) In tutti i settori sono stati fatti sforzi per sostenere il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo, assicurando il coordinamento con le autorità nazionali, gli altri donatori, l'agenzia europea per la ricostruzione e i programmi della Commissione relativi al rimpatrio in Bosnia e in Croazia. E' ancora troppo presto per riconoscere il valore dei risultati che la difesa del LRRD di ECHO darà, perché molti progetti sono ancora in corso. Nel settore della sanità le prospettive sono buone. Qui l'Agenzia europea per la ricostruzione ha messo in programma per il 2003 9,5 milioni di euro per potenziare ulteriormente il settore della sanità. L'agenzia prevede il sostegno allo sviluppo della politica sanitaria. Ciò fa pensare ad un coinvolgimento dei partner di ECHO, quali l'UNICEF o l'OMS, che svolgono anche la funzione di consiglieri per il ministero. Si potranno presentare altre opportunità di attività redditizie e di formazione professionale. ECHO continuerà, nel corso del 2003, a cercare opportunità di effettuare collegamenti. ex Repubblica iugoslava di Macedonia (FYRoM) - Kosovo Esigenze umanitarie Dal punto di vista umanitario, le maggiori esigenze nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia (FYRoM)/Kosovo durante il 2002 erano collegate ai postumi del conflitto del 1999 e riguardavano i profughi in Kosovo, gli sfollati, i rimpatriati e le altre persone vulnerabili residenti nelle zone di conflitto. Obiettivi umanitari e risultati 24 Nel 2002 ECHO ha stanziato 5,5 milioni di euro alla FYRoM/Kosovo con l'obiettivo di fornire assistenza di base agli sfollati, ai profughi, alle minoranze e agli altri gruppi vulnerabili e di agevolare soluzioni durature e il passaggio ad attività di sviluppo strutturale. Nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, ECHO ha aiutato a soddisfare le esigenze alimentari di base degli sfollati e delle famiglie ospitanti nonché delle persone vulnerabili residenti in zone di conflitto o nei centri di accoglienza. Per quanto riguarda il settore non alimentare, sono stati distribuiti pacchi con materiale per l'igiene alle famiglie ospitanti e legna da ardere alle famiglie, alle scuole e agli ambulatori della regione del conflitto. Durante il 2002 si stavano ripristinando con urgenza le scuole e gli ambulatori ed erano in corso interventi nel settore idrico e dell'igiene. Nel settore sociale, a Tetovo, Kumanovo e Skopje sono stati attuati servizi per la comunità e misure di consolidamento della fiducia. Per quanto riguarda i poco più di 3.000 profughi kosovari ancora presenti in FYRoM, attraverso l'UNCHR si sono cercate soluzioni più durature, quali il rimpatrio, il sostegno e l'integrazione in loco. Durante il 2002, erano in corso 13 progetti, gestiti da 9 partner, di cui hanno beneficiato 3.500 profughi, 14.000 sfollati e 5.500 famiglie in difficoltà. Inoltre, 2.500 agricoltori hanno ricevuto sementi e mangime per gli animali. 40.000 persone indigene hanno beneficiato dei progetti nel settore idrico e igienico-sanitario. I progetti attualmente in corso, relativi ai servizi per la comunità (malattie mentali, assistenza all'infanzia, promozione ecc.), hanno raggiunto circa 40.000 beneficiari. 12 progetti sono stati portati a termine con successo e si prevede la conclusione dell'ultimo per giugno 2003. Sebbene ECHO si sia gradualmente ritirato dal Kosovo alla fine del 2001, le esigenze delle minoranze (circa 150.000 persone) erano ancora molte e dal 2002 l'UNHCR ha fornito aiuto supplementare (protezione e materiale di assistenza). Il progetto dell'UNHCR è stato portato a termine con successo. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in FYRoM è meno semplice che in altri paesi, poiché la maggior parte degli strumenti è concentrata più sulle riforme istituzionali, volte a preparare il paese al processo di associazione e stabilizzazione, che sullo sviluppo di base. Ciononostante, ECHO ha perseguito il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in svariati settori. Nel settore sociale, i 23 centri Babylon per l'infanzia e per la gioventù costruiti da ECHO, che hanno riunito bambini (e genitori) di diverse etnie, sono stati ora trasferiti alla Banca mondiale. Anche in questo settore, durante il 2002 il sostegno di ECHO alle famiglie bisognose d'aiuto (Social Case Families, SCF) è stato esteso in attesa dei risultati delle riforme del sistema di assistenza nazionale, annunciate agli inizi del 2003 dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. ECHO ha investito una somma considerevole nel settore delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari in FYRoM e l'ultimo progetto in materia ha previsto la creazione di una banca dati che dia i dettagli di tutti i progetti ECHO. Questi progetti sono stati sviluppati pensando ad uno sviluppo a lungo termine. La banca dati è stata accolta favorevolmente dai governi e dalle autorità locali e potrebbe essere utilizzata dall'Agenzia europea per la ricostruzione nella progettazione di futuri programmi in questo settore. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro 25 3.2.2. Decisioni Contratti Pagamenti 43,00 41,62 26,80 Nuovi Stati Indipendenti (NSI) Cecenia, Inguscezia e Daghestan Esigenze umanitarie Tre anni dopo l'inizio della seconda guerra in Cecenia il conflitto era ancora in corso, senza soluzioni politiche in vista. Sebbene la fase iniziale di bombardamenti pesanti sia stata sostituita da un conflitto di minore intensità, nel 2002 più di 80.000 uomini delle forze federali erano ancora in azione in Cecenia, mentre le aggressioni periodiche dei ribelli continuavano inesorabilmente. La situazione era ancora caratterizzata da gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario e la popolazione civile costituiva la vittima principale del conflitto. In un contesto di insicurezza costante, dove ogni famiglia cecena è stata colpita dal conflitto, si registrava ancora un numero considerevole di famiglie cecene sfollate nelle repubbliche confinanti di Inguscezia e del Daghestan e nel resto della Federazione russa. Nonostante le crescenti pressioni sulle famiglie sfollate in Inguscezia affinché rientrassero in Cecenia e nonostante la chiusura in novembre di una delle tendopoli, circa 100.000 sfollati erano ancora presenti in Inguscezia e altri 5-10.000 in Daghestan. Obiettivi umanitari e risultati Poiché non ci sono stati miglioramenti della situazione umanitaria né in Cecenia né in Inguscezia e nemmeno in Daghestan, anzi, si è registrata una più grande vulnerabilità degli sfollati, la cui capacità di sopportazione si è largamente esaurita, ECHO ha mantenuto il suo sostegno sia agli sfollati che alla popolazione locale della Cecenia. Il finanziamento totale (28 milioni di euro) è stato suddiviso tra Cecenia (più del 60% del finanziamento totale), Inguscezia (circa 35%) e Daghestan (meno del 5%). In Cecenia, ECHO ha continuato a finanziare la fornitura di acqua a Grozny, la distribuzione di alimenti di base in tutte le regioni della Cecenia, la fornitura gratuita di medicinali agli ospedali e aiuti ai reparti di chirurgia e di traumatologia di molti ospedali, la ricostruzione di un laboratorio protesico a Grozny, il sostegno a quattro ospedali per l'infanzia, la fornitura di spazi accoglienti per bambini a Grozny e sostegno alle attività di informazione sulle mine. In Inguscezia, ECHO ha difeso il diritto degli sfollati a restare sul territorio finché la situazione di insicurezza della Cecenia impedisce loro di rimpatriare senza correre rischi e pertanto ha continuato a fornire loro supporto sostanziale. I finanziamenti sono stati usati per: migliorare i ricoveri, sostituendo innanzitutto le tende consunte e poi cercando di costruire baracche per accogliere quegli sfollati che necessitavano con urgenza di un alloggio; distribuire prodotti essenziali non alimentari (coperte e materassi, vestiti e prodotti per l'igiene); fornire istruzione primaria e scuole materne; fornire sostegno medico e psicologico, in particolare assistenza alle madri e ai bambini; fornire sostegno psicosociale e attività di formazione professionale, 26 soprattutto per i giovani; fornire tutela, soprattutto tramite consulenza legale, e sostegno agli sfollati e difesa dei diritti degli sfollati e della popolazione locale della Cecenia. In Daghestan, ECHO ha stanziato finanziamenti per sostenere gli sfollati provenienti dalla Cecenia. In particolare sono stati forniti alimenti di base e sostegno medico a un ospedale e sono state migliorate le infrastrutture idriche e igienico-sanitarie negli insediamenti spontanei. A causa del livello di insicurezza in Cecenia e sempre più anche in Inguscezia e in Daghestan, i partner, come in passato, hanno dovuto attuare le attività a distanza. L'accesso alla Cecenia è diventato sempre più problematico a causa dei crescenti ostacoli alla distribuzione degli aiuti posti dalle autorità federali e locali. In aggiunta a ciò, in Inguscezia sono state disposte nuove restrizioni alle agenzie umanitarie e le autorità hanno cercato di impedire ai partner di sostituire le tende nei campi o di costruire ripari alternativi per gli sfollati. Per un certo periodo l'accesso ai campi è stato problematico e verso fine anno la sicurezza generale in Inguscezia si è deteriorata. Il rapimento del capo missione di MSF, avvenuto il 12 agosto in Daghestan, ha portato alla sospensione di tutte le attività di MSF sia in Daghestan che in Cecenia. Nel 2002 ECHO ha finanziato operazioni attraverso 17 partner incaricati dell’attuazione; 45 operazioni sono state portate a termine, una è stata sospesa ed è stata iniziata l'esecuzione di 61 nuovi contratti. A circa 60.000 sfollati e persone vulnerabili in Cecenia, Daghestan e Inguscezia è stata fornita assistenza medica. Il principale settore di intervento è rimasto quello della distribuzione di cibo. A circa 220.000 sfollati e persone vulnerabili in Cecenia e Daghestan sono stati forniti aiuti alimentari di base. In Inguscezia sono stati distribuiti prodotti alimentari specifici a 1.000 neonati dai 6 ai 24 mesi; in Cecenia sono stati distribuiti pasti caldi a 45.000 bambini delle scuole elementari. In Inguscezia sono state montate circa 800 nuove tende e sono state costruite circa 170 baracche per alloggiare le persone che vivono in tendopoli o in insediamenti spontanei. Sono stati distribuiti aiuti essenziali a 20.000 famiglie in Inguscezia (prodotti per l'igiene, coperte e materassi, legna da ardere) e a 30.000 bambini sfollati in Inguscezia e in Cecenia (vestiti per bambini). 1.000 giovani sfollati in Inguscezia hanno beneficiato del sostegno psicosociale, del miglioramento delle capacità e delle attività professionali. In Inguscezia (20.000 sfollati) sono state migliorate le condizioni delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari e alla popolazione residente a Grozny (100.000) è stato assicurato l'accesso all'acqua potabile, con particolare riguardo alle scuole e alle strutture sanitarie. In Inguscezia, Cecenia e Daghestan 210.000 persone (specialmente bambini) hanno beneficiato dei corsi di informazione sulle mine. ECHO ha inoltre contribuito al funzionamento degli spazi accoglienti per bambini, che hanno raggiunto circa 1.000 bambini in Cecenia e in Inguscezia. Inoltre, gli sfollati, i rimpatriati e i residenti di tutto il Caucaso hanno potuto usufruire delle attività di tutela finanziate da ECHO, specialmente delle consulenze legali. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) 27 La situazione umanitaria non ha permesso ad ECHO di perseguire nel 2002 il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 28,00 16,25 10,57 Tagikistan Esigenze umanitarie Il 2002 ha visto il ritorno di livelli di precipitazioni prossimi alla normalità dopo tre anni di grave siccità. Ciononostante, gli effetti della siccità hanno continuato a farsi sentire all'interno del paese. Più di un quarto dei 6,5 milioni di persone ha necessitato di aiuti alimentari d'urgenza e il livello di denutrizione infantile è rimasto inaccettabilmente alto. Più di metà della popolazione non ha avuto accesso all'acqua potabile, mentre il governo è rimasto incapace di fornire sufficiente materiale medico di base per far fronte all'alta incidenza di malattie. Obiettivi umanitari e risultati Per la prima volta in molti anni non è stata necessaria una decisione di finanziamento d'urgenza. Il 30 aprile 2002 è stato adottato un piano globale di 12 mesi del valore di 10 milioni di euro. Il programma aveva tre obiettivi specifici. Il primo era quello di aiutare a soddisfare, in qualsiasi modo possibile, le esigenze alimentari di base, aumentando nello stesso tempo la sicurezza alimentare della maggior parte delle famiglie vulnerabili. Il secondo obiettivo era quello di ridurre la morbosità e la mortalità, aumentando l'accesso all'assistenza sanitaria di base, assicurando una risposta efficace alle epidemie di malattie infettive e promuovendo nella collettività la consapevolezza della salute. Infine, per ridurre l'incidenza delle malattie trasmissibili per via idrica, si è dovuto aumentare l'accesso all'acqua potabile e promuovere contemporaneamente l'uso sicuro dell'acqua. Tutte le regioni del paese sono state coperte, ma si è privilegiata la provincia di Khatlon, nella zona sudoccidentale, perché maggiormente colpita dalla siccità. Circa 55.000 persone hanno ricevuto aiuti alimentari (tra cui 15.000 bambini denutriti) e 27.000 famiglie nelle zone rurali hanno beneficiato di progetti di sicurezza alimentare a breve termine. E' stato migliorato l'accesso all'acqua potabile per 250.000 persone e l'intera popolazione ha beneficiato di un migliore accesso all'assistenza sanitaria di base. Sono stati sottoscritti 17 accordi di sovvenzioni con 14 partner. Non ci sono stati particolari problemi e tutte le 17 operazioni sono state portate a temine o lo saranno a breve. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 altri strumenti di finanziamento della Commissione hanno intensificato i preparativi per riprendere le attività in Tagikistan dopo numerosi anni di assenza. Le attività inizieranno a svolgersi a fine 2003/inizi 2004. ECHO ha potenziato i contatti 28 con gli altri servizi della Commissione e gli altri donatori al fine di promuovere il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 10,00 10,00 7,39 Georgia e Armenia Nel Caucaso meridionale, nonostante la riduzione degli aiuti avvenuta lo scoro anno, ECHO ha dovuto soccorrere le persone colpite ancora una volta dalla siccità in Georgia e in Armenia, e riprendere la sua assistenza alle persone più vulnerabili in Georgia, soprattutto nei pressi dell'Abhasia . Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro 3.2.3. Decisioni Contratti 1,8 0,8 Pagamenti Mediterraneo meridionale e Medio Oriente Algeria (Sahara occidentale) Esigenze umanitarie 155.000 profughi sahariani vivono -alcuni dal 1975- nel deserto dell'Algeria sudoccidentale, vittime di una crisi dimenticata e della stanchezza dei donatori. Le loro risorse sono molto limitate ed essi dipendono in larga misura dagli aiuti umanitari. La loro esigenza primaria è rappresentata dai prodotti alimentari, sia quelli di base che quelli complementari. Altre esigenze importanti sono quelle di assistenza sanitaria, alloggi e vestiti. Obiettivi umanitari e risultati Conformemente alla propria strategia di copertura delle crisi dimenticate, ECHO ha messo a disposizione altri 14,34 milioni di euro attraverso un piano globale ed è diventato in tal modo il principale fornitore di aiuti ai profughi sahariani. L'obiettivo perseguito, cioè assicurare la stabilità e la diversità all'interno del paniere alimentare, è stato largamente raggiunto consolidando la riserva di sicurezza di prodotti alimentari di base, creata nel luglio 2001. L'utilizzo della riserva durante l'esecuzione del piano globale del 2002 ha aiutato a fornire ogni mese, escluso settembre, 2.100 Kcal al giorno per persona, conformemente alle disposizioni dell'OMS. Nel quadro del piano globale per il 2002, sono già state distribuite 1.000 t di riso, 1.727,35 t di orzo e 517 t di lenticchie. 29 I prodotti alimentari complementari già consegnati hanno assicurato che il paniere alimentare consegnato fosse bilanciato: 1.437,65 t di latte in polvere, 408 di carne di cammello, 609 t di datteri, e 343 t di verdura e frutta fresca. Oltre alle 5.000 t di prodotti già menzionati, nel 2003 saranno consegnate altre 8.777 t di prodotti alimentari di base e di prodotti complementari, in quanto parti del quadro del piano globale 2002, che coprirà le esigenze umanitarie fino all'attuazione del piano globale 2003. Gli aiuti di ECHO sono stati consegnati tramite sei partner. Rispetto agli anni precedenti la gestione degli aiuti è migliorata, tuttavia ECHO non è ancora completamente soddisfatto della qualità dell'attività di controllo ed ha perciò inviato ai suoi partner delle raccomandazioni affinché attuino un controllo efficiente. Ai primi del 2003 anche ECHO svolgerà una verifica delle operazioni. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Poiché questa è una crisi dimenticata, nel 2002 non c'è stato un interesse sufficiente dei donatori all'intervento e al collegamento. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 14,34 14,34 11,35 Territori palestinesi, Giordania, Libano Esigenze umanitarie La crisi umanitaria provocata dallo scoppio della seconda intifada, nel settembre 2002, è deteriorata di continuo. Il coprifuoco e le restrizioni alla circolazione hanno contribuito a far salire i livelli di disoccupazione al 53% e hanno portato circa 2 milioni di persone, equivalenti al 60% della popolazione palestinese, al di sotto della linea di povertà di 2 euro al giorno. Circa 1,9 milioni di persone hanno ricevuto aiuti alimentari, tuttavia l'effettivo consumo alimentare pro capite è sceso del 25-30%. L'insufficienza di medicinali, il negato accesso alle strutture sanitarie e le limitazioni economiche hanno impedito al settore sanitario di essere efficace. L'esigenza di sostegno psicologico, soprattutto per i bambini, è aumentata in modo considerevole. Il regolare accesso alle risorse idriche è divenuto un problema quotidiano. Anche i palestinesi in stato vulnerabile presenti in Giordania, Libano e Siria sono stati colpiti indirettamente dalla crisi. 30 Obiettivi umanitari e risultati ECHO ha fatto fronte all'emergenza umanitaria adottando cinque decisioni del valore complessivo di 35 milioni di euro, più del doppio della somma inizialmente prevista. ECHO ha finanziato operazioni in tutti i settori chiave colpiti dalla crisi: sanità, nutrizione e settore psicosociale; risorse idriche e servizi igienici; alimentazione; alloggi e riabilitazione. Sono state inoltre sostenute opportunità economiche su scala ridotta e opportunità di occupazione, nonché le attività di tutela della CICR e il suo programma urbano mediante buoni. Infine, sono stati sostenuti gli sforzi compiuti dal pertinente organo di coordinamento dell'ONU -l'OCHA- nella propaganda umanitaria. Quasi 300.000 persone, soprattutto nei villaggi rurali isolati, hanno beneficiato dei progetti finanziati da ECHO per la fornitura di acqua potabile. Circa 1,3 milioni di persone hanno ricevuto assistenza nel settore sanitario. Le attività redditizie sono state orientate a circa 10.000 individui, mentre il sostegno alimentare ha raggiunto 151.280 persone, tra cui 6.145 bambini denutriti di età inferiore ai cinque anni e donne che allattano. 53.200 persone hanno ricevuto sostegno psicologico. 588 alloggi sono stati riparati. Al di fuori dei Territori palestinesi, sono stati riabilitati gli alloggi di 331 famiglie nei campi profughi UNRWA in Giordania (75), Libano (115) e Siria (141), e più di 1.500 individui ne hanno tratto beneficio. ECHO ha inoltre finanziato operazioni nel settore delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari in favore dei profughi palestinesi più vulnerabili presenti in Libano, tra cui un numero stimato di 40.000 profughi non registrati che vivono in campi e in gruppi non officiali. Nei Territori palestinesi, le restrizioni alla circolazione delle persone e delle merci, imposte dalle forze di difesa israeliane, hanno impedito anche l'esecuzione di operazioni umanitarie e la circolazione di personale umanitario. Alcune operazioni finanziate da ECHO hanno necessitato di una modificazione del contratto che prevedesse una proroga della durata, tuttavia alla fine sono state tutte mantenute. In Libano, un progetto nel settore delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari, di cui erano beneficiari i profughi palestinesi, è stato abbandonato a causa di problemi con le autorità locali. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Sebbene non ci sia stato nessun trasferimento di attività ad altri strumenti di finanziamento della Comunità, in tre aree le sinergie in termini di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo sono evidenti: il settore alimentare, il settore sanitario e le attività che creano reddito o posti di lavoro. Nel settore alimentare, mentre ECHO si rivolge alle esigenze urgenti dei destinatari, i principali obiettivi del programma di sicurezza alimentare dell'UE consistono nel contribuire a rafforzare a lungo termine il quadro istituzionale, sviluppare le infrastrutture rurali e i servizi agricoli e costituire un sistema informativo sulla sicurezza alimentare. Nel settore sanitario, le operazioni finanziate da ECHO sono coordinate all'ampio sostegno fornito nel quadro degli aiuti dell'UE ai territori occupati della Palestina. Questi ultimi prevedono una revisione completa del settore sanitario, il sostegno al ministero della Sanità palestinese e agli ospedali scelti di Gerusalemme Est e la gestione e la progettazione di ospedali. Per quanto concerne le attività che creano reddito o posti di lavoro, l'esperienza positiva di ECHO è tenuta in considerazione nel quadro dell'elaborazione del progetto del documento di strategia nazionale per la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. L'obiettivo è di rivolgersi al settore sociale 31 fornendo strumenti di finanziamento in sostegno di attività che vadano oltre il breve termine e i semplici aiuti umanitari offerti da ECHO. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 35,00 28,82 15,66 Yemen Esigenze umanitarie Lo Yemen è uno dei 25 paesi più poveri al mondo. Esso deve ancora far fronte alle conseguenze della guerra civile del 1994, che ha messo il Nord e il Sud l'uno contro l'altro. Lo Yemen ha una popolazione in larga misura rurale, che continua ad essere vittima delle tensioni tribali e delle calamità naturali. Si stima che nel 2002 solo il 25% della popolazione abbia avuto accesso ai servizi sanitari e solo il 69% all'acqua potabile. Obiettivi umanitari e risultati Il principale obiettivo di ECHO è stato quello di migliorare la situazione sanitaria delle persone residenti nelle zone isolate e senza accesso all'assistenza sanitaria di base e all'acqua potabile. Nel 2002, nell'isola di Socotra, 17 sorgenti d'acqua sono state collegate ai villaggi vicini tramite tubazioni, la costruzione di 5 cisterne per la raccolta e la fornitura di 20 cisterne per separare l'acqua destinata al consumo umano da quella destinata agli animali. Ciò ha permesso la costituzione di una rete di distribuzione idrica che serve 55 villaggi, garantendo l'accesso all'acqua a più di 11.000 persone. Nella stessa isola sono state ripristinate 5 cisterne, migliorando l'accesso ai servizi di base per 7.000 persone. Nella regione di Dhala, 65.000 persone che vivono in zone rurali remote hanno avuto un migliore accesso ai servizi sanitari e all'acqua. Nella regione di Taez 50.000 persone che vivono in zone rurali remote hanno avuto un migliore accesso ai servizi sanitari. Nella città di Taez 986 persone vulnerabili della comunità di Akhdam sono state reinsediate in una zona più sicura. Inoltre, nel dicembre 2002 è stato stanziato allo Yemen un finanziamento del valore di 1,59 milioni di euro al fine di ristabilire l'accesso all'acqua potabile per 25.500 persone e di facilitare, nel 2003, l'accesso ai servizi di assistenza sanitaria per 162.000 persone. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) ECHO ha riconosciuto alla situazione dello Yemen lo status di crisi dimenticata. L'insufficiente interesse dei donatori non ha dato la possibilità di trasferire le attività umanitarie a strumenti di intervento di durata più lunga. 32 Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 1,59 1,59 23,06 3.3. Asia e America Latina 3.3.1. Asia Afghanistan Esigenze umanitarie Nel 2002 la principale sfida in Asia è stata rappresentata dell'Afghanistan. Dalla primavera in poi è arrivato uno dei maggiori afflussi di profughi a memoria d'uomo. Sfidando ogni pronostico, quasi 2 milioni di persone hanno fatto ritorno in patria dal Pakistan e dall'Iran e altri 500.000 sfollati sono ritornati nelle loro zone natali. Essi si sono trovati di fronte a una situazione di devastazione, causata da più di 20 anni di guerre, con case distrutte o rese inagibili, campi non coltivati e un'assenza di qualsiasi infrastruttura di base. Obiettivi umanitari e risultati L'orientamento iniziale, con uno stanziamento del valore di 35 milioni di euro, è stato quello di soddisfare le esigenze umanitarie più impellenti e di aiutare i profughi afghani presenti nei territori limitrofi. Man mano che la dimensione del rimpatrio si è palesata, ECHO ha progressivamente devoluto alla regione un ammontare maggiore di fondi, giunto alla cifra finale di 73 milioni di euro, più del doppio della somma iniziale. Anche le priorità di ECHO sono mutate a seconda del mutare della situazione, fino ad arrivare a tre obiettivi generali. In primo luogo, garantire un rimpatrio sostenibile in modo da evitare ulteriori spostamenti. Sono stati distribuiti finanziamenti per la costruzione di alloggi, latrine e reti di distribuzione idrica, per interventi d'urgenza nel settore sanitario, per la distribuzione di sementi e di prodotti non alimentari, quali coperte e combustibile, nonché per lo sviluppo di progetti diretti a produrre reddito. In secondo luogo, gli aiuti umanitari sono stati rivolti alle vittime della grave siccità, ormai al quarto anno consecutivo, permettendo loro di sopravvivere senza dover lasciare la zona. Queste persone sono state dotate di acqua potabile, di impianti idrici per l'irrigazione, di assistenza sanitaria di base e di aiuti alimentari. Nel quadro dei progetti finanziati da ECHO, sono stati costruiti e riparati 1.500 pozzi. In terzo luogo, è stato prestato soccorso ai profughi presenti nei paesi limitrofi attraverso la fornitura di strutture idriche e igienico-sanitarie e di assistenza sanitaria. Nel 2002, ECHO ha collaborato con più di 40 partner e ha sostenuto progetti che hanno aiutato 400.000 afghani a superare i problemi di alloggiamento. Sono state date loro effettive opportunità di occupazione in modo da permettere loro di sopravvivere grazie al reddito e al cibo -è stato finanziato un totale di 4,5 milioni di 33 giorni di lavoro per persona. Ciò ha permesso di riparare 1.500 km di strade in Afghanistan, 300 km di canali di irrigazione, 13 scuole, 10 cliniche, 1 ospedale e 235 chiaviche e ponti. A fine anno è stata prestata particolare attenzione per permettere alle popolazioni vulnerabili di sopravvivere al rigido inverno afghano, fornendo a più di 1 milione di persone aiuti quali coperte, combustibile e altri prodotti essenziali non alimentari. Nel gennaio 2001, quando il paese era appena diventato accessibile dopo la caduta dei Talebani, ECHO è stato in grado di aprire un ufficio a Kabul ed è stato operativo molto prima di altri donatori. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 i maggiori progetti UE di ricostruzione e di sviluppo hanno iniziato ad essere operativi in Afghanistan. Il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo si trova ad uno stadio avanzato e il coordinamento operativo ha preso avvio a livelli settoriali e regionali. Nel 2002 il più grande risultato concreto è stato l'imminente trasferimento di progetti del settore sanitario a strumenti di sviluppo gestiti dalla DG AIDCO. Nel programma indicativo nazionale della Commissione per l'Afghanistan è prevista una componente sostanziale relativa alla sanità. Il secondo risultato riguarda la reintegrazione dei rimpatriati. ECHO si occupa di tutte le questioni umanitarie, dal rimpatrio all'alloggiamento, AIDCO invece fornisce aiuti a lungo termine tramite il rilancio delle zone rurali. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 73,25 73,04 42,85 Iraq Esigenze umanitarie Dopo due importanti conflitti – la guerra Iran-Iraq e la guerra del Golfo – e 12 anni di sanzioni internazionali, un paese un tempo prospero è caduto in rovina. Persino prima dell'intervento militare USA, in Iraq le esigenze umanitarie erano impressionanti. Un bambino su otto muore prima di aver compiuto cinque anni, il 20% dei bambini di età inferiore ai 5 anni è sottopeso e uno su 12 soffre di denutrizione acuta. Obiettivi umanitari e risultati Persino prima della guerra in Iraq, ECHO è stato per un certo periodo il principale donatore di aiuti umanitari internazionali, fornendo, a partire dal 1992, più di 150 milioni di euro. Nel 2002 sono stati distribuiti 13 milioni di euro per alleviare le sofferenze del popolo iracheno, integrando il programma delle Nazioni Unite "petrolio in cambio di cibo", che permette al governo iracheno di vendere petrolio in cambio di cibo e di altri prodotti di base. ECHO si è concentrato sulla fornitura di assistenza sanitaria, di acqua potabile e di strutture igienico-sanitarie nella zona 34 centrale e meridionale del paese, dove le esigenze sono maggiori e toccano circa 7 milioni di iracheni (di cui la metà è costituita da bambini). Alla fine del 2002, la maggior parte delle operazioni finanziate da ECHO, attuate da 9 partner diversi, era ancora in corso, per lo più ad uno stadio avanzato. Grazie ai finanziamenti ECHO il 95% dei bambini iracheni di età inferiore ai 5 anni è stato vaccinato contro la poliomielite e 25 scuole elementari che erano state inondate sono state completamente ripristinate. Per quanto concerne il settore della sanità, l'unico ospedale pediatrico esistente nel Nord dell'Iraq è stato dotato di attrezzature che hanno permesso la costituzione di un'unità post-chirurgica. E' stato quasi completato il ripristino di 8 centri anti-tubercolosi e del centro nazionale per le trasfusioni a Baghdad; il ripristino di molti ospedali e di centri per l'assistenza sanitaria di base nella zona centrale e meridionale dell'Iraq si trova ad uno stadio avanzato. Nel campo delle strutture idriche e igienico-sanitarie, a Baghdad sono iniziati i lavori di ripristino di due impianti di trattamento dei liquami e in numerose città si è iniziato il ripristino di numerosi impianti per il trattamento delle acque e di unità compatte per la depurazione e l'installazione di reti per la distribuzione idrica. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 la situazione politica non ha permesso ad ECHO di proseguire il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 13,00 13,00 10,30 Corea del Nord Esigenze umanitarie In Asia, la terza principale crisi umanitaria del 2002 è stata quella della Corea del Nord. Nell'ultimo decennio si è verificato un inesorabile declino delle condizioni economiche e sociali, con una drastica riduzione dei prodotti alimentari, delle risorse idriche e dei medicinali. Denutrizione e malattie prevenibili si sono diffuse rapidamente, soprattutto tra i bambini: l'UNICEF ha stimato che il 21% è sottopeso, il 42% soffre di denutrizione cronica e il 9% di denutrizione acuta. Per le agenzie umanitarie non è stato facile lavorare nel paese, tuttavia ci sono stati dei costanti miglioramenti delle condizioni di intervento ed è in corso un dialogo con il governo in materia di miglior accesso ai beneficiari e di libertà di monitoraggio dei progetti e di conduzione di indagini e di identificazioni dei gruppi più vulnerabili. Obiettivi umanitari e risultati ECHO è il principale donatore umanitario della Corea del Nord. Nel 2002 esso ha fornito aiuti nutrizionali e ha dotato 1.762 centri sanitari delle zone più bisognose del paese di apparecchiature e di medicinali e circa 250.000 persone hanno beneficiato dei miglioramenti delle strutture idriche e fognarie. Inoltre sono stati prestati aiuti d'urgenza per far fronte alle esigenze immediate di circa 22.500 persone in seguito ai 35 vasti danni causati dalle inondazioni estive nella parte occidentale del paese. Dei 21 milioni di euro stanziati alla Corea del Nord, 9,5 sono stati convogliati a fine anno tramite il Programma alimentare mondiale per fornire aiuti alimentari d'urgenza in seguito al ritiro dal PAM dei fondi degli Stati Uniti per la Corea del Nord. In tal modo si sono mantenuti in vita più di 2 milioni di donne, bambini e persone particolarmente vulnerabili, fornendo loro 47.000 t di grano. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 la situazione politica non ha permesso ad ECHO di proseguire il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 21,02 21,00 16,41 Sri Lanka Esigenze umanitarie La sospensione delle ostilità, firmata a febbraio, tra il governo e i separatisti tamil, ha inaugurato un nuovo processo di pace e ha permesso a più di 230.000 persone sfollate a causa della guerra civile di fare ritorno alle proprie abitazioni. Le famiglie non sono in grado di provvedere alla propria alimentazione dal momento che sono ritornate in città e in villaggi le cui infrastrutture, in termini di alloggi e strutture idriche e igienico-sanitarie, sono state distrutte. Il principale problema incontrato dai rimpatriati è quello dell'accesso al terreno coltivabile, perché, quand'anche il terreno è disponibile, esso può essere minato. Inoltre, nella zona settentrionale e orientale del paese mancano personale sanitario professionista e materiale medico. Obiettivi umanitari e risultati Lo stanziamento iniziale di ECHO, del valore di 4 milioni di euro, si è elevato a 8,3 milioni per sostenere il periodico afflusso di rimpatriati. Per aiutare questi ultimi a ristabilirsi nelle loro zone natali, ECHO ha finanziato dei programmi integrati e ha fornito prodotti non alimentari di prima necessità a 12.000 famiglie di rimpatriati vulnerabili. Sono stati eretti 650 alloggi, sono stati ripristinati o costruiti 350 pozzi e 300 latrine e sono stati riparati 6 bacini per l'irrigazione. Questi piani multisettoriali hanno un'importante componente di sicurezza alimentare che permette a 9.200 agricoltori e artigiani e a 500 pescatori di ricevere kit con materiale da lavoro, tra cui sementi, fertilizzante, pollame, attrezzi per l'agricoltura e per l'artigianato e reti da pesca. Al fine di fornire assistenza per far fronte allo stimato milione di mine inesplose presenti nelle ex zone di conflitto, ECHO, a beneficio di 610.000 persone, ha sostenuto l'opera di sensibilizzazione sui rischi connessi alle mine, la ricerca di mine e la demarcazione dei territori minati. I risultati dell'ispezione dei territori minati sarà disponibile ai primi del 2003 e nel 2002 il numero stimato delle vittime delle mine, pari a 1.000, sebbene sia ancora troppo alto, è rimasto allo stesso livello degli anni precedenti, nonostante il sostanziale movimento di rimpatrio. Inoltre, a 36 fine anno ECHO ha adottato la decisone, da attuarsi nel 2003, di finanziare le operazioni urgenti di sminamento. Fino ad agosto 2002 ECHO ha fornito sostegno al collegamento marittimo, in modo da permettere che più di 300 t di materiale medico e di altro genere raggiungessero la popolazione di Jaffna, che era rimasta isolata dal resto del paese. Le navi hanno inoltre trasportato 1.500 pazienti gravemente malati in luoghi dove potessero ricevere le cure appropriate. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) In alcuni settori si deve predisporre il ritiro graduale di ECHO. In particolare, a partire dalla fine del 2003 l'attività di sminamento dovrebbe essere svolta da RELEX/AIDCO. Nel 2004/05 i progetti in materia di salute dovrebbero venire sostenuti da RELEX/AIDCO. A fine 2003 gli alloggiamenti permanenti dovrebbero essere costruiti tramite un fondo per la ricostruzione delle zone settentrionali e orientali, gestito dalla Banca mondiale in nome del governo, con un contributo di RELEX/AIDCO. Nel 2004/05 i mezzi e gli attrezzi di produzione agricoli e le strutture idriche e igienico-sanitarie saranno forniti da RELEX/AIDCO. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 8,30 8,30 4,60 India Esigenze umanitarie ECHO si è occupato in particolare di quei settori specifici in cui gli altri donatori sono rimasti inattivi. Le attività sono state dirette precipuamente ad aiutare i profughi dello Sri Lanka presenti a Tamil Nadu, nella zona meridionale del paese, e le vittime della siccità in Rajasthan, il secondo stato dell'India per povertà. ECHO è inoltre intervenuto in due calamità provocate dall'uomo largamente dimenticate: gli episodi di violenza tra comunità a Gujarat e il conflitto di lunga data in Kashmir. Obiettivi umanitari e risultati ECHO ha finanziato l'acquisto e la distribuzione di 38 t di prodotti alimentari per il nutrimento di 2.200 donne incinte e che allattano e di 830 bambini di età inferiore ai 5 anni che vivono nei campi profughi dello Sri Lanka a Tamil Nadu. A Gujarat sono state distribuite a 50.000 sfollati 180 t di riso, dahl e olio e a 35.000 donne e bambini, vittime della violenza tra comunità del marzo 2002, sono stati forniti alloggi e attività educative. Nel Kashmir circa 100.000 persone colpite dal conflitto, soprattutto bambini, ricevono sostegno psicologico e tutela. In totale sono stati stanziati 5 milioni di euro, tenendo conto anche della decisione presa a dicembre per alleviare gli effetti della siccità in Rajasthan, che si prolunga in modo continuativo da quattro anni. Le misure prese in questo contesto sono dirette a mitigare gli effetti della futura siccità; nel 2003 più di 100.000 persone beneficeranno della fornitura di acqua 37 potabile e 350.000 persone parteciperanno a programmi alimentari e di "soldi in cambio di lavoro". Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Attualmente non sussistono appropriati progetti di sviluppo che facciano prevedere un trasferimento delle attività. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 5,00 2,00 0,92 Nepal Esigenze umanitarie 100.000 profughi del Bhutan sono bloccati nella zona sudorientale del Nepal, rifiutati sia dal Nepal che dal Bhutan e completamente dipendenti dagli aiuti alimentari del programma mondiale per l'alimentazione. L'intensificarsi dell'incessante guerra civile tra il governo e i ribelli maoisti ha creato importanti esigenze in un paese che era già povero di risorse prima dello scoppio del conflitto. Obiettivi umanitari e risultati Nel 2002 le attività di ECHO sono estate estese e sono stati stanziati 3,7 milioni di euro. Ai profughi bhutanesi è stato fornito continuo sostegno sotto forma di 5.600 t di riso, legumi, lenticchie, piselli, olio e sale. Per la prima volta i fondi sono stati stanziati anche alle persone colpite dalla guerra civile, in prevalenza per attività a tutela delle popolazioni molestate e minacciate, per il ristabilimento dei contatti familiari e per la fornitura di assistenza sanitaria di base. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Attualmente non sussistono appropriati progetti di sviluppo che facciano prevedere un trasferimento delle attività. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 3,68 2,00 1,60 Birmania/Myanmar e Thailandia Esigenze umanitarie La Birmania/Myanmar e i profughi birmani emigrati nella confinante Thailandia rappresentano una crisi con esigenze umanitarie dimenticate in Asia. Nel 2002 38 ECHO è stato più attivo in quest'area, stanziando finanziamenti del valore di 9 milioni di euro. Le enormi esigenze umanitarie esistenti in Birmania/Myanmar sono cosa nota, ma le rigide restrizioni del governo rendono difficile una loro precisa valutazione. Attualmente, nei campi di accoglienza lungo il confine della Thailandia ci sono 134.000 profughi birmani, aumentati di quasi il 50% nel corso degli ultimi sette anni. Obiettivi umanitari e risultati Entro i limiti imposti dal governo birmano, sono stati finanziati importanti progetti per combattere la malaria attraverso la fornitura di medicinali a circa 1,5 milioni di persone nelle zone sudorientale, nordorientale e meridionale del paese e attraverso il miglioramento delle strutture idriche e igienico-sanitarie nella zona orientale dello Stato di Rakhine, nella zona secca al centro del paese e nel comune di Rangoon. ECHO ha continuato a fornire sostegno nei campi profughi della Thailandia, somministrando prodotti alimentari di base a 60.000 profughi in due campi di Karen. Esso ha inoltre finanziato miglioramenti delle infrastrutture sanitarie provvedendo alla formazione in materia di sanità e di igiene, alle vaccinazioni e alla fornitura di acqua potabile. Si stima che il numero totale di beneficiari sia pari a 61.600, tra cui 800 vittime degli incidenti dovuti alle mine. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere un trasferimento dei progetti. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 8,97 6,88 4,47 Laos Esigenze umanitarie Il Laos è un paese soggetto per natura a inondazioni e siccità. Una parte considerevole della popolazione non ha accesso all'acqua potabile e alle strutture sanitarie e in alcune zone c'è penuria alimentare. Dal 1980 il governo è stato sollecitato o costretto a reinsediare nelle pianure decine di migliaia di persone provenienti dai villaggi montani. Le condizioni di questi nuovi insediamenti spesso assomigliano a quelle dei campi profughi (mancanza di accesso all'acqua potabile, insufficienza di cibo, epidemie). Obiettivi umanitari e risultati ECHO ha stanziato 1,1 milioni di euro in favore degli sfollati vulnerabili e di coloro che possono essere stati vittime delle politiche di reinsediamento. Lo scopo di base è stato quello di migliorare l'accesso delle minoranze etniche ai mezzi di sussistenza sostenibili, in quanto alternativa al reinsediamento. 39 Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Nel 2002 non si sono manifestate prospettive di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo, ma nel 2003 verranno raccolte informazioni allo scopo di trasferire progetti nel 2004. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 1,13 1,12 0,56 Vietnam Esigenze umanitarie Il Vietnam è per natura particolarmente soggetto a inondazioni e a altre calamità naturali, soprattutto nella zona del delta del Mekong. Obiettivi umanitari e risultati Sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per le vittime delle tempeste tropicali, delle frane e delle alluvioni avvenute nel mese di luglio, per il miglioramento delle strutture idriche e igienico-sanitarie, per la sensibilizzazione in materia di igiene personale e di nutrizione e per il rifornimento delle scorte di vaccini che si erano esaurite. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere un trasferimento dei progetti. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 1,20 1,17 0,60 Indonesia Esigenze umanitarie Il conflitto etnico e religioso nelle Molucche, a Sulawesi, a Aceh, a Papua e nella zona occidentale di Kalimantan ha provocato lo spostamento all'interno del paese di più di 1,3 milioni di persone. Il paese è inoltre particolarmente vulnerabile dalle calamità naturali. 40 Obiettivi umanitari e risultati ECHO è stato più attivo rispetto agli anni passati, fornendo assistenza alle vittime delle calamità naturali e dei disordini civili. Sono stati stanziati 3,5 milioni di euro per la protezione, la difesa e l'attività di informazione degli sfollati e per la fornitura di acqua potabile, di servizi igienico-sanitari, di prodotti per la salute e di cibo per i gruppi maggiormente vulnerabili, quali quelli colpiti dalla siccità causata dagli effetti di El Niño. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Le attuali esigenze umanitarie non hanno permesso nel 2002 un trasferimento delle attività di ECHO. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 3,54 1,50 1,03 Timor orientale e Timor occidentale Esigenze umanitarie 35.000 profughi vivono ancora nei campi di Timor occidentale, che continua a far parte dell'Indonesia. Obiettivi umanitari e risultati ECHO ha continuato a prestare sostegno a questi profughi tramite aiuti di emergenza, aiuti nutrizionali, approvvigionamento idrico, educazione sanitaria, e aiuti per il loro rimpatrio e reinsediamento. In totale sono stati stanziati 1,9 milioni di euro. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Adesso che Timor orientale è indipendente ed è stata ripristinata la stabilità, ECHO si è progressivamente ritirato da questa zona, collegando le sue precedenti attività a progetti di sviluppo e di ricostruzione. Il suo ufficio di Dili è stato chiuso agli inizi del 2003. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 1,94 1,92 1,52 41 Cambogia Esigenze umanitarie La Cambogia si sta lentamente riprendendo dopo 3 decenni di guerre, caos e genocidi. Il processo di reinsediamento dei profughi è ancora in corso e, in seguito agli sfratti e alla ricerca di terreni coltivabili, ci sono sempre più sfollati. Gli ex territori e campi di battaglia dei Khmer rossi, ora aperti al mondo esterno, sono privi di acqua, di igiene adeguata e di cibo e sono ancora largamente contaminati da mine e da ordigni inesplosi -le vittime tra la popolazione civile sono più di 800 all'anno. L'UNICEF stima che il 35-45% dei cambogiani soffra di denutrizione cronica. Nelle zone rurali la copertura sanitaria è molto bassa e dipende dagli aiuti stranieri. Il tasso medio di mortalità infantile in Cambogia è del 125%, ma in alcune province esso raggiunge il 225%. La Cambogia è inoltre soggetta per natura a siccità, inondazioni e cicloni. Obiettivi umanitari e risultati Al fine di coprire le esigenze umanitarie di sfollati, bambini e persone che vivono nelle zone remote, sono stati stanziati 5,5 milioni di euro per una serie di progetti che prevedono, tra l'altro, l'approvvigionamento idrico, la fornitura di strumenti, di sementi, di farmaci e di attrezzature mediche, la formazione di personale sanitario, lo sminamento (nel 2002 sono stati registrati 800 incidenti causati dalle mine) e la lotta contro le epidemie di febbre emorragica dengue che incombono sul paese. Grazie a queste misure circa 160.720 bambini di età tra 0 e 5 anni sono stati vaccinati e circa 78.000 persone in 194 villaggi hanno beneficiato della costruzione e del ripristino di pozzi. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Il bilancio di ECHO per la Cambogia verrà progressivamente ridotto, a meno che, in seguito a calamità naturali, non siano necessari ulteriori interventi. E' in atto un progressivo ritiro dall'assistenza sanitaria secondaria e da quei progetti ormai in fase di transizione che possono essere portati avanti da altri donatori. Ad esempio, nel 2003-2004 la cooperazione belga e il dipartimento per lo sviluppo internazionale (DFID) assumeranno i progetti in materia di sanità in favore delle regioni di Oddar Meanchey e Mondolkiri. Il processo di trasferimento alle agenzie per lo sviluppo è in corso di revisione. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 5,5 5,34 3,11 42 Cina Esigenze umanitarie In questo vasto paese ECHO si è rivolto principalmente a specifiche calamità naturali in zone remote dove le agenzie umanitarie cinesi non sono attive, in primis nelle zone colpite in giugno dalle inondazioni e dalle frane, che hanno distrutto più di 3 milioni di abitazioni. Obiettivi umanitari e risultati Per far fronte agli effetti delle calamità naturali sono stati stanziati 4,5 milioni di euro. A 100.000 persone dipendenti dall'agricoltura di sussistenza sono stati distribuiti riso e grano, nonché vestiti e zanzariere. Esse sono state inoltre dotate di servizi igienici, di cisterne per l'acqua e di 2 scuole elementari. E' stato fornito sostegno anche in Tibet per l'acquisto di 8.000 pecore e per la distribuzione di medicinali alle popolazioni nomadi che hanno perduto il loro bestiame durante le rigide nevicate. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere un trasferimento dei progetti. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 4,45 4,44 2,32 Iran Esigenze umanitarie Il 22 giugno un terremoto di grado 6,3 della scala Richter ha colpito una cerchia di villaggi nella zona nordoccidentale dell'Iran, provocando 237 morti e 1300 feriti e lasciando circa 5.000 famiglie (25.000 persone) senza casa. Obiettivi umanitari e risultati ECHO ha stanziato 0,5 milioni di euro per aiuti d'urgenza diretti al soccorso delle vittime del terremoto. I partner di ECHO presenti sul campo si sono occupati principalmente delle esigenze sanitarie, costruendo 10 strade pubbliche (5 a Qazvin, 3 a Hamadan e 2 a Zanjan) e fornendo 50 strutture mobili per la doccia. Circa 6.385 persone hanno beneficiato di queste misure. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Data la limitata estensione dell'intervento di ECHO, non si è potuto attuare un collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo. 43 Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro 3.3.2. Decisioni Contratti Pagamenti 0,5 0,5 0,25 America latina Colombia Esigenze umanitarie Da più di 40 anni è in corso una complessa guerra civile tra governo e vari guerriglieri e gruppi paramilitari. Come conseguenza, il numero degli sfollati aumenta ogni anno di 300.000 persone. Obiettivi umanitari e risultati La Colombia rimane il principale centro d'intervento di ECHO in America Latina, con uno stanziamento, nel 2002, di 9,2 milioni di euro. I finanziamenti di ECHO hanno permesso al Comitato internazionale della Croce Rossa di distribuire a circa 195.000 nuovi sfollati pacchi con aiuti alimentari d'urgenza e prodotti non alimentari. Le condizioni di vita di circa 17.000 famiglie (85.000 persone) sono migliorate considerevolmente grazie agli aiuti globali prestati in più di 100 comuni e in 19 dipartimenti della Colombia da 12 ONG europee e da società nazionali europee della Croce Rossa. Questi aiuti hanno previsto sostegno nutrizionale, alloggi, strutture igienico-sanitarie, accesso all'acqua potabile, attività produttive di reddito, assistenza psicosociale e formazione. Inoltre, 25.000 persone sono riuscite ad avere accesso all'assistenza sanitaria di base grazie alle cliniche sanitarie mobili della Croce Rossa francese e spagnola a Putumayo-Nord, Cimitarra River, Norte de Santander e Medio Atrato finanziate da ECHO. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) In generale, ECHO fornisce sostegno agli sfollati durante il primo anno successivo allo spostamento, mentre, nel quadro dello strumento d'intervento della Commissione in favore delle "persone sradicate", i progetti sono finanziati per una durata che può raggiungere i tre anni e sono diretti al potenziamento delle capacità locali e all'agevolazione della reintegrazione sociale ed economica degli sfollati. Nel 2002, un progetto dell'UNHCR finanziato da ECHO è stato ripreso da questo strumento di intervento. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 9,2 9,2 4,09 44 America meridionale (Perù, Bolivia, Paraguay, Ecuador, Brasile) Esigenze umanitarie ECHO interviene in questi paesi per far fronte a specifiche calamità naturali quando si presentano esigenze umanitarie di larga scala. Obiettivi umanitari e risultati Sono stati distribuiti 1,3 milioni di euro alle persone colpite a luglio dalle violente tempeste di neve e dalle temperature insolitamente rigide nella zona meridionale del Perù e nella zona sudoccidentale della Bolivia. Sono stati forniti aiuti d'urgenza per restaurare 500 case, proteggere 50.000 capi di bestiame e addestrare le popolazioni locali ad affrontare le calamità naturali. Nell'adiacente zona occidentale del Paraguay, ECHO ha stanziato 0,9 milioni di euro per fornire a 32.000 persone vulnerabili, colpite da due anni di siccità, acqua potabile e medicinali di base per trattare le infezioni delle vie respiratorie, la tubercolosi e le malattie causate da parassiti. In seguito alle forti piogge e alle inondazioni che hanno colpito l’Ecuador nei mesi di febbraio, marzo e aprile, ECHO ha finanziato (0,8 milioni di euro) operazioni destinate a circa 10 000 famiglie che dispongono di un accesso limitato a riserve sicure di acqua potabile nelle province di Esmeraldas, Manabí, Los Ríos, Guayas ed el Oro. Inoltre, è stato fornito un aiuto a circa 4 000 famiglie delle medesime province per consentir loro di riacquistare un livello minimo di autosufficienza. ECHO ha poi finanziato un aiuto di emergenza (0,45 milioni di euro) in seguito all’eruzione del vulcano Reventador alla fine del 2002. Sono stati forniti aiuti d'urgenza del valore di 0,4 milioni di euro alle 6.000 vittime delle frane e delle alluvioni che hanno colpito ai primi dell'anno la zona sudorientale del Brasile. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere un trasferimento dei progetti. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 3,82 3,82 2,28 America centrale (Guatemala, Honduras, Nicaragua, Salvador) Esigenze umanitarie L'America centrale è una delle regioni del mondo più soggette alle calamità naturali. Ogni anno più dell'80% dell'area è a rischio di terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni e uragani. La capacità nazionale di fronteggiare queste calamità è 45 fondamentalmente limitata dall'elevato livello di povertà, dal degrado ambientale e dall'inerzia del governo in caso di coinvolgimento di zone remote. Anche l'accesso all'acqua è un problema importante. Obiettivi umanitari e risultati In 2002, ECHO ha stanziato all'America centrale 5 milioni di euro. Negli scorsi tre anni, l'usuale regime delle precipitazioni ha subito sconvolgimenti, causando siccità intense in alcune zone e violente inondazioni in altre, riducendo così la produzione agricola e provocando un aumento dell'insicurezza alimentare. Nelle regioni vulnerabili del Guatemala, dell'Honduras e del Nicaragua sono state avviate indagini nutrizionali. Più di 400.000 abitanti di questi paesi hanno beneficiato di complementi alimentari, dell'educazione alle corrette prassi alimentari, igieniche ed agricole e di un migliore accesso all'acqua potabile. In particolare, è stato verificato lo stato nutrizionale di più di 50.000 bambini di età inferiore ai 5 anni ed è stata fornita un'alimentazione complementare a coloro che ne presentavano la necessità. In Salvador si sono proseguiti gli interventi dell'anno scorso successivi al terremoto del gennaio 2001, addestrando le persone a costruire case più resistenti ai terremoti a partire da materiali tradizionali e a diventare esse stesse formatrici nelle loro comunità. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo non è applicabile alle calamità naturali "una tantum" che si verificano su scala ridotta. Per quanto concerne la risposta alla denutrizione, è in corso un programma con la sezione AIDCO "sicurezza alimentare", in base al quale AIDCO, a partire dal 2004, rafforzerà i suoi interventi tramite aiuti diretti in Guatemala e predisporrà una strategia nazionale indirizzata alle persone più vulnerabili. Nel 2003 l'intervento di EURONAID si limiterà ad un progetto in Nicaragua. Gli Stati dell'America centrale stanno attualmente discutendo la possibilità di istituire un fondo regionale per l'alimentazione per le situazioni di emergenza. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 5,02 3,02 1,90 Messico Esigenze umanitarie Il conflitto tra il governo messicano e la popolazione indigena della provincia del Chiapas ha colpito direttamente circa 30.000 persone, provocando 21.000 sfollati. Le vittime del conflitto soffrono di denutrizione, hanno servizi sanitari deteriorati e un accesso ridotto ai servizi di alloggio di base, quali acqua potabile e latrine. Obiettivi umanitari e risultati 46 Nel dicembre 2002 ECHO ha stanziato finanziamenti per fornire razioni alimentari e servizi medici a circa 30.000 persone vulnerabili che sono ritornate alle proprie abitazioni o che in seguito alle violenze sono ancora sfollate. Ciò sarà d'aiuto per ristabilire i loro standard minimi di vita. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) ECHO si sta gradualmente ritirando da questa situazione e sta trasferendo i progetti ad agenzie per lo sviluppo di lunga durata. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 1.00 Cuba Esigenze umanitarie In settembre e ottobre 2002 gli uragani Isidore e Lili hanno colpito Cuba, provocando danni alle abitazioni -per lo più in legno- di una popolazione economicamente fragile. Circa 300.000 persone sono state evacuate in regioni più sicure nella parte occidentale del paese. Obiettivi umanitari e risultati Al fine di ristabilire gli standard minimi di vita, ECHO ha finanziato la distribuzione di aiuti essenziali, cibo e acqua potabile a più di 30.000 vittime. Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD) Data l'estensione limitata della calamità, il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo non è stato applicabile. Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro 3.4. Decisioni Contratti Pagamenti 0,60 0,60 0,39 Prevenzione delle calamità - Dipecho Così come per i suoi normali programmi per gli aiuti umanitari, ECHO ha stanziato 8 milioni di euro al programma per la prevenzione delle calamità (DIPECHO), che aiuta le comunità vulnerabili ad adottare misure pratiche per prepararsi alle calamità naturali. Il programma si rivolge precipuamente alle principali regioni dei paesi in via di sviluppo soggette alle calamità: Asia sudorientale, Asia meridionale, Caraibi, 47 America centrale e Comunità andina. I suoi obiettivi generali sono: aiutare a preparare le comunità e le istituzioni locali; aumentare le loro capacità di fronteggiare le calamità; finanziare le misure di riduzione delle calamità di piccola portata. Nel 2002 sono stati attuati tre piani d'azione DIPECHO approvati nel 2001: per la Comunità andina, per l'Asia meridionale e per i Caraibi. Gli otto progetti per l'Asia meridionale (in India, Bangladesh, Sri Lanka, Nepal e Pakistan) hanno affrontato per lo più i problemi provocati dalle inondazioni, con un particolare riguardo alla formazione di personale locale e di volontari. Le valutazioni hanno mostrato che più di 2 milioni di persone in Asia meridionale hanno probabilmente beneficiato di questi progetti. Nel 2002 il terzo piano d'azione per le Comunità andine (Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela) ha ricevuto uno stanziamento supplementare di 1,6 milioni di euro. I suoi obiettivi generali sono: aiutare a preparare le comunità e le istituzioni locali; aumentare le loro capacità di fronteggiare le calamità; finanziare le opere di riduzione delle calamità di piccola portata. A fine anno le operazioni in queste regioni erano ancora in corso, tuttavia si è già stimato che più di 30.000 persone abbiano beneficiato dei gruppi di lavoro e delle sessioni di formazione in tema di prevenzione, reazione alle emergenze e pronto soccorso. A dicembre è stata approvata una decisione di stanziamento di 6,4 milioni di euro per aiutare le comunità vulnerabili dell'Asia sudorientale (Vietnam, Laos, Cambogia, Filippine, Indonesia e Thailandia) e dell'America centrale (Nicaragua, Honduras, Salvador, Guatemala e Costa Rica) a prepararsi alle calamità naturali. I progetti comprendono l'istituzione di sistemi di allarme rapido, corsi di formazione per personale locale e per volontari e la sensibilizzazione. Esecuzioni al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro Decisioni Contratti Pagamenti 8,00 1,64 0,82 4. QUESTIONI TRASVERSALI 4.1. Relazioni contrattuali con i partner - Contratto quadro di partenariato (CQP) A fine anno sono state adottate misure idonee per garantire la conformità del contratto quadro di partenariato (CQP)5 con il nuovo regolamento finanziario e relative disposizioni di attuazione. 5 Il CQP è lo strumento che disciplina le relazioni tra ECHO e le organizzazioni umanitarie impegnate nell'esecuzione dei progetti finanziati da ECHO: esso contiene infatti le condizioni applicabili agli accordi di sovvenzioni ECHO per le operazioni umanitarie. Esso rappresenta inoltre la procedura di preselezione di ECHO, in quanto permette all'Ufficio per gli aiuti umanitari di verificare la conformità dei partner potenziali a un certo numero di criteri oggettivi. 48 ECHO ha inoltre continuato a condurre un'ampia consultazione con le organizzazioni firmatarie del CQP al fine di pervenire a una revisione approfondita e a un consolidamento del contratto. Nella seconda metà del 2003 dovrebbe entrare in vigore un nuovo CQP che privilegerà il concetto di "qualità degli aiuti umanitari". E' stata prestata particolare attenzione al nuovo rilievo dato non più al controllo delle risorse e dei fattori di produzione, bensì alla pianificazione degli obiettivi, ai parametri e al controllo dei risultati. La revisione creerà il quadro idoneo per le relazioni con organizzazioni internazionali quali CICR e FICR, mentre le relazioni con l'ONU saranno disciplinate dall'accordo riveduto UE/ONU. Riguardo al punto focale della qualità degli aiuti umanitari, la conferenza annuale dei partner di ECHO (Bruxelles, 14-15 ottobre 2002), attraverso gruppi di lavoro e discussioni plenarie, ha dedicato molto tempo all'analisi di (1) strumenti di gestione di qualità nel settore umanitario e loro applicazione da parte delle ONG, (2) sistemi di gestione delle risorse umane applicabili alle ONG nel settore umanitario e (3) piattaforme umanitarie IT e loro possibile utilizzo quali strumenti di coordinamento. Questa conferenza annuale ha rappresentato un importante elemento del processo di consultazione e di dialogo tra ECHO e i suoi partner nel 2002. 4.2. Relazioni con i maggiori partner umanitari e donatori extracomunitari Nel corso del 2002 ECHO ha approfondito le sue relazioni con i principali partner, attraverso i cosiddetti "dialoghi di programmazione delle strategie". Durante questi dialoghi, svoltisi nel novembre 2002 per il terzo anno consecutivo con le principali agenzie ONU (UNHCR, PAM, UNICEF, OCHA e, per la prima volta, OMS), ECHO e i suoi partner hanno discusso le loro rispettive priorità e strategie per l'anno prossimo. I dialoghi con i partner ONU sono stati ulteriormente rafforzati dalla missione del direttore ECHO del dicembre 2002 presso la sede delle Nazioni Unite a New York, dove ha potuto incontrare i suoi omologhi di OCHA, UNICEF e PNUS. Dialoghi analoghi si sono svolti con CICR, FICR e le ONG. Inoltre, rispetto agli anni passati ECHO ha partecipato a un numero maggiore di incontri degli organi esecutivi delle agenzie ONU nel tentativo di consolidare ulteriormente le relazioni. La partecipazione attiva di ECHO alla procedura di appelli consolidati (CAPs6) si è realizzata attraverso la sua presenza al ritiro dei donatori "Montreux II" e agli incontri preparatori dell'OCHA tenutisi sia nella sede centrale che in loco. Questi incontri hanno preceduto il lancio degli appelli coordinati tra le agenzie ONU, avvenuto a Bruxelles nel novembre 2002, dove il direttore e il personale ECHO hanno presentato la posizione della Comunità. In questo contesto ECHO è intervenuto a 11 seminari OCHA in loco (Burundi, Corea del Nord, RDC, Eritrea, Regione dei Grandi Laghi, Guinea, Indonesia, Liberia, Federazione russa, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Tagikistan e Costa d'Avorio). Poiché gli aiuti umanitari degli Stati Uniti e quelli dell'UE messi insieme coprono più della metà degli aiuti umanitari mondiali, è particolarmente importante mantenere contatti efficienti e un buon coordinamento tra ECHO e i suoi omologhi dell'amministrazione USA. Nel 2002, durante la visita del direttore ECHO a Washington -aprile 2002- è stata stabilita una base per un dialogo e un 6 La procedura di appelli consolidati (Consolidated Appeals Process ‘CAPs’) è una procedura di programmazione coordinata dall'agenzia della Nazioni Unite OCHA al fine di mobilitare gli aiuti umanitari per specifiche urgenze importanti o complesse. 49 coordinamento continui tra ECHO e PRM/USAID/OFDA7. A questa visita ha fatto seguito, nell'ottobre 2002, una prima serie di dialoghi annuali sulla strategia e di contatti periodici tra ECHO e l'amministrazione USA sia in sede centrale che in loco. Sulla scena mondiale, a partire da settembre 2002 ECHO ha iniziato ad elaborare programmi di emergenza per far fronte alle conseguenze umanitarie della guerra in Iraq. Questo ha comportato uno stretto coordinamento con gli Stati membri, i partner principali -soprattutto quelli all'interno dell'ONU e della Croce Rossa- e altri importanti donatori quali gli Stati Uniti. 4.3. Relazioni con le altre istituzioni comunitarie Il 2002 ha visto una maggiore presenza di ECHO al Parlamento europeo. Facendo seguito alla presentazione del piano di lavoro annuale di ECHO e della DG DEV, effettuata il 23 gennaio 2002 dal commissario Nielson, ECHO ha intrapreso significativi sforzi per migliorare la comunicazione, la collaborazione e il coordinamento con il PE, come dimostrato dall'impegno del direttore a partecipare regolarmente alle riunioni parlamentari. ECHO ha preso parte a tre incontri della commissione per lo sviluppo e la cooperazione, due dei quali nella persona del suo direttore, che ha inoltre presenziato a un incontro della commissione per gli affari esteri e i diritti umani. Si prevede che questo legame si sviluppi ulteriormente nel 2003 attraverso, tra l'altro, un evento pubblico di sensibilizzazione organizzato congiuntamente da ECHO e dal Parlamento europeo. Il Parlamento europeo ha espresso il suo apprezzamento per i progressi compiuti da ECHO nell'ambito dell'efficace distribuzione degli aiuti, della semplificazione delle procedure e della sana gestione finanziaria del periodo 2001-2002, risultanti nella relazione preparata dall'on. Carlotti, adottata in seduta plenaria il 14 gennaio 20038. L'art. 17 del regolamento (CE) n. 1257/96 istituisce il rapporto istituzionale con gli Stati membri dell'UE; ECHO si incontra regolarmente con gli Stati membri nel Comitato per l'aiuto umanitario (CAU). Nel 2002 il comitato si è riunito 10 volte, pronunciandosi su 36 progetti di decisioni di finanziamento e discutendo circa 60 strategie e questioni politiche quali la strategia di aiuti di ECHO, la strategia di informazione, le iniziative/i documenti politici, le valutazioni, i dati statistici, ecc. Tutti i progetti di decisioni di finanziamento presentati al comitato da ECHO hanno ricevuto il suo parere unanimemente favorevole. Oltre ai rapporti istituzionali, gli Stati membri e ECHO si incontrano informalmente negli "incontri non ufficiali del CAU", che hanno luogo una o due volte all'anno nella capitale del paese che ha la Presidenza dell'UE. Negli incontri non ufficiali gli alti rappresentanti delle autorità umanitarie degli Stati membri e ECHO discutono le politiche o le questioni tematiche di particolare interesse. Uno di questi incontri si è tenuto nell'ottobre 2002 a Copenaghen, dove si sono trattati i temi "Aspetti civili e umanitari nella gestione delle crisi" e "Esperienze e sorveglianza nell'assistenza umanitaria". 7 8 PRM: Bureau of Population, Refugees and Migration (ufficio per la popolazione, i profughi e l’immigrazione); USAID: United States Agency for International Development (agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale); OFDA: Office of the U.S. Foreign Disaster Assistance (agenzia degli Stati Uniti per l’assistenza ai paesi stranieri in caso di calamità) (A5-0433/2002) 50 4.4. Strumenti di pianificazione Gli strumenti di pianificazione sviluppati in passato da ECHO sono stati aggiornati e messi a punto nel corso del 2002. La valutazione delle esigenze globali di ECHO, un'analisi statistica delle esigenze umanitarie che offre una graduatoria di 130 paesi, è stata perfezionata al fine di includere i dati relativi ai contributi dei donatori e al PIL pro capite, in modo da valutare in maniera accurata la capacità di un paese di far fronte ai movimenti di profughi. Per ECHO è importante avere una valutazione aggiornata delle esigenze globali perché questo strumento di pianificazione gli permette di dimostrare che le operazioni umanitarie continuano a concentrarsi sulle aree di maggior bisogno dal punto di vista umanitario. Nel 2002 ECHO ha inoltre elaborato un documento interno sulla strategia di ingresso, in cui ha cercato di definire i criteri obiettivi che determinano quando ECHO dovrebbe intervenire in caso di calamità. La capacità di ECHO di individuare le esigenze umanitarie più urgenti dipende, tra l'altro, dalla sua conoscenza delle donazioni umanitarie effettuate dagli Stati membri per specifiche crisi umanitarie. Finora la raccolta dei dati relativi alle donazioni umanitarie degli Stati membri ai paesi terzi si è basata su un circuito cartaceo ("14 point fax"), ora invece, grazie a una nuova applicazione del computer ("HOLIS 14 POINTS") che notifica automaticamente le nuove relazioni attraverso e-mail, è possibile raccogliere tali dati dagli Stati membri direttamente per via elettronica. La completa attuazione di HOLIS 14 POINTS è avvenuta alla fine del 2002 e ha sostituito il sistema del fax. Questo strumento permette di effettuare ricerche in linea per ottenere tramite internet i dati statistici relativi alle donazioni umanitarie degli Stati membri ed è accessibile anche per l'OCHA, l'agenzia ONU che si occupa del coordinamento degli interventi umanitari tra i diversi donatori. HOLIS 14 POINTS ha permesso un considerevole miglioramento dello scambio di informazioni tra i principali attori umanitari. Nel 2002 sono stati fatti notevoli sforzi per mettere in pratica la strategia della Commissione di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD), sia a livello amministrativo che gestionale, all'interno di ECHO e nella più ampia famiglia RELEX. In un comune sforzo amministrativo, ECHO ha assicurato che il LRRD fosse integrato in modo migliore nei documenti di strategia nazionale redatti dalle DG DEV e RELEX. Inoltre, ECHO ha sviluppato una metodologia per individuare i casi in cui l'LRRD risulta opportuno e per misurare i progressi effettuati passando dagli aiuti umanitari agli aiuti per lo sviluppo. Tale metodologia consiste fondamentalmente nel catalogare le operazioni umanitarie in relazione al LRRD, basandosi sullo status quo nel 2002 e sugli obiettivi da raggiungere nel 2003. Essa dovrebbe permettere a ECHO di sorvegliare i progressi del LRRD su una base più obiettiva e trasparente. 4.5. Erogazione di sovvenzioni Come negli anni passati, nel 2002 ECHO ha concesso finanziamenti alle ONG e agli istituti di ricerca nel campo della formazione, degli studi e della comunicazione. L'ammontare totale degli stanziamenti è stato di 2,8 milioni di euro. Lo scopo globale della concessione delle sovvenzioni è stato quello di integrare le attività fondamentali di ECHO e di aumentare la qualità delle operazioni di aiuto. Inoltre, l'erogazione di sovvenzioni ha contribuito ad assicurare la visibilità degli aiuti umanitari comunitari. 51 Sulla base delle priorità delineate nella strategia di aiuti di ECHO del 2002, tra 29 proposte sono stati selezionati 4 progetti nel campo della formazione per sostenere corsi di sviluppo delle capacità amministrative e finanziarie. Tra 10 proposte sono stati selezionati quattro progetti di studio sulla gestione della sicurezza delle attività umanitarie internazionali e sui criteri-guida per il sostegno ai profughi e agli sfollati. Nel campo della comunicazione ECHO ha finanziato 11 progetti, tra le 24 proposte ricevute, diretti alle "crisi dimenticate" e delle campagne di informazione rivolte a bambini e ragazzi dell'Unione europea. 4.6. Comunicazione e informazione ECHO si è continuamente sforzato di aumentare le sue attività di informazione, comunicazione e sensibilizzazione, specialmente attraverso una maggiore presenza sui mezzi di comunicazione di massa (in televisione in particolare) e attraverso il lancio, in novembre, del sito web dotato di una nuova veste9. Quest'ultimo ha rispecchiato le priorità del 2002, dando più importanza ai racconti diretti, a un facile approccio interattivo e a un'identità visiva più incisiva. Entro la fine dell'anno sono state visitate più di 3.000 pagine al giorno e le cifre sono in aumento. E' stata prestata più attenzione ai canali mediatici in modo da attrarre un pubblico più vasto. E' stata prodotta una nuova videopresentazione di ECHO, sottolineando il sostegno dato alle vittime delle crisi di tutto il mondo. Sono stati dati finanziamenti e materiale di supporto a numerosi programmi televisivi sugli aiuti umanitari e sulle crisi dimenticate. Grazie al sostegno delle sovvenzioni ECHO per la sensibilizzazione, su Eurosport è stato trasmesso per 97 volte uno spot televisivo, rivolto ad un pubblico giovane, che evidenziava l'attività di ECHO e di una ONG partner. Su due delle principali reti televisive italiane è stato mandato in onda un altro spot televisivo sul sostegno fornito da ECHO e da una ONG ai profughi del Sahara occidentale. Sono stati inoltre forniti finanziamenti per un documentario di 30 minuti sulla situazione umanitaria in Afghanistan, diffuso a dicembre della televisione nazionale danese. Oltre a ciò, si è parlato specificatamente di ECHO in due servizi speciali di Euronews, ciascuno trasmesso 20 volte, e in due documentari mandati in onda su France 2 e Arte. 4.7. Risorse umane e finanziarie, verifica e valutazione Il principale risultato è stato quello di aver mantenuto e migliorato il livello di qualità dei controlli sui finanziamenti istituiti lo scorso anno. Nonostante l'elevato livello di rischio inerente alle operazioni nel campo degli aiuti umanitari, questi controlli hanno abbassato i rischi a un livello compatibile con i principi di regolarità, legittimità e di una sana gestione dei finanziamenti. Nel 2002 ECHO è passato da un circuito di finanziamenti centralizzato, in cui gli impegni finanziari e giuridici venivano assegnati dal direttore e dai subdelegati a funzionari autorizzati dell'unità per i finanziamenti, a un circuito di finanziamenti parzialmente decentrato, in cui, a certe condizioni, questi impegni sono assegnati dal capo unità/consigliere responsabile della gestione delle operazioni. I circuiti sono 9 http://europa.eu.int/comm/echo/index_en.htm 52 stati ulteriormente revisionati per conformarli al nuovo regolamento finanziario e integrare la verificazione ex ante di tutte le transazioni, sia a livello operativo che finanziario. A ciò si sono accompagnati il rafforzamento del controllo interno e l'introduzione di elenchi di verifica standard. Nel febbraio 2002, la gestione di ECHO ha portato ad un'autovalutazione del controllo interno, i cui risultati sono stati inseriti nei vari gruppi di lavoro interni già stabiliti nel 200110, ciascuno dei quali affronta aspetti specifici della riforma di ECHO. ECHO ha inoltre effettuato una valutazione sul grado di preparazione del suo sistema di controllo interno per il passaggio al nuovo regolamento finanziario. Tale valutazione ha completato il rischio diagnosticato da una valutazione più dettagliata della gestione delle sovvenzioni ECHO, individuando le possibilità di ridurre i rischi a un livello accettabile e di contenerli ulteriormente dove possibile. In questo contesto è stata preparata una relazione sui profili di rischio per ECHO. ECHO ha perfezionato i suoi sistemi convenzionali per il monitoraggio periodico della gestione finanziaria e per la fornitura di informazioni di gestione idonee. Tutte le informazioni del caso sono comunicate regolarmente alla direzione, inclusi i parametri fondamentali richiesti dagli standard di controllo interno definiti dalla Commissione (livello di esecuzione degli stanziamenti di bilancio, ritardi dei pagamenti, evoluzione degli impegni in sospeso, ecc.). In tutti questi settori sono stati sviluppati idonei sistemi di segnalazione e sono stati definiti gli obiettivi specifici. Per conformarsi al vasto obiettivo della Commissione di ridurre a 60 giorni i ritardi dei pagamenti, è stato istituito un piano d'azione per ridurre e sorvegliare tali ritardi. La nozione di ritardo del pagamento è stata scomposta in ritardo nell'approvazione della relazione relativa al progetto e ritardo nel pagamento finale. Per ciascuno di questi tipi di ritardo sono stati istituiti dei criteri-guida ed è stata istituita una procedura per sollecitare, sospendere, annullare e rescindere i contratti. Nello stesso contesto, ECHO ha potuto ridurre il numero degli impegni inattivi (cioè i contratti che non sono stati eseguiti entro due anni dalla loro sottoscrizione) a meno del 4% della media del bilancio annuale. L'introduzione di strumenti specifici di controllo, il registro centrale delle fatture, è prevista nel corso del 2003. Conformemente al nuovo regolamento finanziario (in vigore dal 1° gennaio 2003), ECHO ha riorientato i suoi sistemi interni di controllo, al fine di valutare meglio i rischi connessi ai progetti e di sorvegliarne gli sviluppi e l'efficacia, concentrandosi sui rendimenti. In seguito a una relazione di verifica interna sul carico di lavoro delle diverse unità di ECHO, ECHO è stato sottoposto ad una riorganizzazione interna basata sulle precedenti rettifiche all'organigramma del 2000. Il principale obiettivo della riorganizzazione è stato migliorare ulteriormente l'efficienza del servizio, creare nuove sinergie e distribuire meglio il carico di lavoro tra le unità. Le attività finanziate da ECHO, eseguite da parti esterne (partner e imprese private), sono sottoposte ad una verifica finanziaria. I risultati della verifica sono importanti per il proficuo funzionamento del contratto quadro di partenariato, che disciplina le 10 Gruppo di lavoro "semplificazione delle procedure", gruppo di lavoro "decisioni", gruppo di lavoro "CQP", gruppo di lavoro "FICHOP", gruppo di lavoro "Intranet" e gruppo di lavoro "HOLIS". 53 relazioni di ECHO con la maggioranza dei partner incaricati dell'esecuzione dei progetti umanitari. Inoltre essi contengono utili raccomandazioni sui metodi per migliorare i controlli amministrativi e finanziari utilizzati dai partner nella gestione dei fondi ECHO. Nel 2002 ECHO ha effettuato una revisione finanziaria sistematica dei suoi partner al fine di individuare quelli che potrebbero non avere una base finanziaria solida. Nel corso dell'anno sono state portate a termine 14 verifiche interne, tra cui 6 presso gli uffici sul campo, le quali hanno fornito informazioni sui progetti in corso. Inoltre, a fine anno, sono state effettuate 50 verifiche nelle sedi centrali dei partner ECHO sui progressi compiuti, ciascuna delle quali ha coperto in media 5 progetti ECHO conclusi, e 15 verifiche presso gli uffici sul campo, a vari livelli di completamento la maggior parte ad uno stadio avanzato. In generale, le metodologie di verifica per le sedi centrali dei partner sono state sostanzialmente riviste e sono state determinate nuove metodologie per i nuovi settori di verifiche sistematiche dell'ufficio ECHO. Gli esperti ECHO e il personale si sono familiarizzati con la metodologia di verifica e le relazioni di verifica, non solo attraverso il contatto diretto durante la verifica (o come risultato della verifica), ma anche attraverso presentazioni fatte durante la pausa pranzo e altre settimanali tenute da esperti ECHO. Le principali valutazioni effettuate e portate a termine nel 2002 hanno riguardato le operazioni ECHO in Cambogia e in Thailandia, quelle DIPECHO in Asia centrale e le operazioni ECHO in favore delle vittime del terremoto che nel 2001 ha colpito l'India e il Salvador. A fine 2001, anche l'UNHCR, uno dei maggiori partner ECHO, è stato oggetto di valutazione. La cooperazione dell'UNHCR con il gruppo addetto alla valutazione e l'utilizzo delle sue conclusioni è un buon esempio di fruttuosa cooperazione tra i due partner. Nel 2002 lo studio ha contribuito all'opera, attualmente in corso, di adattamento del principale mezzo contrattuale di ECHO, il contratto quadro di partenariato, alle relazioni tra la CE e le agenzie ONU. Sono stati effettuati tre studi, inizialmente non previsti, gestiti congiuntamente con ECHO-4, il settore per le relazioni con le ONG. Tali studi hanno riguardato le risorse umane, le piattaforme IT e le questioni concernenti la qualità delle ONG. I risultati sono stati presentati e discussi alla conferenza annuale con i partner ECHO, tenutasi a Bruxelles il 14-15 ottobre 2002. A fine 2002 erano in corso tre studi, attualmente conclusi, che si sono occupati della valutazione dei programmi PAM finanziati da ECHO, della redazione di una relazione globale sulla risposta di ECHO alle gravi situazioni di siccità e della valutazione delle azioni per la prevenzione delle calamità attuate da ECHO in Asia meridionale. Quest'ultimo contribuirà a un'ulteriore valutazione generale delle attività per la riduzione delle calamità da intraprendersi agli inizi del 2003. Quattro valutazioni globali (prevenzione delle calamità, Sudan, sicurezza degli operatori umanitari e risposta di ECHO alle esigenze di specifici gruppi vulnerabili in situazioni di emergenza), programmate per il 2002, sono state posticipate al 2003. Per quanto riguarda il seguito, la valutazione del 2001 delle attività di ECHO in Sierra Leone ha portato al piano globale del 2002, che contiene le raccomandazioni di ECHO per una maggiore attenzione alle donne e ai bambini di età inferiore ai 5 54 anni. Dopo la valutazione delle operazioni in Colombia, ECHO ha agito in base alle raccomandazioni, richiedendo ai partner di usare il quadro logico per le proposte di progetto. Inoltre, nel 2002 il manuale ECHO per la valutazione degli aiuti umanitari è stato aggiornato e distribuito e la banca dati relativa alla valutazione di ECHO è diventata operativa con circa 70 valutatori. 5. VISIONE D'INSIEME E PROSPETTIVE Considerati la tendenza e gli sviluppi descritti nella presente relazione, ECHO continuerà a orientare le operazioni umanitarie secondo il suo "incarico principale", che è quello di salvare e proteggere vite umane nelle situazioni di emergenza e nel periodo immediatamente successivo, e semplificherà ulteriormente la sua organizzazione interna e le sue procedure per assicurare una fornitura di aiuti umanitari tempestiva ed efficiente. Come delineato nella strategia di aiuti 2003, la risposta alle future sfide umanitarie riguarderà soprattutto gli interventi basati sulle esigenze, le crisi dimenticate e gli aiuti umanitari di qualità. 6. ALLEGATI STATISTICI Allegati 1 e 2: nel 2002 il bilancio di ECHO ammontava a 537,790 milioni di euro (allegato 1). Il numero complessivo di contratti umanitari sottoscritti nel 2000 è stato pari a 798 (allegato 2). Come si può vedere dall'allegato 1, la linea di bilancio B7210, dotata di 509.745 milioni di euro, è rimasta la principale fonte di finanziamento, seguita dal bilancio del Fondo europeo di sviluppo, con 17,475 milioni di euro, e dalla linea di bilancio B7-219, con 8 milioni di euro per la prevenzione delle calamità. Infine, la linea di bilancio B-210 A, dotata di 2,57 milioni di euro, è stata impiegata per coprire la gestione amministrativa (ad es. studi, formazione e attività di informazione). Allegati 3 e 4: l'allegato 3 presenta la ripartizione geografica degli aiuti per regione e l'allegato 4 offre ulteriori dettagli a livello di sottoregioni o di paese. L'allegato 3 mostra che nel 2002 i paesi ACP (39%) e l'Asia (26 %) hanno continuato ad essere i principali beneficiari degli aiuti umanitari, con una netta riduzione di quelli per i Balcani (8% nel 2002 rispetto a 15 % nel 2001). Allegati 5 e 6: l'allegato 5 mostra la ripartizione dei contratti sottoscritti dai partner incaricati dell'esecuzione, mentre l'allegato 6 classifica ulteriormente i contratti sottoscritti per categoria e nazionalità dei partner. Alcuni di questi contratti attuano decisioni degli anni precedenti. Il bilancio totale, come mostrato nell'allegato 6, è pertanto più elevato rispetto all'attuale bilancio per il 2002. Nel 2002 i principali partner contrattuali sono state le organizzazioni non governative (62%), seguite dalle agenzie ONU (27%). Come nel 2001, le agenzie ONU hanno beneficiato di più di un quarto di tutti i finanziamenti ECHO. All'interno delle agenzie ONU, i principali partner sono stati l'UNHCR (10,2%), il PAM e l'UNICEF (4,7%). Allegato 7: La tabella dell'allegato 7 offre una panoramica sui progetti finanziati nel quadro del programma per le sovvenzioni. 4 progetti si occupano delle questioni di 55 sicurezza delle attività umanitarie internazionali (252.260 euro) e altri 4 dello sviluppo delle capacità lavorative e finanziarie (307.700 euro). Nel campo della comunicazione, sono state erogate sovvenzioni ECHO per 11 progetti (838.840 euro). 56 Allegato1: Decisioni di finanziamento degli aiuti umanitari CE per fonte di finanziamento Fonte di finanziamento/ linea di bilancio 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Fondo europeo di sviluppoLomé IV Art 164 e Art 254 B-210 A Aiuto alle popolazioni e aiuto alimentare d'urgenza ai paesi in via di sviluppo e ad altri paesi terzi vittime di calamità o di gravi crisi Spese di gestione amministrativa B7-210 Aiuto alle popolazioni e aiuto alimentare d'urgenza ai paesi in via di sviluppo e ad altri paesi terzi vittime di calamità o di gravi crisi (1) B7-219 - Sostegno operativo e prevenzione delle calamità TOTALE 46.456.000 3.487.000 7.420.000 37.387.000 83.082.000 2.850.000 20.750.000 17.475.000 3.360.000 4.800.000 2.570.000 640.609.500 646.870.000 427.157.954 472.270.060 721.909.000 478.005.000 510.153.468 509.745.000 5.027.012 6.298.500 7.034.000 8.000.000 7.570.000 7.500.000 8.000.000 8.000.000 692.092.512 656.655.500 441.611.954 517.657.060 812.561.000 491.715.000 543.703.468 537.790.000 (1) Incluse le linee di bilancio B7-210, B7-211, B7-214, B7-216 e B7-217. A partire dal 2000 queste linee di bilancio sono state fuse in un unica linea di bilancio B7-210 57 Allegato 2 Contratti relativi agli aiuti umanitari 1998-2002 Numero di contratti sottoscritti 1998 1999 1 004 2000 926 2001 898 2002 798 1 068 58 Allegato 3 : Ripartizione geografica delle decisioni di finanziamento 2000-2002 Decisioni di finanziamento degli aiuti umanitari CE per regione 2000-2002 Paesi ACP 2000 35% 2001 33% 2002 39% Asia 16% 20% 26% Ex Iugoslavia-Balcani occidentali America latina 20% 15% 8% 6% 7% 4% Medio Oriente, Africa settentrionale NSI 10% 11% 12% 10% 11% 8% Stanziamenti globali 3% 3% 3% 59 Allegato 4 Decisioni di finanziamento degli aiuti umanitari CE per regione nel 2002 Paese/sottoregione Decisioni in milioni di euro AFRICA, CARAIBI, PACIFICO 211,150 Angola 12 ,000 Burkina Faso, Ciad 0,175 Burundi 17,500 Caraibi/Pacifico 0,605 Congo (Repubblica democratica) 38,100 Costa d'Avorio 1,500 ECHO Flight 8,400 Eritrea 1,750 Etiopia 7,750 Gabon 0,300 Kenya 2,500 Madagascar 1,000 Malawi 1,500 Senegal 0,750 Sierra Leone, Guinea, Liberia 19,000 Somalia 4,500 Africa meridionale 30,000 Sudan 18,000 Tanzania 27,000 Uganda 2,120 UNHCR (Africa) 11,000 Zambia 3,000 Zimbabwe 2,000 Altro 0,700 EUROPA ORIENTALE/NSI 83,500 Armenia, Georgia 2,500 Caucaso settentrionale (crisi cecena) 28,000 Tagikistan 10,000 Balcani occidentali (Serbia, Kosovo, FYROM) 43,000 MEDIO ORIENTE/NORD AFRICA63,930 Iraq 13,000 Medio Oriente (Palestina) 35,000 Profughi del Sahara occidentale 14,340 Yemen 1,590 Paese/sottoregione Decisioni in milioni di euro ASIA 137,969 Afghanistan/Pakistan/Iran 73,254 Cambogia 5,500 Cina/Tibet 4,450 Timor orientale 1,935 India 5,000 Indonesia 3,540 Laos 1,130 Myanmar/Birmania 3,500 Nepal/Bhutan 3,675 Corea del Nord 21,025 Sri Lanka 8,300 Thailandia 5,465 Vietnam 1,195 AMERICA LATINA 19,646 Bolivia, Perù 1,300 Brasile 0,350 America centrale (Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua) 5,028 Colombia 9,200 Cuba 0,600 Ecuador 1,248 Messico 1,000 Paraguay 0,920 DIPECHO 8,000 Comunità andina 1,640 Asia sudorientale e America centrale 6,360 ALTRI FINANZIAMENTI 13,595 Esperti sul campo ECHO 8,000 Sovvenzioni per formazione e studi 1,800 Informazione 1,350 Valutazione 1,000 Altro 1,445 TOTALE 60 537,790 Allegato 5: Ripartizione dei contratti per partner incaricati dell’esecuzione Assistenza umanitaria CE nel 2002 per gruppi di partner (anno di firma del contratto) Organizzazioni CE Organizzazioni governative 1,5% 0,5% Organizzazioni internazionali 7,3% ONG 62,2% Nazioni Unite 27,0% Altro 1,5% 61 Allegato 6: Contratti ECHO per categoria e nazionalità dei partner 2002 (anno di firma del contratto) CATEGORIA E NAZIONALITÀ' EURO IN % DEL TOTALE DEL PARTNER CE Totale parziale 9.472.974 1,5% ORGANIZZAZIONI GOVERNATIVE Totale parziale 327.908 0,5% ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI (incluse CICR, FICR e IOM) Totale parziale 44.750.811 7,3% ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE Austria 5.985.000 1,0% Belgio 23.899.900 4,0% Danimarca 18.194.935 3,0% Finlandia 1.400.000 0,2% Francia 84.860.665 13,9% Germania 44.509.796 7,3% Grecia 4.611.000 0,7% Irlanda 7.120.333 1,1% Italia 47.157.215 7,7% Lussemburgo 0 0,0% Olanda 27.726.941 4,5% Portogallo 1.914.681 0,3% Spagna 38.462.978 6,3% Svezia 400.000 0,1% Regno Unito 64.468.582 10,6% Norvegia 4.545.000 0,7% Svizzera 4.142.893 0,7% USA 450.000 0,1% Totale parziale 379.849.919 62,2% NAZIONI UNITE FAO 4.121.000 0,6% PAHO 950.000 0,2% PNUS/UNCHS 6.581.000 1,1% UNHCR 62.177.000 10,2% UNICEF 28.422.000 4,7% UNOCHA 3.905.240 0,7% UNRWA 4.712.000 0,8% PAM 49.225.090 8,0% OMS 4.421.000 0,7% Totale parziale 164.514.330 27,0% ALTRI Totale parziale 9.666.703 1,5% TOTALE 608.982.644 100% Fonte: ECHOSTAT al 20/02/2003 62 Allegato 7 Progetti finanziati nel quadro del programma di sovvenzioni 2002 Richiedente Progetto Sovvenzione in euro Studi e reti 72.870 CRIC – Centro Regionale Colmare il divario. Progetto di ricerca sugli d’Intervento per la Cooperazione spostamenti forzati della popolazione e strategia di (Reggio Calabria), IT ricostruzione 56.614 GRIP – Groupe de Recherche et Sicurezza umanitaria e forze militari nell'Africa dei d’Information sur la Paix et la Grandi Laghi - studio Sécurité, B 87.908 ODI (Overseas Development Institute), UK Protezione umanitaria: Analisi dei concetti e delle prassi Institut Bioforce Développement Rhone-Alpes, FR Che tipo di governabilità per gli organismi umanitari europei? 34.865 Totale parziale studi e reti 252.257 Formazione COSV – Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio Volontario, IT Controllo e valutazione degli aiuti umanitari: procedure di qualità 85.070 Deutscher Caritasverband Caritas Europa - Formazione sulla reazione alle emergenze 65.218 OXFAM GB Formazione e sviluppo delle capacità per la gestione responsabile degli aiuti umanitari 79.800 People in Aid, UK Migliorare la qualità della gestione delle risorse umane nelle agenzie per gli aiuti umanitari 77.605 Totale parziale formazione 307.693 63 Informazione ECHO - Contratti di sovvenzione 2002 Beneficiario Paese Somma Tasso di Oggetto erogata in finanziaEURO mento (in relazione al bilancio totale) COMITATO INTERNAZIONALE PER LO Italia 71.423 50,0% Campagna di SVILUPPO DEI POPOLI (CISP) informazione sul tema: "Donne nelle situazioni di urgenza: da vittime ad attori umanitari. Il ruolo degli aiuti umanitari europei" HUMANITARIAN AFFAIRS REVIEW Belgio 90.270 48,6% Tre edizioni speciali (H.A.R.) dell'"Humanitarian Affairs Review" sul tema:"Il 10° anniversario di ECHO" (edizione estiva), "Crisi dimenticate" (edizione autunnale) e "LRRD" (edizione invernale) DANISH REFUGEE COUNCIL (DRC) Danimarca 176.803 80,0% Conferenza sulle crisi DANSK FLYGTNINGEHJAELP, (DNK) dimenticate – Copenhagen, 23 ottobre 2002 CENTRE OF STRATEGIC PLANNING Grecia 95.000 50,0% Campagna di FOR DEVELOPMENT (K.E.S.S.A. sensibilizzazione della DIMITRA) gioventù sul tema: "Aiuti umanitari agli albori del XXI secolo" ACTION CONTRE LA FAIM (ACF) Francia 51.251 30,0% Evento di visibilità: Replica di un centro di alimentazione terapeutica a Parigi e Marsiglia (sul modello di una precedente azione) TRIANGLE Génération Humanitaire Francia 73.210 50,3% Documentario televisivo "Un ponte tra due mondi" CRUZ ROJA ESPAÑOLA Spagna 106.500 50,0% Sensibilizzazione della gioventù sul tema: "Bambini in situazioni difficili provocate dai conflitti armati". ÖSTERREICHISCHES ROTES KREUZ Austria 71.151 50,0% Presa di coscienza pubblica e campagna di informazione: "Conflitti dimenticati, vittime dimenticate" VOLUNTARY ORGANIZATIONS IN Belgio 31.939 69,0% Conferenza "aiuti COOPERATION IN EMERGENCIES umanitari UE: le sfide (VOICE) future" MINES ADVISORY GROUP (MAG) UK 10.257 50,0% Giornata informativa dei giornali sullo sminamento MISSION OST Danimarca 61.032 39,7% Documentario per la televisione pubblica danese sull'Afghanistan e sulle azioni umanitarie di ECHO e dell'ONG danese, Mission East Totale 838.836 64 65